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Recarlo Square e Tattoo

Due nuove collezioni firmate Recarlo (le altre novità le trovate qui): si chiamano Square e Tattoo. La prima si ispira a dipinti regali, tiare del regno Sabaudo, con zaffiri cabochon, trattenuti da griffe che si aprono come fiori per accogliere un piccolo diamante. La collezione Square si compone di un anello dai perimetri che si raccordano dentro a una forma quadrata, da cui prende il nome. Il gioiello è compost da quattro zaffiri cabochon e da piccoli diamanti bianchi sulle griffe. Negli orecchini sono inseriti una baguette di diamanti. Il pendente per la collana è trattenuto da una catenina intervallata da zaffiri contornati da una lievissima smaltatura Bleu Royal, realizzata interamente a mano. La collezione di anelli Tattoo si ispira a elementi come gli anelli multipli e il tatuaggio (da cui prende il nome). Come si conciliano? Con brillanti e cinque varianti cromatiche della goccia centrale: la più preziosa, in total white, completamente di diamanti; la versione celebrativa del blu, con diamanti e zaffiro, realizzato in positivo e negativo, e due varianti più classiche con la goccia in rubino o in smeraldo. Un cuoricino, nella parte sottostante, lega tra loro i tre anelli in brillanti di Recarlo. Lavinia Andorno

Recarlo, anello della collezione Square
Recarlo, anello della collezione Square
Orecchini della collezione Square
Orecchini della collezione Square
Recarlo, anelli con diamanti e zaffiri
Recarlo, anelli con diamanti e zaffiri
Collana della collezione Square
Collana della collezione Square
Anello Tattoo
Anello Tattoo
Anello Tattoo, retro
Anello Tattoo, retro

 

Chanel sotto il segno del leone



Per Chanel il ruggito del leone non finisce mai. Lanciata nel 2012, la collezione di alta gioielleria Sous le signe du Lion si rinnova nello stile classico e aggressivo della linea. La collezione ricorda, con nostalgia, l’amore della fondatrice della maison, Coco Chanel, per Venezia, città in cui è vissuta dopo la morte dell’amato Boy Capel e dove sono stati presentati i gioielli al momento del lancio. In origine la collezione era composta da 58 pezzi di alta gioielleria. Altra coincidenza: la creatrice francese era nata proprio  sotto il segno zodiacale del Leone. E la celebre stilista ha interpretato l’immagine del re della foresta come simbolo di forza, e anche come un segno del suo destino. Così il leone ha continuato a giocare una parte importante nel linguaggio simbolico di Coco. Che ora rivive più scintillante che mai. Ecco le immagini dei nuovi pezzi della serie. Matilde de Bounvilles





Orecchini in oro bianco, diamanti e perle
Orecchini in oro bianco, diamanti e perle

Collane della collezione Sous le signe du Lion
Collane della collezione Sous le signe du Lion
Collana in oro bianco e diamanti
Collana in oro bianco e diamanti
Chanel, orecchini pendenti della collezione Sous le signe du Lion
Chanel, orecchini pendenti della collezione Sous le signe du Lion
Bracciale leone in oro
Bracciale leone in oro
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Chanel, anello d'oro  Sous le signe du Lion
Chanel, anello d’oro Sous le signe du Lion

Anelo della collezione Sous le signe du Lion in oro bianco e diamanti
Anelo della collezione Sous le signe du Lion in oro bianco e diamanti







I nuovi fiori di Pasquale Bruni

Nuovi fiori nei Giardini Segreti di Pasquale Bruni, a VicenzaOro. Haute Couture, più semplici o dal gusto retrò: tante versioni diverse che si aggiungono ai modelli presentati a Milano per il lancio della collezione ispirata agli spazi verdi nascosti nei cortili delle dimore storiche della città (https://gioiellis.com/i-giardini-segreti-di-pasquale-bruni/ ). Anelli doppi dai fiori di quattro petali con diamanti champagne e oro rosa o pietre incolori su oro bianco nella linea haute couture che nella combinazione più chiara formano anche una preziosa parure. C’è la collana in oro flex (una lavorazione per cui il metallo messo in forma memorizza la torsione per indossarlo facilmente) che di fiori ne ha addirittura sei, così la luce è assicurata ma la leggerezza pure. E, ancora, il bracciale dal design contrarié, dove l’opposto è una singola foglia allungata, in oro flex in due dimensioni nelle due colorazione e in una versione senza diamanti, una proposta entry level che si aggira sui 3 mila euro.

Nelle immagini potete vedere anche la variante colorata della candida parure indossata dalla modella in fiera, di grande effetto e molto donante: il disegno è lo stesso ma al posto dei diamanti sono incastonate l’agata verde e le tsavoriti tagliate come le pietre della collana Mandala. Sempre nella linea Haute Couture, ecco una nuova colorazione dell’anello Mille e una… in questo caso un’acquamarina appoggiata su un letto di mille diamanti che conferisce un effetto a specchio. Se la lavorazione del pavé è un segreto della Maison, eseguita accostando metodi tradizionali a nuovi studi di incassatura, quello che invece si vede è una pietra cabochon con la parte posteriore sfaccettata in modo irregolare, che ricorda il fiore della collezione BonTon, mentre la forma della foglia è quella di Giardini Segreti. Infine, tanti anelli con combinazioni diverse e gioielli full pavé o lisci con foglie allungate, con la lavorazione a traforo e diamanti taglio rosetta per dare a ogni donna la possibilità di creare il proprio giardino.

