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Come scegliere una collana di perle vere

Volete acquistare una collana di perle vere? Volete aggiungere nel vostro cassetto una collana di perle naturali perché vi manca questo indispensabile gioiello? Ottima idea. Ma dovete fare attenzione perché le perle non sono tutte uguali. Leggete quali sono le differenze e come scegliere una collana di perle naturali.

Collana di perle naturali, diamanti e rubini
Collana di perle naturali, diamanti e rubini

Forse vi sarete accorti che in giro ci sono un sacco di gioielli che costano davvero poco e utilizzano le perle, specialmente per le collane. Di sicuro non si tratta di vere perle, ma di perle sintetiche, imitazioni create in una fabbrica di finte perle. Se volete una collana di perle vere, naturali, dovete spendere un po’ di più. Ma ne vale la pena, perché una collana di perle è un gioiello classico che ha due vantaggi: si può indossare praticamente con qualsiasi vestito e in ogni occasione. E, inoltre, manterrà o aumenterà di valore nel tempo.

Collana in oro 18 carati con diamanti colorati e perle barocche multicolori
Collana in oro 18 carati con diamanti colorati e perle barocche multicolori

Se cercate una collana di perle naturali, però, dovrete scegliere tra due diversi tipi di perle: quelle coltivate e quelle naturali. Qual è la differenza? Lo spieghiamo subito.

Cominciamo subito a dire, però, che tutte e due i tipi di perle, quelle coltivate e quelle naturali, sono autentiche perle.

Una perla coltivata è una perla in tutto e per tutto. Si forma, infatti, all’interno di un’ostrica o di un mollusco proprio come le perle non coltivate. La differenza è che nelle perle coltivate le sfere perlacee che finiranno sulla vostra collana sono il frutto di un’azione umana. Nelle grandi farm in cui sono immerse, nelle conchiglie sono inseriti dei minuscoli elementi irritanti oppure minuscole perline attorno a cui si forma poi una perla più grande. Questo sistema è nato in Giappone alla fine dell’Ottocento e a inventarlo è stato Kokichi Mikimoto, che ha poi brevettato questo processo. È un lavoro in grande stile: per esempio, un gioielliere e produttore di perle come Autore, in Australia, ricava ogni anno circa 350.000 perle dalle sue farm acquatiche.

Una farm per la coltivazione delle perle
Una farm per la coltivazione delle perle

Le perle coltivate hanno un altro vantaggio: il controllo dei produttori consente di avere ostriche che producono molto in fretta e con una maggiore costanza. Sono perle autentiche di alta qualità, con una grande varietà di colori e dimensioni, e sono vendute a un prezzo moderato (ma non pensate che siano a buon mercato).

Coltivare le perle, in acqua salata oppure in acqua dolce, consente anche di ottenere dimensioni e colori diversi più facilmente. Sono molte, infatti, le sfumature che possono avere le perle. Oltre quelle bianche esistono perle dorate, violacee, tendenti al blu, rosa. Inoltre, possono avere dimensioni e volumi differenti oltre alla classica sfera.

Perle sulla spiaggia
Perle sulla spiaggia

 Tutto sulle perle

Le perle naturali, invece, sono definite così perché sono formate senza l’intervento umano. È il caso che spinge all’interno dell’ostrica o del mollusco un granello di sabbia o un’impurità attorno a cui si forma la madreperla. Ovviamente, è un evento piuttosto raro. Inoltre, la perla si forma in un tempo più lungo rispetto alle perle coltivate. Per questa ragione le perle naturali costano molto di più di quelle coltivate. Il grande numero di navi e l’inquinamento hanno aumentato la difficoltà nell’individuare un mollusco con perla naturale: solo una conchiglia su migliaia contiene una perla che si è formata in natura. Un filo di perle naturali dei Mari del Sud, per esempio, può costare anche 100.000 euro o dollari. E il fatto che le perle naturali siano sempre più rare fa prevedere che costeranno sempre di più.

Collana di Cartier con perle naturali
Collana di Cartier con perle naturali

In conclusione: sia le perle coltivate sia le perle naturali sono perle autentiche. Ma tutte le perle, sia quelle coltivate sia quelle naturali possono essere molto diverse. È importante, quindi, acquistare una collana di perle da un venditore di fiducia, meglio se con un certificato di garanzia di un laboratorio o di un istituto gemmologico.

