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I gioielli del Golden Globe


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Tra le vittime della pandemia covid ci sono anche i red carpet sui cui sfilano attrici e modelle in occasioni di festival e gala. Ma ai Golden Globe Awards 2021, riconoscimenti conferiti dagli 87 membri della Hollywood Foreign Press Association ai protagonisti del cinema, sia americano che internazionale, e della televisione americana, qualche gioiello eccezionale si è visto, non ostante il format digitale di questa edizione. Insomma, gioielli sì, ma visti attraverso i monitor dei collegamenti da casa.

Gal Gadot con il collier di TIffany composto da una zoisite bicolore da più di 48 carati e diamanti
Gal Gadot con il collier di TIffany composto da una zoisite bicolore da più di 48 carati e diamanti

Gal Gadot, per esempio, ha indossato un collier della collezione di alta gioielleria Tiffany Blue Book Awards. Il gioiello è stato realizzato a mano in oro giallo con una zoisite bicolore da più di 48 carati e diamanti. Gal Gadot ha completato il suo look con anello e orecchini con diamanti, sempre di Tiffany. Della stessa Maison i gioielli di Anya Taylor-Joy, vincitrice per la categoria Miglior Attrice per la mini-serie dedicata agli scacchi: ha indossato un collier composto da diamanti per più di 14 carati, con un elegante diamante taglio marquise, oltre a orecchini con diamanti da più di 18 carati e un anello con diamanti.

Anya Taylor Joy con il collier di Tiffany
Anya Taylor Joy con il collier di Tiffany

Firmati Messika, invece, i diamanti dell’attrice britannica Olivia Colman, con gli orecchini Love Knot della collezione Once Upon a Time, associati all’anello Diamond Catcher. Sempre della Maison francese i gioielli dell’atrice americana Tiffany Haddish, che ha scelto gioielli Messika della Kate Moss collection di alta gioielleria con Sun XL, orecchini a cerchio, e Bohemian Chic, anello.

Olivia Colman in Messika
Olivia Colman in Messika

Diamanti, ma anche pietre preziose eccellenti con Harry Winston: della Maison americana erano i gioielli di Salma Hayek, Kaley Cuoco, Sarah Paulson, Awkwafina e Kristen Wiig. Salma, presentatrice dell’evento, ha indossato l’anello Candy con una rubellite di 19.07 carati circondata da quasi 14 carati di diamanti e zaffiri. In più, sempre di Harry Winston, orecchini di diamanti chandelier su platino, un bracciale da 69,43 carati, una spilla-orologio con smeraldi, orecchini.

Salma Hayek con i gioielli Harry Winston
Salma Hayek con i gioielli Harry Winston

Kaley  Cuoco (migliore attrice per serie televisive) ha optato per ricchi orecchini con cluster di diamanti, un anello di diamanti. Diamanti e zaffiri per un’altra presentatrice, Awkwafina, con orecchini a cerchio,  e un anello con diamanti su platino. Infine, Kristen Wiig, conduttrice, ha indossato complessivamente 76 carati di diamanti, tra collana bracciale art Dèco, orecchini e anello. Peccato vederli solo sullo schermo.

Kristen Wiig con gioielli Harry Winston
Kristen Wiig con gioielli Harry Winston







Quali gioielli indossare per il matrimonio


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Quali gioielli indossare il giorno delle nozze? Se state pensando a che cosa scegliere oltre all’anello di matrimonio, leggete questo articolo ♦

Avete individuato il vestito. Avete deciso il locale del banchetto. Avete trovato un accordo (faticoso) sulla lista degli invitati. Resta un dubbio: quali gioielli indossare il giorno del matrimonio? D’accordo, c’è l’anello nuziale, ma poi? Se avete qualche perplessità ecco 9 consigli utili.

Anello nuziale sulla mano sinistra
Anello nuziale

1 Abbinate tessuti e oro. Anche l’oro ha un colore: può essere bianco, giallo o rosa. Se il colore dell’oro si abbina a quello del vestito l’effetto sarà migliore. Ci avevate pensato? Il color avorio di una stoffa, per esempio, si abbina meglio con l’oro giallo, perché è in nuance con la tonalità del tessuto. Se l’abito è candido senza sfumature, si abbina meglio l’oro bianco o il platino e magari anche l’argento, a patto che sia di design. Attente alle perle: anche quelle le piccole sfere possono essere più o meno bianche e si intonano con l’abito. L’oro rosa si abbina meglio a un vestito colorato: non tutte si sposano in bianco, giusto? Altra cosa da tenere d’occhio: spesso gli abiti da sposa sono ornati con perline o decorazioni in argento: in questo caso i gioielli vanno coordinati con il tipo di prezioso decor scelto.

Gioielli abbinati con il colore del tessuto
Gioielli abbinati con il colore del tessuto

2 Non bisogna strafare. Anche se nel cassetto avete molti gioielli, oppure avete la possibilità di acquistarne a volontà, il giorno delle nozze è meglio non assomigliare a un albero di Natale. Non è necessario indossare contemporaneamente diadema, orecchini, collana, bracciale e, magari, altri anelli. Meglio scegliere uno o due gioielli di qualità, ma che siano appropriati con l’abito. Il vecchio «less si more» vale anche quando ci si sposa.

Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità
Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità

3 Orecchini solo se… Bisogna fare attenzione agli orecchini: non solo devono essere in tono con il resto dell’abbigliamento, ma anche alla forma del viso. Potrebbero anche essere di troppo, per esempio, se avete optato per un diadema molto ricco.

Leggi anche: Come scegliere gli orecchini.

Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema
Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema

4 Collana semplice. Assieme a un vestito con scollatura è quasi obbligatoria una collana. Una sottile catena con pendente non troppo grande va bene quanto il classico filo di perle, singolo o doppio. Chi ha un collo sottile e slanciato può anche avventurarsi nella scelta di un girocollo, a patto che sia coordinato con l’abito e non sembri trovato per caso nel baule della nonna. Niente collana, invece, nel caso di un abito monospalla.

Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati
Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati

5 Niente orologio. È arrivata l’ora di dire «sì». Ma non è il caso di consultare le lancette, siete d’accordo? Ci penseranno gli altri a dirvi di non andare in anticipo. Se sentite la necessità di indossare qualcosa al polso, meglio un bracciale che si intoni con l’abito. Ricordate che le mani sono molto fotografate il giorno del matrimonio: una ragione in più per una scelta ragionata del bracciale che deve essere in sintonia con l’anello.

Parure di collana e bracciale. Niente orologio
Parure di collana e bracciale. Niente orologio

6 Rispettate i tempi. Non c’è niente di peggio che ridursi all’ultimo momento per la scelta dei gioielli: sono una parte fondamentale dell’aspetto per un giorno altrettanto fondamentale della vita. Scegliete e provate gli abbinamenti almeno tre mesi prima.

Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l'anello
Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l’anello

7 Budget. Non è il caso di indossare tanti gioielli di poco valore. Se il vostro portafoglio non vi consente una grande spesa, meglio sceglierne uno solo, ma di qualità: rimarrà con voi il resto della vita ed è un piccolo investimento.

