News - Page 64

È l’ora di VicenzaOro




VicenzaOro si espande: ecco gli eventi previsti dentro e fuori i padiglioni della Fiera ♦︎

Il bilancio si potrà trarre alla fine. Ma VicenzaOro September 2018 sembra essere immune dalla sindrome di Baselworld, quella che ha allontanato molti brand della gioielleria e dell’orologeria dai padiglioni fieristici. L’edizione autunnale della fiera (22-26 settembre) sembra partire con una buona vitalità. Per la prima volta, per esempio, è stata coinvolta l’intera città di Vicenza, con una serie di manifestazioni all’esterno del polo di Fiera Vicenza, in una sorte di kermesse che non è dedicata solo al gioiello, ma anche alla cultura e alla gastronomia (anche i gioiellieri sono golosi).

Inoltre, una delle carte giocate da Italian Exhibition Group, ma che è stata avviata prima ancora della fusione tra Fiera Vicenza e Fiera di Rimini, è l’intuizione che in un mondo globale non si può rimanere arroccati nella propria torre. Bisogna darsi da fare. E così VicenzaOro è diventata un forma da esportare: un brand che ha messo radici a Dubai, a Las Vegas, a Hong Kong, Mumbai. Risultato: 4500 aziende coinvolte nel sistema VicenzaOro, con 96mila visitatori che provengono da oltre 130 paesi del mondo e 3.800 top buyer.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Inoltre, non ci sono solo i booth da visitare, ma anche tanti eventi in programma.

Ad aprire l’edizione di VicenzaOro sarà Visio.Next:Trends, tavola rotonda di confronto sul futuro del gioiello, in programma sabato 22 settembre (Ore 10.00 Sala Tiziano PAD. 7.1). Alcuni protagonisti più autorevoli del mercato globale si confronteranno sulle ultime tendenze del mondo del gioiello, sulle modalità di consumo e sugli andamenti del mercato destinati a lasciare il segno.

Sempre sabato 22, il pomeriggio alle ore 16.30 (Hall 7 stand 240) Coronet, celebre brand dell’azienda di Hong Kong Aaron Shum, tenterà di aggiudicarsi il Guinness World Record Certificate per due pezzi della collezione (The most diamonds set on a mobile phone case e The most diamonds set on a lipstick case).

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Oro e street food

Come accennato, VicenzaOro si espande anche all’esterno. Il fuori fiera si chiama Vioff – Golden taste edition, il ideato e organizzato dal Comune di Vicenza nel centro storico. Dopo l’oro visitatori ed espositori troveranno cibo e cultura, tra mostre come quella organizzata al Museo del Gioiello, concerti, street food, animazioni, negozi e musei aperti, fino al gran finale in piazza dei Signori. Alle ore 21, in Piazza dei Signori alla gioielleria Soprana, D’Orica presenterà Treesure, un gioiello che nasce dall’incontro tra la seta e l’oro. In collaborazione con il Comune di Vicenza e VicenzaOro prenderà forma una performance dei ragazzi delle scuole Palladio Danza e Sinergie Contemporanee.

Domenica 23 settembre, invece, dalle 16 alle 17 (Hall 1 – Stand 110) Rebecca presenterà la nuova collezione, con un cocktail presso lo stand, alla presenza della testimonial Federica Nargi, showgirl e influencer volto della nuova campagna pubblicitaria.

Sempre domenica 23 settembre dalle 17 alle 18 (pad. 7 stand 302) sarà la volta di un cocktail per la presentazione della nuova collezione di Tamara Comolli, designer tedesca fondatrice dell’omonimo brand, che ha recentemente inaugurato il primo store monomarca in Italia a Forte dei Marmi. Dalle 18 (Star Lounge – Quartiere fieristico di Vicenza) è in programma, invece, lo Star Party di Comete Gioielli, evento riservato a tutti i clienti e alla stampa per presentare la nuova collezione Stella, in cui sarà presente una madrina d’eccezione, la conduttrice televisiva Alessia Marcuzzi, testimonial della nuova campagna di comunicazione.

Nella serata di domenica al Teatro Comunale di Vicenza, andranno invece in scena i Pesavento Awards 2018, evento che premia i gioiellieri del brand che hanno ottenuto i migliori risultati nel corso del 2018.





Anello con citrini di Casato
Anello con citrini di Casato

Booth di Carlo Barberis
Booth di Carlo Barberis

VicenzaOro
VicenzaOro







Nirav Modi all’asta





Dopo il fallimento vanno all’asta a New York i gioielli di Nirav Modi ♦︎

Una buona notizia per chi può investire qualche migliaio di dollari o euro per un gioiello di alta qualità. È in arrivo un’asta dei gioielli racchiusi nei forzieri delle ex società di Nirav Modi, il gioielliere indiano che è accusato di aver frodato qualcosa come un paio di miliardi di dollari. La prima asta dal vivo è prevista per il 26 settembre a New York. Altre due aste di gioielli e diamanti sono previste per la prossima settimana, il 3 e il 4 ottobre, sempre a New York.

Abbiamo già raccontato la storia, che per la verità sembra incredibile (chissà se Hollywood la trasformerà in film) di Nirav Modi, che al momento è riuscito a sfuggire ai giudici indiani che lo vogliono mettere sotto chiave.

Centinaia di gioielli preziosi ora saranno messo all’asta.

Uno degli anelli all'asta
Uno degli anelli all’asta

Il trustee che gestisce ora le società una volta di proprietà di Nirav Modi, quindi, metterà all’asta scorte e proprietà intellettuale di due società: Firestar Diamond e Fantasy, ormai fallite. Un’altra società, Unique Designs, ha già acquistato gioielli con diamanti e pietre sciolte, mentre quello che viene venduto all’asta a fine mese è ciò che rimane nel caveau di Firestar e Fantasy.

Si tratta di gioielli stimati per 15 milioni, tra anelli di fidanzamento e da sposa in oro 14 carati; diamanti incastonate in oro 10 carati, 14 carati e 18 carati, ma anche gioielleria di moda e diamanti sciolti per oltre 1 milione di dollari. Ci sono anche diamanti con tagli brevettati, tra cui Patriot Star e The Opulent Diamond. Per info: FirestarAuction.com. Federico Graglia





nirav modi
Nirav Modi

Collana Sari
Collana Sari
Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Orecchini della collezione Sakura
Orecchini della collezione Sakura

Anello Lotus di Nirav Modi
Anello Lotus di Nirav Modi







Tiffany proclama Victoria





Victoria Beckham si scopre una fan di Tiffany e indossa i bracciali della Maison ♦︎

A New York passeggia Sofia Richie, a Londra cammina Victoria Beckham. Sembra che Tiffany prema l’acceleratore sull’abbinamento tra celebrity e i gioielli della Maison. Casuale oppure no, un fotografo ha immortalato la stilista dopo la sfilata per i dieci anni del brand di moda che porta il suo nome. Tiffany può così far sapere che Victoria è stata avvistata mentre indossava ID bracelets di Tiffany & Co., personalizzati per l’occasione con l’incisione delle sue iniziali.

Non solo: ha abbinato i suoi bracciali a un anello con diamanti della collezione Tiffany T.

