diamanti - Page 34

Delfina Delettrez ricomincia dall’Abc

Di Delfina Delettrez, figlia di Silvia Venturini Fendi e del gioielliere francese Bernard Delettrez, ne abbiamo parlato più volte e sarebbe ingiusto indicarla come «figlia di». Fin dal debutto la designer ha mostrato una personalità che si è tradotta in un coro di elogi sull stampa internazionale. Certo, le origini hanno favorito la strada per salire sul palcoscenico, ma il resto ce lo ha messo lei dopo il debutto giusto dieci anni fa. Dopo i gioielli a forma di occhi o alle spille a forma di labbra, la designer italiana propone una nuova collezione, chiamata ABC. È sempre molto essenziale: da questo punto di vista non tradisce lo stile moderno che ha caratterizzato gli esordi. Allo stesso tempo, però, sembra un po’ più classica. Oro, diamanti e perle costituiscono la materia su cui ha lavorato Delfina. Sono gioielli per nulla strani, anche se il disegno è unico e si fa ricordare. Forse, rispetto alle altre creazioni della designer, questi sono gioielli che si richiamano ai principi di base, da cui la scelta del nome ABC. Alessia Mongrando

Bracciale regolabile con perle
Bracciale regolabile con perle
Bracciale della collezione Abc regolabile con diamanti
Bracciale della collezione Abc regolabile con diamanti
Collana in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti
Orecchini in oro
Orecchini in oro
Orecchini Abc in oro e perle
Orecchini Abc in oro e perle
Orecchino in oro e perla
Orecchino in oro e perla
Piercing in oro e perla
Piercing in oro e perla
Orecchino in oro e diamanti
Orecchino in oro e diamanti

Continua il safari di Mattioli

La collezione African Queen di Mattioli si è arricchita quest’anno di nuovi pezzi. Proposta in origine come nome per un bracciale, con il tempo la linea di gioielli si è allargata a nuovi pezzi. La Maison torinese ha lanciato questa collezione pensando alla imperturbabile, misteriosa e segreta atmosfera del grande continente. Alle bellezze naturali e alle primitive forme di arte etnica fanno contrasto le forme dedicate ad animali come serpenti, polipi o elefanti, che popolano la collezione. Ci sono anelli, pendenti e bracciali in oro, ma ricoperti da un pavé di pietre colorate, con sagome che sono ispirate anche a quelle del popolo Masai. Il materiale utilizzato è l’oro bianco oppure rosa, con zaffiri oppure tsavoriti e quarzo, a cui si aggiungono anche diamanti nella versione bianca oppure neri, in sintonia con il colore del continente. In particolare quest’anno ha debuttato il gekko, anello in versione oro rosa oppure oro bianco e tsavoriti. Lavinia Andorno

Ciondolo in oro rosa con zampa di elefante in quarzo papaya e oro rosa
Ciondolo in oro rosa con zampa di elefante in quarzo papaya e oro rosa
Anello Polipo con oro rosa, diamanti e zaffiri rossi
Anello Polipo con oro rosa, diamanti e zaffiri rossi
Anello serpente con oro bianco, zaffiri rossi e diamanti  neri
Anello serpente con oro bianco, zaffiri rossi e diamanti neri
Anello serpente con oro bianco e diamanti neri
Anello serpente con oro bianco e diamanti neri
Collana linea Masai
Collana linea Masai
Orecchini linea Masai
Orecchini linea Masai
Gekko in versione oro bianco e tsavoriti
Gekko in versione oro bianco e tsavoriti
Gekko in versione oro rosa
Gekko in versione oro rosa

A Milano 36 fancy vivid yellow

Sono solo 36: dunque, se amate i diamanti fancy yellow dovete affrettarvi. Diamond Love Bond, società specializzata a operare in diamanti naturali certificati di elevata qualità (che seguono i più alti standard delle 4C, colore, purezza, carato e taglio), presenta la prima collezione di diamanti naturali gialli Vivid. Sono 36 rari diamanti da 0,50 a 2 carati, proposti in diversi  tagli (round brilliant, emerald, cushion brilliant, heart shape) certificati dal Gia, Gemological Institute of America. Quello che li rende più rari è la classificazione vivid, che indica un colore particolarmente brillante. I diamanti colorati naturali, ovvero Fancy Natural Color, sono fra i più ambiti perché ne esistono pochi esemplari al mondo: solo uno ogni 10mila. Il 60% di questi diamanti è genericamente giallo, mentre solo il 3% ha intensità Vivid.

I 36 diamanti proposti non sono pietre singole. Al contrario, sono utilizzati per comporre gioielli disegnati da Fulvio Maria Scavia, uno dei più grandi designer e gioiellieri a livello mondiale, anima della maison Scavia, fondata a Milano nel 1911, dove ha sede il principale flagship store. Il risultato è una collezione che comprende pendenti, anelli e orecchini unici.

La collezione è disponibile in esclusiva nella sede di Diamond Love Bond in Via della Spiga 9 a Milano su appuntamento (0276009691) e presso le filiali di Ubi Banca. Siamo in grado di indicare anche qualche prezzo: per la parure, il pendente: 87.157 euro, l’anello 22.986, gli orecchini  71.100. L’anello amazing: 62.883 euro. M.B.

