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I gioielli del Tefaf a New York





Il Tefaf torna a New York per l’autunno con tanti gioielli eccezionali ♦︎

A New York torna il Tefaf, il grande evento dedicato a design, antiquariato e oggetti preziosi, come i gioielli. Nata a Maastricht, da tempo la fiera ha ampliato gli appuntamenti con due eventi nella città americana, a primavera e in autunno (27-31 ottobre nel 2018). Il motivo è evidente: New York offre il contesto ideale in America per una fiera come Tefaf, che rimane il punto di riferimento per il mercato europeo. È, insomma, un punto di approdo per commercianti e appassionati del bello, dalla pittura (cone opere fino al 1920) ai gioielli, ma in questo caso non solo vintage.

Al Tefaf di New York sono presenti pezzi di Maison come Cartier, Otto Jakob, Hemmerle o designer come Suzanne Belperron e René Lalique.

Bracciale art déco in platino con diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini, smalto
Bracciale art déco in platino con diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini, smalto

Oltre all’aspetto commerciale, al Tefaf sono in programma anche eventi culturali, come una conferenza domenica 28 ottobre che ha per tema Uomini e gioielli: un orecchino ha un genere? Perché, insomma,  i gioielli in Occidente sono visti così spesso come una forma d’arte femminile? Intanto, il Metropolitan Museum prepara una mostra dal titolo Jewelry: The Body Transformed. Insomma, per chi capita a New York è un’occasione per considerare i gioielli anche da un punto di vista culturale. Margherita Donato





Collana di René Lalique in  argento dorato, oro, vetro e oro smaltato
Collana di René Lalique in argento dorato, oro, vetro e oro smaltato

Hemmerle, anello in argento, oro bianco e diamanti
Hemmerle, anello in argento, oro bianco e diamanti
Cartier, orecchini in corallo, diamanti, platino
Cartier, orecchini in corallo, diamanti, platino
Spilla a forma di salamandra di epoca vittoriana, in oro, diamanti, granato demantoide
Spilla a forma di salamandra di epoca vittoriana, in oro, diamanti, granato demantoide
Spilla Fiore di Suzanne Belperron, in calcedonio, diamanti, zaffiri su oro bianco
Spilla Fiore di Suzanne Belperron, in calcedonio, diamanti, zaffiri su oro bianco
Orecchini a grappolo di Cartier con turchesi e diamanti
Orecchini a grappolo di Cartier con turchesi e diamanti

Orecchini pendenti con diamanti e smeraldi colombiani
Orecchini pendenti con diamanti e smeraldi colombiani







Anche de Grisogono dice addio a Baselworld





Dopo 18 anni anche de Grisogono abbandona Baselworld: un brutto colpo per la fiera della orologeria e gioielleria ♦︎

Un altro brutto colpo per Baselworld. Questa volta non arriva da un gruppo di orologeria, come il colosso Swatch con marchi come Longines, Tissot, Omega, che ha deciso di disertare il prossimo appuntamento, seguito da Raymond Weil, Maurice Lacroix e Corum. Nonostante l’annuncio che Baselworld intende valorizzare l’area della gioielleria con uno spazio di primo piano, una grande realtà come de Grisogono ha annunciato il forfait.

La Maison di Ginevra, in compenso, organizzerà una sua esposizione di gioielleria e orologeria esclusiva, proprio nella città svizzera in cui ha sede. L’esposizione si svolgerà nella Royal Suite al Four Seasons Hotel di Ginevra dal 13 al 18 gennaio 2019. È un addio che fa venire i brividi al nuovo amministratore delegato di Baselworld, Michel Loris-Melikoff: de Grisogono, oltre a essere un grande brand dell’alta gioielleria, è stato un aficionado della grande fiera svizzera, in cui ha preso parte a 18 edizioni.

Ora, però, de Grisogono ha deciso di riorientare energie e investimenti, in particolare della propria rete wholesale in maniera più autonoma.

Il booth di de Grisogono a Baselworld
Il booth di de Grisogono a Baselworld

In un comunicato, la Maison fondata da Fawaz Gruosi annuncia che “ha scelto di mettere in atto questo cambiamento per adeguarsi all’evoluzione della rete di distribuzione e dei canali di comunicazione. In questo modo, come accade in altri settori (ad esempio nella Haute Couture), de Grisogono desidera reinventare il proprio approccio incorporando le nuove prospettive”.

Ecco il commento di Gianluca Maina, direttore marketing di de Grisogono:

“Baselworld ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita della nostra distribuzione negli ultimi 18 anni. Oggi stiamo lavorando per costruire il futuro della Maison insieme ai nostri partner commerciali strategici. Un’esposizione privata mette in evidenza questo percorso di cambiamento e ci permette di applicare un approccio innovativo a questo importante momento di scoperta delle novità. Presenteremo una serie di nuove collezioni dalla gioielleria agli orologi. Vi sarà una particolare attenzione per la gioielleria da indossare nel quotidiano. Siamo entusiasti all’idea di partire per questo nuovo viaggio de Grisogono”.




Buyer in attesa nello spazio di de Grisogono a Baselworld
Buyer in attesa nello spazio di de Grisogono a Baselworld
Il consueto booth di de Grisogono
Il consueto booth di de Grisogono
La sala stampa a Baselworld
La sala stampa a Baselworld
Anello di de Grisogono a Baselworld
Anello di de Grisogono a Baselworld
Una collana di alta gioielleria di de Grisogono
Una collana di alta gioielleria di de Grisogono
Fawaz Gruosi con Nina Agdal
Fawaz Gruosi con Nina Agdal
Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff







Gemelli con Sotheby’s





Gemelli da uomo realizzati dalle grandi firme della gioielleria: sono all’asta con Sotheby’s ♦︎

I gemelli da polso sono, probabilmente, l’unico genere di gemelli che non preoccupa un uomo. Anzi, i bottoni-gioiello utilizzati per chiudere il polsino delle camicie sono bramati da molti, esibiti da alcuni, ricercati da altri. Insomma, anche se le camicie che necessitano i gemelli sono riservate a una minoranza, non è detto che nell’armadio maschile non ci sia qualche capo di questo genere. Senza contare che anche a qualche donna piace provare l’ebbrezza di una camicia con gemelli.

Dal 19 al 29 ottobre Sotheby’s vende online una collezione di un centinaio di gemelli da polso.

Coppia di gemelli in oro di TIffany
Coppia di gemelli in oro di TIffany

La vendita ha origine da una collezione privata composta in maggioranza da gemelli (oltre 123 lotti) che copre l’arco di tre generazioni, con i soggetti più divertenti e a tratti irriverenti.

Dai classicissimi bâton realizzati da Van Cleef & Arpels, Cartier e Tiffany oppure gemelli dedicati al mondo della natura, tra i quali i panda e le ranocchie di David Webb, o le coccinelle di Faraone e diversi esempi di gemelli in smalto raffiguranti elefanti, leoni, cavalli, cani da caccia, fagiani e molto altro.