Victoria Beckham con un bracciale della Tiffany T True Collection
Victoria Beckham con un bracciale della Tiffany T True Collection

E la stilista deve avere un feeling speciale con la gioielleria di New York, perché sempre Tiffany fa sapere che durante la settimana della moda londinese Victoria Beckham ha indossato diversi ID bracelets, in particolare mentre preparava la sua sfilata, abbinati al nuovo bracciale della Tiffany T True Collection. Chissà se a Tiffany qualcuno indossa in cambio gli abiti di Victoria. Alessia Mongrando




Bracciale in oro della Tiffany T True Collection
Bracciale in oro della Tiffany T True Collection
Victoria Beckham in Tiffany
Victoria Beckham in Tiffany
Victoria Beckham a Londra
Victoria Beckham a Londra







I bijoux di Kenneth Jay Lane

Una mostra dedicata al più americano dei designer di bijoux, Kenneth Jay Lane. Ecco dove ♦︎

Kenneth Jay Lane (1932-2017) è stato un designer americano che ha iniziato a disegnare gioielli nel 1963. Non solo: ha anche ideato calzature ingioiellate per Dior e Arnold Scaasi. Pare che la sua ascesa sia iniziata anche grazie all’apprezzamento di Wallis Simpson, la duchessa di Windsor, che ha acquistato alcuni pezzi di Lane e lo ha raccomandato ai suoi amici. Ora a Kenneth Jay Lane è dedicata una mostra al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona).

Uno dei talenti principali di Lane è stato copiare i gioielli di alta gamma. Ma talmente bene che i bijoux erano mostrati con orgoglio dai possessori.

Per l’inaugurazione della mostra, il 22 settembre, è prevista anche una conferenza sul lavoro di Lane da parte della presidente del museo, Maria Teresa Cannizzaro, sarà possibile acquistare alcuni bijoux e si svolgerà un’asta dedicata a un progetto benefico. Inoltre, è prevista una sfilata di abiti vintage americani, con le modelle che sfileranno nel Museo. Sarà disponibile il nuovo libro, Brillanti Illusioni, che è anche il Catalogo della Mostra. La mostra su Kenneth Jay Lane rimarrà aperta fino al 4 novembre. Il 12 ottobre, Columbus Day, Teresa Cannizzaro sarà di nuovo al Museo e nuovamente per la chiusura, il 3 novembre. Info: www.museodelbijou.it

Cavallino alato, collezzione Pennetta. Resina acrilica turchese con strass su fusione in peltro placcato rodio
Cavallino alato, collezzione Pennetta. Resina acrilica turchese con strass su fusione in peltro placcato rodio

Spilla Elefante con portantina. Smalti policromi e strass su peltro americano
Spilla Elefante con portantina. Smalti policromi e strass su peltro americano dorato
Kenneth Jay Lane
Kenneth Jay Lane
Spilla Stella con strass bianchi
Spilla Stella con strass bianchi
Bracciale in metallo dorato e martellato con strass
Bracciale in metallo dorato e martellato con strass

Collana di perle e smeraldi
Collana di perle e smeraldi







È boom dei gioielli per uomo





Aumenta il business dei gioielli da uomo. E molti gioiellieri non perdono l’occasione ♦︎

Ci sono uomini che non ne vogliono sentire parlare. Ci sono donne che non amano uomini che li indossano. Eppure il New York Times ha dedicato ai gioielli per uomo un lungo articolo. Che parte da un incontrovertibile dato: può piacere o no, ma le vendite globali di gioielli di lusso per uomo hanno raggiunto 5,3 miliardi nel 2017, con un aumento del 22% dai 4,3 miliardi nel 2012 (dati di Euromonitor International, una società di ricerche di mercato). Certo, spiega il giornale americano, la cifra rimane di gran lunga inferiore a quella per le donne, stimata in 31,9 miliardi di dollari nel 2017. Ma quello maschile è un trend che incide sempre più sui bilanci delle aziende del settore.

Modello con collana alla sfilata Gucci autunno-inverno 2018
Modello con collana alla sfilata Gucci autunno-inverno 2018

In primo piano, secondo gli esperti ci sono gli anelli.

Negli Usa, per esempio, gli anelli generano un terzo delle vendite di gioielli maschili e sono in forte aumento. Al secondo posto ci sono le collane, di solito catene, che generano un quarto delle vendite. Attori, rapper e sportivi di successo hanno contribuito al trend, grazie a un utilizzo intensivo di vistosi gioielli per uomo. C’è, però, un problema: gli uomini non sono (di solito) abituati a indossare bracciali, anelli e collane. Dopo qualche minuto provano fastidio. Per questo ci sono produttori che hanno iniziato a proporre gioielli comfort fit, cioè facili da indossare. Un’idea che, probabilmente, non dispiacerebbe anche a molte donne. Il trucco consiste, per esempio, nel creare anelli in cui la fascia di metallo sia arcuata, in modo che non sia del tutto in contatto con la pelle.

Il rapper Slick Rick
Il rapper Slick Rick

Molti gioiellieri quotati, come David Yurman, propongono da tempo linee di gioielli maschili.

Gli anelli di David Yurman sono realizzati anche con titanio, carbonio, diamanti neri e arrivano a quasi 8.000 dollari. E c’è chi, come l’italiano Marco Dal Maso, che è partito puntando più sulla gioielleria per uomo che per donna. Stephen Webster ha introdotto per la prima volta la sua linea uomo 20 anni fa, ed è uscito con una collezione unisex lo scorso anno. Sulle passerelle delle sfilate maschili, inoltre, grandi marchi della moda come Gucci, Dior o Chanel hanno fatto sfilare modelli con indosso vistose collane. La collezione uomo Alexander McQueen comprendeva anche collane con cristalli Swarovski neri e pendenti a medaglione.

Bracciale in oro con teschi di David Yurman
Bracciale in oro con teschi di David Yurman

Sfilate ed esperienze

Ma pare che, a parte le maggiori dimensioni, anche la filosofia che accompagna i gioielli per uomo sia differente. Per esempio, sono molti quelli che cercano gioielli che abbiano non solo una funzione decorativa, ma anche un significato. Per questo la Maison americana Dune Jewelry dieci anni fa ha introdotto una collezione di dischi trasparenti che contengono sabbia. Ma non è sabbia qualsiasi: proviene da circa 3.300 specifici posti in tutto il mondo, come lo Yankee Stadium, Dubai e spiagge delle Maldive, oppure campi da golf in Irlanda. I pezzi diventano quindi personalizzati e Dune chiama questo tipo “gioiello esperienziale”. Anche questo fa business. Cosimo Muzzano





Anello in argento inciso con lapislazzulo di Marco Dal Maso
Anello in argento inciso con lapislazzulo di Marco Dal Maso

Bracciale a catena di X Jewellery
Bracciale Spirito Libero a catena di X Jewellery
Anello Black Panther firmato Maria De Toni
Anello Black Panther firmato Maria De Toni
Catena della linea Police di Morellato
Catena della linea Police di Morellato
Catena con pendente a forma di pistola di Zancan
Catena con pendente a forma di pistola di Zancan

Bracciale in oro a forma di filo spinato di Djula Jewelry
Bracciale in oro a forma di filo spinato di Djula Jewelry







A Roma i gioielli d’artista per Roberto Coin





Nella boutique di Roberto Coin a Roma i gioielli d’artista di Arman, Pol Bury, Turi Simeti… ♦︎

Arman, Pol Bury, Turi Simeti, Marco Lodola, Lim Dong Lak, Mauro Staccioli, Valerio Adami, Jean Claude Farhi, Emilio Isgrò. Artisti che hanno deciso, in un momento della loro vita, di dedicarsi a piccole sculture da infilare al dito o indossare al polso. Insomma, gioielli. Una raccolta di questi gioielli costituisce la collezione di Marylart, in mostra nella boutique di Roberto Coin di Roma (via del Babuino 73) dal 15 al 29 settembre.

