Collana Imperial Acanthus
Collana Imperial Acanthus

Alessio Boschi, la Roma imperiale al Couture





Alessio Boschi al Couture Show: uno dei grandi artisti del gioiello mostra all’evento di Las Vegas le ultime creazioni ♦︎

Le autostrade creative di Alessio Boschi portano in due differenti luoghi: il primo è la tradizione della cultura classica, tra architettura e scultura dell’Italia, miniature e Rinascimento.

Al Couture Show, per esempio, Alessio Boschi non trascura questo filone creativo, quello ispirato all’arte classica, a partire da quella dell’antica Roma. Come testimonia la grande collana, che si accompagna a un anello e a un paio di orecchini, sotto il nome di Imperial Acanthus. Le foglie di acanto sono un ornamento che fu utilizzato nell’architettura greca e romana. In epoca romana dall’unione della parte inferiore del capitello corinzio, con le foglie d’acanto, e del capitello ionico nacque il capitello composito. L’acanto aveva un forte valore simbolico, in relazione con la propaganda augustea di un ritorno all’età dell’oro e al culto di Apollo. Età dell’oro che è evocata nella collana con straordinarie perle di Tahiti e pietre preziose, assieme a due camei sempre decorati con figure classiche.

Collana Imperial Acanthus
Collana Imperial Acanthus

È uno stile coerente con un altro pezzo eccezionale di Alessio Boschi, una collana in puro stile neoclassico. Un salto millenario che, però, ha per soggetto la stessa antichità di epoca classica. In questo caso si tratta di un collier prezioso e fedele al gusto ottocentesco: 18 fili di perle Baby Akoya di colore naturale e un grande, magnifico, autentico cammeo. Infatti, la conchiglia con la boccoluta testa di Zeus rimanda a Tommaso Saulini, il più famoso incisore romano dell’epoca. Le sue opere erano un must-have nell’Ottocento, un souvenir della Città Eterna irrinunciabile per l’alta borghesia e l’aristocrazia internazionale che passava a Roma per il Grand Tour. In più, il gioielliere italiano, alla stregua dei raffinati dandy di allora, sì è ispirato a Canova e a Thorvaldsen, disseminando nella montatura stilemi presi dalla tradizione scultorea greca e latina: un tripudio di palme, di foglie di acanto, di ghirlande sono incisi sul retro.

Collier neoclassico, Alessio Boschi
Collier neoclassico, Alessio Boschi

Questa cura per il dettaglio, per la finitura anche nelle parti più nascoste è proprio la firma di Boschi. E, ancora, c’sul gioiello c’è il rosso smorzato delle perle di rubellite, una sfumatura amata da Napoleone e utilizzata anche nell’arte egizia. Ma la vera sorpresa sono i pezzi che compongono il gioiello: la frangia di perle pendente si stacca e può essere usata come spilla. Funzione già presente in origine (e per fortuna mantenuta) del cammeo che è solamente inserito nella nuova struttura. Un sistema basculante fa apparire il giorno e la notte delle tombe medicee, un tuffo nel Rinascimento che richiama l’età classica.

La collana con il cameo-spilla staccato
La collana con il cameo-spilla staccato

Ma il secondo luogo di creatività di Alessio Boschi è quello della natura, con un’alta gioielleria che piacerebbe anche a Greta Thunberg. Per esempio, con l’anello Melting Arctic: un gioiello che è un piccolo mondo, come spesso avviene per le creazioni di Alessio Boschi. L’anello è costruito su una fascia in oro bianco 18 carati tempestata di diamanti bianchi e micro Paraiba. La cupola dell’anello è un topazio bianco scolpito, che sembra un ghiaccio che si scioglie a causa del riscaldamento globale. Insomma, alta gioielleria con un messaggio sociale. La cupola, però, si apre e all’interni si trovano tre orsi, una mamma orsa con due cuccioli, circondati da una serie di pietre di luna blu, che rappresentano gocce d’acqua e rami di ghiaccioli incastonati con gemme scintillanti.

Alessio Boschi, Artic Ring
Alessio Boschi, Artic Ring

Attenzione: i cuccioli sono separati dalla madre a causa di strati di ghiaccio sciolti glassato quarzi, galleggianti a parte. Insomma, un gioiello e allo stesso tempo un teatro, con i solchi che sottolineano la distanza tra un ghiaccio e l’altro sottolineati da smalto blu scuro (il mare che crea le fratture nel ghiaccio) mentre gli orsi bianchi sono attaccati a pezzi di ghiaccio e sono scolpiti in noce di Tagua, albero del Sud America, chiamato anche avorio vegetale.

Inoltre, l’anello può stare in piedi a causa del suo fondo piatto scolpito con increspature concentriche che imitano i cerchi creati da una goccia quando cade su una superficie d’acqua, un altro riferimento al ghiaccio che si scioglie nella regione artica a causa dei cambiamenti climatici.




Il retro dell'Artic Rinf
Il retro dell’Artic Rinf
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Il cameo neoclassico sulla collana
Il cameo neoclassico sulla collana
Spilla a cameo con l'effige di Zeus
Spilla a cameo con l’effige di Zeus







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