Una nuova collezione di alta gioielleria della Maison: tra pizzi e merletti ecco Dior Dior Dior ♦︎
Dopo i giardini di Versailles e le decorazioni barocche della grande residenza dei re francesi, ecco un’altra nobilissima ispirazione di Victoire de Castellane, che guida con grande competenza l’alta gioielleria di Dior. La nuova collezione, infatti, trae ispirazione dall’arte del pizzo. In fondo, era un tipo di tessuto molto utilizzato da chi popolava la corte di Versailles. La collezione di alta gioielleria comprende 65 pezzi. E, a testimonianza che il massimo della novità è quello che è già successo, Victoire de Castellane ha utilizzato le immagini d’archivio di Christian Dior, scegliendo tra ricami e arabeschi per realizzare collane, anelli, bracciali e orecchini ricchi di smeraldi, zaffiri blu e rosa, rubini, tanzaniti, diamanti, eccetera.
Presentata nella settimana della haute couture di Parigi, la collezione ha avuto un palcoscenico inusuale: il Museo di Arte Moderna, dove è stata visibile per tre giorni dal pubblico, assieme a una rassegna della produzione di gioielleria Dior, che ha festeggiato i 20 anni: è stata creata, infatti, nel 1998. Insomma, dal passato aristocratico al presente democratico.
La decisione di trarre ispirazione da ricami e merletti, però, è legata anche all’altra anima di Dior, quella della moda. L’effetto del pizzo ricreato con i fili d’oro è presente, infatti, in tutta la collezione e richiama l’atelier di Christian Dior. E la collezione sottolinea proprio questo “diorismo”: non a caso è stata intitolata Dior, Dior, Dior. Insomma, Dior al cubo.
Grandi anelli da cocktail con pietre di colore di dimensione adeguata, bracciali con sfavillanti pietre, bracciali dove tra i ricami spuntano fiori si integrano con il leggeri ricami in oro. Gioielli degni della tradizione Dior e della più nobile haute couture. Matilde de Bounville