La collezione, per la precisione, si chiama Jewels by Contemporary Artists ed è organizzata da Marylart, un editore di Lugano da anni impegnato nella realizzazione di gioielli disegnati dai più affermati artisti contemporanei. La mostra si intitola, appunto, Gioielli d’Artista, ed è curata da Marina Ruggieri, da oltre 20 anni editore di gioielli d’artista.

Collana di Valerio Adami
Collana di Valerio Adami

Il critico d’arte francese Pierre Restany ha definito la raccolta un “museo in miniatura”.

Anche perché ne fanno parte artisti che hanno segnato la storia dell’arte del Novecento, come quelli citati. “Ho sempre considerato il gioiello come una forma d’arte, che va ben oltre il semplice accessorio legato al mondo della moda o dello stile. Questa mostra è la dimostrazione di quanto la capacità e la sensibilità artistiche siano fondamentali per dare vita a gioielli preziosi quanto unici” è il commento di Roberto Coin. In programma per il prossimo anno mostre a Rio de Janeiro, San Paulo, Pechino.





Anello in oro rosa di Arman
Anello in oro rosa di Arman

Anello in argento di Bury
Anello in argento di Bury
Anello di Bury
Anello di Bury
Anello di Lim Dong Lak
Anello di Lim Dong Lak

Ciondolo di Turi Simeti
Ciondolo di Turi Simeti







Il cuore di Bulgari a Mosca

Gli storici gioielli di Bulgari in una grande mostra organizzata nel cuore del Cremlino ♦︎

I gioielli tornano nel Cremlino. Ma non sono quelli degli zar. Per la prima volta in Russia, i Musei di Mosca ospitano una mostra retrospettiva che presenta opere di alta gioielleria realizzate Bulgari. La mostra è stata curata da Lucia Boscaini, Brand and Heritage Curator della Maison.

In mostra (7 settembre 2018-13 gennaio 2019) ci sono oltre 400 pezzi unici di alta gioielleria della Bulgari Heritage Collection, oltre a quelli provenienti dalle collezioni private di tutto il mondo.

Il banner della mostra
Il banner della mostra

Curiosamente, uno dei temi principali della mostra è il riflesso delle idee della femmininilità nelle opere di Bulgari. Forse le donne che hanno indossato Bulgari hanno maggiore coscienza del proprio genere? Chissà. Il tema, spiegano gli organizzatori, è esplorato attraverso la collezione creata dalla maison di gioielli in vari decenni del secolo scorso, quando la distruzione degli stereotipi sul ruolo tradizionale delle donne nella società si è riflessa nella gioielleria e nelle altre arti.

Con radici nell’Ottocento, quando è stata fondata da Sotirio Bulgari, dal 1920 la maison romana ha creato gioielli esclusivi e orologi nello stile art déco e iniziato a utilizzare grandi diamanti tondi. Nei decenni successivi lo stile della gioielleria è cambiato con lo stile di vita delle donne. Ma è negli anni Cinquanta e Sessanta che i grandi gioielli di Bulgari sono diventati un mito internazionale, anche grazie all’utilizzo di grandi pietre di colore.

La storia del marchio è strettamente legata a donne leggendarie come Anna Magnani, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Gina Lollobrigida, Monica Vitti e Sophia Loren.

Ma il mito si deve anche a collezioni di orologi da polso come quelli della linea Serpenti, sviluppati da Bulgari dalla metà degli anni Quaranta. alla tecnica tubogas impreziosita da smalti, pietre, oro opaco e lucido, dall’utilizzo di monete greche, romane e persiane di valore storico colossale. i pezzi esposti vanno dalla fine del XIX secolo fino agli anni Novanta. Federico Graglia





Collana in oro con perle, diamanti, zaffiri, rubini
Collana in oro con perle, diamanti, zaffiri, rubini

Bulgari, bracciale orologio Serpenti in oro, platino, rubini e diamanti
Bulgari, bracciale orologio Serpenti in oro, platino, rubini e diamanti
Sotuar Bulgari in oro, grande smeraldo, rubini, diamanti, 1970. Collezione Heritage Bulgari
Sotuar Bulgari in oro, grande smeraldo, rubini, diamanti, 1970. Collezione Heritage Bulgari
Elizabeth Taylor con collier Bulgari
Elizabeth Taylor con collier Bulgari
La collana indossata da Elizabeth Taylor, ora esposta alla retrospettiva Bulgari a Mosca, presenta 16 smeraldi colombiani ottagonali a gradini, ciascuno circondato da diamanti, con un pendente con smeraldo 23,44 carati che era stato una spilla
La collana indossata da Elizabeth Taylor, ora esposta alla retrospettiva Bulgari a Mosca, presenta 16 smeraldi colombiani ottagonali a gradini, ciascuno circondato da diamanti, con un pendente con smeraldo 23,44 carati che era stato una spilla







Apple Watch con oro e diamanti

/





Smart Caviar, un bracciale in oro, argento e diamanti per Apple Watch ♦︎

Può darsi che siate appassionate di tecnologia e vogliate rimanere sempre connesse. E può darsi anche che amiate i gioielli. È pensando a questo profilo di donna che il marchio di americano di gioielli Lagos ha studiato una linea di bracciali in argento sterling, oro 18 carati e diamanti, progettati apposta per Apple Watch. Il gioiello sarà in vendita da Bloomingdale’s per 60 giorni, e poi si potrà acquistare online.

Bracciali per Apple Watch
Bracciali per Apple Watch

La collezione si chiama Smart Caviar e comprende quattro tipi di braccialetti unisex: argento sterling, bicolore con argento sterling e oro 18 carati, e due in argento sterling con diamanti.

Il prezzo è tra 950 e 8.500 dollari. Solo per il bracciale, l’Apple Watch si acquista a parte. I bracciali sono stati studiati per essere uniti facilmente allo smart watch di Apple da Steven Lagos, il designer e fondatore del brand. L’idea è quella di unire la tecnologia e il design di Apple con la gioielleria e il lusso, per unire l’utile al dilettevole.





Versione con argento e diamanti
Versione con argento e diamanti

retro apple watch
Retro del bracciale con Apple Watch

Cinturino versione argento e oro 18 carati
Cinturino versione argento e oro 18 carati
Bracciale in argento e diamanti di Lagos
Bracciale in argento e diamanti di Lagos







Al Club degli Orafi ora brilla Alexandra Trosin





Alexandra Trosin alla direzione generale del Club degli Orafi Italia ♦︎

Al Club degli Orafi, associazione indipendente che riunisce le più importanti aziende dell’industria orafa italiana, arriva Alexandra Trosin come direttore generale. Esperta di moda e beni di lusso, Trosin vanta un’esperienza internazionale in maison come Dior, Brioni, Valentino e Giambattista Valli, nonché, collaborazioni di consulenza aziendale sia per soggetti strategici che per investitori finanziari. Laureata in Economics and Management of Arts, Culture, Media and Entertainment all’Università Bocconi di Milano, è inoltre responsabile del Topic Fashion Luxury Design della BocconiAlumni.

Alexandra Trosin
Alexandra Trosin

“Nel mio nuovo ruolo presso il Club degli Orafi partendo dalla valorizzazione dello straordinario heritage del Club, insieme al board, renderemo operativo il piano strategico che abbiamo sviluppato negli ultimi mesi con l’aiuto della società di consulenza Valdani Vicari & Associati. Si tratta di un business plan ambizioso, ma sostenibile, che ha come obbiettivo il mettere al centro gli interessi degli associati, tenendo sempre presente l’importanza strategica del nostro settore per la valorizzazione del Made in Italy e per l’economia del paese in generale.”







