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Nuovo presidente per Tiffany

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Tiffany ha un nuovo presidente: è Roger Farah, affianca il ceo Alessandro Bogliolo ♦︎

Dopo aver scelto come Ceo l’italiano Alessandro Bogliolo per la guida operativa, Tiffany & Co. ha eletto anche un nuovo presidente. È Roger Farah, indicato dal consiglio di amministrazione della sua società di New York. Dal 2 ottobre 2017, Farah, 64 anni, sostituisce Michael J. Kowalski, ex presidente di Tiffany, richiamato frettolosamente in servizio per sostituire Frederic Cumenal. È terminato, insomma, il periodo transitorio al vertice del colosso della gioielleria. Farah è entrato a far parte del consiglio di Tiffany nel marzo 2017. In precedenza è stato top manager in corporate come Ralph Lauren Corporation, Venator Group e Macy ed è stato co-amministratore delegato e direttore di Tory Burch da settembre 2014 a marzo 2017. Ora l’azienda ha una nuova leadership e ha di fronte a sé il compito di ridare soddisfazioni ai propri azionisti, come ha recentemente commentato Francesco Trapani, l’ex numero uno di Bulgari e numero due di Lvmh, ora azionista e nel board di Tiffany. Federico Graglia

Roger Farah
Roger Farah

Alessandro Bogliolo

Janelle Monáe per Tiffany
Janelle Monáe per Tiffany
Bracciale con ciondoli, collezione Tiffany HardWear
Bracciale con ciondoli, collezione Tiffany HardWear
Tiffany, New York
Tiffany, New York

Le novità di VicenzaOro



Le novità di VicenzaOro September, il maggiore appuntamento italiano per la gioielleria ♦︎

Raddoppio dei buyer (500 quelli ospitati) e raddoppia anche la speranza di aver archiviato la crisi degli anni scorsi che, inevitabilmente, ha coinvolto anche il mondo della gioielleria. VicenzaOro September (23-27 settembre) si propone di archiviare il pessimismo e tornare ai fasti degli anni dorati, nel senso pieno del termine. Certo, i tempi sono difficili, come dimostrano le alterne fortune delle aziende. Ma l’export di gioielli dei brand italiani si dimostra solido, specialmente in Paesi come gli Usa o in Gran Bretagna, dove le vendite del made in Italy in oro e diamanti sono un successo. Qualche ricambio tra i brand presenti nei padiglioni (1.300 da 35 Paesi) è però il segnale che nulla è immobile, tanto meno la partecipazione a manifestazioni consolidate come VicenzaOro («abbiamo selezionato», precisa Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group, il gruppo che comprende Fiera Vicenza). D’altra parte, la stessa cosa era avvenuta a Baselworld.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

La nuova formula di Vicenzaoro, in ogni caso, si è dimostrata efficace ed è confermata: aree con espositori divisi per genere (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution), a cui si aggiunge un settore dedicato agli orologi. Si tratta di Now, sigla che sta per Not Ordinary Watches, all’interno del Distretto Icon del Padiglione 7. Orologi di nicchia, però, con 11 brand che appartengono a specifiche categorie di prodotto e che fanno tendenza. Insomma, meglio precisare che l’idea non è una competizione con Baselworld.

Gli appuntamenti. Oltre agli stand, per i visitatori la fiera offre anche l’opportunità di seguire conferenze, convegni (l’agenda completa la trovate qui), tra cui quello di lunedì 25 settembre su Fare Marca per Salvare il Made in Italy, organizzato dal Club degli orafi. Oltre a Gabriele Aprea, presidente Club e di Chantecler, sono in agenda l’intervento di Emanuele Alliotti Visdomini, vice-presidente  di Vhernier e del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto. Altra novità sono i gioielli libanesi. La collezione Bookrah (parola che significa Domani in lingua araba), è stata creata in collaborazione con i designer Nadja Zerunian e Peter Weisz della società austriaca di design Zerunianandweisz e realizzata a mano dagli orafi di Bourj Hammoud, quartiere nei dintorni di Beirut dove vive una comunità che ha alle spalle generazioni di artigiani impegnati nel settore della lavorazione dell’oro. I designer hanno preso ispirazione dalla topografia di Bourj Hammoud per dar vita a spille, orecchini, anelli e braccialetti suddivisi in tre linee, basate sullo stesso concetto, ma ognuna con un proprio stile.




Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto
Stand a VicenzaOro January 2016
Stand a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016

VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016







Perché le donne comprano più gioielli

Secondo De Beers è in aumento il numero di donne che acquista un gioiello per se stessa. E, inoltre, le donne vogliono… ♦︎

Cose che tutti dovrebbero sapere, specialmente chi vende (ma anche chi compra) gioielli. Gioielli con diamanti, per esempio. De Beers, il più grande nome del mercato dei diamanti, pietre e gioielli finiti, ha studiato quali sono e quali saranno le tendenze dei suoi clienti nel mondo. Ed è arrivata a una conclusione: sono sempre di più le donne che acquistano un gioiello con diamante, senza aspettare che qualcuno lo regali a loro. Più donne lavorano, più hanno disponibilità finanziarie e, inoltre, sfoggiare un gioiello non è più solo il segno di essere desiderate, ma anche una dimostrazione di potere. Insomma, il mondo cambia e i gioielli devono adeguarsi.

De Beers ha riassunto i trend in sette punti. Eccoli.

