Un diamante grezzo emerge dal reattore al plasma CVD di De Beers
Un diamante grezzo emerge dal reattore al plasma CVD di De Beers / A rough diamond emerges from De Beers' CVD plasma reactor

Diamanti sempre più artificiali per De Beers

Se il colosso dei diamanti, quello che ha coniato il claim “un diamante è per sempre” sceglie di fare concorrenza a sé stesso, c’è qualcosa di strano. De Beers cinque anni fa aveva lanciato a sorpresa il brand di diamanti sintetici Lightbox. Adesso l’azienda, che è controllata dal gruppo minerario Anglo American, rilancia. In sostanza, il brand più famoso per i suoi diamanti, visto che estrae dalla terra quasi il 30% della produzione globale, spingerà sui diamanti creati in laboratorio, che costano meno.

Punto luce di Lightbox
Punto luce con diamante di laboratorio Lightbox

Alla base della scelta c’è il prezzo in calo dei diamanti naturali. Anche se molti credono che le gemme più desiderate dalle donne siano un investimento sicuro, che nel tempo acquista sempre più valore, il prezzo dei diamanti è sceso di circa il 20% dai massimi di febbraio 2022. Nel frattempo, India e Cina producono un sempre maggior numero di diamanti sintetici, creati in laboratorio, a prezzi sempre più bassi. Una concorrenza spietata. Per chi non lo sapesse, i diamanti prodotti in laboratorio sono chimicamente indistinguibili da quelli naturali, anche se un’accurata analisi può determinare l’origine artificiale delle gemme. A occhio nudo, però, nessuno è in grado di percepire la differenza.

La nuova miniera: l'impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali
Impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali Lightbox (De Beers)

Proprio per questo la quota totale di diamanti sintetici in pochi anni è passata da circa il 2% a quasi il 10% del totale secondo alcuni esperti. E, allo stesso tempo, il loro prezzo è sceso del 60%. Ma non è tutto, perché secondo alcune stime, forse ottimistiche, se si guarda al settore del gioielli (cioè a quei diamanti che non sono utilizzati per l’industria) le vendite di anello, orecchini o collane con gemme artificiali sarebbe vicina al 50%. Probabilmente la percentuale si riferisce al segmento di gioielli con diamanti nello specifico mercato americano e non alla totalità. Ma anche se è difficile capire quanto queste stime corrispondano alla realtà, tutti concordano che le vendite di gioielli con diamanti di laboratorio è in forte aumento. E le mosse di De Beers sembrano solo un prendere atto della realtà. Anche sul fronte industriale le cose non vanno meglio: il Global Rough Diamond Price Index, relativo alle pietre grezze, è in ribasso del 18% rispetto al massimo storico che aveva toccato a febbraio 2022.

Al Cook, Ceo De Beers
Al Cook, Ceo De Beers

De Beers ha quindi creato una linea di prodotti premium, Finest, con diamanti di laboratorio certificati allo stesso modo di quelli naturali. In effetti, anche i diamanti artificiali possono essere di differente qualità. La certificazione si basa sugli stessi criteri utilizzati per i diamanti naturali, con le classiche 4C. Un ulteriore passo di De Beers è la promozione con azioni di marketing di anelli di fidanzamento con diamante solitario creato in laboratorio, per ora negli Usa. Quasi una bestemmia per chi ama i diamanti naturali, creati nel profondo della terra milioni di anni fa. E dire che De Beers al debutto del brand Lightbox aveva sottolineato le differenze incolmabili tra diamanti naturali e artificiali.

Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio di De Beers

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Busatti 1947, dalla tradizione all’innovazione

Next Story

Il Palloncino Vhernier diventa bracciale

Latest from News