I gioielli al Festival del Cinema di Venezia




Gioielli e ingioiellate sul tappeto rosso del Festival del Cinema di Venezia. Ecco le scelte delle star ♦︎

Diciamo la verità: non tutti alla Festival del cinema di Venezia vanno per godersi un bel film. Lo spettacolo, come a Cannes e agli Oscar di Hollywood, si svolge anche fuori, su tappeti rossi e sotto i flash dei fotografi. Attrici e attori, scollature e tacchi alti, acconciature e, naturalmente, molti gioielli: sono anche loro i protagonisti di queste kermesse. Ecco quindi, al Festival numero 75, un’attrice con indubbio charme come Caterina Shulha ha abbinato all’abito gli anelli in oro bianco e diamanti della collezione Possession di Piaget.

Al Festival è stata massiccia la presenza dei gioielli di Pasquale Bruni.

Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni
Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni

Elisa Isoardi, conduttrice televisiva, ha indossato gli orecchini e l’anello Vento Flora e Zefiro, anelli e bracciale della collezione iconica Giardini Segreti  (“Una danza di foglie leggere da vivere sulla propria pelle per sentirsi un fiore nel giardino più prezioso della vita”, li descrive Eugenia Bruni, direttrice creativa della Maison di Valenza). Sempre di Pasquale Bruni gli orecchini Ghirlanda scelti da Georgina Rodriguez, con una danza di petali di diamanti “che donano bagliori sensuali e romantici”.

Violante Placido
Violante Placido

La modella Paola Turani è sfilata sul red carpet con un anello Giardini Segreti Haute Couture, con smeraldo abbracciato da foglioline di pavé di smeraldi, gli orecchini Stelle in Fiore, e anelli Giardini Segreti, nelle varianti total gold e oro rosa con pavé di diamanti. Ancora Pasquale Bruni per l’attrice italiana Ilenia Pastorelli. Per il red carpet del film The Sisters Brothers, ha indossato anelli e bracciali della linea Sensual, mentre Violante Placido ha scelto il colletto-gioiello 4° Chakra: leggeri fiori di diamanti, un cuore intessuto con fili d’oro bianco e arricchito da una goccia di smeraldo e poi la collezione Lakshmi in total gold, con foglie in oro rosa ispirate alla divinità che dona gioia e fortuna.

Georgina Rodriguez
Georgina Rodriguez

Fiammetta Cicogna, invece, ha indossato un pendente in oro giallo con diamanti e acquamarina da più di 40 carati di Tiffany e orecchini in platino e diamanti della collezione Soleste della stessa Maison. Anche Tina Kunakey, arrivata a Venezia con il neo marito Vincent Cassel, ha indossato Tiffany. In particolare, Trellis, il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.

Alla cerimonia di apertura Sveva Alviti eroina del nuovo film di Lukas con Jean Claude Vandamme, ha indossato la collana di alta gioielleria con l’orecchino Marquise Firebird di Messika. Sempre della Maison parigina regina di diamanti i gioielli dell’attrice inglese Claire Foy, nota per la sua interpretazione della Regina Elisabetta vincitrice del Golden Globe nella serie originale di Netflix, The Crown. Per lei l’anello Sirenetta su tre dita di Messika. In Messika anche Cristiana Capotondi, che ha sfilato sul tappeto rosso indossando gli orecchini Kashmir. La famosa attrice spagnola Paz Vega ha scelto l’orecchino di alta gioielleria Calypso e l’anello di North Wind, mentre Melissa Satta i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio, sempre di Messika.

Orecchini Chopard, invece, per Natalie Portman, protagonista di Vox Lux con abito Gucci. Le gemelle attrici Giorgia e Greta Berti, invece, hanno abbinato il look Manila Grace (Giorgia ha optato per un completo giacca e pantalone rosso mentre Greta ha scelto di indossare un abito a sirena nelle tonalità del blu) ai gioielli di Marco Bicego.

Natalie Portman con orecchini Chopard
Natalie Portman con orecchini Chopard




Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha 31
Caterina Shulha con bracciali Possession di Piaget
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam'Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l'anello My Twin Trio di Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio di Messika
Paz Vega con l'orecchino di gioielleria Calypso e l'anello North Wind, Messika
Paz Vega con l’orecchino di gioielleria Calypso e l’anello North Wind, Messika
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
Embed from Getty Images







All’asta i gioielli della ex olimpionica

//





Dall’oro olimpico all’oro dei gioielli: vanno all’asta da Bonhams quelli della ex campionessa Katherine Domyan ♦︎

L’oro attira altro oro. Non è un effetto magnetico (infatti l’oro non si comporta come il ferro), ma un principio generale. Katherine Domyan, due volte medaglia d’oro nei giochi olimpici per l’Ungheria, nella sua vita si è affezionata a un altro tipo di oro, quello dei gioielli. E ora Bonhams, a New York, il 21 settembre mette all’asta la collezione della ex atleta, scomparsa nell’ottobre 2017.

Collana di diamanti di Harry Winston, 1984
Collana di diamanti di Harry Winston, 1984

Una storia avventurosa quella di Katherine Domyan.

Nel 1952 a Helsinski e nel 1956 a Melbourne ha vinto la medaglia d’oro dei 10 stile libero. Nel frattempo a Budapest scoppiava la rivolta contro il regime comunista. L’atleta ha quindi deciso di scappare in Occidente, assieme ad altri 42 ungheresi che gareggiavano in Australia. Dopo qualche tempo, Domyan è riuscita a trasferirsi negli Usa, dove ha sposato un altro campione olimpico ungherese, Arpad Domyan. I due hanno poi fondato una società immobiliare e conquistato un solido patrimonio. Tra cui, appunto, gioielli di alta qualità, come un anello con rubino Art Déco, un braccialetto con diamanti di Van Cleef e Arpels, 36 gioielli di David Webb, tra cui un braccialetto in cristallo di rocca e una collana di smeraldi e diamanti, oltre a pezzi firmati Harry Winston, con un anello con diamante taglio smeraldo 23.13 carati e una collana con frange di diamanti da 86,30 carati. La stima per la collezione è tra 2,1 milioni e 3,2 milioni  dollari. Federico Graglia





Anello con rubino e diamanti di David Webb
Anello con rubino e diamanti di David Webb

Anello in oro, platino e diamanti di David Webb
Anello in oro, platino e diamanti di David Webb
Parure con ametista, smalto e diamanti di David Webb
Parure con ametista, smalto e diamanti di David Webb
Bracciale Art Déco con diamanti e smeraldi. Cartier, 1925
Bracciale Art Déco con diamanti e smeraldi. Cartier, 1925
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale zebra con diamanti, rubini e smalto di David Webb
Bracciale zebra con diamanti, rubini e smalto di David Webb

Collana Comète con diamanti di Chanel, 1995
Collana Comète con diamanti di Chanel, 1995







Roberto Coin in guerra sulla giada nera





Controversia legale a New York tra Roberto Coin e un dealer americano, Joseph Goldstein sulla giada nera♦︎

La storia è piuttosto curiosa. Da una parte un grande e stimato brand italiano, Roberto Coin. Dall’altra, un importatore di giada, Joseph Goldstein. Giada nera, per la precisione. Al centro, chiamata a dare un giudizio, la Corte distrettuale di New York. La diatriba nasce sulla liceità dell’utilizzo della pietra. O, meglio, sulla definizione di giada nera. Secondo Roberto Coin (ma la società non rilascia dichiarazioni), quella utilizzata per alcuni gioielli della Maison veneta è a pieno titolo giada nera e il comportamento dell’azienda è pienamente corretto, come conferma la descrizione dei gioielli nelle informazioni di vendita. Secondo Goldstein, invece, solo la pietra certificata da un ente cinese, Ngtc, può essere davvero considerata il minerale puro, quello con patente ufficiale.