Fede di Cartier, oro bianco e diamanti.
Fede di Cartier, oro bianco e diamanti. Prezzo: 19.900 euro

8 Diadema sì o no? Il diadema a forma di cerchietto o piccola corona, decorato con perle, pietre preziose o fiori, è il gioiello che è più visibile di altri. Occorre, quindi, molta cautela nella scelta, anche perché un diadema rischia di sovrastare l’effetto del vestito. Prima di tutto, il diadema va coordinato con l’abito: per esempio, se il vestito ha delle perline, anche il diadema utilizzerà delle perle. Inoltre, va di sicuro abbinato agli altri gioielli: di solito una tiara è in argento oppure oro bianco. Fate attenzione che il colore corrisponda a quello di orecchini o del bracciale, se ne indossate uno. Altro punto importante: il diadema deve corrispondere alla quantità e al tipo di capelli. Inutile indossare un piccolo cerchio tra una massa di capelli ricci: scomparirà. Infine: è assolutamente necessario provare il diadema prima, e con il tipo di acconciatura dei capelli che sarà utilizzata il giorno del matrimonio. Quando fate la prova, indossatelo per un po’, per capire se è comodo oppure si tramuta in un meccanismo che fa venire il mal di testa.

Volete saperne di più sulle tiare? Leggete Le tiare regali raccontate da Enrica Roddolo. 

Una tiara può anche essere un semplice cerchio con perline
Un diadema può anche essere un semplice cerchio con perline

9 Scegliere l’anello. Sembra scontato, eppure c’è chi si riduce all’ultimo momento nella scelta dell’anello da scambiarsi al momento del «sì». È un errore: quell’anello sarà il gioiello più indossato negli anni a venire, meglio ponderare bene l’acquisto. Non è detto che l’anello debba essere una semplice fede in oro giallo: ormai si trovano anelli nuziali in tutti e tre i colori dell’oro. C’è anche chi sceglie un anello con pietre colorate ma, in quel caso, è più difficile l’abbinamento con il vestito e tutto il resto. Un consiglio utile: considerate il tipo di lavoro o occupazione abituale e scegliete un anello che vi permetta libertà di movimento oppure non rischi di rovinarsi con l’uso quotidiano.

Leggi anche: Come scegliere l’anello di matrimonio

Anelli nuziali
Anelli nuziali







Con Courbet i diamanti artificiali in Place Vendôme

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In Place Vendôme a Parigi è nata una nuova Maison di gioielli: si chiama Courbet e lavora solo con diamanti artificiali ♦︎

Forse qualche gioielliere l’ha vissuta come una provocazione, chissà. Ma da un paio di anni in Place Vendôme a Parigi, la capitale dell’alta gioielleria, c’è una nuova Maison specializzata in gioielli con diamanti cresciuti in laboratorio, cioè sintetici. Il brand ha un nome altrettanto provocatorio: Courbet. È il nome del pittore francese dell’Ottocento celebre anche per essere l’autore di un quadro, L’origine del mondo, che ritrae in primo piano un sesso femminile (oggi fa meno scandalo, ma allora fu uno choc), Courbet, curiosamente, durante la Comune di Parigi è stato tra i promotori della distruzione della colonna in bronzo di Place Vendôme, considerata un monumento anti-pacifista (ma poi è stata ricostruita).

I gioielli della Maison Courbet, però, non sono affatto provocatori, nonostante l’utilizzo di diamanti sintetici.

Anello in oro bianco con diamanti lab grown
Anello in oro bianco con diamanti lab grown

Il marchio è diretto da Manuel Mallen, che ha passato 20 anni come manager di Piaget e Baume & Mercier. La designer è, invece, la svedese Marie-Ann Wachtmeister, ex manager marketing in Europa per Procter & Gamble. Il negozio di Courbet si trova al quinto piano di Cour Vendôme, proprio dietro la piazza. I gioielli hanno come bandiera l’etichetta della sostenibilità, di prodotto etico. Oltre ai diamanti lab grown, Courbet sottolinea l’utilizzo di oro riciclato. E non solo da altri gioielli: utilizza anche l’oro presente nel materiale informatico e industriale obsoleto. Mentre un’ottima miniera produce solo circa 5 grammi di oro per tonnellata di minerale, una tonnellata di rifiuti elettronici può contenere fino a 1 chilogrammo di metallo giallo.
Insomma, gioielleria con diamanti sintetici, a due passi dalle boutique di Boucheron, Van Cleef & Arpels, Damiani, Piaget… il mondo sta proprio cambiando.

Orecchini a cerchio con diamanti lab grown
Orecchini a cerchio con diamanti lab grown
Orecchini a bottone Celeste
Orecchini a bottone Celeste
Orecchini in oro rosa Eclipse
Orecchini in oro rosa Eclipse
Bracciale in oro giallo con diamanti lab grown
Bracciale in oro giallo con diamanti lab grown
Anello in oro rosa con diamanti lab grown
Anello in oro rosa con diamanti lab grown
Anello in oro bianco con diamante sintetico
Anello in oro bianco con diamante sintetico







Le sculture di Aida Bergsen


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Sculture, pizzi e animali nei gioielli unici di Aida Bergsen ♦

Si chiama Aida Bergsen. Il nome potrebbe evocare fiordi norvegesi ma, in realtà, le anse di mare che vede la designer sono quelle del Bosforo, tratto di mare che riflette Istanbul. Aida Bergsen è nata a Cipro, è una scultrice e, allo stesso tempo, una delle firme più creative della gioielleria. Vive e lavora nella grande città della Turchia, ma ha studiato all’università di Grenoble, in Francia, e il padre era Fikri Direkoglu, uno scultore con base a Parigi. Da lui ha ereditato la passione per l’arte, trasformata in creativa capacità di creare gioielli sorprendenti.

Anello doppio in oro, argento ossidato, diamanti, smeraldi, granati verdi, rubini, zaffiri blu e quarzo fumé
Anello doppio in oro, argento ossidato, diamanti, smeraldi, granati verdi, rubini, zaffiri blu e quarzo fumé

La sua ricetta è composta dalla passionalità turca assieme al gusto europeo per il lusso, con in più le tecniche tradizionali di oreficeria apprese direttamente dagli artigiani del Gran Bazar di Istanbul. È una delle poche firme della gioielleria turca a essere molto conosciute a livello internazionale, e al Couture di Las Vegas ha mietuto più volte successi. È stata anche scelta tra i migliori designer da Gemfield, per la quale ha realizzato alcuni anelli. Una delle sue fonti di ispirazione è il Topkapi, l’ex palazzo dei sultani, dove trova spunti dalle collezioni di arte e arredi del passato, come nelle figure di uccelli. Oppure, nella linea di gioielli con un pizzo che è un’eredità dello stille ottomano. I suoi pezzi unici sono ricercati dai collezionisti: non sono gioielli da indossare tutti i giorni. «Ci vuole un certo coraggio», ammette Aida. Anche perché i prezzi superano spesso i 15-20.000 dollari. Un prezzo che non ha scoraggiato Johnny Depp, che ne ha acquistato uno. Margherita Donato

