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Alexandra Mor tra le designer top

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Alexandra Mor nell’Olimpo delle migliori designer del secolo. E con una missione nobile: salvare gli elefanti dal bracconaggio ♦︎

Quante brave designer sarebbero disposte a fare qualche sacrificio pur di entrare tra le selezionate di Women Jewellery Designers, prestigioso volume redatto dalla gemmologa e scrittrice Juliet Weir-de la Rochefoucauld? Alexandra Mor ci è riuscita, e senza sforzo.

Leggi anche: Inimitabile Alexandra Mor

Il volume, pubblicato dalla Acc Publishing di Londra, approfondisce l’influenza e il lavoro delle designer di gioielli di tutto il mondo nel corso del secolo scorso fino a oggi. Per quanto riguarda lo stile di Alexandra Mor, Juliet Weir-de La Rochefoucauld scrive: «I gioielli di Mor sono giovani e del momento. Sono intensamente personali. Portano nel ventunesimo secolo l’ideale americano di gioielli che possono essere trasformati per diverse occasioni. Si possono aggiungere semplici orecchini per creare elaborati orecchini chandelier, mescolando e abbinare una varietà di gocce di pietre preziose: un’idea che ha attraversato l’Oceano Atlantico dall’Europa del XVIII e XIX secolo. I suoi gioielli parlano di aggraziata semplicità e linee eleganti che si soffermano sulla mente, esigendo un’ammirazione esigente – classici pronti a perpetuare i ricordi per la generazione successiva». Insomma, un commento molto gratificante per la designer americana, che nel 2016 si è trasferita a Bali. Che non solo è capace di creare pezzi unici di alto livello, con pietre straordinarie e composizioni raffinate e originali. Alexandra Mor è anche capace di innovare e stupire, come quando abbina pietre preziose a semi di tagua. Cioè un legno esotico che è chiamato anche avorio vegetale. È un materiale ricavato dai semi di una palma, la Phytelephas macrocarpa, che cresce nella foresta pluviale del Sud America. Il frutto, una volta essiccato, ha consistenza, colore e aspetto molto simile all’avorio e può essere facilmente lavorato e tinto. La designer lo utilizza in abbinata con perle o quarzi: l’effetto è davvero sorprendente. E non è una scelta solo stilistica: la designer ha optato per i semi di tagua per non contribuire all’uccisione degli elefanti. Forse non lo sapete, ma ne viene abbattuto uno ogni 15 minuti dai bracconieri a caccia di zanne. Alessia Mongrando




Anello com topazio fumé da 0,55 carati su un seme di tagua lavorato
Anello com topazio fumé da 0,55 carati su un seme di tagua lavorato
Collana con perle barocche, semi di tagua, legno sawo, fiori di loto
Collana con perle barocche, semi di tagua, legno sawo, fiori di loto
Orecchini Dangling Snowflake con diamanti
Orecchini Dangling Snowflake con diamanti
«Women Jewellery Designers», libro di Juliet Weir-de la Rochefoucauld
«Women Jewellery Designers», libro di
Juliet Weir-de la Rochefoucauld
Orecchini a bottone con diamanti
Orecchini a bottone con diamanti
Orecchini a grappolo in platino e diamanti
Orecchini a grappolo in platino e diamanti
Anello con peridoto di 21,04 carati e 262 diamanti
Anello con peridoto di 21,04 carati e 262 diamanti
Anello con diamante fancy light yellow di 5,02 carati e diamanti taglio brillante bianchi
Anello con diamante fancy light yellow di 5,02 carati e diamanti taglio brillante bianchi
«Women Jewellery Designers», scritto da Juliet Weir-de La Rochefoucauld
«Women Jewellery Designers», scritto da Juliet Weir-de La Rochefoucauld






Prezioso Brafa



Torna il Brafa, con tanti gioielli antichi. Ecco le immagini in anteprima ♦︎

I più veloci hanno già iniziato a organizzare il viaggio. Da sabato 27 gennaio a domenica 4 febbraio 2018 riapre il Brafa, edizione numero 63, grande fiera dell’antiquariato che si tiene a Bruxelles. Non è necessario aggiungere, per gli appassionati, che le grandi Maison antiquarie comprendono anche quelle specializzate in gioielleria. Il Brafa è organizzata dall’Associazione Foire des Antiquaires de Belgique, ed è cresciuta negli ultimi anni: la scorsa edizione ha visto oltre 61.000 visite. All’appuntamento del 2018 saranno presenti 134 gallerie internazionali da 16 paesi. A rappresentare l’Italia, per esempio, saranno le gallerie Chiale Fine Art, Il Quadrifoglio-Brun Fine Art, Robertaebasta e Theatrum Mundi. Accanto alla belga Leysen, che proporrà le sue ultime creazioni, sono previste quattro le gallerie specializzate in gioielli antichi: Bernard Bouisset (Francia), Galerie Montaigne (Monaco), Chamarande ed Epoque Fine Jewels (Belgio). Quest’ultima esporrà un pendente Art Nouveau realizzato da René Lalique in oro, diamanti e pendente in quarzo citrino decorato con smalti e pannelli in vetro incisi con le immagini di due ninfe. Federico Graglia

Il commento del presidente del Brafa, Harold t’Kint de Roodenbeke
Siamo particolarmente contenti delle gallerie selezionate per l’edizione 2018. Penso che il livello qualitativo proposto quest’anno sia il più alto di sempre specie a livello internazionale. Tra l’altro per la prima volta abbiamo chiuso le adesioni a giugno! Non siamo un ente fieristico e vogliamo mantenere il numero degli espositori in questa dimensione, privilegiando la qualità. Questo esclude alcuni paesi, in particolare quelli che non hanno abitudini di programmazione di medio periodo, ma ci aiuta a tenere alta la qualità offerta ai visitatori e ai nostri collezionisti.  Negli ultimi anni la richiesta è tale da costringerci ad anticipare il full-booked. Ora siamo impazienti di aprire le porte ai nostri visitatori.





Tour & Taxis, palazzo dove si svolge il Brafa
Tour & Taxis, palazzo dove si svolge il Brafa

Chaumet, orecchini con zaffiri burmesi, diamanti, platino
Chaumet, orecchini con zaffiri burmesi, diamanti, platino
Da Epoque Fine Jewels, questo «collier de chien» datato 1910 di Cartier, in platino e diamanti
Da Epoque Fine Jewels, questo «collier de chien» datato 1910 di Cartier, in platino e diamanti
Alla galleria Bernard Bouisset, collana in oro, platino e diamanti,  Francia, 1950
Alla galleria Bernard Bouisset, collana in oro, platino e diamanti, Francia, 1950
Galleria Leysen, orecchini in oro bianco, smeraldi colombiani e diamanti baguette
Galleria Leysen, orecchini in oro bianco, smeraldi colombiani e diamanti baguette
Galleria Leysen, anello in platino e diamante taglio smeraldo da 8,32 carati
Galleria Leysen, anello in platino e diamante taglio smeraldo da 8,32 carati
Collana in platino e zaffiri, Francia, circa 1960
Collana in platino e zaffiri, Francia, circa 1960
Bracciale in oro rosa e 33 carati di zaffiri colorati
Bracciale in oro rosa e 33 carati di zaffiri colorati
René Lalique, pendente in vetro, smalto, citrino, diamante, oro
René Lalique, pendente in vetro, smalto, citrino, diamante, oro







L’Angola saluta de Grisogono

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Le decisioni del governo dell’Angola si incrociano con il destino della Maison de Grisogono ♦︎

I gioielli sono preziosi. Sono un investimento oltre che un oggetto da indossare. Così non stupisce se, ogni tanto, l’aspetto economico sovrasta quello estetico: insomma, qualche volta il vile denaro brilla più di un diamante.