Giardini Segreti, anelli doppi Haute Couture in oro bianco e diamanti incolori e in oro rosa diamanti colorati
Giardini Segreti, anelli doppi Haute Couture in oro bianco e diamanti incolori e in oro rosa diamanti colorati. Foto di Carolina Nobile
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio in oro rosa e diamanti champagne
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio in oro rosa e diamanti champagne
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio con fiori a quattro petali della parure in oro bianco e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, anello doppio con fiori a quattro petali della parure in oro bianco e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, collana con sei fiori a quattro petali della parure in oro bianco flex e diamanti incolori
Giardini Segreti Haute Couture, collana con sei fiori a quattro petali della parure in oro bianco flex e diamanti incolori

Nella pagina seguente altre immagini inedite della collezione Giardini Segreti di Pasquale Bruni

Una chitarra di diamanti al collo

Per molte donne (e uomini) la chitarra non è solo uno strumento musicale, ma anche un simbolo di libertà. Ora può essere anche un gioiello, come dimostra Coronet, un brand sbarcato negli Usa un paio di anni fa dalla costola della Aaron Shum Jewellery di Hong Kong. Da non sottovalutare: a Baselworld 2015 Coronet è diventato il secondo marchio asiatico gioielli a essere ospitato nel prestigioso padiglione 1, dopo Mikimoto nel 1996. La società, che ha base operativa in California, a VicenzaOro September ha portato un gioiello da Guiness, dopo un tour mondiale passato dalla Svizzera alla Cina: una chitarra Gibson da 2 milioni di dollari tempestata di diamanti (400 carati), opera del designer Mark Lui. È il risultato di 700 giorni di lavoro di un team di 68 persone ed è la chitarra più costosa al mondo. Ma, accanto alla chitarra per musicisti Aaron Shum Jewellery ne propone anche altre con le dimensioni di un pendente da legare a una collana. Hanno la silhouette di una chitarra elettrica, sono realizzate in oro bianco e quasi completamente ricoperte da piccoli diamanti. Piaceranno a chi ama il rock, ma anche il lusso.

Va aggiunto anche un altro aspetto: Coronet utilizza una particolare tecnica per il taglio delle pietre: crea un grande effetto solitaire luminoso con soli 30 punti di diamante. L’impostazione è brevettata: il diamante non ha punte centrali e vanta rifrazione della luce superiore (sostiene Coronet) e raggiunge uno splendore ottimale a circa un terzo del peso in carati e un decimo del prezzo di un solitario equivalente. M.d.B.

La chitarra Gibson tempestata di diamanti di Coronet
La chitarra Gibson tempestata di diamanti di Coronet
La presentazione della chitarra a VicenzaOro September
La presentazione della chitarra a VicenzaOro September
Pendente a forma di chitarra Gibson
Pendente a forma di chitarra Gibson
Pendente a forma di chitarra di Coronet
Pendente a forma di chitarra di Coronet
Catena con chitarra pendente
Catena con chitarra pendente
Pendente a forma di chitarra elettrica
Pendente a forma di chitarra elettrica
Chitarra elettrica di Coronet
Chitarra elettrica di Coronet

Il giardino di rose di Graff

Graff, sinonimo di diamanti e gioielli, ama le rose. La Maison di New York, ha creato Rosette, una serie di collane e orecchini con pendenti che si ispirano al fiore più amato, cantato, e coltivato. Questo roseto è, come è lecito aspettarsi, una serie di otto pezzi in cui fioriscono diamanti, la pietra più utilizzata, ma anche smeraldi, rubini e zaffiri. I petali sono composti da corolle di piccoli brillanti, con al centro un diamante più grosso, sempre con il classico taglio rotondo. I ciondoli sono legati a una catena d’oro bianco, spesso ornata a sua volta da pietre preziose, a volte con la forma di piccoli fiocchi. Un roseto dalle mille luci, dai riflessi preziosi, più raro della rosa nera.

Graff, collana con pendente, diamanti, rubini e oro bianco
Graff, collana con pendente, diamanti, rubini e oro bianco
Collana della serie Rosette
Collana di diamanti della serie Rosette
Orecchini pendenti di Graf, diamanti e zaffiri
Orecchini pendenti di Graf, diamanti e zaffiri
Collana e pendente della collezione Rosette, diamanti e zaffiri
Collana e pendente della collezione Rosette, diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti di Graff
Orecchini con diamanti di Graff
Orecchini con diamanti e smeraldi di Graff
Orecchini con diamanti e smeraldi di GraffLa

Bicego prezioso al verde

Marco Bicego al verde. Ma prezioso: il colore, infatti, è quello degli smeraldi, incastonati in orecchini che montano anche diamanti. Gli orecchini fanno parte della collezione Unico e sono  ispirati a un gusto classico. I pendenti firmati dalla maison vicentina sono composti da cinque smeraldi e un diamante collocato a perno, su una montatura in oro giallo 18 carati. Il taglio degli smeraldi è «uneven», cioè leggermente irregolare. Prezzo su richiesta. M.d.B. 

