Tiffany & Co. scalda i motori in vista del Natale con una campagna pubblicitaria. E con tra linee di gioielli ormai collaudate, ma riproposte con qualche variante dalla design director Francesca Amfitheatrof. Le tre collezioni sono Tiffany Victoria, Tiffany Bow e Tiffany Infinity. Le immagini della campagna di comunicazione, in bianco e nero, sono state interpretate anche questa volta dal fotografo Mario Sorrenti, con il contributo della stylist Tabitha Simmons. L’idea è quella di rappresentare il momento del regalo, che riassume i rapporti affettivi familiari. La campagna autunnale aveva visto le sorelle Dree Hemingway e Langley Fox, Crista Cober e Iman Hammam, la modella Doutzen Kroes con il figlio Phyllon. Tiffany Victoria compone fiori con diamanti taglio marquise, mentre la collezione Bow richiama un filo sottile con un nodo, e Infinity prende spunto dal simbolo utilizzato anche in matematica. Ecco le immagini e prezzi.
Raspini porta l’argento a Parigi
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Diciamo la verità: in lingua italiana la parola il matrimonio tra Raspini e Orenda non suona molto bene. Ma per il designer di gioielli artistici in argento il Raspini Corner della galleria d’arte a Parigi rappresenta un bel traguardo per il brand, che ha inaugurato una boutique anche sul ponte di Rialto, a Venezia. La produzione è incentrata su argento e «bronzobianco», una lega messa a punto dal gioielliere. Tutto nasce, come una volta, da un disegno, a sua volta trasformato in cera riproducibile, che è poi utilizzata per la successiva fusione. Una antichissima tecnica, che si chiama fusione a cera persa e permette di seguire passo passo la creazione di un gioiello. E Raspini, brand che nasce ad Arezzo, ha ormai convinto anche il mercato estero anche grazie alla collaborazione con il giovane artista franco-polacco Édilouchka, che ha diretto due collezioni di gioielli all’anno. Ecco le immagini delle collezioni autunno-inverno 2015-2016, a partire dai gioielli in stile animalier.
La pillola d’oro di Damien Hirst
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Damien Hirst è uno degli artisti più famosi (e pagati) al mondo. Ma, da non molto, è diventato anche un designer di gioielli. Per la californiana Hoorsenbuhs, infatti, Hirst ha firmato una serie di gioielli. Il brand è giovane: è nato nel 2005 per iniziativa del fotografo di moda Robert Keith. L’idea è quella di offrire gioielli rock ‘n’ roll, irriverenti. Il nome deriva da una nave mercantile olandese del 16esimo secolo su cui hanno navigato gli antenati di Keith. Nel 2013 Hoorsenbuhs ha collaborato con il rapper Jay Z per il lancio di un anello, mentre l’ex modella Kether Parker è diventata l’ambasciatore del marchio. Dalla collaborazione con Hirst, invece, è nata la Cathedral Collection: una linea che contiene simbologia medica e motivi religiosi. Come l’anello Pillola, la collana Rosario in oro bianco, giallo e rosa, con diamanti bianchi e neri, e rubini. Ogni gioiello è limitato a 25 pezzi.
Fabergé per sempre
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Fabergé, antichissima Maison, che è stata resuscitata dal gruppo Gemfields, usa un gioco di parole per pubblicizzare le sue creazioni: gli anelli della collezione Devotion, con grandi smeraldi, rubini e zaffiri. La sua campagna di comunicazione, infatti, ha come claim «Forever. And ever», cioè «Per sempre. Per l’eternità». La collezione punta tutto sul colore, senza nostalgia per le celeberrime uova collezionate dallo zar, che hanno reso famoso in tutto il mondo il brand. Il motto della pubblicità, invece, si riferisce a quei momenti speciali della vita in cui le parole «Forever. And ever» significano un momento di svolta: matrimoni, anniversari, fidanzamenti. Le pietre, incastonate in eleganti montature di oro bianco, su cui sono allineati piccoli diamanti, diventano dei segnali che ricordano questi momenti per (essere insieme) sempre.
Misis nella giungla del Brasil
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I colori, le atmosfere, flora e fauna tra Rio de Janeiro e l’Amazzonia: si chiama Brasil la nuova collezione di Misis. Tinte vivaci per l’inverno, ma che si adattano bene anche all’estate: il Paese sudamericano ha un fascino esclusivo, e la collezione si intona con un indiavolato ritmo di samba. I nomi dei pezzi sono evocativi: Calathea, Fortaleza, Jungle tiara, Reefparty. I gioielli sono in argento placcato oro, con zirconi, agata, smalti, quarzi. Le tonalità sono quella dell’oro, del verde, del rosa, di giallo. Insomma, i colori della foresta tropicale per orecchini, bracciali, anelli e collane. I prezzi li indichiamo nelle didascalie delle immagini. Si va dai 150 euro per un anello ai 481 euro per un bracciale schiava. M.d.B.
