Lingotti e monete

Chi decide il prezzo dell’oro

Collana di Cartier Nouvelle Vague. Oro rosa e diamanti
Collana di Cartier Nouvelle Vague. Oro rosa e diamanti

Chi decide il prezzo dell’oro? La procedura si chiama gold fixing e viene praticata sin dal 1919, quando la famiglia Rothschild assieme a quattro potenti mercanti d’oro, Pixley & Abel, Mocatta & Goldsmid, Samuel Montagu e Sharps & Wilkins, ne concordava il valore due volte al giorno, al mattino e poi all’ora del tè nella propria casa londinese. In un ambiente, è lecito supporre, simile al solotto di un sofisticato club per gentlemen nella City. Negli anni molto è cambiato, nel 2004 la famiglia Rothschild ha venduto il suo seggio alla Barckays Bank e i prezzi si decidono tramite conferenze telefoniche o telematiche tra Deutsche Bank, Barclays Bank, Hsbc (Hongkong & Shanghai Banking Corporation, uno dei gruppi bancari più grandi del mondo), Bank of Nova Scotia e Société Générale. Questo circolo di potere, la London Bullion Market Association (Lbma), è rappresentato da cinque broker autorizzati, che alle 10 e alle 15, sulla base di un prezzo di apertura rilanciano, in qualità di venditori o acquirenti, delle offerte per conto della banca e dei loro clienti. E si continua fino a quando domanda e offerta non si bilanciano, ossia quando il numero di chi compra e di chi vende si equivale. Il prezzo è fissato ancora con l’unità di misura britannica, l’oncia (pari a 28,34 grammi). Certo, Londra non è l’unico mercato, ma è sicuramente il più vecchio e quello che tratta una maggiore quantità di metallo prezioso: 670 tonnellate al giorno. Altra cosa da sapere: quello trattato sul mercato di Londra è considerato il metallo che dà più garanzie. Ogni lingotto, secondo lo status di London Good Delivery corrispondente a 400 once, cioè 12,4 chilogrammi. «Good delivery» è invece la modalità commerciale più utilizzata dai grandi investitori: il mercato ufficiale dell’oro non si ferma mai, è possibile trattare oro 24 ore al giorno, cinque giorni alla settimana. Il prezzo del metallo giallo deriva dallo scambio dei lingotti da 400 once a Londra, oltre che da quello dei lingotti da 100 once che sono invece utilizzati dal mercato Comex di New York, il secondo mercato per importanza dopo Londra. Ma ci sono anche i listini di Zurigo, Tokyo, Hong Kong e Singapore.  fixing-2

Chi vende l’oro? Soprattutto le grandi imprese minerarie. Ci sono poi 55 raffinatori autorizzati dalla Lbma. Questi fornitori ufficiali ogni anno mettono in vendita circa 150 mila lingotti da 400 once.

Si può comprare oro? Sì, è possibile acquistare oro, soprattutto sotto forma di lingottini da pochi grammi, oppure coniato in monete. Da sapere: i lingotti che costano di più sono quelli da un grammo, di solito acquistati come regalo. Sono rivestiti di plastica, e sono più cari dal 2% al 4% rispetto al valore corrente dell’oro. Ma sono le monete le più care in assoluto. Il sistema più utilizzato per investire in oro, infatti, è quello di acquisare prodotti finanziari legati al prezzo dell’oro, come gli Etf (Exchange-traded fund), che sono fondi legati a un determinato paniere di beni o azioni, in questo caso il metallo. I grandi investitori, come le banche, possono invece acquistare l’oro sul mercato Otc (Over The Counter, che tratta titoli non quotati al listino di Borsa). Londra è il più grande mercato Otc.

Un distributore automatico di lingotti a Dubai
Un distributore automatico di lingotti a Dubai

 

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