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Meraviglie al Tefaf



Al Tefaf di New York le meraviglie della gioielleria di ieri e di oggi♦︎

Le cose che hanno successo si replicano. Per esempio, le fiere come il Tefaf, istituzione fondata nel 1988 a Maastricht, Olanda, e diventata in breve tempo la più quotata Fiera d’Arte e antiquariato in Europa. E, dall’anno scorso, anche in America, con l’edizione che si svolge in autunno a New York, in Park Avenue Armory. Il 2017 vede, quindi, la seconda prova del Tefaf in trasferta negli States (dal 28 ottobre al 1 novembre). Come per l’edizione di Maastricht, la maggior parte dei pezzi esposti riguarda opere d’arte, mobili antichi, arredamento d’epoca. Ma ci sono anche gioielli sia antichi che moderni, tutti di altissima qualità.

Per esempio, Siegelson presenta pezzi art déco di Cartier e firmati Suzanne Belperron. Ma, come per l’edizione europea, ci sono anche designer di oggi, come la tedesca Hemmerle, oppure il gioielliere-artista cinese Wallace Chan, che accanto a una progettazione di alta virtuosità tecnica, utilizza anche sistemi brevettati per lavorare con il titanio. Tra le opere esposte, per esempio, ci sono gli orecchini Meraviglie della Vita, che ricordano un fiore che fiorisce da un pino, con radici realizzate con diamanti briolette e smeraldi. Una luce verde brilla dal bulbo composto da tsavoriti su titanio viola, mentre zaffiri rosa collegano il gambo della pianta a un fiore di diamanti bianchi. Federico Graglia




Otto Jakob, orecchini in oro giallo parzialmente ossidato
Otto Jakob, orecchini in oro giallo parzialmente ossidato
Wallace Chan, orecchini in titanio con diamanti bianchi e gialli, tsavoriti, granati, smeraldi
Wallace Chan, orecchini in titanio con diamanti bianchi e gialli, tsavoriti, granati, smeraldi
Wallace Chan, anello in titanio con rubino a forma di esagono e zaffiri rosa
Wallace Chan, anello in titanio con rubino a forma di esagono e zaffiri rosa
Van Cleef & Arpels, spilla e orecchini in platino, diamanti e zaffiri
Van Cleef & Arpels, spilla e orecchini in platino, diamanti e zaffiri
Hemmerle, orecchini in oro bianco con argento e peridoti
Hemmerle, orecchini in oro bianco con argento e peridoti
Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con zaffiro gialli
Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con zaffiro gialli
Hemmerle, orecchini in bronzo e oro con zaffiri gialli
Hemmerle, orecchini in bronzo e oro con zaffiri gialli
Hemmerle, orecchini con giada, diamanti, argento, oro bianco
Hemmerle, orecchini con giada, diamanti, argento, oro bianco
Castellani, collana in oro, perle e rubini. Roma, 1880
Castellani, collana in oro, perle e rubini. Roma, 1880






Catene per scatenarsi



A Vicenza in mostra 80 gioielli che hanno come protagonista la catena. Per chi vuole scatenarsi… ♦

Ci sono catene che legano e ci sono catene che liberano. Ci sono anche catene che piacciono. Quelle che sono utilizzate in gioielleria, per esempio, sono catene desiderate, specialmente se  bracciale o collana diventano originali, oggetti preziosi con una precisa identità. È partita da questa considerazione, forse, Alba Cappellieri nel curare la mostra Intrecci Preziosi. La catena tra funzione e decorazione al Museo del Gioiello di Vicenza (27 ottobre 2017-25 marzo 2018). Sotto i vetri delle bacheche del primo museo permanente dedicato alla gioielleria ci sono 80 catene che dalla fine del Settecento a oggi hanno segnato tappe nella manifattura orafa.

«La catena stringe, lega, sostiene, decora, racchiude simbologie universali, allude all’idea affascinante della circolarità, è un ornamento senza confini, né cronologici, né geografici, che attraversa la storia del costume come dell’arte, dell’oreficeria e della moda», commenta Cappellieri, che è anche docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano. «Le catene hanno tradizionalmente una duplice interpretazione: nell’accezione negativa sono i segni della schiavitù umana, mentre in positivo rappresentano la bellezza e il prestigio sociale e come tali sono state rappresentate dai più grandi pittori della storia dell’arte per simboleggiare valori universali come l’onore, la fedeltà, l’amore».

In mostra sono presenti una selezione di catene realizzate in Veneto, fin dal Rinascimento,, e pezzi realizzati sia artigianalmente, sia industrialmente, da importanti aziende orafe italiane, come Fope, Franco Pianegonda, Marco Bicego, Mattioli, Nanis, Pasquale Bruni, Pesavento, Pomellato, Roberto Coin, Unoaerre, Vendorafa Lombarda, Vhernier. E accanto alla firma delle Maison, ci sono i lavori di designer come Giampaolo Babetto, Francesca Braga Rosa, Emma Francesconi, Stefania Lucchetta, Stefano Marchetti, Carla Riccoboni, Barbara Uderzo, Daniela Vettori, Alberta Vita.

Il Museo del Gioiello, il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello, è frutto dell’impegno di Ieg in partnership con il Comune di Vicenza nel promuovere l’universo culturale dell’oreficeria e della gioielleria italiana, settori in cui Italian Exhibition Group è riconosciuta player di livello mondiale grazie alla Manifestazione internazionale VicenzaOro. Federico Graglia




Emma Francesconi,, Trifora, collana in titanio
Emma Francesconi,, Trifora, collana in titanio
Alberta Vita, collana Quadrati in argento
Alberta Vita, collana Quadrati in argento
Vhernier, Doppio Senso, catena in oro bianco e diamanti, jet
Vhernier, Doppio Senso, catena in oro bianco e diamanti, jet
Daniela Vettori, Legami Preziosi, collier in oro, fatto a mano
Daniela Vettori, Legami Preziosi, collier in oro, fatto a mano
Unoaerre, bracciale in oro giallo
Unoaerre, bracciale in oro giallo
Stefano Marchetti, collana in argento
Stefano Marchetti, collana in argento
Roberto Coin, Retri collection, bracciale in oro bianco e diamanti
Roberto Coin, Retri collection, bracciale in oro bianco e diamanti
Pomellato, collana Victoria in oro rosa
Pomellato, collana Victoria in oro rosa
Pianegonda, Liquid Emotion, collana in argento
Pianegonda, Liquid Emotion, collana in argento
Pesavento, Plvere di sogni, collana in argento, lucidato bronzo rosa
Pesavento, Plvere di sogni, collana in argento, lucidato bronzo rosa
Pasquale Bruni, collana Make Love in oro bianco e diamanti
Pasquale Bruni, collana Make Love in oro bianco e diamanti
Nanis, bracciale in oro e diamanti
Nanis, bracciale Trasformista in oro e diamanti
Mattioli, collezione Puzzle, modello Bikini in oro rosa e madreperle fuxia
Mattioli, collezione Puzzle, modello Bikini in oro rosa e madreperle fuxia