Anello Achillea, in oro giallo e diamanti
Anello Achillea, in oro giallo e diamanti
Bracciale serpente in oro, argento annerito e diamanti
Bracciale serpente in oro, argento annerito e diamanti
Ape in oro, diamanti, zaffiri, smalto
Ape in oro, diamanti, zaffiri, smalto
Bracciale con fiore in oro giallo, argento annerito e diamanti
Bracciale con fiore in oro giallo, argento annerito e diamanti
Collana Anka in oro, diamanti, tormalina verde
Collana Anka in oro, diamanti, tormalina verde
Collana in oro con diamanti e corallo arancio
Collana in oro con diamanti e corallo arancio

Orecchini a bottone in oro, diamanti, granati verdi
Orecchini a bottone in oro, diamanti, granati verdi







Lusso di ebano per Qayten

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Gioielli composti con legno, ma di lusso. Anzi, di design. La piccola e raffinata maison bolognese Qayten ha ideato la collezione TT con una scelta non consueta nel mondo della gioielleria. I pezzi della collezione, infatti, sono realizzati con quello che è il materiale più antico utilizzato dall’uomo: il legno. Ma non si tratta di una scelta casuale. Il legno, ebano scuro e molto solido, resistente e con venature dalle sfumature calde, è accompagnato da inserti in oro e diamanti. È un ritorno alle origini della civiltà: i primi gioielli indossati dalle donne, migliaia di anni fa, erano di legno.

Anello in ebano, oro, diamanti
Anello in ebano, oro, diamanti

Ma è anche una scelta che allude alla natura, anche se la Maison mette in chiaro che l’ebano utilizzato ha un’origine etica. I gioielli sfoggiano un design elaborato, con bracciali e collane composti da un puzzle di elementi dalle forme sinuose, morbide, che fanno sembrare in movimento i volumi del gioiello. La collezione è composta da un bracciale, due collane, due paia di orecchini e un anello.

Bracciale in ebano, oro e diamanti
Bracciale in ebano, oro e diamanti
Orecchini della collezione TT
Orecchini della collezione TT
Orecchini in ebano oro e diamanti
Orecchini in ebano oro e diamanti
Collana della collezione TT  in ebano, oro e diamanti
Collana della collezione TT in ebano, oro e diamanti

Collana in ebano, oro e diamanti
Collana in ebano, oro e diamanti







Le nuove pietre di Stanoppi

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Le nuove collezioni di Stanoppi presentate a VicenzaOro 2017: tanzanite, diamanti e ametiste ♦

In Italia non ci sono solo Vicenza, Valenza, Arezzo, Napoli: i gioiellieri con una storia alle spalle sono un po’ ovunque, come Stanoppi, che si trova a Ferno, paese in provincia di Varese, ma con produzione anche a Milano. Fondata nel 1948 come azienda a conduzione familiare, con il tempo si è evoluta e ora propone una varietà di orecchini, anelli, collane e set di gioielli.

Orecchini in oro rosa 18 carati con ametista, peridoto e quarzo lemon
Orecchini in oro rosa 18 carati con ametista, peridoto e quarzo lemon

La mente imprenditoriale e creativa è Gisella Stanoppi, che ha nel cassetto il diploma all’Igi, Istituto Gemmologico Italiano. L’azienda produce gioielli che in gran parte esporta, in particolare nell’area del Medio Oriente, tanto che ha un ufficio all’aeroporto di Malpensa. Nulla vieta, però, di guardare i suoi gioielli, realizzati con pietre colorate preziose e semi-preziose, diamanti e perle, anche perché le sue collezioni sono commercializzate anche in Italia. Nelle immagini vedete alcuni esempi della sua produzione, come gli anelli in oro rosa con diamanti, smeraldo e zaffiro blu, o la collana con in oro rosa con zaffiri e diamanti. Giulia Netrese

Anello in oro bianco 18 carati, con topazio azzurro e peridoto
Anello in oro bianco 18 carati, con topazio azzurro e peridoto
Anello in oro bianco e rosa 18 carati, con tanzanite, tormalina rosa e diamanti bianchi
Anello in oro bianco e rosa 18 carati, con tanzanite, tormalina rosa e diamanti bianchi
Anello in oro rosa 18 carati con ametista verde e diamante bianco
Anello in oro rosa 18 carati con ametista verde e diamante bianco
Anello in oro rosa 18 carati
Anello in oro rosa 18 carati
Catena in oro bianco 18 carati con iolite e diamanti bianchi
Catena in oro bianco 18 carati con iolite e diamanti bianchi

Orecchini in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi
Orecchini in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi







I boccioli regali di Meissen

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Meissen non è solo uno dei marchi più famosi al mondo per la ceramica. Da tempo la casa tedesca propone una buona produzione di gioielleria. Naturalmente, spesso i gioielli utilizzano anche elementi in ceramica, un materiale che è stato scelto anche da altri grandi marchi o da artisti-designer come Wallace Chan. Ma la produzione di gioielli in porcellana di Meissen è molto più antica: risale all’inizio della manifattura, nel XVIII secolo. Sotto l’egida del gioielliere e orafo della corte reale Johann Jacob Irminger, la fabbrica produceva già accessori in porcellana bianca già nel 1714, solo pochi anni dopo l’invenzione di questo nuovo materiale. I gioielli Meissen di oggi, insomma, continuano unpantica tradizione.

Anello in oro giallo, ceramica, diamante
Anello in oro giallo, ceramica, diamante

Un esempio descrizione è la collezione in mood primaverile 1739 Royal Blossom. I fiori in porcellana sono realizzati a mano e in ognuno di essi si trova un diamante bianco incastonato. I fiori sono montati su oro giallo oppure rosa 18 carati. La data a cui si riferisce la collezione ha un significato preciso: questo motivo decorativo è stato creato nel 1739 per volere del re Augusto III per sua moglie Maria Josepha. E quasi 300 anni dopo i fiori di porcellana sono stati reinterpretati come gioielli.

Collana in oro rosa, ceramica, diamanti
Collana in oro rosa, ceramica, diamanti
Orecchini in oro giallo, ceramica, diamante
Orecchini in oro giallo, ceramica, diamante
Anello in oro rosa, ceramica, diamante bianco
Anello in oro rosa, ceramica, diamante bianco
Orecchini Blossom,  ceramica, diamante bianco, oro giallo 18 carati
Orecchini Blossom, ceramica, diamante bianco, oro giallo 18 carati

Bracciale Blossom,  collezione 1739 Royal Blossom, con un diamante bianco come pistillo, incastonato-in-oro giallo 18 carati
Bracciale Blossom, collezione 1739 Royal Blossom, con un diamante bianco come pistillo, incastonato in-oro giallo 18 carati







I gioielli della mitica Ofir




Valenza-Parigi e ritorno. La storia di Alberto Vaccari e della sua Ofir è nata negli anni Cinquanta sulla strada che porta nella capitale francese e il distretto dei gioielli in Piemonte. Il gioielliere, dopo aver appreso le tecniche più raffinate dell’alta gioielleria, che erano il pane quotidiano delle Maison di Place Vendôme, è tornato a casa per mettere in pratica quello che aveva imparato. Il frutto della sua iniziativa è stata la fondazione della Alberto Vaccari & C. Ofir, invece, è nata nel 1989, con la collaborazione del figlio Manuel, competente gemmologo.