È il caso, per esempio, della vicenda raccontata dall’agenzia Bloomberg e che riguarda la Maison di Ginevra de Grisogono. Si apprende, infatti, che il socio di minoranza dell’azienda fondata da Fawaz Gruosi è il governo dell’Angola, e in particolare Sodiam, una controllata di Endiama, compagnia mineraria nazionale del Paese africano. Sodiam, quindi, ha annunciato che cederà la propria partecipazione azionaria che possiede in de Grisogono. La decisione non ha nulla a che vedere con l’attività di de Grisogono, ma è dettata da «motivi di interesse pubblico e legalità». Secondo quanto scrive il sito americano specializzato National Jeweler, de Grisogono è controllata da Sindika Dokolo, marito di Isabel Dos Santos, che è la figlia dell’ex presidente angolano Jose Eduardo dos Santos oltre che essere la donna più ricca d’Africa, secondo la rivista Forbes.

Fawaz Gruosi, al centro, all festa di de Grisogono al Festival di Cannes 2017
Fawaz Gruosi, al centro, alla festa di de Grisogono al Festival di Cannes 2017

Cambio di regime

Il neoeletto presidente angolano Joao Lourenco, insomma, vorrebbe allontanare l’Angola dagli interessi commerciali della famiglia del suo predecessore. Infatti, ha già rimosso Isabel Dos Santo dal vertice della Sonangol, che è la potente compagnia petrolifera di Stato dell’Angola. La vicenda è stata commentata a National Jeweler dal direttore marketing di de Grisogono, Gianluca Maina, che ha inviato una precisazione via e-mail: «Dopo un recente cambio di leadership, Sodiam, azionista di minoranza, ha annunciato l’intenzione di uscire come investitore in De Grisogono. Questa decisione non avrà alcun impatto sui nostri azionisti di maggioranza che hanno riconfermato il loro costante impegno per il nostro marchio e il suo futuro e continuiamo ad avere un forte sostegno finanziario».

Sindika Dokolo
Sindika Dokolo

Nemico pubblico

Ma la serenità di Fawaz Gruosi rischia di essere turbata anche da un altro ostacolo: la campagna negativa che conduce da qualche mese il cacciatore di gemme Yianni Melas. In sostanza, l’esploratore sostiene che de Grisogono non aiuta a sufficienza le popolazioni africane e per questo motivo ha messo in atto una serie di azioni di protesta contro la Maison di Ginevra. Anche in occasione della vendita a un’asta di Christie’s di The Art of de Grisogono, una eccezionale collana con un diamante di colore D da 163,41 carati, estratto proprio in Angola. A placare Melas non è bastato neppure l’annuncio che l’1% dalla vendita sarebbe stato devoluto alla Fundação Brilhante, un’organizzazione che promuove il cambiamento sociale nelle aree circostanti le miniere in Angola. Cosimo Muzzano

Isabel dos Santos
Isabel dos Santos
La collana The Art of de Grisogono
La collana The Art of de Grisogono
Anello di de Grisogono con diamante centrale, 412 rubini e 94 diamanti bianchi
Anello di de Grisogono con diamante centrale, 412 rubini e 94 diamanti bianchi
Orecchini di alta gioielleria de Grisogono
Orecchini di alta gioielleria de Grisogono
Bracciale con zaffiri e smeraldi, de Grisogono alta gioielleria
Bracciale con zaffiri e smeraldi, de Grisogono alta gioielleria
Anello di de Grisogono, di diamanti e smeraldi
Anello di de Grisogono, di diamanti e smeraldi

Vanno di moda all’asta i gioielli di Shaun Leane

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Battuti da Sotheby’s i pezzi creati da Shaun Leane nel corso della sua collaborazione con Alexander McQueen. Ecco i pezzi più contesi ♦︎

La moda e la gioielleria, un intreccio che dura da quando il genere umano è sceso dagli alberi. Nell’evoluzione della specie, si incontrano casi come quello di Shaun Leane, designer famoso anche per il suo sodalizio con Alexander McQueen.

Leggi anche: Shaun Leane da Sotheby’s

L’asta di pezzi unici, intitolata Couture Fashion Jewellery: The Personal Archive di Shaun Leane, con oltre 40 gioielli creati dal designer britannico dal 1996 a 2008, dopo le retrospettive al Metropolitan Museum of Art nel 2011 e al Victoria & Albert Museum di londra nel 2015, era particolarmente attesa.

Infatti, la vendita è stata un successo, con pezzi battuti partendo da una stima oltre 2 milioni di dollari. Che è un valore alto se si considera che i gioielli di Shaun Leane non sono a base di oro e diamanti. Il pezzo più famoso, il Coiled Corset, ha più che raddoppiato la sua alta stima: è stato venduto per 807.000 dollari dopo una battaglia tra potenziali acquirenti di oltre cinque minuti. Il corsetto, creato per la collezione The Overlook (collezione autunno-inverno 1999-2000 di Alexander McQueen), è l’unico pezzo della collaborazione di quasi vent’anni di Shaun Leane con il designer firmato da entrambi. «La parte più bella per me è che questi pezzi sono stati ammirati, apprezzati e ora accettati in nuove collezioni. Sono così felice di sapere che continueranno a ispirare e provocare come hanno fatto il primo giorno in cui li ho creati», ha commentato il designer inglese.

Altro pezzo conteso è stato The Skeleton Corset, creato per la collezione Untitled primavera-estate 1998: partito con una stima di 350.000 dollari,è stato venduto a 711.000. Il gioiello è stato ispirato dall’idea di McQueen di mostrare la bellezza della struttura interna del corpo umano e trasformarla in un ornamento esterno. Il guanto da sera in oro bianco e diamanti Contra Mundum ha incassato 312.500: è composto da oltre 4.000 diamanti. Altri tre lavori che hanno superato di molto le loro stime pre-vendita comprendono il Coiled Collar (presente sulla copertina dell’album Homogenic del 1997 di Björk) e il copricapo Silver Crown of Thorns (creato per la collezione Dante autunno-inverno 1996-97 di Alexander McQueen ). Federico Graglia





Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane
Another Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane

Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane
Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane
Coiled Corset. Courtesy Robert Fairer
Coiled Corset. Courtesy Robert Fairer
Arm Vine. Courtesy Chris Moore
Arm Vine. Courtesy Chris Moore
Coiler Corset. Courtesy Chris Moore
Coiler Corset. Courtesy Chris Moore
Tusk Anklet. Photo: Courtesy Sotheby's
Tusk Anklet. Photo: Courtesy Sotheby’s
Thistle Brooch. Photo: Courtesy Sotheby's
Thistle Brooch. Photo: Courtesy Sotheby’s
Skeleton Corset. Photo: Courtesy Sotheby's
Skeleton Corset. Photo: Courtesy Sotheby’s
Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Sotheby's
Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Sotheby’s
Large Shell Earrings. Photo: Courtesy Sotheby's
Large Shell Earrings. Photo: Courtesy Sotheby’s
Crown of Thorns. Photo: Courtesy Sotheby's
Crown of Thorns. Photo: Courtesy Sotheby’s

Coiled Corset, Photo: Courtesy Sotheby's
Coiled Corset, Photo: Courtesy Sotheby’s







L’anello di platino che ha tre odori



Una artista norvegese e un designer-orafo tedesco hanno progettato un anello che emana tre profumi ♦︎

Quale può essere il profumo di un gioiello? Ora, almeno in un caso, si può stabilire. L’idea è dell’artista norvegese Sissel Tolaas, che assieme al designer e orafo Georg Hornemann hanno creato un pezzo unico come riflessione sul mondo degli odori. Che non sono solo sensazioni piacevoli o sgradevoli, ma condizionano la vita stessa delle persone, fino a influenzarne il comportamento. Georg Hornemann ha studiato vari tipi di contenitori di odori. E ha pensato di ricreare un gioiello ispirato sugli anelli che contenevano veleno, in uso tra i nobili nel Rinascimento. Nello stesso tempo, Sissel Tolaas, che è una artista che da anni lavora con gli odori, ha progettato tre fragranze che hanno speciali obiettivi: provocare attrazione, distrazione o attenzione.