A supporto della sua tesi l’importatore della pietra, che definisce una “solida alternativa ai diamanti neri”, ha spedito ai giudici di New York un corposo atto d’accusa.

Ma la realtà è che si tratta solo di una mossa difensiva, dato che ad assumere per primi le vie legali nei confronti del dealer americano sono stati proprio gli avvocati di Roberto Coin.

Saranno in grado i magistrati della Corte distrettuale di cogliere il nocciolo del problema? Riusciranno, con l’aiuto di esperti gemmologi, a giudicare la liceità dell’utilizzo della gemma nera? La pietra della discordia non è una questione di poco conto, dato che la campagna di Goldstein nei confronti di Roberto Coin rischia di procurare un danno d’immagine (ed economico) al brand italiano, molto quotato sul mercato Usa. E, si sa, le parole sono pesanti come pietre.





Roberto Coin, anello  in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera

Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
a coin PENDANT WITH BLACK JADE AGATE AND DIAMONDS
Roberto Coin, pendente in oro rosa, diamanti e giada nera e verde
Roberto Coin, bracciale in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, bracciale in oro rosa, diamanti e giada nera

Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera





Tiffany chiusa per ristrutturazione





Tiffany chiude. Ma niente paura: il negozio sulla Quinta Strada del brand più famoso del mondo fa una pausa perché si ristruttura ♦︎

Il negozio di gioielli più famoso del mondo si trova a New York: è quello di Tiffany. Oltre a essere il punto vendita-bandiera del più grande gruppo di gioielleria, la grande boutique di Tiffany è anche un mito. Buona parte del merito va assegnato a una fortunata combinazione che ha portato Tiffany nel titolo di uno dei più famosi film. La gioielleria su Fifth Avenue è quella ammirata da Audrey Hepburn, con un tubino nero di Givenchy, nell’edizione cinematografica del romanzo di Truman Capote, Colazione da Tiffany.

Se anche voi siete passate davanti alle vetrine tra 57th Street e Fifth Avenue di New Yoirk, oppure avete programmato di andarci, sappiate che il negozio chiude i battenti. Non è, però, una chiusura definitiva, ma solo una pausa piuttosto lunga, tre anni, in vista di una radicale ristrutturazione.

Tiffany, New York
Tiffany, New York

I lavori di rinnovamento cominceranno nel 2019 per concludersi alla fine del 2021.

Il costo dell’operazione è stato calcolato in 250 milioni di dollari. Una montagna di soldi, che cambierà volto del negozio aperto nel 1940. A decidere l’operazione è stato il nuovo amministratore delegato, l’italiano Alessandro Bogliolo. A lui, non a caso, è stata affidato il delicato compito di rinnovare l’azienda. E i dati delle vendite sembrano dargli ragione. Il negozio sulla Quinta Strada, ha spiegato Bogliolo, è sempre stato sinonimo di innovazione: per esempio, è stato uno dei primi al mondo con l’aria condizionata.

Quel negozio di Tiffany è stato inaugurato il 21 ottobre 1940, ai piedi di un edificio di granito e pietra calcarea, con influenze Art Déco e porte in acciaio. È sorvegliato da una statua in bronzo alta circa 3 metri che raffigura Atlante, gigante della mitologia che in questo caso porta sulle spalle un orologio invece del mondo. È stato anche il primo orologio pubblico di New York. Ora chiude. E chi vuole acquistare i gioielli Tiffany? Gioielli, vasellame e argenti di Tiffany si trasferiranno durante i lavori negli adiacenti locali dell’ex Niketown.





Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany

Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany», davanti alle vetrine del negozio di New York
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Tiffany, New York
Tiffany, New York
Interno di Tiffany a New York
Interno di Tiffany a New York

Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.
Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.







Più gioielli a Baselworld dice il Ceo





Parla il nuovo Ceo di Baselworld, Michel Loris-Melikoff. Che annuncia novità anche per la gioielleria. Per esempio… ♦︎

L’ultimo allarme ha il nome di Gruppo Swatch. A luglio il Ceo del colosso svizzero dell’orologeria, Nick Hayek, ha annunciato che i 18 band che fanno parte del gruppo non parteciperanno a Baselworld 2019. Quello del gruppo Swatch è stato l’ultimo di una serie di addii. O, forse, di arrivederci. Fatto sta che, dopo aver dimezzato negli ultimi due anni gli espositori e dopo aver rivoluzionato il management, la Fiera di Basilea è attesa al varco. Molti sono i pessimisti. Ma non mancano anche quelli che considerano l’appuntamento di Baselworld come irrinunciabile. È interessante, quindi, ascoltare le parole del nuovo amministratore delegato, Michel Loris-Melikoff, che offre un’anteprima delle innovazioni promesse per il 2019. Per correttezza: l’intervista è frutto del lavoro dell’ufficio stampa di Baselworld. Insomma, non ci sono domande “cattive”. Nonostante questo, l’intervista offre uno sguardo sulle intenzioni di quella che rimane la più importante fiera per gioielli e orologi, perlomeno nell’area europea. E non mancano le novità.

Rafforzeremo l’area dei gioielli

Domanda. Lei è il nuovo come capo di Baselworld. Le idee per Baselworld 2019 sono altrettanto nuovi e fresche?

Risposta. Lo spero di sicuro! Il feedback che il mio team e io abbiamo ricevuto dall’industria sulle nostre idee per il prossimo anno è stato molto positivo e anche le prenotazioni si stanno sviluppando meglio rispetto allo scorso anno.

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

D. Quali novità ci saranno a Baselworld 2019?

R. Ce ne saranno in abbondanza! Un obiettivo importante è rafforzare l’area dei gioielli. Ecco perché sarà posizionato in modo molto più centrale nella Hall 1.2, dove avrà anche un vero magnete per i visitatori: uno Show Plaza con una spettacolare passerella a 240°. Ci saranno tre spettacoli dal vivo al giorno in passerella, che possono essere utilizzati anche per eventi serali. The Loop offrirà diverse nuove opzioni di ristorazione direttamente nel padiglione 1.1. Anche gli orologiai indipendenti di Les Ateliers otteranno una nuova area, nella Hall 1.0 South. Stiamo anche sviluppando eventi per i rivenditori. E Baselworld aprirà per i giornalisti già un giorno prima della sua apertura ufficiale… L’obiettivo è rafforzare l’evento fieristico, il carattere comunicativo e di marketing. Baselworld deve essere un’esperienza unica, che ogni anno è sorprendente e diversa. Abbiamo ancora un po’ di tempo davanti a noi prima di Baselworld 2019, quindi verranno aggiunti anche altri concepts. Forniremo maggiori dettagli su di loro nelle prossime settimane e mesi.