Spilla in oro bianco, diamanti bianchi, diamanti neri, diamante giallo, onice, perla di Tahiti
Spilla in oro bianco, diamanti bianchi, diamanti neri, diamante giallo, onice, perla di Tahiti

Più curiosa la scelta del nome della società, Ofir. La parola, infatti, è una citazione biblica. Ofir era un porto o una regione famosa per la sua ricchezza: re Salomone riceveva ogni tre anni da Ofir un carico di oro, argento, legno di sandalo, pietre preziose, avorio, scimmie e pavoni. A parte le scimmie e, forse, i pavoni, l’idea di evocare un luogo mitico dove l’oro è abbondante, ha avuto successo e Ofir è in grado di produrre e proporre gioielli di alta qualità.

Spilla in oro bianco e giallo, con diamanti bianchi, corallo, occhio di falco (quarzo) e rubino
Spilla in oro bianco e giallo, con diamanti bianchi, corallo, occhio di falco (quarzo) e rubino
Orecchini in oro rosa con pietra luna, diamanti neri
Orecchini in oro rosa con pietra luna, diamanti neri
Orecchini in oro rosa con diamanti bianchi e neri
Orecchini in oro rosa con diamanti bianchi e neri
Collana con pendente in oro rosa, diamanti bianchi e neri con brunitura
Collana con pendente in oro rosa, diamanti bianchi e neri con brunitura
Anello in oro rosa con una antica moneta romana che raffigura l'imperatore Traiano
Anello in oro rosa con una antica moneta romana che raffigura l’imperatore Traiano

Anello in oro bianco con diamanti neri, pietra luna nera
Anello in oro bianco con diamanti neri, pietra luna nera







I gioielli di Marco Mancini

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Non è facile trovare la gioielleria più autentica, quella che segue le tradizioni e i riti del passato. Marco Mancini è un gioielliere che segue questa strada da un angolo della provincia, Civitavecchia, cittadina sul Mar Tirreno a pochi chilometri da Roma. E forse è la fortuna di trovarsi a non dover rincorrere le mode che ha contribuito a mantenere salda la tradizione orafa più classica. Dopo il classico apprendistato in un laboratorio orafo, il gioielliere ha aperto il suo laboratorio nel 1982, aiutato dalla moglie Marida e, oggi, dai figli Alessandro e Sara.

Uno dei pezzi di alta gioielleria di Marco Mancini: Eden, pendente con smeraldo colombiano e diamanti
Uno dei pezzi di alta gioielleria di Marco Mancini: Eden, pendente con smeraldo colombiano e diamanti

Da cittadino che vive e lavora alle porte di Roma, Mancini ricorda con particolare passione il link con il Vaticano nell’occasione dell’incontro com Papa Giovanni Paolo III. In tre diverse occasioni, tra il 1994 e il 2004, le creazioni del gioielliere hanno ricevuto le benedizioni del Papa. Ma Marco Mancini ha anche un legame profondo con Civitavecchia, fonte d’ispirazione. Per quanto riguarda la linea di gioielleria di alta gamma, invece, l’ispirazione arriva dalla tradizione classica della migliore produzione: i pezzi migliori vantano gemme preziose, una lavorazione meticolosa e una forma che si rifà ai modelli di maggior successo di ieri, oggi e domani.

Anello a fascia con rubino ovale e pavé di diamanti. Microsculture di delfini collegano la galleria con il pavé
Anello a fascia con rubino ovale e pavé di diamanti. Microsculture di delfini collegano la galleria con il pavé
Anello a fascia in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e zaffiro ovale
Anello a fascia in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e zaffiro ovale
Anello a fascia in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e zaffiro ovale
Anello Athene con ametista a taglio pentagonale e diamanti
Collana con pendente di acquamarina a goccia, oro bianco e diamanti
Collana con pendente di acquamarina a goccia, oro bianco e diamanti

Orecchini con rubini birmani taglio ovale
Orecchini con rubini birmani taglio ovale







Netflix rilancia i gioielli Regency




La Storia ritorna, le mode cambiano per poi ripetersi e, a volte, accade anche ai gioielli. L’ultimo ritorno nella gioielleria riguarda il periodo Regency (1811-1820). Si chiama così il periodo del Regno Unito alla fine dell’era georgiana, quando il re Giorgio III fu ritenuto inadatto a governare a causa della sua malattia (mentale) e suo figlio governò come suo procuratore, come principe reggente. Alla morte di Giorgio III nel 1820, il principe reggente divenne re Giorgio IV. Il periodo Regency è noto per la sua eleganza e i successi nelle belle arti e nell’architettura. Ma, probabilmente, lo stile che ha segnato quell’epoca no sarebbe tornato di attualità se non fosse per la serie Bridgerton di Netflix.

Phoebe Dynevor interpreta Daphne Bridgerton
Phoebe Dynevor interpreta Daphne Bridgerton

Basata sui romanzi di Julia Quinn, ambientati nel mondo dell’alta società londinese, ha fatto registrare un’impennata nella vendita di gioielli, accessori, mobili e arredi simili a quelli usati nella serie. Le vendite online di collane e anelli dei primi Ottocento, riferisce il sito di The Hollywood Reporter, sono aumentate su 1stDibs.

Spilla a forma di croce maltese con diamanti
Spilla a forma di croce maltese con diamanti
Anello in oro e zaffiri rosa
Anello in oro e zaffiri rosa
Anello inglese in oro con citrino
Anello inglese in oro con citrino
Orecchini pendenti d'oro in cannetile di epoca Regency
Orecchini pendenti d’oro in cannetile di epoca Regency
Orecchini con turchesi realizzato con la tecnica del cannetille: è simile al lavoro in filigrana. Tipicamente è dotato di fili d'oro fini o fogli finemente martellati. I gioielli con cannetille erano molto popolari nei primi anni dell'Ottocento
Orecchini con turchesi realizzato con la tecnica del cannetille: è simile al lavoro in filigrana. Tipicamente è dotato di fili d’oro fini o fogli finemente martellati. I gioielli con cannetille erano molto popolari nei primi anni dell’Ottocento







Il nuovo design di Hervé Van der Straeten

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I nuovi gioielli in ottone dorato di uno dei più quotati e versatili designer di Parigi: Hervé Van der Straeten ♦ 

Artista e designer Hervé Van der Straeten, usa nella gioielleria lo stesso approccio scultoreo che ha quando deve progettare un mobile o un oggetto di largo consumo, sua per esempio la bottiglia del profumo J’Adore di Dior. Linee eleganti, materiali contrastanti, proporzioni audaci, variazioni di forma per i gioielli in ottone dorato a 24 carati, ispirati al surrealismo, all’Asia e all’Art Déco e realizzati nel suo laboratorio di Parigi.

Bracciale in ottone martellato a mano e dorato 24 carati
Bracciale in ottone martellato a mano e dorato 24 carati

Noto in Francia per vinto numerosi premi, ama mescolare il geometrico con il barocco e creare illusioni ottiche. Van der Straeten è nato nel 1965 e ha studiato presso il Paris École des Beaux-Arts. Ma la sua fama è cresciuta dal 1985 grazie alle sue grafiche, collezioni di gioielli scolpiti. Il suo lavoro è spesso presente in mostre all’estero, in gallerie come Karsten Greve e Ralph Pucci, nonché presso le più grandi fiere d’arte in tutto il mondo, come Tefaf e Pad. Il Musée des Arts Décoratifs di Parigi ha acquistato pezzi che sono rappresentativi del suo lavoro. M.d.B.