Gli Usa brillano di più. Il principale mercato per i gioielli con diamanti nel 2016 è stato quello degli Stati Uniti. Nel grande Paese americano si vende quasi la metà di tutti i gioielli con diamanti del mondo (le vendite sono state per 41 miliardi di dollari). Insomma, pensare che sia la Cina il mercato migliore è un errore. È merito anche di un’economia che da qualche anno cresce, naturalmente.

Boutique della De Beers
Boutique della De Beers

Le donne ballano da sole. Come accennato, il numero di donne che acquista autonomamente gioielli con diamanti è in aumento. Nel 2005, spiega De Beers, i gioielli acquistati dalle donne (esclusi gli anelli di fidanzamento) in Usa rappresentavano il 23%. Nel 2011 era già salito al 24%, nel 2013 al 27% e nel 2015 ha raggiunto il 33%. Insomma, una donna su tre l’anello con diamante o gli orecchini se li è comprati da sola.

Potere alle donne. Attenzione: sono in aumento le donne che acquistano gioielli, ma anche quelle che indicano al partner che cosa vogliono. Anche quando non acquistano, insomma, sono loro il vero motore dello shopping. Sempre secondo la ricerca del colosso dei diamanti, le donne influenzano la decisione di acquisto riguardo ai gioielli nel 42% dei casi. Quasi la metà dei gioielli che ricevono, insomma, è stato caldamente consigliato da loro stesse.

Anello Eternity di De Beers
Anello Eternity di De Beers

Sposate o rassegnate? Chi ha marito, forse, riceve meno gioielli in regalo. Si può spiegare così il fatto che le donne sposate comprano più gioielli di diamanti per se stesse, rispetto alle nubili. Per la cronaca, una donna sposata tende ad acquistare più di tutti un anello, seguito da orecchini. Nostalgie di quando era single? Chissà.

Assatanate di saldi. Le donne sono abituate a fare la spesa. E, quindi, sono attente ai prezzi più degli uomini. Anche per i gioielli, è l’idea di concludere un buon affare quello che le attrae di più. A patto che ci sia anche un diamante, s’intende.

Collana London View
Collana London View di De Beers

Impulsive. Secondo De Beers, le donne sono attente al prezzo, ma anche impulsive. La maggior parte dei gioielli sono comprati su impulso del momento, anche se magari hanno fatto prima una ricerca su internet (magari sulle pagine di gioiellis.com). Il 72% delle donne americane, per esempio, fa una ricerca online prima di acquistare un gioiello. Le visite in una boutique, invece, è molto meno utilizzata, solo il 23%

Troppo stress. Secondo l’indagine di De Beers, l’acquisto di un gioiello si risolve, per chi spende, in una esperienza troppo seria, quasi stressante. Sarebbe meglio, invece, che chi acquista un gioiello si divertisse di più. Come non essere d’accordo?

De Beers, anello della linea Awakening
De Beers, anello della linea Awakening
De Beers, collezione Aria anello Toi et Moi con due diamanti taglio brillante e strati spirale di pavé su oro bianco
De Beers, collezione Aria anello Toi et Moi con due diamanti taglio brillante e strati spirale di pavé su oro bianco
De Beers, Caress ring
De Beers, Caress ring

Tutti Frutti di Hong Kong



In asta da Sotheby’s a Hong Kong i Magnificent Jewels di Cartier, Jar e Van Cleef & Arpels ♦︎

Tornano i Magnificent Jewels, questa volta con l’aggiunta della jadeite. La giada, in effetti, non può mancare in un’asta di gioielli a Hong Kong e Sotheby’s tiene conto delle preferenze dei suoi clienti in Asia. Ma, naturalmente, la vendita in programma il 3 ottobre non comprende solo gioielli realizzati in giada. Ci sono anche pezzi di eccezionale interesse, come un raro bracciale in stile Art Déco di Cartier, della serie Tutti Frutti: è valutato in un range tra 1,35 e 1,79 milioni di dollari.

Pezzo per collezionisti è un anello firmato Jar, eclettico artista della gioielleria. Si tratta di un anello con rubino di 8,49 carati: una grande pietra, anche se il gioiello non ha un disegno riconducibile immediatamente alla creatività di Joel Arthur Rosenthal. Ha forse più impatto una parure di smeraldi e diamanti di Van Cleef & Arpels: anello, orecchini e collana vanno in asta con una stima tra 2 e 3 milioni di dollari, ma non sarebbe sorprendente se questa valutazione fosse superata. Federico Graglia





Anello di giada
Anello di giada

Anello firmato Jar con rubino di 8,49 carati
Anello firmato Jar con rubino di 8,49 carati
Bracciale Tutti Frutti di Cartier
Bracciale Tutti Frutti di Cartier
Collana di diamanti e zaffiri firmata Harry Winston
Collana di diamanti e zaffiri firmata Harry Winston
Anello con rubino e diamanti di Bhagat
Anello con rubino e diamanti di Bhagat
Parure di Van Ckeef & Arpels in diamanti e smeraldi
Parure di Van Ckeef & Arpels in diamanti e smeraldi
Spilla con diamante fancy yellow e diamanti bianchi
Spilla con diamante fancy yellow e diamanti bianchi

Anello Toi et Moi con rubino a forma di cuscino di 6 carati e diamante di 4,25 carati
Anello Toi et Moi con rubino a forma di cuscino di 6 carati e diamante di 4,25 carati