Marco Bicego, collana
Marco Bicego, collana
Stefania Lucchetta, Aspera 50 in bronzo placcato oro
Stefania Lucchetta, Aspera 50 in bronzo placcato oro
Francesca Braga Rosa e Ludovico Vianello, Our of office, collana con graffette in ottone
Francesca Braga Rosa e Ludovico Vianello, Our of office, collana con graffette in ottone
Giampaolo Babetto, Collana in oro giallo
Giampaolo Babetto, Collana in oro giallo
Vendorafa, collana Lace, in oro, ametista, peridoto, rodolite, topazio rosa, diamanti
Vendorafa, collana Lace, in oro, ametista, peridoto, rodolite, topazio rosa, diamanti






Nomination contro la violenza sulle donne



Donne e vittime. Contro le ingiustizie vola il Progetto Libellula di ActionAid, organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alla povertà e all’ingiustizia in Italia e nei paesi del Sud del mondo. Che ora ha un sostenitore in più: Nomination. L’azienda toscana presieduta da Monica Tiozzo, assieme a Zeta Service, ideatrice del Progetto Libellula, e ActionAid e grazie alla sensibilità e al coinvolgimento di Monica Tiozzo, ha ideato e realizzato un gioiello speciale con il simbolo della libellula per invitare le aziende a unirsi nel contrastare e prevenire la violenza sulle donne. In occasione della giornata di presentazione del progetto (il 16 maggio 2017) il bracciale libellula è stato donato ai partecipanti per rimanere ai loro polsi come simbolo di una promessa di collaborazione.

Parte dei proventi delle vendite del bracciale andranno alle attività implementate da ActionAid per la difesa e la promozione dei diritti delle donne in Italia: in particolare, il ricavato sarà destinato al progetto annuale Donne: identità al lavoro, che avrà inizio a Milano a partire da gennaio-febbraio 2018. Il percorso, già realizzato a Torino, si pone come obiettivo quello supportare l’inserimento delle donne nel mondo lavorativo, offrendo alle partecipanti la possibilità di valorizzare e scoprire nuove competenze e riacquisire sicurezza, attraverso un percorso formativo e di tirocinio.

Bracciale libellula di Nomination
Bracciale libellula di Nomination

Nomination ha ideato una limited edition del suo bracciale-icona, il Composable, le cui maglie in acciaio sono personalizzate da un link che riproduce, in smalto rosso, l’immagine della libellula: il simbolo scelto dal Progetto di Zeta Service come icona della lotta contro la violenza, perché capace di esprimere l’energia vitale e la forza di volontà che caratterizzano le donne, immagine della trasformazione e del costante processo di cambiamento della vita di cui loro stesse sono protagoniste. Un link che enfatizza sentimenti quali la libertà, la pace, la consapevolezza e l’equilibrio, tutte qualità capaci di riassumere l’essenza femminile che, come tale, deve essere sempre valorizzata affinché le siano riconosciuti diritti e pari opportunità nella dimensione pubblica e privata.

Nomination ha deciso di devolvere parte del ricavato del bracciale Libellula al progetto realizzato da ActionAid, in favore di un impegno concreto per combattere una situazione di inferiorità lavorativa di cui troppo spesso sono oggetto le donne.







Gold /Italy, il cerchio si stringe



Chi ha fatto centro nel cerchio a #CreateYourLove, concorso di gioielleria e oreficeria inserito in Gold/Italy ♦︎

La figura geometrica del cerchio è stata il tema attorno a cui hanno lavorato le 27 aziende che hanno partecipato a #CreateYourLove, concorso di gioielleria e oreficeria inserito in Gold/Italy 2017 di Arezzo, gestita ora da Italian Exhibition Group (Ieg). Il tondo è forse l’elemento di gioielleria più antica e anche quello che compone le sinacole, cioè collane composte da sfere di oro di bassa lega, usate da mamme e balie già nel Seicento per incantare i bambini grazie ai loro suoni e alle loro forme. Risultato: una giuria presieduta da Beppe Angiolini, art Director di Gold/Italy e presidente onorario della Camera nazionale buyer moda, ha scelto le creazioni di gioielleria e oreficeria ritenute più originali. Ecco i vincitori e le motivazioni per la reinterpretazione in chiave moderna delle antiche sinacole: F.lli Bovo, Collezione Morgana in oro giallo, collana affascinante ed enigmatica. Il gioiello prende il nome dalla mitica fata bretone Morgana dotata di poteri magici. Gold Art, Abbraccio immaginario, oro giallo e bianco con effetti satinati, sabbiati e diamantati che creano dei sofisticati contrasti di magia e di luce. Govoni, New Moon in oro rosa, quarzo fumé, ametista, pietra di luna e diamanti. Un girocollo minimale di grande eleganza e raffinatezza formale, ricco di squisiti effetti cromatici. Nemesi, collana in oro di colorazioni diverse. Un gioiello ricco e scintillante. Una grande quantità di sfere realizzate con le più sofisticate tecniche, con richiami arcaici verso la filigrana, ma anche verso l’arte moderna e contemporanea.

Per la categoria Design e Creatività, i vincitori sono stati Gimet, collana multi strand in oro. Una sottile catena veneziana, considerata dotale dalla nobiltà della Serenissima, che indossata crea effetti straordinari di luce e di dinamismo. Giordini, la danza delle sfere, oro brunito e nastro di seta. Le sfere sono «da sempre, nella storia, immagine della totalità e della perfezione» e danno vita ad un vero e proprio movimento come una sorta di danza. Ma. Vi, un girocollo di grande semplicità lineare, composto soltanto da un filo e tre sfere mobili, caratterizzato da un design garbato e distinto, di studiata ricercatezza. Quadrifoglio, collana Spiral connection in oro giallo e bianco. «Da un cerchio ad un insieme di cerchi che avanzano verso l’infinito prende forza la spirale che emana energia». Un movimento ciclico senza inizio né fine. La giuria inoltre ha deciso di premiare con una menzione speciale tre collane fuori concorso, che interpretano il fashion design orientandosi verso la moda del futuro. Unoaerre, Alunno & Co e Alunno & Marcantoni.




Collana di Alunno & Co
Collana di Alunno & Co
Collana di Unoaerre
Collana di Unoaerre
Collana di Alunno & Marcanoni
Collana di Alunno & Marcanoni

Collane in concorso a Gold/Italy 2017
Collane in concorso a Gold/Italy 2017







Il diamante del cardinal Mazarino



Il diamante del cardinal Mazarino, dai quattro moschettieri all’asta di Christie’s ♦︎

Il cardinale Mazarino, oltre a essere un personaggio utilizzato da Alexandre Dumas nei suoi romanzi con i quattro moschettieri, è stato davvero un grande statista. Giulio Raimondo Mazzarino, nato a Pescina (Abruzzo, Italia) nel 1602, noto anche con il nome francesizzato di Jules Raymond Mazarin, è stato una specie di primo ministro di Luigi XIV e, alla morte del re, divenne in pratica il reggente di Francia. Ha lasciato come eredità ai mortali non solo una vita politica intensa e importante, ma anche un diamante. E ora questo diamante è messo all’asta da Christie’s il 14 novembre a Ginevra. La pietra si chiama Grand Mazarin e faceva parte dei gioielli della Corona di Francia.