Attraverso un meccanismo rotante all’interno del gioiello, l’intensità di ogni odore può essere controllata. Un meccanismo permette di ricaricare l’anello. Ma non è un gioco: l’anello è realizzato interamente in platino ed è disponibile in soli sei esemplari. Il prezzo è di 18.000 euro. Federico Graglia




Il disegno dell'anello di platino
Il disegno dell’anello di platino
L'anello di Sissel Tolaas e Georg Hornemann
L’anello di Sissel Tolaas e Georg Hornemann

Sissel Tolas nel suo laboratorio
Sissel Tolas nel suo laboratorio







Il diamante Pink Promise venduto per 31,9 milioni

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Il diamante Pink Promise sfiora il record all’asta di Christie’s a Hong Kong ♦︎

C’è diamante rosa e diamante rosa. Mentre il Raj Pink di 37 carati non è stato venduto a Ginevra, il più piccolo The Pink Promise, un fancy vivid pink da 14,93 carati, è stato battuto da Christie’s per 31,9 milioni di dollari all’asta di Magnificent Jewels a Hong Kong. Il prezzo è molto vicino al record d’asta mondiale per carato di un diamante rosa: 2,13 milioni di dollari (il record è di quasi 2,15 milioni per carato che un compratore ha pagato per un diamante rosa vivido da 5 carati a Christie’s Hong Kong nel dicembre 2009).

Il diamante ha una storia curiosa: è stato acquistato da un commerciante di pietre, Stephen Silver, nel 2013 e tagliato nuovamente per evidenziarne il colore: pesava, infatti, 16,10 carati. L’operazione, molto delicata, ha avuto successo. Silver (nome che segna un destino) si è già occupato di diamanti particolarmente preziosi, come The Cranberry, fancy rosso violaceo, The Million Dollar Pumpkin, un vivid orange, e un diamante fancy blue vivid. L’asta di Hong Kong, oltre ai pezzi in giada molto apprezzati in oriente, ha visto aggiudicati anche gioielli di importanti Maison, come Cartier e Van Cleef & Arpels. Ecco alcuni pezzi venduti. Federico Graglia





The Pink Promise, un diamante fancy vivid pink da 14,93 carati
The Pink Promise, un diamante fancy vivid pink da 14,93 carati

Anello con alessandrite: nell'immagine, i due colori che assume secondo la luce che attraversa la pietra
Anello con alessandrite: nell’immagine, i due colori che assume secondo il tipo di luce che attraversa la pietra
Bracciale con diamanti, smeraldi e zaffiri Les Oiseaux Liberes, di Cartier
Bracciale con diamanti, smeraldi e zaffiri Les Oiseaux Liberes, di Cartier
Spilla in oro bianco e diamanti di Van Cleef & Arpels
Spilla in oro bianco e diamanti di Van Cleef & Arpels
Spilla in oro bianco e diamanti a forma di libellula realizzata da Tiffany & Co
Spilla in oro bianco e diamanti a forma di libellula realizzata da Tiffany & Co
Spilla con ametista e diamanti di Vhernier
Spilla con ametista e diamanti di Vhernier

Anello con spinello e diamanti colorati
Anello con spinello e diamanti colorati







Zsa Zsa Gabor all’asta con Bonhams



La collana di diamanti di Zsa Zsa Gabor all’asta di Bonhams a New York ♦︎

Zsa Zsa Gabor, scomparsa nel 2016, è stata una delle dive più famose del secolo scorso. La sua carriera, iniziata quando è stata eletta con Miss Ungheria nel 1936, è proseguita come attrice cinematografica. In oltre 50 anni di carriera ha lavorato in più di 60 film, con registi come Orson Welles, John Huston e Vincente Minnelli. Oltre a lasciare ricordi indelebili a una intera generazione (oltre che nei suoi nove mariti), ha lascito anche gioielli di pregio, una delle sue passioni. Per esempio, una collana di diamanti definita «over-the-top gorgeous» che sarà battuta all’asta il 4 dicembre a New York da Bonhams. Si tratta di una collana di diamanti rivière, con 45 brillanti rotondi per un totale di 66 carati. La collana è opera di Harry Winston, che l’ha creata nel 1964. Le collane rivière sono caratterizzate da pietre di grandezza diversa (leggi anche: Che cosa significano rivièere e tripla X). In questo caso i cinque diamanti centrali pesano 8,07, 6,34, 6,33, 5,35 e 4,88 carati. La loro qualità varia da F a I colore e sono VVS2 chiarezza. Il valore della collana è stimato tra 1,2 a 1,5 milioni di dollari. Ma qualche appassionato della grande attrice potrebbe far lievitare il prezzo.

Zsa Zsa Gabor era un’appassionata di gioielli. A lei è attribuita una frase che è diventata famosa: «Non ho mai odiato un uomo abbastanza da ridargli i suoi diamanti». Federico Graglia




La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor
La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor
La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor. Stima: 1,2-1,5 milioni di dollari
La collana rivière appartenuta a Zsa Zsa Gabor. Stima: 1,2-1,5 milioni di dollari
Zsa Zsa Gabor con la collana di diamanti
Zsa Zsa Gabor con la collana di diamanti
Un'immagine d'epoca di Zsa Zsa Gabor
Un’immagine d’epoca di Zsa Zsa Gabor
Spilla Uccello su una roccia, citrino e diamanti, firmata da Jean Schlumberger per Tiffany & co
Spilla Uccello su una roccia, citrino e diamanti, firmata da Jean Schlumberger per Tiffany & co
Spilla in oro, platino e diamanti firmata David Webb
Spilla in oro, platino e diamanti firmata David Webb
Anello con diamante
Anello con diamante

Abello con zaffiro e diamanti
Abello con zaffiro e diamanti







La Persia dei gioielli in mostra



I gioielli della Persia antica e moderna al Museo del Bijou di Casalmaggiore ♦︎

La Persia non è solo quella delle Mille e una notte. E non è neppure solo quella che ogni tanto si legge nelle cronache di geopolitica. C’è anche una Persia che ha una cultura millenaria, che si esprime anche con la gioielleria. Chi è curioso di sapere in che cosa consiste l’arte di fabbricare gioielli in Iran, può andare a visitare una mostra allestita nel Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona, dal 25 novembre al 28 gennaio). La mostra si intitola Splendida Persia, visioni nel Gioiello, ed curata da Bianca Cappello e della designer iraniana Sogand Nobahar. La mostra propone, ovviamente, una selezione di gioielli storici, ma anche pezzi della oreficeria contemporanea.