Gli architetti dei gioielli



Architettura e gioielli, la simbiosi in una mostra a Londra ♦︎

Architettura e gioielli: chi ha copiato? L’interrogativo si pone da quando esistono architetti e gioiellieri, cioè da sempre. Ci sono progettisti di edifici che hanno aggiunto a muri e cornicioni decorazioni che potrebbero stare su una collana o un anello. E ci sono designer di gioielli che si sono ispirati ai volumi dell’architettura. A questo tema, a Londra, è stata organizzata una mostra assieme al 2017 London Design Festival. A organizzarla è la Contemporary Applied Arts, un’associazione che ha come obiettivo promuovere e sostenere l’artigianato di qualità in Gran Bretagna e che riunisce circa 350 designer. Il Contemporary Applied Arts espone quindi gioielli ispirati all’architettura, con pezzi che sembrano palazzi, oppure semplicemente ricordano gli spazi di un’arena o di un teatro. Come le spille in oro e argento di Ute Decker, oppure la riduzione del Museo Guggenheim di Bilbao da parte di Vicki Ambery-Smith. La mostra si trova nel centro di Londra alla Southwark Gallery.

Arte Contemporanea Applicata
89 Southwark Street – SE1 0HX
www.caa.org.uk
Orari: lunedi-sabato: dalle 10 alle 18
Fino al 23 settembre 2017





Collana in acciaio di Tania Clarke Hall
Collana in acciaio di Tania Clarke Hall

Anelli di Joel Degen
Anelli di Joel Degen
Anello di Josef Koppman
Anello di Josef Koppman
Spilla in oro etico di Ute Decker
Spilla in oro etico di Ute Decker
Bracciale in oro etico di Ute Decker
Bracciale in oro etico di Ute Decker
Il Guggenheim Museum visto da Vicki Ambery
Il Guggenheim Museum visto da Vicki Ambery

Anelli di Wendy Ramshaw
Anelli di Wendy Ramshaw







La Biennale dei grandi gioielli



A Parigi torna la Biennale des Antiquaires con grandi gioielli in mostra ♦︎

A Parigi, al Grand Palais, torna la Biennale des Antiquaires (11-17 settembre). Segue quella, un po’ discussa, del 2016. In effetti, si chiama ancora Biennale, ma è stato deciso che da quest’anno si svolgerà tutti gli anni: chissà se cambierà nome. Di sicuro ha cambiato presidente: ha scelto un americano, Christopher Forbes, vice presidente della casa editrice e grande collezionista. Inoltre, è stato introdotto un comitato di esperti indipendente, chiamato a verificare l’autenticità dei pezzi in mostra (qualche falso aveva causato uno scandalo lo scorso anno).

Insomma, la grande fiera fondata nel 1959 da André Malraux, romanziere e ministro francese alla Cultura, cambia. Ma allo stesso tempo rimane la stessa: quest’anno saranno 94 gli espositori con proposte che vanno dagli oggetti d’antiquariato, ai dipinti del Rinascimento all’arte Pop, dagli orologi ai gioielli. Quest’ultima categoria, per gli appassionati, si divide in gioielli d’epoca, in cui si trovano pezzi di Van Cleef & Arpels oppure Cartier, e alta gioielleria con poche selezionate Maison presenti: Boghossian, Glenn Spiro, Anna Hu, Moussaieff Jewellers, Nirav Modi. Federico Graglia




Boghossian, anello con diamanti e zaffiri
Boghossian, anello con diamanti e zaffiri
Anna Hu, farfalla
Anna Hu, farfalla
Anello di de Grisogono con diamante centrale, 412 rubini e 94 diamanti bianchi
Anello di de Grisogono con diamante centrale, 412 rubini e 94 diamanti bianchi
Bracciale Tutti i Frutti di Cartier, 1938
Bracciale Tutti i Frutti di Cartier, 1938
Collana di Boghossian con diamanti gialli e bianchi
Collana di Boghossian con diamanti gialli e bianchi
Orecchini di Boghossian con diamanti gialli e bianchi
Orecchini di Boghossian con diamanti gialli e bianchi
Collier a forma di piuma in titanio con diamanti e tormalina Paraiba
Collier a forma di piuma in titanio con diamanti e tormalina Paraiba
Collier e bracciale di Van Cleef & Arpels, 1960
Collier e bracciale di Van Cleef & Arpels, 1960
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
Spilla di Bulgari, 1960
Spilla di Bulgari, 1960
Tiara con diamanti del 1910
Tiara con diamanti del 1910

Orecchini di Van Cleef & Arpels
Orecchini di Van Cleef & Arpels con zaffiri e rubini







Torna la collana di Guerre Stellari



Il viaggio nel tempo della collana della Principessa Leia in Guerre Stellari: compie 40 e torna di moda ♦︎

Guerre Stellari nel 2017 ha compiuto 40 anni. Ma non li dimostra: la saga continua (il nuovo episodio si intitola Gli ultimi Jedi). Forse anche per celebrare il primo film della serie ideata da George Lucas, è tornata di attualità la collana della principessa Leia. Per chi vuole è ancora in vendita, è in argento e costa 2255 euro. Si possono acquistare anche gli orecchini e il bracciale indossati da Carrie Fisher, scomparsa nel dicembre 2016.

I gioielli della principessa di Guerre Stellari hanno una lunga storia. Sono stati commissionati a Björn Weckström, designer e scultore finlandese, che ha fondato Lapponia Jewelry. La collana, che si chiama Planetoid Valleys e il braccialetto Darina sono diventati i pezzi di gioielleria più rinomati del marchio.