Il nome accende la fantasia, ma comunque la pietra è di valore: è un diamante fancy pink di 19,07 carati. È stato estratto nelle miniere ormai esaurite di Golconda, in India, e faceva parte del tesoro della corona. Passato di mano in mano, nel 1810 è stato indossato dall’imperatrice Maria Luisa, montato su un diadema per incarico di Napoleone I al gioielliere François Regnault Nitot. Napoleone III l’ha poi ceduto all’imperatrice Eugenia. Il Grand Mazarin è stato venduto all’asta nel 1887 e acquistato dal grande gioielliere Frédéric Boucheron. Nel 1962 è tornato alla ribalta, fino a essere acquistato da un privato in Europa. Lo stesso che ora vende il diamante da Christie’s. La stima oscilla tra 6 e 9 milioni di dollari. Federico Graglia





Il Grand Mazarin (in basso) in un catalogo d'epoca
Il Grand Mazarin (in basso) in un catalogo d’epoca

Il diamante Grand Mazarin
Il diamante Grand Mazarin
Il Grand Mazarin, diamante rosa da 19,07 carati
Il Grand Mazarin, diamante rosa da 19,07 carati

Philippe de Champaigne, il cardinale Mazarino
Philippe de Champaigne, il cardinale Mazarino







Bonus fiscale per chi fa pubblicità su gioiellis.com

Bonus fiscale (credito d’imposta) fino al 90% per chi fa pubblicità su gioiellis.com ♦︎

Se fate pubblicità su gioiellis.com otterrete un credito d’imposta. Cioè potrete scalare dalle tasse gli investimenti in comunicazione, anche online. È un provvedimento del governo per incentivare l’editoria ed è in vigore: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Attenzione: il credito d’imposta si ottiene solo sulle testate giornalistiche, anche online, come gioiellis.com. Non si ha diritto a credito d’imposta se si investe sui blog più o meno seri (spesso sono di scarsa qualità). Il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari riguarda quelli incrementali realizzati nella seconda metà del 2017, cioè le maggiori spese sostenute rispetto allo stesso periodo 2016. L’incentivo vale, al momento, fino a fine anno. Se, per esempio, un’azienda vuole investire 11.000 euro, mentre lo scorso anno ne ha investiti 10.000, avrà diritto a un credito fiscale calcolato su 1.000 euro, cioè l’investimento in più rispetto al 2016.

Al credito d’imposta 2017 sono stati destinati 20 dei 62,5 milioni di euro dell’autorizzazione di spesa prevista per il 2018 per l’incentivo e sono una quota del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione che dipende direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il credito d’imposta è calcolato fino al 75% del valore degli investimenti incrementali, ma si sale al 90% per piccole e medie aziende, come sono spesso quelle della gioielleria. Non resta che approfittarne… Chi fosse interessato può mandare una mail a uno degli indirizzi di posta che trovate qui.euros e1508681476243

Il bracciale super star di Natale

Il bracciale batte tutti negli acquisti di Natale, in aumento chi sceglie gioielli ♦︎

Che gioiello acquisteranno gli italiani per Natale? Uno su due comprerà un bracciale. La previsione è contenuta nella indagine svolta da Format Research per conto di Federpreziosi Confcommercio, Club degli Orafi e Preziosa Magazine, e presentata al Gold/Italy di Arezzo. La ricerca si basa sulle risposte di un campione di consumatori con età superiore ai 24 anni che nel corso degli ultimi 18 mesi si sia recato in gioielleria con l’intenzione di acquistare. Insomma, habitué. Certo, chissà se aver scelto chi frequenta già gioiellerie offre un quadro equilibrato.

In ogni caso, secondo l’indagine, chi acquisterà oggetti preziosi come dono natalizio è in aumento dal 10,8% all’ 11,2% dello scorso anno. E acquisterà soprattutto bracciali (50,1%), seguiti dagli orecchini (43,4%). Dato che chi è stato intervistato poteva offrire più di una risposta, seguono ciondoli (39%), collane e collier (36,2%). Sorpresa: gli anelli generici sono considerati solo dal 26,9%, seguiti da quelli di fidanzamento (13%), da spille (12,5%), gemelli e fermacravatte (11,1%).

Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria

Altro dato significativo: c’è una significativa crescita della fiducia nei confronti dei negozi online dei brand più affermati (dal 12,7% del 2016 all’attuale 20,2%) e in generale nei siti di e-commerce (dal 24,6% al 27%). In aumento anche la percentuale di chi si rivolgerà alle gioiellerie all’interno dei centri commerciali (da 48,8% al 52,5%) piuttosto che su strada (in calo dal 51,7% al 48,7%). L’81,9% degli intervistati ha dichiarato che acquisterà gioielli per i propri famigliari mentre il 29% lo farà per se stesso, e in tutti e due i casi la maggioranza è rappresentata dalle donne. Gli uomini, invece, risultano essere i principali acquirenti che doneranno i propri acquisti ad altri parenti (17,7%) e a conoscenti (1,6%). Proporzioni simili si registrano anche in direzione dei bijoux: 72,9% per i famigliari, 25,8% per sé e 23,5% per gli amici. L’oro resta il materiale preferito con il 22,7% delle scelte, seguito dal 17,7% della bigiotteria, il 14,1% raggiunto dall’argento e il 4,3% del platino. Infine, l 59,1% preferisce puntare su marchi molto conosciuti. Lavinia Andorno

Bracciale della collezione il Giardino
Bracciale della collezione il Giardino di Vendorafa
Van Cleef & Arpels, bracciale in platino, oro, rubini e diamanti, 1959
Van Cleef & Arpels, bracciale in platino, oro, rubini e diamanti, 1959
Bracciale in oro spazzolato e lucidato con calcedonio intagliato
Maison Auclert, bracciale in oro spazzolato e lucidato con calcedonio intagliato
Bracciale Sos Alliance, in oro giallo e diamanti
Shamballa, bracciale Sos Alliance, in oro giallo e diamanti
Bracciale doppio filo in cuoio 3 mm con elementi in oro lavorato a mano, argento, perle naturali, ametista verde, amazzonite, acquamarina e turchese
Misani, bracciale doppio filo in cuoio 3 mm con elementi in oro lavorato a mano, argento, perle naturali, ametista verde, amazzonite, acquamarina e turchese
Allison Lou, bracciale con charm ispirati al gioco del Monopoli. Prezzo: 3355 dollari
Allison Lou, bracciale con charm ispirati al gioco del Monopoli. Prezzo: 3355 dollari
Fope, MiaLuce, bracciale in oro rosa con diamanti
Fope, MiaLuce, bracciale in oro rosa con diamanti

I gioielli di Lotus Silver



Lotus Silver vuole espandere in Italia i gioielli d’argento del gruppo Festina ♦︎

L’argento della Spagna è arrivato in Italia sulle ali di Festina, gruppo che produce orologi, ma anche gioielli. Festina è tra le top aziende del lusso più grandi. È nata in Svizzera, a La Chaux-de-Fonds, nel 1902, ma negli anni Quaranta l’azienda è migrata a Barcellona, anche se la produzione resta svizzera. Il gruppo attuale, Festina Lotus, è stato creato nel 1984 dall’industriale spagnolo Miguel Rodríguez. Ora Festina Italia annuncia di voler incrementare la distribuzione delle collezioni di Lotus Silver, marchio di gioielli d’argento. Obiettivo del gruppo è organizzare la distribuzione dei gioielli in una rete di punti vendita di alta qualità, attraverso la costruzione di un circuito di 600 rivenditori nell’arco di due anni. È probabile, insomma, che il marchio Lotus Silver inizierà a essere popolare anche in Italia. A Milano, per esempio, attualmente risultano solo due punti vendita dei gioielli Lotus Silver.