Orecchini con smeraldi e diamanti, Marco Bicego
Orecchini con smeraldi e diamanti, Marco Bicego


Harry Winston sfavillante

Gli anni Trenta continuano ad alimentare l’ispirazione dei designer di gioielli, come testimonia l’ultima collezione di Harry Winston. Il brand americano, soprannominato «re dei diamanti», ha di recente aperto una boutique a Roma, in via Condotti. E questa collezione, che adotta uno stile revival Art Deco, fa uso intensivo della magica pietra che fa innamorare le donne. La geometria delle collane, dei bracciali e degli orecchini, il taglio delle pietre e la loro disposizione, la simmetria tra linee rette e semicerchi rispecchiano la scelta stilistica. Tutti i pezzi della collezione sono composti da diamanti tagliati a mano tenuti assieme da una sottile struttura di platino. Abbaglianti. Giulia Netrese

Harry Winston, orecchini collezione Art Deco
Harry Winston, orecchini collezione Art Deco
Harry Winston, collana con pendente collezione Art Deco
Harry Winston, collana con pendente collezione Art Deco
Harry Winston, bracciale collezione Art Deco
Harry Winston, bracciale collezione Art Deco
Harry Winston, bracciale collezione Art Deco
Bracciale Harry Winston
Collana a doppio giro, Harry Winston, collezione Art Deco
Collana a doppio giro, Harry Winston, collezione Art Deco

Un Talisman per De Beers

Un diamante è per sempre, anche se grezzo come quello che De Beers ha volutamente lasciato nella sua forma originale a ottaedro nella collana della collezione Talisman. Una pietra da 13 carati di color arancione bruciato che segna il ritorno all’alta gioielleria dopo quattro anni con nuovi pezzi creati per festeggiare una linea nata dieci anni fa. Il grande medaglione Wondrous Sphere, dalle dimensioni di un piattino, è la star della collezione, un pezzo unico composto da tre cerchi mobili tridimensionali che richiama le sfere celesti punteggiato da diamanti come fossero stelle. Un gioiello per intenditori che costa 1 milione di dollari (pari a circa 900  mila euro). Decisamente più accessibili, ma sempre classificabili come alta gioielleria, altri piccoli talismani, bracciali, orecchini e anelli, ma su tutti i pezzi la designer Hollie Bonneville-Barden ha inserito pietre non lavorate in una vasta gamma di tonalità di verde, rosa, blu e marroni, montate a filo per esaltarne la luce naturale abbinate abbinate ad altre invece classicissime perché lucidate e tagliate a baguette, rosa brillante e altri tagli misti. Non è la singola pietra a fare il gioiello ma l’armonia tra grezzo e lavorato, sebbene al centro comunque ci sia sempre un diamante colorato e grezzo. Una digressione per lo specialista di diamanti bianchi con l’obiettivo di raggiungere nuovi clienti, meno tradizionali. Forse un azzardo nello stile ma la compagnia se lo può permettere visto che come ha spiegato il suo amministratore delegato François Delage, gli affari crescono a doppia cifra, persino in Cina nonostante il giro di vite del governo, perché sembra che i clienti cinesi tendano ad acquistare i gioielli De Beers per se stessi e non come regali. A settembre nei negozi, intanto ecco le immagini. Lavinia Andorno

Collezione Talisman, medaglione Wondrous Sphere (sfera meravigliosa),  con un diamante centrale da 13, 17 carati. Prezzo: 1 milione di dollari
Collezione Talisman, medaglione Wondrous Sphere (sfera meravigliosa), con un diamante centrale da 13, 17 carati. Prezzo: 1 milione di dollari
Collezione Talisman, medaglie in oro rosa martellato a mano con diamanti bianchi taglio brillante e baguette e diamanti grezzi in tutte le forme e dimensioni nei toni del marrone. Prezzo: 21300 euro circa
Collezione Talisman, medaglie in oro rosa martellato a mano con diamanti bianchi taglio brillante e baguette e diamanti grezzi in tutte le forme e dimensioni nei toni del marrone. Prezzo: 21300 euro circa
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Collezione Talisman, anello da mignolo da uomo, in oro bianco lavorato con al centro un grande diamante grezzo a forma di ottaedro di colore giallo circondato da quattro diamanti taglio baguette ae altrettanti non lavorati fancy. Prezzo: circa 14.750 euro
Collezione Talisman, bracciale rigido aperto in oro giallo cone le estremità a contrasto: un disco con un diamante bianco taglio rosa e un rombo  con un diamante grezzo marrone caldo. Prezzo: 2300 euro circa
Collezione Talisman, bracciale rigido aperto in oro giallo cone le estremità a contrasto: un disco con un diamante bianco taglio rosa e un rombo con un diamante grezzo marrone caldo. Prezzo: 2300 euro circa

 

Collezione New Talisman, collana
Collezione New Talisman, collana
Collezione New Talisman, dettaglio collana
Collezione Talisman, dettaglio collana
Collezione New Talisman, bracciale
Collezione Talisman, bracciale
Collezione New Talisman, orecchini
Collezione Talisman, orecchini
Collezione New Talisman, anello
Collezione Talisman, anello

A Singapore la Borsa dei diamanti

I diamanti arrivano in Borsa. Si potranno acquistare le gemme per investimento, oltre che per passione e il piacere di vederli brillare sui gioielli. Proprio come avviene già per l’oro e, mano romanticamente, per materie come petrolio o rame. Ma la novità è che il trading sui diamanti si potrà fare direttamente con pietre vere, non con strumenti finanziari. Gli affari inizieranno a Singapore a settembre. Il Singapore Diamond Investment Exchange (SDIX) sta mettendo a punto la tecnologia di scambio per il mercato dei diamanti, nel tentativo di creare una nuova classe di attivi per la comunità finanziaria, senza la necessità di passare attraverso intermediari diamanti privati.