Tra i gioielli antichi si trovano pezzi che hanno origine nell’antica Mesopotamia, mentre tra i gioielli contemporanei ci sono quelli di grandi designer iraniani, che reinterpretano idee e simboli della tradizione persiana e islamica. Accanto a loro, con un parallelo ardito, si trova selezione di gioielli made in Italy dagli anni Sessanta agli anni Duemila, anche questi ispirati all’iconografia, ai colori e alla poesia persiana. Sorprendente sapere che esistono. Infine, con un mix ancora più sorprendente, sono esposti i gioielli concettuali di un gruppo di giovani studenti del corso di Design del Gioiello dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Infine, a contorno della mostra, sono esposti gli scatti inediti in Iran del fotografo Federico Wilhelm. Lavinia Andorno

Splendida Persia, visioni nel Gioiello
Museo del Bijoux di Casalmaggiore
Via Porzio 9, Casalmaggiore (Cremona)
Orario: da martedì a sabato: 10.00-12.00 / 15.00 – 18.00
Domenica e festivi: 15.00- 19.00.
Chiuso Natale e Capodanno.
Ingresso: intero 3 euro; ridotto 2,50 euro
Informazioni e prenotazioni: 0375 284424




 Ailin Abrishami
Pendente di Ailin Abrishami
Diadema di Bozart, anni Ottanta
Diadema di Bozart, anni Ottanta
Diadema di Bozart, anni Ottanta
Collana di Carlo Zini, inizio anni Duemila
Collane in corniola incisa, Bactriana III-X secolo d.C.
Collane in corniola incisa, Bactriana III-X secolo d.C.
Collane in faiance, Persia, epoca sasanide VII secolo
Collane in faiance, Persia, epoca sasanide VII secolo
Fateme Safar Talab, collane serie Lady Pomegranate
Fateme Safar Talab, collane serie Lady Pomegranate
Parure di Gianni De Liguoro
Parure di Gianni De Liguoro

Collana in giaietto e argento, secondo XII e XX
Collana in giaietto e argento, secondo XII e XX





Mahnaz Seyedekthiary
Mahnaz Seyedekthiary

Maryam Azadegan, collana e bracciale in ricamo balouch
Maryam Azadegan, collana e bracciale in ricamo balouch
Spilla di Mostafa Daneshi
Spilla di Mostafa Daneshi
Collana di Nahar Najafi
Collana di Nahar Najafi
Nogol Zahabi, collare Dark Blue in ricamo Termeh
Nogol Zahabi, collare Dark Blue in ricamo Termeh
Collana di Ornella Bijoux
Collana di Ornella Bijoux
Ottavio Re, anni Settanta
Ottavio Re, anni Settanta
Sanaz Armaghan. Photo: Mohammad Razaee
Sanaz Armaghan. Photo: Mohammad Razaee
Bracciali di Sharra Pagano
Bracciali di Sharra Pagano
Anello di Shiva Ghorbani
Anello di Shiva Ghorbani

Sogand Nobahar, anello e bracciali serie MyCity, Teheran
Sogand Nobahar, anello e bracciali serie MyCity, Teheran







Gioielleria, bilanci tra oro e piombo



I bilanci della gioielleria non sono tutti d’oro secondo l’analisi di Pambianco ♦︎

Il 2016 non è stato un anno d’oro per la gioielleria, ma neanche troppo negativo. Un giro di telefonate informali sembra indicare, però, che il 2017 possa chiudersi con un bilancio più positivo. Il polso al settore della gioielleria e oreficeria lo ha tastato Pambianco, gruppo della consulenza specializzato nel settore del lusso.

La tabella pubblicata da Pambianco
La tabella pubblicata da Pambianco

Nella sua analisi, oltre a certificare un tracollo per il settore della orologeria (difficoltà testimoniate anche a Baselworld), Pambianco ha messo sotto la lente i bilanci dei maggiori gruppi della gioielleria. Risultato: qualche risultato positivo, come Pomellato, che grazie alla cura e alle sinergie del gruppo Kering ha aumentato il fatturato dell’11,5%, Unoaerre che è cresciuta del 7,9%, Damiani (+4,8%) o Morellato (+2,8%). Bene anche Chrysos, che produce anche il brand Officina Bernardi: ha visto salire le vendite del, 5,4% a 56,3 milioni. Ma si registrano cali anche consistenti: per esempio, Asolo Gold, specializzata nella produzione di catene, ha visto scendere i ricavi del 28,2% a 80,5 milioni di euro. Tra i marchi famosi per il design, Marco Bicego è sceso del 4,5% nonostante il buon andamento all’estero a 47,4 milioni, mentre per Roberto Coin la flessione è stata del 4,7%, a 46 milioni. Limatura (-0,5%) anche per Stroili Oro, acquista dal gruppo francese Historie d’Or nell’estate 2016. Federico Graglia





Damiani, anello della collezione Margherita
Damiani, anello della collezione Margherita

Unoaerre, bracciale in bronzo dorato Venus
Unoaerre, bracciale in bronzo dorato Venus
Morellato, collane con pendenti
Morellato, collane con pendenti

Officina Bernardi, orecchini in argento rodiato
Officina Bernardi, orecchini in argento rodiato







Va in rosso la vendita del rosa

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Finisce in rosso la vendita del diamante rosa all’asta di Sotheby’s: per le pietre preziose una giornata nera ♦︎

La vendita del rosa è finita in rosso, dopo una giornata piuttosto nera. The Raj Pink, il più grande diamante classificato fancy intense pink, per il suo colore raro, era il pezzo forte dell’asta di mercoledì organizzata da Sotheby’s a Ginevra. Ma non è stato venduto. La pietra, a forma di cuscino, del peso di 37,30 carati, aveva una stima pre-vendita tra 20 e 30 milioni di dollari. Ma David Bennett, presidente mondiale della divisione gioielli di Sotheby’s, che ha condotto l’asta, si è dovuto rassegnare: «It was not sold». I rilanci non sono andati oltre i 14 milioni di franchi svizzeri e il gioiello è stato ritirato. E non è stato l’unico flop. Altri lotti di grande valore sono stati ritirati perché non hanno soddisfatto il prezzo di riserva fissato prima (in segreto) dai loro venditori. Tra i pezzi non assegnati c’è l’anello con diamante blu di Moussaieff: l’ultima offerta è stata di 12,4 milioni di franchi svizzeri. Niente da fare anche per un altro pezzo atteso: una coppia di diamanti gialli appartenuti in precedenza alla famiglia principesca tedesca di Von Donnersmarck. I rilanci hanno raggiunto i 7,8 milioni di franchi svizzeri, ma non nessun nuovo proprietario.

L’asta, però, non è stata un fallimento: sono stati venduti 303 lotti su 349. Complessivamente la vendita ha fruttato 77,9 milioni di franchi. Alla fine il top è stato raggiunto da un anello con diamante rosa chiaro realizzato da Harry Winston nel 1970, descritto come una «pietra assolutamente straordinariamente bella» da Bennett: venduto per 12,6 milioni di franchi svizzeri a un offerente telefonico.

I motivi del flop

Come mai il Raj Pink non è stato venduto? «I pezzi devono essere eccezionali per essere venduti oggi allo stesso livello di due anni fa», ha spiegato all’agenzia Reuters Eric Valdieu, esperto commerciante di gioielli con base a Ginevra. «È una pietra moderna, recente (estratta nel 2015 ndr) e non un 10 su 10 in termini di colore e forma. Non aveva storia». Tobias Kormind, amministratore delegato di 77Diamonds.com, il più grande rivenditore online di diamanti in Europa, si è detto preoccupato per la fascia più alta del mercato delle pietre. Federico Graglia




Il Raj Pink, diamante rosa di oltre 37 carati
Il Raj Pink, diamante rosa di oltre 37 carati
Il Raj Pink
Il Raj Pink
In asta da Sotheby's anche questo anello di diamanti Superb Fancy Vivid Blue, Moussaieff, con peso di 7.41 carati, Interno Flawless
In asta da Sotheby’s anche questo anello di diamanti Superb Fancy Vivid Blue, Moussaieff, con peso di 7.41 carati, Interno Flawless
The Donnersmarck Diamonds, Fancy Intense Yellow di 82,47 e 102,54 carati
The Donnersmarck Diamonds, Fancy Intense Yellow di 82,47 e 102,54 carati

Anello con diamante rosa di Harry Winston. Stima di 6,8-12 milioni di euro
Anello con diamante rosa di Harry Winston







The Art of de Grisogono venduta per 33,7 milioni



La collana di de Grisogono con un diamante da 163 carati venduta per 33,7 milioni di dollari da Christie’s ♦︎

I diamanti di de Grisogono segnano un record da Christie’s. La collana con un grande diamante di 163 carati, il più grande del suo genere venduto all’asta, è stata venduta per 33,7 milioni di dollari all’asta di Christie’s a Ginevra. Il diamante, perfetto, incolore, è stato ricavato da una pietra grezza di 404 carati trovata in Angola. Il diamante è montato su in oro bianco,con altri diamanti e smeraldi. La collana è stata progettata de Grisogono, disegnata personalmente dal fondatore e direttore artistico, Fawaz Gruosi, che ha sede proprio a Ginevra, e per realizzarla sono occorse oltre 1.700 ore di lavoro. La collana è stata chiamata The Art of de Grisogono, l’identità dell’acquirente non è stata rivelata.