Tutti ha avuto inizio con una telefonata, nel 1976, a Weckström. Un collaboratore di George Lucas ha chiesto al designer i gioielli entro sei settimane. La scelta non è stata casuale: Björn Weckström aveva già realizzato pezzi sul tema dello spazio e della fantascienza. Il tempo concesso è stato poi accorciato a una settimana e, quindi, è stata utilizzato un gioiello di Lapponia Jewelry già realizzato. Dato che le scene del film sono state girate negli studi vicino a Londra, i gioielli spaziali sono stati acquistati molto semplicemente in Bond Street.

La collana Planetoid Valley e il bracciale di Darina sono stati indossati da Carrie Fisher, nel ruolo di Principessa Leia, mentre assegna le medaglie a Luke Skywalker (Mark Hamill) e Han Solo (Harrison Ford). Da quel momento la collezione Space Silver, progettata nel 1969, è diventata un oggetto di culto. Cosimo Muzzano





Carrie Fisher con la collana Planetoid Valley
Carrie Fisher con la collana Planetoid Valley

La collana Planetoid Valley, in argento. Prezzo: 2255 euro
La collana Planetoid Valley, in argento. Prezzo: 2255 euro
La principessa Leia con la collana di Lapponia Jewelry
La principessa Leia con la collana di Lapponia Jewelry
Anello in argento di Lapponia Jewelry
Anello in argento di Lapponia Jewelry
Bracciale in oro bianco. Prezzo: 6145 euro
Bracciale in oro bianco. Prezzo: 6145 euro
Collana Loce in oro. Prezzo: 15.650 euro
Collana Love in oro. Prezzo: 15.650 euro
Collana Love in oro giallo e bianco. Prezzo: 6150 euro
Collana Love in oro giallo e bianco. Prezzo: 6150 euro
Bracciale Darina in argento. Prezzo: 625 euro
Bracciale Darina in argento. Prezzo: 625 euro

Orecchini in argento di Lapponia Jewelry. Prezzo: 225 euro
Orecchini in argento di Lapponia Jewelry. Prezzo: 225 euro







Gioielli via col vento



All’asta da Sotheby’s i gioielli di Vivien Leigh, la protagonista di Via col Vento ♦︎

Via col vento, via con i ricordi, via con l’asta. I ricordi, gli oggetti e i gioielli appartenuti a Vivien Leigh, l’eterna interprete del personaggio di Scarlett O’Hara in Via col Vento, vanno in asta da Sotheby’s. Il 26 settembre la casa d’aste mette in vendita a Londra 250 lotti. Tra cui gioielli come l’anello floreale che ha indossato l’attrice al suo matrimonio con l’attore Laurence Olivier, nel 1940. L’anello ha scritto all’interno «Laurence Olivier Vivien Eternally» (la stima è di 400-600 sterline). Sfortunatamente l’unione non è stata eterna: la coppia ha iniziato la relazione nel 1936, ma ha divorziato nel 1960, sette anni prima della morte di Vivien Leigh. Tra i gioielli spicca una spilla di diamanti (stima 25.000-35.000 sterline) di SJ Phillips e un braccialetto degli anni Quaranta con ciondoli come un libro in miniatura, contrassegnato con il nome di Leigh e quello del suo personaggio Scarlett O’Hara. Federico Graglia





Spilla a forma di fiocco con diamanti
Spilla a forma di fiocco con diamanti

Bracciale appartenuto a Vivien Leigh
Bracciale appartenuto a Vivien Leigh
Anello di matrimonio con Laurence Oliver di Vivien Leigh
Anello di matrimonio con Laurence Oliver di Vivien Leigh
Orecchini in oro di Tiffany
Orecchini in oro di Tiffany
anello con rubino e diamanti
anello con rubino e diamanti

Vivien Leigh
Vivien Leigh








Fope vince a Londra



Premio a Londra come migliore Maison di fine jewellery per Fope ♦︎

Fope vince il premio Fine Brand of the Year della rivista specializzata britannica Professional Jeweller. La Maison veneta ha convinto la giuria: «Quando si tratta di gioielleria, i rivenditori di tutto il Regno Unito hanno cantato le lodi del marchio: i consumatori stanno scegliendo Fope, anche grazie all’aggiunta di nuove collezioni a quelle già esistenti». In particolare, i britannici apprezzano il brevettato sistema Flex-it, che consente leggerezza e flessibilità anche per gioielli con i volumi più consistenti. Professional Jeweller sottolinea il successo dei nuovi modelli, più sottili e più leggeri, lanciati a Basilea, che «hanno ricevuto una risposta particolarmente positiva dai rivenditori». L’azienda, da poco quotata anche alla Borsa di Milano, si appresta a presentare altre novità a VicenzaOro. Alessia Mongrando

Leggi anche: Fope, buona la Prima





Fope, anello in oro bianco della collezione Prima
Fope, anello in oro bianco della collezione Prima

Fope, MiaLuce, bracciale in oro rosa con diamanti
Fope, MiaLuce, bracciale in oro rosa con diamanti
Fope, MiaLuce, bracciale in oro bianco con diamanti
Fope, MiaLuce, bracciale in oro bianco con diamanti
Fope, MiaLuce, collana in oro rosa con diamanti
Fope, MiaLuce, collana in oro rosa con diamanti
Fope, MiaLuce, anello in oro con diamanti
Fope, MiaLuce, anello in oro con diamanti
Fope, collezione Prima, oro bianco e pavé di diamanti
Fope, collezione Prima, oro bianco e pavé di diamanti
Bracciali di Fope a Baselworld
Bracciali di Fope a Baselworld