D. Come vengono sviluppati questi concetti?

R. In stretto coordinamento con i nostri espositori. Tre o quattro incontri con i nostri clienti ogni giorno non sono insoliti al momento. Voglio che la gente mi conosca come persona e voglio conoscerli personalmente. Inoltre, ci sono commissioni ed eventi per gli espositori in Germania, Francia e Italia, dove presentiamo e discutiamo apertamente i nostri concetti, come colleghi e partner paritari. Ascoltiamo con molta attenzione per sapere esattamente che cosa desiderano gli espositori e i rivenditori, che cosa sarebbe buono, che cosa sentivano che mancasse e, naturalmente, abbiamo anche le nostre idee e vogliamo provare le cose. Ciò che è molto importante per me è che vogliamo progettare Baselworld non solo per l’industria mondiale dell’orologeria e della gioielleria, ma anche e soprattutto per l’industria. E qui intendo l’intero settore, non solo il settore del lusso.

Lo Show Plaza nella Hall 1.2, riservata alla gioielleria
Lo Show Plaza nella Hall 1.2, riservata alla gioielleria

D. Come risponde alla digitalizzazione dei mercati?

R. Il mercato di oggi ha bisogno di un Baselworld completamente diverso da quello di cui aveva bisogno dieci anni fa. Alcune aziende oggi sono quasi esclusivamente nel digitale. Il tema della digitalizzazione è di conseguenza in cima alla lista. Tra le altre cose, stiamo anche sviluppando una nuova strategia di comunicazione che funziona con formati innovativi come i chatbot digitali per fornire ai marchi una fase per tutto l’anno per i loro prodotti. Ma la digitalizzazione avverrà e dovrà realizzarsi e mostrarsi anche in molte altre aree. Anche qui stiamo sviluppando nuove idee.

D. Catering, pernottamenti, tasse di stand, prezzi di ammissione: questi sono stati a lungo un pomo della discordia per molti.

R. È vero. Le spese hanno superato la soglia del dolore per molte persone negli anni passati. Ecco perché intendiamo sederci a un tavolo con tutti i partecipanti e trovare una soluzione soddisfacente. Le nostre trattative con albergatori e ristoratori chiariscono che ciò avrà successo. Per quanto riguarda gli affitti degli stand, abbiamo già modificato le tariffe negli anni passati e continueremo a modificarli in modo selettivo nel 2019 per ridurre le spese per i nostri espositori. Analogamente ripenseremo ai prezzi di ammissione e li adegueremo al ribasso, se possibile.




The Loop: offrirà diverse nuove opzioni di ristorazione direttamente nel padiglione 1.1
The Loop: offrirà diverse nuove opzioni di ristorazione direttamente nel padiglione 1.1
Modelle di Jacob & co con i gioielli della Maison, a Baselworld 2018
Modelle di Jacob & co con i gioielli della Maison, a Baselworld 2018
Baselworld 2017
Baselworld 2017
Interno di Baselworld
Interno di Baselworld
Vetrina a Baselworld
Vetrina a Baselworld







After arriva Stroili

/





Un concorso con Stroili e un bracciale «After» l’acquisto del nuovo libro di Anna Todd ♦︎

After è il nome di una serie di romanzi per teenager della scrittrice statunitense Anna Todd. I cinque capitoli e un prequel sono stati un successo internazionale negli Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Brasile, Portogallo, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Russia, Giappone e in altri 30 Paesi. In Italia, per celebrare l’uscita del nuovo libro a intreccio romantico di Anna Todd, Stars, Stroili ha creato un bracciale in acciaio e glitter. Il bracciale è frutto della collaborazione tra il marchio di gioielli e la casa editrice Sperling&Kupfer. Stroili ha poi studiato un concorso che permette di vincere, tra l’altro, una copia del libro firmata dall’autrice attraverso il sito www.stroilishareyourstar.it oltre a diversi gioielli. Prezzo bracciale: 19,90 euro.

Il bracciale di Stroili
Il bracciale di Stroili







Cibo, musica e gioielli con VicenzaOro





Con Vioff tante occasioni tra cibo, cultura e spettacolo nella città che ospita VicenzaOro (22-26 settembre) ♦︎

Gioielli da assaggiare. O, meglio, gioielleria abbinata a gastronomia, cultura e spettacolo. Da quest’anno VicenzaOro si espande anche al di fuori dei padiglioni della Fiera di Vicenza. Il progetto si chiama Vioff, il Fuori Fiera ideato per sabato 22 settembre dal Comune di Vicenza e da Ieg per promuovere la città e le sue eccellenze in occasione di VicenzaOro September.

Un po’ come avviene a Milano in occasione del Salone del Mobile, insomma, anche il resto della città partecipa all’evento.

Accanto all’oro, ci saranno quindi cibo e cultura, concerti, street food, animazioni, negozi e musei aperti, e un gran finale in piazza dei Signori. Ecco il programma per chi sarà a Vicenza (come Gioiellis.com).

Il cibo

Nella giornata di sabato 22 settembre oltre cento negozi del centro storico allestiranno ciascuno, grazie a un kit predisposto dall’organizzazione e composto da tovaglie e palloncini d’oro, un miniplateatico concesso gratuitamente dal Comune per adottare e promuovere un prodotto tipico locale. Dalle 18 viale Rumor, chiuso per la prima volta al traffico e raggiungibile dal centro storico attraverso la suggestiva passeggiata che conduce a Ponte Pusterla, diventerà una street food. L’iniziativa è curata da Cucine a motore – Food Truck Festival, e accompagnata dall’animazione di artisti di strada. L’iniziativa partirà venerdì 21 settembre (dalle 18 alle 24) e proseguirà per tutta domenica 23 settembre (sabato e domenica dalle 11 alle 24). Lungo l’intero corso Fogazzaro, compreso il tratto a nord, Confesercenti di Vicenza e Verona proporrà, dal primo pomeriggio fino a tarda sera, dei punti di degustazione. Infine, in piazza Castello dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 22 saranno protagonisti i prodotti ittici dell’Associazione Marinerie Venete di Chioggia, in città dal 21 al 23 settembre per valorizzare i tesori gastronomici del nostro mare attraverso l’iniziativa Il pesce ha l’oro in bocca.

Baccalà mantecato, ricetta tipica di Vicenza e del Veneto
Baccalà mantecato, ricetta tipica di Vicenza e del Veneto

La cultura

Ogni angolo di città e VicenzaOro stessa nel serata di Vioff saranno animati da concerti dei docenti e studenti del conservatorio Pedrollo di Vicenza. Alle 18 all’esterno della fiera, dove peraltro da sabato 22 a martedì 25 settembre sarà presente un Infopoint gestito dal consorzio Vicenzaè per informare visitatori ed espositori sulle bellezze della città, si esibirà un gruppo jazz, mentre alla stessa ora in piazza san Lorenzo suonerà un quartetto di sax. La musica si diffonderà quindi nel centro storico dove, dalle 19, i musicisti del conservatorio Pedrollo si esibiranno prima davanti a Palazzo Trissino e poi nel loggiato della Basilica palladiana.

Biglietto speciale per i musei

Per tutto il giorno e fino alle 22 tutti i musei della città saranno visitabili con un biglietto unico: al prezzo simbolico di 5 euro si potrà infatti accedere alla Pinacoteca civica di Palazzo Chiericati, alla Chiesa di Santa Corona, al Museo Naturalistico Archeologico, a Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia, al Palladio Museum, al Museo Diocesano e al Museo del Gioiello. Per l’occasione anche gli Infopoint e la biglietteria del circuito museale cittadino di Basilica palladiana, piazza Matteotti e Museo naturalistico archeologico, gestiti dal consorzio Vicenzaè, resteranno aperti in via straordinaria fino alle 21.30, mentre – come già segnalato – uno specifico sportello funzionerà in fiera per informare e indirizzare espositori e visitatori verso il centro storico. Il Teatro Olimpico, però, non sarà visitabile perché andrà in scena proprio quella sera la prima rappresentazione nazionale dello spettacolo Il ritorno di Ulisse, prologo del 71° Ciclo di Spettacoli Classici.