Eppure un commento raccolto dall’agenzia Bloomberg ha manifestato minore entusiasmo, anche se il prezzo di 33,7 milioni sembra stratosferico: “Sono deluso dal fatto la collana non è stata venduta per un prezzo più alto”, ha dichiarato all’agenzia Tobias Kormind, responsabile di 77Diamonds.com, store di gioielli online di Londra. La pietra, ha fatto notare, è del 40 per cento più grande di un diamante venduto all’asta nel 2013 per circa 31 milioni di dollari, ha detto.”Questo è un segno preoccupante per la parte più alta del mercato dei diamanti”. Federico Graglia

Leggi anche: Da Christie’s il capolavoro di de Grisogono




La collana The Art of de Grisogono
La collana The Art of de Grisogono
Il diamante da 163 carati
Il diamante da 163 carati
Particolare di The art of de Grisogono
Particolare di The art of de Grisogono
La lavorazione della collana di de Grisogono
La lavorazione della collana di de Grisogono
Creation I, alta gioielleria de Grisogono
Creation I, alta gioielleria de Grisogono








A New York con de Grisogono

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La nuova boutique de Grisogono su Madison Avenue a New York ♦︎

Tra il Lago di Ginevra e il fiume Hudson c’è di mezzo l’Oceano Atlantico. Ora tra i due specchi d’acqua c’è un ponte: la Maison de Grisogono. L’azienda di alta gioielleria fondata da Fawaz Gruosi, infatti, ha aperto una grande boutique su una superficie di 1.614 metri quadrati a Midtown Manhattan, per l’esattezza al numero 700 di Madison Avenue. L’arredamento degli interni gioca su due colori: il bianco e il viola, con qualche tocco di color oro. Legno, smalti e marmo di Carrara brillano sotto un lampadario in ottone di Hudson Furniture, in un ambiente che è stato progettato da David Collins Studio. Tra i gioielli della Maison sono esposti anche alcuni pezzi unici prodotti in esclusiva per il nuovo negozio di New York. Per esempio, c’è un anello con un diamante bianco tagliato a cuore, altri diamanti bianchi tagliati a marquise e smeraldi su oro bianco. Alessia Mongrando




Boutique di de Grisogono a New York, interno
Boutique di de Grisogono a New York, interno
Anello con diamante taglio a cuore, diamanti marquise e smeraldi su oro bianco
Anello con diamante taglio a cuore, diamanti marquise e smeraldi su oro bianco
Boutique di de Grisogono a New York, sala interna
Boutique di de Grisogono a New York, sala interna
Orecchini della collezione Melody of Diamonds di de Grisogono
Orecchini della collezione Melody of Diamonds di de Grisogono
Alta gioielleria, orecchini con diamanti
Alta gioielleria, orecchini con diamanti

Orecchini con smeraldi e diamanti
Orecchini con smeraldi e diamanti







Il più grande diamante al dito



Il più grande diamante taglio brillante su un anello in vendita da Sotheby’s ♦︎

L’asta del 5 dicembre a New York di Sotheby’s ha molti gioielli di grande interesse. Tra i tanti pezzi eccellenti dei Magnificent Jewels, spicca il più grande diamante rotondo mai venduto all’asta e montato su un anello. L’immagine diffusa da Sotheby’s è impressionante e, forse, fa pensare che difficilmente l’anello possa essere davvero indossato ed esibito in una occasione pubblica. Il diamante, taglio brillante, pesa 110.92 carati. La stima dell’anello è tra 4,2 e 6,2 milioni di dollari. La pietra che è stata classificata di colore L, con una chiarezza VS1 e un ottimo lucido, taglio e simmetria.

Ma non è l’unico pezzo forte dell’asta. È da segnalare un anello con un diamante vivid blue di 5,69 carati, che va in vendita con una stima da 12 milioni a 15 milioni di dollari. Di spicco anche un anello con grande rubino burmese da 15 carati proposto a una stima tra 2,5 e 3,5 milioni di di dollari, oppure un anello con un raro diamante rosa-arancio proposto a 1,8-2,2 milioni di dollari. Pezzi rari, per collezionisti o investitori che chiudono il gioiello in cassaforte. Preziosi, ma forse (molto forse) più indossabili in speciali occasioni sono un bracciale di Van Cleef & Arpels con diamanti e zaffiri valutato 1-1,5 milioni, lo smeraldo con diamanti, sempre della stessa Maison, e appartenuto a Elizabeth A. Keck, moglie di un petroliere americano: il gioiello è stimato 250-350.000 dollari. In una compagnia simile sembra quasi un saldo. Federico Graglia




Anello con diamante taglio brillante da 110,92 carati
Anello con diamante taglio brillante da 110,92 carati
Bracciale di Van Cleef & Arpels con diamanti e zaffiri
Bracciale di Van Cleef & Arpels con diamanti e zaffiri
Anello con smeraldo e diamanti appartenuto a Elizabeth A. Keck
Anello con smeraldo e diamanti appartenuto a Elizabeth A. Keck
Anello con diamante vivid blue da 5,69 carati
Anello con diamante vivid blue da 5,69 carati
Anello con diamante rosa-orange
Anello con diamante rosa-orange
Anello con diamante blu intenso e diamanti incolori
Anello con diamante blu intenso e diamanti incolori

Anello con rubino burmese da 15 carati
Anello con rubino burmese da 15 carati







Milano con gioielli e design



A Milano due giorni di gioielli-design nella zona di via Tortona. Con marmellata ♦︎

Nel distretto milanese del design, quello nella zona di via Tortona, sono in arrivo due giorni di gioielli e Nel distretto milanese del design, quello nella zona di via Tortona, sono in arrivo due giorni di gioielli, brindisi e assaggi gourmet. Il 24 e il 25 novembre, dieci designer propongono il loro lavoro in una mostra mercato (via Tort0na 26, con gli assaggi della marmellata Le Collinette).

Antonella Ferrara

Dopo aver frequentato l’atelier di scultura orafa a Milano Antonella Ferrara crea gioielli nel suo laboratorio dove lavora e sperimenta sul monile in oro, argento e pietre naturali da ormai più di 30 anni. Realizza microsculture indossabili facendo ricorso al mondo delle gemme in modo originale.

Daniela Repetto

Diplomata in pittura all’Accademia di Brera. Arnaldo Pomodoro è stato uno dei suoi maestri presso il Centro Trattamento Artistico dei Metalli (Tam) di Pietrarubbia dove si è specializzata in scultura. La jewel designer ha studiato oreficeria e appreso la tecnica degli smalti a fuoco. Nel 1997, su commissione della Diocesi di Pavia, progettò e realizzò, in collaborazione con Pupi Perati, la croce pettorale in oro e vetrofusione donata al pontefice Benedetto XVI in occasione della visita alla città.