Collana in ottone placcato oro
Collana in ottone placcato oro
Collana a catena in ottone placcato oro
Collana a catena in ottone placcato oro
Orecchini lunghi con agata e ottone placcato oro
Orecchini lunghi con agata e ottone placcato oro
Orecchini in ottone martellato placcato oro
Orecchini in ottone martellato placcato oro
Hervé Van der Straeten, collana in metallo dorato
Hervé Van der Straeten, collana in metallo dorato
Orecchini in ottone placcato oro
Orecchini in ottone placcato oro







Graziela tra gatti e gioielli




Gioielli e gatti (ma anche cani e molto altro): sono i due amori preziosi della brasiliana Graziela Kaufman ♦

Si possono amare i gioielli e gli animali allo stesso modo? Forse. Graziela Kaufman, diploma al Gemological Institute of America (Gia) in gemme colorate, diamanti e gioielli, ha successo su tutti e due i fronti. I suoi gioielli piacciono a celebrità come Jennifer Lawrence, Taylor Swift, Jennifer Lopez, Khloe Kardashian. Sul fronte degli animali, invece, è impegnata ad aiutare e proteggere quelli senza casa e maltrattati. Infatti, è coinvolta con numerose organizzazioni di tutto il mondo che aiutano a riabilitare gli animali di tutti i tipi. E sul suo sito si trova, infatti, una pagina dedicata alla sua attività Advocacy Animal.

Orecchini in oro con tormalina Paraiba e indicolite
Orecchini in oro con tormalina Paraiba e indicolite

Se l’amore per gli animali scaturisce dal cuore, l’arte dei gioielli, invece, l’ha appresa dal nonno, in Brasile, dove è cresciuta. Ha anche viaggiato in molte città minerarie diverse in tutto il Brasile per conoscere da vicino il processo di estrazione delle pietre. Si è trasferita negli Usa più di 17 anni fa, dove vive con il marito e quattro ragazzi, nella zona di Chicago. I suoi gioielli sono un compromesso tra forme di lusso e accessibilità: accanto a oro e diamanti, per esempio, Graziela utilizza anche argento e pietre naturali, con un buon effetto visivo, ma con la possibilità di tenere bassi i prezzi. Giulia Netrese

Orecchini in oro rodiato e diamanti bianchi e neri
Orecchini in oro rodiato e diamanti bianchi e neri
Orecchini a forma di pizza in oro e diamanti
Orecchini a forma di pizza in oro e diamanti
Medaglione con diamanti e smeraldi
Medaglione con diamanti e smeraldi
Anello in oro bianco con diamanti neri
Anello in oro bianco con diamanti neri
Anello multi banda in oro con diamanti bianchi
Anello multi banda in oro con diamanti bianchi
Anello in titanio blu e diamanti
Anello in titanio blu e diamanti

Orecchini in titanio blu e diamanti
Orecchini in titanio blu e diamanti

Orecchini in oro rodiato blu e zaffiri
Orecchini in oro rodiato blu e zaffiri






Come investire in gioielli




Investire in gioielli? Destinare i propri risparmi ad anelli, collane e bracciali? È una domanda che si ripete. Il motivo c’è: le Borse salgono salgono salgono. Poi, a un certo punto, precipitano. I rendimenti delle obbligazioni sono ai minimi e quando invece sono ai massimi è perché c’è l’inflazione che ne diminuisce il rendimento. Insomma, per chi ha dei risparmi da investire scegliere non è mai facile. Quindi, è una buona idea investire in gioielli? E l’investimento in gioielli è fatto per voi?

Collier con ametiste e turchesi messo all'asta
Collier con ametiste e turchesi messo all’asta

L’idea di investire in gioielli ha una base: negli ultimi anni (anche se il 2020 è stato condizionato dal covid) le aste di gioielli di grandi società come Sotheby’s e Christie’s hanno mostrato prezzi in ascesa. Ma bisogna fare attenzione: il mercato della gioielleria è volatile e, in alcuni casi, opaco. Secondo gli esperti, grandi gioielli e pietre preziose possono essere una buona scelta sul lungo periodo, ma non garantiscono un incremento di valore. Secondo quanto affermato tempo fa da Laurence Nicolas, amministratore delegato globale di gioielli e orologi per la casa d’aste Sotheby’s, quello che è cambiato negli ultimi anni è il livello dei prezzi che raggiungono.

Il diamante ovale da 88 carati messo all'asta
Diamante ovale da 88 carati messo all’asta da Sotheby’s

Investire in diamanti

Nel 2017, la domanda globale di diamanti ha raggiunto il livello record di 82 miliardi di dollari secondo il rapporto annuale di diamanti De Beers, rispetto agli 80 miliardi di dollari del 2016. E secondo un manager di Alrosa, nel 2020 le vendite online di gioielli con diamanti sono quasi raddoppiate, hanno raggiunto circa il 20% del totale. I diamanti sono considerasti, come l’oro, un bene rifugio. Ma, attenzione, il loro valore non cresce sempre. Come per altri materiali, il loro valore può anche scendere. C’è, poi, il problema della vendita. Mentre l’oro si vende facilmente ai negozi specializzati o a un orefice, per i diamanti è generalmente un po’ più complicato.

Inoltre, anche i diamanti sono soggetti alle mode: oggi i consumatori sempre più desiderosi di acquistare diamanti rari e colorati, fancy, e un po’ meno le tradizionali gemme incolori. C’è solo un problema: quelli più pregiati (rosa, blu, gialli) costano molto. Anche perché solo un diamante su 10.000 è colorato, secondo il laboratorio di classificazione dei diamanti Gia.

Il diamante Spirit of the Rose
Il diamante Spirit of the Rose

Investire in pietre preziose

Non ci sono solo i diamanti. Le pietre preziose sono sempre più popolari. Rubini, smeraldi e zaffiri hanno registrato forti aumenti di prezzo negli ultimi anni, secondo la casa d’aste Bonhams. Ci sono pietre particolarmente rare e richieste. Se ci si basa sui risultati delle aste, si scopre che gli zaffiri del Kashmir hanno riportato un aumento del prezzo del 970% nei dieci anni fino a luglio 2018. E un aumento analogo, del 1.100%, riguarda alcuni esempi di rubini birmani. Identico discorso per gli smeraldi colombiani, i più preziosi. Il problema è che queste pietre ormai costano tantissimo. Ma può far piacere sapere che se avete in casa un anello con uno zaffiro del Kashmir potrete venderlo a caro prezzo.

The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un'asta di Bonhams
The Hope Spinel ha stabilito un nuovo record mondiale a un’asta di Bonhams

Investire in gioielli

Anche i gioielli sono soggetti ad andamenti ciclici. Per dieci anni, secondo il Luxury Investment Index di Knight Frank, la performance dei beni di gioielleria ha superato quella del mercato immobiliare di New York, dell’oro e delle azioni statunitensi. Ma nel 2018 l’indice è sceso del 5%. Anche perché le vendite globali di gioielli seguono in parte l’andamento economico globale. Ed è proprio quando i soldi scarseggiano che chi ha dei gioielli prova a venderli: il momento, però, è quello sbagliato.