Collana di perle naturali grigie e diamanti
Collana di perle naturali grigie e diamanti

Rosa Van Parys tra architettura e gioielleria

Spesso i gioiellieri si ispirano all’architettura, specialmente per i gioielli art déco. Ma è piuttosto raro che un gioielliere svolga anche la professione di architetto. E questa è proprio la storia di Rosa Van Parys, che anni fa al Couture Design Awards è arrivata in finale nella categoria Best in Pearls. Eppure la gioielleria non è stata una scelta casuale e neppure forzata. Lo studio di architettura e design Rosa Van Parys aveva successo quando lei ha deciso di lanciare la sua Maison nel 2017 e la prima collezione di alta gioielleria.

Collana con perla di Tahiti e perle Akoya, tsavoriti e zaffiri rosa
Collana con perla di Tahiti e perle Akoya, tsavoriti e zaffiri rosa

La designer, nata in Ecuador, ha studiato in Europa, si è laureata in architettura e negli Stati Uniti alla Harvard Graduate School of Design e ora vive e lavora a Westlake Village, sobborgo a nord di Los Angeles. Inutile aggiungere che i suoi gioielli conservano un’ispirazione legata alla geometria e al disegno architettonico. Il focus, infatti, è sulla composizione, l’equilibrio, la forma, la simmetria e il colore. Le perle sono un elemento fondamentale per la designer, che ha lanciato anche pezzi di una linea di gioielli da uomo, che include anche elaborati pendenti a forma di pugnale. Anche perché, anche se progetta gioielli, Rosa Van Parys non ha abbandonato l’attività legata all’architettura: assieme al marito dirige uno studio di dieci persone.

Anello Anaconda, in oro giallo e brunito, tsavoriti, zaffiri rosa
Anello Anaconda, in oro giallo e brunito, tsavoriti, zaffiri rosa
Collana in oro giallo con perle Akoya
Collana in oro giallo con perle Akoya
Collana in oro giallo con pavé di diamanti
Collana in oro giallo con pavé di diamanti
Collana dedicata al tennis in oro giallo, con pavé di diamanti e di zaffiri rosa
Collana dedicata al tennis in oro giallo, con pavé di diamanti e di zaffiri rosa
Collana in oro giallo e brunito, perla di Tahiti, zaffiri rosa
Collana in oro giallo e brunito, perla di Tahiti, zaffiri rosa

Perle e design di Alessandra Donà

È rimasta fuori dai radar dei media, eppure Alessandra Donà ha conquistato un posto non secondario sul mercato dei gioielli, specialmente quello che punta sull’export. Il marchio, infatti, partecipa regolarmente a fiere di settore come quella di Singapore o il Jck a Las Vegas. Segno che i gioielli del brand di Vicenza incontrano il gusto di un pubblico variegato e che ama le linee moderne ed essenziali che caratterizzano collezioni come Friday Night o Timeless, composte da orecchini, collane o anelli in oro con perle e pavé di pietre preziose o semi preziose.

Anello in oro con perla e zaffiri rosa
Anello in oro con perla e zaffiri rosa

Nonostante sia evidentemente ben inserita sul mercato della gioielleria, di Alessandra Donà non si sa molto. Nelle brevi note autobiografiche è indicato che ha mosso i primi passi nel mondo delle perle durante la sua collaborazione con alcune delle più importanti maison internazionali. Ha anche viaggiato per molti anni in Europa e in Oriente, perfezionando la sua esperienza e conoscenza del mercato e delle più importanti regioni di coltivazione delle perle del mondo. Dopo aver prodotto per conto terzi, dal 2009 ha lanciato il marchio con il proprio nome. Tra l’altro, il marchio è stato fondato in un edificio italiano di epoca Rinascimentale, Palazzo Capra Querini, a Vicenza. Alessandra Donà spiega il suo stile con l’intenzione di proporre gioielli «che non si abbandonano alla tentazione di futili tendenze, ma che tracciano il futuro nell’asse immaginario che unisce armoniosamente la grandezza del passato alle espressioni dell’avvenire».

