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Report: i gioielli della Gen Z





Report del Cbjo: ecco quali sono i gioielli che vogliono i giovani sotto i 25 anni ♦︎

Ma che gioielli vogliono i giovani? Se lo chiedono i gioiellieri, i commercianti e, forse, anche gli stessi giovani. Per risolvere questo rebus il Cibjo, la confederazione mondiale della gioielleria, ha pubblicato un rapporto sulle abitudini di acquisto e sul comportamento della Gen Z. Sono considerati componenti della Gen Z i giovani tra 15 e i 25 anni, nati quindi giù nell’era digitale e spesso utenti dei social media come Instagram, WeChat o WhatsApp. Ci sono anche sociologi che ipotizzano per la Gen Z una sensazione di instabilità e insicurezza, causata dal clima di crisi economica che avrebbe condizionato la loro crescita. Ci sono, insomma, tante incognite. Quindi, quali sono i gioielli che piacciono ai giovani?

Orecchini e anello indossati
Orecchini e anello indossati

Il presidente del Cibjo, Jonathan Kendall, pensa che la Gen Z si possa comprendere attraverso le scelte che fanno sui social: “Confrontano continuamente prodotti, esperienze e opinioni. Su base giornaliera, solo gli utenti di Instagram pubblicano oltre 95 milioni di post e i suoi utenti fanno clic su oltre 4,2 miliardi di Mi piace. Immagina solo la portata di questa opportunità se il tuo nuovo prodotto soddisfa le sue aspirazioni e desideri”.

Giovane shopper
Giovane shopper

Altre caratteristiche rilevate dall’indagine della confederazione: la Gen Z ama viaggiare, la spontaneità, la ricerca di autenticità e di cose uniche. Kendall aggiunge anche che la Gen Z “vuole cambiare il mondo” e ha a cuore la sostenibilità.

Giovane della Gen Z
Giovane della Gen Z

La soluzione per avvicinare i giovani, sarebbe quindi enfatizzare la capacità di utilizzare oro riciclato, proporre vecchi gioielli rielaborati, oppure realizzati con elementi (pietre, metallo) di seconda mano. Tutto questo dovrebbe essere enfatizzato dai messaggi di marketing.

Una ragazza della Gen Z
Una ragazza della Gen Z

Le offerte di prodotti neutri rispetto al genere sono anche suggerite come particolarmente interessanti per la Gen Z. Anche le gioiellerie devono adeguarsi: secondo il rapporto, gli acquirenti giovani “desiderano un buon servizio clienti vecchio stile e risposte immediate e chiare alle loro domande”. Di conseguenza, la formazione del personale è fondamentale. Inoltre, è importante è il design del negozio: quelli ben organizzati e di facile navigazione online sono i più popolari, dato che la Gen Z non riesce a focalizzare l’attenzione a lungo. Altra conseguenza dell’uso compulsivo dei social è che i giovanissimi leggono poco. Al massimo, guardano foto e filmati. Nessuno sotto i 25 anni, probabilmente, leggerà questo articolo.

Giovane incollata allo smartphone
Giovane incollata allo smartphone

Per emergere, un negozio di gioielli dovrebbe apparire amichevole, socievole e autentico, invece che aspirazionale. È importantissima la comunicazione online: oltre l’80% della Gen Z ha letto recensioni sul web (quelle di gioiellis.com, forse)  prima dell’acquisto, in particolare le giovani donne. È incredibile, quindi, che tanti siti web di gioiellieri e gioiellerie siano ancora oggi, a fine 2019, di cattiva qualità.

Ricerca di informazioni prima di acquistare un gioiello. Dove? Su gioiellis.com ovviamente
Ricerca di informazioni prima di acquistare un gioiello. Dove? Su gioiellis.com ovviamente







I fiori di George Pragnell

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George Pragnell, gioielli, fiori e lusso british nella città inglese di Shakespeare ♦

Stratford upon Avon è nota come la cittadina inglese patria di William Shakespeare. Ma per gli amanti dei gioielli più che dai versi del Bardo sono attratti dalle vetrine di George Pragnell, anche se ora offre un punto vendita anche a Londra. Fondata nel 1954 dal gemmologo che ha dato il nome all’azienda, la gioielleria si trova in un edificio del 1585 in stile Tudor. Se volete immergervi nella classica atmosfera del lusso british una visita vale il viaggio.

Anello in oro 18 carati con smalto rosso mobili e diamante giallo al centro
Anello in oro 18 carati con smalto rosso mobili e diamante giallo al centro

Il legame della gioielleria con Shakespeare, in ogni caso, è stretto: oltre a medaglie commemorative, l’azienda patrocina il Pragnell Shakespeare Birthday Award,che nel 2015 è stato assegnato a Sir Kenneth Branagh. Attualmente a dirigere la Maison è la terza generazione, il nipote del fondatore, che si chiama come lui George Pragnell. Da quanto guida l’azienda, nel 2005, ha già collezionato premi e riconoscimenti e una clientela internazionale, dagli industriali americani ai leader tribali africani, dagli imprenditori cinesi agli artisti di fama mondiale e musicisti, fino a sceicchi e famiglie reali europee. Le immagini di alcuni dei gioielli prodotti fanno capire il perché. Federico Graglia




Orecchini Ginko in oro giallo, tsavorite e diamanti gialli
Orecchini Ginko in oro giallo, tsavorite e diamanti gialli
La gioielleria Pragnell a Stratford-upon-Avon
La gioielleria Pragnell a Stratford-upon-Avon
Poppy Ring, in oro giallo, smalto, diamanti
Poppy Ring, in oro giallo, smalto, diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro giallo, smalto, rubino al centro
Anello in oro giallo, smalto, rubino al centro

Fiore in oro giallo, smalto blu, rubini cabochon
Fiore in oro giallo, smalto blu, rubini cabochon

Anello in oro bianco con acquamarina
Anello in oro bianco con acquamarina







Anche gioielli e orologi d’epoca a VicenzaOro





Italian Exhibition Group lancia Vo Vintage centrata su gioielli e orologi d’epoca assieme a VicenzaOro January. Sarà aperta al pubblico ♦︎

Gioielli e orologi d’epoca. Gioielli e orologi da collezione. Gioielli e orologi che riempiono gli spazi. Italian Exhibition Group ha pensato come allargare il business di VicenzaOro, manifestazione leader che, però, risente della congiuntura economica, con qualche defezione e qualche nuovo arrivo (un fisiologico ricambio, dicono a Ieg) tra le aziende storiche della gioielleria (comunque meno di Baselworld). A differenza di VicenzaOro, che è dedicata agli operatori di settore, l’area per gioielli e orologi d’epoca sarà aperta al pubblico. L’idea, inoltre, potrebbe essere in relazione con lo slittamento a fine aprile del Sihh, il Salon International de la Haute Horlogerie che fino allo scorso anno si è svolto a Ginevra quasi in contemporanea con VicenzaOro. E che per il 2020 è invece programmato dal 25 al 29 aprile.

Il logo di Vo Vintage
Il logo di Vo Vintage

La novità consiste in Vo Vintage in contemporanea con VicenzaOro Jenuary. La nuova area espositiva, è prevista da sabato 18 a lunedì 20 gennaio 2020, un arco di tempo più breve rispetto a VicenzaOro January (17-22 gennaio). L’idea è quella di attrarre appassionati e, ovviamente, aziende attive nella gioiellerie e nella orologeria d’epoca. Per esempio, ci saranno i maestri orologiai di Verga Vintage che revisioneranno prestigiosi orologi d’epoca dal vivo e storici collezionisti come Sandro Fratini, che vanta una collezione di 2mila orologi per un valore stimato di 1 miliardo di euro.