Anello Amazing. Prezzo:  62.883 euro
Anello Amazing. Prezzo: 62.883 euro
Anello della parure. Prezzo: 22.986 euro
Anello della parure. Prezzo: 22.986 euro
La parure di Diamond Love Bond
La parure di Diamond Love Bond
Orecchini della parure. Prezzo: 71.100 euro
Orecchini della parure. Prezzo: 71.100 euro
Pendente della parure. Prezzo:  87.157 euro
Pendente della parure. Prezzo: 87.157 euro

Mietitura preziosa con Chanel

Pochi sanno che Gabrielle Chanel, fondatrice della omonima Maison, era una donna che non rinnegava le sue origini contadine. Anzi, aveva modo di manifestare la sua passione per alcuni simboli del mondo rurale, come i covoni di grano. Forse anche perché la raccolta delle spighe del frumento anticipava di poco il suo compleanno, il 19 agosto. Questa atmosfera rurale, opportunamente trasformata in gioielli, arriva ora al Ritz di Parigi, in Place Vendôme, con una sorpresa: una performance di Gad Weil, land artist, che ha portato un piccolo campo di grano nella «piazza sacra» della gioielleria. Dentro al Ritz, invece, la Chanel Suite ha disposto una suite, ma di gioielli, sempre ispirati al frumento: oro, diamanti e pietre preziose, tra cui la Fête des Moissons (festa della mietitura in lingua francese), una collana con diamanti fancy yellow da 25 carati con un motivo ottagonale, che allude al perimetro di Place Vendôme e altri diamanti multicolori in vari tagli per 95 carati per comporre le spighe di grano. È un gioiello straordinario composto da 1.200 diamanti e che pesa 120 carati. Chissà chi potrà permettersi una simile spigolatura. Margherita Donato

Fête des Moissons , collana con 1200 diamanti
Fête des Moissons , collana con 1200 diamanti
Collezione Les Blés
Collezione Les Blés
Collana della collezione de Moisson, con oro bianco, diamanti e smeraldo
Collana della collezione de Moisson, con oro bianco, diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco e diamanti con spiga di grano
Anello in oro bianco e diamanti con spiga di grano
Anello con peridoto, tormalina e acquamarina
Anello con peridoto, tormalina e acquamarina
Spilla con diamante giallo e bianchi
Spilla con diamante giallo e bianchi
Collana della collezione Moisson
Collana della collezione Moisson

Ecco il diamante con il passaporto

D’ora in avanti potete chiedere il passaporto al diamante. A patto che abbia un marchio che ha un nome che è già un programma: Hauthentic. A proporlo è la società di diamanti e gioielli Raoul Beck di Anversa, Belgio, e base a Ginevra, in Svizzera, che ha lanciato l’iniziativa. Le pietre con il brand Hauthentic consentono di far conoscere la storia specifica di ogni diamante centrale dei gioielli proposti. La tracciabilità dei diamanti era finora garantita dal processo di Kimberley applicato alle sole gemme grezze: è un accordo di certificazione, che consente di stabilire che gli esportatori di diamanti non finanzino guerre civili. Ora, invece, la trasparenza si estende ai diamanti tagliati venduti in gioielleria. Beck documenta tutte le fasi di lavorazione di ogni singolo diamante venduto dall’azienda. Dall’estrazione della gemma grezza nel paese d’origine fino al taglio e alla rifinitura eseguita dall’esperto, e alla successiva incastonatura nel gioiello, questo viaggio peculiare viene illustrato con precisione nel Passaporto del diamante. La Maison Raoul Beck ha radici antiche: fondata nel 1860, è alla quinta generazione. Federico Graglia

Pendenti in oro bianco e diamante. Prezzo: 549 franchi svizzeri
Pendenti in oro bianco e diamante. Prezzo: 549 franchi svizzeri
Anello con diamante taglio pera. Prezzo: 669 franchi svizzeri
Anello con diamante taglio pera. Prezzo: 669 franchi svizzeri
Anello con diamante in oro bianco. Prezzo: 539 franchi svizzeri
Anello con diamante in oro bianco. Prezzo: 539 franchi svizzeri
Anello in oro rosa con diamante. Prezzo: 499 franchi svizzeri
Anello in oro rosa con diamante. Prezzo: 499 franchi svizzeri
Orecchini in platino e diamanti. Prezzo: 950 franchi svizzeri
Orecchini in platino e diamanti. Prezzo: 950 franchi svizzeri
Diamanti con il passaporto Hautentic
Diamanti con il passaporto Hautentic

Damiani: occhiali con diamanti

Ci sono tanti modi per indossare un gioiello: forse, però, abbinare dei diamanti agli occhi è una novità. L’idea è di Damiani, che ha presentato per la prima volta gli occhiali da sole della collezione Mimosa. Forse non sono da spiaggia, ma se vi invitano su un elegante yacht può essere un’occasione per indossarli. Gli occhiali riprendono lo stile floreale della collezione Mimosa, gioielli ampiamente apprezzati e che sono giocati sulla forma di piccoli fiori realizzati con una minuziosa incastonatura delle pietre preziose in un apparente ordine casuale (in realtà studiatissimo) che rende un aspetto tridimensione alla creazione. In questo caso i diamanti arricchiscono astine e ponte degli occhiali. Le lenti sono blu, che contrasta con il bianco dei diamanti e dell’oro con cui sono realizzate le parti metalliche. Sono proposti anche in due varianti neo-rétro con lenti marroni coordinate al motivo Mimosa in oro giallo e diamanti bianchi, oppure abbinate all’oro rosa, diamanti white e brown. Prezzo: a partire da 29.500 euro. Giulia Netrese

