Anelli alle orecchie, anelli alle dita, al naso, e ora anche al labbro. Come quello indossato poco tempo fa dalla modella Cara Delevigne, che per qualche settimana ha esibito un gioiello in oro e diamanti situato proprio a metà del labbro inferiore. Qualche giornale di moda si è già lanciato (imprudentemente?) a indicare il gioiello al labbro come la prossima tendenza per il 2016. Di certo quel cerchio di oro sulla parte inferiore della bocca ha un vantaggio: può essere indossato senza la necessità di creare un buco. Insomma, non è un piercing. Questo gioiello, al contrario di un piercing, non è invasivo: è aperto alle estremità e si può infilare e sfilare a piacimento. Se avete intenzione di indossarlo, fate attenzione, però, a non metterlo a contatto con le gengive: lo sfregamento con il metallo potrebbe irritare la parte interna della bocca. A proposito: l’ornamento al labbro di Cara Delevigne è stato realizzato dalla Established Jewelry, di Los Angeles, ed è in vendita per 1.610 dollari. Margherita Donato
Nei colori di Venezia
Published on
In Italia ci sono diverse tradizioni: una di queste è la produzione del vetro di Murano, isola della laguna di Venezia. Un materiale che è stato più volte impiegato per realizzare monili. Quindi se amate Venezia, adorate il vetro e vi piacciono gli anelli di grandi dimensioni, potete dare un’occhiata ai bijoux di LeConterie. Il nome ha bisogno di una spiegazione: le conterie sono le perle di vetro veneziane, colorate, tirate in canne più o meno sottili, piene o forate. Secondo la leggenda, a Venezia la produzione delle conterie iniziò con il ritorno di Marco Polo dall’Oriente. Generazioni di artigiani si sono tramandate la non semplice tecnica di lavorazione. Una volta realizzate, perle di vetro erano trasportate in grandi ceste di paglia e consegnate alle donne, che le infilavano per realizzare collane, passamanerie o monili. Fine della spiegazione.
LeConterie è, dunque, un nuovo brand di gioielli in vetro di Murano creati artigianalmente: nessun pezzo è completamente uguale all’altro. I monili, in queste pagine vedete gli anelli, sono creati secondo la secolare tradizione dai maestri della Scuola del Vetro Abate Zanetti: un’istituzione che risale al 1862, quando venne fondata dall’Abate Vincenzo Zanetti con l’intento di riportare lo stile e il design nella produzione di Murano. I prezzi: gli anelli costano 59 euro, tranne Mimosa Raggiante, che sale a 77 euro. Giulia Netrese
I gioielli alieni di Francesca Grima
Published on
Se avete nostalgia dei videogiochi anni Ottanta, come Space Invaders, di sicuro potete amare i gioielli di Francesca Grima. La sua collezione più nota, infatti, prende in prestito proprio il disegno di uno dei più famosi game per computer e console. Ma quello in cui è impegnata la designer è un gioco serissimo: ha alle spalle, infatti, una lunga storia da difendere, che dura da quattro generazioni. È, infatti, la bis-bis nipote di Sir Thomas Cullinan, quello che scoperto la più grande miniera di diamanti in Sud Africa e dai cui è stato estratto il famoso diamante, il più grande mai ritrovato: 3.106,75 carati (pari a circa 621 grammi). Suo padre, inoltre, era Andrew Grima, gioielliere della casa reale britannica e fondatore della gioielleria omonima. Con questa eredità alle spalle, Francesca Grima ha deciso di continuare la tradizione, ma a modo suo. Da quando aveva 18 anni, dopo l’ingresso nell’azienda di famiglia, ha iniziato a disegnare gioielli. Uno dei suoi primi lavori è arrivato in finale al De Beers Diamonds International Awards. Un buon inizio. Nel 2014 ha fondato il suo brand, Francesca Grima. Si ispira, oltre ai videogiochi, anche ad architettura e tessuti, con uno stile molto 3D. Infatti utilizza principalmente il software Cad per comporre. I gioielli sono in oro, giallo, rosa, ma anche nero, assieme a piccole pietre taglio princesse. Lavinia Andorno
Per Fossil tempo di Holiday 2015
Published on
