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A Milano nuovi gioielli d’arte di Natsuko

[wzslider]Se passate da Milano l’11 aprile, segnatevi questo indirizzo: via Angelo della Pergola 8. Alle 18 è prevista una «grande abbuffata di gioielli» firmati dalla designer giapponese Natsuko Toyofuku con la collaborazione con Lola Torres, Caterina von Weiss e musica di Marco Madia. L’occasione è presentare la mostra «Il gusto dei gioielli», in programma dal 9 al 14 aprile nell’atelier della designer. Nata a Tokyo, Natsuko si trasferisce in Italia da bambina (il padre Tomonori Toyofuku, scultore d’avanguardia storica, la madre Kazuko pittrice). Da venticinque anni Natsuko crea opere non solo nel campo della gioielleria utilizzando bronzo, argento, pietre, lacche, legno. Giulia Netrese

 

 

Opere di Natsuko Toyofuku sono esposte a Milano, Parigi, Londra, New York, Berlino, Tokyo.

shop@natsukotoyofuku.com

natsukotoyofuku.com

Telefono 02 87396854

Angelina Jolie, gioielli per l’Afganistan

[wzslider]Angelina Jolie produce gioielli, a fin di bene. L’attrice ha aperto in Afghanistan una scuola per bambine, che sarà finanziata con i proventi della sua prima linea di gioielli. Seguirà, nelle intenzioni, l’apertura di altri istituti scolastici in tutto il mondo. Angelina Jolie è appena stata in Afganistan, nelle vesti di «ambasciatrice di buona volontà» dell’Onu. La scuola elementare per ragazze è stata aperta in una cittadina appena fuori Kabul, che ha scelto per la sua alta concentrazione di rifugiati. La scuola ospita più di 200 alunne. La sua collezione di gioielli è stata battezzata Style of Jolie. “Al di là della soddisfazione artistica di disegnare questi gioielli, siamo ispirati dal sapere che il nostro lavoro ha come obiettivo quello di aiutare i bambini in difficoltà”, ha spiegato l’attrice, che ha affidato all’amico Robert Procop il design della collezione. Il 100% dei profitti dei gioielli in vendita sarà devoluto alla fondazione The Education Partnership for children of conflict. Matilde de Bounvilles

Due svedesi a New York (e in Italia)

[wzslider]Come coniugare l’antica arte veneziana della filigrana con l’aria elettrica di New York e Losa Angeles. Ci riescono due svedesi, Yvonne Clamf e Christina Söderström, un’amicizia cominciata a Roma, quando frequentavano la Scuola di design. Dalla passione per le forme, il fashion e per i gioielli a Los Angeles, nel 1991, nasce Yvone Christa. E presto i bijoux del brand finiscono indossati dalle attrici di due serie televisive di successo: «Beverly Hills» e «Melrose Place»: Jennifer Aniston si fa accompagnare dai preziosi bijoux anche quando non è sul set. La coppia si trasferisce a New York e propone oggetti composti da sottili fili d’oro e d’argento, modellati e saldati in maniera invisibile, fino a creare la forma disegnata dalle stiliste. Ma non solo: i gioielli sono decorati con pietre (giade, quarzi, diaspri, citrini, ametiste, occhi di tigre, lapislazzuli, turchesi, coralli, amazzoniti, corniole, topazi, onici, giaietti, zirconi) e perle. Creazioni che hanno conquistato  anche Madonna, Cindy Crawford, Demi Moore, Cameron Diaz, la Principessa Victoria di Svezia, Kate Bosworth, Christie Brinkley, Kate Moss, Katherine Zeta-Jones, Heidi Klum. I gioielli di Yvone Christa sono distribuiti anche in Italia. Matilde de Bounvilles

 