L'area dedicata all'orologeria a VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com
L’area dedicata all’orologeria a VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com

Saranno presenti a Vo Vintage anche le principali istituzioni del settore, come Assorologi, che da anni lotta sui temi dell’intellectual property contro la contraffazione e il commercio dei falsi, la prestigiosa Ahci, Académie Horlogère des Créateurs Indépendants, che raggruppa i più grandi maestri orologiai indipendenti di tutto il mondo, Orologi & Passioni il principale forum di appassionati in Italia. Vo Vintage sarà organizzata nel foyer del primo piano della fiera, “in un contesto esclusivo e riservato”.




VicenzaOro September, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro September, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Sandro Fratini
Sandro Fratini







RF Jewels alla ricerca di Glow

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La collezione Glow della Maison romana RF Jewels: bande di oro interrotte da diamanti ♦︎

Nel pieno centro storico di Roma, in via Delle Fratte, a due passi da Largo del Nazareno e dalla chiesa S.Andrea delle Fratte si trova il “grazioso studio-lab” di RF Jewels. La chiesa è chiamata anche santuario della Madonna del Miracolo perché, secondo la tradizione, quasi due secoli fa ha ospitato una sorprendente conversione religiosa da parte di Alphonse Marie Ratisbonne. Forse anche per influenza indiretta con questo prodigio, la piccola Maison di gioielleria è prodigiosamente rinata dall’esperienza del marchio Rivière. Mantenendo competenze, tradizione e spirito estetico.

Anello in oro rosa e diamanti di Rf Jewels
Anello in oro rosa e diamanti di Rf Jewels

Quella che la Maison definisce come “manodopera a cavallo tra antica scuola e avanguardia minimale”, ha quindi il pregio di proporre gioielli dove l’innovazione segue il passo delle tradizioni orafe, senza inutili salti nel vuoto. Questo non vuol dire, però, che non sappia proporre gioielli dal gusto moderno. Come testimonia la collezione Glow, che allinea gioielli dalla linea moderna, con le bande di oro rosa o bianco interrotte da diamanti a taglio marquise o pera. Una forma moderna, ma senza essere stramba.





Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti

Bracciale a tre bande in oro bianco e diamanti
Bracciale a tre bande in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti

Bracciali della collezione Glow
Bracciali della collezione Glow







Gioielli e allergia





Avete gioielli che provocano allergia o irritazione alla pelle? Ecco come risolvere il vostro problema ed evitare una allergia da nichel ♦︎

Qualcuno sostiene che le allergie sono in aumento. Per quanto riguarda i gioielli, purtroppo, sono sempre state un problema. Il motivo è semplice: ci sono metalli che a contatto con la pelle provocano reazioni allergiche. Ma ci sono anche metalli meno pericolosi per chi soffre di allergie, come l’oro o l’acciaio.

Leggi anche: Come evitare le allergie da nichel

Per questo motivo chi soffre di allergie sceglie gioielli in oro. Il metallo giallo, infatti, è anallergico, cioè provoca raramente reazioni a contatto con la pelle. Ma, allora, perché capita anche chi indossa un gioiello in oro di soffrire per arrossamenti o irritazioni sulla parte del corpo a contatto con orecchini, bracciali o collane?

Come evitare allergie e vivere felici
Come evitare allergie e vivere felici

L’irritazione causata dai gioielli: si tratta di una reazione allergica chiamata dermatite da contatto ed è provocata quando non si utilizza oro puro. È un problema che, secondo alcuni calcoli, interessa il 10% delle donne. Questo metallo, allo stato naturale (24 carati) è troppo morbido e si deforma facilmente. Per questo motivo i gioiellieri lo hanno legato assieme ad altri metalli, come il nichel. In questo modo il gioiello d’oro diventa più resistente. In Europa, però, ormai da oltre 20 anni la Ue ha emanato una direttiva, che si è trasformata in legge nei Paesi aderenti, che riduce in modo drastico l’utilizzo del nichel nella gioielleria. Il nichel, però, continua a essere presente nei gioielli realizzati prima delle nuove regole. In Italia, per esempio, l’utilizzo del nichel deve essere non solo nei limiti di legge, ma anche indicato nell’etichetta.

Orecchino con allergia
Orecchino con allergia

In ogni caso, il nichel non è l’unico metallo contenuto in lega nei gioielli che può causare una allergia. Infatti, bisogna ricordare che tutti i gioielli in oro a 18, 14 oppure 9 carati, sono in lega con altri metalli. Oro a 18 carati, per esempio, significa che su 10 grammi di metallo, solo 7,5 sono in oro puro, mentre a 14 carati si scende circa al 50%.

I trucchi per evitare allergie. Come evitare l’allergia al nichel? La prima risposta è ovvia: nel caso acquistiate un gioiello vintage chiedete al gioielliere se la lega di metallo del gioiello contiene nichel.

Se a casa avete già dei gioielli che provocano irritazione alla pelle o allergia, un semplice trucco è utilizzare lo smalto per le unghie: spennellato sul gioiello eviterà il contatto del metallo con la pelle. Dovete utilizzare quello trasparente, ovvio. Questo sistema non funziona bene con le collane a catena, ma può risolvere il problema con un anello o un bracciale. Basta ricoprire la parte interna del gioiello, quella a contatto con la pelle, con lo smalto. In questo modo si evita che il nichel sia a contatto con la pelle delle mani o del polso. Naturalmente bisogna verificare nel tempo che lo smalto non si consumi con l’utilizzo del gioiello.

Gioielleria di Ponte Vecchio, a Firenze
Gioielleria di Ponte Vecchio, a Firenze

Altri metalli. Un altro modo, più costoso, per evitare allergie è scegliere gioielli in platino o in titanio, due metalli ipoallergenici. Il rame, consigliato da molti, non è certo una vera alternativa all’oro: non solo non ha la stessa lucentezza (anche se costa molto meno), ma a contatto con il sudore della pelle può rovinarsi e tingere la pelle. Anche l’argento, a patto che sia sterling (puro al 92,5%) è spesso tollerato da chi ha allergia al nichel, ma va costantemente pulito per evitare che si annerisca.

Leggi anche: I gioielli a basso prezzo sono pericolosi?

Sintomi allergici
Sintomi allergici






Arte e gioielleria con Elisabetta Cipriani

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Arte e gioielleria si affiancano nella galleria di Elisabetta Cipriani a Londra ♦︎

Il mondo dell’arte e dei gioielli sono legati. Non solo perché pezzi di alta gioielleria sono piccoli capolavori di creatività, ma anche perché concettualmente i protagonisti dei due mondi ogni tanto si sovrappongono. Ne è un esempio è il lavoro di Elisabetta Cipriani, che a Londra nel 2009, ha aperto una galleria in cui ha esposto gioielli creati da oltre 40 pittori e scultori. Tutti nomi di primo piano, come Ai Weiwei, Chiharu Shiota, Giulio Paolini, Ilya ed Emilia Kabakov, Carlos Cruz-Diez, Enrico Castellani, Erwin Wurm, Giorgio Vigna, Jannis Kounellis, Rebecca Horn e Pedro Cabrita Reis.

Anello in oro di Sissi
Anello in oro di Sissi

Anelli che sono sculture, sculture che si indossano, gioielli unici: Elisabetta ha convinto gli artisti e designer di gioielli a collaborare con il progetto, che prevede la realizzazione artigianale di pezzi che si possono indossare. Ma anche semplicemente ammirare, visto che molti gioielli sono esposti in musei e collezioni private in tutto il mondo, tra cui il Musée des Arts Décoratifs, Parigi; Museum of Art and Design, New York; World Jewellery Museum, Seoul; e The State Hermitage Museum, San Pietroburgo.