Harry Winston Legacy



La collezione Legacy di Harry Winston, il massimo per chi ama i diamanti ♦︎

Nel 2013 Harry Winston ha acquistato in un’asta di Christie’s, a Ginevra, un diamante a forma di pera, di colore D, perfetto, di 101,73 carati per più di 26,7 milioni di dollari. Un record. Il diamante è stato battezzato Winston’s Legacy. È stata una sorpresa solo per chi non conosce abbastanza la storia della Maison americana: più di un terzo delle pietre più preziose del mondo è passata dalle loro mani. Non a caso il fondatore, Harry Winston, è stato definito il re dei diamanti. E ora l’azienda presenta una nuova collezione che si ispira a quella pietra straordinaria: la collezione Legacy è composta da 22 gioielli, ovviamente di diamanti bianchi. Non solo: va precisato che sono quasi tutti diamanti di colore D, internamente perfetti. Legacy è anche un omaggio all’eredità del fondatore, dalla storia mitica. La sua carriera è iniziata nel 1908, a 12 anni, quando ha acquistato uno smeraldo da due carati per 25 centesimi: il proprietario pensava che fosse un pezzo di vetro. Due giorni dopo Harry Winston ha venduto lo smeraldo per 800 dollari. La sua carriera è partita da lì. Allo smeraldo si sono aggiunte pietre ricavate da vecchi gioielli con montature troppo datate o imperfette.

A questa abilità si aggiungono colpi spettacolari, come l’acquisto, negli anni Trenta, di un grande diamante un grezzo, Jonker, di 726 carati, per la cifra allora molto alta, di 750.000 dollari. È stato il primo grande diamante grezzo tagliato in America, trasformato in 12 pietre, tra cui il Jonker I 125,35 carati. Al Jonker sono seguiti altri grandi, impressionanti, diamanti.

Scomparso il fondatore, 1978, oggi Harry Winston è di proprietà del gruppo Swatch, ma non ha cambiato filosofia. I diamanti della collezione Legacy sono spesso tagliati a forma di pera, come il loro fratello maggiore, oppure con taglio marquise. In tutto sui gioielli ci sono 836,68 carati, praticamente un tesoro. Come una collana con diamanti rotondi e marquise, di cui più del 50 per cento è di colore D e internamente perfetto. Altri pezzi sono stati realizzati seguendo i disegni negli archivi della Maison. Avrebbero reso orgoglioso anche Harry Winston. Giulia Netrese





Harry Winston: anello della collezione Legacy con diamante a forma di pera e diamanti marquise
Harry Winston: anello della collezione Legacy con diamante a forma di pera e diamanti marquise

Orologio bracciale Legacy: la forma del quadrante si ispira alla forma a pera del Winston's Legacy
Orologio bracciale Legacy: la forma del quadrante si ispira alla forma a pera del Winston’s Legacy
Collana con 214 diamanti taglio brillante e marquise della collezione Harry Winston Legacy
Collana con 214 diamanti taglio brillante e marquise della collezione Harry Winston Legacy
Orecchini di Harry Winston della collezione Legacy
Orecchini di Harry Winston della collezione Legacy

Il diamante Winston's Legacy di 101,73 carati
Il diamante Winston’s Legacy di 101,73 carati







Bonhams, appuntamento con diamanti



Diamanti e gioielli in vendita da Bonhams a Londra, ecco i pezzi più interessanti ♦

Diamanti e gioielli, grande ritorno per gli amanti del brivido, cioè delle aste. Tra le vendite di gioielli della nuova stagione spicca anche quella organizzata da Bonhams a Londra il 13 settembre. La star sarà un diamante intenso blu intenso a forma di pera di 4,03 carati. Non di dimensioni grandissime, ma molto ricercato: questo genere di diamante dalla tonalità azzurra ha visto la crescita più forte negli ultimi 12 mesi, circa il 5,5 per cento, secondo l’indice di investimento Knight Frank Luxury basato sui dati del Fancy Color Research Foundation. La valutazione di questo diamante è tra 1,5 milioni e 1,9 milioni di dollari. La vendita, però, si compone di 188 lotti, tra cui un sacco di gioielli con valutazioni di poche migliaia di dollari, quindi alla portata di tutti. Inoltre, sono in vendita diamanti bianchi e colorati, zaffiri di Kashmir, Birmania e Sri Lanka, gioielli di grandi Maison, come Cartier e Van Cleef & Arpels o Maobussin. I gioielli si aggiungono a quelli di Grima (Andrew Grima star a Londra di cui abbiamo già parlato). Da tenere sotto osservazione anche una spilla a forma di diamanti fancy, tra cui un diamante grigio-azzurro di forma quadrata di 4,83 carati, con diamanti giallo scuro e brown ai lati e un uno con zaffiro del Kashmir di 9,61 carati a forma ottagonale: è valutato tra 642.000 e 899.000 dollari. Federico Graglia




Anello con zaffiro del Kashmir ottagonale del peso di 9,61 carati
Anello con zaffiro del Kashmir ottagonale del peso di 9,61 carati
Cartier, braccialetto con smeraldi e diamanti
Cartier, braccialetto con smeraldi e diamanti
Orecchini clip di Mauboussin del 1980
Orecchini clip di Mauboussin del 1980
Anelo con quarzo e diamanti
Anelo con quarzo e diamanti
Spilla metà Novecento con diamanti fancy
Spilla metà Novecento con diamanti fancy
Spilla di Cartier stile art deco con diamanti
Spilla di Cartier stile art deco con diamanti
Anello con diamante taglio marquise di 4,61 carati, colore D, chiarezza VVS
Anello con diamante taglio marquise di 4,61 carati, colore D, chiarezza VVS
Diamante blu intenso a forma di pera, peso 4 carati
Diamante blu intenso a forma di pera, peso 4 carati







Giamore con agata e onice



La collezione Jaclyn di Giamore, la creatura di Danilo Giannoni ♦︎

Danilo Giannoni si presenta con una storia romantica: anni fa ha incontrato una donna speciale. Voleva regalarle un gioiello, ma nulla incontrava l’idea che aveva in mente, che esprimesse l’amore ma anche la personalità di chi lo regalava. Ha così deciso di disegnare personalmente un ciondolo e ora quella donna ora è sua moglie. Potere dei gioielli. Forse anche grazie a questo lieto fine nel 2015 Giannoni ha fondato Giamore (leggi anche: Dalla Cina con Giamore).