Daniela Repetto
Daniela Repetto

Frammenti Design

Emma Carrau Bueno nasce a Barcellona. Trasferitasi a Milano inizia una personale ricerca sulla contaminazione tra moda, arte e design, spinta dal desiderio di dar vita a una disciplina priva di confini dove fondere tutti questi elementi. La gioielleria risponderà alle sue esigenze e da essa prenderà vita Frammenti: raccolta di pensieri che si rifanno alla memoria, al tempo e allo spazio.

Frammenti Design
Frammenti Design

Limodoro

Diplomata in grafica all’istituto Europeo di Design nel 1985, Limodoro ha poi frequentato due corsi per la lavorazione dei metalli presso l’associazione premateria. Lavora nel proprio laboratorio orafo e nel 2001 ha partecipato alla fondazione del Gruppo di Artisti Orafi Arteaddosso. Negli anni Limodoro ha raffinato la sua naturale passione per le attività manuali come la tecnica della fusione a cera persa, che la portano a trasformare l’idea in materia mantenendo sempre vivo il contatto con il mondo della gioielleria e della moda.

Limodoro
Limodoro

Luigi Sala Gioielli

È stata fondata nel 1960 da Luigi Sala, che nel 1949 all’età di quattordici anni iniziò come apprendista di bottega: ha appreso e poi tramandato ai figli le tecniche tradizionali di questa arte. Nel laboratorio ogni oggetto viene fatto a mano: da disegno a gioiello. Oggi i figli, Gabriele e Olivetta, portano avanti le tradizioni di famiglia nell’ambito della ricerca stilistica e della produzione artigianale di gioielli.

Luigi Sala Gioielli (anello Clessidra)
Luigi Sala Gioielli (anello Clessidra)

Maria Luisa Palazzo Gioielli

L’Atelier Orafo M.L.P. Gioielli nasce a Rimini grazie all’abilità dell’orafa designer Maria Luisa Palazzo che dopo aver frequentato importanti scuole di oreficeria e laboratori orafi italiani, consegue la qualifica d’incisore. Maria Luisa Palazzo ama lavorare in maniera spontanea e intuitiva l’oro 18kt e l’argento 925 prediligendo le tecniche a cera persa e l’incisione.

Maria Luisa Palazzo
Maria Luisa Palazzo

Mikki Eger

Il suo percorso creativo e lavorativo ha inizio con una collezione di moda, seguita da design di calzature, creazione di scenografie per spot pubblicitari, manifattura di tappeti artistici, ideazione di merchandising e display design per Swatch e altri brand. Fino a scoprire la sua vocazione: l’oreficeria.

Mikky Eger
Mikky Eger

Minrl Handcrafts

Il marchio è il risultato di un percorso personale che ha portato i due designer Paula Andrea Callejas Greiffenstein e Giovanni A. Viscomi, dal mondo della progettazione industriale a quello dell’arte orafa. Le loro creazioni sono espressione delle culture latinoamericana ed europea. I gioielli Minrl sono realizzati in oro e argento, privilegiando la lavorazione a mano senza però privarsi di alcune tecniche di fabbricazione digitale.

Minrl Handcrafts
Minrl Handcrafts

Sheila Cunha

Sheila Cunha è brasiliana, vive tra Italia e Svezia. La multietnia che la caratterizza influenza il suo stile, commistione di un design lineare e pulito tipico dell’ambiente nordico che incontra il gusto italiano abbracciando il suo vibrante temperamento brasiliano. Dalle note della sua terra d’origine Sheila Cunha trae ispirazione per la ricerca dei materiali da impiegare: grezzi e raffinati allo stesso tempo, evocativi per una terra di passioni dal carattere naturalistico.

Sheila Cunha
Sheila Cunha

Stella G

Stella Gnesutta, architetto-designer milanese che da sempre si dedica al design del gioiello producendo pezzi unici e piccole serie. Oltre alla linea di orecchini Pedina in argento e in oro, presentati al Fuorisalone 2016, realizza a mano catene modulari in argento, collane asimmetriche e gioielli multy-way.

Stella G.
Stella G.







Uno zaffiro per Bibelot



Asta a Firenze con Bibelot: re della vendita uno zaffiro naturale del Kashmir di 6 carati ♦︎

Novembre e dicembre sono mesi caldi. Per le aste, s’intende. Che siano regali di Natale, o regali e basta, le vendite all’incanto offrono occasioni sia in termini di offerta, con pezzi che difficilmente si possono scovare nei normali canali delle gioielleria, ma anche di prezzo (con un po’ di fortuna). In questa scia ecco che il 29 novembre i riflettori si accendono su Firenze, dove è in programma un’asta organizzata dalla Maison Bibelot, nata nel 1997 su iniziativa di Elisabetta Mignoni. Anche se l’Enciclopedia Treccani definisce la parola bibelot, di origine francese, come «ninnolo artistico, gingillo, soprammobile di fine fattura», l’asta della Maison mette in vendita pezzi che definire gingilli è inappropriato. Come un anello con zaffiro blue del Kashmir (prezioso per il colore, ma anche perché le miniere sono esaurite da anni) di 6 carati, non riscaldato. La pietra ha un taglio a cuscino, incastonato tra due diamanti triangolari ed è certificata dall’Istituto Gemmologico Svizzero, Ssef. La stima è di 80-100.000 euro. Nel dicembre scorso e a maggio 2017 due zaffiri Kashmir sono stati battuti da Bibelot a 857.000 e 698.000 euro. Ovvio che anche questa pietra sia attesa al varco. L’asta si compone, comunque, di circa 400 pezzi, tra gioielli ed orologi (preview a Milano, all’Hotel dei Cavalieri, il 16 ed il 17 novembre e a Firenze dal 25 al 27 novembre).

Tra i pezzi di spicco segnalati da Bibelot ci sono anche un anello solitario in platino dell’inizio del secolo scorso con un grande diamante taglio vecchio (circa 8 carati) su una montatura in stile impero. Stima 40-50.000 euro. Altro lotto importante è una croce in platino, impreziosita con 9 carati di diamanti più uno zaffiro ovale di circa 7 carati, realizzata a Roma da Massenza all’inizio del Novecento e custodita ancora nella sua scatola originale, probabilmente commissionata per un alto prelato.

Infine, tra gli orologi da polso marche come Rolex (tra cui un Daytona nella versione acciaio-oro ed un Oyster GMT Master in acciaio,entrambi valutati 7-8.000 euro), Vacheron Constantin, Jager LeCoultre, Cartier, Baume et Mercier, Patek Philippe, Omega, Longines. Segnatempo da donna è un Vacheron Constantin MCMLXXII del 1972 in oro bianco e diamanti, stimato 3.800-4.000. Federico Graglia