«Con Lotus Silver entriamo a tutti gli effetti nel territorio del gioiello prezioso», commenta Paolo Galimberti, direttore generale di Festina Italia. «In Italia possiamo ora rappresentare tutta l’offerta del Gruppo che spazia dalle creazioni orologiere, dalla fascia commerciale all’alto di gamma con Perrelet e Leroy, ai gioielli, in una proposta articolata in marchi e collezioni differenti per posizionamento e concept, al tempo stesso accomunati da un medesimo approccio di qualità. Con Lotus Silver puntiamo a raggiungere un target mirato di donne che scelgono di esprimere la propria femminilità attraverso un accessorio prezioso nel carattere e unico nello stile».

Il Gruppo spagnolo commercializza cinque marchi di orologi per il mercato tradizionale (Calypso, Lotus, Festina, Jaguar e Candino) e due marchi di gioielleria (Lotus Style e Lotus Silver).




Anello in argento di Lotus Silver
Anello in argento di Lotus Silver
Anelo in argento con cristallo
Anelo in argento con cristallo
Anello placcato oro rosa
Anello placcato oro rosa
Orecchini con madreperla
Orecchini con madreperla
Orecchini in argento con perla
Orecchini in argento con perla
Pendente in argento con cristallo rosa
Pendente in argento con cristallo rosa

Bracciale placcato oro giallo
Bracciale placcato oro giallo







Torna Gold / Italy



Arezzo capitale del gioiello con Gold/Italy 2017 ♦︎

Arezzo capitale mondiale dell’oro, almeno per tre giorni (21-23 ottobre). Torna Gold/Italy 2017, fiera internazionale dedicata esclusivamente alla gioielleria Made in Italy. Arezzo è anche l’area in cui si trovano gran parte delle industrie della oreficeria specializzate nella lavorazione di componenti in oro per gioielli. La manifestazione fieristica è ora gestita da Italian Exhibition Group (Ieg), società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, e che gestisce già VicenzaOro. A Gold/Italy partecipano 300 brand di aziende italiane, anche dell’argenteria e del fashion jewel.

Sono attesi anche buyer dall’estero, da Paesi come Emirati Arabi, Hong Kong, USA, Cina, Arabia Saudita, Asia, India, Medio Oriente, Africa del Nord, Sud Africa, Paesi Balcanici ed ex Unione Sovietica, Europa, Canada, America Centrale e Sud America.

Gold/Italy ha anche un tema conduttore: il Cerchio, che dà vita al concorso #CreateYourLove. I designer delle aziende espositrici sono invitati a creare una collana che trasmetta un sentimento legato all’amore e all’infinito, al concetto del «senza tempo e del per sempre», partendo da un cerchio ovviamente. In questi tre giorni nasce anche il progetto Creative Design Lab // Jewels Lab Design, area performance dedicata alla creatività, con team di designers e creativi che presenteranno le loro collezioni, esporranno i loro progetti e racconteranno le loro idee.




Anelli a Gold / Italy 2016
Anelli a Gold / Italy 2016
Ingresso a Gold / Italy 2016
Ingresso a Gold / Italy 2016

Gold / Italy 2016
Gold / Italy 2016







Cartier scintilla a New York



Per una settimana a New York una mostra della alta gioielleria di Cartier ♦︎

Se per caso siete a New York e siete appassionati di grandi gioielli, potete ammirare fino dal 21 al 29 ottobre una mostra dedicata a Cartier. Si svolge giusto nella Fifth Avenue Mansion di Cartier dove si possono ammirare i nuovi disegni di gioielli e la loro genesi artistica, in gran parte della collezione Rèsonances. Alta gioielleria che, per una settimana, sarà sotto gli occhi non solo dei vip, ma di tutto il pubblico. Sono in mostra oltre di 70 pezzi unici, concepiti dai 12 designer di Cartier a Parigi.

Grandi gioielli e grandi pietre, come il bracciale in oro rosa con una grande tormalina, la collana con 13 grandi smeraldi tagliati a cabochon, oppure il bracciale che ha al centro un grande rubino. D’altra parte, i colori delle pietre sono state la fonte di ispirazione di una delle più celebri linee di gioielleria di Cartier, Tutti Frutti. Mentre la classe unita all’eleganza aggressiva sono alla base della linea Panthère, che si trasforma in tanti gioielli diversi: è quasi un simbolo di Cartier da tanti anni, ma sa affascinare sempre. Uno stile, quello della Maison parigina, che ora scintilla nella Grande Mela in tutte le sue sfumature. Federico Graglia





Bracciale in oro bianco 18 carati, legno pietrificato, rubini,  onice e diamanti
Cartier, bracciale in oro bianco 18 carati, legno pietrificato, rubini, onice e diamanti

Bracciale in oro bianco 18 carati, peridoto di 79,89 carati, onice, smeraldi e diamanti
Bracciale in oro bianco 18 carati, peridoto di 79,89 carati, onice, smeraldi e diamanti
Bracciale in oro bianco 18 carati, rubelliti, lacca nera e diamanti
Bracciale in oro bianco 18 carati, rubelliti, lacca nera e diamanti
Bracciale in oro bianco 18 carati, rubini, onice, cristallo di rocca e diamanti
Bracciale in oro bianco 18 carati, rubini, onice, cristallo di rocca e diamanti
Bracciale in oro rosa 18 carati, tormalina, zaffiro verde giallo, zaffiri e diamanti
Bracciale in oro rosa 18 carati, tormalina, zaffiro verde giallo, zaffiri e diamanti
Bracciale Panthère in oro giallo 18 carati, diamanti, smeraldi, diamanti arancioni
Bracciale Panthère in oro giallo 18 carati, diamanti, smeraldi, diamanti arancioni
Bracciale Panthère della collezione Rèsonances di Cartier,  in oro bianco 18 carati, rubelliti, smeraldi, onice e diamanti
Bracciale Panthère della collezione Rèsonances di Cartier, in oro bianco 18 carati, rubelliti, smeraldi, onice e diamanti
Collier della collezioen Rèsonances di Cartier, con smeraldi e rubelliti
Collier della collezioen Rèsonances di Cartier, con smeraldi e rubelliti
Collier Èclosion con mappe in oro giallo, brillanti e granati
Collier Èclosion con mappe in oro giallo, brillanti e granati
Orecchini in platino, acquamarina, diamanti e onice
Orecchini in platino, acquamarina, diamanti e onice
Orecchini in oro bianco 18 carati, diamanti colorati e bianchi, lacca nera
Orecchini in oro bianco 18 carati, diamanti colorati e bianchi, lacca nera

Bracciale in oro bianco con perle, smeraldi, onice, diamanti
Bracciale in oro bianco con perle, smeraldi, onice, diamanti







Shaun Lean da Sotheby’s



I gioielli di Shaun Lean, designer a lungo in sintonia con Alexander McQueen, all’asta da Sotheby’s ♦︎

Shaun Leane è una designer di gioielli britannico noto per i suoi pezzi scultorei creati per Alexander McQueen. Il suo marchio di gioielli ha vinto per quattro volte il premio come designer dell’anno in Gran Bretagna. Presto avrà un palcoscenico in più: Sotheby’s ha deciso di mettere in vendita pezzi dell’archivio personale di Shaun Leane, come punto di riferimento di un asta dal tema A Life of Luxury, che si terrà il 4 dicembre a New York.

