Bjanca Judith, brand di Verona creato dalla giovane designer Giuditta Ambrosini ♦︎
Si chiama Giuditta Ambrosini. Un nome molto italiano e poco esotico. Forse per questo ha sentito il desiderio di trasformarlo come l’argento che utilizza per i suoi gioielli. È nato così il brand Bjanca Judith: un modo per esprimere la creatività della giovane designer di Verona, che ha una laurea in Arti Visive e dello Spettacolo, la specializzazione in Progettazione e Produzione delle Arti Visive allo Iuav di Venezia, e un corso intensivo di design del gioiello alla Lao di Firenze. Non solo: Giuditta è una ragazza dalle molte risorse. È anche fotografa, videomaker e artista, con partecipazioni a varie esposizioni.
Premesso questo, i gioielli di Bjanca Judith hanno il merito di costare poco ma, allo stesso tempo, sfoggiare una forma unica. Sono gioielli che hanno una firma nel loro stesso volume. Un gioiello minimale, li descrive la designer, realizzato sempre artigianalmente: «Me ne occupo personalmente, dal progetto alla finitura, lavoro di lima, calibri, fresa e lucidatrice». Prezzi: per i pezzi più grandi non si superano i 200 euro. Una curiosità: i prezzi sono spesso diversi per lo stesso gioiello, con un minimo e un massimo legato alle misure del gioiello (per esempio un bracciale può essere più o meno largo) e, ovviamente, al peso del metallo utilizzato. Una trasparenza apprezzabile e non (purtroppo) diffusa. Giulia Netrese
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