Anello solitario in platino. Inizi XX secolo, montatura in stile Impero, diamante taglio vecchio ct 8 circa, misura 15, g 5,4. Stima: 40.000-50.000 euro
Anello solitario in platino. Inizi XX secolo, montatura in stile Impero, diamante taglio vecchio ct 8 circa, misura 15, g 5,4. Stima: 40.000-50.000 euro
Anello con zaffiro e diamanti taglio triangolare. Lo zaffiro ha taglio a cuscino ct 6,08, misura 17, g 4,5 certificato SSEF n 96222 del 30 ottobre. Stima: 80.000-100.000 euro
Anello con zaffiro e diamanti taglio triangolare. Lo zaffiro ha taglio a cuscino ct 6,08, misura 17, g 4,5
certificato SSEF n 96222 del 30 ottobre. Stima: 80.000-100.000 euro
Pendente a croce in platino, diamanti  e zaffiro. Inizi XX secolo in scatola originale Massenza, Roma. Diamanti taglio vecchio ct 9 circa complessivi, zaffiro taglio ovale ct 6,90 circa. Stima: 15.000-16.000 euro
Pendente a croce in platino, diamanti e zaffiro. Inizi XX secolo in scatola originale Massenza, Roma. Diamanti taglio vecchio ct 9 circa complessivi, zaffiro taglio ovale ct 6,90 circa. Stima: 15.000-16.000 euro
Trousse in argento, oro e rubini. Boucheron Paris, Anni Quaranta. Lamina superiore incisa e traforata con motivi floreali e di rondini impreziositi da piccoli rubini su fondo a specchio. Corredata di borsetta contenitore originale in raso nero cm 13x8,5x1,8, g 499,5. Stima: 1.000-1.200 euro
Trousse in argento, oro e rubini. Boucheron Paris, Anni Quaranta. Lamina superiore incisa e traforata con motivi floreali e di rondini impreziositi da piccoli rubini su fondo a specchio. Corredata di borsetta contenitore originale in raso nerocm 13×8,5×1,8, g 499,5. Stima: 1.000-1.200 euro
Rolex Dayton, movimento meccanico automatico Zenith El Primero, ghiera oro, quadrante a fondo nero con contatori dorati, scritta rossa, 6 rovesciato, bracciale Oyster acciaio ed oro. Stima:  7.000-7.500 euro
Rolex Dayton, movimento meccanico automatico Zenith El Primero, ghiera oro, quadrante a fondo nero con contatori dorati, scritta rossa, 6 rovesciato, bracciale Oyster acciaio ed oro. Stima: 7.000-7.500 euro

Rolex Oyster GMT Master, movimento meccanico automatico, ghiera rosso/blu, bracciale Oyster. Stima:  7.000-7.500 euro
Rolex Oyster GMT Master, movimento meccanico automatico, ghiera rosso/blu, bracciale Oyster. Stima: 7.000-7.500 euro







Baselworld dimezza gli espositori



Baselworld cambia: dimezza gli espositori (600-700) e punta sull’innovazione ♦︎

Notizia che interessa tutti gli operatori del mondo della gioielleria e gli appassionati che ogni anno migrano in Svizzera per seguire Baselworld, la più grande e blasonata fiera mondiale dedicata alla gioielleria e all’orologeria. Cambia. In sostanza, prende atto che il mercato cambia, e si adegua. (Leggi anche: Un addio pesante a Baselworld).

MCH Swiss Exhibition, la società che organizza l’evento fieristico di Basilea, fa sapere, infatti, che «il mercato orologio e gioielli sta subendo un periodo di profonda trasformazione, innanzitutto attraverso il crescente consolidamento del mercato in termini di produzione e commercializzazione, ma anche attraverso le sfide e le opportunità della tecnologia digitale». In risposta a questo sviluppo, Baselworld 2018 si presenta «in una forma più densa e più concentrata in diversi aspetti». La durata sarà ridotta a sei giorni. «Il numero delle aziende espositrici sarà compreso tra 600 e 700», precisano da Basilea. La decisione riduce di parecchio la platea di aziende: quest’anno, infatti, sono stati presenti 1.300 espositori da 45 Paesi su 140.000 metri quadri. E il numero era già ridotto di oltre il 13% rispetto all’anno precedente. «La fiera non si basa sulla quantità, ma rimarrà l’evento principale per i primi brand mondiali. E questo in tutti i segmenti», ribadisce la società svizzera, che ha chiesto il conforto di alcuni top-brand.





Interno a Baselworld
Interno a Baselworld

Jacob & Co a Baselworld
Jacob & Co a Baselworld
L'ingresso della Messe
L’ingresso della Messe
Stand Crivelli
Stand Crivelli
Bracciali Fope
Bracciali Fope

Sempre secondo quanto comunica MCH Swiss Exhibition, Karl-Friedrich Scheufele, co-presidente di Chopard, sottolinea che «Baselworld 2018 sarà più coerente e più concentrato. Non vedo l’ora di partecipare all’evento del 2018 e penso che la decisione di Baselworld abbia preso la direzione giusta per avviare il cambiamento». Per Eric Bertrand, presidente del Comitato Espositori Baselworld, sono «i primi passi in un futuro molto avanzato».

L’azienda fa sapere anche che «per continuare a soddisfare le esigenze del settore, saranno perseguiti tutti gli sforzi per sviluppare la fiera commerciale tradizionale in una piattaforma di marketing e comunicazione estesa. Dal 2018 saranno offerte nuove forme di comunicazione digitale in tempo reale. Allo stesso tempo, si stanno già sviluppando approcci concettuali per le future edizioni». Parole che fanno supporre per il 2018 un anno di transizione, in vista di un nuovo concept. Monica Battistoni







Il Novecento all’asta



Gioielli Art Nouveau e Art Déco dei più grandi designer in asta a Ginevra con Christie’s ♦︎

Sono molti gli appassionati di gioielli d’epoca che attendono l’occasione delle grandi aste per poter vedere da vicino pezzi che sono rimasti chiusi in cassetti e casseforti da decenni. Una di queste occasioni è il 13 novembre a Ginevra. Tra i Magnificent Jewels da una collezione europea, sono in vendita straordinari pezzi in stile Art Noveau (in Italia chiamata Liberty) e Art Déco di particolare bellezza. Roba da palati fini, da collezionisti, per amanti dell’arte applicata ai gioielli. Ma sono anche pezzi molto preziosi: la stima complessiva di questa collezione supera i 3 milioni di euro.

I gioielli sono il frutto di una collezione che è stata completata in 30 anni da una coppia (specialmente da lei) appassionata di questo genere di pezzi, in particolare della prima metà del Novecento. I nomi degli artisti e gioiellieri presenti nella collezione sono quelli che si trovano nei libri di storia dell’arte orafa: René Lalique (50 lotti, un record), Henri Vever o Leopold Gautrait, oppure Georges Fouquet, Raymond Templier, Cartier, Van Cleef e Arpels: in tutto, 110 gioielli. Tra tutti spicca la raccolta di gioielli firmati Lalique, un designer che ha creato i suoi migliori e più importanti pezzi di Art Nouveau ed è diventato un mito che continua ancora oggi. Federico Graglia





Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Anello art nouveau con acquamarina, granati e smalto di Georges Fouquet

Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Collana con diamanti, smeraldo e onice di Jean Fouquet
Collana con diamanti, smeraldo e onice di Jean Fouquet
Anello con smeraldo di Jean Fouquet
Anello con smeraldo di Jean Fouquet
Pendente art nouveau di rené Lalique, con smalto e diamanti
Pendente art nouveau di René Lalique, con smalto e diamanti
Spilla art nouveau di René Lalique, con smalto e opale
Spilla art nouveau di René Lalique, con smalto e opale
Orecchini di René Lalique, con smalto e perle
Orecchini di René Lalique, con smalto e perle
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio

Anello art déco con zaffiro di Raymond Templier
Anello art déco con zaffiro di Raymond Templier







Ilgiz Fazulzyanov a Parigi

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Il gioielliere-artista Ilgiz Fazulzyanov apre una boutique nel centro di Parigi ♦︎

Dopo la rivoluzione russa del 1917, il legame tra i cittadini del grande Paese che unisce Occidente e Oriente e Parigi si è fatto più stretto. Tra la capitale francese e le élite di San Pietroburgo e Mosca c’era una secolare liaison, che si è consolidata nel tempo. Ora la sintonia raggiunge anche il settore dell’alta gioielleria. Ilgiz Fazulzyanov, artista, designer e gioielliere russo, infatti, ha aperto una boutique a Parigi, non lontana da Faubourg Saint-Honoré. D’altra parte, Parigi è la capitale dell’alta gioielleria e Ilgiz Fazulzyanov è il più noto creatore di pezzi unici, in cui fa ampio utilizzo dello smalto accanto a grandi pietre. I gioielli di Fazulzyanov sono anche intrisi dello spirito russo, di un’antica tradizione che continua a vivere grazie alla fantasia del gioielliere.