Mono orecchini con perla nera South Sea e labradorite
Mono orecchini con perla nera South Sea e labradorite
Anello in oro con perla
Anello in oro con perla
Anello in oro con perla e tsavoriti
Anello in oro con perla e tsavoriti
Bracciale in oro e tsavoriti
Bracciale in oro e tsavoriti
Collana in oro e pavé di zaffiri rosa
Collana in oro e pavé di zaffiri rosa
Mono orecchino ion oro con perla
Mono orecchino ion oro con perla
Orecchini in oro, perle, zaffiri rosa
Orecchini in oro, perle, zaffiri rosa

Una collezione per i 130 anni di Mikimoto

Compiere 130 anni e sentirsi giovani. È una sensazione che provano i designer di Mikimoto, la Maison giapponese sinonimo di gioielli con le perle, che festeggia l’importante anniversario. E, naturalmente, il modo migliore per festeggiare è presentare una nuova collezione. Il risultato avrebbe soddisfatto Kokichi Mikimoto, il fondatore dell’azienda che nel 1983 ha creato il processo per ottenere le perle coltivate. Oltre alla collezione, per festeggiare l’anniversario Mikimoto ha prodotto video che sottolineano la sostenibilità nella produzione di perle, per implementare un sistema di allevamento a emissioni zero e in grado di raccogliere e riciclare i rifiuti del processo. In precedenza, quando le perle venivano raccolte, i gusci e il resto del mollusco erano gettati: ora Mikimoto riutilizza e ricicla i rifiuti.

Ciondolo Splash con perle Akoya e zaffiri
Ciondolo Splash con perle Akoya e zaffiri

Il collagene e la conchiolina, la proteina della perla, sono estratti per essere utilizzati in cosmetici e integratori alimentari, mentre i gusci di ostriche vengono riproposti per uso decorativo. La collezione per il compleanno numero 130 è un mix di gioielli nuovi e modelli del passato, prodotti in edizione limitata. Le perle, per la maggior parte di tipo Akoya, ma non solo, sono state abbinate a oro bianco, diamanti e zaffiri blu. È una collezione molto varia, con prezzi che partono da 640 dollari per arrivare a 246.000 per la collana di diamanti con pendente composto da una rara perla conch rosa.

Collana con diamanti, oro bianco e perla conch
Collana con diamanti, oro bianco e perla conch
Collana con perle multicolori
Collana con perle multicolori
Spella Giardino misterioso con diamanti e perle conch
Spilla Giardino misterioso con diamanti e perle conch
Orecchini con perle Akoya e zaffiri
Orecchini con perle Akoya e zaffiri

5 regole per scegliere gli orecchini con perle

Come scegliere gli orecchini di perle? Per decidere, guardate che cosa ha indossato Kate Middleton ♦︎

Da sempre le perle, in particolare gli orecchini, sono una scelta obbligata per regine e principesse. Quando, per esempio, il Principe Louis è stato battezzato, nessuno si è stupito che la madre, la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, indossasse orecchini di perle (assieme a un abito Alexander McQueen color crema). Gli orecchini, se siete curiosi, erano del gioielliere londinese Cassandra Goad e costano 4.360 sterline. Ogni perla presenta un piccolo diamante incastonato, circondato da oro giallo 18 carati. Aspetto divertente: il design di questi orecchini è stato ispirato da grappoli di cavolfiori in un mercato siciliano.

Kate Middleton al battesimo del principe Louis
Kate Middleton al battesimo del principe Louis

Cassandra Goad, orecchini Cavolfiore, indossati da Kate Middleton
Cassandra Goad, orecchini Cavolfiore, indossati da Kate Middleton

Insomma, questo è solo un esempio. Gli orecchini di perle sono regolarmente indossati nelle occasioni più diverse. C’è chi sceglie le perle e le abbina ai jeans oppure chi, come Kate Middleton, le utilizza come gioiello classico e sempre di moda anche per le occasioni ufficiali, per le serate e le cerimonie. Secondo l’International Gem Society, le perle bianche hanno un legame con l’innocenza e la purezza. In Asia le perle sono considerate un simbolo di divinità e una potenza superiore grazie all’aspetto esterno e alla forma circolare della gemma. Gli orecchini con le perle, però, non sono tutti uguali. Innanzitutto le perle possono avere forme differenti, non necessariamente circolari. E, inoltre, le perle hanno anche colori differenti: dal bianco perlaceo alle sfumature dorate, verdi o grigio scuro.