Se volete partecipare al mercato dei diamanti preparatevi, comunque, a sborsare un po’ di soldi. A Singapore si potranno acquistare e rivendere «cesti» di diamanti classificati e certificati in laboratorio, ma anche singole pietre. La fornitura delle pietre sarà inizialmente assicurata dalla India’s Bharat Diamond Bourse. La nuova piattaforma è la primo del suo genere a livello mondiale e si differenzia dai sistemi esistenti, come il Singapore Diamond Exchange, che consente solo di acquistare i diamanti, ma non di scambiarli.

Attenzione, però: sappiate che questo tipo di investimento è per esperti. I prezzi dei diamanti hanno avuto un andamento caotico. Per esempio, dopo le quotazioni in aumento, nel 2014 le pietre già lavorate sono scese di quasi il 9% nel 2014, secondo le stime di Rapaport, la Bibbia degli operatori di gemme. Inoltre, i ricarichi sul prezzo di origine accrescono i rischi. Una pietra acquistati all’ingrosso e venduta al dettaglio può aumentare di prezzo in media fino al 200%. Insomma, investire nel mercato dei diamanti non è semplice come acquistare un Bot, anche se probabilmente è più piacevole. Federico Graglia

Una cascata di diamanti
Una cascata di diamanti
Singapore skyline
Singapore skyline

È guerra tra diamanti e cubic zirconia





Un gruppo di aziende specializzate nell’estrazione dei diamanti ha deciso di combattere la diffusione delle pietre sintetiche, come i cubic zirconia. Ne dà notizia il Wall Street Journal. Il gruppo, chiamato il diamante Producers Association, è guidata da grandi grupp come De Beers, Alrosa, Petra Diamonds e Rio Tinto. La guerra prevede una campagna di comunicazione che ha a disposizone un budget annuale di 6 milioni dollari. L’obiettivo è promuovere diamanti come bene di lusso per i consumatori di fascia alta ed evidenziare il fascino dei diamanti naturali, per combattere l’apprezzamento per quelli sintetici meno costosi. Non sarà una passeggiata. Il nuovo gruppo, d’altra parte, i mezzi ce li ha: basti dire che De Beers tempo fa controllava l’80% dei diamanti estratti del mondo e ha aperto la strada all’uso dei diamanti per gli anelli di nozze. Il suo slogan «Un diamante è per sempre» è stato proclamato dalla rivista Advertising Age come una delle migliori dieci campagne pubblicitarie del 20esimo secolo. Ora De Beers controlla circa un terzo delle vendite di diamanti del mondo.

Diamanti grezzi
Diamanti grezzi

Ma, secondo gli esperti, la domanda di diamanti quest’anno ha traballato e i prezzi non sono stati così alti come nelle attese. De Beers, che è controllata all’85% da gigante minerario Anglo-American, ha fatto sapere che «alla luce delle condizioni di mercato correnti» prevede di tagliare la produzione di circa 2 milioni di carati. Sul mercato vi è un eccesso di diamanti da parte delle società di intermediazione, che comprano pietre grezze da tagliare e lucidare per la vendita a dettaglianti, sostiene l’analista minerario David Butler, di Barclays. Così le società hanno venduto in modo più aggressivo in questi mesi per fare cassa, spingendo verso il basso i prezzi dei diamanti lavorati. Se a questo si aggiunge una domanda oscillante, si capisce perché le aziende minerarie puntino a combattere con decisione i «concorrenti» diamanti sintetici, che minacciano di sottrarre loro altre quote di mercato. La Cina è diventata il maggior produttore di diamanti sintetici e, visto che la classe media cinese è tra i maggiori acquirenti di gioielleria, la vendita di diamanti naturali ci potrebbe essere influenzata negativamente da un aumento delle vendite di pietre sintetiche nazionali. Il Wall Street Journal fa anche notare che la maggior parte dei diamanti sintetici sono utilizzati per scopi industriali, ma in passato sono stati spacciati per diamanti naturali anche per i gioielli.  Nel 2012 circa 600 diamanti sintetici non dichiarati sono stati trovati nai laboratori di Anversa e Bombay, e circa 200 diamanti artificiali sono stati scoperti a Shenzhen, in Cina, nel 2013. Federico Graglia

Anello con diamanti di De Beers
Anello con diamanti di De Beers
L'insegna De Beers
L’insegna De Beers