Boutique Yvonne Christa NEW YORK

223 Mott Street NoLita, New York, NY 10012

Firenze diventa Preziosa

Gioielli d’artista a Firenze. Prenotate subito il treno: dal 20 giugno al 20 luglio torna Preziosa, edizione 2013 della mostra dedicata al gioiello di ricerca contemporanea, curata da Lao\Le Arti Orafe e Maria Cristina Bergesio. L’esposizione sarà ospitata dal museo Marino Marini. L’esposizione è divisa quest’anno nelle sezioni Un certain regard e Gazes on jewels and places. Nella prima, sei artisti di fama internazionale (Karin Seufert, Philip Sajet, Suska Mackert, David Bielander, Sophie Hanagarth, Sigurt Bronger), metteranno a confronto tre distinte visioni del gioiello contemporaneo presentando oggetti emblematici realizzati per stimolare l’immaginario collettivo, destando meccanismi di riconoscimento o di rifiuto, di sorpresa oppure di identificazione. Il progetto Gazes on jewels and places, sarà invece una mostra di immagini realizzate dall’artista fiorentina Eva Sauer, attiva tra Italia e Germania: 12 gioielli indossati all’interno di alcuni luoghi di importanza storica e artistica della città di Firenze, come il Giardino di Boboli, la sala Liberty del cinema Odeon, la biblioteca Magliabechiana degli Uffizi e altri. L’intento è di rapportare chi indossa queste opere con il quotidiano e l’ambiente circostante.

L’evento è arricchito dalla mostra parallela Preziosa Young, nella quale saranno presentate le opere di otto artisti emergenti, selezionati da Maria Cristina Bergesio tra oltre 200 partecipanti provenienti da tutto il mondo, per l’unicità della loro ricerca creativa ed espressione stilistica: Karin Roy Andersson, Wan Hee Cho, Rob Elford, Benedikt Fischer, Panjapol Kulpapangkorn, Chiara Scarpitti, Antje Stolz, Lauren Vanessa Tickle. F.G.

PREZIOSA 2013

Un Certain Regard

Gazes on jewels and places

Preziosayoung

20 giugno-20 luglio 2013

Museo Marino Marini

Firenze, piazza San Pancrazio

Ingresso gratuito

Orario: 10-17 (chiuso domenica e martedì)

Info preziosa@artiorafe.it www.preziosa.org

 

Quanto piace il gioiellone

[wzslider]Levatemi tutto, ma non il mio gioiellone. Sembra essere questo l’imperativo categorico che rimbalza dalle passerelle di tutto il mondo. Gli esempi li potete vedere in questa galleria esclusiva che coglie alcune immagini delle sfilate che si sono svolte nei giorni scorsi a Mumbay (India), a San Paolo (Brasile) e Tokyo (Giappone). Tre luoghi diversi e distanti tra loro dove, però, gli stilisti hanno mostrato un obiettivo comune: far indossare alle modelle che hanno sfilato con i loro abiti, anche gioielli maxi. Non particolarmente preziosi quanto a materiali, ma decisamente vistosi (qualche volta anche ingombranti, diciamocelo). Il trend è destinato a durare? Gireremo per strada con collane grandi come una corazza, orecchini taglia elefante e bracciali adatti a un culturista? A dar retta a queste immagini sembra proprio che bisognerà abituarsi… Matilde de Bounvilles

 

 

Questi gioielli sono opere d’arte

[wzslider]Se passate da Miami, nuova capitale dell’arte assieme a Basilea, ecco un’occasione unica: la mostra «Da Picasso a Koons: l’artista come gioielliere», aperta al pubblico dal 15 marzo fino a 21 luglio. La mostra presenta oltre 200 opere d’arte, ma interpretate come gioielli da indossare create da 135 artisti, tra cui Roy Lichtenstein, Man Ray, Claude Lalanne, Yoko Ono e Louise Bourgeois oltre, naturalmente, Picasso e Koons. Molte delle opere esposte provengono dalla collezione privata della curatrice della mostra, Diana Venet. «Sto attenta a chiedere la creazione di gioielli solo a quegli artisti che credo trovino l’idea impegnativa e divertente. Il gioiello deve essere visto come un’estensione del loro fare arte», spiega Diana Venet. L’indirizzo del Bass Museum of Art è: 2100 Collins Avenue, a Miami Beach. Per i biglietti o informazioni, visitare il sito o chiamare 305-673-7530 www.bassmusuem.org. Matilde de Bounvilles

 

Da Nardelli un anello-rosario per il Papa

Un nuovo anello per il Papa. Lo propone Nardelli Gioielli, che ha realizzato un anello-rosario personalizzato per Papa Francesco. È in oro giallo, con croce in diamanti bianchi. Il brand napoletano vuole così rendere omaggio al nuovo Pontefice. «Vorremmo donare a Papa Francesco l’anello Rosario, simbolo dell’arte orafa napoletana, come testimonianza dell’affetto delle nostre maestranze», spiega Domenico Nardelli. «Le capacità dei nostri artigiani sono riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo, sono un dono di Dio e per questo intendiamo rendere omaggio al nuovo Pontefice».