Coiled Corset, Photo: Courtesy Sotheby's
Coiled Corset, Photo: Courtesy Sotheby’s

La collezione è stata creata dal designer britannico nel corso di più di 20 anni. In particolare, la vendita della serata sarà caratterizzata da oltre 45 pezzi creati dal designer per l’industria della moda, tra cui quelli leggendari per Alexander McQueen e Givenchy, nonché Honourable Daphne Guinness, Isabella Blow, Kate Moss e Sarah Jessica Parker. Dalla immacolata Contra Mundum Evening Glove, per Daphne Guinness, ispirata a un’armatura, alla iconica Corona di spine, della collezione Autunno Inverno McQueen, della collezione Dante, che è stata esposta al Metropolitan Museum e al Victoria & Albert Museum nel 2011 e nel 2015, la selezione mostra l’eccezionale dinamismo e la notevole diversità della visione creativa di Leane.

Crown of Thorns. Photo: Courtesy Sotheby's
Crown of Thorns. Photo: Courtesy Sotheby’s

La collezione sarà visibile al pubblico da Sotheby’s, a New York, a partire dal 30 novembre. La stima delle opere va da 2.000 a 400.000 dollari. «Sono entusiasta di collaborare con Sotheby’s e Kerry Taylor in questa vendita davvero speciale», ha commentato Sheane. «Credo che la collezione rappresenti un livello di libertà creativa che non ha parallelo oggi, quando gioielli, performance art e moda si fondono in uno».

Large Shell Earrings.  Photo: Courtesy Sotheby's
Large Shell Earrings. Photo: Courtesy Sotheby’s

«Questa è una collezione storica, molti dei pezzi proposti per la vendita sono stati precedentemente visti solo dietro le vetrine nei grandi musei. I gioielli di moda e le body- sculture di Shaun Leane non sono solo icone, ma hanno contribuito ad alcuni dei momenti più memorabili di McQueen. Sono stati indossati sulla passerella da modelle come Kate Moss, Erin O’Connor e Stella Tennant. Quelli abbastanza fortunati che acquisteranno i pezzi in asta non solo avranno un’opera d’arte unica, ma anche un po ‘di storia della moda».

Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Sotheby's
Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Sotheby’s

Londinese, Leane ha iniziato a studiare gioielleria all’età di 15 anni. Un anno dopo, ha iniziato un apprendistato di sette anni di oreficeria. Nei primi anni Novanta, Leane ha incontrato Lee Alexander McQueen, studente al Central Saint Martin’s College. Sotto l’influenza di McQueen, Shaun ha sperimentato materiali come argento, ottone e alluminio e ha fondato la sua etichetta, Shaun Leane, nel 1999. I due designer hanno collaborato per otto collezioni all’anno per 17 anni, terminato nel febbraio 2010 con il tragico suicidio di McQueen. Federico Graglia




Skeleton Corset. Photo: Courtesy Sotheby's
Skeleton Corset. Photo: Courtesy Sotheby’s
Thistle Brooch. Photo: Courtesy Sotheby's
Thistle Brooch. Photo: Courtesy Sotheby’s
Tusk Anklet. Photo: Courtesy Sotheby's
Tusk Anklet. Photo: Courtesy Sotheby’s
Coiler Corset. Courtesy Chris Moore
Coiler Corset. Courtesy Chris Moore
Alexander McQueen con Sarah Jessica Parker. Photo: Rex Features
Alexander McQueen con Sarah Jessica Parker. Photo: Rex Features
Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane
Another Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane
Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane
Porcupine Quill Earrings. Photo: Courtesy Shaun Leane
Coiled Corset. Courtesy Robert Fairer
Coiled Corset. Courtesy Robert Fairer

Arm Vine. Courtesy Chris Moore
Arm Vine. Courtesy Chris Moore







Raj Pink, re dei diamanti rosa

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Un super diamante rosa da 37,30 carati all’asta di Sotheby’s a Ginevra ♦︎

Torna la stagione dei grandi diamanti, con grandi aspettative e (probabilmente) grandi prezzi. A Ginevra Sotheby’s presenta The Raj Pink, il più grande diamante Fancy Intense Pink, con un peso di 37,30 carati. Questo diamante superlativo e eccezionalmente raro sarà al centro dell’asta dedicata ai Magnificent Jewels e Noble Jewels il 15 novembre. «La scoperta di un diamante rosa è eccezionale, ma la notevole dimensione e intensità del colore di Raj Pink lo pongono nella compagnia rara dei più importanti diamanti rosa conosciuti» è il commento di David Bennett, presidente mondiale della divisione internazionale dei gioielli di Sotheby. Il diamante grezzo che ha prodotto The Raj Pink è stato studiato per oltre un anno dopo la sua scoperta nel 2015. È stato poi affidato a un maestro di taglio che ha fatto risaltare le sue caratteristiche. Il risultato è un diamante con uno speciale taglio cuscino. Il nome, Raj Pink, è stato dato dall’attuale proprietario del diamante, che vuole rimanere anonimo. Raj è una parola che in sanscrito, l’antica lingua dell’India, significa re.

L’Istituto Gemologico d’America (Gia) ha certificato il diamante. La descrizione è piena di aggettivi superlativi: «pietra stupefacente», con tonalità come «un colore rosa intenso e luminoso, molto brillante». Secondo il Gia, «per un diamante mostrare un colore rosa forte e naturale come quello osservato in The Raj Pink è raro, soprattutto se ha un peso così rilevante».

La scoperta di un diamante rosa di qualità di ogni dimensione è un evento estremamente raro. Di tutti i diamanti presentati alla Gia ogni anno, meno dello 0,02% sono rosa. «Solo nelle occasioni più rare, i diamanti con il colore vibrante e sconvolgente come il Raj Pink emergono dalla terra… solo i più privilegiati e esperti del settore sanno della loro esistenza. Con una sfumatura non modificata Fancy Intense Pink, dimensioni sostanziali e chiarezza desiderabile, il Raj Pink è sicuramente uno di quei gioielli che solo pochi potrebbero avere l’onore di sperimentare», ha concluso l’Istituto gemmologico. Federico Graglia




The Raj Pink, il più grande diamante Fancy Intense Pink, con un peso di 37,30 carati
The Raj Pink, il più grande diamante Fancy Intense Pink, con un peso di 37,30 carati
In asta da Sotheby's anche questo anello di diamanti Superb Fancy Vivid Blue, Moussaieff, con peso di 7.41 carati, Interno Flawless
In asta da Sotheby’s anche questo anello di diamanti Superb Fancy Vivid Blue, Moussaieff, con peso di 7.41 carati, Interno Flawless

In asta anche questa collana e spilla di diamanti e rubini, circa 1935
In asta anche questa collana e spilla di diamanti e rubini, circa 1935







La carica dei 220 con Faraone



Quarta vendita all’asta con 220 lotti per Faraone Casa d’Aste il 20 novembre. Ecco i pezzi più interessanti ♦︎

Le quattro stagioni o, meglio, il Four Season, per la quarta vendita all’incanto targata Farone Casa d’Aste. E sembra che i risultati delle prime tre vendite abbiano galvanizzato pubblico e offerenti: a Milano il 20 novembre saranno battuti oltre 220 lotti in una selezione di gioielli e orologi. Con questa atmosfera positiva le previsioni sono ottimistiche, con l’obiettivo di trovare un acquirente per oltre l’80 % dei pezzi posti all’incanto, così come avvenuto nelle aste precedenti.