Il punto debole, però, se si considera la gioielleria come investimento, riguarda i gioielli moderni. Magari tra 30 anni saranno richiestissimi alle aste, ma per ora può essere molto difficile recuperare un investimento. Insomma, i gioielli moderni possono essere indossati e goduti, ma a venderli è raro anche solo ricevere i soldi spesi per l’acquisto. Escludendo da questo ragionamento pezzi con pietre di eccezionale valore. Ciò non significa che non si debba acquistare gioielli contemporanei, ma solo che più difficilmente un bracciale o un anello realizzato oggi possa essere rivalutato a breve.

Gioielli all'asta da Sotheby's
Gioielli all’asta da Sotheby’s

Investire in gioielli d’epoca

Per quanto riguarda i gioielli di un passato recente, certe epoche hanno maggiore attrattiva. I gioielli Art Déco, anni Venti e Trenta, e quelli dei decenni successivi sono di moda. Gioielli di quel periodo firmati da prestigiose Maison come Cartier e Van Cleef & Arpels sono molto apprezzati e risultano meno soggetti ai capricci della moda. Anche i gioielli degli anni Sessanta e Settanta cominciano a essere considerati pezzi d’epoca e rivalutati, a patto che siano di ottima qualità. Sempre secondo la valutazione degli esperti delle case d’aste, i prezzi dei gioielli Art Déco e Belle Époque (dal 1890 al 1915) sono aumentati del 72% tra il 2007 e il 2018. Pezzi antecedenti, cioè fine Ottocento, sono invece meno considerati, perlomeno in questi ultimi anni.

Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti
Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti

Come acquistare gioielli per investimento?

Partiamo da un concetto: un negozio di gioielleria aggiunge, ovviamente, un ricarico sul costo del gioiello. Insomma, va benissimo acquistare un gioiello da regalare, ma non aspettatevi di concludere un buon affare. E questo vale anche per i gioielli d’epoca acquistati in negozio: anche in questo caso il ricarico del gioielliere può essere elevato. L’alternativa è scegliere un gioiello nelle tante aste che si tengono ogni anno. Ma in questo caso il problema è individuare il prezzo giusto. Per lanciarsi in un acquisto di gioielli all’asta bisogna essere degli esperti. Se non lo siete, la cosa migliore è consultare il catalogo dell’asta con molto anticipo e condurre una ricerca preventiva sui pezzi che vi interessano riguardo i prezzi di gioielli analoghi battuti nelle aste più recenti: possono offrire un’idea della valutazione di mercato. Attenzione, però: ricordatevi che le case d’aste addebitano anche una commissione, che aumenterà il prezzo di vendita finale. Insomma, il vero costo non è quello stabilito al momento in cui scende il martello del battitore. Un altro modo per comprendere il vero valore di un gioiello è affidarsi alle società di assicurazione, anche se il prezzo fornito da un perito indipendente impiegato da una casa d’aste non è una guida assoluta per stabilire a quanto si potrebbe vendere in seguito il gioiello. Insomma, gli ingredienti della ricetta per investire in gioielli sono molti: ci vuole occhio, scegliere gioielli di alta qualità, con belle pietre preziose. E un po’ di fortuna.

Asta di Christie's a Ginevra
Asta di Christie’s a Ginevra

Il diamante battuto all'asta a New York
Diamante battuto all’asta a New York

Il diamante battuto all'asta a New York
Diamante battuto all’asta a New York







Attenti a Max Danger

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Le pericolose idee di Max Danger: api e robot diventano gioielli che si ispirano ai fumetti. E piacciono. ♦

Che cosa c’è di pericoloso delle idee? Così, forse, non deve stupire se Max Danger è una mina vagante nel mondo della gioielleria. In senso positivo, intendiamoci, perché il designer nato a Copenaghen nel 1985 e trapiantato a Londra, ha scelto di interpretare il mondo dei gioielli come una avventura disegnata attraverso illustrazioni che potrebbero stare in una graphic novel. Lui, infatti, nasce come illustratore e la sua massima ambizione è tradurre in tre dimensioni le immagini schizzate a china su un foglio. I soggetti sono piuttosto inconsueti, per esempio, api e robot, realizzati in oro e pietre.

Anello ape in oro 18 carati e zaffiro giallo
Anello ape in oro 18 carati e zaffiro giallo

Dopo un apprendistato da Jakob Enghave, orafo danese che lui ha battezzato Ali Baba Cave, Max Danger ha iniziato un master al Royal College of Art di Londra. Ma non ha perso di vista le sue passioni: i fumetti, i ricordi d’infanzia, la musica. Emozioni che ha poi tradotto in pezzi di gioielleria. Insomma, non gioielli solamente ornamentali, ma oggetti che diventano frammenti di una narrazione. Le idee pericolose hanno avuto successo e Max Danger ha già collezionato numerosi premi, oltre che l’interesse di chi cerca nuove vie del design. Margherita Donato

Anello in oro con opale
Anello in oro con opale
Orecchini api in oro e diamanti
Orecchini api in oro e diamanti
Collana ape assassina in oro e diamanti
Collana ape assassina in oro e diamanti
Collana ape in oro con zaffiri
Collana ape in oro e diamanti
Anello in oro con robot che distruggono un opale
Anello in oro con robot che distruggono un opale
Anello in oro rosa con perla
Anello-scultura in oro rosa con perla

Anello in oro con perla grigia
Anello in oro con perla grigia







I gioielli dell’anno del bufalo




Per chi ci crede, l’astrologia è un punto di riferimento. Per chi non ci crede, è un gioco. E per i gioiellieri è una fonte di ispirazione. Per fortuna loro, cioè dei designer, non c’è solo lo zodiaco occidentale, ma anche quello cinese. I gioielli che accompagnano i segni zodiacali, quindi, raddoppiano. Quest’anno, però, l’impresa è più difficile, perché secondo l’oroscopo cinese è l’anno del bufalo (con inizio il 12 febbraio 2021), un animale non troppo rappresentato nella gioielleria. Gli esempi, però, non mancano, anche se è difficile distinguere un gioiello ispirato al toro da quello che si riferisce a un bufalo.

Anello della linea Urban Animal by Mattioli
Anello della linea Urban Animal by Mattioli

Bisogna aggiungere che per chi crede all’oroscopo è estremamente importante seguire le indicazioni legate al calendario luna-sole cinese, che affonda le radici nei secoli: un’astrologia legata alla filosofia confuciana e ai concetti di yin e yang, dei cinque elementi, dei dieci tronchi celesti e dei 12 rami terrestri. Non esattamente un concetto scientifico, ma la schiera di chi pensa che gli uomini del passato fossero più saggi e sapienti è vasta. In ogni caso, perché preoccuparsi? Un ciondolo a forma di bovino può essere divertente, anche se non è detto che porti fortuna. In fondo, per lo zodiaco cinese il bufalo è segno della prosperità attraverso la forza d’animo e il duro lavoro. Un concetto che può essere considerato con ammirazione anche da chi non crede nell’astrologia.