L'anello-rosario di Nardelli
L’anello-rosario di Nardelli

I gioielli della principessa Diana

[wzslider]Anche se lei è ricordata per la sua gentilezza e la sua opera di carità, Diana Spencer  nel corso degli anni è diventata anche  un’icona della moda, perlomeno dopo il suo matrimonio con il principe Carlo, nel 1981. Alla principessa piacevano i gioielli. E Diana ha avuto accesso ai preziosi della famiglia reale britannica fino quasi alla sua morte, nel 1997. Indossava molti tipi di gioielli, ma un paio di stili erano costanti: perle e girocollo. Non aveva paura di combinare gioielli per creare look differenti o di indossare preziosi in modo non convenzionale (come lo smeraldo girocollo che Diana ha indossato come una fascia durante un viaggio in Australia nel 1985). Il 24 febbraio 1981 Buckingham Palace annunciò ufficialmente il loro fidanzamento. Dal catalogo della gioielleria Garrard, Lady Diana scelse un anello in oro bianco con 14 diamanti elegantemente disposti attorno a un grosso zaffiro di 12 carati, molto simile all’anello di fidanzamento della madre.Dal 2010 il gioiello è al dito di Kate Middleton, duchessa di Cambridge e moglie del primogenito di Diana, il principe William. Ecco uno sguardo ad alcuni dei gioielli della principessa Diana, a partire dal 1980. M.d.B.

 

Fiona May e Sara Fioravanti in pista con Dodicidodici

[wzslider]Arrivano i gioielli da record: la campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May e l’attrice e artista Sara Fioravanti sono il duo creativo alla guida del marchio Dodicidodici, presentato a Prato. «Siamo convinte che questo numero sia magico: entrambe siamo nate il 12-12 (dicembre)», spiega la campionessa. La collezione, pensata per donne giovani e moderne, è composta da pezzi unici, lavorati da artigiani con materiali naturali. La linea comprende un ciondolo, un anello, un ferma foulard, sciarpe e borse. «I nostri capi sono ricercati nella composizione dei materiali, pensati soltanto da noi due e realizzati da uomini e donne che credono in un sogno», dice il duo creativo. Anello, ciondolo e ferma foulard sono realizzati in legno ebano vengé proveniente da alcune zone dell’Africa tropicale, con finiture a cera naturale. I gioielli sono arricchiti con metallo a fusione a terra in ottone, finitura a cesello, placcatura oro e patinatura vintage. Le due artefici del progetto seguono le strategie di sviluppo del progetto, il marketing e la distribuzione. «Definiamo i nostri prodotti Doti, ovvero pro-DOtTI, perché ci piace l’idea di darli in dote a coloro che sentiamo simili». M.d.B.

 

Ecco i gioielli da collezione del Tefaf

[wzslider]Arriva il Tefaf, la fiera di Maastricht (Olanda) che è considerata la leader a livello mondiale nel mercato dell’arte. Ma non ci sono solo mobili antichi e dipinti in vendita. Tra i 260 espositori c’è anche chi propone gioielli antichi. Di primissimo piano, ovviamente. Gioiellis.com ve ne presenta in anteprima alcuni.

Quello che c’è da sapere sul Tefaf

Orari di apertura

Periodo 15-24 marzo 2013

Orario 11:00-07:00

Domenica 24 Marzo 11:00-06:00

Biglietto

€ 55 a persona, incluso un catalogo

€ 90 Biglietto doppio (per 2) incluso un catalogo

110 € abbonamento, incluso un catalogo

€ 20 bambini 12-18 anni

(I bambini sotto 12 anni gratis)

20 € catalogo

Cani, macchine fotografiche, ombrelli, borse e zaini di grandi dimensioni non sono ammessi.