Miniera della Culinam
Miniera della Culinam







Fernando Jorge da Rio a Londra

Non lasciatevi ingannare dal nome della nuova collezione di Fernando Jorge: Stream. Non ha nulla di digitale ma, al contrario, è un tuffo nel mondo reale. Che è pieno di colori, con giada, calcedonio, quarzo milky traslucido e smeraldi, pieno di luce con l’oro giallo e rosa e i diamanti champagne e brown, e pieno di frizzante energia con le sue forme aerodinamiche, apparentemente semplici ma difficili da realizzare. Sono pezzi che ricordano forme organiche, l’anello in calcedonio rosa con una fila di diamanti per esempio potrebbe sembrare la dentatura di un animale o una medusa o il flusso, stream appunto, della musica, del carnevale a ritmo di Samba del suo paese d’origine, il Brasile, dove Jorge, che risiede a Londra, fa produrre i suoi gioielli e acquista le pietre. Un tocco di allegria che anticiperà l’estate della stagione Resort 2016. Matilde de Bounvilles

Stream, anello in oro giallo con calcedonio rosa e diamanti champagne
Stream, anello in oro giallo con calcedonio rosa e diamanti champagne
Stream, orecchini in oro giallo e calcedonio rosa
Stream, orecchini in oro giallo e calcedonio rosa
Stream, orecchini in oro giallo e giada
Stream, orecchini in oro giallo e giada
Stream, orecchini in oro giallo e diamanti champagne
Stream, orecchini in oro giallo e diamanti champagne
Stream, anello aperto in oro giallo calcedonio
Stream, anello aperto in oro giallo calcedonio
Stream, anello aperto lungo in oro rosa  e diamanti champagne
Stream, anello aperto lungo in oro rosa e diamanti champagne
Stream, anello in oro giallo con opere etiope, con zaffiri e diamanti incolori
Stream, anello in oro giallo con opere etiope, con zaffiri e diamanti incolori
Stream, bracciale in oro giallo rigato
Stream, bracciale in oro giallo rigato
Stream, bracciale in oro rosa e diamanti champagne
Stream, bracciale in oro rosa e diamanti champagne
Stream, anello aperto lungo in oro giallo con quarzo milky e diamanti incolori
Stream, anello aperto lungo in oro giallo con quarzo milky e diamanti incolori

Le 5 regole per investire in diamanti

Investire in diamanti? È un’idea. Ma non esagerate: non dovete trasformare in gemme tutti i risparmi. Innanzitutto perché un investimento sicuro al 100% non esiste. E, soprattutto, perché, secondo gli esperti, è bene diversificare i propri risparmi, cioè investire i propri soldi in tante attività diverse, come azioni, titoli di Stato, prodotti finanziari. Ma anche, perché no?, in diamanti. Insomma, acquistare gemme come investimento è un aspetto da non trascurare e che può diventare redditizio. Chi è certo della bontà di questo tipo di investimento è Maurizio Spoldi, amministratore di Dsc, Diamond Service Company e Diamond Provider di Itc, International Trading Company, società della galassia del gruppo De Beers. Che a Gioiellis rivela le cinque regole per acquistare diamanti in sicurezza. Spoldi è un esperto, nonché osservatore del mercato delle più richieste pietre preziose: «Investire in diamanti è sicuramente un buon affare. È un’affermazione inconfutabile, visto che le banche, pur di conquistare nuovi clienti, promettono regali in gemme preziose e che gli analisti finanziari non lasciano occasione per diffondere i risultati, positivi, sul rendimento delle pietre da investimento». Perché può essere interessante investire in diamanti? «Perché il diamante consente di mantenere saldo il potere di acquisto. Investire in diamanti per far fruttare il proprio denaro o i propri risparmi è sicuramente un affare, specialmente in questi anni di stagnazione economica. È necessario però affidarsi a un consulente che non sia solo un esperto finanziario, ma anche un profondo conoscitore del mondo della gioielleria e delle pietre preziose».

Maurizio Spoldi
Maurizio Spoldi

Insomma, i diamanti brillano, ma chi non conosce il mondo delle gemme rischia di prendere delle fregature se non si affida a un esperto. «Bisogna sapere che le banche non vendono direttamente le pietre, ma selezionano aziende del settore del mondo dei diamanti, alle quali chiedono una percentuale sull’investimento. Il che significa, per gli investitori, avere un costo non corretto del bene acquistato». Insomma, avverte Spoldi, «mai rivolgersi agli istituti bancari».

Ma che cosa è necessario sapere per chi vuole investire in diamanti? «Per fare un buon investimento e avere garanzia di rendimenti stabili e controllati occorre rispettare cinque regole», precisa l’amministratore della Diamond Service Company. Eccole:

Diamante e investimento
Brillanti

Regola numero 1 La prima riguarda la certificazione: deve essere effettuata da enti riconosciuti e oggettivamente liberi da pressioni commerciali. Ogni diamante, di qualsiasi carato e purezza, deve rispondere ai requisiti stabiliti dalle normative del Kimberley Process, uno schema di certificazione mondiale che vigila, e consente la commercializzazione, solo di pietre non provenienti da aree di conflitto.

Regola numero 2 La seconda regola riguarda le caratteristiche delle gemme: è importante esigere l’esposizione chiara di tutti i dati contenuti nel certificato. L’interpretazione corretta delle informazioni certificate deve essere effettuata da un esperto.