Bracciale in oro di Ai Weiwei
Bracciale in oro di Ai Weiwei

Anello labbra di Jannis Kounellis
Anello labbra di Jannis Kounellis
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Collana di Paolo Canevari
Collana di Paolo Canevari

Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo
Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo







Tiffany dai gioielli ai profumi (anche per uomo)

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Tiffany oltre ai gioielli: la Maison lancia due nuovi profumi, anche per uomo

I gioielli non hanno odore, né tantomeno profumano. I marchi del lusso, invece sì. Per questo, come altre Maison hanno giù fatto, Tiffany & Co. rilancia i profumi con il suo prestigioso e globale marchio. L’azienda di gioielli guidata da Alessandro Bogliolo, infatti, per il 1 ottobre ha deciso di lanciare una campagna globale per due nuove fragranze, Tiffany & Love for Him e Tiffany & Love for Her. Tiffany vende già tre profumi: Signature, Sheer e Intense. Ma ora si aggiunge anche un profumo per l’uomo e l’impressione è che il marchio punti ad allargare il suo campo di azione. Nei mesi scorsi, per esempio, sono stati annunciati nuovi accessori per la casa, in argento. E, per i gioielli, una linea riservata all’uomo.

La campagna pubblicitaria realizzata con le fotografie di Cass Bird
La campagna pubblicitaria realizzata con le fotografie di Cass Bird

I nuovi profumi, secondo Tiffany, sono “un omaggio alla connessione emotiva e ai molti modi in cui l’amore è definito ed espresso”. Per il chief artistic officer, Reed Krakoff, le nuove fragranze sono “un riflesso dell’amore moderno e delle connessioni autentiche che riflettono la forza, la gioia e la promessa che troviamo l’una nell’altra”.

Naturalmente Tiffany non produce direttamente le fragranze, che escono dai laboratori di Coty, azienda che cura anche altre fragranze di lusso, tra cui quelle a marchio Calvin Klein e Burberry. Tiffany & Love for Him, secondo quanto anticipato, ha un profumo agrumato con una base infusa di legno, creato dai profumieri Sophie Labbé e Nicolas Beaulieu di International Flavours & Fragrances. Tiffany & Love for Her, invece, è un profumo floreale e legnoso, creato dai profumieri Honorine Blanc e Marie Salamagne della società svizzera di aromi e profumi Firmenich.

Le bottiglie die profumi sono uguali di volume, ma ognuna con una tinta di una diversa di blu, con un tappo nero per lui e uno nel classico colore Tiffany Blue per lei.





Flacone del profumo Intense di Tiffany
Flacone del profumo Intense di Tiffany

I nuovi profumi Tiffany & Love for Him e Tiffany & Love for Her
I nuovi profumi Tiffany & Love for Him e Tiffany & Love for Her

Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany

Reed Krakoff
Reed Krakoff







Baenteli, gioielli Swiss Made

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Baenteli, la precisione svizzera al servizio della creatività, che ha vinto un Couture Design Award 2019 ♦︎

In un piccolo paese svizzero, nel Cantone di Berna, c’è un gioielliere che vanta una produzione sorprendente. La sorpresa deriva dal fatto che La Neuveville conta circa 3500 residenti e si trova tra il lago di Biel e i monti del Giura. Insomma, probabilmente un posto ottimo per una passeggiata, ma decisamente lontano dalle rotte della gioielleria.

Orecchini di Baenteli vincitori al Couture Design Awards nella categoria Best in Diamonds Below $20,000
Orecchini di Baenteli vincitori al Couture Design Awards nella categoria Best in Diamonds Below $20,000

Qui, invece, nel 1968 André Baenteli ha aperto il suo primo laboratorio di restauro e creazione di gioielli di lusso e orologi svizzeri. Il suo lavoro è stato apprezzato e nel 1987 suo figlio, Thierry Baenteli, ha presentato la sua prima collezione a Baselworld. Da allora la presenza alle maggiori fiere di gioielleria della piccola, ma raffinata Maison, è costante. La sua produzione comprende anche l’alta gioielleria e, come è lecito aspettarsi nella nazione che ha fatto della precisione una virtù da esportazione, ogni pezzo di gioielleria è certificato e debitamente timbrato dalle autorità svizzere.

Baenteli puntualizza anche che mentre le fasi iniziali dei disegni sono realizzate manualmente, le ultime fasi sono create con la migliore e la più recente tecnologia di produzione dei gioielli, che includono la progettazione e la stampa 3D, il taglio laser Cnc, la precisione di pietre preziose e l’incisione laser. Insomma, artigiani, ma anche in sintonia con i tempi. I gioielli prodotti hanno una qualità immediatamente percepibile. Una qualità che è stata premiata al Couture Design Award con il primo posto nella categoria Best in Diamonds Below 20,000 dollari. Rudy Serra




Anello in oro rosa, zaffiri, ametista
Anello in oro rosa, zaffiri, ametista
Royal Ring con diamante taglio marquise di 0,5 carati
Royal Ring con diamante taglio marquise di 0,5 carati
Anello con crisoprasio, oro, diamanti
Anello con crisoprasio, oro, diamanti
Anello doppio in oro e zaffiri
Anello doppio in oro e zaffiri
Baenteli, anello con rubino e diamanti della collezione Royal
Baenteli, anello con rubino e diamanti della collezione Royal
Anello con zaffiri
Anello con zaffiri
Anelli doppi della collezione Cascade in oro rosa e bianco, con diamanti o zaffiri
Anelli doppi della collezione Cascade in oro rosa e bianco, con diamanti o zaffiri
Collezione Royal, oro rosso e diamanti
Collezione Royal, oro rosso e diamanti
Bracciale della collezione Pyramid
Bracciale della collezione Pyramid







I gioielli del Festival del Cinema di Venezia




Al Festival del Cinema di Venezia sfilano anche eccezionali gioielli. Ecco i primi avvistati ♦︎

Le dive sfilano sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia. E, come sempre, ad attirare l’attenzione sono abiti e gioielli. Ecco i primi gioielli avvistati. La modella Elsa Hosk, per esempio, ha scelto i gioielli di Messika, Maison di Parigi famosa per gli straordinari set di diamanti. La modella, alla cerimonia di apertura del Festival, ha indossato gli anelli Wild Moon e Snake Dance High Jewellery della collezione Born To Be Wild e le clip My Twin.

Elsa Hosk in Messika
Elsa Hosk in Messika

Sempre per Messika: la modella Tina Kunakey, al braccio di Vincent Cassel, aveva il set Black Hawk della collezione High Jewelry Born To Be Wild. L’attrice e modella thailandese Min Pechaya ha adottato il look Messika con gli orecchini pendenti della nuova collezione Lucky Move, la collana e il braccialetto Move e l’iconico doppio anello Glam’Azone. Alla sera con North Wind della collezione High Jewelry Once Upon A Time, gli orecchini Diamond Catcher e l’anello Snake Dance della collezione High Jewelry Born To Be Wild. La modella tedesca Caro Daur ha scelto gli orecchini Desert Bloom della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il bracciale e l’anello Undine della collezione High Jewelry Once Upon A Time.