Ci sono anche gemelli con soggetti tipicamente maschili, come il golf, le carte da gioco in smalto o diamanti, cartucce di Bulgari, automobili d’epoca o di Formula 1, bottiglie di champagne e, ovvio, figure femminili e teschi in corallo o diamanti. “Un viaggio stravagante nell’eleganza dell’universo maschile con esempi di alta oreficeria ed irriverenti combinazioni di stili e materiali”, lo definisce la jewellery specialist Sara Miconi.





Gemelli in oro di Bulgari
Gemelli in oro di Bulgari

Gemelli di Cartier
Gemelli di Cartier
Gemelli in oro di Stittgen
Gemelli in oro di Stittgen
Gemelli in smalto e paste vitree di David Webb
Gemelli in smalto e paste vitree di David Webb
Gemelli in oro a forma di lucchetto
Gemelli in oro a forma di lucchetto

Coppia di gemelli in smalto e rubini di David Webb
Coppia di gemelli in smalto e rubini di David Webb







Bracciali e diamanti i re dell’asta Bolaffi





Venduti gioielli per oltre 1 milione di euro all’asta Bolaffi a Milano ♦︎

Risultato confortante all’asta Bolaffi di gioielli, tenuta a Milano. Il realizzo complessivo è stato di oltre 1 milione di euro, con oltre il 70% dei lotti venduti. Star della giornata, come previsto, è stato il bracciale in diamanti e rubini firmato Black, Starr & Frost. È stato acquistato da un cliente straniero in sala per 81.200 euro, quasi tre volte la base d’asta e oltre le attese degli esperti. Il bracciale appartiene alla miglior produzione del gioielliere statunitense che raggiunse il massimo splendore proprio nel periodo Déco, di cui è un magnifico esempio.

Bracciale in diamanti e rubini Black, Starr & Frost
Bracciale in diamanti e rubini Black, Starr & Frost

Gli altri migliori risultati sono stati quelli dei gioielli in diamanti, come l’anello del 1930 con diamante rotondo di 7,62 carati (lotto 132, 41.200 euro) e l’anello con due diamanti taglio Vecchia Europa rispettivamente di 3,56 e 3,20 carati (lotto 508, 40 mila euro). Molto combattuti, infine, il raro anello di fine Ottocento con smeraldo colombiano rotondo di 3,40 carati (lotto 435, 16.250 euro) e l’importante spilla Cartier rettangolare in diamanti di circa 8 carati totali con la scatola originale (lotto 510, 18.750 euro).





Anello con diamante di 7,62 carati
Anello con diamante di 7,62 carati

Anello con due diamanti taglio Vecchia Europa rispettivamente di 3,56 e 3,20 carati
Anello con due diamanti taglio Vecchia Europa rispettivamente di 3,56 e 3,20 carati

spilla Cartier rettangolare in diamanti per circa 8 carati
spilla Cartier rettangolare in diamanti per circa 8 carati

Antico anello con smeraldo e diamanti
Antico anello con smeraldo e diamanti

Christie’s vende diamanti con James Bond

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Una cascata di diamanti in vendita privata da Christie’s con Brioni e James Bond ♦︎

“Un diamante è per sempre”, diceva James Bond, ripetendo il celebre claim di De Beers. Un diamante è per sempre e se lo consiglia James Bond è ancora meglio, aggiunge oggi la casa d’aste Christie’s assieme a Brioni, la Maison sartoriale che per lunghi anni ha vestito gli 007 cinematografici.

Questo curioso connubio tra il re delle spie, la più antica casa d’aste e una consolidata sartoria romana si sintetizza nella vendita privata di eccezionali diamanti e gioielli assieme alle tavole originali disegnate da John McLusky per Ian Fleming Books, che ovviamente raffigurano James Bond.

Collana di diamanti per 195,40 carati
Collana di diamanti per 195,40 carati

La casa d’aste ha organizzato la vendita privata (cioè non è un’asta) dal 29 al 31 ottobre. La vendita ha un titolo: A Diamond Affair e comprende una magnifica tiara di diamanti da 100 carati a un raro diamante blu tagliato a forma di cuore. Oltre, appunto, alle opere originali di John McLusky, uno dei principali artisti grafici che ha serializzato i romanzi di Fleming’s Bond negli anni Cinquanta e Sessanta. Tra le avventure pubblicate c’era, appunto, Diamonds Are Forever (Una cascata di diamanti il titolo in Italia).

La collana di diamanti di colore D-H, purezza IF-SI, totale di 195,40 carati avrebbe potuto benissimo fare parte di uno dei romanzi di Fleming, così come il diamante tagliato VS2 Fancy Vivid blu da 3,42 carati, oppure il paio di orecchini con due diamanti Fancy Intense Yellow VVS2 da 13,35 e 12,03 carati. Chissà che la Spectre non si faccia viva… Federico Graglia





Orecchini con due diamanti fancy intense yellow di 13,35 e 12,03 carati
Orecchini con due diamanti fancy intense yellow di 13,35 e 12,03 carati

Diamante blu Fancy Vivid blu da 3,42 carati
Diamante blu Fancy Vivid blu da 3,42 carati

Una delle tavole originali disegnate da John McLusky per Ian Fleming Books
Una delle tavole originali disegnate da John McLusky per Ian Fleming Books







Bolaffi all’asta per 500





Asta di gioielli a Milano firmata Bolaffi: pezzi di Black Starr & Frost, Cartier, Van Cleef & Arpels e… ♦

Asta di metà ottobre organizzata da Bolaffi a Milano. Il catalogo degli oltre 500 pezzi in vendita comprendete gioielli di Black Starr & Frost, Cartier e Van Cleef & Arpels, una selezione di diamanti e molti gioielli antichi. L’asta è in calendario martedì 16 ottobre, al Grand Hotel et de Milan.

Ci sono molti i gioielli degli anni Venti e Quaranta nel catalogo dell’asta Bolaffi.

Bracciale in diamanti e rubini Black, Starr & Frost
Bracciale in diamanti e rubini Black, Starr & Frost

Tra questi c’è anche un bracciale in diamanti e rubini Black, Starr & Frost, appartenente alla miglior produzione del gioielliere statunitense che raggiunse il massimo splendore proprio nel periodo Déco (lotto 512, base 30.000 euro). Dello stesso periodo è una spilla Cartier rettangolare in diamanti di circa 8 carati complessivi, con la sua scatola originale (lotto 510, base 15.000 euro). Nel capitolo dei gioielli moderni si segnalano una demi-parure Scavia, composta da girocollo e orecchini con rubini birmani (36 carati), smeraldi colombiani (45 carati) e zaffiri (64 carati) di altissima qualità (lotto 511, base 20.000 euro) e un bracciale Van Cleef & Arpels con diamanti di 14,47 carati. Occhi puntati anche sull’anello con diamante taglio smeraldo di 7,06 carati affiancato da due diamanti taglio taper di 1,05 carati (lotto 509, base 35.000 euro).

Oltre ai pezzi consueti di gioielleria, va segnalato il lavoro dell’artista iraniano Bahman Mohasses, considerato il Picasso dell’Iran.