Regola numero 3 L’esperto deve avere una visione del mercato dei diamanti di medio-lungo periodo.

Regola numero 4 Chiarezza sul ricollocamento della pietra: a questo scopo è indispensabile avere come interlocutore un soggetto imprenditoriale esperto, che garantisca la ricollocazione della gemma nel momento del bisogno.

Regola numero 5 Richiedere informazioni trasparenti sulla tassazione dell’investimento.

Diamante e investimento
Diamante e investimento

Le fibbie preziose di Ferragamo

Se vi sono piaciuti i gioielli in argento della linea Gancio di Ferragamo, ispirata all’elemento metallico usato per la chiusura delle borse (https://gioiellis.com/ferragamo-gancio-sliding), allora apprezzerete anche Gancino diamonds, la versione in oro bianco impreziosita con con diamanti. E per chi ama le pietre, c’è Vara Gemma ispirata alla celebre fibbia creata dalla figlia di Salvatore Ferragamo, Fiamma, nel 1978, come decorazione dell’omonima calzatura. I materiali utilizzati sono calcedono blu, quarzo rosa o bianco, con un taglio speciale, a forma di Vara, cioè di fibbia, appunto. Ecco immagini e prezzi. M.d.B.

Bracciale Gancino, in oro bianco e diamanti. Prezzo: 1.300 euro
Bracciale Gancino, in oro bianco e diamanti. Prezzo: 1.300 euro
Collana e orecchini Gancino Diamonds, in oro bianco e diamanti. Prezzo: 1.400 euro
Collana e orecchini Gancino Diamonds, in oro bianco e diamanti. Prezzo: 1.400 euro
Anelli Vara in oro rosa e calcedonio blu, quarzo rosa e bianco. Prezzo: 1.700 euro
Anelli Vara in oro rosa e calcedonio blu, quarzo rosa e bianco. Prezzo: 1.700 euro
Bracciale Vara in oro rosa e quarzo rosa. Prezzo: 1.900 euro
Bracciale Vara in oro rosa e quarzo rosa. Prezzo: 1.900 euro
Collane Vara in oro rosa e calcedonio blu, quarzo rosa e bianco. Prezzo: 1.900 euro
Collane Vara in oro rosa e calcedonio blu, quarzo rosa e bianco. Prezzo: 1.900 euro
Orecchini Vara in oro rosa e calcedonio blu. Prezzo: 2.300 euro
Orecchini Vara in oro rosa e calcedonio blu. Prezzo: 2.300 euro

Salvini: un diamante nel riso

Salvini, brand del gruppo Damiani, lancia un’iniziativa a favore della Sierra Leone, Paese africano tra i più poveri. Il progetto prevede la realizzazione di un villaggio auto-sostenibile. Un modo per cercare di risolvere alla base il problema delle popolazioni africane. La proposta si chiama Vinci un Diamante col Riso – Il Riso che brilla e si svolge attraverso un concorso a premi attivato in occasione di Expo 2015, a Milano. Chi acquista le confezioni di riso Vialone Nano, di qualità, proveniente dalle risaie del basso Veneto, può trovare un diamante Salvini. In tutto sono una decina le confezioni fortunate. Il ricavato della vendita del Riso che brilla sarà devoluto al Club dello Smart Farm Village. Si tratta di un progetto di «fattoria intelligente», che ha come obiettivo creare un villaggio in Sierra Leone che sia auto-sostenibile grazie alla produzione di riso. Eliminare la fame, la sete e la malnutrizione è infatti uno degli obiettivi di Expo Milano 2015. Federico Graglia

diamanti
Diamanti
Chicchi di riso
Chicchi di riso

I gioielli sostenibili di Jennifer

Paladina della gioielleria sostenibile, Jennifer Dawes è una dei quattro designer dell’edizione 2015 di Diamonds With A Story, il progetto di Rio Tinto per sdoganare i diamanti con delle collezioni dal design molto contemporaneo e a un prezzo accessibile: tra i 500 e i 5 mila dollari. Dei quattro ambiti a cui ispirarsi suggeriti dal colosso minerario Rio Tinto, quello di Dawes non poteva che essere Cutting inpact, ossia l’importanza di usare diamanti provenienti da miniere e lavorazioni socialmente sostenibili, visto che lei porta avanti questa istanza fin dal 2005, quindi da tempi non sospetti, quando questi temi non erano di dominio comune. In questo caso i diamanti sono certificati dalla miniera fino al taglio, fase che di solito non è tracciata, e invece sappiamo che tutte le pietre usate sono state lavorate con un taglio rosa in India e nel suo studio in California e montate su oro riciclato o Fairmined. E allora ecco una collezione, Leaves, che non sono i soliti diamanti della mamma, di una trasparenza davvero brillante. Matilde de Bounvilles

Collezione Leaves, orecchini in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, orecchini in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, orecchini lunghi in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, orecchini lunghi in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, anello in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, anello in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, anelli impilabili in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, anelli impilabili in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, bangle in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, bangle in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, collana in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, collana in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, collana con pendente in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, collana con pendente in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, collana in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle
Collezione Leaves, collana in oro riciclato e diamanti provenienti dalla miniera di Argyle