Occhiali Mimosa di Damiani
Occhiali Mimosa di Damiani
Occhiali Damiani. A partire da 29.500 euro
Occhiali Damiani. A partire da 29.500 euro
Occhiali con oro e diamanti
Occhiali con oro e diamanti

La luce danzante di Bliss

Moving Light, luce mobile, riflessi che partono dal cuore: l’estate diventa più luccicante con Bliss, marchio di gioielleria che fa parte del gruppo Damiani e che punta sul concetto di modernità e dinamicità. La collezione Moving Light gioca sul bagliore dei diamanti incastonati, ma anche liberi di muoversi, all’interno dell’architettura del gioiello: un modo, appunto, per far muovere la luce. La collezione di Bliss è composta due collier con pendente in oro bianco 18 kt, con una gemma mobile all’interno di una forma di cuore o di goccia. È il frutto della tecnica costruttiva free moving, che consente al diamante di oscilla a ogni piccolo movimento di chi lo indossa e di moltiplicare così i riflessi. Goccia e cuore sono proposti in due differenti modi: con o senza pavé di diamanti sul profilo di oro bianco. Diversi anche i prezzi: il cuore senza pavé di diamanti 489 euro, la goccia senza pavé di diamanti 429 euro, mentre per cuore e goccia con pavé di diamanti si sale a 589. Alessia Mongrando

Cuore senza pavé di diamanti: 489 euro
Cuore senza pavé di diamanti: 489 euro
Goccia con pavé di diamanti: 589 euro
Goccia con pavé di diamanti: 589 euro
Cuore con pavé di diamanti: 589 euro
Cuore con pavé di diamanti: 589 euro
Goccia senza pavé di diamanti: 429 euro
Goccia senza pavé di diamanti: 429 euro

Gregg Ruth sempre più Pink

Gregg Ruth al Jck di Las Vegas  ha deciso di presentare nuovi pezzi di una delle sue più famose collezioni: Baby Pink. Dove i baby sono diamanti rosa, montati su anelli che hanno un prezzo che oscilla dai 10.000 ai 90.000 dollari. I diamanti colorati sono una sua specialità: lei è una designer e produttore di alta gioielleria, con sede a New York. Ha abituato i suoi clienti in tutto il mondo alle sue incredibili serie di gioielli che hanno al centro soprattutto diamanti colorati, di prima qualità. I prezzi sono, dunque, in linea con la qualità dei gioielli proposti. L’idea di puntare sui fancy diamond risale al 1995. In breve la società è diventata un leader del settore, in particolare per i pink e gli yellow. Poi, sono arrivati gli altri colori, sempre più rari: i diamanti verdi, blu. E, infine, si sono aggiunte le altre classiche pietre preziose: smeraldo, rubino, zaffiro. Gregg Ruth ama i colori decisi, saturi. È una specie di marchio di fabbrica: un gioiello con diamanti che escono con il suo benestare sono sicuramente visibili e riconoscibili. Come i nuovi Baby Pink. Giulia Netrese

Collezione Baby Pink.  Prezzo: 20500 dollari
Collezione Baby Pink. Prezzo: 20500 dollari
Anello con zaffiro orange. Prezzo: 31700 dollari
Anello con zaffiro orange. Prezzo: 31700 dollari
Anelli con  zaffiri e diamanti. Prezzo: 36500 dollari
Anelli con zaffiri e diamanti. Prezzo: 36500 dollari
Anelli con rubino, zaffiro o smeraldo. Prezzo: 31400 dollari
Anelli con rubino, zaffiro o smeraldo. Prezzo: 31400 dollari
 Collezione Cote D'Azure. Blue Diamond Ring. Prezzo: 62500 dollari
Collezione Cote D’Azure. Blue Diamond Ring. Prezzo: 62500 dollari
Collezione Center. Yellow Diamond Ring. Prezzo: 91000 dollari
Collezione Center. Yellow Diamond Ring. Prezzo: 91000 dollari
Collezione Baby Pink.  Prezzo: 71000 dollari
Collezione Baby Pink. Prezzo: 71000 dollari
Collezione Baby Pink.  Prezzo: 45000 dollari
Collezione Baby Pink. Prezzo: 45000 dollari
Collezione Baby Pink.  Prezzo: 31500 dollari
Collezione Baby Pink. Prezzo: 31500 dollari

Un capolavoro di Alessio Boschi

Sorprendenti e scenografiche: abbiamo avuto la fortuna di osservare da vicino le creazioni di Alessio Boschi. Sono talmente ricche di dettagli inconsueti da suscitare immancabilmente l’effetto wow. Sarà perché dietro c’è una lunghissima preparazione del disegno, sarà per la sua capacità di prendere a prestito tecniche tradizionali o nuove tecnologie e applicarle, da vero virtuoso dell’arte orafa, nella lavorazione dei gioielli, e sarà anche perché l’estro dell’artista si esprime in un design molto personale. Non a caso Alessio Boschi è stato indicato come il più creativo di Baselworld 2016. Guardate, per esempio, questa collana ispirata al Cedro del Libano della collezione Naturalia, dove ogni elemento, dalla corteccia alle foglie, ai coni con le barrette chiuse e aperte, da solo potrebbe rappresentare un mondo a sé. «Gli aghi sottili, ossia le foglie che in natura sono singole o raggruppate in diverse disposizioni sullo stesso ramo, sono dei cristalli di smeraldo grezzo leggermente lucidati per lasciare intatta l’intensità del colore, e tagliati all’estremità per dare la forma a punta», spiega Alessio.