Fossil è un brand americano conosciuto soprattutto nel mondo dell’orologeria. Ma propone anche gioielli accessibili, realizzati con materiali semplici, che riescono a non passare inosservati. La scelta è stata quella di puntare sull’acciaio, spesso con rifinitura in color oro rosa, assieme a piccoli cristalli. In alcuni casi è abbinata la pelle. Certo, non è un gioiello da indossare per la prima della Scala, ma sono degli onesti bijoux che si possono portare senza problemi e senza troppo timore di perderli. La linea Holiday 2015 comprende tutta la classica serie di pezzi che compongono una collezione di gioielli: collana, orecchini, bracciale, oltre a un tris di anelli. I prezzi sono davvero modici: si va dai 39 euro per gli orecchini ai 59 per le collane al top. Comoda la chiusura magnetica. Lavinia Andorno
Antonini versione Matera
Published on
Antonini sceglie Matera. Alla affascinante città scolpita nella roccia, prossima Capitale della Cultura Europea (nel 2019), è dedicata la nuova linea di gioielli della Maison milanese. Ma, a differenza della città-gioiello della Basilicata, i bijoux di Antonini non hanno necessità di essere ulteriormente valorizzati: basta il loro design, unito alla cura nella fattura, per renderli preziosi. Lo stile della nuova linea è quello della capsule Mosaic e della collezione Extraordinaire (Leggi anche Antonini Extraordinaire), con variante cocktail ring, in oro e pietre incastonate in una montatura concava, dallo stile chevalier. Tradotto: anelli ben visibili e con una loro originalità. La superficie dell’anello è declinata in tre varianti di oro e diamanti: con impresso un cerchio di diamanti, oppure full pavé, anche nella versione più grande. Ma ci sono anche orecchini e un pendente, sempre nello stesso stile degli anelli. La collezione è disponibile con differenti finiture di oro: giallo lucido, satinato, e oro bianco naturale. Le pietre utilizzate sono diamanti bianchi, cognac o neri. È uno strano mix di semplicità e, allo stesso tempo, di ricchezza. Un altro passo in avanti nella nuova vita dello storico brand milanese.
A proposito di Antonini: come per ogni Natale l’azienda sostiene AIRC Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, devolvendo il 10% del ricavato delle vendite dello showroom di Milano alla causa benefica, fino al 24 dicembre 2015. Per presentare l’iniziativa la Maison ha organizzato un cocktail charity a Palazzo Borromeo, dove sono state esposte le più note collezioni del marchio, Black & White, Matera, Aurea, Porto Cervo ed anche i pezzi unici della linea Extraordinaire. Fra i partecipanti Marta Marzotto, Luisa Beccaria, la principessa Bona Borromeo, Marta Brivio Sforza, Beppe Modenese. Matilde de Bounvilles
Amal Clooney, anello nel mirino
Published on
Amal Clooney, 37 anni, moglie di George, ha dei problemi con il suo anello di fidanzamento. Si tratta di un solitaire con un diamante da 7 carati, taglio smeraldo. Non è scontenta perché ritenga inadeguato il gioiello che le ha regalato l’attore in occasione dell’annuncio ufficiale della loro unione. Al contrario, Amal pare sia imbarazzata a esibire un simile gioiello perché è troppo vistoso, specialmente quando è al lavoro. La signora Clooney, infatti, fa l’avvocato a Londra ed è impegnata anche sul fronte dei diritti umani in diverse situazioni. Ha difeso clienti illustri, come il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, o l’ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko, ma anche semplici imputati per reati comuni. L’anello con diamante è valutato 650mila euro e attira spesso l’attenzione, non solo dei clienti, ma anche di colleghi e giudici. Insomma, è considerato un lusso eccessivo, capace di influenzare una conversazione o, perlomeno, l’opinione su di lei come professionista legale. Così avrebbe confidato ad alcuni amici di essere alla ricerca di un gioiello un po’ meno costoso da indossare con disinvoltura. Giulia Netrese
Due pezzi facili di Unoaerre
Published on
Gioiellieri sul piede di guerra in vista del Natale. Ecco un paio di idee regalo suggerite da Unoaerre. Il gruppo orafo di Arezzo, sembra di capire, punta tutto su prodotti popolari, a basso o bassissimo prezzo, a giudicare dai pezzi proposti. Si tratta dei bijoux della linea 1AR by Uunoaerre, in ottone argentato o rosé e cristalli. Il prezzo al pubblico è quantomai accessibile: 24 euro gli anelli e 39 euro i bracciali.