Girocollo in oro e rubini di Bahman Mohasses
Girocollo in oro e rubini di Bahman Mohasses

Le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo e quelle in circolazione sono rare poiché gran parte della produzione di Mohasses fu distrutta durante la Rivoluzione iraniana e dall’artista stesso. Federico Graglia





Anello con diamante taglio rettangolare di 7,06 carati
Anello con diamante taglio rettangolare di 7,06 carati

Antico anello con smeraldo e diamanti
Antico anello con smeraldo e diamanti
Antico spillone per capelli con farfalla en tremblant in oro
Antico spillone per capelli con farfalla en tremblant in oro
spilla Cartier rettangolare in diamanti per circa 8 carati
spilla Cartier rettangolare in diamanti per circa 8 carati

Collana della demi-parure di Scavia composta da girocollo e orecchini con rubini birmani (36 carati), smeraldi colombiani (45 ct) e zaffiri (64 ct)
Collana della demi-parure di Scavia composta da girocollo e orecchini con rubini birmani (36 carati), smeraldi colombiani (45 ct) e zaffiri (64 ct)







A Baselworld gli espositori torneranno ad aumentare?




Le prenotazioni per Baselworld sono in leggero aumento. La fiera offrirà molto più spazio alla gioielleria. Ci sarà una Jewellery Hall e… ♦︎

Segnali incoraggianti, per ora. Soprattutto per i molti gioielli incerti se partecipare alla prossima edizione di Baselworld. La più prestigiosa fiera dell’orologeria e della gioielleria, dopo la crisi degli scorsi anni, annuncia una seppur piccola inversione di tendenza. Non solo: inizia a spiegare in che cosa consiste il maggior spazio dedicato alla gioielleria.

In un comunicato Baselworld anticipa che nella prossima edizione ci sarà posto per una “show plaza” di nuova creazione. Si troverà nel cuore della Hall 1.2, dove saranno ospitati gioiellieri che prima erano nel padiglione 2. Tradotto: più gioielleria al centro della fiera, anche perché la defezione di un gruppo dell’orologeria come Swatch (e dei suoi 18 brand) si ha lasciato il segno.

Lo spazio a piano terra si chiamerà d’ora in avanti Jewellery Hall.

Sulla scala mobile del padiglione 1
Sulla scala mobile del padiglione 1

“Stiamo avvicinando i marchi ai principali eventi del padiglione 1, abbreviando il percorso per tutti i visitatori e assicurando una maggiore frequenza negli stand”, afferma il nuovo amministratore delegato di Baselworld, Michel Loris-Melikoff. Che annuncia anche un elemento importante: “Le prenotazioni sono leggermente al di sopra del livello dell’anno scorso, che è un segnale positivo e incoraggiante”. Insomma, il calo (dimezzamento) degli espositori sembra essere arrestato e, anzi, c’è il segnale di una inversione di tendenza. Tutto da verificare, ovviamente, ma potrebbe essere l’inizio di turn around.

Una passerella a 240 gradi ospiterà con tre live show ogni giorno.

Modella con i gioielli di Pasquale Bruni
Modella con i gioielli di Pasquale Bruni

Altre novità: sette gigantesche pareti a Led mostreranno immagini ravvicinate dei gioielli in mostra. L’area dell’evento sarà anche il luogo in cui si terrà la conferenza stampa di apertura. Le nuove funzionalità sono state presentate a diversi marchi di gioielli in occasione di un road show in Germania, Italia, Hong Kong e in altri Paesi. Baselworld assicura che la risposta è stata “davvero travolgente”.

“Ho incontrato rappresentanti di molti marchi che vorrebbero venire a Baselworld, alcuni per la prima volta, altri dopo qualche anno di assenza. Penso che un punto di svolta nella tendenza sia stato sicuramente raggiunto nell’area della gioielleria”, spiega il manager. “Più visibilità, maggiore frequenza dei visitatori e forme totalmente nuove di presentazione: quelli erano i nostri obiettivi per migliorare l’area di gioielleria a Baselworld 2019. Sono convinto che questi obiettivi saranno raggiunti con il nostro nuovo concetto”.





Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

Nel booth di Alessio Boschi a Baselworld
Nel booth di Alessio Boschi a Baselworld

Nel booth di de Grisogono a Baselworld
Nel booth di de Grisogono a Baselworld
Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld
Il cielo dal piazza che collega i padiglioni di Baselworld

Expertise di gioielli a Baselworld
Expertise di gioielli a Baselworld







Con Lebole Gioielli Macchiaioli alle orecchie





I quadri di pittori di fine Ottocento si trasformano in orecchini con Lebole Gioielli ♦︎

I Macchiaioli sono stati un movimento artistico italiano di fine Ottocento, che comprende pittori come Giuseppe De Nittis, Giovanni Fattori, Carlo Fornara, Domenico e Gerolamo Induno, Silvestro Lega, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini, Federico Zandomeneghi. Ora ai Macchiaioli è dedicata una mostra organizzata a Novara che comprende circa 80 opere dei grandi maestri italiani, a cui si aggiungono quelle di pittori che hanno preso spunto da quel movimento, come Giovanni Boldini.

Che cosa c’entrano i Macchiaioli con i gioielli? C’entrano.

Lebole Gioielli ha deciso di abbinare una linea di orecchini della collezione Circle a 12 immagini delle opere esposte.

Capsule collection dedicata ai Macchiaioli
Capsule collection dedicata ai Macchiaioli

La scelta è dovuta alla passione della designer, Barbara Lebole, per la pittura e l’arte in generale, oltre che alla tradizionale attività nell’antiquariato della famiglia. Gli orecchini della collezione The Circle sono realizzati con capsule piatte stampate su banda stagnata, montati in ottone galvanizzato oro e pietre naturali. L’asimmetria è data dalle diverse immagini impresse nella capsula. Saranno in vendita al book shoop della mostra e in tutti i rivenditori Lebole Gioielli. Prezzo: 28 euro.

Dai Macchiaioli a Segantini
Novara, 20 ottobre 2018 – 24 febbraio 2019
Castello Visconteo Sforzesco

Orecchini di Lebole Gioielli
Orecchini di Lebole Gioielli
Orecchini collezione The Circle
Orecchini collezione The Circle
Capsule collection di Lebole Gioielli
Capsule collection di Lebole Gioielli
Orecchini con particolari dei quadri esposti alla mostra «Dai Macchiaioli a Segantini»
Orecchini con particolari dei quadri esposti alla mostra «Dai Macchiaioli a Segantini»

Sondaggio: andrete a Baselworld? Il risultato è…





Parteciperete a Baselworld? Sondaggio di Gioiellis.com tra i gioiellieri di VicenzaOro. Ecco il risultato ♦︎

Insomma, andrete a Baselworld 2019? La domanda è stata posta a una trentina di gioiellieri presenti a VicenzaOro. Le risposte a questo mini sondaggio, che ha una base di interpellati ristretta, ma qualificata, non è stata unanime. Quasi un coro, invece, la postilla che è seguita alla risposta: «Niente nomi, please». Insomma, anonimato in cambio di un commento franco, fuori dall’ufficialità.