Tina Kunakey e Vincent Cassel
Tina Kunakey e Vincent Cassel

E Messika anche per Camille Rowe, Cristiana Capotondi, Euridice Axen, Greta Ferro, Isabelle Huppert, Laura Chiatti, Margherita Buy, Sveva Alviti, Sylvia Hoeks.

L’attrice e ambasciatrice di Cartier, Monica Bellucci, ha indossato orecchini di alta gioielleria in platino con rubini e diamanti con taglio smeraldo della Maison parigina.

Monica Bellucci con orecchini Cartier
Monica Bellucci con orecchini Cartier

Con gioielli Piaget Nicole Warne, che ha scelto di indossare un set di collana, orecchini e anello in oro bianco con diamanti della collezione High Jewellery Piaget’s Treasure e Limelight Garden Party. Sempre con Piaget l’attrice napoletana Alessandra Mastronardi , madrina e presentatrice del Festival, con orecchini di alta gioielleria e un anello con diamanti e rubini della collezione di gioielli di alta luce Sunlight Journey della Maison.

Alessandra Mastronardi con gioielli Piaget
Alessandra Mastronardi con gioielli Piaget

Molto presente alla rassegna di Venezia anche il Gruppo Damiani. L’attrice e volto della serie televisiva italiana Un posto al sole, Vittoria Schisano, ha scelto orecchini, anello e bracciale in oro rosa con diamanti della collezione Constellation di Salvini, brand del Gruppo Damiani. L’attrice Madalina Ghenea ha invece indossato gli orecchini pendenti Damiani della collezione Mimosa con diamanti bianchi e l’anello Farfalla con diamanti fancy, abito Zuhair Murad e scarpe Gianvito Rossi. Gioielli Damiani anche per un’altra attrice, Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna. E per Madalina Droftei, modella internazionale e miss bellezza la collana Damiani Notte di San Lorenzo in oro bianco.

https://gioiellis.com/wp-content/uploads/2019/08/madalina-ghenea-damiani.jpg
Madalina Ghenea con gioielli Damiani

La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina di Damiani.

Giorgio Armani Privé High Jewelry, invece, per l’attrice italiana Alessandra Mastronardi, che ha scelto un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti. E la modella britannica Lady Kitty Spencer ha orgogliosamente esibito orecchini e collier di diamanti e smeraldi di Bulgari.

Per Valeria Golino la scelta è stata invece Atelier Swarovski, il marchio di gioielleria top della Maison austriaca. La collana Lola e l’anello Lola sono realizzati con diamanti e rubini creati da Swarovski incastonati in oro fairtrade. I diamanti creati da Swarovski sono coltivati in un laboratorio ma, precisa l’azienda, hanno gli stessi attributi ottici, chimici e fisici dei diamanti estratti dalla terra: entrambi sono al 100% di carbonio, entrambi hanno la stessa durezza e brillantezza. Il Fairtrade Gold proviene dalla cooperativa Minera Limata Limitada in Perù: progetto minerario responsabile per l’ambiente fornisce agli allevatori di alpaca locali entrate supplementari e promuove lo sviluppo sostenibile della comunità di Limata.

Valeria Golino con diamanti e rubini sintetici di Atelier Swarovski
Valeria Golino con diamanti e rubini sintetici di Atelier Swarovski

Swarovski anche per Penélope Cruz. L’attrice ha indossatopezzi unici di Atelier Swarovski Fine Jewelry in occasione della prima mondiale del suo nuovo film Wasp Network. Il set unico, disegnato dalla stessa Penélope Cruz, presenta orecchini a cascata e un anello ispirato al classico stile hollywoodiano. I pezzi sono realizzati esclusivamente con Swarovski Created Diamonds per un totale di 15,2 carati in oro 18 carati Fairtrade Gold. Tre singoli Swarovski Created Diamonds tagliati a pera pesano più di 3 carati ciascuno.

Penelope Cruz
Penelope Cruz

La super top model Isabeli Fontanta ha preferito i gioielli del brand Marco Bicego, con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria. E sempre di Marco Bicego i gioielli di Juliette Binoche.

Isabeli Fontanta con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria di Marco Bicego
Isabeli Fontanta con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria di Marco Bicego




Madalina Droftei con gioielli Damiani
Madalina Droftei con gioielli Damiani
Madalina Ghenea alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia indossa gli orecchini pendenti e l’anello Damiani
Madalina Ghenea alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia indossa gli orecchini pendenti e l’anello Damiani
Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna
Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna
Lady Kitty Spencer con collana e orecchini Bulgari
Lady Kitty Spencer con collana e orecchini Bulgari
Alessandra Mastronardi con un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti Giorgio Armani Privé High Jewelry
Alessandra Mastronardi con un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti Giorgio Armani Privé High Jewelry
Juliette Binoche con i gioielli di Marco Bicego
Juliette Binoche con i gioielli di Marco Bicego
La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina
La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina
Caro Daur in Messika
Caro Daur in Messika
Min Pechaya sul red carpet di Venezia
Min Pechaya sul red carpet di Venezia
Tina Kunakey
Tina Kunakey
Hong-Hu Ada, artista italo-giapponese in abito Armani e gioielli Salvini: collana i Segni e anello Mistery
Hong-Hu Ada, artista italo-giapponese in abito Armani e gioielli Salvini: collana i Segni e anello Mistery
Nicole Warne in Piaget
Nicole Warne in Piaget
Alessandra Mastronardi, madrina del Festival e presentatrice della kermesse, ha fatto capolino sul red carpet in laguna con un abito Elie Saab abbinando un paio di preziosi orecchini e un anello in oro rosa e diamanti a forma di foglia di palma della collezione Extremely Piaget
Alessandra Mastronardi, madrina del Festival e presentatrice della kermesse, ha fatto capolino sul red carpet in laguna con un abito Elie Saab abbinando un paio di preziosi orecchini e un anello in oro rosa e diamanti a forma di foglia di palma della collezione Extremely Piaget
L'attrice italiana Euridice Axen in Messika al Film Festival di Venezia
L’attrice italiana Euridice Axen in Messika al Film Festival di Venezia
Camille Rowe con collana e anello Toi & Moi di alta gioielleria Messika
Camille Rowe con collana e anello Toi & Moi di alta gioielleria Messika
Cristiana Capotondicon gli orecchini High Jewellery Snake di Messika
Cristiana Capotondicon gli orecchini High Jewellery Snake di Messika
Per Greta Ferro gli orecchini Diamond Catcher della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il girocollo di Zelda della collezione High Jewelry Paris est une Fête di Messika
Per Greta Ferro gli orecchini Diamond Catcher della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il girocollo di Zelda della collezione High Jewelry Paris est une Fête di Messika
Isabelle Huppert ha scelto il girocollo High Jewelry Fire Diamond e gli orecchini Diamond Catcher di Messika
Isabelle Huppert ha scelto il girocollo High Jewelry Fire Diamond e gli orecchini Diamond Catcher di Messika
Laura Chiatti brillava con gli orecchini gioielli Desert Bloom High Jewelry
Laura Chiatti brillava con gli orecchini gioielli Desert Bloom High Jewelry
Margherita Buy ha scelto di indossare gli orecchini Undine di alta gioielleria Messika
Margherita Buy ha scelto di indossare gli orecchini Undine di alta gioielleria Messika
Sveva Alviti indossava gli orecchini di alta gioielleria Sirenetta e l'anello Miss Milla con una clip My Twin di Messika
Sveva Alviti indossava gli orecchini di alta gioielleria Sirenetta e l’anello Miss Milla con una clip My Twin di Messika
Sylvia Hoeks, la nuova musa ispiratrice di Valérie Messika, ha indossato orecchini multispe My Twin e anello trio
Sylvia Hoeks, la nuova musa ispiratrice di Valérie Messika, ha indossato orecchini multispe My Twin e anello trio
La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi
La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi







Il tempo prezioso di Ludovica

Gli ingranaggi di vecchi orologi si trasformano in gioielli nelle collezioni di Barabac di Ludovica Andrina ♦

Giovani designer in abitazioni storiche: è il caso di Ludovica Andrina, designer piemontese che crea i gioielli di Barababac in una abitazione del Settecento, a due passi da Ivrea. Anche il filo conduttore della sua produzione, tra l’altro, ha a che fare con il concetto di tempo: i gioielli di Ludovica sono diversi uno dall’altro e utilizzano gli ingranaggi di vecchi orologi, riutilizzati per anelli e collane. Curioso, no? Altro aspetto singolare: il nome Barababac, significa fiordaliso in dialetto piemontese. I gioielli diventano bracciali o anelli, in cui le piccole rotelle dentate degli orologi si trasformano in piccole stelle incastonate e ricoperte da uno strato di materiale trasparente, vetrificato, e smalto. I pezzi proposti utilizzano l’argento 925, placcato in oro 21kt.

Anello in argento placato oro
Anello in argento placato oro

Ludovica Andrina ha frequenta l’università di Storia dell’Arte a Torino, prima di continuare la propria formazione alla scuola di Gioielleria e Oreficeria a Milano. Ha lanciato il proprio marchio nel 2014 e per realizzare le sue collezioni utilizza i collaudati artigiani di Torino. I suoi gioielli in argento sono martellati e arricchiti con diamanti brown, zaffiri, granati, ametiste e quarzi. Pietre colorate che possono essere modulate per creare combinazioni sempre nuove e le più preziose.

Anello chevalier in argento placcato oro e diamanti grigi
Anello chevalier in argento placcato oro e diamanti grigi
Anello in argento placcato oro
Anello in argento placcato oro
Collana in argento placcato oro
Collana in argento placcato oro
Anello in argento
Anello in argento
Orecchini in argento placcato oro
Orecchini in argento placcato oro
Orecchini Torino in argento placcato oro
Orecchini Torino in argento placcato oro

Lenti Villasco, gioielli per gioiellieri

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Torna a VicenzaOro il produttore per produttori di gioielli Lenti Villasco ♦︎

Nel distretto di Valenza, Piemonte, Italia, si trovano decine di aziende dedicate alla gioielleria di alta qualità. Non sono tutte uguali, però. E non tutte riescono a ricavarsi uno spazio di notorietà internazionale. Buona parte di queste aziende, inoltre, sono specializzate nel lavoro in conto terzi. Producono, cioè, gioielli raffinatissimi a cui altre Maison appiccicano il loro marchio. Sono, insomma, gioielli nascosti. Una di queste è Lenti Villasco, che si presente puntualmente a tutti gli appuntamenti di VicenzaOro e non solo. Lenti Villasco esporta all’estero il 90% dei gioielli che produce e anche questo è una testimonianza della riconosciuta qualità.

Anello Fiori, in oro rosa e diamanti
Anello Fiori, in oro rosa e diamanti

Fondata da Piero Lenti, la società è ora presieduta dal figlio, Danilo Lenti, coadiuvato dalla sorella Giuliana. I due proseguono il lavoro del padre iniziato nel 1963, ma che è in realtà la prosecuzione di un tradizionale laboratorio attivo fin dall’Ottocento. Metodi artigianali che ora si integrano con la moderna tecnologia, che comprende progettazione software e stampanti 3D.





Lenti Villasco, anello multicolor
Lenti Villasco, anello Multicolor

Lenti Villasco, anello in oro bianco e diamante
Lenti Villasco, anello in oro bianco e diamante
Collana Multicolor
Collana Multicolor

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti







Tiffany lancia i gioielli per uomo

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Tiffany si prepara a lanciare cento gioielli dedicati al pubblico maschile: collane, anelli, bracciali di alta gioielleria per uomo ♦︎

Tiffany punta sull’uomo. Il più grande gruppo della gioielleria ha annunciato, per bocca direttore artistico, Reed Krakoff, che la Maison si prepara a lanciare un centinaio di gioielli dedicati al pubblico maschile. Per la verità, qualcosa c’è già: ma l’offerta per l’uomo del marchio è stata limitata ad anelli, gemelli, fermasoldi e qualche braccialetto come Tiffany T Square. Il nuovo lancio, previsto a ottobre nei 300 negozi Tiffany sparsi nel mondo, comprenderà invece anche alta gioielleria da uomo, con prezzi da 200 a 14000 euro o dollari. I gioielli da uomo, secondo l’azienda, sono ormai diventati popolari anche grazie ai rapper, che indossano vistosi anelli e collane.

Bracciale da uomo in argento Tiffany T Square
Bracciale da uomo in argento Tiffany T Square

Accanto ai gioielli da indossare, Tiffany ha deciso di dedicare al pubblico maschile anche oggetti per la casa, come shaker e boccali di birra. La mossa, annunciata in un’intervista con la Associated Press, fa parte della strategia di Tiffany per attirare la giovane generazione di acquirenti di prodotti di lusso. La metà dei clienti di Tiffany fa già parte del genere maschile, ma acquista gioielli per le donne. Ora avrà una possibilità di spesa in più. Lavinia Andorno





Gioielli della collezione Uomo Tiffany
Gioielli della collezione Uomo Tiffany

Bracciale in oro da uomo di Tiffany
Bracciale in oro da uomo di Tiffany

Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers
Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers

Reed Krakoff
Reed Krakoff







I nuovi gioielli hi-tech




Non solo oro e argento: ecco perché i materiali super tecnologici sono sempre più utilizzati in gioielleria

Fibra di carbonio, titanio, nanoceramica, lava vulcanica e persino la riscoperta dell’alluminio: è sempre più frequente l’utilizzo della tecnologia e di materiali di nuova generazione nel mondo della gioielleria. I motivi sono diversi. Un metallo come il titanio, per esempio, è resistente e molto leggero.  Non solo: il titanio può anche assumere colori diversi senza doverlo smaltare o placcare con qualche galvanica. Per contro, è molto difficile da lavorare: ecco perché non è facile trovare un gioiello in titanio.

Suzanne Syz, bracciale Asparagus in titanio, oro, diamanti, ametiste
Suzanne Syz, bracciale Asparagus in titanio, oro, diamanti, ametiste

Il titanio, in ogni caso,  è uno dei materiali che negli ultimi anni è diventato simbolo di ricerca e innovazione nella gioielleria. Lo utilizzano maestri come Wallace Chan, Suzanne Syz, oppure Maison come Giovanni Ferraris, o aziende orafe come la vicentina Mattia Cielo, che dopo aver sperimentato i fili di titanio per esaltare la flessibilità dei suoi prodotti ha puntato anche sul carbonio. Così come un altro designer di avanguardia, Fabio Salini: anche lui usa la fibra di carbonio accanto al titanio.

Anello titanio, diamanti, zaffiri blu
Giovanni Ferraris, anello titanio, diamanti, zaffiri blu

Il carbonio piace anche alla Maison austriaca Adler, che crede molto in questo materiale grigio cenere e ha creato un’intera collezione, battezzata Eclipse, costituita da microscopiche fibre di carbonio intrecciate, dalla patina serica e leggermente argentata. Il contrasto del fondo scuro con i diamanti incolori e l’oro bianco e rosa danno ai gioielli un aspetto quasi lunare. Gli svizzeri di Bogh-Art, invece, utilizzano fili ultrasottili di titanio «cuciti», ossia compattati, con raggi di fibra ottica a una precisa temperatura e pressione. Lo strato ricavato viene poi tagliato per dare forma alle ali e ai petali di farfalle, libellule e fiori che compongono anelli e orecchini. Un modo per rendere più scintillanti disegni e montature classici.