Tanti i gioielli in catalogo, con firme gloriose come Cartier, Chopard, Tiffany, Bulgari, Buccellati, Boucheron e, ovviamente, Faraone che a Milano è una sorta di istituzione. Non mancano, ovviamente, gioielli non firmati ma di valore. Faraone segnala, per esempio, il collier stile Art Déco in platino con diamanti taglio brillante di per un totale di 25 carati, con diamante centrale pendente, trasformabile in una spilla nelle due versioni, con o senza pendente.

Altri pezzi importanti: un collier Chopard con una diamante a goccia di 22 carati, amovibile, e diamanti taglio brillante per un totale di circa 60 carati, un bracciale, sempre Art Déco firmato Oscar Heyman, datato 1925, e battuto da Christie’s negli anni Novanta per 400.000 dollari. Tra i lotti più significativi compaiono anche un paio di orecchini in oro bianco, con diamante taglio brillante da 15 carati e due perle naturali di 13 millimetri, un bracciale Cartier London con un torchon di perle e fermezza in platino e diamanti. Per chi pensa ai regali di Natale, ci sono anche i gemelli da polso firmati Villa, Sabbadini e Faraone, oltre a una selezione di orologi Patek Philippe, Rolex, Breguet, Vacheron Constantin e un raro orologio Audemar Piguet squelette da tasca degli anni Settanta, il cui movimento è racchiuso da due vetri zaffiro.

«Siamo entusiasti del percorso fatto e guardiamo con ottimismo a questa prossima asta», commenta Vittoria Bianchi, amministratore delegato di Faraone. «Senza peccare di presunzione posso dire che in soli 18 mesi, forti dei risultati conseguiti e del servizio offerto, abbiamo raggiunto la giusta conoscibilità, arricchendo di volta in volta il nostro catalogo di oggetti di grande spessore, selezionati appositamente per andare incontro alle richieste della nostra clientelaA differenza delle altre case d’aste, Faraone Casa d’Aste, avendo l’anima del gioielliere, offre alla propria clientela un vero e proprio servizio a 360 gradi sui propri preziosi, che parte dalla valutazione, dal consiglio se metterli in vendita con la propria casa d’aste alle migliori condizioni, se rimontarli o permutarli con una versione più attuale, o farli acquistare direttamente della maison nel caso di capolavori, sia propri sia di altre griffe».




Bracciale Art Déco firmato Oscar Heyman, datato 1925
Bracciale Art Déco firmato Oscar Heyman, datato 1925
Collier Chopard, con pendente amovibile realizzato in oro bianco con domanti taglio brillante del peso complessivo di circa 60 carati e goccia del peso di 22,20 carati
Collier Chopard, con pendente amovibile realizzato in oro bianco con domanti taglio brillante del peso complessivo di circa 60 carati e goccia del peso di 22,20 carati
collier stile Art Déco in platino con diamanti taglio brillante di per un totale di 25 carati, con diamante centrale pendente
Collier stile Art Déco in platino con diamanti taglio brillante di per un totale di 25 carati, con diamante centrale pendente
Il diamante removibile
Il diamante removibile
Orecchini in oro bianco, con diamante taglio brillante da 15 carati e due perle naturali di 13 millimetri
Orecchini in oro bianco con diamante taglio brillante 15 carati e perla naturale 13 millimetri
Orologio Audemar Piguet squelette da tasca degli anni Settanta, il cui movimento è racchiuso da due vetri zaffiro
Audemar Piguet Skeleton, orologio da tasca anni ’70 con catena in oro 18 carati. Cassa 42 millimetri






Nomination con un cuore rosa




Nomination partecipa al progetto dell’Associazione Firenze in Rosa Onlus contro il tumore al seno ♦

Nomination si unisce alla lotta contro il tumore al seno. L’azienda toscana partecipa al progetto dell’Associazione Firenze in Rosa Onlus di ottobre, mese della prevenzione, che farà del capoluogo toscano il centro di una serie di iniziative pink oriented. Per il Pink October 2017, nome dell’iniziativa che ha il compito di divulgare la cultura della prevenzione, Nomination ha creato uno speciale bracciale della sua linea più celebre, il Composable, con il cuore, lo stesso che firma il link in argento e oro rosa, icona e simbolo del progetto. Parte dei proventi ricavati dalla vendita del bracciale, disponibile nelle boutique del brand e online, oltre che in selezionati rivenditori fino al mese di dicembre saranno devoluti alla Onlus.
«Un piccolo gesto per una grande sfida: dobbiamo ricordare a tutti che l’informazione e la prevenzione possono fare la differenza e renderci più forti di fronte a una malattia che si può sconfiggere», commenta Monica Tiozzo, consigliere delegato di Nomination.

Il bracciale Composable di Nomination
Il bracciale Composable di Nomination







Buccellati in asta con Dorotheum



Gioielli di Buccellati sotto la lente all’asta di Dorotheum a Vienna ♦︎

Chi ha la fortuna di possedere gioielli Buccellati sa che il regalo che ha ricevuto o l’acquisto che ha fatto sono non solo in un accessorio di lusso, bello da indossare, ma anche un investimento. Se in un futuro si volesse vendere il gioiello, molto probabilmente si potrebbe ottenere un prezzo più alto rispetto a quello di acquisto. È quanto, infatti, indica l’asta di Dorotheum in programma Vienna il 19 ottobre. Tra i tanti gioielli in vendita spicca un buon numero di pezzi firmati dalla Maison di Milano fondata nel 1919, che è ora diventata di proprietà del gruppo cinese Gangsu Gangtai Holding. Ma stile e lavorazione non sono cambiati. Buccellati è un marchio famoso, apprezzato nel tempo anche da diverse famiglie aristocratiche (e perfino in Vaticano). Ecco perché alcuni di gioielli in vendita da Dorotheum provengono da patrimoni di antiche famiglie nobili. Per esempio, un bracciale con diamanti per 17 carati degli anni Venti-Trenta (valore stimato: 14-20mila euro). Ma, accanto ai gioielli di Buccellati l’asta ha in catalogo anche un buon numero di pezzi di valore, in particolare con diamanti. Il top un anello con un diamante a taglio smeraldo di 6,21 carati (stima: 130-190mila euro), ma l’attenzione è puntata anche su un diamante Francy Intense Yellow di 4,66 carati montato su clip con diamanti di circa 4 carati. Federico Graglia





Buccellati, orecchini con diamanti per 14,70 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, orecchini con diamanti per 14,70 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea

Buccellati, orecchini in oro e smeraldi, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, orecchini in oro e smeraldi, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, bracciale con diamanti per 17 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Buccellati, bracciale con diamanti per 17 carati, da una collezione di una famiglia aristocratica europea
Anello con diamante da 6,21 carati con taglio smeraldo
Anello con diamante da 6,21 carati con taglio smeraldo
Anello con diamanti e zaffiro burmese non riscaldato
Anello con diamanti e zaffiro burmese non riscaldato
Orecchini con diamanti per 16 carati
Orecchini con diamanti per 16 carati
Bracciale orologio con prillanti per 40 carati
Bracciale orologio con prillanti per 40 carati
Clip con diamante fancy intense yellow di 4,66 carati
Clip con diamante fancy intense yellow di 4,66 carati

Bracciale con diamanti per 16 carati
Bracciale con diamanti per 16 carati







Lo zaffiro record Stella di Jolie



Da Robert Procop uno zaffiro a stella da Guinness per Angelina Jolie ♦︎

Tra Angelina Jolie e il gioielliere di Berverly Hills, Robert Procop, c’è un’intesa. Ma non ha nulla di sentimentale: tra i due c’è una collaborazione che dura da tempo, tanto che anni fa l’attrice ha firmato una collezione di gioielli realizzata da Procop, Style of Jolie, che è servita a finanziare una scuola per bambine in Afghanistan. E Procop ha anche collaborato con l’attrice realizzando gioielli utilizzati in alcuni film.

