Diamante con taglio a brillante

La guerra dei diamanti

È scoppiata la guerra dei diamanti. Produttori di gemme sintetiche contro chi sostiene le pietre naturali. E non è solo una faccenda tra aziende, perché tocca argomenti che interessano tutti quelli che possiedono gioielli con diamanti e hanno finora pensato di avere nel cassetto un valore che rimane inalterato nel tempo, addirittura, aumenta. La vicenda è raccontata in un lungo articolo di Jck, che trovate qui.

Un passo indietro

Tempo fa abbiamo raccontato di Diamond Foundry, azienda che produce diamanti sintetici grazie a una complicata e costosa nuova tecnologia e di cui è socio anche Leonardo DiCaprio. Le pietre sono talmente simili a quelle autentiche che è molto difficile, se non impossibile, distinguerle da quelle originali. La faccenda ha profondamente irritato il maggior esperto mondiale di diamanti, Martin Rapaport. Lui è un guru che stabilisce prezzi e tendenze, prevede e influenza il mercato delle gemme più ambite. Rapaport, quindi, si è scagliato contro Diamond Foundry, con un articolo che vale la pena di leggere. Si intitola La truffa diamante sintetico. Il primo argomento contro la diffusione delle pietre artificiali, per quanto esteticamente perfette, riguarda il valore etico sostenuto dall’azienda che li produce.

Non è vero, sostiene Rapaport, che i diamanti sintetici sono più etici di quelli naturali. Per esempio, perché sottraggono lavoro ai poveri che estraggono quelli autentici. Insomma, chi afferma che i diamanti sintetici sono più etici è un bugiardo. Un punto molto sensibile perché i diamanti sintetici non costano molto meno di quelli originali e sono proposti dal marketing con un valore etico in più per convincere i possibili acquirenti nella scelta.

C’è, poi, un secondo punto: i diamanti naturali sono sempre stati un investimento che dura nel tempo, mentre il prezzo di quelli sintetici è destinato a scendere nel tempo, dato che i costi di produzione si abbasseranno come per tutti gli oggetti legati alla tecnologia. Su questo punto, però, Jck obietta: primo, non è detto che i diamanti sintetici debbano per forza abbassarsi di prezzo. Secondo, non è detto neppure che quelli naturale mantengano inalterato il loro valore per sempre.

DiCaprio risponde

La storia non è finita. Diamond Foundry, infatti, ha risposto per le rime: primo, creare gemme perfette in laboratorio è e rimarrà costosissimo, quindi il prezzo dei diamanti sintetici non scenderà. Inoltre, secondo l’azienda, Rapaport è semplicemente una pedina in un «cartello» occulto di produttori di diamanti. Infine, l’azienda che ha DiCaprio (ricordate il suo film Blood Diamond?) tra i proprietari lancia una sfida. E propone al Botswana di costruire lì un impianto che produca diamanti sintetici, per compensare la perdita nelle vendite di diamanti. Difficile, però, che l’idea possa davvero entrare in porto. Restano le polemiche, ad alta caratura. Federico Graglia

Leonardo DiCaprio in «Blood Diamond»
Leonardo DiCaprio in «Blood Diamond»
Anello Trilogy, oro bianco e diamanti. Prezzo: 8.345 euro
Anello Trilogy, oro bianco e diamanti. Prezzo: 8.345 euro

 

Anello con diamante sintetico di Diamond Foundry
Anello con diamante sintetico di Diamond Foundry
Diamante con taglio a brillante
Diamante naturale con taglio a brillante

 

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