Un lavoro semplice? L’esatto contrario. «Le pietre provengono dalle miniere afghane e quindi sono molto difficili da reperire e soprattutto in grande quantità con le stesse caratteristiche, in questo caso si tratta di 280 gemme per 100 carati», rivela il designer. C’è, poi, la lavorazione: questi sottili cristalli sono montati con una colla, una resina vetrificata al calore delle lampade Uva, su dei minuscoli cilindri in argento placcato con una pellicola verde dello stesso colore degli smeraldi, fatto apposta per questa collana, e adagiati sopra una molla per consentire alla gemma di oscillare con il movimento del corpo. Analoga montatura en tremblant per i diamanti gialli e marroni, forati sul fondo e disseminati qua e là tra il verde per rappresentare le piccole pigne appena sbocciate. Già questo originale e prezioso distesa di foglie da sola collocherebbe la collana nell’alta gioielleria, ma la fantasia e la maestria di Boschi sono senza limiti.

Alessio Boschi, collezione Naturalia: Cedar necklace con diamanti bianchi, marroni e gialli, smeraldi naturali del Panjshir per 100 carati e due spessartiti di 72.65 carati complessivi.
Alessio Boschi, collezione Naturalia: Cedar necklace con diamanti bianchi, marroni e gialli, smeraldi naturali del Panjshir per 100 carati e due spessartiti di 72.65 carati complessivi

Così persino il tronco, ossia la struttura della collana, non è un pezzo d’oro qualsiasi. Realizzato secondo la tecnica di produzione delle spade giapponesi dei samurai, Makumé Gane, è costato sei mesi di lavoro per ottenere le venature più somiglianti al modello reale. Ben 19 piastre tra oro giallo, bianco, rosa 18 carati, argento e palladio, le cui molecole bagnate da un acido si inseriscono tra i vari livelli del metallo e formano dei cunicoli microcompressi per disegnare striature con tonalità differenti, mentre micro diamanti gialli, marroni e bianchi danno il senso di rilievo della corteccia. E ancora altri piccolissimi brillanti gialli e marroni, montati al contrario en tremblant sulla pigna ormai matura con le parti legnose aperte come i petali di un fiore, riprendono le sfumature del mondo reale con una lucentezza simile a quella conferita ai brillanti dal taglio a rosa.

Infine, due pigne chiuse che attirano subito l’attenzione non solo per le dimensioni. Si tratta di due rare spessartiti, ossia il granato color mandarino, nella varietà più bella, quella battezzata Fanta orange dal nome della bibita, scelte proprio per la tonalità che esalta il verde dello smeraldo senza essere preponderante. Le squame sono incise a mano per evidenziare la tridimensionalità della conifera e mantenere la trasparenza delle pietre di oltre 70 carati complessivi, che all’interno hanno un Led installato con la consulenza della facoltà di Tecnologia dell’Università di Bangkok. Ma attenzione, la luce è intermittente, perché la collana, frutto di 14 mesi di lavoro, palpita come la natura che rappresenta. Basta vederla indossata da Valeria Boschi, sorella di Alessio, per capirlo. Monica Battistoni

Valeria Boschi
Valeria Boschi, sorella di Alessio, indossa la Cedar necklace. Le pigne contengono una lampadina led che si accende a intermittenza
Cedar necklace, particolare
Cedar necklace, particolare
Alessio Boschi
Alessio Boschi

Damiani in Bocciolo

A maggio sbocciano i diamanti in casa Damiani. La nuova collezione della Maison piemontese si chiama, infatti, Bocciolo. Come fiori che si devono schiudere, i gioielli hanno una forma che ricorda quella di petali ancora chiusi, con un andamento avvolgente, quasi a spirale. L’anello Bocciolo è ispirato alla simbologia floreale che spesso ricorreva nelle creazioni preferite di Enrico Damiani negli anni Trenta. Diamanti, quindi, nella versione più preziosa in full pavé montati su oro bianco. La collezione è composta di due anelli, due collier e due paia di orecchini pendenti e a lobo. Nei collier i diamanti riprendono il motivo ornamentale della collezione come un punto luce o in una ripetizione di boccioli che sembrano sbocciare come rose. Negli orecchini le montature sono invisibili per restituire tutta la luce dei diamanti. Negli anelli le incastonature esaltano al massimo la purezza del singolo diamante centrale accolto in un sistema a quattro griffe e poggiato su un intreccio di oro bianco. Va aggiunto che i diamanti sono della migliore qualità: l’azienda precisa che sono pietre che non tradiscono le «4C» (https://gioiellis.com/tutto-sui-diamanti/). Sono pietre certificate, e per evidenziare l’unicità dell’anello e garantirne personalità, è possibile anche incidere sul diamante un nome, una data, un pensiero o una dedica. Damiani ricorda anche che ha attivato un servizio «rivoluzionario» nel mondo della gioielleria: un certificato che tutela l’acquirente contro rapina e scippo, dal momento dell’acquisto di ogni solitario. Giulia Netrese