La Basilica Palladiana in Piazza dei Signori, a Vicenza
La Basilica Palladiana in Piazza dei Signori, a Vicenza

Visite guidate

In collaborazione con le guide turistiche autorizzate, nel corso della serata saranno organizzate visite guidate alla scoperta del centro storico: con partenza da piazza Matteotti alle 18.30 e alle 20 (quando la guida sarà disponibile anche in inglese) si potrà seguire un itinerario gratuito all’esterno dei principali monumenti cittadini, mentre alle 20.30 i possessori del biglietto speciale da 5 euro saranno guidati anche all’interno di Palazzo Chiericati e della Chiesa di Santa Corona. Le visite guidate dovranno essere prenotate telefonicamente all’ufficio Iat allo 0444/320854 o via mail: iat@comune.vicenza.it a partire da giovedì 6 settembre.

Alle 18.30, inoltre, sarà organizzato un tour guidato delle botteghe storiche di Vicenza, con partenza dalle colonne di piazza dei Signori, proposto dal gruppo di negozianti che possono fregiarsi di questo prestigioso titolo.

Infine, a Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia dalle 17 alle 21.30, ogni mezz’ora al formarsi di un gruppo minimo di 10 persone, con un supplemento di 3 euro sul biglietto di ingresso sarà possibile partecipare a una passeggiata tematica alla scoperta di alcuni capolavori, dal tema “Gioielli e moda dall’antichità al Settecento veneziano”.

L’oro

Grandi palloni d’oro fluttuanti nell’aria e bolle dorate disegnate sui marciapiedi ad accompagnare gli ospiti della straordinaria serata di Vioff fino al cuore dell’evento, ovvero la piazza dei Signori.

Basilica palladiana

Nel loggiato superiore e nella terrazza della Basilica sarà ospitato un esclusivo evento organizzato da Italian Exhibition Group (società che organiza VicenzaOro) con la collaborazione della rivista VO+. Una serata Open Cocktail, che sarà un’occasione unica per la città di essere ammirata da un pubblico esclusivo di giornalisti, espositori e buyer internazionali. In anteprima, venerdì 21, invece, la piazzetta Palladio ospiterà Pizza in The Piazza, una cena organizzata per la stampa internazionale di settore che, nella stessa giornata, visiterà la città e in particolare il Teatro Olimpico. Nel loggiato inferiore della Basilica palladiana, il Museo del Gioiello, visitabile fino alle 22 con il biglietto speciale da 5 euro che darà accesso a tutti i musei, sarà possibile visitare la nuova esposizione I Gioielli del Potere: Corone e Tiare, mentre la gioielleria Soprana proporrà, in collaborazione con l’azienda orafa Dorica de Nove, un’esposizione temporanea di gioielli Treesure, con performance di ballerini e indossatrici.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Il videomapping

Dopo la chiusura dei musei prevista per le 22, le pareti della Basilica palladiana costituiranno la scena di una performance di videomapping architetturale originale, con audiodesign, capace di sottolineare e interpretare i segni architettonici palladiani. Lo spettacolo di videomapping avrà la durata di circa mezzora.

Gran finale

Dalle 22,  in piazza dei Signori, dopo la proiezione del videomapping, intrattenimento musicale coni ragazzi del Cuore Matto, che grazie al loro staff e alle loro coreografie faranno ballare tutti sotto le stelle della piazza più dorata e stellata d’Italia.




VicenzaOro September
VicenzaOro September
VicenzaOro September, la hall di Icon
VicenzaOro September, la hall di Icon
VicenzaOro September, interno
VicenzaOro September, interno

Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017







Morellato con Venezia





Un nuovo logo per Morellato, che sottolinea la sua nascita a Venezia ♦︎

Morellato torna a Venezia. O, meglio, introduce Venezia nel proprio logo. Il marchio di gioielleria e orologeria, in effetti, è nato a Venezia nel 1930. Proprio per sottolineare la sua data di nascita l’azienda ha ritoccato il logo: tre cuori che formano la corolla di un fiore arricchiscono la scritta Morellato, che viene rivisitata. Il nuovo logo Morellato è sviluppato in un’ottica di appeal globale con possibilità di essere declinato in qualsiasi contesto, fisico o digitale ed adattarsi a tutti i supporti o canali di comunicazione. E nella versione del logo declinato per la campagna adv di Morellato, è stata introdotta la scritta Venezia 1930, per celebrare l’anno di fondazione e l’italianità del brand.





Il nuovo logo di Morellato
Il nuovo logo di Morellato

Morellato, bracciale con pasta di corallo
Morellato, bracciale con pasta di corallo
Anello in argento e madreperla
Anello in argento e madreperla
Morellato, anello in argento con pasta di turchese e zirconi
Morellato, anello in argento con pasta di turchese e zirconi

Morellato, bracciale della collezione Arie
Morellato, bracciale della collezione Arie







La fiaba delle scarpette vista da Van Cleef & Arpels




La prima delle fiabe che fa parte della collezione di alta gioielleria Quatre contes de Grimm di Van Cleef & Arpels ♦︎

Se l’alta gioielleria è un sogno per molti, per Van Cleef & Arpels i sogni si tramutano in alta gioielleria. O, meglio, in fiabe. Abbiamo già anticipato la collezione di alta gioielleria intitolata Quatre contes de Grimm, che interpreta quattro tra le fiabe scritte dai due fratelli Jacob e Wilhelm Grimm nel 1812 e nel 1815: Le scarpe logorate dal ballo, L’uccello d’oro, Le tre piume e I musicanti di Brema. Ma dopo una visione d’insieme, vale la pena di raccontare separatamente, come fosse una fiaba, ognuna delle quattro linee.

“C’era una volta un re che aveva 12 figlie di un’incredibile beltà. Inseparabili, esse illuminavano il palazzo e i suoi giardini da mattina a sera. Dopodiché si ritiravano nella camera in cui erano allineati i loro dodici letti. Tutte le sere il re chiudeva la porta a doppia mandata, eppure tutte le mattine constatava che le loro scarpe erano usurate dal troppo ballare.” Inizia così la fiaba Le scarpe logorate dal ballo, che ha ispirato gli eccezionali gioielli della collezione. Ovvio che in questa linea di alta gioielleria non manchino le 12 principesse. Van Cleef & Arpels le tramuta in clip, grandi spille di oro e pietre preziose. Ognuna ha un nome: per esempio, Eos trattiene un lembo del panneggio traforato del vestito, realizzato con diamanti, zaffiri rosa e malva. Emera ha un costume che sovrappone una stoffa di zaffiri blu e malva a una plissettatura di diamanti e smeraldi, e si nasconde dietro il suo ventaglio, Danica veste con zaffiri gialli e diamanti.