Ora Jolie e Procop sono uniti, invece, da un enorme zaffiro nero a stella. Secondo Procop è il più grande zaffiro di questo tipo, molto raro, certificato dal Gemological Institute of America. La pietra è stata estratta in Ausatralia, nelle miniere del Queensland: è stata chiamata Stella di Jolie in onore dell’attrice e pesa 888,88 carati. La pietra è montata su una collana composta da altri 70 zaffiri, per 104,42 carati, su oro rosa. Il prezzo della collana è commisurato alla sua rarità: 5 milioni di dollari.

Altri zaffiri neri, con effetto asterismo, cioè con una particolare colorazione a effetto stella, sono stati utilizzati da Procop per la collezione Exceptional Jewels. Cosimo Muzzano

Leggi anche: Angelina Jolie regala questa collana




Lo zaffiro Star of Jolie
Lo zaffiro Star of Jolie
Anello con zaffiri neri a stella della collezione Exceptional Jewels di Robert Procop
Anello con zaffiri neri a stella della collezione Exceptional Jewels di Robert Procop
Angelina Jolie a Venezia
Angelina Jolie a Venezia
Bracciale con zaffiri neri a stella della collezione Exceptional Jewels di Robert Procop
Bracciale con zaffiri neri a stella della collezione Exceptional Jewels di Robert Procop
Collana di Citrino di Robert Procop donata da Angelina Jolie allo Smithsonian Institution
Collana di Citrino di Robert Procop donata da Angelina Jolie allo Smithsonian Institution







I gioielli di Gianfranco Ferré




A Torino una mostra dedicata a 200 gioielli disegnati da Gianfranco Ferré ♦︎

Gianfranco Ferré non è stato solo un grande stilista, ma anche un grande inventore di accessori. Spesso utilizzati nelle sfilati, come complemento agli abiti, i bijoux di Ferré, scomparso dieci anni fa a 63 anni, hanno lo stesso stile del designer che, infatti, era attento al loro utilizzo. E ai bijoux Ferré ha dedicato molta della sua creatività. Ora la Fondazione Ferré, assieme alla Fondazione Torino Musei, ha organizzato una mostra dedicata proprio ai gioielli di Gianfranco Ferré. Sarà allestita a Torino, a Palazzo Madama . Il titolo  della mostra è Gianfranco Ferrè sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti e raccoglie 200 gioielli che hanno accompagnato la carriera dello stilista che, tra l’altro, per un periodo della sua vita ha ricoperto anche il ruolo di direttore artistico di Dior. «Per Ferré l’ornamento non è il figlio minore di un prezioso: pietre lucenti, metalli smaltati, conchiglie levigate, legni dipinti, vetri di Murano, ceramiche retrò, cristalli Swarovski, e ancora legno e cuoio e ferro e rame e bronzo, diventano un incantato orizzonte di spille, collane, cinture, anelli, monile, bracciali», ha spiegato la curatrice della mostra, Francesca Alfano Miglietti. L’esposizione è organizzata con la Fondazione Torino Musei. Rudy Serra

Gianfranco Ferré sotto un’altra luce: Gioielli e Ornamenti
12 ottobre 2017 – 19 febbraio 2018
Torino, Palazzo Madama
Piazza Castello, Torino
Aperto tutti i giorni
dalle 10.00 alle 18.00
tranne il martedì

Gianfranco Ferré, spilla
Gianfranco Ferré, spilla
Gianfranco Ferré, bracciale
Gianfranco Ferré, bracciale
Gianfranco Ferré, bracciale in ottone
Gianfranco Ferré, bracciale in ottone
Gianfranco Ferré, collana in ottone
Gianfranco Ferré, collana in ottone
Gianfranco Ferré, spilla con leone
Gianfranco Ferré, spilla con leone
Spilla a forma di anthurium
Spilla a forma di anthurium
Spilla a forma di insetto
Spilla a forma di insetto
Gianfranco Ferré
Gianfranco Ferré







Un addio pesante a Baselworld



Baselworld, la più grande fiera di orologeria e gioielleria, perde un altro pezzo, Eberhard ♦︎

Noi ci occupiamo di gioielli, come indica il nome della nostra testata. Ma dobbiamo registrare una notizia che è  collegata con il mondo dei gioielli indirettamente: Eberhard & Co., Maison svizzera di orologeria nata nel 1887, che quest’anno celebra 130 anni di storia, ha annunciato che non sarà presente nel 2018 a Baselworld, il più grande salone mondiale dell’orologeria e gioielleria, del quale è stato espositore per 70 anni.

Non è una notizia da poco. Quello che è stato il più grande appuntamento mondiale per l’orologeria, ma anche per la gioielleria, perde un pezzo importante.

«Proprio nel corso dell’ultima edizione della Fiera di Basilea, nonostante il marchio sia stato tra i protagonisti principali della manifestazione, grazie anche alla collocazione nella prestigiosa Hall 1.0, si è iniziato a riflettere sull’opportunità di un cambiamento, arrivando a maturare la decisione di non affidare più a Baselworld la presentazione delle novità del brand», si legge in un comunicato dell’azienda svizzera. «Eberhard & Co. ha quindi scelto per il 2018 di non essere più fra i marchi del Salone, la cui organizzazione ha annunciato per la prossima edizione un’ulteriore defezione degli espositori stimabile fra il 30% e il 60%, dopo le già notevoli riduzioni verificatesi negli ultimi anni. Risulta evidente che per i marchi indipendenti come Eberhard sia giunto il momento di slegarsi dai contesti tradizionali per cercare una maggiore vicinanza ai mercati e alle loro esigenze».

Mario Peserico, Eberhard
Mario Peserico, Eberhard

Il commento di Mario Peserico, direttore generale di Eberhard, è ancora più severo: «Baselworld è stato in passato rappresentativo della filiera del settore, ma questo aspetto sta ora scomparendo senza che venga sostituito da un nuovo progetto. Credo che molte altre saranno le defezioni per il 2018». Eberhard ha aggiunto che la presentazione delle sue novità 2018 avverrà a partire da marzo attraverso attività ed eventi dedicati.

È un colpo duro per Baselworld. Già quest’anno la fiera aveva visto calare il numero degli espositori: «Sono stati 12 mesi difficili e hanno costretto alcuni operatori ad abbandonare l’industria dell’orologeria o della gioielleria», aveva ammesso Sylvie Ritter, managing director di Baselworld. «Il nostro processo di trasformazione dovrà sempre prediligere la qualità alla quantità. A titolo di prova, per questa edizione abbiamo deciso di respingere alcuni espositori. È una scelta, la nostra scelta». Un modo elegante per giustificare la diminuzione degli stand presenti. L’edizione 2017 (era la numero cento), infatti, ha chiuso con 106.000 buyer (-4% rispetto al 2016, quando erano stati 111.000 e meno anche dei 114.000 del 2015) provenienti da oltre 100 paesi. E  gli espositori sono scesi del 13,3%, da 1.500 a 1.300.