Orecchini della collezione Bocciolo
Orecchini della collezione Bocciolo
Pendente che riprende il motivo ornamentale della collezione
Pendente che riprende il motivo ornamentale della collezione
Collier in oro bianco e diamanti
Collier in oro bianco e diamanti
Orecchini pendenti in oro bianco e diamanti
Orecchini pendenti in oro bianco e diamanti

Stroili raddoppia i diamanti

Una nuova montatura di Stroili per anelli, bracciali e collane. L’idea è quella di far brillare di più i diamanti. Ecco di che cosa si tratta ♦

Un diamante brevettato per Stroili. O, meglio, una nuova montatura circolare che comprende otto griffe, ideata per rifrangere di più i raggi della luce e fare in modo che la pietra risulti più grande e brillante. La innovazione si traduce nella Diamazing Collection. Si tratta di gioielli che, grazie alla astuta invenzione di Stroili, fanno apparire i diamanti doppi rispetto alla loro reale dimensione, con l’effetto ottico di dilatazione visiva delle sue misure. La collezione è composta dai classici anelli solitari, rivière, trilogy, girocollo e orecchini, più un bracciale tennis. Ecco i prezzi (le cifre sono riferite alla vendita online, che attualmente è proposta con uno sconto del 30%): un paio di orecchini in oro bianco e diamanti costa tra 250 e 680 euro. Per un anello con tre diamanti si va dai 300 euro ai 1.400. Per un solitaire si oscilla da 200 euro ai 2.600, in proporzione con la grandezza del diamante. Per le collane con pendente si parte da 240 euro per arrivare a 540. Rudy Serra





Anello solitaire di Stroili. Prezzo: da 200 a 2.600 euro
Anello solitaire di Stroili. Prezzo: da 200 a 2.600 euro

Anello Brill da 0,50 carati. Prezzo 3.690 euro
Anello Brill da 0,50 carati. Prezzo: 3.690 euro
Orecchini con diamanti. Prezzo: 250-680 euro
Orecchini con diamanti. Prezzo: 250-680 euro
Bracciale tennis della collezione Diamazing
Bracciale tennis della collezione Diamazing. Prezzo: 3090 euro
Catena con pendente in oro bianco e diamante. Prezzo: 240-540 euro
Catena con pendente in oro bianco e diamante. Prezzo: 240-540 euro

Anello trilogy. Prezzo: 300-1.400 euro
Anello trilogy. Prezzo: 300-1.400 euro







La guerra dei diamanti

È scoppiata la guerra dei diamanti. Produttori di gemme sintetiche contro chi sostiene le pietre naturali. E non è solo una faccenda tra aziende, perché tocca argomenti che interessano tutti quelli che possiedono gioielli con diamanti e hanno finora pensato di avere nel cassetto un valore che rimane inalterato nel tempo, addirittura, aumenta. La vicenda è raccontata in un lungo articolo di Jck, che trovate qui.

Un passo indietro

Tempo fa abbiamo raccontato di Diamond Foundry, azienda che produce diamanti sintetici grazie a una complicata e costosa nuova tecnologia e di cui è socio anche Leonardo DiCaprio. Le pietre sono talmente simili a quelle autentiche che è molto difficile, se non impossibile, distinguerle da quelle originali. La faccenda ha profondamente irritato il maggior esperto mondiale di diamanti, Martin Rapaport. Lui è un guru che stabilisce prezzi e tendenze, prevede e influenza il mercato delle gemme più ambite. Rapaport, quindi, si è scagliato contro Diamond Foundry, con un articolo che vale la pena di leggere. Si intitola La truffa diamante sintetico. Il primo argomento contro la diffusione delle pietre artificiali, per quanto esteticamente perfette, riguarda il valore etico sostenuto dall’azienda che li produce.

Non è vero, sostiene Rapaport, che i diamanti sintetici sono più etici di quelli naturali. Per esempio, perché sottraggono lavoro ai poveri che estraggono quelli autentici. Insomma, chi afferma che i diamanti sintetici sono più etici è un bugiardo. Un punto molto sensibile perché i diamanti sintetici non costano molto meno di quelli originali e sono proposti dal marketing con un valore etico in più per convincere i possibili acquirenti nella scelta.

C’è, poi, un secondo punto: i diamanti naturali sono sempre stati un investimento che dura nel tempo, mentre il prezzo di quelli sintetici è destinato a scendere nel tempo, dato che i costi di produzione si abbasseranno come per tutti gli oggetti legati alla tecnologia. Su questo punto, però, Jck obietta: primo, non è detto che i diamanti sintetici debbano per forza abbassarsi di prezzo. Secondo, non è detto neppure che quelli naturale mantengano inalterato il loro valore per sempre.