Clip Princesse Danica. Zaffiri gialli, diamanti
Clip Princesse Danica. Zaffiri gialli, diamanti

La clip Souliers précieux allude invece alle notti descritte nella fiaba: ha la forma di un cuscino di lapislazzuli che sovrasta un granato varietà spessartite, taglio troidia (simile a mezza marquise con lati arrotondati), di 6,91 carati, smeraldi, lapislazzuli, perle di coltura bianche, diamanti. Sempre della linea ispirata a Le scarpe logorate dal ballo fanno parte la collana trasformabile e gli orecchini Rubans de princesse. Due linee di diamanti taglio rotondo e una terza centrale formata da diamanti taglio baguette incastonati orizzontalmente sottolineano la delicatezza del décolleté evocando tre nastri di seta: in tutto sono 22,87 carati. Intrecciati tra loro, ricadono con leggerezza conclusi da tre importanti diamanti taglio a goccia. L’eccezionale candore (D), la purezza (FL) e la qualità delle pietre (tipo 2A) richiamano quelle mitiche delle miniere di Golconda. Uno dei diamanti, separato dalla collana, può essere indossato come pendente su una sottile catena d’oro bianco, mentre gli altri due si aggiungono a un paio di orecchini.

Da fiaba anche il Bracciale Traversée Étoilée, che è realizzato con due zaffiri birmani taglio a goccia per un totale di 50,03 carati. Hanno un colore blu intenso che richiama le acque del lago, citato nella fiaba dei fratelli Grimm, che è attraversato ogni notte dalle principesse per raggiungere la sala da ballo. L’interno del bracciale presenta motivi decorativi incisi nell’oro: un palazzo sotto un cielo stellato da una parte e le barche che procedono sulle onde dall’altra.

Sempre di questa collezione fa parte l’anello Calice de spinelle. Con una forma concava, allude alla coppa di vino con sonnifero che le astute principesse offrono a chi deve sorvegliarle. L’anello ha uno spinello rosa ovale di 6,25 carati circondato da una moltitudine di rubini suiffé. Alessia Mongrando

Anello Calice de spinelle. Spinello rosa ovale di 6,25 carati, rubini, diamanti
Anello Calice de spinelle. Spinello rosa ovale di 6,25 carati,
rubini, diamanti




Bracciale Traversée étoilée: 2 zaffiri taglio a goccia per un totale di 50,03 carati Birmania), zaffiri, turchese, diamanti
Bracciale Traversée étoilée: 2 zaffiri taglio a goccia per un totale
di 50,03 carati Birmania), zaffiri,
turchese, diamanti
Clip Souliers précieux Granato varietà spessartite taglio troidia di 6,91 carati, smeraldi, lapislazzuli, perle di coltura bianche, diamanti
Clip Souliers précieux
Granato varietà spessartite taglio troidia
di 6,91 carati, smeraldi, lapislazzuli, perle di coltura bianche, diamanti
Clip Princesse Éos. Zaffiri rosa e malva, diamanti
Clip Princesse Éos. Zaffiri rosa e malva, diamanti
Clip Princesse Héméra. Zaffiri blu e malva, smeraldi, granati varietà tsavorite, diamanti
Clip Princesse Héméra. Zaffiri blu e malva, smeraldi, granati varietà tsavorite, diamanti
Collana Rubans de princesse: 3 diamanti taglio a goccia per un totale di 22,87 carati (DFL tipo 2A), diamanti. Collana con pendenti amovibili per orecchini
Collana Rubans de princesse: 3 diamanti taglio a goccia per un totale di 22,87 carati (DFL tipo 2A), diamanti.
Collana con pendenti amovibili per orecchini







VicenzaOro, i magnifici otto della Design Room

/




Chi c’è nella Design Room di VicenzaOro: debutta Alessio Boschi, trasloca Garavelli e… ♦︎

Nel conto alla rovescia in vista di VicenzaOro September, organizzato da Italian Exhibition Group e in programma a Vicenza dal 22 al 26 settembre 2018, si delinea con maggiore precisione l’ambito di una delle sezioni più attese, The Design Room. Introdotta un paio di edizioni fa, l’area è riservata a firme particolarmente significative del design del gioiello. Nella edizione di settembre 2018 l’area vede qualche conferma e parecchie novità. Innanzitutto cambia il numero di designer che espongono: dai 12 della prima edizione, a gennaio 2017, agli 11 della edizione dello scorso gennaio, agli otto di settembre 2018. Tra gli aficionados della Design Room, per questa edizione si contano Qayten, innovativa boutique bolognese che suscita sempre molto interesse, Alessa Jewellery,  brand nato dall’amore tra i designer Yuvraj Pahuja e Alessandra Robles, e la italo-brasiliana Bia Tambelli. Un esordio d’eccezione è quello dell’estroso Alessio Boschi, designer italiano di profilo mondiale, che finora è stato presente solo a Baselworld. Altre novità sono rappresentate dal marchio Cedille, creato da Carmen Aoun nel 2015, dalle collezioni esotiche di Inspiration Jewels e dalla semplicità di Syna. Trasloca nella Design Room, invece, il marchio storico Garavelli. In realtà si tratta di uno spostamento di pochi metri, perché la Maison piemontese era in precedenza collocata nell’area Icon di VicenzaOro, al cui interno si trova l’area Design Room. Non a caso lo scorso anno Garavelli ha vinto un prestigioso Design Award al Couture di Las Vegas.





Alessio Boschi
Alessio Boschi

Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Garavelli, bracciale in oro diamanti
Garavelli, bracciale in oro diamanti

Bia Tambelli, orecchini con acquamarine
Bia Tambelli, orecchini con acquamarine







GemGenève, ecco le date della seconda edizione




Già aperte le iscrizioni per la seconda edizione di GemGenève: si terrà dal 9 al 12 maggio 2019, già 140 iscritti ♦︎

Gli svizzeri, afferma una opinione diffusa, sono puntuali. Non è esatto: arrivano in largo anticipo, specialmente se si tratta di gioielli. Ecco, dunque, la nuova data fissata per la seconda edizione di GemGenève: 9 – 12 maggio 2019. Sempre al Palexpo di Ginevra. Dopo il successo del debutto, a fine maggio 2018, gli organizzatori hanno deciso di replicare l’esperienza, anche su sollecitazione degli espositori che hanno partecipato alla prima edizione. E, anche se le dimensioni di questa fiera della gioielleria sono poco paragonabili con quelle della vicina Basilea, GemGèneve si aggiunge di fatto alla schiera degli “scissionisti” scontenti della gestione di Baselworld. A promuovere l’evento, infatti, sono stati gioiellieri e commercianti di Ginevra, con oltre 70 anni di esperienza: Thomas Faerber, proprietario di quarta generazione della Faerber Collection, e Ronny Totah, comproprietario di Horovitz e Totah. Tutti e due ex espositori alla grande fiera di Basilea, ma insoddisfatti di costi e gestione dell’appuntamento fieristico.

GemGenève, al contrario, oltre che un prezzo più accessibile per i gioiellieri che partecipano, offre anche un’atmosfera diversa, più semplice. Il suo obiettivo è inserirsi assieme all’EPHJ (fiera dell’orologeria di alta precisione) e al SIHH (salone dell’alta orologeria), che si tengono sempre nella città svizzera. GemGèneve, invece, punta su un mix di gioielli antichi, del XX secolo e contemporanei, e di pietre preziose. Alla prima edizione hanno partecipato grandi Maison, come Gorgoglione, e piccole boutique di avanguardia, come Nadia Morghentaler o Fabio Salini, oltre a un piccolo esercito di commercianti in pietre. L’annuncio della data della seconda edizione indica che c’è già chi si è prenotato un posto tra i booth: al momento sono 140 le aziende iscritte. La seconda edizione parte con il botto.




Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève
Booth di GemGenève
Booth di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
Gioielli d'epoca
Gioielli d’epoca
Gioielli d'epoca a GemGenève
Gioielli d’epoca a GemGenève

Tormalina water mellon
Tormalina water mellon







1 62 63 64 65 66 137