Inverno al Nord con Sence Copenaghen
Published on
Sence Copenhagen nel freddo inverno sta a suo agio. Così il brand di monili a prezzo accessibile presenta per la nuova stagione invernale la Facing Nord Collection, una linea di bijoux dedicata alla stagione natalizia e, più in generale, a quella fredda. Gli ingredienti sono sempre quelli che contraddistinguono il marchio danese: pietre semipreziose, sfondi argentati e dorati, ciondoli. E prezzi bassi. Tutto frutto della fantasia della designer Gitte Holmskov, che è in piena sintonia con la filosofia dell’azienda e con lo stile nordico. Stelline, qualche accenno a cristalli di neve, catene metalliche di colore oro o argento: le forme sono semplici, così come i materiali utilizzati. Ovviamente, è il massimo che si può chiedere per bijoux proposti a un listino così generoso.
L’alfabeto di Chloé
Published on
La casa di moda francese Chloé propone una collezione di anelli composta dalle 26 lettere dell’alfabeto. L’idea è quella di permettere di indossare sulla mano le proprie iniziali, oppure di comporre un nome, una parola, un messaggio. Naturalmente è difficile scegliere una parola di oltre cinque lettere, a meno di utilizzare tutte e due le mani. Lo spunto parte dalla storia del brand: Clare Waight Keller, direttore artistico della Maison francese dal giugno 2011, ha chiamato i nuovi accessori di Chloé secondo le lettere dell’alfabeto come omaggio a Gaby Aghion, fondatore 60 anni fa dell’azienda. Aghion era appassionato di parole e di letteratura e aveva scelto di battezzare le sue creazioni con l’ordine delle lettere dell’alfabeto. La capsule collection di anelli d’oro, in ogni caso, offre una personale possibilità di comporre un messaggio davvero a portata di mano. Prezzo degli anelli: 200 euro. Matilde de Bounvilles
Se amate Tiffany e capitate a Londra, New York o Tokyo, avete un’occasione unica: per la prima volta nella sua storia (non sono pochi: 178 anni), la Maison ha lavorato con un altro negozio su una capsule collection. Sorpresi? Ma l’iniziativa dura solo tre mesi. La collezione si chiama Out of Retirement, come dire «Fine del pensionamento». A vendere i gioielli saranno le boutique della catena Dover Street Market: otto pezzi ripresi da disegni storici di Tiffany. Come dire che non sono gioielli che hanno terminato il loro percorso, ma che erano semplicemente stati messi in pensione. E ora tornano dalle vecchie collezioni di Tiffany & Co. Blue Book del 1940, ’50, ’70 e Duemila. Inutile aggiungere che non sentono affatto il peso dell’età: sembrano disegnati oggi. L’idea è della design director Francesca Amfitheatrof, che ha lavorato con Dover Street Market per curare la raccolta. Per le fortunate che riusciranno ad acquistarle o farsele regalare. Matilde de Bounvilles
Pitagorica Noor Fares
Published on
Noor Fares è una stilista di origine libanese, nata e cresciuta a Parigi, che si è trasferita a Londra. Se cercate gioielli diversi dagli altri e vi piace la geometria, Noor Fares è la persona giusta. Non a caso la sua prima collezione si chiamava Geometry 101. Pendenti, orecchini e anelli basati su volumi puri, con sfere che racchiuse da superfici virtuali, delimitate da linee rette. Insomma, il teorema di Pitagora trasfigurato per la gioielleria. Cristallo di rocca e pietra di luna si allacciano con fili di oro e pavé