Baselworld 2017
Baselworld 2017

Nel settore della orologeria, per esempio, aveva già annunciato la sua defezione il gruppo Timex Swiss Luxury Division, che gestisce marche di lusso come Salvatore Ferragamo, Versace, Versus e Nautica attraverso accordi di licenza. Il settore dell’orologeria, tra l’altro, sta soffrendo la diffusione degli smart watch, dispositivi come l’Apple Watch, che per fatturato ha superato quello di un colosso come Rolex. E nella gioielleria da tempo non partecipano più a Baselworld molti marchi di media dimensione, come Vhernier o Antonini, per citare due italiani. Ora la fiera di Basilea dovrà cercare di utilizzare molta creatività per recuperare appeal.   





Baselworld 2017, interno
Baselworld 2017, interno

L'area di Crivelli a Baselworld
L’area di Crivelli a Baselworld

Sylvie Ritter
Sylvie Ritter







Un diamante re con Bolaffi a Milano

Un anello con diamante svetta all’asta di gioielli e orologi Bolaffi di Milano ♦︎

Milano ha risposto al richiamo dell’oro, ma soprattutto dei diamanti. All’asta organizzata da Bolaffi al Grand Hotel et de Milan (lo stesso in cui alloggiava Giuseppe Verdi), il re è stato l’anello in diamante taglio smeraldo di 5,29 carati, D color, purezza VVS2 (lotto 476), acquistato a 161.500 euro (diritti inclusi). L’asta si è chiusa con un realizzo complessivo di 1,1 milioni (commissioni comprese). Ok, non è un risultato paragonabile alle super aste di Hong Kong o Ginevra, ma dimostra un interesse crescente per i gioielli anche al di fuori delle piazze storiche per le vendite all’incanto.

Le altre due migliori aggiudicazioni sono state quelle di una coppia di anelli con diamanti taglio cuscino rispettivamente di 5,84 e 5,93 carati (lotto 188) aggiudicati a 60 mila euro al telefono a un cliente francese, e quella di un anello con diamante di 8,20 carati (lotto 464) che, partito da 30mila euro, ne ha raggiunti 52.500. Grande battaglia tra clienti in sala e al telefono per il pregiato paio di orecchini di Bulgari in diamanti taglio baguette di circa 20 carati complessivi (lotto 474) venduti a 37.500 euro e per l’anello in zaffiro Kashmir senza segni di riscaldamento, con montatura in platino e diamanti degli anni Venti (lotto 477) ceduto a 30mila euro, il doppio della base.

Da segnalare il successo della selezione dei gioielli firmati, come l’affascinante spilla di Schlumberger per Tiffany in forma di fiore con zaffiri e diamanti (lotto 461), ceduta a 35mila euro da una base di settemila, e i lotti di Van Cleef & Arpels come gli orecchini in corallo e diamanti (lotto 456), aggiudicati a 13mila euro.

Anello in oro bianco con un diamante taglio smeraldo di 5,29 carati
Anello in oro bianco con un diamante taglio smeraldo di 5,29 carati

Interessanti, inoltre, i realizzi messi a segno dai gioielli in corallo, in particolare dell’importante collana formata da trentasette sfere di corallo Momo giapponese (lotto 186) battuta a 22.500 euro.

Ottimo risultato, infine, anche per l’asta di orologi, chiusa con un realizzo di 217mila euro e circa il 73% di lotti venduti. Le migliori aggiudicazioni sono state quelle del Rolex Oyster Cosmograph Daytona del 1973 (lotto 135), aggiudicato al telefono a 42.500 euro, e dell’orologio da tasca a remontoir svizzero con grande complicazione, ripetizione a minuti e automi, movimento Le Coultre, con quadrante smaltato (lotto 114) ceduto a 13.750 euro, quasi tre volte la base d’asta.

Anello con diamanti taglio cuscino di 5,84 carati
Anello con diamanti taglio cuscino di 5,84 carati
Orecchini di Bulgari con diamanti taglio baguette
Orecchini di Bulgari con diamanti taglio baguette
Anello con zaffiro del Kashmir senza segni di riscaldamento, con montatura in platino e diamanti, datato anni Venti
Anello con zaffiro del Kashmir senza segni di riscaldamento, con montatura in platino e diamanti, datato anni Venti
Spilla con zaffiri e diamanti di Tiffany, design du Schlumberger
Spilla con zaffiri e diamanti di Tiffany, design du Schlumberger

Le novità del Pad di Londra



Il Pad di Londra con gioielli vintage, ma anche di moderno design. Ecco una selezione ♦︎

Ecco un altro appuntamento per gli amanti dell’arte, delle antichità e dei gioielli, vintage oppure moderni: il Pad di Londra. Nel cuore di Mayfair, quartiere chic della capitale britannica, il Pad è la fiera principale di Londra per l’arte, il design e le arti decorative del XX secolo. Molte gallerie, ma anche singole Maison anche di gioielleria, vogliono essere presenti al Pad per mostrare il meglio ai selezionati visitatori. Ha una sua struttura a boutique: è come un concentrato di ricchezza, culturale e venale allo stesso tempo. Quest’anno la fiera si svolge dal 3 all’8 ottobre a Berkeley Square W1. Ci sono anche i gioielli. Alcuni, quelli d’epoca sono in mostra da firme dell’antiquariato come Siegelson, che quest’anno presenta pregevoli pezzi di Cartier anni Trenta. Ma ci sono anche firme del design come la tedesca Hemmerle o la svizzera Suzanne Syz: gioielli super moderni, per veri intenditori, di gran classe. Oppure l’artista e designer londinese Eliane Fattal, che ha collaborato dal 2011 con SJ Phillips, la mecca per i gioielli d’antiquariato, per creare pezzi unici, storici e moderni. Presenta gioielli resuscitati come pezzi contemporanei, indossabili e talvolta trasformabili: fiori, foglie, insetti, farfalle e animali che non hanno rivali nel loro genere. Federico Graglia





Anello Vuoi una mentina? Di Suzanne Syz, con tormalina Paraiba, oro, smalto, diamanti
Anello Vuoi una mentina? Di Suzanne Syz, con tormalina Paraiba, oro, smalto, diamanti

Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Collana di Cartier, 1935. Diamanti e zaffiri
Collana di Cartier, 1935. Diamanti e zaffiri
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti a forma di rosa
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti a forma di rosa
Anello di Hemmerle, in bronzo, oro bianco e diamante fancy yellow
Anello di Hemmerle, in bronzo, oro bianco e diamante fancy yellow
Collana presentata da Ma Tei con cristallo di rocca, bronzo
Collana presentata da Ma Tei con cristallo di rocca, bronzo
Hemmerle, orecchini in bronzo, diamanti, oro bianco e zirconi
Hemmerle, orecchini in bronzo, diamanti, oro bianco e zirconi

Hemmerle, orecchini in alluminio, oro bianco e diamanti
Hemmerle, orecchini in alluminio, oro bianco e diamanti







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