DiCaprio risponde

La storia non è finita. Diamond Foundry, infatti, ha risposto per le rime: primo, creare gemme perfette in laboratorio è e rimarrà costosissimo, quindi il prezzo dei diamanti sintetici non scenderà. Inoltre, secondo l’azienda, Rapaport è semplicemente una pedina in un «cartello» occulto di produttori di diamanti. Infine, l’azienda che ha DiCaprio (ricordate il suo film Blood Diamond?) tra i proprietari lancia una sfida. E propone al Botswana di costruire lì un impianto che produca diamanti sintetici, per compensare la perdita nelle vendite di diamanti. Difficile, però, che l’idea possa davvero entrare in porto. Restano le polemiche, ad alta caratura. Federico Graglia

Leonardo DiCaprio in «Blood Diamond»
Leonardo DiCaprio in «Blood Diamond»
Anello Trilogy, oro bianco e diamanti. Prezzo: 8.345 euro
Anello Trilogy, oro bianco e diamanti. Prezzo: 8.345 euro

 

Anello con diamante sintetico di Diamond Foundry
Anello con diamante sintetico di Diamond Foundry
Diamante con taglio a brillante
Diamante naturale con taglio a brillante

 

Questo anello è da record

Ecco le immagini del più grande anello crossover con diamanti taglio cuscino del mondo. Lo ha realizzato il gioielliere britannico Hancocks, utilizzando due grandi pietre da 20 carati. L’anello di diamanti è valutato 1,6 milioni di sterline, ed è così raro che avrà una propria guardia di sicurezza nel negozio della Maison londinese, a Burlington Arcade, Mayfair. Nelle intenzioni di Hancocks è destinato a essere un anello di fidanzamento. I due diamanti da 20 carati complessivamente pesano 41.78 carati. «Sono estremamente rari, dato che hanno una corrispondenza perfetta. Le pietre sono state tagliate dallo stesso pezzo di diamante grezzo, e sono veramente eccezionale», ha spiegato a Professional Jeweller Stephen Burton, amministratore delegato di Hancocks. «Nei miei oltre 40 anni di lavoro nel settore della gioielleria non ho mai visto una coppia di pietre così grandi e ben assortita come queste, che hanno origine dallo stesso diamante grezzo. Sono perfetti in termini di taglio e stanno bene uno accanto all’altro». L’anello è stato progettato da Amy Burton, 34 anni, come parte della sua linea Unum. Federico Graglia

Il doppio anello con diamanti taglio cuscino di Hancocks
Il doppio anello con diamanti taglio cuscino di Hancocks

Yeprem in palmo di mano

Yeprem usa solo diamanti incolore montati su oro bianco o platino, il classico dei classici. Eppure dal marchio libanese potete aspettarvi tutto tranne che un gioiello tradizionale. Infatti, il design è davvero insolito, una combinazione di ispirazioni orientali, la forma a serpente delle collane per esempio, oppure le variazioni sul tema del bracciale da palmo, con scintillanti appuntite estremità e i tagli dell’alta gioielleria. Tutto è iniziato 50 anni a Beirut quando Yeprem Chakardemyan ha aperto il suo negozio, una piccola impresa a conduzione familiare che nel tempo è diventato un brand internazionale, ma tutto è cambiato nel 2012 quando il figlio di Chakardemian, Loutfic, ha assunto la direzione artistica e impresso una svolta letteralmente felina. Infatti, in poco tempo il marchio molto amato in Medio Oriente ha ottenuto grande successo negli Stati Uniti con una collezione battezzata Claw, ossia artigli, che strisciano sul dito, decorano la mano e brillano su Rihanna, Madonna e Jennifer Lopez.

Non a caso Yeprem si trova nei migliori department store come Neiman Marcus, Harvey Nichols e Bergdorf Goodman e l’anno scorso ha vinto anche i Couture Design Awards, considerati come gli Oscar del mondo della gioielleria, nella categoria People’choice: il suo bracciale da palmo Ararad della collezione Y-Conic evidentemente piace alla gente (https://gioiellis.com/i-14-vincitori-degli-oscar-del-gioiello). All’ultima edizione di Baselworld, dove rispetto agli anni passati i diamanti incolore erano più numerosi di quelli colorati, Yeprem ha presentato una sorprendente collana Firework della collezione Y-Not, con diamanti taglio rotondo e marquise che da un lato formano il corpo di un serpente e dall’altro piano piano si allargano fino a espandersi come fuochi di artificio, appunto. Sbocciano i fiori, gemme tagliate rotonde, a pera e marquise negli anelli tripli della Y-Not Smart collection, oppure in oro bianco da indossare a metà dito come fiocchi. E per una mano regale c’è il bracciale da palmo in stile corona. M.B.

Il bracciale Ararad della Y-Conic collection, vincitore dei Couture Awards
Il bracciale Ararad della Y-Conic collection, vincitore dei Couture Awards
Yeprem, collana Fireworks della collezione Y-Not con diamanti taglio rotondo e marquise
Yeprem, collana Fireworks della collezione Y-Not con diamanti taglio rotondo e marquise
Anelli da falange Y-Couture della collezione Never Beyond
Anelli da falange Y-Couture della collezione Never Beyond
Anello triplo Y-Not della collezione Smart con diamanti taglio rotondo, a pera e marquise
Anello triplo Y-Not della collezione Smart con diamanti taglio rotondo, a pera e marquise
Bracciale da palmo Y-Couture della collezione mYstress
Bracciale da palmo Y-Couture della collezione mYstress
JLO_Yeprem
Jennifer Lopez che indossa orecchini e anelli formati Yeprem

 