Stefan Hafner al microscopio

La linea Acqua di Stefan Hafner nasce da una visione notturna, quella della Fontana di Trevi alle 3 del mattino, dalla suggestione del movimento dell’acqua che ipnotizza chiunque la guardi, con il blu intenso della fonte che sfuma nel bianco della schiuma che si rifrange alla base. Poi, altri viaggi e altre fontane hanno continuato a ispirare il designer della maison, Francesco Cosentino. L’anello chevalier Acqua preziosa è la evoluzione di questa linea: una cascata di zaffiri a forma di goccia, con una sfaccettatura taglio brillante, in movimento come l’acqua. E non potevano che essere blu: «Perché non solo è colore regale ma l’unico in grado di dare quella particolare morbidezza all’insieme», sottolinea Cosentino.Acquapreziosa

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I sette mari di Van Cleef & Arpels

Che cosa succede se un marchio di alta gioielleria come Van Cleef & Arpels adotta la stessa tattica della moda e lancia una linea crociera, battezzata Seven Seas? Che consiste sempre in pezzi unici, con pietre rare e lavorazioni di altissima qualità, ma nello stile sono più facili da indossare e da portare con sé, magari in vacanza. Un po’ come accade per le collezioni Cruise o Resort, dove gli stilisti con alcuni mesi in anticipo presentano abiti più commerciabili, di uso quotidiano rispetto ai capi di forte impatto delle passerelle primavera estate. Un’operazione che, se ben congegnata, rafforza il marchio e crea forti aspettative nei clienti. L’intento di Van Cleef è in qualche modo simile: proporre gioielli destinati a occasioni meno formali, da aggiungere ai pezzi da investimento, ma che invece di stare per la maggior parte del tempo in cassaforte, possono essere agevolmente portati. Il tema scelto è quello del mare, per la precisione i sette mari più conosciuti, che con i loro pesci e fondali danno alle acque sfumature diverse. E così lapislazzuli, turchesi, diamanti, perle, onice, madreperla, calcedonio, corallo, smeraldi, zaffiri blu, rosa e gialli colorano il mar Mediterraneo, l’Adriatico, l’Arabico il mar Nero e il Caspio, gli Oceani Indiano e Atlantico. M.d.B.



Seven Seas, mare Mediterraneo bracciale Rouleau Azure con lapislazzuli, turchesi, perle e diamanti
Seven Seas, mare Mediterraneo bracciale Rouleau Azure con lapislazzuli, turchesi, perle e diamanti
Seven Seas, mare Adriatico anello Adria
Seven Seas, mare Adriatico anello Adria
Seven Seas, Oceano Atlantico e Indiano, bracciale Benguerra con zaffiri blu e gialli e perle coltivate bianche
Seven Seas, Oceano Atlantico e Indiano, bracciale Benguerra con zaffiri blu e gialli e perle coltivate bianche
Seven Seas, mare Adriatico anello Ancona
Seven Seas, mare Adriatico anello Ancona
Seven Seas, mar Caspio spilla Vagues Misterieuses
Seven Seas, mar Caspio spilla Vagues Misterieuses

Seven Seas, mar Nero bracciale Rivage Noir et Blanc, con zaffiri, smeraldi, turchesi, perle coltivate bianche e grigie
Seven Seas, mar Nero bracciale Rivage Noir et Blanc, con zaffiri, smeraldi, turchesi, perle coltivate bianche e grigie







Apre a Panama la borsa dei diamanti

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La Borsa dei Diamanti di Panama (la 29 vesima del comparto nel mondo) apre sotto i migliori auspici, con la prospettiva di incrementare la vendita dei gioielli in America Latina del 14% entro la fine del decennio. Un giro d’affari che ammonterebbe, secondo le stime, a oltre 9 miliardi di dollari, secondo quanto affermato da Judy Meana, vice presidente del Panama Diamond Exchange (Pde), la prima piazza di contrattazioni di diamanti e pietre preziose del continente sudamericano, inserita in un hub, il Panama Gem and Jewellery Center, che in futuro potrà contenere fino a11 mila negozi di gioielli.

Judy Meana, vice presidente di Panama Diamond Exchange
Judy Meana, vice presidente di Panama Diamond Exchange

«Quello latino-americano è un mercato in via di sviluppo, le cifre sono molto incoraggianti e si tratta di un settore che fiorirà grazie al fatto che i gioiellieri della regione avranno accesso a una grande quantità e una vasta gamma diamanti, pietre preziose, semi-preziose, oro, perle e prodotti finiti», ha spiegato Meana al quotidiano canadese La Presse. Una buona notizia anche per il sistema della gioielleria italiano, visto che la Fiera di Vicenza ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Pde (https://gioiellis.com/un-canale-panama-per-fiera-vicenza). Ma in realtà c’è chi teme il rovescio della medaglia: infatti, come ha sottolineato la manager, uno dei vantaggi del centro è che i compratori non dovranno più viaggiare per mezzo mondo, ossia verso gli Stati Uniti e l’Europa, per trovare ciò che cercano. Quindi non si troveranno più nelle condizioni di pagare un prezzo premium per qualcosa che è di seconda mano. Non solo, le transazioni saranno esenti da imposte, perché il mercato azionario ha lo status di zona franca. Comunque sia, l’Edp dovrebbe generare 3 mila posti di lavoro diretti e 10 mila come indotto e rappresentare il 3% del Pil del Paese. E fin da subito gli operatori di Borsa saranno competitivi con i colleghi brasiliani e messicani. Federico Graglia