Mattia Cielo, bracciale Vulcano con fibra di carbonio
Mattia Cielo, bracciale Vulcano con fibra di carbonio

Un’altra frontiera della gioielleria è la resina nanoceramica, frutto di una miscela di acqua, alcol butilico e il sovente metossipropanolo, copre come una pellicola sottilissima anelli, orecchini e pendenti della collezione Mistero di De Grisogono, con il vantaggio di renderli inscalfibili. Ma è utilizzata anche da Roberto Demeglio, oppure da Vhernier, anche se in modo diverso. Infine, la tecnologia può essere utilizzata per poter lavorare un materiale antico come la lava vulcanica solidificata, ancora poco diffusa, ma utilizzata da David Yurman, che ha trasformato i detriti di un’eruzione in perle per una collana con diamanti.

Orecchini Mistero di de Grisogono, con zaffiri rosa rivestiti di nanoceramica
Orecchini Mistero di de Grisogono, con zaffiri rosa rivestiti di nanoceramica

Un altro materiale antico, ma riscoperto grazie alla tecnologia che lo trasforma è l’alluminio. Lavorato e fuso con raffinati metodi che ne permettono la colorazione, anche l’alluminio si è trasformato in metallo prezioso. Leggero, resistente, molto malleabile, è stato scelto per esempio da un giovane designer d’avanguardia come Emmanuel Tarpin, ma in via sperimentale anche da Vhernier per alcune collane della collezione Calla. E anche una Maison di alta gioielleria come la tedesca Hemmerle propone gioielli come gli orecchini in alluminio anodizzato con cavità nelle quali sono inserite acquamarine. Federico Graglia





Niarchos, collezione Reptilia, collier Lady Caiman in argento placcato con rodio nero e nanoceramica verde e 415 diamanti
Niarchos, collezione Reptilia, collier Lady Caiman in argento placcato con rodio nero e nanoceramica verde e 415 diamanti

Roberto Demeglio, bracciali della collezione Scacco in ceramica nera e diamanti
Roberto Demeglio, bracciali della collezione Scacco in ceramica nera e diamanti

Garavelli, collier della collezione Drago, in oro rosa e ceramica
Garavelli, collier della collezione Drago, in oro rosa e ceramica

Calla in titanio e diamanti
Vhernier, collana Calla in titanio e diamanti

Hemmerle, orecchini in alluminio anodizzato con cavità in cui sono inserite acquamarine
Hemmerle, orecchini in alluminio anodizzato con cavità in cui sono inserite acquamarine

Orecchini a forma di foglie di geranio venduti da Christie's, alluminio e diamanti
Emmanuel Tarpin, orecchini a forma di foglie di geranio venduti da Christie’s, alluminio e diamanti

Collana con perle di lava vulcanica diamanti di David Yurman
Collana con perle di lava vulcanica diamanti di David Yurman

Orecchini Eclipse in fibra di carbonio, oro bianco e diamanti di Adler
Orecchini Eclipse in fibra di carbonio, oro bianco e diamanti di Adler

Anello in oro bianco, diamanti e titanio di Bogh-Art
Anello in oro bianco, diamanti e titanio di Bogh-Art

Wallace Chan, anello Onde. Diamanti e titanio
Wallace Chan, anello Onde. Diamanti e titanio







Si può noleggiare un gioiello?

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Una serata importante? Una cerimonia? Un giorno speciale in cui essere al massimo dell’eleganza? Un gioiello non puт mancare. E se non lo avete, potete sempre noleggiarlo

Ci sono gli orecchini di rubini a fascia, tempestati di diamanti, anelli, pendenti Liberty: si possono noleggiare per un giorno sul portale web Jewmia, realizzato in Italia da Marco Matranga. Il noleggio ha ovviamente un costo diverso per ogni tipo di gioiello, ma oscilla da 60 euro a circa 400 per un giorno, mentre per un weekend il prezzo aumenta di 50 euro.

Orecchini con smeraldi colombiani a noleggio con Jewmia
Orecchini con smeraldi colombiani a noleggio con Jewmia

È un esempio di consumo di lusso esperienziale, cioè che è centrato sul piacere di utilizzare un bene piuttosto che possederlo. A Londra, per esempio, c’è Glitzbox, un servizio di noleggio di gioielli online modellato su attività di abbonamento di tipo beauty-box, offre tre gioielli con argento sterling, vermeil d’oro e pietre semipreziose, per chi sottoscrive un canone di abbonamento di 50 sterline al mese, oppure 43 sterline per un abbonamento annuale. Sempre a Londra Bentley & Skinner noleggia gioielli a uomini e donne in tutte le fasce di prezzo, da poche sterline a diverse migliaia, con una media di 50.000-60.000 sterline per gioiello. Acquired Time, con sede a Singapore, offre invece orologi di lusso, sempre attraverso un servizio di abbonamento mensile. E negli Usa c’è Flont.com, un servizio di noleggio specializzato in marchi di gioielleria che conta più di 10.000 iscritti e gestisce tre tipi di programmi di abbonamento per gioielli semi-preziosi (da 59 dollari al mese) e uno per gioielli di lusso (da 239 dollari al mese).

Anelli a noleggio coin Glitzbox
Anelli a noleggio coin Glitzbox

«Il noleggio è coerente con ciò che sta accadendo nella produzione dei beni di lusso, un processo talmente veloce da far passare l’oggetto acquistato come già vecchio. Così, il vero lusso diventa potersi permettere tutto ciò che si desidera nel momento in cui lo si vuole, con un senso di esclusività», dice convinto l’orafo palermitano titolare dell’omonima storica gioielleria. Che per smuovere un mercato in crisi ha deciso di portare nel settore questa novità. I clienti più affezionati sono gli svizzeri seguiti da francesi, tedeschi e inglesi. «In media i noleggi assicurano un guadagno del 75 per cento al gioielliere senza perdere il bene, tanto che alcuni nostri fornitori si sono messi a creare oggetti proprio con queste finalità, ossia produrre reddito», spiega Matranga, che oltre a essere fondatore di Jewmia è anche amministratore unico.

Anello Art Déco in oro bianco e diamanti con rubino burmese, da Bentley & Skinner
Anello Art Déco in oro bianco e diamanti con rubino burmese, da Bentley & Skinner

Come funziona? Tutte le procedure, i costi e i dettagli sono spiegati sul sito. «È molto semplice: il fornitore imballa l’articolo in una busta anti manomissione numerata, provvista da noi e lo consegna a uno spedizioniere Ups convenzionato (i pacchi sono assicurati con un broker internazionale). Appena terminato il noleggio (che generalmente è per un giorno o per un weekend), Jewmia avverte il corriere di mettersi in contatto con il cliente per la restituzione». Matranga ammette che il mondo della gioielleria è piuttosto tradizionale e coloro che hanno superato un’iniziale diffidenza sono poco più di una ventina. Ma il contatto con le aziende per promuovere la piattaforma ha fatto emergere un’altra necessità, colta la volo dall’imprenditore: l’esigenza di smaltire le casseforti, con orologi fuori produzione e gioielli passati di moda ma poco convenienti da fondere.