Visite guidate possono essere prenotati solo tramite Tefaf, non è consentito ricorrere ad altre guide alla Fiera.

App compatibile con Android, iPhone, iPod touch e iPad. http://www.tefaf.com/mobile

Indirizzo

MECC (Maastricht Exhibition & Congress Centre)

Forum 100

6229 GV Maastricht

Olanda

Ecco i gioielli che piacciono ai cinesi

[wzslider]Saranno in mostra alla più grande fiera della gioielleria dell’Asia, Hong Kong International Jewellery Show dal 5 al 9 marzo. Un vetrina prestigiosa per i sei vincitori del concorso Jewellery Competition 2013, promosso dall’ Hong Kong Trade Development Council (Hktd), dall’associazione gioiellieri e dalla federazione diamanti, giunto alla quattordicesima edizione, che ha premiato studenti e operatori di settore. E tre di loro parteciperanno per cinque giorni a un corso di design del gioiello in Giappone, organizzata dall’ Hiko Mizuno College of Jewellery.

 

 

Gioielli australiani per Beyoncè

[wzslider]Arriverà a Milano (Forum Assago) con il suo tour 2013, il 18 maggio. Stupirà i suoi fans e, forse, anche gli appassionati di gioielli. Beyoncè, infatti, ha scelto di agghindarsi con le creazioni di una designer poco nota, almeno in Europa, anche perché è nata e lavora a Sydney, in Australia. È in uno studio senza pretese di mattoni bianchi nella parte occidentale della città,  che Jenny Mercian concepisce le sue creazioni, piuttosto colorate. Qualcuno direbbe troppo vistose o, secondo i gusti, pacchiane. Ma a Beyoncè piacciono. E non solo a lei: i gioielli, che hanno il marchio Manik Mercian, son o stati indossati da top model internazionali come Tyra Banks, Heidi Klum e Miranda Kerr. Marcia ha 33 anni e racconta: «Stavo facendo gioielli per hobby e qualcuno mi ha detto: Perché non partecipi alla settimana della moda di Sidney per vedere come va?». Era il 2005.  Mercia, che ha studiato una laurea in moda e tessile alla University of Technology, ha racimolato i suoi risparmi  e si è gettata. I suoi gioielli per il corpo includono giubbotti sfavillanti, reggiseni scintillanti, ali e ruote di diamanti, che media costano 100mila dollari al pezzo,  pesano fino a 20 chili in cristalli, e possono richiedere fino a cinque mesi per la realizzazione. Sono stati utilizzati per sette anni alle sfilate della lingerie Victoria Secret’s.  Matilde de Bounvilles

 

 

In Cina più gioielli che moda

[wzslider]In Cina i gioielli battono la moda. Perlomeno, è quanto indicano i consumi boom che hanno contraddistinto il periodo contrassegnato dall’inizio del nuovo anno cinese, iniziato il 10 febbraio. L’anno del Serpente, infatti, ha fatto registrare nella settimana dedicata ai festeggiamenti un aumento di oltre il 15% dei consumi, un po’ come avviene in Occidente quando si avvicina il Natale. Oltre che per il cibo, sono stati registrati acquisti record per gioielli. Nel dettaglio, gli aumenti nel settore dei gioielli e beni di lusso hanno segnato +38,1%, per il cibo +9,8% e nelle bevande +11,2%. Positivo, ma meno brillante il risultato nel settore dell’abbigliamento, che ha messo a segno un aumento delle vendite del 6,3%. F.G.