Meghan Markle con gli orecchini di perle
Meghan Markle con gli orecchini di perle

Come scegliere gli orecchini con perle

1 Scegliete orecchini con perle pendenti, magari a forma di goccia, se avete un viso piuttosto tondo.

2 Meglio orecchini con perle a bottone, oppure cluster come quelli indossati da Kate Middleton, se avete un viso allungato.
3 Il colore delle perle può anche essere abbinato alla tonalità della pelle. Perle bianche o dorate per chi ha la pelle chiara, perle di Tahiti dal colore grigio o con sfumature violacee per chi ha la pelle bruna o scura.

4 Un paio di orecchini di perle può essere indossato in qualsiasi occasione a patto che sia semplice, come quelli a bottone. Orecchini pendenti, magari abbinati a diamanti o altre pietre preziose è meglio se sono riservati alle serate impegnative.

5 Abbinamento con il vestito: le perle bianche sono neutre e si possono accompagnare con qualsiasi outfit. Le perle colorate, invece, sono da considerare a tutti gli effetti come gioielli da coordinare con il colore dell’abito, come una sciarpa o una spilla.

Orecchini pendenti in oro 18 carati e diamanti con due perle South Sea
Jewelmer, orecchini pendenti in oro 18 carati e diamanti con due perle South Sea
Orecchini in oro bianco e perle di Tahiti, diamanti
Schoeffel, orecchini in oro bianco e perle di Tahiti, diamanti
Orecchini in oro rosa, diamanti e perle rosa
Coscia, orecchini in oro rosa, diamanti e perle rosa
Autore, orecchini della collezione Stars & Galaxies
Autore, orecchini della collezione Stars & Galaxies
Yoko London, orecchini con perle di Tahiti e diamanti
Yoko London, orecchini con perle di Tahiti e diamanti
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Tiffany Signature, orecchini con perle e diamanti
Autore, perle dorate dei Mari del Sud
Autore, perle dorate dei Mari del Sud
La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle
La regina Elisabetta indossa gli orecchini con perle
Orecchini Hoops in fibra di carbonio, perle
Fabio Salini, orecchini Hoops in fibra di carbonio, perle
Orecchini con tormalina bicolore e perle di Thaiti
Assael, orecchini con tormalina bicolore e perle di Tahiti
Orecchini a forma di grappolo d'uva, con perle, platino e diamanti
Verdura, orecchini a forma di grappolo d’uva, con oro, perle, platino e diamanti
Orecchini di perle con diamanti
Mikimoto, orecchini di perle con diamanti
Suzanne Belperron, orecchini in platino con perle e diamanti, anni Cinquanta
Suzanne Belperron, orecchini in platino con perle e diamanti, anni Cinquanta
Clip di perle coltivate di René Bonvin
Clip di perle coltivate di René Bonvin

Attenzione ai gioielli che si rovinano facilmente

Lo sapevate che luce e calore possono rovinare i vostri gioielli? Eppure è così. Sono molti i gioielli che possono essere compromessi a causa di un’esposizione continua alla luce e a una temperatura troppo elevata. E non si tratta della fiamma di un fuoco, ma del semplice calore solare. O magari di un camino. Ecco, quindi, quali gioielli dovete proteggere i vostri gioielli da luce e calore.

Collana con acquamarina e pietre dure
Collana con acquamarina e pietre dure

I gioielli a rischio con la luce

Innanzitutto è meglio precisare: non tutti i gioielli sono sensibili alla luce e al calore e, anche quelli che lo sono, hanno diversi gradi di criticità. Un bracciale in oro 18 carati non avrà eccessivi problemi. I gioielli più a rischio, invece, sono quelli che utilizzano pietre o altri materiali delicati: proprio come avviene per la pelle o per i tessuti, i raggi del sole possono compromettere il loro colore, che può sbiadire. Troppa luce (oltre quella necessaria per un semplice utilizzo del gioiello) può arrivare anche a danneggiare seriamente la loro struttura. I gioielli a rischio sono quelli con materiali delicati come ambra, avorio, perle. Ma anche con pietre preziose come ametista, kunzite, topazio, oppure i cammei realizzati con l’incisione di una conchiglia. Le perle e l’avorio, per esempio, sono elementi che diventano più bianchi se esposti estrema alla luce. Per una perla colorata, come quelle nere di Tahiti, la luce può comportare un danno notevole. L’ambra, al contrario, se esposta al sole per lungo tempo diventa più scura.