Anello in oro rosa con diamanti champagne di Aaron Curry
Anello in oro rosa con diamanti champagne di Aaron Curry
Anello in oro bianco satinato, onice e zaffiri orange di Roberto Coin
Anello in oro bianco satinato, onice e zaffiri orange di Roberto Coin
Ciondolo in oro di David Webb
Ciondolo in oro di David Webb
Anello bufalo di Lauren Khoo in oro rosa 18 carati
Anello bufalo di Lauren Khoo in oro rosa 18 carati







Le libertà di Diane Kordas

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Le tradizioni e le geometrie dei gioielli firmati da Diane Kordas, di origine greca e cultura anglosassone ♦

Diane Kordas spiega che desidera creare gioielli dai disegni semplici, ma con un tocco di glamour moderno, per rendere ogni pezzo unico e allo stesso tempo ricco. Il mix utilizzato dalla designer riflette i suoi obiettivi: diamanti neri, bianchi e colorati, zaffiri e altre pietre semi preziose, tutte in un set di oro 18 carati, soprattutto nella tonalità rosa.

Anello con motivo pelle di pitone in oro e bordi in rodio nero, topazi
Anello con motivo pelle di pitone in oro e bordi in rodio nero, topazi

Come è facile dedurre dal suo nome, Diane è di origine greca. Ma, anche se di tanto in tanto fa ritorno nella sua terra natale, si è laureata alla Parsons School of Design e ha iniziato la sua carriera a New York, dove risiede quando non soggiorna nella sua casa di Londra. Le sue radici emergono, però, nella scelta di alcune icone, come i bracciali ispirati alle tradizioni popolari. Accanto a forme che ricordano miti o superstizioni, però, compaiono anche volumi con spigoli e geometrie aggressive, come negli earcuff o nell’anello della linea Eclipse. Gli anelli ispirati al mondo animale possono ricordare, invece, un tipo di antichi elmi dei guerrieri. Chissà se era quello l’intento di Diane. Alessia Mongrando

Anello in oro rosa, diamanti e tsavoriti con motivo serpente
Anello in oro rosa, diamanti e tsavoriti con motivo serpente
Collana di perline con ciondolo-targhetta in oro rosa 14 carati e diamanti
Collana di perline con ciondolo-targhetta in oro rosa 14 carati e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti bianchi
Orecchini in oro rosa e diamanti bianchi
Orecchini in oro con perle di quarzo Aura e diamanti
Orecchini in oro con perle di quarzo Aura e diamanti
Orecchini a cerchio arcobaleno in oro rosa e zaffiri multicolori
Orecchini a cerchio arcobaleno in oro rosa e zaffiri multicolori
Bracciale Starbust in oro rosa 18 carati e diamanti
Bracciale Starbust in oro rosa 18 carati e diamanti

Anello in oro rosa e diamanti con motivo elefante
Anello in oro rosa e diamanti con motivo elefante







La storia infinita di Elizabeth Gage

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I gioielli di Elizabeth Gage, una delle designer più prolifiche, con una carriera di 50 anni alle spalle ♦

È considerata uno dei  designer di gioielli più influenti degli ultimi cinque decenni. Ma, nonostante la lunga carriera, resta un punto di riferimento anche per i giovani. Lei, Elizabeth Gage (nel 2021 compie 84 anni), è una designer, ma anche un’artista che dipinge, pardon, realizza i suoi pezzi con oro e pietre preziose. Il risultato è, però, simile a quello di una piccola opera artistica in cui si fondono i temi della natura e dell’architettura, ma non mancano anche i riferimenti all’arte ufficiale, con i suoi stili e le sue epoche.

Anello della collezione Templari in oro 18 carati con al centro una tsavorite ovale
Anello della collezione Templari in oro 18 carati con al centro una tsavorite ovale

Anelli, collane, orecchini, spille, bracciali, ciondoli: sono pezzi unici che si trovano nella boutique di Londra, a Belgravia.  Dopo aver studiato design alla Chelsea School of Art e al Sir John Cass College, nel 1968 Elizabeth ha ricevuto un incarico da Cartier a New York City per creare una collezione speciale. Quattro anni più tardi ha vinto l’ambito De Beers Premio Internazionale Diamond. Nel 1989, ha ricevuto il Premio della Regina per Export Achievement. Una grande retrospettiva del lavoro della designer titolo L’incantevole gioielli di Elizabeth Gage è stata organizzata al Museo New Britain of American Art di New York nel 2015. E a un’asta di Bonhams, tra i gioielli appartenuti alla leggenda di Hollywood Lauren Bacall, uno dei pezzi più pregiati era firmato da Elizabeth Gage: uno smalto, perle coltivate e spilla di diamanti Camel, venduta per 23.750 dollari. L’attrice americana aveva acquistato il suo primo pezzo di gioielleria da Elizabeth Gage nel 1985 e ha continuato per un totale di 23 pezzi. Insomma, due miti che si sono incontrati. Lavinia Andorno

Spilla KIss in oro, perle e al centro una moneta in argento di Eubea (Grecia) del secondo secolo a.e.v.
Spilla KIss in oro, perle e al centro una moneta in argento di Eubea (Grecia) del secondo secolo a.e.v.
Orecchini pappagallo Darby e Joan con granato mandarino, tormalina nera, cristallo di rocca, smalto
Orecchini pappagallo Darby e Joan con granato mandarino, tormalina nera, cristallo di rocca, smalto
Orecchini Blossom in smalto, oro e perle coltivate
Orecchini Blossom in smalto, oro e perle coltivate
Bracciale in oro e lapislazzuli
Bracciale in oro e lapislazzuli
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello in oro con Acquamarina
Anello in oro con Acquamarina







Shaill Jhaveri, designer indiano a New York

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A New York l’India di Shaill Jhaveri, ottima gioielleria tra complesse geometrie e colori vivaci ♦

Da ragazzo ha frequentato la Cathedral & John Connon School di Mumbay. Fondata nel 1860, la scuola è considerata uno dei più prestigiosi ed esclusivi istituti educativi dell’India, frequentata dai figli delle élite del Paese, in particolare nel business. Shaill Jhaveri, però, non ha scelto di fare il manager in una multinazionale, ma ha seguito la sua strada: i gioielli. Sbarcato a New York, per anni ha disegnato per altri marchi, fino a costituire la sua società nel 2010, e ora i marchi Shaill e Shaill Jhaveri sono apprezzati da chi ama il matrimonio tra la grande tradizione indiana e il gusto occidentale. Shaill Jhaveri riesce ad accontentare tutti e due.