Forse i gioiellieri temono che una risposta incerta possa contenere un messaggio negativo?

Baselworld 2018, Graff
Baselworld 2018, Graff

Tipo: il mercato è difficile e non siamo in vena di spese? Può darsi. Oppure il desiderio di non esporsi in prima persona potrebbe significare la volontà di non far sapere ai concorrenti le proprie mosse. Tutto è possibile. Come potrebbe esserlo anche l’intento di non far sapere le proprie intenzioni a Mch, la società che gestisce Baselworld. “In effetti, al di là delle buone intenzioni annunciate da Michel Loris-Melikoff, il nuovo Ceo di Basleworld, non abbiamo ricevuto proposte concrete”, spiega la manager di un brand presente da molti anni alla fiera di Basilea. “Per questo motivo non diciamo no, ma neppure sì. Stiamo a vedere”. “Certo che se non si sbrigano a spiegare quali sono le novità annunciate va a finire che prendiamo altre decisioni”, borbotta il proprietario di un marchio piemontese, anche lui veterano di Baselworld. Che però alla fine ammette che probabilmente ci tornerà.

Altri, invece, sono più netti: c’è chi ha preso la decisione irrevocabile di disertare la Messe e chi, invece, nonostante tutto la ritiene un appuntamento indispensabile.

Modella con collier di Jacob & co
Modella con collier di Jacob & co

Anche se abbiamo giurato di non attribuire i voti del mini sondaggio a nomi e cognomi, possiamo genericamente dire che i marchi più grandi sono più propensi a riproporsi a Baselworld, mentre la maggiore incertezza o, addirittura la sicurezza di non partecipare più alla fiera dell’orologeria e del gioiello è prerogativa dei più piccoli. Per la precisione va aggiunto, infine, che qualcuno dei partecipanti al sondaggio non era presente neppure all’ultima edizione di Baselworld.

Ingresso a Baselworld
Ingresso a Baselworld

Ed eccoci, quindi ai risultati del sondaggio.

Numero degli intervistati: 32

Sì, torneremo sicuramente a Baselworld: 18 (56,2%)

No, di sicuro non parteciperemo a Baselworld: 7 (21,9%)

Forse, siamo indecisi: 7 (21,9%)





Sala stampa a Baselworld
Area stampa a Baselworld

Baselworld 2018
Baselworld 2018
Visitatori alla Messe
Visitatori alla Messe

Anello con grande smeraldo di Picchiotti
Anello con grande smeraldo di Picchiotti







Uno zaffiro da Faraone





Diamanti, zaffiri, ma anche orologi, sculture e gioielli a forma di ippopotamo nel nuovo appuntamento di Faraone Casa d’Aste ♦︎

Torna la ormai tradizionale asta pre natalizia di Faraone Casa d’Aste. Avrà luogo il 15 novembre al Four Seasons Hotel di Milano e comprende 350 lotti, equamente suddivisi tra gioielli e orologi.

In vendita ci sono gioielli di Maison come Tiffany, Bulgari, Cartier, Buccellati e Faraone.

Anello in oro bianco con zaffiro Ceylon, non scaldato, taglio rettangolare di 33,40 carati
Anello in oro bianco con zaffiro Ceylon, non scaldato, taglio rettangolare di 33,40 carati

Il top lot dell’asta è un anello in oro bianco con zaffiro Ceylon, non scaldato, taglio rettangolare di 33,40 carati. Attesa anche per due collane: una composta da cinque fili, due di diamanti (43 carati), uno di smeraldi (18 carati), uno di zaffiri (63,56 carati) e uno di rubini ( 34,07 carati). I fili possono essere indossati insieme o individualmente in differenti composizioni. La seconda collana è composta da diamanti taglio baguette contornati da una corona di diamanti taglio brillante per un totale di 52 carati, con un diamante centrale di 1,57 carati. Concludono poi la proposta di gioielli due fili di rispettivamente di 49 e 57 perle naturali certificate Ssef.

Oltre ai gioielli, l’asta comprende orologi di marchi famosi: Patek Philippe, Rolex , Jaeger Le Coultre, Cartier.

Collana composta da diamanti taglio baguette contornati da una corona di diamanti taglio brillante per un totale di 52 carati, con un diamante centrale di 1,57 carati
Collana composta da diamanti taglio baguette contornati da una corona di diamanti taglio brillante per un totale di 52 carati, con un diamante centrale di 1,57 carati

Tra i pezzi all’asta, c’è anche una collana dello sculture Arnaldo Pomodoro e da due sue sculture: la prima una sfera in bronzo dorato, la seconda una piastra d’artista in metallo argentato, oltre ad una particolare collezione di oggetti in vetro e ceramica dipinti in argento.

Infine, una curiosità: la casa d’aste presenta una collezione di gioielli pezzi unici, con l’ippopotamo come leitmotiv, disegnati dall’artista italo-argentina, Micaela Signorini. A queste creazioni che fanno parte di un’ampia collezione che vanta più di 6000 pezzi tutti con il medesimo tema, seguono una collezione di 21 preziosi vasi in vetro o ceramica dipinti in argento per i quali saranno accettate solo offerte scritte.





Bracciali di Micaela Signorini
Bracciali di Micaela Signorini

Collana composta da cinque fili, due di diamanti (43 carati), uno di smeraldi (18 carati), uno di zaffiri (63,56 carati) e uno di rubini ( 34,07 carati)
Collana composta da cinque fili, due di diamanti (43 carati), uno di smeraldi (18 carati), uno di zaffiri (63,56 carati) e uno di rubini ( 34,07 carati)
Collana con 57 perle naturali
Collana con 57 perle naturali

Collana con perle naturali
Collana con perle naturali







Torna Mondo Prezioso





Mondo Prezioso Winter, l’appuntamento con la gioielleria del Sud (e non solo) ♦︎

La gioielleria italiana si sposta da Nord a Sud. Archiviata VicenzaOro è la volta del Tarì con Mondo prezioso (12-15 ottobre). Il tarì (con la t minuscola) era l’antica moneta di Amalfi. Ora il Tarì (con la T maiuscola) si collega proprio a quella tradizione medioevale per marcare la propria identità. Nel centro in cui si svolge l’evento, infatti, si progetta e si producono gioielli, in buona parte con aziende che hanno alle spalle una lunga tradizione. Il Centro Orafo di Marcianise è, in fondo, l’erede dei quartieri medioevali dove operavano le gilde artigiane. Solo che ora buona parte dell’opera è destinata a varcare i confini dell’Italia.

Nella edizione di Mondo Prezioso Winter sono attese circa 500 aziende, 85 delle quali ospiti.

Mondo Prezioso
Mondo Prezioso

E all’appuntamento b2b Tesori Nascosti sono attesi anche 55 buyer di 19 Paesi. La fiera, che ha già compiuto 20 anni, accende i riflettori sul lavoro del polo produttivo di Marcianise. “Mondo Prezioso è il momento in cui si confronta il lavoro delle aziende che lavorano al Centro Orafo”, racconta Floriana Marino, marketing manager del polo. “Ma è anche un’occasione per l’economia del Sud: da qualche tempo, per esempio, la gioielleria e l’orologeria sono tornati ad appassionare molti giovani, che a Marcianise trovano un’occasione di lavoro e per sviluppare la propria creatività”.