Titanica Vhernier
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Anelli e orecchini titanici: c’è voluto un anno di lavoro perché Vhernier riuscisse a portare a termine la novità appena presentate dei suoi gioielli. Che vantano una particolarità di rilievo: sono anche in versione titanio, metallo utilizzato in alternativa al più pesante oro (che rimane disponibile). Il lungo studio si deve alla minuziosa ricerca della lega metallica giusta. Il risultato sono gioielli sempre eleganti, raffinati, con una geometria moderna, ma più leggeri. E indossare grandi orecchini dal piccolo peso è un sogno che ricorre spesso alla fine di una serata, quando i gioielli realizzati con il metallo giallo cominciano a diventare scomodi. L’utilizzo del titanio spicca nella linea Volta Celeste, che si compone di anello, orecchini e ciondolo. Il titanio è titanicamente nascosto sotto un manto di zaffiri naturali rossi, blu, rosa o cognac. Il difficile, oltre che comporre con pazienza certosina il pavé, è stato cercare pietre naturali della stessa identica tonalità.
Un’altra novità della Maison veneta con radici a Milano riguarda Eclisse, linea storica di Vhernier. Ora la collezione si arricchisce degli orecchini e di un anello in titanio. Anche in questo caso la leggerezza è un plus che si aggiunge alla qualità del gioiello. E anche in questo caso la qualità del pavé (una delle specialità della casa) è da sottolineare. Infine, ecco un altro botto con i bracciali a molla Giunco, in oro rosa o bianco e profilati con diamanti. Questi gioielli non nascondono un elastico all’interno, ma meccanicamente si possono allargare senza sforzo, in modo da rendere più semplice indossarli: una soluzione che è il frutto dell’abilità orafa degli artigiani che li realizzano.
Le piacevoli Emozioni di Damiani
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Nuovi gioielli firmati Damiani. Nello showroom di via Monte Napoleone, a Milano, la più grande azienda italiana di gioielleria ha presentato continuativi e autentiche novità. Nei prossimi giorni passeremo in rassegna tutte le proposte. Iniziamo da Emozioni (al momento disponibile nelle boutique di Milano e Roma): è una evoluzione da uno dei masterpiece Damiani ed è ispirata a disegni degli anni Trenta, con uno stile molto classico. La collezione è composta da anelli, orecchini, bracciale e collana con pendente di diverse dimensioni. Gli elementi che costituiscono i diversi pezzi sono in oro bianco e diamanti tagliati a goccia o a navette, riuniti in modo da formare fiori luminosi. I prezzi: dai 4mila euro ai 7mila di media, con una punta di 12mila per il bracciale. È interessante osservare la lavorazione di questi gioielli: con un virtuoso sistema di incastonatura, i diamanti centrali che arricchiscono i petali sono circondati da una riviera di piccoli brillanti con dimensioni crescenti. Il risultato è di aumentare la brillantezza complessiva del gioiello. Tu chiamale, se vuoi, Emozioni.
Stroili doppio sotto l’albero
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Stroili mette sotto l’albero una special edition della collezione Bling Bling Denim e una special versione della collezione Étoile. Nel primo caso i bijoux comprendono anelli, bracciali e pendenti che s’intrecciano e giocano tra loro. A mischiare le carte il color denim, che rende sportivo e disimpegnata la collezione Bling Bling Denim. I bijoux sono realizzati con cristalli nei toni dell’oro e del argento, con lune, stelle e pianeti su un sfondo blu notte. Il metallo è ottone dorato e rodiato con jeans e cristalli. Rivisitata anche la collezione Étoile, che si ispira l mondo del balletto classico, in ottone rutenio e superfici glitterate. In questa collezione pendenti, bracciali e orecchini, compongono una capsule che propone linee arrotondate e sottili, capaci di rendere un effetto solido e tridimensionale.
Prezzi della collezione Bling bling Denim: orecchini pendenti in ottone dorato, jeans e cristalli 59,90 euro, girocollo in ottone dorato, jeans e cristalli 44,90, bracciale in ottone dorato, jeans e cristalli 64,90, anello in ottone dorato, jeans e cristalli 24,90, orecchini pendenti in ottone rodiato, jeans e cristalli 44,90, girocollo in ottone rodiato, jeans e cristalli 34,90, bracciale in ottone rodiato, jeans e cristalli 44,90, anello in ottone rodiato, jeans e cristalli 24,90.
