Una goccia di perfezione nei gioielli di Goshwara, un po’ di India a New York ♦
Nell’antica Persia e nell’India dei marahaja, la parola Goshwara indicava la forma perfetta della goccia. Ma anche l’essenza della femminilità, la morbidezza e l’eleganza. Solo i migliori artigiani potevano creare una pietra con questa forma. La goccia era uno dei volumi geometrici più utilizzati e ambiti nei gioielli. Con un salto di qualche secolo, l’idea della perfezione rivive oggi a New York, su iniziativa di Sweta Jain, una giovane designer di origine indiana, cresciuta immersa nel ricco mondo delle pietre preziose: da ragazza accompagnava il padre, commerciante di gemme, nelle miniere africane e ha poi imparato l’arte della gioielleria.

Un training che le consente di scegliere i pezzi migliori e di combinarli con uno stile molto personale. La passione di Sweta è per i colori audaci e i design innovativi. Nel 2005, ha lanciato il marchio per colmare una lacuna nel mercato dei gioielli lussuosi, ma anche divertenti. Come spesso accade per i designer indiani, le sue collezioni sono un ponte tra i colori e l’esuberanza della tradizione indiana, e la sobrietà essenziale dello stile occidentale.