A Mondo Prezioso sono previsti quattro giorni di eventi, incontri e vetrine, alternano novità e classici con la formula del Tarì: ritmi serrati, spazio accogliente, atmosfera e ospitalità al top, con centinaia di operatori orafi ospiti dell’evento.

Centro Orafo Tarì
Centro Orafo Tarì

Da sottolineare anche i servizi di assistenza che i soci del Tarì offrono, unici in Italia, ai clienti presenti: incastonatura, riparazioni e assistenza personalizzata, il sabato e domenica consentono ai dettaglianti in visita di effettuare molte attività indispensabili, e spesso introvabili altrove.

Accanto all’attività commerciale sono previsti appuntamenti per cogliere spunti moda e tendenze anche in gioielleria, con focus tematici ed eventi focalizzati su due aspetti: Gioielli da Oscar e Street Style.





Orecchini con perle e diamanti
Orecchini con perle e diamanti

Gioielli in corallo e diamanti
Gioielli in corallo e diamanti

Lavorazione di gioielli alla scuola del Centro Orafo
Lavorazione di gioielli alla scuola del Centro Orafo







Gioielli da collezione al Pad London





Il Pad London ospita gioielli da collezione e designer d’eccezione. Ecco chi espone ♦︎

Sul Tamigi festa del design con l’edizione numero 12 di Pad London12a (1-7 ottobre 2018). E dove c’è design c’è anche gioielleria. Mentre la maggior parte della superficie espositiva è dedicata alle proposte di 68 importanti gallerie tra arte, design, arti decorative, arte tribale e antichità, una significativa parte del Pad è dedicata ai gioielli, quelli da collezione. Ecco le firme della gioielleria presenti: Walid Akkad (Francia), Lorenz Bäumer (Francia), Karry Berreby (Francia), G. (Regno Unito), Hemmerle (Germania), Ma Tei (Francia), Object D’Émotion – Valery Demure (Regno Unito), Siegelson (Usa), Suzanne Syz (Svizzera).

La gioielleria da collezione, arte da indossare e gioielli vintage e artigianali contemporanei,  sta guadagnando un enorme successo alle fiere internazionali.

Una passata edizione di Pad London
Una passata edizione di Pad London

Per questa edizione la fiera ha ampliato quindi la sua offerta con quattro nuove gallerie specializzate. Il designer francese Lorenz Bäumer, ex direttore artistico dell’alta gioielleria di Louis Vuitton e creatore di collezioni per Chanel, esibisce pezzi architettonici che rivelano la sua formazione come ingegnere e la sua passione per la poesia, la natura e il colore. Il designer libanese Walid Akkad offre gioielli minimal, che riflettono la sua ricerca di bellezza senza tempo e di un lavoro impeccabile. Glenn Spiro, maestro inglese gioielliere ed ex esperto di Christie’s, porta i suoi disegni spettacolari ispirati alla natura e alla dimostrazione il suo innovativo lavoro con il titanio. Objet d’Émotion – Valéry Demure, invece, riunisce una selezione di gemme vintage e creazioni contemporanee di talenti emergenti come Melanie Georgacopoulos, Francesca Villa, Polly Galles e Nadia Morgenthaler.

Ci sono anche i gioielli antichi di Siegelson, gioielli blue-chip come una suite eccezionale di Suzanne Belperron del 1951 in vendita per la prima volta in assoluto e un iconico bracciale Art Moderne di Jean Després dal 1931.

Bracciale di Ma Tei
Bracciale di Ma Tei

Hemmerle, Ma Tei e Suzanne Syz presentano il loro ambita creazioni contemporanee mentre Karry Berreby espone pezzi da collezione vintage e contemporanei. Federico Graglia





Orecchini di Hemmerle
Orecchini di Hemmerle

Bracciale di Hemmerle
Bracciale di Hemmerle
Lorenz Bäumer, collezione Astrolabe
Lorenz Bäumer, collezione Astrolabe
Lorenz Bäumer, collezione Inséparable
Lorenz Bäumer, collezione Inséparable

Lorenz Bäumer, collezione Lumiére Blanche
Lorenz Bäumer, collezione Lumiére Blanche







A Milano con de Grisogono

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Inaugurato a Milano un Salotto de Grisogono all’interno di Pisa Orologeria ♦︎

Per andare da Milano a Rue du Rhône, a Ginevra, in auto occorrono tre ore 45 minuti. Troppo per chi vuole acquistare un gioiello firmato de Grisogono. Ora, però, chi vive o passa dalla città lombarda, che negli ultimi anni ha conosciuto un boom turistico, può recarsi in via Verri, dove all’interno di Pisa Orologeria è stato inaugurato un salotto dedicato alla celebre Maison svizzera.

“L’apertura a Milano in collaborazione con Pisa Orologeria rappresenta, per de Grisogono, l’opportunità strategica di trattare in un contesto privilegiato la clientela internazionale e al contempo di sviluppare il pubblico locale”, commenta Fawaz Gruosi, fondatore e direttore creativo di de Grisogono. “Milano è per noi una vetrina ideale che ci permetterà di esprimere i nostri valori di creatività audace, glamour, stile unico e inconfondibile. Accoglieremo i clienti nel nostro salotto con l’intenzione di presentare un’offerta esclusiva in termini di gioielleria, alta gioielleria e orologeria, con un servizio impeccabile”.

Salotto de Grisogono, all'interno di Pisa Orologeria
Salotto de Grisogono, all’interno di Pisa Orologeria

“È un marchio di grande prestigio ed esclusività che porterà un grande valore alla nostra proposta. Lo spazio riservato a de Grisogono accoglierà la clientela con la sua peculiare eleganza” aggiunge Chiara Pisa, amministratore delegato di Pisa Orologeria.

Il Salotto de Grisogono si sviluppa su uno spazio di circa 30 metri quadri al secondo piano del flagship store di Pisa Orologeria. È, quindi, una boutique nella boutique. Nello spazio sono rappresentate le maggiori collezioni di de Grisogono, come Allegra, Ventaglio e Vortice, ma anche pezzi unici di alta gioielleria e di orologeria.





Anello in oro bianco, diamanti e onice. L'oro è sottoposto a un bagno di palladio per renderlo più brillante
Anello in oro bianco, diamanti e onice. L’oro è sottoposto a un bagno di palladio per renderlo più brillante

Bracciale della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono
Bracciale della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa, diamanti e cacholong cabochon
Anello in oro rosa, diamanti e cacholong cabochon
Orecchini in oro bianco, diamanti e onice della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono
Orecchini in oro bianco, diamanti e onice della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono







Pisa Diamanti, a Milano nuovo brand e salone

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A Milano nasce il brand Pisa Diamanti, e un nuovo salone di Pisa Orologeria ospita sei big dell’alta gioielleria ♦︎

Milano è la capitale italiana della moda, del design, dell’economia. Ma anche dei gioielli. Certo, a Valenza e Vicenza si producono. Ma a Milano si vendono, specialmente nel cosiddetto Quadrilatero, cioè l’area attorno a via Monte Napoleone. Ed è proprio qui che si trova uno dei più storici palcoscenici della gioielleria, e non solo. Pisa Orologeria, in via Verri, è meta dei pellegrini del lusso, italiani e stranieri, che cercano pezzi spesso straordinari. E lì li trovano. Ora ne potranno scegliere ancora di più, perché Pisa Orologeria presenta due novità. La prima è il proprio brand di alta gioielleria, Pisa Diamanti. La seconda novità riguarda, invece, l’apertura di un ampio secondo piano.