di diamanti. La seconda collezione della designer, Fly Me to the Moon, utilizzava agata rosa lavorata al cesello, evoluta in forme morbide, curve, come le ali che si trasformano in orecchini. Sono seguite altre linee di gioielli, come la collezione Tilsam, con sfere di cristallo circondate da diamanti o zaffiri colorati. La nuova linea di Noor si chiama invece Krystallos. Anche in questo caso la geometria è la filosofia ispiratrice, con piramidi capovolte che diventano pendenti e orecchini, oro e piccoli diamanti a suggellare il perimetro dei gioielli. Matilde de Bounvilles
Francesca Mo si fa in tre
Published on
Le nuove collezioni di Francesca Mo, architetto e designer milanese con la nostalgia per i frammenti di un tempo, come i vetri colorati resi smerigliati dalla sabbia che si trovavano sulle spiagge. Ecco, quindi, le nuove collezioni. Si chiamano Pop, Moody e Lilliput. Orecchini, anelli, collane e bracciali sono realizzati in oro, argento, bronzo, ma non solo. Ogni collezione utilizza materiali diversi: Pop, per esempio, colora gli orecchini quadrati o rotondi con il plexiglass, su filo d’oro 18k. Moody (si riferisce a mood, stato d’animo in inglese) gioca sul messaggio, come gli anelli Yes or No, con una piastra che ruota, per chi non vuole sprecare parole. Lilliput, infine, punta tutto sul minimalismo. Prezzi. Per la collezione Pop: orecchini con 1 simbolo: 120 euro; orecchini con 2 simboli: 180 euro; orecchini quadrati grandi: 150 euro. Anelli Yes or No: a partire da 250 euro (in bronzo e argento). Lilliput: (oro bianco o in oro giallo) a 2 elementi: 120 euro, orecchini 3 elementi: 180 euro; orecchini 4 elementi: 240 euro; a 5 elementi: 300 euro, 6 elementi: 360 euro; 7 elementi: 420 euro. Giulia Netrese
Cartier e Bulgari all’asta a Vienna
Published on
Gli esperti della casa d’aste Dorotheum descrivono lo zaffiro dell’anello in vendita il 26 novembre come una pietra eccezionale per qualità, dimensioni, purezza e tonalità. Il fatto che sia anche non trattato rendono queste caratteristiche una rarità per il mercato. Quasi un evento singolare quanto il fenomeno della luna blu, quello che si manifesta ogni tre-cinque anni, quando in un mese si succedono due pleniluni. Ma la definizione già dal Cinquecento indicava un fatto inconsueto e straordinario. Qualcosa che accadrà virtualmente nelle sale del palazzo Dorotheum a Vienna quando la preziosa gemma di provenienza birmana, di oltre 14 carati, sarà offerto a un prezzo base stimato tra i 150 mila e i 260 mila euro. In catalogo 193 lotti con prezzi che partono dai 500 euro per dei gemelli in oro e madreperla, oppure una spilla in smalto e rubini stimata 1200 euro. E, ancora, un paio di orecchini con diamanti e perle coltivate valutati 2 mila euro, mentre per chi ama gli smeraldi ecco dei pendenti che arrivano a 5 mila. Insomma, tanti nomi come Cartier e Pomellato, ma anche pezzi non formati con stili diversi: dal classico al retrò della spilla firmata Mellerio dits Meller, dall’elaborata spilla a forma di foglia con ghiande la cui finitura setata dell’oro è già un marchio, quello di Buccellati, allo scintillio multicolore del bracciale di Bulgari da 30 mila euro. Insomma, una grande varietà di gioielli per tutti i gusti, tasche, e località visto che si può partecipare all’asta anche on line. Giusto in tempo per Natale. M.d.B.