Prezzi della collezione Étoile: girocollo in ottone rutenio e glitter 39,90 euro, anello in ottone rutenio e glitter 29,90, orecchini pendenti in ottone rutenio e glitter 49,90, girocollo in ottone rutenio e glitter 59,90, bracciale in ottone rutenio e glitter 79,90, bracciale in ottone rutenio e glitter 39,90, orecchini pendenti in ottone rutenio e glitter 79,90.
Roberto Coin sul ponte dorato
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San Francisco è famosa anche per il suo ponte, uno dei più famosi al mondo: il Golden Gate. Non era facile che questa opera di ingegneria ispirasse un gioiello. Invece è proprio questo che ha affascinato Roberto Coin. Il gioielliere veneto ha dedicato una piccola collezione al Golden Gate Bridge, riprendendo le linee slanciate dei cavi di acciaio, trasformati in fili d’oro che all’interno dell’anello si intrecciano in una specie di reticolo. La superficie dei tre pezzi che compongono la serie (due anelli e un bracciale), sono d’oro lucidato e semplicemente liscio. Un colore che ricorda in modo diretto il nome attribuito al ponte che collega l’Oceano Pacifico con la Baia di San Francisco. Giulia Netrese
I nuovi segreti di Harry Winston
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A Singapore serata di gala per la collezione Secrets by Harry Winston. Come spiegano alla Maison americana, mr. Winston era un uomo dai molti segreti. Per esempio, spesso teneva qualche diamante nel profondo delle tasche. E nel suo ufficio di New York celava un deposito privato, nascosto all’interno delle pareti: lì si trovavano i pezzi più preziosi. La collezione è dedicata, appunto, a queste poco note abitudini del fondatore della Maison. La particolarità di questi gioielli è che anche molti pezzi della collezione, come Harry Winston, hanno un segreto nascosto. Per esempio, nell’anello reversibile che vedete in queste immagini: da una parte diamanti e piccole pietre colorate che formano il disegno di un fiore, dall’altra, facendo ruotare la parte superiore dell’anello, lo stesso disegno ma formato solo dalla più classica delle pietre. Oppure come il bracciale di diamanti, che all’interno custodisce un piccolo smeraldo. O, ancora, come nella collana che ha un numero di fili modulabile. Come da tradizione del gioielliere, il leitmotiv di tutti i pezzi sono i diamanti. Ma non solo: spuntano qua e là zaffiri e acquamarina. E questo non è un segreto. Matilde de Bounvilles
Tre baci da Mattioli
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Sulla bocca e sulle labbra si sono esercitati poeti, pittori e, ovviamente, milioni di amanti. Ora Mattioli, brand di gioielleria torinese, propone tre pezzi di una mini collezione che sono un ulteriore prezioso monumento alla parte del viso che può regalare baci. La serie si chiama Lips e comprende tre anelli. Per presentarli sono stati scomodati illustri ispiratori, come la bocca tramutata in divano da Salvator Dalì. Ma in realtà l’elenco di labbra prestate ai più disparati utilizzi è molto più lunga e potrebbe comprendere le labbra esaltate di Roy Lichtenstein nella sua Pop-Art o perfino quelle disegnate da John Pasche per i Rolling Stones e diventate in breve un’icona. Gli anelli a forma di bocca firmati Mattioli, invece, sono realizzati in oro bianco e tzavoriti verdi, oppure con zaffiri blu o diamanti. Sono opere d’arte anche queste, solo che si possono indossare. Lavinia Andorno
Preziosissimi emoji
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La collana con gli emoji, le icone che esprimono gli stati d’animo, non è certo un capolavoro di oreficeria. Eppure costa 3.695 euro se si acquista online su net-a-porter. È firmata Alison Lou, diretto dal direttore creativo Alison Chemla. Il marchio di alta gioielleria si ispira «alla semplicità ingannevole della comunicazione moderna». La collana è composta da una catena e nove faccine con smalto colorato e in oro 14 carati. Ma ci sono anche orecchini, bracciali e anelli che seguono la stessa filosofia: utilizzare oro, smalti e pietre per realizzare gioielli ispirati al mondo digitale, con le icone che si utilizzano per mandare sms, WhatsApp o e-mail. I prezzi non sono certo quelli di bijoux, ma di veri gioielli di rango. Solo che si rivolgono a un pubblico più vicino ai Millenials. Matilde de Bounvilles
Extraordinaire Antonini