La collezione Pisa Diamanti diventa oggi in un vero e proprio brand di alta gioielleria, nato dal desiderio di Maristella e Chiara Pisa di esprimere in una linea di gioielli i propri valori e la propria visione.

Pisa Diamanti, anello eternity
Pisa Diamanti, anello eternity

I gioielli che Pisa Orologeria realizzava senza trasformare l’offerta in un marchio, ora sono collegati da un brand forte. Quello che è definito un tocco di femminilità all’universo della gioielleria si concretizza una collezione dalle montature volutamente essenziali per valorizzare ciò che rende un gioiello davvero prezioso: i diamanti. Della collezione presentata fanno parte collane e bracciali tennis, solitari, orecchini e pendenti punti luce. Montature classiche, pietre di prima qualità e una griffe a forma di lancetta, impreziosita da un’incastonatura di diamanti, sono le linee guida del brand milanese. Ci sono anche gemelli, anelli chevalier e perfino bracciali tennis in oro e diamanti per uomo. “Pisa Diamanti dà continuità ai valori che da sempre ci caratterizzano secondo la nostra tradizione: sobrietà, eleganza, attenzione ai dettagli e ricerca costante della qualità”, commenta Maristella Pisa, presidente di Pisa Orologeria. “Pisa Diamanti à l’evoluzione del rapporto con la nostra clientela femminile, alla quale da sempre abbiamo dedicato un occhio di riguardo anche nel mondo dell’orologeria”, aggiunge Chiara Pisa, amministratore delegato.

Alta gioielleria e diamanti trovano posto al secondo piano del flagship store.

Il secondo piano di Pisa orologeria
Il secondo piano di Pisa orologeria

Oltre a quelli di Pisa Diamanti, nel salone luminoso e vellutato si trova il meglio di sei marchi di alta gioielleria. Ce n’è per tutti i gusti: Boucheron, Chaumet, Chopard, de Grisogono, Messika e Tamara Comolli. Insomma, dalla alta gioielleria più classica a quella scanzonata, ma sempre sul gradino più alto del podio. “È un nuovo punto di contatto con la clientela femminile, alla quale da sempre abbiamo dedicato un occhio di riguardo anche nel mondo dell’orologeria”, continua Chiara Pisa. “Una nuova avventura che, a partire da settembre 2018, vede il secondo piano del Flagship Store destinato all’universo diamanti, oggi rinominato il Salone dei Gioielli”.

Il progetto è stato curato da Vittorio Carena Studio. La superficie è organizzata con un grande ovale di oltre 100 metri quadri, che ospita i marchi, più uno spazio satellite dedicato al Salotto de Grisogono. Banchi circolari e teche imperiali in metallo e tessuti preziosi sono sovrastati da un’installazione di vetro e luce e accolti da un grande tappeto dalle tonalità pastello. Vero lusso, ma sobrio, molto milanese.





Anello solitario con diamante taglio a cuore
Anello solitario con diamante taglio a cuore

Anello con diamanti a aglio ovale, navette, pera
Anello con diamanti a aglio ovale, navette, pera
Anello solitario con diamante taglio a pera
Anello solitario con diamante taglio a pera
Anello chevalier in oro rosa
Anello chevalier in oro rosa

Il salotto de Grisogono al secondo piano di Pisa Orologeria, a Milano
Il salotto de Grisogono al secondo piano di Pisa Orologeria, a Milano







VicenzaOro: numeri in bianco e nero





I numeri di VicenzaOro September: il bilancio sembra rosa. Ma qualche ombra c’è ♦︎

Si dice che il silenzio è d’oro. Ma anche l’ottimismo brilla parecchio. Quello di VicenzaOro è addirittura scintillante. Abbassato il sipario anche sull’edizione autunnale 2018, è il momento di tirare le somme. La società organizzatrice di VicenzaOro, Italian Exhibition Group, sprizza ottimismo. I visitatori, si legge nel comunicato ufficiale, “rimangono in linea con quelle dell’edizione di settembre 2017, oltre 20.000”. Per la verità lo scorso anno erano stati 23.000. Sempre secondo il comunicato, sono stati invece 1500 i buyer presenti “tra cui i rappresentanti dei grandi department stores americani e delle più importanti catene cinesi ed europee” che sono stati invitati grazie al contributo economico dell’Ice.

Manca, invece il numero totale di operatori, che lo scorso anno erano saliti a quota 14.385.

L'area Design Room a VicenzaOro September
L’area Design Room a VicenzaOro September

Una dimenticanza forse causata dall’incresciosa coincidenza di VicenzaOro con le più importanti festività ebraiche, che hanno indotto molti operatori, sia della gioielleria che delle gemme, a non essere presenti alla manifestazione. Nel comunicato non si fa cenno neppure al numero di aziende presenti. Lo scorso anno i brand (non le aziende) erano stati indicati in 1300. Quest’anno le aziende presenti nella lista ufficiale sono state 1158 (speriamo di aver contato bene). Effetto Baselworld? Forse no, ma una limatura sembra esserci stata.

In compenso, è salito a 117 il numero dei Paesi presenti e questo rende VicenzaOro ancora più internazionale. È stato registrato un boom dei visitatori cinesi (+73%) per effetto dell’abbassamento dei dazi di importazione. Tra l’altro, due cittadine del Paese asiatico sono state sorprese a rubare e arrestate. In crescita consistente anche le visite dagli Stati Uniti (+23%), mentre risultano stabili quelle dagli Emirati Arabi Uniti, e dai Paesi europei. Arrivederci a gennaio.





VicenzaOro September 2018
VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis

Booth di Palmiero a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis
Booth di Palmiero a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis
Booth di Nanis a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis
Booth di Nanis a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis
Booth di Tirisi a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis
Booth di Tirisi a VicenzaOro September 2018 ©Gioiellis

Banner di VicenzaOro
Banner di VicenzaOro ©Gioiellis







Da Christie’s un rosa da 50 milioni

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Un eccezionale diamante rosa da 19 carati in vendita da Christie’s a Ginevra ♦︎

Se vi piace il rosa segnatevi questa data sul calendario: 13 novembre 2018. Quel giorno Christie’s Geneva presenterà The Pink Legacy, il più grande e raffinato diamante Fancy Vivid Pink mai offerto all’asta dalla casa londinese. Il diamante pesa quasi 19 carati, ha un taglio rettangolare e sarà messo in vendita al Four Seasons Hotel des Bergues di Ginevra. La pietra proviene dalla famiglia Oppenheimer ed è stimato tra 30 e 50 milioni di dollari. The Pink Legacy sarà esposto in un tour mondiale prima di essere messo all’asta.