Idea regalo: il ciuccio di platino

È nato il vostro nipotino? Prima di correre ad acquistare il classico (e inutile) cucchiano d’argento, considerate questa alternativa escogitata da Eyal Cohen, proprietario della Luxury Diamonds, azienda che propone pietre ma anche gioielli realizzati con la pietra più preziosa. È lui che ha pensato a un ciuccio da 400.000 dollari: è il primo della nuova linea di Cohen chiamata Objet de Luxe. Il ciuccio è realizzato con 112 grammi di platino, una perla bianca di 10 millimetri e diamante verde-blu naturale. «Il ciuccio è destinata a essere un ricordo, non è davvero per il bambino», si giustifica Cohen. «Sul gioiello può essere inciso con il nome del bambino. Non lo ho fatto con un cliente specifico in mente, piuttosto ho creato la linea di colmare un vuoto nel mercato», ha spiegato Eyal Cohen a Jck. Lui rappresenta la quinta generazione di una famiglia di gioiellieri ed esperti di diamanti. Lo zio di Eyal è uno dei migliori commercianti di diamanti a Hong Kong. Eyal ha conseguito la laurea in gemmologia a Gerusalemme, dove è nato. Ma non sappiamo se abbia dei figli piccoli… Federico Graglia

Ciuccio in platino, perla e diamante colorato
Ciuccio in platino, perla e diamante colorato
Un raro diamante verde contornato da bianchi e fancy pink
Un raro diamante verde contornato da bianchi e fancy pink
Anello con diamanti bianchi e rosso
Anello con diamanti bianchi e rosso
Orecchini con diamanti bianchi e gialli
Orecchini con diamanti bianchi e gialli
Anello con diamanti rosa marquise e Fancy Light Blue al centro
Anello con diamanti rosa marquise e Fancy Light Blue al centro
Anello con diamanti bianchi e Fancy Vivid yellow centrale
Anello con diamanti bianchi e Fancy Vivid yellow centrale

Nuove Emozioni con Damiani

Nell’autunno scorso abbiamo svelato la nuova collezione firmata Damiani, Emozioni (https://gioiellis.com/le-piacevoli-emozioni-di-damiani). L’idea della collezione era presentare un setting per esaltare le caratteristiche dei diamanti, in particolare dei diversi tagli con cui sono composti i gioielli e in particolare al diamante centrale, esaltato da una rivière di brillanti di dimensioni crescenti che lo rendono ancora più luminoso. Siamo ora in grado di presentare questa collezione nella sua completezza. È una lavorazione complessa che si realizza con l’alternarsi di diamanti taglio navette contornati da una riviere degradée, che ne sottolinea la luminosità e la perfezione, disegnando nell’insieme una composizione di foglie e petali. Sono due varianti in cui è proposta la collezione, una total white e una total brown su oro rosa. Alle due parure composte dai quattro pezzi classici, anello bracciale collier e orecchini, si aggiungono numerose varianti tra cui: orecchini air-cuff, ciondoli, anelli contrarié. Infine, c’è un notevole trittico di anelli caratterizzati da una preziosa pietra centrale in zaffiro rubino e smeraldo. Lavinia Andorno

Orecchini in oro bianco della collezione Emozioni
Orecchini in oro bianco della collezione Emozioni
Due collane: versione in oro rosa e oro bianco
Due collane: versione in oro rosa e oro bianco
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Orecchini con pendente in oro rosa della collezione Emozioni
Orecchini con pendente in oro rosa della collezione Emozioni
Orecchini con pendente in oro bianco della collezione Emozioni
Orecchini con pendente in oro bianco della collezione Emozioni
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco, zaffiro e diamanti
Anello in oro bianco, zaffiro e diamanti
Anello in oro bianco, smeraldo e diamanti
Anello in oro bianco, smeraldo e diamanti
Anello in oro bianco, rubino e diamanti
Anello in oro bianco, rubino e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti

Un bacio da Recarlo

Dopo aver incoronato Sissi giusto un mese fa (ne abbiamo parlato qui: https://gioiellis.com/recarlo-incorona-sissi) da Recarlo ecco di nuovo la collezione Anniversary. Primavera, aria di fidanzamenti, matrimoni, sogni d’amore: i gioielli del brand piemontese presentano una incastonatura a cuore. Quello che è un cavallo di battaglia del brand, anello e diamante, ha ora un gambo arricchito da un pavé. La pietra centrale è fissata grazie alle classiche quattro  griffes: tra una e l’altra c’è un piccolo cuore in oro bianco, che presenta una leggera torsione: una scelta che serve probabilmente a conferire movimento a una forma (l’anello solitaire) molto utilizzata. Il diamante centrale è proposto in tre diverse carature, da 0,5 , 1 e 1,5, ovviamente a prezzi differenti. Gli orecchini hanno lo stesso stile: anche in questo caso pavé di diamanti e curve sinuose, con una pietra centrale posta in prossimità del lobo. Un festival dei riflessi, che continua nella catenina con pendente a forma di virgola: «come un bacio sul collo», recita il comunicato stampa. Margherita Donato

Anello solitario Valentin Anniversary con gambo pavè, oro bianco 18 kt e diamanti. Disponibile con la pietra centrale da 0,5 – 1 e 1,5 ct
Anello solitario Valentin Anniversary con gambo pavè, oro bianco 18 kt e diamanti. Disponibile con la pietra centrale da 0,5 – 1 e 1,5 ct
Orecchini punto luce Anniversary con contorno pavè, oro bianco 18 kt e diamanti
Orecchini punto luce Anniversary con contorno pavè, oro bianco 18 kt e diamanti
Girocollo punto luce Anniversary con contorno pavè, oro bianco 18 kt e diamantiGirocollo punto luce Anniversary con contorno pavè, oro bianco 18 kt e diamanti
Girocollo punto luce Anniversary con contorno pavè, oro bianco 18 kt e diamanti