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La collezione Extraordinaire di Antonini si arricchisce di nuovi pezzi unici. Il nome della linea di questi gioielli è indicativo: sono creazioni non duplicabili, numerate, certificate, disegnate personalmente da Sergio Antonini. Le novità comprendono la capsule collection Mosaici, che comprende quattro cocktail ring con diamanti e zaffiri e un pendente con una catena nera intrecciata. Antonini sottolinea il carattere creativo dei pezzi: gli anelli hanno una superficie concava in oro rosa opaco lucidato a mano. Dentro questo piccolo incavo c’è un pavé di diamanti champagne in cui sono collocati zaffiri naturali. L’effetto è di un brillante bacino in cui galleggiano piccole isole colorate. Il pendente e un anello sono realizzati con l’utilizzo di zaffiri di varie dimensioni blu e azzurri su una struttura in oro bianco naturale opaco. Il secondo anello comprende zaffiri rosa intenso, il terzo zaffiri verdi e azzurri. C’è, poi, il Mosaic Diamonds, un anello con un pavé di ben 113 diamanti silver mist di varie dimensioni che circondano 20 diamanti più grandi a taglio rosetta. «Per questi anelli ho lavorato con le superfici curve e una base di pavé per sottolineare la bellezza degli zaffiri color pastello. Il risultato è incredibile, il loro colore muta con le differenti angolature della luce. Ho sperimentato con differenti finiture dell’oro, utilizzando il rodio nero sotto il pavé di diamanti e l’oro opaco nel suo colore naturale», commenta Sergio Antonini. Questi gioielli sono stati presentati in anteprima alla stampa russa ad inizio ottobre nella boutique Antonini di Mosca in Smolensky Passage. Ora sono disponibili per il pubblico internazionale. M.d.B.
A Woodstock con Pietro Ferrante
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Si chiama Stone Rings la nuova capsule collection di Pietro Ferrante Jewels. Il brand propone una linea caratterizzata da anelli unisex extralarge in argento. Lo stile è casual, Woodstock inspired. Gli anelli sono in argento 925 con incastonate pietre dal taglio tondo, ovale, quadrato o esagonale. I colori sono anch’essi vagamente psichedelici: ruby, al montana (tonalità di blu) passando per il jet (grafite) e lo smoked topaz. Sulla banda degli anelli compaiono motivi astratti, mini cerchi, effetto raggiera o catene. Meglio se abbinati a jeans, moto e, magari, il classico chiodo di pelle nera. Prezzi: anelli in finitura argento 48 euro, anelli in argento 925, 150 euro. G.N.
Il Bon Ton colorato di Oro Trend
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Il BonTon è un modo di comportarsi adeguato quando si sta con gli altri, ma è anche uno dei concetti preferiti dalla gioielleria. Oro Trend, azienda della zona di Valenza, propone una collezione che si ispira alle buone maniere, ma in modo molto colorato. D’altra parte, chi ha detto che il colore non possa essere accostato alla capacità di rapportarsi con il prossimo? Pietre semipreziose, riunite in ardite composizioni e legate assieme da architetture d’oro, con l’aggiunta qualche volta alla madreperla naturale compongono questa linea di gioielli. Negli anelli, negli orecchini e nei pendenti, per esempio, è utilizzata l’ametista naturale abbinata a madreperla viola, oppure citrino madera assieme a madreperla dai riflessi arancio. Un arcobaleno di gioielleria e di abili composizioni, come il cigno con ali ottenute cesellando la madreperla naturale, il corpo in preziosi diamanti taglio brillante incastonati su oro bianco, becco in oro giallo e diamanti verdi. Giulia Netrese
Le punte di Carberonia
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Dalla Spagna i gioielli di Carlos, Robert e Sonia: i tre fratelli che nel 2010 hanno dato vita a un brand che ormai è diventato globale, Carberonia. La Maison per l’inverno 2015-2016 ha preparato due nuove collezioni: Twist, con gioielli in oro rosa e diamanti bianchi, con forme di intrecci morbidi e volumi leggeri. I diamanti sono disposti uno accanto all’altro, come in una maglia a catena su anelli, negli orecchini e ciondoli. L’altra collezione si chiama Marquise, utilizza oro bianco o rosa, con l’aggiunta di diamanti bianchi e brown. Questa linea ha un design più moderno e innovativo, un po’ differente dallo stile del brand spagnolo. Ci sono angoli acuti, spigoli, frecce. Gioielli che si fanno notare. Carberonia, inoltre, ha deciso di arricchire un cosiddetto continuativo, cioè una collezione che rimane in catalogo, ma rinnovata: Pensami, una delle sue prime creazioni. Ametista, quarzo fumè, cristallo di rocca, topazio e prasiolite circondate da diamanti, zaffiri rosa e tsavorite danno un tocco di colore ai gioielli di questa collezione. Matilde de Bounvilles