Orecchini con zaffiri multicolori e tsavoriti
Orecchini con zaffiri multicolori e tsavoriti

Non a caso nel corso degli anni ha collezionato numerosi premi, tra cui due DeBeers Awards, un Intergold dal World Gold Council e due da Gem & Jewellery Export Promotion Council India. Per rendere un’idea, alcuni dei suoi gioielli fanno parte della collezione del Brooklyn Museum of Art. I suoi gioielli sono caratterizzati da motivi geometrici e colori vivaci, con linee intricate che richiamano la tradizione indiana. In media i prezzi, i gioielli oscillano da circa 2.000 a 14.000 dollari, e spesso si tratta di pezzi unici. Pare, però, che  Shaill Jhaveri abbia anche una dote che lo distingue da molti suoi colleghi designer (che spesso si prendono troppo sul serio): ha uno spiccato senso dell’umorismo. Segno di intelligenza. Lavinia Andorno

Orecchini in oro, calcedonio verde, zaffiri rosa e diamanti
Orecchini in oro, calcedonio verde, zaffiri rosa e diamanti
Orecchini in oro, calcedonio verde, turchese, rubini, diamanti
Orecchini in oro, calcedonio verde, turchese, rubini, diamanti
Orecchini a reticolo con turchesi, diamanti e lapislazzuli
Orecchini a reticolo con turchesi, diamanti e lapislazzuli
Orecchini in oro giallo 14 carati, con cristallo di rocca, tsavorite e diamanti
Orecchini in oro giallo 14 carati, con cristallo di rocca, tsavorite e diamanti
Orecchini a cerchio con diamanti, tsavoriti e zaffiri
Orecchini a cerchio con diamanti, tsavoriti e zaffiri
Collana con pendente farfalla in oro giallo1 4 carati, cristallo di rocca, ametiste, diamanti
Collana con pendente farfalla in oro giallo1 4 carati, cristallo di rocca, ametiste, diamanti
Anelli di Shaill Jhaveri
Anelli di Shaill Jhaveri
Bracciale in oro, diamanti e smalto
Bracciale in oro, diamanti e smalto
Anello Mosaïque Blue Seas in oro, diamanti, topazi blu, tanzanite, tsavorite
Anello Mosaïque Blue Seas in oro, diamanti, topazi blu, tanzanite, tsavorite

Shaill Jhaveri
Shaill Jhaveri







I gioielli-talismano di Bee Goddess

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I gioielli-talismano di Bee Goddess ♦︎

Nella mitologia dell’antica Grecia e dell’India, l’ape era considerata un insetto sacro, che collegava il mondo naturale agli inferi. Ma in gioielleria Bee Goddess è una Maison che ha partecipato alla Design Room di VicenzaOro January: deriva il suo nome dalla Dea di Catalhoyuk, il primo insediamento al mondo nel 7500 aC. Il brand ha sede a Istanbul, e propone un gran numero di gioielli in oro con gemme colorate, come l’anello in oro rosa con pavé di smeraldi e sormontato da un’ape in oro rosa e diamanti, il simbolo della casa. Perché le allusioni all’origine sacra del mito legato alle api è ancora presente nella proposta di Bee Goddess, che conferisce ai suoi gioielli un pizzico di interesse in più.

Uno dei filoni seguiti dai designer del brand, infatti, è quello dei gioielli talismanici, che dovrebbero portare fortuna o tenere lontani i guai.

Anello amuleto in oro rosa e diamanti
Anello amuleto in oro rosa e diamanti

Fondatrice di Bee Goddess è stata Ece Sirin, che prima di trasformarsi in designer di gioielli ha lavorato per aziende come Microsoft e Coca-Cola. Insomma, oltre alle forze spirituali ha captato la forza del marketing. A questo ha aggiunto un menu di Reiki, Kabbalah, spiritualismo, astrologia e mitologia che le hanno suggerito di concepire gioielli che sono anche simbolici. Bee Goddess ha debuttato nel 2008 con gioielli tratti dai simboli di antiche civiltà di tutto il mondo, dalla stella di una dea babilonese, all’antico anello egizio di Shen.

Oggi il catalogo di Bee Goddess comprende decine di gioielli con simboli sacri. È sacro anche il business, visto che la Maison ha quattro negozi in Turchia e una distribuzione globale tra i migliori boutique tra cui Harrods a Londra, con estimatrici come Donna Karan, Kate Moss e Rihanna. Forse riescono ad avere successo grazie agli amuleti, chissà. Giulia Netrese

Anello in oro rosa e diamanti bianchi e brown
Anello in oro rosa e diamanti bianchi e brown
Orecchini pendenti Star Light Sirius in oro bianco e diamanti
Orecchini pendenti Star Light Sirius in oro bianco e diamanti
Anello Light Heart Eros Arrow in oro bianco e diamanti
Anello Light Heart Eros Arrow in oro bianco e diamanti
Anello Star Light SIrius in oro rosa e diamanti
Anello Star Light SIrius in oro rosa e diamanti
Orecchini Secret Garden Demeter in oro rosa e diamanti
Orecchini Secret Garden Demeter in oro rosa e diamanti
Anello Eye Light in oro rosa e diamanti
Anello Eye Light in oro rosa e diamanti







Torna a giugno la Milano Jewelry Week




Prove tecniche di ripartenza. Vaccini e l’efficacia delle misure sanitarie offrono a Prodes, società organizzatrice della Milano Jewelry Week, la sicurezza di fissare dal 3 al 6 giugno la seconda edizione. Per rimanere nell’ambito della gioielleria, Vicenzaoro, che però è una fiera di tipo completamente diverso, ha invece già stabilito dal 10 al 14 settembre il ritorno dell’evento in piena regola, mentre Oroarezzo è prevista dal 12 al 15 giugno. Naturalmente nella convinzione che stiamo lentamente, ma sicuramente, uscendo dal tunnel della pandemia.

Edizione di primavera di Artistar Jewels 2019
Edizione di primavera di Artistar Jewels 2019

La seconda Milano Jewelry Week , in ogni caso, prevede mostre, vernissage, esposizioni di gallerie e scuole internazionali, serate di premiazione, workshop, cocktail party e performances. Obiettivo: raccontare il gioiello in tutte le sue forme da molteplici punti di vista, dalla storia alla tecnica, passando per le contaminazioni con l’arte e la moda. Tra gli appuntamenti ci sono Artistar Jewels (un concorso), The Jewelry Hub, Jewelry Drops e Talent Show, oltre a momenti didattico-formativi a cura di docenti ed esperti del settore che terranno conferenze e workshop ai quali sarà possibile accedere previa registrazione. Tra questi John Moore, uno tra i nomi più autorevoli e noti della gioielleria contemporanea che, oltre a tenere una lecture, svelerà dei pezzi creati appositamente per Milano Jewelry Week.

Gioielli di Zēlé Jewellery
Gioielli di Zēlé Jewellery

Artistar Jewels, giunto alla ottava edizione, sarà organizzato ancora a Palazzo Bovara (Corso Venezia 51) raccoglierà i gioielli di 200 artisti e designer provenienti da 40 diversi Paesi. The Jewelry Hub metterà in mostra le ultime novità di 40 brand «selezionati secondo criteri molto stringenti» all’interno di un allestimento dal forte impatto visivo realizzato in un palazzo carico di storia nel centro di Milano. È l’area più business, con la possibilità di comprare i pezzi in mostra. Jewelry Drops, invece, è una collettiva phyigital a cui prenderanno parte, sia in presenza che da remoto, artisti e designer internazionali, con il risultato di dare vita a uno spazio espositivo dinamico e originale che offrirà una panoramica del gioiello.

Anello di Inesa Kovalova
Anello di Inesa Kovalova

Bracciale e anello di Salima Thakker
Bracciale e anello di Salima Thakker







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