Graff da brividi

Collana da brivido, orologio-bracciale choc: a Baselworld il brand britannico Graff ha sciorinato il suo meglio. Orologi-gioiello, come quello con diamanti bianchi montati come fossero un morbido nastro, oppure le ormai classiche farfalle tempestate di zaffiri rosa o azzurri, che si aprono svelando il quadrante del segnatempo. Tra l’altro, la scelta di una bracciale di diamanti con un piccolo orologio al centro può sembrare una strada molto tradizionale: Graff, però, ci tiene a far sapere che ormai per arrivare a questi livelli bisogna utilizzare anche le nuove tecnologie, in questo caso una stampante 3D, accanto al lavoro artigianale degli orafi. Ma, naturalmente, Graff è e rimane soprattutto un gioielliere. Abbiamo potuto vedere da vicino le superbe collane con diamanti bianchi a goccia, come fosse una cascata di acqua cristallina. Oppure di diamanti e zaffiri, in questo caso indossata da una modella. Oppure la collana che ha fatto sgranare gli occhi a più di un visitatore, composta da diamanti e grossi smeraldi. Margherita Donato

Spilla Love Bird, con diamanti, onice e zaffiri
Spilla Love Bird, con diamanti, onice e zaffiri
Collana con diamanti a goccia per 86 carati
Collana con diamanti a goccia per 86 carati
Bracciale di diamanti firmato Graff (da Instagram)
Bracciale di diamanti firmato Graff (da Instagram)
Imponente collana di diamanti e smeraldi a Baselworld
Imponente collana di diamanti e smeraldi a Baselworld
Collana di diamanti e zaffiri
Collana di diamanti e zaffiri
Lavorazione del bracciale-orologio di diamanti ispirato alla neve
Lavorazione del bracciale-orologio di diamanti ispirato alla neve
Orologio con farfalla tempestata di zaffiri, che si apre per svelare il quadrante
Orologio con farfalla tempestata di zaffiri, che si apre per svelare il quadrante
Bracciale-orologio di diamanti
Bracciale-orologio di diamanti
Lo stand di Graff a Baselworld
Lo stand di Graff a Baselworld

De Beers on the rocks

Tra tutte le collezioni di alta gioielleria presentate in occasione delle settima Couture di Parigi, le creazioni di De Beers sono quelle dallo stile più astratto, ma non per questo meno preziose. E infatti, come non rimanere abbagliati dall’insieme di linee rigorose e pulite della collana Mosaic? Due girocolli a forma V su cui sono montati 2.285 diamanti taglio trillion (https://gioiellis.com/guida-pietre-taglio/), da indossare insieme o separatamente, ma anche uno solo riesce a creare un effetto sbalorditivo, come un gioiello da notte degli Oscar o comunque da tappeto rosso. E che dire del diamante giallo flawless da 70 carati con montatura in oro rosa per evidenziare la perfezione della pietra? Lussuosissimo e discretamente appariscente è il bracciale Stream, dal disegno elegante e grafico con tre fila di diamanti che si intersecano e alla cui estremità pendono tre gocce purissime taglio pera. Piccole mattonelle asimmetriche che contengono tre diamanti taglio brillante si alternano a inserti rotondi per formare i sette fili che compongono il raffinatissimo bracciale Glacier, in una interpretazione quasi pixelata del tema dell’acqua.

De Beers collana doppia Mosaic con 2856 diamanti taglio trillion
De Beers collana doppia Mosaic con 2856 diamanti taglio trillion
De Beers, anello con diamante giallo da 70 carati montato su oro rosa
De Beers, anello con diamante giallo da 70 carati montato su oro rosa
De Beers, bracciale Stream con diamanti a goccia taglio pera
De Beers, bracciale Stream con diamanti a goccia taglio pera
De Beers, bracciale Glacier
De Beers, bracciale Glacier

Asian Star Jewels, modernissima India

Tra i tanti produttori asiatici che da qualche anno si affollano sul mercato europeo, spesso con risultati modesti, c’è anche chi, come Asian Star Jewels propone uno stile diverso. Diamo un’occhiata alla sua produzione. Il brand fa parte del gruppo indiano Asian Star, che è una delle principali case d’affari nel settore dei diamanti con base a Mumbai. Tanto per dare un’idea, sul mercato Asian Star riversa 300.000 gioielli all’anno. Insomma, un colosso della gioielleria, che oltre alla lavorazione dei diamanti, si occupa della produzione e della vendita al dettaglio di anelli, bracciali, collane. A VicenzaOro Asian Star Jewels ha portato una collezione che non è per nulla parente della oreficeria tradizionale indiana, con tante pietre colorate e tanti fronzoli. Anzi, si ispira al design moderno europeo: a voi il giudizio se ci è riuscita o no. Di sicuro gli anelli in oro e diamanti con quelle strane evoluzioni della banda in oro rosa sono molto lontane dalla gioielleria tradizionale come quella del Rajastan. Margherita Donato

Asian Star Jewels, anello in oro rosa e diamanti
Asian Star Jewels, anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro bianco e pietra colorata
Anello in oro bianco e pietra colorata
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldi
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldi
Anello Asian Star in oro rosa
Anello Asian Star in oro rosa
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