Bracciale con diamanti e zaffiri a noleggio da Jewmia
Bracciale con diamanti e zaffiri a noleggio da Jewmia

Jewels Private Outlet: è un servizio aggiuntivo dove a fianco del prezzo di listino, c’è quello scontato deciso dal gioielliere e il cliente con il tasto fai un offerta, può anche cercare di acquistare al ribasso. «Ho inserito la trattativa tipica di e-bay rendendolo un po’ più semplice, perché la nostra categoria non è proprio esperta di tecnologia e non ha né tempo né voglia di riempire schede, fare fotografie, indicare keywords», continua Matranga. Se i modi per vendere in rete sono ancora in gran parte da esplorare, è innegabile che Internet sia un’opportunità per i piccoli di avere una vetrina globale a un costo molto basso e per i clienti di acquistare prodotti di nicchia del made in Italy. E accade che chi aveva messo in vendita dei Longines ha trovato un acquirente di Tokio per una spilla in platino e diamanti che ha venduto con lo sconto per 8 mila euro. Insomma, vendere è offrire alle persone beni e servizi ma conta anche essere presenti in ogni punto di contatto, digitale o fisico, con una proposta di valore. Monica Battistoni




Marco Matranga
Marco Matranga

Interno di Bentley & Skinner
Interno di Bentley & Skinner

Orecchini di Mimi so a noleggio con Flont.com
Orecchini di Mimi so a noleggio con Flont.com

Marco Matranga
Marco Matranga







Rf Jewels, rinascita nella tradizione





Le collezioni di Rf Jewels, Maison romana che ha preso il posto di Rivière ♦︎

Questioni di copyright e forse di dialettica che si è insinuata nel corso dei passaggi societari: il risultato è che lo scorso anno la Maison romana Rivière ha cambiato ragione sociale, cioè il suo nome. Come la mitica fenice, l’azienda è rinata e ora si chiama Rf Jewels: la sigla iniziale si riferisce alle parole Rivière e future. Insomma, nuova vita, ma senza abbandonare quanto è stato fatto in questi anni. La produzione di gioielli, insomma, è continuata nello stesso stile classico-innovativo. E il catalogo di Rf Jewels comprende anche le collezioni in precedenza realizzate sotto l’insegna Rivière.

anello con perla
Anello con perla

Per esempio, alle perle incise e lavorate con oro e diamanti si aggiungono collezioni come Italian Garden, dove anelli, orecchini e collane sono realizzati con un altro elemento caratteristico di Rivière, i diamanti, e accostati a rubini, smeraldi e zaffiri. Oppure alla linea di gioielli Nude, più moderna, in oro giallo o bianco con pavé di piccoli diamanti.





Orecchini con perle, oro rosa e diamanti
Orecchini con perle, oro rosa e diamanti

Pendente con acquamarina e diamanti
Pendente con acquamarina e diamanti
Anello triplo in oro e diamanti della collezioen Nudo
Anello triplo in oro e diamanti della collezione Nudo
Bracciale in oro e diamanti della collezione Nudo
Bracciale in oro e diamanti della collezione Nudo
Orecchini con diamanti e rubini
Orecchini con diamanti e rubini
Orecchini Italian Garden, con diamanti e smeraldi
Orecchini Italian Garden, con diamanti e smeraldi
Orecchini a frange Italian Garden, con diamanti e smeraldi
Orecchini a frange Italian Garden, con diamanti e smeraldi

orecchini con zaffiri e diamanti
Orecchini con diamanti e zaffiri







Le curve di Gavello

I gioielli della Maison milanese Gavello: nostalgia degli anni Settanta con imprevedibili varianti ♦︎

Alla fine degli anni Settanta, a Milano, Rinaldo e Martha Gavello hanno dato vita alla loro azienda di gioielli. Gavello, quasi mezzo secolo dopo, è oggi guidata dalla figlia Elisabetta, responsabile del design e dell’identità del brand. Ma è ancora un marchio di gioielleria che ama inventare. Sempre, però, con un link stilistico che collega la creatività a quella che è stata un’era d’oro (è il caso di dirlo) per il design. I gioielli di Gavello, in effetti, non cercano effetti speciali con l’assemblaggio di una schiera di gemme colorate o diamanti dall’irraggiungibile numero di carati.

Orecchini in oro rosa 14 carati
Orecchini in oro rosa 14 carati

I gioielli di Gavello giocano invece sulla forma, sulle geometrie, su un design sinuoso, con la superficie di oro a 14 o 18 carati che si interrompe a tratti per lasciare spazio a qualche diamante, solo o in pavé. Oppure a gemme preziose o semi preziose come pietra luna e turchese, ametista, ma anche rubini e smeraldi.

Orecchini in oro rosa 14 carati, con pavé di ametista e rubini
Orecchini in oro rosa 14 carati, con pavé di ametista e rubini
Anello in oro rosa
Anello in oro rosa

Divina ring in rose gold and white diamonds

Pendente a forma di spada in oro rosa, diamanti neri, rubini
Pendente a forma di spada in oro rosa, diamanti neri, rubini
Orecchini Jasmine in oro rosa e pietra luna
Orecchini Jasmine in oro rosa e pietra luna
Orecchini con smeraldi e diamanti
Orecchini con smeraldi e diamanti
Anello Saddle in oro rosa
Anello Saddle in oro rosa

 

EvelynH, California dreaming

Evelyn Huang (brand EvelynH), designer tra Oriente e Occidente che realizza esclusivamente gioielli su misura. In California ♦

Meglio la frenetica creatività di New York o quella flessibile della California? Evelyn Huang è nata nella Grande Mela, ma è cresciuta nella West Coast d’America. Come molti designer, ha nel sangue una eredità nel mondo della gioielleria: suo padre aveva un negozio di monili, gemme e diamanti. Insomma, ha imparato che cosa è la gioielleria fin da piccola. Ma, allo stesso tempo, si è laureata in Economia.

Anello con zaffiro e acquamarina
Anello con zaffiro e acquamarina

Dopo una parentesi in Asia, per immergersi nella cultura cinese, Evelyn è tornata a Los Angeles, si è iscritta all’Istituto Gemmologico, si è diplomata in un solo anno e ha lasciato l’attività del padre per andare a lavorare da DeBeers. Nell’autunno del 2006 ha lanciato il suo marchio, EvelynH, e ha subito vinto un paio di premi per il design dei suoi gioielli. Un debutto incoraggiante, che l’ha convinta a continuare. Sempre in California si è iscritta al Fashion Design Institute di Design and Merchandising per comprendere meglio quali sono le richieste del pubblico. Oggi divide la sua attività tra collezioni e pezzi unici di gioielleria, molto apprezzati dagli esperti del settore. Alessia Mongrando

Ciondolo con granato orange
Ciondolo con granato orange
Orecchini con peridoti e rubini
Orecchini con peridoti e rubini
Africa Hope, orecchini con diamanti e smeraldi
Africa Hope, orecchini con diamanti e smeraldi
Anello in oro bianco con zultanite e diamanti
Anello in oro bianco con zultanite e diamanti
Anello Ocean Lullaby, oro rosa, perla di Thaiti, diamanti e pietra luna
Anello Ocean Lullaby, oro rosa, perla di Thaiti, diamanti e pietra luna
Centennial, orecchini in oro bianco, perle di Thaiti, diamanti, zaffiri
Centennial, orecchini in oro bianco, perle di Thaiti, diamanti, zaffiri
Bracciale Cometes, in oro bianco, perla di Thaiti, diamanti, zaffiri
Bracciale Cometes, in oro bianco, perla di Thaiti, diamanti, zaffiri
Constellation, pendente din oro bianco e diamanti
Constellation, pendente din oro bianco e diamanti
Pendente Urchin, con perle opalescenti blu, diamanti su argento
Pendente Urchin, con perle opalescenti blu, diamanti su argento