La sede di Panama Diamond Exchange
La sede di Panama Diamond Exchange

Stephen Webster gold addicted

Colpito dall’oro Stephen Webster lo è senz’altro visto che sono quasi 40 anni che disegna gioielli, ma non è solo per questo che ha battezzato Gold Struck la sua nuova collezione. Struck letteralmente significa colpito, ma anche fulminato o, meglio, in questo caso folgorato dalla scoperta della Cheapside Hoard, la più grande collezione di gioielli di epoca Elisabettiana e Tudor mai rinvenuta. Ciò che ha colpito il designer inglese non sono tanto i 500 pezzi di eccezionale valore, ma il fatto che siano stati portati alla luce nel 1912 dai picconi di alcuni operai intenti a demolire i locali di un vecchio gioielliere a Cheapside nella City di Londra. Un po’ come la scoperta del petrolio che zampilla dal terreno, questi gioielli sono saltati fuori da una cassa simile a quella dell’isola del tesoro. Nella collezione di Webster dominano ametiste, topazi, tanzaniti, rubini, granati, zaffiri, diamanti e opali di fuoco, e sono le stesse pietre del tesoro nascosto. Ma queste sono incastonate in rombi, triangoli, rettangoli, tondi, insomma varietà di forme e dimensioni orbitano armoniosamente attorno a una pietra centrale esagonale e sfaccettata in maniera irregolare come fossero state appena scavate. Le combinazioni dei colori per gli orecchini che si arrampicano (ear climbers) gli anelli doppi o aperti, i classici pendenti o bracciali, sono come l’estetica spigolosa di Webster, ossia stravagante e forte nella variante rossa con corallo, opale di fuoco e zaffiri arancio, in quella viola con ametiste, rubini e rodoliti, e in quella blu con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu. Matilde de Bounvilles

Gold Struck, bracciale in oro giallo, corallo, opali, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, bracciale in oro giallo, corallo, opali, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, anello doppio in oro giallo, corallo granati, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, anello doppio in oro giallo, corallo granati, zaffiri arancio e diamanti
Gold Struck, anello doppio in oro rosa con ametista,  rubini e rodoliti
Gold Struck, anello doppio in oro rosa con ametista, rubini e rodoliti
Gold Struck, anello singolo aperto in oro rosa con ametista,  rubini e rodolite
Gold Struck, anello singolo aperto in oro rosa con ametista, rubini e rodolite
Gold Struck, orecchini in oro rosa con ametista,  rubini e rodoliti
Gold Struck, orecchini in oro rosa con ametista, rubini e rodoliti
Gold Struck, pendenti in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu e in oro rosa con ametista,  rubini e rodoliti
Gold Struck, pendenti in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu e in oro rosa con ametista, rubini e rodoliti
Gold Struck, orecchini in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu
Gold Struck, orecchini in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu
Gold Struck, anello doppio  in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu
Gold Struck, anello doppio in oro bianco con turchesi, ametiste, tanzaniti e topazi blu

Boom in Cina per i gioielli online

Sarà boom per i gioielli e i diamanti venduti online, soprattutto in Cina. Questo, almeno, secondo quanto emerge dai dati incrociati di diverse ricerche, i cui risultati potrebbero modificare parzialmente l’opinione diffusa che questo mercato sia troppo rischioso e scoraggiante. Il primo segnale di ottimismo viene da China Luxury Forecast, la pubblicazione annuale sulle tendenze chiave del mercato del lusso, che rileva come il 57 per cento dei consumatori cinesi abbia sviluppato una maggiore fiducia negli acquisti di lusso online negli ultimi 12 mesi rispetto all’anno precedente.

Passione cinese per i gioiellis
Passione cinese per i gioielli

La motivazione è dovuta in parte all’alto tasso di insoddisfazione (63%) dell’esperienza di acquisto nei negozi di Hong Kong, una destinazione molto popolare tra gli amanti dello shopping di alta gamma, e in parte alla possibilità di cercare e trovare on line le marche non disponibili nel Paese. Non solo, per la società di consulenza Bain & Company, gli acquisti via Web in Cina cresceranno del 25% annuo, tre volte di più delle vendite al dettaglio in generale. Ci sono poi i marketing manager di eBay, convinti sostenitori che il prezzo medio della transazione di preziosi abbia ancora spazio per crescere e che l’e-commerce di beni di lusso sia una tendenza globale, con gioielli e orologi tra le prime tre categorie in aumento. Infine, per il Fortune Character Institute la Terra di Mezzo rappresenta quasi la metà delle vendite di lusso a livello mondiale. Insomma, se tre indizi fanno una prova e in questo caso sono quattro, non è irrealistico supporre che in Cina il commercio elettronico possa trasformarsi in un’occasione d’oro. Federico Graglia

Gioielleria di Macao
Gioielleria di Macao
Gioielleria a Pechino
Gioielleria a Pechino
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