Questo anello vale 430mila euro

[wzslider]L’asta di gioielli di Sotheby (https://gioiellis.com/allasta-i-gioielli-di-evelyn-h-lauder) a New York si è conclusa con un successo. Sono stati battuti gioielli per 10 milioni e mezzo di dollari, terzo record consecutivo per una vendita di gioielli a febbraio da Sotheby. “Siamo molto lieti di aver raggiunto un altro risultato di rilievo”, ha commentato Gary Schuler, responsabile del dipartimento gioielli Sotheby a New York. “L’asta ha dimostrato la propensione del mercato per i diamanti eccezionali, a partire da due pezzi firmati da Tiffany: un anello di diamanti da 6,46 carati ha più che triplicato la sua stima per 560.500 dollari (430mila euro) , mentre un anello con un diamante rosa violaceo Fancy Vivid da 0,51 carati ha quadruplicato la sua stima dino a raggiungere i 338.500 dollari”. Una spilla di diamanti di Van Cleef & Arpels è stato venduto a 332.500, 100mila dollari sopra la stima di partenza. F.G.

 

 

Gioielli da 5 milioni per Jennifer Lopez

[wzslider]Lusso e gioielli ai Grammy Awards. Con un abito dotato di spacco ascellare, Jennifer Lopez si è presentata alla notte dei Grammy con una parure di gioielli di Norman Silverman, il cui valore è stato stimato in 5 milioni di dollari. Tra i pezzi più belli, due bracciali con diamanti bianchi, un altro con diamante giallo, gli anelli di diamanti al mignolo e all’anulare di entrambe le mani e gli orecchini con diamanti di 10 carati. Non è stata la sola a sfoggiare gioielli di classe, come potete vedere dalla gallery di Gioiellis.com. Ma quella di Jennifer Lopez non è stata l’esibizione record in fatto di preziosi: la cantante country Carrie Underwood, in un abito di Roberto Cavalli, ha sfoggiato una collana valutata  31 milioni. E ha battuto Rihanna, che ha indossato per l’occasione degli anelli di diamanti prestati dal gioielliere Neil Lane, orecchini da 20 carati di platino e diamante, un bracciale e diversi anelli degli stessi materiali. Il valore totale dei gioielli era circa 2 milioni di dollari. M.d.B.

 

 

Festa del serpente per Bulgari a New York

[wzslider]Se andate a New York durante la settimana della moda, fate un salto al Bulgari flagship store in Fifth Avenue,che si trasformerà in una casa molto preziosa. L’occasione, come riporta il «New York Magazine», è una retrospettiva chiamata Serpenti, che strizza l’occhio anche al calendario cinese, dato che questo è un Year of the Snake. A curare l’evento dedicato ai serpenti d’oro e smalto della maison romana è lo storico Marion Fasel. La galleria ospiterà decine di bracciali a spirale, cinture, orologi e anelli realizzati in Italia negli ultimi 70 anni. La mostra è prevista solo a New York, fino al 6 marzo (ma poi si sposterà poi a San Francisco e Houston). Bulgari ha inoltre promosso un libro per commemorare la raccolta, con la storia del serpente-gioiello simbolo della casa, e con i volti famosi che hanno indossato i preziosi. Ci sono ritratti glamour di Diana Vreeland, Rachel Weisz, Anna Wintour ripresa da Steven Meisel e Annie Leibovitz. Tutti con serpenti e appendici varie. M.d.B.

 

Ritrovati i gioielli perduti dei Romanov (ma in foto)

[wzslider]Le fotografie perdute di quattro gioielli della corona russa dei Romanov, risalenti a prima della rivoluzione bolscevica, sono stati scoperti in una biblioteca degli Stati Uniti, la Us Geological Survey, in Virginia. I bibliotecari scoperto le quattro fotografie in un vecchio album di 90 anni fa, senza etichetta. I ricercatori hanno descritto la scoperta come un fatto unico, notando che le fotografie non sono state incluse nel “Tesoro di diamanti e pietre preziose della Russia”, un libro considerato come l’inventario più completo dei gioielli della Corona russi. I quattro pezzi di recente scoperta sono uno zaffiro su tiara di diamanti, un bracciale di zaffiro, una collana di smeraldi e zaffiri, e una spilla con forma arcuata. Il libro era stato archiviato sotto la categoria “minerali e pietre preziose”. I bibliotecari si sono imbattuti nelle foto durante un processo di digitalizzazione dei libri. La data che compare sul volume indica il 1922. Le fotografie in origine appartenevano alla collezione personale di George F. Kunz, un mineralogista e gemmologo.

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