Andreoli in Usa per stupire
Published on
Andreoli re dei due Mondi. Come abbiamo già scritto (https://gioiellis.com/andreoli-fantasia-e-tradizione), il brand nato a Valenza (Piemonte) ha una doppia vita: quella italiana e quella americana. Fondata nel 1845 e specializzata nella lavorazione delle gemme, dal 1920 Andreoli propone le sue collezioni di alta gamma. Gioielli con pietre e fattura di prim’ordine, senza dimenticare l’innovazione. Per esempio, già da un lustro ha introdotto l’utilizzo del titanio, metallo ultraleggero che è molto resistente, ma anche difficile da lavorare. È un piccolo dettaglio, ma significativo. Andreoli, come detto ha una vita anche Oltreoceano, negli Usa, con una base nella prestigiosa Rockefeller Plaza di New York, in piena Manhattan. Anche nella sua versione a stelle e strisce, però, il band non perde la sua peculiare capacità di presentare pezzi che vale la pena di ammirare. Come per questa selezione di gioielli che pubblichiamo su questa pagina. M.d.B.
Come brilla il pavé di Parigi
Published on
Se siete innamorati di Parigi (non è difficile) e dei gioielli (ancora più facile), oggi potete unire le due passioni: la nuova collezione di Patrice Fabre (https://gioiellis.com/le-invenzioni-di-patrice-fabre) è dedicata a un pezzo della capitale francese. O, per essere più precisi, al selciato di Parigi, le piccole pietre quadrate che in molte strade lastricano il terreno. Ovviamente il gioielliere, che ha base nella centrale rue Saint-Honoré, ha interpretato a suo modo la passione per il pavé. La collezione, Pavé de Paris, comprende anelli di diamanti grezzi tagliati a quadrati, spesso con un contorno di altre pietre a taglio brillante. D’altra parte, il gioielliere è uno specialista della pietra più dura e scintillante: è stato premiato più volte con il Diamond International Award, un premio che è assegnato a chi interpreta in modo brillante (è il caso di dirlo) la gioielleria che utilizza diamanti. Gli anelli della collezione hanno una forma minimalista: quadrata, rotonda, ovale e rettangolare. Le pietre sono montate su oro bianco. Matilde de Bounvilles
Hotlips di Solange per Amazon
Published on
È una designer autodidatta, eppure è diventata una delle firme emergenti della gioielleria: Solange Azagury-Partridge (https://gioiellis.com/la-fantasia-solare-di-solange) riempie pagine di giornali e ora è corteggiata anche dalle grandi catene della distribuzione, Con una decisione che ha fatto inorridire le grandi Maison, la sua ultima iniziativa è una collezione di anelli in argento, Hotlips, per Amazon. La nuova gamma è basata sul disegno dell’anello originale, lanciato nel 1995 e indossato da star come Scarlett Johansson, Lady Gaga, Katy Perry. Le Hotlips per Amazon sono realizzati in argento con una finitura laccata e costano 93 euro. Una cifra minima rispetto al prezzo dei suoi gioielli.
Solange Azagury-Partridge ha iniziato la sua carriera a Londra da gioielliere Butler & Wilson, e poi da Gordon Watson, dove ha sviluppato un interesse per la gioielleria d’epoca. Il primo gioiello disegnato, nel 1987, è stato il suo anello di fidanzamento: un diamante grezzo in una fascia d’oro. Nel 1990 ha aperto il suo store a Londra. Poi, è stata reclutata da Tom Ford, per lavorare con Boucheron: tre anni come direttore creativo. Ma aveva voglia di percorrere la sua strada, con un design lontano dai canoni classici. I suoi gioielli sono capaci di scandalizzare i puristi. Utilizzano colori forti, fogge inconsuete, spesso con scelte ironiche, come l’anello a forma di tazza di caffè. Matilde de Bounvilles
Il ghiaccio bollente di Van Cleef & A.