Assieme a un’amica, Silvia Mok, il piccolo brand di gioielleria ha cercato il suo spazio e oggi vende soprattutto fuori dai confini italiani. Una delle caratteristiche è la possibilità di personalizzare i gioielli o di realizzare pezzi su misura, che è poi la storia da cui è partita l’idea dell’azienda. Grazie alle competenze creative di Giannoni, le collezioni si rinnovano. Una delle ultime creazioni è la collezione Jaclyn, che utilizza oro e agata oppure onice per realizzare orecchini, pendenti e anelli. Prezzo intorno ai 3.000 dollari. Alessia Mongrando





Pendente in argento, onice e diamanti. Prezzo: 1100 dollari
Pendente in argento, onice e diamanti. Prezzo: 1100 dollari

Giamore, collezione Jaclyn, orecchini in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 3205 dollari
Giamore, collezione Jaclyn, orecchini in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 3205 dollari
Orecchini in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 3200 dollari
Orecchini in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 3200 dollari
Collezione Jaclyn, pendente in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 1100 dollari
Collezione Jaclyn, pendente in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 1100 dollari
Collezione Jaclyn, anello in oro rosa, diamanti bianchi e agata. Prezzo: 4103 dollari
Collezione Jaclyn, anello in oro rosa, diamanti bianchi e agata. Prezzo: 4103 dollari

Anello in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 4103 dollari
Anello in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 4103 dollari







Il Bouquet di Recarlo



La collezione Bouquet di Recarlo: gioielli composti da sette diamanti ♦︎

Passerà mai di moda l’anello con diamante? O con diamanti, al plurale. Può sembrare strano per chi non si occupa di gioielli, ma un anello, oppure degli orecchini, con diverse pietre possono essere più convenienti di un gioiello con un solo diamante. E questo perché il prezzo di una pietra varia secondo la sua qualità (trasparenza, colore, taglio), ma soprattutto per il suo peso. Una pietra da 4 carati è più raro e costa di più rispetto a quattro pietre da 1 carato. Tutta questa premessa per introdurre la collezione Bouquet di Recarlo, che utilizza una composizione con sette diamanti. Come è facile immaginare, sette diamanti taglio brillante assicurano un aspetto scintillante e vivace. I diamanti sono composti a fiore: sei petali attorno a una pietra al centro, il punto luce. Piccole griffe fermano le pietre, sostenute da un anello, dalla montatura di orecchini o di un pendente in oro bianco. I riflessi sono assicurati. Giulia Netrese




Recarlo, anello della collezione Bouquet
Anello della collezione Bouquet
Recarlo, anello della collezione Bouquet in oro bianco sette diamanti
Recarlo, anello della collezione Bouquet in oro bianco sette diamanti
Recarlo, pendete in oro bianco sette diamanti
Pendente in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini monachella in oro bianco sette diamanti
Orecchini monachella in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini rosetta in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini rosetta in oro bianco sette diamanti







Al Thani a Venezia



A Venezia arrivano 270 gioielli indiani d’epoca della collezione Al Thani ♦︎

Gioielli in una città gioiello: a Venezia arriva la collezione Al Thani. Esposta prima a Londra e poi a Parigi, per la prima volta è in Italia. Si tratta di una raccolta di gioielli indiani antichi o d’epoca. Si parte dal 1500 fino al secolo scorso: sono 270 pezzi eccezionali che saranno visibili a Palazzo Ducale. A mettere insieme questa eccezionale collezione è stato lo sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar: si è innamorato anni fa della tradizione orafa indiana, in particolare di quella del periodo Moghul e ha raccolto questi pezzi che sono una summa della storia della alta gioielleria indiana, da Gengis Khan e Tamerlano ai maharaja nel periodo coloniale. Sono gioielli ornamentali, ma anche simbolici: servivano a contrassegnare rango, ruolo e persino stato d’animo di chi li indossava, uomo o donna. Oltre a essere accessori indispensabili per alcune occasioni, come le cerimonie.

La mostra è curata da Amin Jaffer, conservatore capo della collezione Al Thani e da Gian Carlo Calza, studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli. La mostra inizia il 9 settembre 2017 e continua sino al 7 gennaio 2018. Federico Graglia

La collezione Al Thani
Venezia, Palazzo Ducale
9 settembre 2017 – 7 gennaio 2018
Orario: 8.30-19
Biglietti
Intero 20 euro; ridotto 13 euro





Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino

Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930

Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle







Remida Tornaghi Bang



La collezione Bang di Remida Tornaghi di bracciali morbidi. Immagini e prezzi ♦︎

Chissà qual è l’idea che ha indotto Remida Tornaghi, gioielliere con boutique a Monza (Milano) e Forte dei Marmi (Versilia) a chiamare Bang una collezione di bracciali composti da tanti anelli più un elemento centrale? Forse ha avuto un successo esplosivo. Gli anelli costituiscono il corpo del bracciale e, in effetti, sono facili da indossare, anche perché all’interno è nascosta un’anima elastica, che consente di infilare e sfilare il gioiello senza problemi. Sono realizzati in argento rodiato in oro rosa, giallo, oppure nel misterioso remidium, materiale che, confessiamo, sfugge al nostro radar. Esiste anche una versione mini, sempre con la stessa foggia. Prezzi: dai 400 euro per la versione mini base, ai 1950 euro per il bracciale in remidium con rondella piccola in oro bianco e diamanti. Alessia Mongrando




Bracciale in argento rodiato rosa  con rondella grande in oro rosa e zaffiri. Prezzo: 1230
Bracciale in argento rodiato rosa con rondella grande in oro rosa e zaffiri. Prezzo: 1230
Bracciale in argento rodiato rosa  con rondella grande in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1530 euro
Bracciale in argento rodiato rosa con rondella grande in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1530 euro
Bracciale in titanio chocolate con sasso grande in oro rosa spazzolato. Prezzo: 750 euro
Bracciale in titanio chocolate con sasso grande in oro rosa spazzolato. Prezzo: 750 euro
Bracciale della collezione Bang
Bracciale della collezione Bang
Bracciale in argento rodiato rosa  con rondella grande in oro rosa e smeraldi. Prezzo: 1780 euro
Bracciale in argento rodiato rosa con rondella grande in oro rosa e smeraldi. Prezzo: 1780 euro

Bracciale in titanio chocolate con rondella in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1630 euro
Bracciale in titanio chocolate con rondella in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1630 euro







Cartier regina da Sotheby’s



A Londra, da Sotheby’s, tornano le aste di gioielli: pezzi anni Quaranta e Cinquanta di Cartier ♦︎

Tornano le aste di gioielli per gli appassionati di pezzi d’epoca e per chi vuole concludere qualche buon colpo. A Londra, il 20 settembre, Sotheby’s apre le danze della nuova stagione con una vendita di gioielli molto interessanti. In catalogo ci sono, infatti, una serie di pezzi di Cartier degli anni Quaranta e Cinquanta. Insomma, un buon modo per festeggiare l’arrivo dell’autunno. Sono gioielli che utilizzano il registro del naturalismo, in voga durante il dopoguerra. Alcuni sono impostati con l’utilizzo di topazio con colorazioni di gialli e color sherry, ma anche citrini. La vendita comprende anche una selezione di gioielli di notevoli designer del ventesimo secolo, come Grima, Pol Bury e Mosheh Oved, nonché pezzi di Van Cleef, Bulgari e Boucheron e un mix eclettico di gioielli dai periodi Edardiano e Art Deco. Federico Graglia





Cartier, bracciale con citrini e diamanti, 1940
Cartier, bracciale con citrini e diamanti, 1940

Bracciale di Pol Bury, 1970
Bracciale di Pol Bury, 1970
Orecchini con smeraldi e diamanti
Orecchini con smeraldi e diamanti

Spilla con zaffiri, rubini e diamanti di Cartier, 1960
Spilla con zaffiri, rubini e diamanti di Cartier, 1960







Stop ai finti Tiffany

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Condanna per i finti anelli con diamanti venduti come Tiffany, super multa a Costco ♦︎

I finti Tiffany sono stati definitivamente condannati. Ora (si spera) nessuno potrà cadere nel tranello teso dal grossista americano Costco, che aveva messo in vendita anelli solitaire, cioè in oro bianco con diamante fermato da sei griffe. Un set che è una invenzione della Maison americana. Non solo, Costco aveva venduto 2.500 pezzi con l’etichetta Tiffany, sostenendo che il nome era ormai sinonimo generico di uno stile. Una sentenza del tribunale nell’ottobre 2016 aveva condannato Costco a pagare 5,5 milioni di dollari di danni compensativi e 8,25 milioni in danni punitivi. Non contenta, Costco aveva presentato ricorso. Ora arriva la sentenza definitiva, ancora più severa: Costco deve pagare una cifra ancora maggiore: 19,4 milioni di dollari per aver violato il marchio di Tiffany & Co e la compensazione è stata aumentata a 11,1 milioni. Una sentenza severa, dato il prezzo da pagare è parecchio superiore al danno materiale, ma che serve da monito per chi falsifica i brand. Forse l’Europa dovrebbe prendere esempio. Federico Graglia




Anello di fidanzamento Tiffany Setting in platino e diamanti di Tiffany & Co. Prezzo su richiesta
Anello di fidanzamento Tiffany Setting in platino e diamanti di Tiffany & Co. Prezzo su richiesta
Anello in oro bianco e diamante con Tiffany Setting
Anello in oro bianco e diamante con Tiffany Setting
Anello di fidanzamento Tiffany Setting
Anello di fidanzamento Tiffany Setting
Interno di un negozio Tiffany
Interno del negozio della Maison, a New York
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, nuovo ceo della Maison americana







Salvini chevalier




Anello chevalier e orecchini nella collezione Dettagli di Salvini ♦︎
Un anello chevalier e l’antico Egitto. L’abbinata, di sicuro una novità, è l’idea di Salvini, brand del gruppo Damiani, con la collezione Dettagli. Gli anelli della collezione, infatti, hanno la classica forma dei gioielli utilizzati un tempo e anche oggi dalla nobiltà per mostrare lo stemma della casata (in passato serviva come una sorta di timbro per la corrispondenza). Salvini nota che l’anello chevalier ha origini antiche: era utilizzato fin dall’Antico Egitto come emblema della famiglia d’appartenenza. Nella versione del brand italiano, però, al posto dello stemma si trova un pavé di diamanti, che può essere abbinato a qualsiasi cognome, nobile o borghese. Il gioiello è proposto in oro giallo, bianco o rosa, con diamanti bianchi e si abbina agli orecchini a lobo realizzati nello stesso stile. Alessia Mongrando

Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti





Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Salvini, anello in oro bianco e diamanti
Salvini, anello in oro bianco e diamanti
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Salvini, anello in oro giallo e diamanti

Anello chevalier in oro rosa e diamanti di Salvini
Anello chevalier in oro rosa e diamanti di Salvini







Casato in bianco e rosa



La vie en rose di Casato è con diamanti bianchi ♦︎

La vie en rose è una canzone francese conosciuta in tutto il mondo, scritta, interpretata e portata al successo da Édith Piaf. Ma è anche un desiderio, che è intimamente legato a una storia d’amore. La sintesi è in questa collezione di gioielli firmata da Casato, la Maison romana che ha proposto la suite di questi pezzi anche durante la ultima edizione di Baselworld. Si tratta di una collezione con gioielli composti da una sorta di ricamo a forma di foglie o fiori, con il motivo geometrico di un ovale con le estremità a punta, come fosse un occhio, che ricorre. È utilizzato, per esempio, per comporre grandi orecchini chandelier. Per la collezione è utilizzato l’oro nei tre classici colori giallo, bianco e rosa, assieme a diamanti bianchi con taglio brillante. Da segnalare, in particolare, la grande collana in oro bianco con diamanti bianchi, che ha al centro una pietra più grande, composta da un centinaio di elementi coperti da un pavé di diamanti. La vita può essere rosa, ma anche con diamanti bianchi non è male. Alessia Mongrando




Anelli in oro bianco e diamanti
Anelli in oro bianco e diamanti
Casato, anello in oro giallo e diamanti
Casato, anello in oro giallo e diamanti
Casato, anello in bianco rodiato e diamanti
Casato, anello in bianco rodiato e diamanti
Collezione Vie en rose, collana
Collezione Vie en rose, collana
Collana composta da cento elementi in oro bianco e diamanti
Collana composta da cento elementi in oro bianco e diamanti
Collier in oro giallo e diamanti
Collier in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti

Orecchini in oro rodiato e diamanti
Orecchini in oro rodiato e diamanti







Parte da Venezia la strada di Roma 1947



Le nuove proposte di Roma 1947, brand di gioielleria accessibile ♦︎

Si chiama Roma 1947, ma è nata nel 2015. Invece di Roma, inoltre, ha scelto Venezia per aprire la sua prima boutique. La storia del brand, insomma, potrebbe far sorgere dei dubbi. La verità, invece, è più semplice: la data, 1947, è un riferimento all’Italia del dopoguerra, con la Dolce Vita celebrata da Federico Fellini. E la scelta di Venezia è coerente con l’origine veneta dell’azienda, che ha sede vicino a Vicenza: è figlia, infatti, di Better Silver, che è una grande realtà nella produzione di catene e componenti per la gioielleria. L’idea di base, insomma, era quella di creare un brand che brillasse di luce propria. La scommessa sembra riuscita, anche perché oltre ad avere in casa l’esperienza e i mezzi per creare delle collezioni di gioielleria, Roma 1947 ha scelto la fascia della gioielleria accessibile, con prezzi che oscillano tra 70 e 150 euro. Ed è proprio il segmento di mercato che negli ultimi anni ha visto una maggiore crescita. Alla boutique di Venezia, inoltre, l’azienda ha abbinato un efficace negozio online. A dimostrazione che un po’ di iniziativa e la fantasia sono gli ingredienti naturali per il successo. Proprio come è avvenuto in Italia negli anni dopo il 1947. Lavinia Andorno

Leggi anche: Nasce Roma 1947, gioielli e Dolce Vita




Anello damascato in argento 925 placcato oro rosa 18k con cubic zirconia bianchi. Prezzo: 79 euro
Anello damascato in argento 925 placcato oro rosa 18k con cubic zirconia bianchi. Prezzo: 79 euro
Roma 1947, bracciale in argento 925 rodiato con barretta curva e cubic zirconia bianchi. Prezzo: 49 euro
Roma 1947, bracciale in argento 925 rodiato con barretta curva e cubic zirconia bianchi. Prezzo: 49 euro
Bracciale multifila in argento 925 rodiato con fiocco a trama barocca in argento 925 rodiato con cubic zirconia bianchi,  elemento in argento. Prezzo: 74 euro
Bracciale multifila in argento 925 rodiato con fiocco a trama barocca in argento 925 rodiato con cubic zirconia bianchi, elemento in argento. Prezzo: 74 euro
Collana con perle d'acqua dolce. Prezzo: 149 euro
Collana con perle d’acqua dolce. Prezzo: 149 euro
Orecchini in argento 925 placcato oro rosa 18k con perle d'acqua dolce. Prezzo: 94 euro
Orecchini in argento 925 placcato oro rosa 18k con perle d’acqua dolce. Prezzo: 94 euro
Orecchini in argento 925 con perle d'acqua dolce e sfera damascata. Prezzo: 69 euro
Orecchini in argento 925 con perle d’acqua dolce e sfera damascata. Prezzo: 69 euro
Orecchini in argento rodiato con cristalli Swarovski. Prezzo: 119 euro
Orecchini in argento rodiato con cristalli Swarovski. Prezzo: 119 euro







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