Il diamante è stato giudicato di tonalità Vivid, il più alto livello di colorazione per un diamante, dal Gemological Institute of America.

The Pink Legacy
The Pink Legacy

I diamanti colorati Vivid sono le gemme con una maggiore saturazione. Il taglio rettangolare è tradizionalmente utilizzato per le pietre bianche. Ma anche il peso che è considerato eccezionale: la maggior parte dei diamanti rosa di questo colore pesa meno di un carato. The Pink Legacy è anche internamente molto puro: un altro aspetto estremamente raro nei diamanti rosa, dove il colore è formato dalla pressione e dallo slittamento del reticolo cristallino che tipicamente causa imperfezioni nella pietra. Inoltre, si classifica come un diamante di tipo IIa, con poco o nulla azoto all’interno, come solo meno del 2% delle gemme. Le pietre di tipo IIA sono alcuni dei diamanti chimicamente più puri, spesso con trasparenza e brillantezza eccezionali. Uno dei diamanti rosa più celebrati è il Williamson, trovato nella miniera Williamson situata in Tanzania nel 1947. Fu regalato come regalo di nozze dal Dr. John Williamson, il proprietario della miniera, alla Regina (allora Principessa) Elisabetta.

Il diamante Pink Legacy in un anello
Il diamante Pink Legacy in un anello

I diamanti rosa sono tra i più ambiti dai collezionisti. Finora solo quattro diamanti rosa Vivid di oltre dieci carati sono stati messi in vendita all’asta. Il massimo è stato raggiunto nel novembre 2017, quando Christie’s Hong Kong ha venduto The Pink Promise, un diamante rosa vivido a forma ovale di poco meno di 15 carati per 32,5 milioni di dollari, che ha stabilito e rimane il prezzo record d’asta mondiale per carato per ogni diamante rosa. Federico Graglia





The Pink Promise, diamante ovale fancy vivid pink diamond di 14.93 carati. Venduto per 32,163 milioni di dollari a Hong Kong
The Pink Promise, diamante ovale fancy vivid pink diamond di 14.93 carati. Venduto per 32,163 milioni di dollari a Hong Kong

Anello con diamante rosa venduto nel 2015 da Christie's a Ginevra
Anello con diamante rosa venduto nel 2015 da Christie’s a Ginevra

The Perfect Pink, diamante rosa venduto per 23,3 milioni di dollari
The Perfect Pink, diamante rosa venduto per 23,3 milioni di dollari







Da Coronet una custodia con 6576 diamanti




Una custodia per iPhone ricoperta di diamanti. Come uno stick per rossetto: sono i nuovi record di Coronet ♦︎

Un record, un primato, un podio, fanno sempre un certo effetto. Ma forse non emozionano troppo Aaron Shum, fondatore di Coronet e presidente di Aaron Shum Jewelry Limited di Hong Kong: lui ai primati è abituato. Qualche anno fa ha presentato una chitarra elettrica unica al mondo: una Fender American Deluxe Jazz Bass con 16.033 cristalli Swarovski. Nel 2015 è stata la volta della chitarra più preziosa del mondo: una Gibson coperta di diamanti del peso di 400 carati, 1,6 chilogrammi di oro 18 carati, del valore di 2 milioni di dollari. A marzo ha sorpreso tutti con una borsa forma di bottiglia di Coca-Cola tempestata con 9888 diamanti. E nel 2018 ha conquistato un altro primato con una custodia per iPhone ricoperta da 6576 diamanti, per un peso di 16,95 carati. Quando si dice primato non è per modo di dire.

A VicenzaOro mister Aaron Shum ha ricevuto il certificato da parte del Guinness World Records.

Aarin Shum riceve i due certificati del Guinness World Records
Aarin Shum riceve i due certificati del Guinness World Records

In effetti, è difficile che qualcuno possa realizzare una custodia per cellulare più preziosa di questa. Ma non solo. Perché Coronet ha presentato anche un altro oggetto da primato: uno stick per rossetto, anche questo ricoperto da piccoli diamanti. In questo caso i diamanti sono  2216, per 18,6 carati. Anche il rossetto ha ricevuto un certificato che attesta il record mondiale. Coronet, però, sottolinea anche l’innovativo setting, che permette ai diamanti di galleggiare in un materiale assolutamente trasparente, che è usato anche per la fabbricazione di vetro a prova di proiettile. E questo consente di evitare l’uso di rebbi metallici.





La custodia per iPhone ricoperta da 6576 diamanti, per un peso di 16,95 carati
La custodia per iPhone ricoperta da 6576 diamanti, per un peso di 16,95 carati

Il rossetto in oro con 2216 diamanti, per 18,6 carati
Il rossetto in oro con 2216 diamanti, per 18,6 carati

Aaron Shum
Aaron Shum







Potere & Gioielli, una mostra scopre gli intrecci





I simboli del potere: tiare e corone in una mostra al Museo del Gioiello di Vicenza ♦︎

Non solo i gioielli servono a sottolineare il corpo di chi li indossa, non solo mostrano il gusto di chi li sceglie e non solo sono un indice di ricchezza. Sono anche, in alcune occasioni, simboli del potere. Come tiare e corone, medaglie e spille, anelli e diademi. A loro, ai gioielli del potere, è dedicata la nuova mostra al Museo del Gioiello di Vicenza, all’interno della Basilica Palladiana. Il museo è il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello ed è gestito da Italian Exhibition Group (società che organizza anche VicenzaOro) in partnership con il Comune di Vicenza.

Tiara della collezione Ballarino Cavour
Tiara della collezione Ballarino Cavour

La nuova mostra temporanea si intitola I Gioielli del Potere: Corone e Tiare ed è curata da Alessandra Possamai (22 settembre-17 marzo 2019).

Sotto le teche si trova un’accurata selezione di corone e tiare provenienti da tempi e contesti diversi, dall’alta gioielleria alla moda. “La mostra rappresenta un excursus tra le corone e le tiare del passato e del presente, e pone l’attenzione su quello che sono e quello che sono state. Un vero e proprio salto nel gusto e nello stile di epoche diverse attraverso opere di grandi artisti”, spiega la curatrice, Alessandra Possamai. “Un mondo, tuttavia di interesse creativo, un banco di prova per orafi e designer contemporanei. I preziosi manufatti protagonisti della mostra sono segno dell’eccellenza dell’arte orafa, caratterizzata da cura del dettaglio e qualità del lavoro, che ha reso grande il Made in Italy nel mondo”.

“Da sempre la moda assorbe e partorisce forti valori iconici e le corone sono potenti ispirazioni per il loro immediato e universale simbolismo. Siamo molto orgogliosi di questa nuova mostra temporanea: Alessandra Possamai ha saputo intrecciare tempi e contesti diversi, presentando corone e tiare dall’alta gioielleria alla moda, confermando e ampliando lo spirito pluralistico e inclusivo del Museo del Gioiello”, aggiunge Alba Cappellieri, direttore del Museo del Gioiello.