Published on
Se avete voglia di neve, non c’è bisogno di aspettare che dal cielo cadano cristalli di acqua ghiacciata: Van Cleef & Arpels anticipa l’inverno con la collezione Diamond Breeze. Dedicata alla stagione fredda, al ghiaccio e ai suoi riflessi, la collezione probabilmente piacerà anche durante la stagione estiva, se non altro per l’impressione di rinfrescare chi indossa i gioielli, che sono (facile da intuire) realizzati con grande utilizzo di diamanti, incastonati su oro bianco. L’effetto è quello di preziosi cristalli di neve o ghiaccio, come i ricami geometrici che si formano con le gocce d’acqua trasformate in neve o brina. Anello, orecchini e una grande collana sono tutti nella tonalità classica dei diamanti incolori e, naturalmente, capaci di riflettere i bagliori della luce. Gioielli che sono forse l’unico ghiaccio capace di riscaldare chiunque li accosti.
I fiori colorati di Ferragamo
Published on
Fiori colorati, un tappeto di gemme, forme arrotondate: non occorre aspettare la primavera per cogliere ciò che sboccia nel giardino di Salvatore Ferragamo. La nuova collezione Flowers Pavé è ispirata ai contorni dell’Anemone, che oltre a essere un fiore è anche il nome dei foulard in seta della Maison fiorentina. La collezione Flowers Pavé richiede un lavoro minuzioso da parte degli orafi, che devono selezionare e accostare le pietre naturali per costituire il pavé che ricopre i petali. Non solo: questa superficie preziosa ha un aspetto estremamente curato, con una sfumatura di tonalità. Ogni singolo zaffiro è incassato a mano in uno specifico punto per realizzare le nuance e per dare luce ai petali, che sono composti da 86 zaffiri che circondano corone di 12 diamanti bianchi e pistilli di ametiste viola o di zaffiri neri. La collezione si compone di singoli fiori in oro bianco o rosa che diventano collane, anelli e orecchini, in zaffiri rosa o blu. Non manca uno dei segni che fanno parte della storia di Ferragamo, il classico gancino, in questo caso sul retro del fiore. Dulcis in fundo: la linea Flowers Bouquet, caratterizzata da corolle di tormaline, peridoti e opali con una rugiada di diamanti su uno stelo in oro 18kt. Matilde de Bounvilles
Tiffany & Co. scalda i motori in vista del Natale con una campagna pubblicitaria. E con tra linee di gioielli ormai collaudate, ma riproposte con qualche variante dalla design director Francesca Amfitheatrof. Le tre collezioni sono Tiffany Victoria, Tiffany Bow e Tiffany Infinity. Le immagini della campagna di comunicazione, in bianco e nero, sono state interpretate anche questa volta dal fotografo Mario Sorrenti, con il contributo della stylist Tabitha Simmons. L’idea è quella di rappresentare il momento del regalo, che riassume i rapporti affettivi familiari. La campagna autunnale aveva visto le sorelle Dree Hemingway e Langley Fox, Crista Cober e Iman Hammam, la modella Doutzen Kroes con il figlio Phyllon. Tiffany Victoria compone fiori con diamanti taglio marquise, mentre la collezione Bow richiama un filo sottile con un nodo, e Infinity prende spunto dal simbolo utilizzato anche in matematica. Ecco le immagini e prezzi.
Raspini porta l’argento a Parigi
Published on
Diciamo la verità: in lingua italiana la parola il matrimonio tra Raspini e Orenda non suona molto bene. Ma per il designer di gioielli artistici in argento il Raspini Corner della galleria d’arte a Parigi rappresenta un bel traguardo per il brand, che ha inaugurato una boutique anche sul ponte di Rialto, a Venezia. La produzione è incentrata su argento e «bronzobianco», una lega messa a punto dal gioielliere. Tutto nasce, come una volta, da un disegno, a sua volta trasformato in cera riproducibile, che è poi utilizzata per la successiva fusione. Una antichissima tecnica, che si chiama fusione a cera persa e permette di seguire passo passo la creazione di un gioiello. E Raspini, brand che nasce ad Arezzo, ha ormai convinto anche il mercato estero anche grazie alla collaborazione con il giovane artista franco-polacco Édilouchka, che ha diretto due collezioni di gioielli all’anno. Ecco le immagini delle collezioni autunno-inverno 2015-2016, a partire dai gioielli in stile animalier.