Fondata nel 2018 Bangkok, Tailandia, e gestita da Jamshed Gulmamadov, Toji Jewelry si è ritagliata uno spazio tra le imprese-bonsai di alta gioielleria. Propone, cioè, gioielli di alta gamma, pezzi unici, con grandi pietre, a un pubblico selezionato. Il Paese asiatico è da anni uno dei centri mondiali della gioielleria e, in particolare, per l’utilizzo di gemme preziose. Ed è quello che fa l’enigmatica Toji Jewelry. La fonte di ispirazione dichiarata è, come sempre, il mondo della natura. Ma, in realtà, è l’alta gioielleria stessa a essere il filo conduttore. Con in più la scelta di puntare su pietre con una particolare qualità, che fa supporre anche un link diretto con produttori e distributori che operano nel Paese asiatico.
Come nel caso dell’anello con spinello color lavanda, una sfumatura piuttosto inusuale. Uno spazio particolare è riservato ai rubini estratti nella vicina Burma. Del team fanno parte tagliatori e lucidatori esperti, che contribuiscono a fornire ai designer le pietre necessarie. Il resto lo fa la composizione dei gioielli.