Marie José Carlotta Sofia Amelia Enrichetta Gabriella di Sassonia Coburgo-Gotha, più nota come Maria José del Belgio, ultima regina d’Italia, era un’appassionata di gioielli. Questo non sorprende. È più singolare, invece, che i Savoia tramite Sotheby’s mettano in vendita un prezioso anello appartenuto alla regina. Sotheby’s Ginevra, infatti, mette all’incanto The Queen Maria-José Ruby Ring, un anello con rubino e diamanti che faceva parte della collezione personale di Maria-José (1906-2001). L’anello ha una storia: fu donato a Maria-José da Tammaro de Marinis bibliofilo, bibliografo e grande amico di Benedetto Croce, in occasione del matrimonio con Umberto II (1904-1983), l’8 gennaio 1930. E anche amico personale dei reali d’Italia. Sull’anello spicca un rubino Burma color sangue di piccione di 8.48 carati. Sarà proposto in vendita con una stima di 5,3-8 milioni di euro. «Il Queen Maria-José Ruby Ring è un gioiello di magnifica qualità, con un’importante provenienza reale. Il suo colore sangue di piccione è sontuoso, è un gioiello perfetto per una regina e tale illustre provenienza vi aggiunge sicuramente fascino e appeal», ha commentato David Bennett, presidente del Dipartimento Internazionale di Gioielli di Sotheby’s.
Per Sotheby’s il 2015 è l’anno dei rubini. A maggio, con l’asta del Sunrise Ruby, ha venduto per 30.3 milioni di dollari un rubino di Burma di 25.59 carati, triplicando il record precedente. E nel novembre 2014, la casa d’aste ha battuto il Graff Ruby per 8.6 milioni di dollari. Federico Graglia
Fiori di loto per Harry Winston
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Il fiore di loto ha ispirato molti gioiellieri: ora anche Harry Winston, che di recente ha aperto una boutique anche a Roma (https://gioiellis.com/harry-winston-un-americano-a-roma) propone una collezione ispirata ai petali della più amata corolla dell’Oriente. La Maison americana, specializzata in gioielli con diamanti, ha riunito tante gemme in piccole figure che ricordano il fiore. Della collezione fanno parte orecchini, anelli e una lunga collana, a cui è appeso un pendente a forma di stella a otto punte e, all’interno, il contorno dei petali del loto. I petali sono formati da due pietre a taglio brillante circondate da una sottile rifinitura in oro bianco. Al centro del fiore è posto un diamante a taglio brillante di dimensioni maggiori. Tutte le pietre sono incolori e di alta qualità. Lavinia Andorno
Le invenzioni di Patrice Fabre
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Patrice Fabre ha una boutique nella prestigiosa rue Saint-Honoré, a Parigi. Il gioielliere ha nel suo carnet una serie di pezzi interessanti. Una delle ultime creazioni è il bracciale Mandarin, composto da granati mandarino, per oltre 80 carati. L’effetto è un pavé a grani grossi, quasi fosse la pelle di un serpente. Un mosaico di caldo colore giallo arancio, che evoca un tema orientale. In mezzo ai granati ci sono anche diamanti. Le pietre sono montate su oro rosa. Insomma, un gioiello dal sapore zen. La collana Galleon, invece, come indica il nome si ispira alle grandi navi che solcavano i mari tra il Seicento e il Settecento, utilizzate soprattutto dagli spagnoli per la conquista dei nuovi territori nelle Americhe. Questo pezzo è composto da piccoli cilindri cristalli di topazio imperiale, che simboleggiano gli alberi della nave, e da grandi anelli in oro e diamanti, forse a ricordare le catene delle ancore. M.d.B.
Iris d’argento con Bibigì
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Il brand 9Venticinque, nato da una costola di Bibigì, crea collezioni in argento e altri materiali preziosi. È il caso di Iris, collezione realizzata in argento e cubic zirconia, che l’azienda piemontese propone per l’autunno-inverno 2015. Con il suo disegno elaborato la linea di gioielli ha l’aspetto di quelle collezioni di gioielli classici che utilizzano materiali più ricchi, come oro bianco e diamanti. Insomma, è uno di quei gioielli che hanno un prezzo più ragionevole di quanto si potrebbe supporre a un primo (e anche a un secondo) colpo d’occhio. D’altra parte, l’idea di Franco Beltrami, Aldo Bernardotti e Bruno Guarona, che hanno dato vita all’azienda nell’ormai remoto 1979 è proprio di proporre gioielli che non facciano sfigurare, ma a un costo più contenuto.