Le perle sono tra i materiali più delicati
Le perle sono tra i materiali più delicati

I gioielli a rischio con il calore

Tanto caldo e poi freddo improvviso, per esempio in estate quando si passa dalla spiaggia a un locale con aria condizionata, è un fattore di rischio per i gioielli con pietre. Gli sbalzi improvvisi di temperatura, infatti, possono incrinare le pietre o i materiali più delicati. Le perle, per esempio, potrebbero seccarsi, rompersi e scolorirsi se perdono l’umidità di cui hanno bisogno. Ma anche pietre come gli opali possono cambiare colore e diventare improvvisamente bianchi o scuri, e sulla superficie possono comparire minuscole crepe, che a lungo andare possono compromettere la struttura stessa della pietra. C’è, inoltre, un altro motivo per temere il calore. Molte pietre preziose colorate, infatti, sono sottoposte a un forte calore per migliorare il colore e, in alcuni casi, per renderle anche più trasparenti. Non solo: sono spesso trattate anche con solventi, vapore e pulitori ad ultrasuoni. Questi trattamenti possono rendere la gemma più attraente, ma anche più delicata. Insomma, non lasciate un anello con pietre al sole per lungo tempo.

I rubini sono stati messi in un recipiente al centro del fuoco, dove vengono riscaldati
Birmania, i rubini sono stati messi in un recipiente al centro del fuoco, dove vengono riscaldati per ravvivarne il colore

Queste sono le gemme più delicate

Secondo la classifica stilata dal Gia, tra le pietre più suscettibili al calore e ai cambiamenti di temperatura, indipendentemente dal fatto che vengano trattate o meno, ci sono tanzanite, feldspato (pietra di sole e pietra luna), fluorite, iolite, kunzite, lapislazzuli, malachite, opale, topazio, turchese, zircone.

Riparazione di un gioiello con pietra danneggiata
Riparazione di un gioiello con pietra danneggiata
Gli opali sono pietre particolarmente delicate
Gli opali sono pietre particolarmente delicate
Orecchini con cammeo su conchiglia sardonica
Orecchini con cammeo su conchiglia sardonica

Che cosa sono le perle akoya?

Che cosa sono le perle akoya? Se avete intenzione di acquistare una collana di perle, oppure orecchini di perle, un bracciale o un anello realizzato con queste piccole sfere prodotte da speciali molluschi, è facile che vi imbattiate nel termine akoya, che distingue un particolare tipo di perle. Ma che cosa sono le perle akoya? Se siete curiosi, scoprite le caratteristiche di queste perle e, naturalmente, l’origine del nome akoya.

Collana di perle akoya
Mazza, collana di perle akoya

Le perle akoya sono una varietà di perle coltivate conosciute per la loro bellezza e lucentezza. Queste perle sono coltivate in acqua salata e sono il frutto di un tipo di ostrica in cui crescono, la Pinctada fucata martensii. Queste ostriche sono coltivate principalmente in Giappone, anche se sono state sviluppate anche tecnologie di coltivazione in altri paesi, come la Cina e la Corea. Le perle akoya sono comunque disponibili in tutto il mondo. Questa varietà di perle sono considerate le perle classiche per eccellenza. Sono state introdotte per la prima volta in Giappone alla fine del XIX secolo, e da allora sono diventate una delle perle più popolari al mondo.

Orecchini in oro giallo e perle Akoya
Orecchini in oro giallo e perle Akoya

Caratteristiche delle perle akoya
Come abbiamo detto, le perle akoya sono apprezzate per la loro lucentezza, ma anche per il loro colore brillante e la loro forma regolare. La lucentezza si riferisce alla capacità della perla di riflettere la luce, creando un effetto luminoso sulla superficie. Il colore delle perle akoya è generalmente bianco o crema, anche se sono disponibili in altre tonalità come rosa, oro e argento. La forma rotonda è considerata la forma ideale per le perle akoya, ma possono essere anche ovali, a goccia o barocche. Le perle akoya sono generalmente più piccole di altre perle coltivate, con un diametro che va dai 2 ai 10 millimetri. Tuttavia, ci sono anche perle akoya più grandi che possono arrivare a 12-13 millimetri. Queste perle sono comunemente usate per creare gioielli come collane, braccialetti e orecchini.