Dopo la laurea all’università di Kazan, Fazulzyanov si è specializzato nella tecnica della filigrana, tecnica ha una tradizione nel Tatarstan. Lo stile è quasi Art Nouveau, con grandi fiori, animali, colori e forme morbide. Il Cremlino ha acquisito sei dei suoi gioielli-capolavori per la sua collezione permanente. Se volete acquistare i suoi gioielli, però, dovete essere pronti a uno sforzo, per lo meno se le vostre finanze non sono particolarmente fornite. I prezzi dei suoi gioielli partono dai 10.000 euro in su. Rudy Serra




Anello con libellule in oro, diamanti e smalto
Anello con libellule in oro, diamanti e smalto
Anello Flamingo, oro, diamanti, smalto e opale di fuoco
Anello Flamingo, oro, diamanti, smalto e opale di fuoco
Pendente a forma di uccello: il corpo è un grande opale scolpito
Pendente a forma di uccello: il corpo è un grande opale scolpito
Bracciale Papaveri, in oro, diamanti e smalto
Bracciale Papaveri, in oro, diamanti e smalto
Orecchini in oro, diamanti, zaffiri e smalto
Orecchini in oro, diamanti, zaffiri e smalto
Orecchini in oro con tanzaniti e smalto
Orecchini in oro con tanzaniti e smalto
Anello Iris, in oro, diamanti, perla, smalto
Anello Iris, in oro, diamanti, perla, smalto
Anello Passione for roses, oro bianco, diamanti, smalto
Anello Passione for roses, oro bianco, diamanti, smalto

Anello Snowdrops, oro, ametista, diamanti, smalto
Anello Snowdrops, oro, ametista, diamanti, smalto







Christie’s tra diamante rosa a Wallace Chan

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Eccezionale asta di Christie’s a Hong Kong: un costoso diamante rosa, pietre preziose e pezzi incredibili di Wallace Chan ♦︎

È il segno dei tempi che il pezzo di gioielleria più costoso mai offerto all’asta da Christie’s non sarà messo in vendita a New York, ma a Hong Kong. Il 28 novembre la casa d’aste nella città cinese ex colonia britannica batterà oltre 290 lotti. In particolare, l’attenzione sarà concentrata su The Pink Promise, un anello con diamante rosa da 14.93 carati e, in più, il massimo dei voti dal punto di vista della qualità. Si tratta, infatti, di un diamante fancy vivid pink VVS1 clarity (type IIA). La stima ha un range piuttosto ampio: dai 28 ai 42 milioni di dollari Usa. I diamanti rosa sono considerati tra le pietre più preziose e rare. Non esistono due diamanti rosa uguali: ognuno presenta un insieme unico di tratti in sfumature, tonalità e saturazione, che derivano dall’assorbimento della luce nella struttura del diamante. Ancora oggi, l’esatto difetto strutturale che provoca il colore rosa non è ancora pienamente compreso dai ricercatori di diamanti, e forse anche per questo sono pietre che continuano a incantare.

Per gli amanti delle pietre preziose, non sarà questo l’unico diamante in asta. Ci sono, infatti, pietre come un diamante 8.80 carati Fancy Intense Pink VVS1 Clarity (Tipo IIA). Stima: 8,8-12 milioni di dollari), un rubino burmese sangue di piccione da 8,17 carati montato su anello (5,8-8 milioni di dollari), una collana con gemma di giada (circa 14.7-15.9mm) e diamanti (7,3-10 milioni) e un pendente di giada (3,5-4,8 milioni).

Capolavori di Chan

Oltre alle pietre eccezionali, Christie’s offre anche una serie di altrettanto eccezionali pezzi firmati del leggendario gioielliere Wallace Chan. La vendita si intitola Wallace Chan: l’esordio di un genio. Si tratta di una collezione creata dal famoso gioielliere e artista nel periodo più innovativo, tra gli anni Cinquanta e la fine degli anni Novanta. Secondo Vickie Sek, vice presidente e direttore della gioielleria di Christie’s in Asia, «è un privilegio offrire una selezione dei migliori diamanti, gioielli e pezzi firmati ai nostri collezionisti, che si aspettano solo il meglio da Christie’s». Federico Graglia




Anello con diamanti e rubino birmano da 8,17 carati
Anello con diamanti e rubino birmano da 8,17 carati
Collana di giada con pendente
Collana di giada con pendente
Anello con diamante fancy intense pink di 8,80 carati
Anello con diamante fancy intense pink di 8,80 carati
Orecchini con rubini sangue di piccione da 4 carati l'uno e diamanti
Orecchini con rubini sangue di piccione da 4 carati l’uno e diamanti
Anello con zaffiro padparadscha e diamanti
Anello con zaffiro padparadscha e diamanti
Spilla di Wallace Chan, Stima: 38-65.000 dollari
Spilla di Wallace Chan, Stima: 38-65.000 dollari
Spilla di Wallace Chan, Stima: 78-100.000 dollari
Spilla di Wallace Chan, Stima: 78-100.000 dollari
The Pink Promise, con diamante rosa da 14.93 carati
The Pink Promise, con diamante rosa da 14.93 carati

Spilla di Wallace Chan. Stima 105-230.000 dollari
Spilla di Wallace Chan. Stima 105-230.000 dollari







Un giallo per Sotheby’s



Preziosi diamanti e nobili gioielli all’asta di Sotheby’ a Ginevra ♦︎

Oltre al più grande diamante Fancy Intense Pink di 37,30 carati (leggi anche: Raj Pink, re dei diamanti rosa) Sotheby’s il 15 novembre a Ginevra mette in vendita Magnificent Jewels and Noble Jewels di grande interesse. E anche con una grande stima iniziale, che fa prevedere un risultato dell’asta altrettanto magnificent. Tra i diamanti colorati, per esempio, c’è un Fancy Vivid Blue di 7,41 carati, montato come un anello da Moussaieff. La stima dell’anello è tra 12 e 15 milioni di euro. Per il decimo anniversario della vendita dedicata ai gioielli provenienti da famiglie nobili, spiccano anche The Donnersmarck Diamonds, due splendidi diamanti Fancy Intense Yellow che pesano 82,47 e 102,54 carati, precedentemente nella collezione della Famiglia Principe von Donnersmarck. Stima tra 7,5 e 11,5 milioni di dollari. Tra gli altri preziosi all’asta ci sono anche gioielli come quelli della collezione della principessa Mathilde di Württemberg e la collana di smeraldi e diamanti della collezione della duchessa di Berry. Federico Graglia




The Donnersmarck Diamonds, Fancy Intense Yellow di 82,47 e 102,54 carati
The Donnersmarck Diamonds, Fancy Intense Yellow di 82,47 e 102,54 carati
Collana con diamanti bianchi e fancy yellow. Stima 3,4-5,4 milioni di euro
Collana con diamanti bianchi e fancy yellow. Stima 3,4-5,4 milioni di euro
Collana con diamanti e smeraldi di Cartier, circa 1930
Collana con diamanti e smeraldi di Cartier, circa 1930
Collana con diamanti w smeraldi
Collana con diamanti e smeraldi
Collana con smeraldi e orecchini della prima metà del XIX secolo
Collana con smeraldi e orecchini della prima metà del XIX secolo
Anello con diamante rosa di Harry Winston. Stima di 6,8-12 milioni di euro
Anello con diamante rosa di Harry Winston. Stima di 6,8-12 milioni di euro
Anello con diamante. Stima 1-1,5 milioni di euro
Anello con diamante. Stima 1-1,5 milioni di euro
Anello con diamante Fancy Vivid Blue di 7,41 carati, montato da Moussaieff
Anello con diamante Fancy Vivid Blue di 7,41 carati, montato da Moussaieff






1 68 69 70 71 72 136