Il Grand Tour di Joanne Burke

I gioielli ispirati all’antica Roma (ma non solo) della designer Joanne Burke  ♦

C’era una volta quello che si chiamava il Grand Tour. Giovani nobili e intellettuali del Nord Europa tra Settecento e Ottocento andavano in Italia a visitare monumenti, quadri e affreschi del Rinascimento per arricchire la propria cultura e farsi un’esperienza. Ancora oggi sono molti a essere affascinati dalle testimonianze che la Storia e la cultura hanno lasciato in Italia (oltre che dai piaceri della cucina, per la verità). Qualcuno, come Joanne Burke, decide così di rimanere in Italia, a Roma. Non solo: la giovane ed estrosa designer di gioielli britannica ha anche scelto di creare delle collezioni ispirate all’antichità. I suoi gioielli in bronzo, a volte placcato oro, riprendono forme e icone utilizzate nell’antica Roma, dal sole antropomorfo alle figure in rilievo che si trovano su fregi e stele di marmo. Ma non sono una semplice replica del passato, come testimoniano i curiosi gioielli applicati sulle sopracciglia.

Bracciale in argento e anello in argento con perla
Bracciale in argento e anello in argento con perla

Un altro aspetto fuori dal comune è la scelta dei modelli e delle modelle che indossano i suoi gioielli e che compaiono sul suo profilo Instagram (abbiamo scelto qualche immagine a esempio). Oppure gli strumenti poco ortodossi che utilizza per realizzare i suoi pezzi (pare anche attrezzi per dentisti). Ha cominciato quasi per caso, realizzando anelli per se stessa: a forma di pene, di occhi, di un ermafrodito. Le hanno chiesto di comprarli e così è andata avanti. Il suo Grand Tour, quindi, ha funzionato: suo lavoro ha debuttato alla London Fashion Week.

Bracciale Landscape in argento
Bracciale Landscape in argento
Pendente in argneto oppure oro con perle chicchi di riso e diaspro rosa
Pendente in argneto oppure oro con perle chicchi di riso e diaspro rosa
Beatrice, anello con moneta incisa
Beatrice, anello con moneta incisa
Orecchini Flower Leaves
Orecchini Flower Leaves
Anello in bronzo e perla barocca
Anello in bronzo e perla barocca
Orecchini a cerchio realizzati a mano
Orecchini a cerchio realizzati a mano
Anello con sole antropomorpfo
Anello con sole antropomorpfo

I miti di Pierre d’Alexis

Pezzi unici, gemme, esoterismo nei gioielli del brand svizzero Pierre d’Alexis.

L’amore per le gemme si manifesta in tanti modi diversi. A volte, anche in modo sorprendente, per esempio nella École de la Vallée de Joux.  In questo angolo di Svizzera, nella valle del Giura, cantone di Vaud, nel 1994 si è specializzato in alta gioielleria e gemmologia Grégoire Maret. Artigiano e gioielliere, Maret ha dato vita a Pierre d’Alexis, una piccola boutique che produce pezzi unici con uno stile lontano da ogni tradizione, tra minimal ed eclettico, piccole opere singole.   

Anello mobile in oro giallo, grigio e rosso rivolto su se stesso nell'asse del diamante
Anello mobile in oro giallo, grigio e rosso rivolto su se stesso nell’asse del diamante

Maret, infatti, ama i gioielli d’arte, pezzi su commissione o espressione della sua libera creatività, che realizza lui stesso. Non manca una buona dose di simbolismo e di riferimenti più o meno espliciti alle antiche civiltà del passato, e all’arte tribale, egizia e vichinga. E, infine, si è spinto ancora più indietro nel tempo nella riscoperta culturale dell’arte celtica, che ha ispirato i primi pezzi della sua collezione di gioielli unici e numerati. L’anello Fiore Cosmico, per esempio, rappresenta dinamica vegetale ed esoterismo sottostante. Ma potrebbe piacervi anche se lo considerate semplicemente a forma di una stella.

Anello Coeur de Dragon, con oro grigio o rosso, spinelli non trattati, diamanti
Anello Coeur de Dragon, con oro grigio o rosso, spinelli non trattati, diamanti
Pendente di Pierre d'Alexis
Pendente di Pierre d’Alexis. Foto: DFraga
L'anello Fleur Cosmique, in oro grigio e diamanti
L’anello Fleur Cosmique, in oro grigio e diamanti
Pendente Masque
Pendente Masque
Spilla di Pierre d'Alexis. Foto: DFraga
Spilla di Pierre d’Alexis. Foto: DFraga

La prima collezione di alta gioielleria Gucci

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Aperta una boutique in Place Vandôme per l’alta gioielleria di Gucci, la prima collezione si chiama Hortus Deliciarum ♦︎

Dalle borse agli abiti. Dagli abiti ai gioielli. E dai gioielli all’alta gioielleria, nel luogo più esclusivo del mondo: Gucci ha aperto in Place Vendôme, a Parigi. Deve essere un luogo imprescindibile per il gruppo Kering, di cui fa parte il brand fiorentino. Proprio nello stesso tempo, infatti, sempre nella piazza più lussuosa della città ha aperto una boutique anche un altro brand che fa capo allo stesso gruppo francese Kering.

Leggi anche: Il brand cinese Qeeling in Place Vendôme

Orecchini in oro, diamanti, gemme colorate
Orecchini in oro, diamanti, gemme colorate

Gucci, insomma, fa un salto di qualità e affianca alla gioielleria per comuni mortali anche quella per chi budget alti, come aveva anticipato alla fine dello scorso anno. La boutique ospiterà i gioielli in oro e l’alta gioielleria firmati da Alessandro Michele, direttore creativo della maison. Risultato: la collezione Hortus Deliciarum, un giardino delle delizie dove i frutti sono “gemme uniche”.

La boutique Gucci in Place Vendome
La boutique Gucci in Place Vendome

La collezione comprende oltre 200 pezzi, principalmente unici. E anche ogni gemma è incastonata in maniera diversa, con un risultato che Michele definisce simmetria discordante. Questa ricerca dell’imperfezione, dell’unicità, rende omaggio agli emblemi classici dell’amore eterno, alla maestà del regno animale con mitici bestiari e fauna antica e, infine, ai solitari ridefiniti. Non mancano i colori forti: gemme con tinte particolarmente vivide, come topazi imperiali gialli, opali iridescenti0 topazi rosati, zaffiri rosa e blu, tormaline verdi, granati mandarino, diamanti bianchi, berilli gialli. Al contrario, la boutique è stata realizzata con colori molto sobri.

Anello in oro, diamanti, opale
Anello in oro, diamanti, opale

Gucci, in ogni caso, sottolinea che da novembre 2015 tutto l’oro utilizzato per i gioielli è certificato con lo schema del Responsible Jewellery Council Chain of Custody, “che consente di identificare la provenienza e garantire un approvvigionamento responsabile”. Insomma, Gucci amplia la sua platea di clienti: vende gioielli in oro tra 1.500 e 2.000 euro, ma con l’alta gioielleria si sale a 50.000 e 800.000. Lavinia Andorno

bracciale tormalina
Bracciale in oro bianco, diamanti, tormaline
collana diamanti topazi
Collier in oro bianco, diamanti, topazi

Collana serpente in oro bianco, diamanti, rubini
Collana serpente in oro bianco, diamanti, rubini





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