Corona, 2018, in oro, argento, diamanti taglio rosa, corallo rubrum. Collezione dell'autore Platimiro Fiorenza
Corona, 2018, in oro, argento, diamanti taglio rosa, corallo rubrum. Collezione dell’autore Platimiro Fiorenza

Corona, 1986. Realizzata per la parte di Re Oaudio in Amleto interpretato da Alain Batas, riduzione cinematografica di Franco Zeffirelli. Lastra in argento sbalzata a mano con pietre dure. Archivio Gerardo Sacco
Corona, 1986. Realizzata per la parte di Re Oaudio in Amleto interpretato da Alain Batas, riduzione cinematografica di Franco Zeffirelli. Lastra in argento sbalzata a mano con pietre dure. Archivio Gerardo Sacco







Un blu da 15 milioni





A Hong Kong in vendita un diamante blu di 5 carati: è il re dell’asta di Sotheby’s. Ma c’è anche Wallace Chan ♦︎

Torna la stagione delle grandi aste e tornano pietre mirabolanti, gioielli da favola, pezzi da collezione. L’appuntamento del 3 ottobre a Hong Kong del 3 ottobre con l’asta di Magnificent Jewels di Sotheby’s, per esempio, registra in catalogo diversi pezzi interessanti. Il re, secondo le stime, potrebbe essere un anello con diamante fancy vivid blu di 5 carati.

Il diamante, come nelle migliori tradizioni, ha anche un nome: Ai, parola che cinese significa amore.

Anello con diamante fancy vivid blu di 5 carati
Anello con diamante fancy vivid blu di 5 carati

La stima dell’anello è di 12,5-15,3 milioni di dollari. Ma, naturalmente, quando si parla di aste a Hong Kong entra in gioco la giada. All’asta c’è, per esempio, una collana composta da 51 perle di giadeite di colore verde smeraldo, con una translucenza giudicata “molto buona”. La collana è chiusa con un fermaglio di diamanti firmato Chaumet. Due bracciali di giada color lavanda, invece, sono talmente preziosi che saranno venduti separatamente. La stima massima di vendita sfiora i 900.000 dollari l’uno.

Un altro pezzo da collezione è firmato da Wallace Chan, artista-designer che vive e lavora a Hong Kong.

Anello con tanzanite di 35,42 carati, calcedonio e diamanti montati su titanio di Wallace Chan
Anello con tanzanite di 35,42 carati, calcedonio e diamanti montati su titanio di Wallace Chan

In catalogo spicca un anello con tanzanite di 35,42 carati, calcedonio e diamanti montati su titanio. Sempre di Wallace Chan è un paio di orecchini. Tra i gioielli, spicca anche un paio di orecchini con diamanti gialli vivaci a taglio brillante europeo antico del peso di 51,17 carati, valutati tra 4,8 e 6,1 milioni. Il disegno del gioiello si ispira ai frutti di melone.

In asta anche una selezione di collane da gioiellieri come Van Cleef & Arpels e David Morris, oltre a una suite vintage Bulgari e una selezione curata di gioielli principalmente degli anni Cinquanta e Sessanta proveniente da una “illustre” collezione privata.





Anello con rubino di Bulgari
Anello con rubino di Bulgari

Bracciale di giada lavanda
Bracciale di giada lavanda
Collana di giada con fermaglio di diamanti
Collana di giada con fermaglio di diamanti
Orecchini pendenti con giada e diamanti di Wallace Chan
Orecchini pendenti con giada e diamanti di Wallace Chan

Orecchini con diamanti gialli
Orecchini con diamanti gialli







I gioielli dei Millenials





Un’indagine sui Millenials rivela i gioielli preferiti dai giovani. Il tipo più indossato è… ♦︎

Ci sono giganti della gioielleria che sono in allarme: i Millenials, la generazione nata a cavallo dell’anno Duemila, ameranno ancora i diamanti, le costose parure, le collane con pietre preziose? Alla domanda ha cercato di rispondere una ricerca internazionale, condotta dal Politecnico di Milano, dedicata proprio ai Millenials. La ricerca è stata condotta su oltre 500 giovani (351 ragazze e 170 ragazzi di 30 Paesi, per il 65% italiani). Il risultato è stato presentato a Homi, la fiera (anche) dei bijoux che si è svolta a Milano dal 14 al 17 settembre, con 650 espositori nei padiglioni dedicati al fashion jewel.

Giovane millenial con bijoux
Giovane millenial con bijoux

La conclusione dello studio dovrebbe tranquillizzare chi produce gioielli: più dei due terzi dei giovani intervistati li indossa.

Ma, attenzione: non è chiaro quale sia il valore venale attribuito. Anzi, secondo la ricerca, i giovani sono indifferenti al materiale con cui sono realizzati i gioielli: preziosi e bijoux. Il valore che i giovani cercano non è nel materiale o nella foggia, ma nel piacere che ogni accessorio evoca. Insomma, a essere più attraente è più il lato emozionale, la storia che un gioiello può raccontare.

Il 52% delle ragazze sceglie di indossare orecchini
Il 52% delle ragazze sceglie di indossare orecchini

La scelta ricade principalmente sugli orecchini (al 52% scelti per la loro praticità), seguono anelli (44%), collane (37%) e bracciali (32%).

Non sorprende, invece, che i più giovani indossino gioielli nel tempo libero, a scuola o al lavoro. A parte gli acquisti di bijoux nei mercatini (28%), probabilmente anche per i minori costi, è interessante il dato che  piacciano i gioielli di designer indipendenti (25%) che sono seguiti attraverso i profili social o il web, sono prima valutati online, ma anche in negozi specializzati. Insomma, meno bijoux di tipo industriale, e più prodotti esclusivi o con caratteristiche uniche.

Un dato meno positivo, invece, è la tendenza dei ragazzi a comprare fondamentalmente d’impulso. Insomma, con meno informazioni tendono ad acquistare la prima cosa che li emoziona. Le ragazze Millenials avranno gusti diversi ma, come le loro madri, amano ricevere gioielli in regalo (è capitato al 39% delle intervistate), anche se qualcuna (circa il 24%) sceglie di acquistarli personalmente.

Quale stile predilige un Millenials? Nessuno in particolare, anche se la scelta è principalmente su gioielli minimal o classici. Per due terzi dei ragazzi intervistati gioielli e bijoux hanno un significato particolare e rappresentano anche un ricordo, il simbolo di una relazione o di un momento speciale della loro vita. Ma questo vale anche per i loro genitori.





Giovane millenial sbarazzina
Giovane millenial sbarazzina

Collana di Elena Valenti
Collana di Elena Valenti
Bijoux di Francesca Bianchi
Bijoux di Francesca Bianchi
L'area di Gemmarium a Homi
L’area di Gemmarium a Homi
Bijoux di Guendalina Bottega Creativa
Bijoux di Guendalina Bottega Creativa

Orecchini di Le Camille
Orecchini di Le Camille







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