Orecchini con perle akoya
Orecchini con perle akoya di Nimei

Coltivazione delle perle akoya
La coltivazione delle perle akoya inizia con la selezione delle ostriche mature, che vengono poi innestate con un frammento di tessuto di mantello di un’altra ostrica. Questo tessuto stimola l’ostrica a produrre la madreperla, o nacre, una sostanza che ricopre il nucleo del tessuto impiantato, formando la perla.

Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London
Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London

Pulizia delle perle
Le perle akoya sono considerate un simbolo di eleganza e raffinatezza, e sono spesso indossate in occasioni speciali come matrimoni e eventi formali. Sono anche un’ottima scelta per i regali, soprattutto per le donne che apprezzano la moda e il design. Fate attenzione: le perle akoya sono abbastanza fragili, quindi devono essere trattate con cura per evitare graffi o danni. Evitate di esporle a sostanze chimiche o calore ed è meglio pulirle delicatamente con un panno morbido dopo l’uso.

Assael, bracciale in oro con perle Akoya
Assael, bracciale in oro con perle Akoya

L’origine del nome
Il termine akoya deriva dal nome dell’ostrica che produce queste perle, ovvero l’ostrica akoya secondo il nome giapponese (Pinctada fucata martensii). Queste ostriche crescono naturalmente nelle acque costiere del Giappone, dove l’acqua è ricca di nutrienti e minerali che favoriscono la crescita delle perle, e dove le perle akoya sono state coltivate per la prima volta alla fine del XIX secolo. Il termine akoya in giapponese significa acqua salata, il che riflette l’ambiente in cui queste perle vengono coltivate.

Bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato
Alessio Boschi, bracciale della linea Milano con perle Akoya gialle indossato

Che cosa sono le perle maki-e?




La parola maki, in lingua giapponese, significa rotolo, come sa bene chi frequenta i ristoranti di sushi. Maki-e, invece, indica un’antica tecnica di lavorazione delle perle. È piuttosto rara ed è associata alla lavorazione a mosaico.

Orecchini con perle maki-e di Deirdre Featherstone
Orecchini con perle maki-e di Deirdre Featherstone

Questa tecnica consiste nell’aggiungere alle perle lacca e vernice di polvere d’oro 24 carati e minuscole tessere di abalone. Il risultato sono piccole perle decorate e ancora più preziose. Maki-e, in particolare, è una tecnica di verniciatura sviluppata un migliaio di anni fa in Giappone. La lacca è applicata sulla superficie della perla, e poi mescolata con vernice oro o argento in polvere. Il mosaico applicato alle perle è, invece, una tecnica più recente, ma spesso è utilizzata assieme alla lavorazione maki-e. Solo le perle dei Mari del Sud sono utilizzate per creare queste creazioni.

Pendente con perla di Tahiti e pesci Koi di Judi McCormick Jewelry
Pendente con perla di Tahiti e pesci Koi di Judi McCormick Jewelry

Maki-e è una tecnica di decorazione tradizionale giapponese del periodo Edo, che risale a oltre mille anni fa. Ogni perla è decorata a mano utilizzando una combinazione di lacca Urushi (dall’albero giapponese Urushi), polvere d’oro 24k e conchiglia di abalone.

Orecchini con perle maki-e di Karafuru
Orecchini con perle maki-e di Karafuru

Se non avete mai visto una perla lavorata a mosaico oppure dipinta con la tecnica maki-e non preoccupatevi: sono rarissime. Al mondo ci sono solo quattro produttori di perle decorate in questo. Negli Usa a distribuire queste perle è Eliko Pearls, che le vende a un prezzo tra 300 e 1200 dollari l’una.

Orecchini con granati, diamanti e perle a mosaico di Deirdre Featherstone
Orecchini con granati, diamanti e perle a mosaico di Deirdre Featherstone
Collana con pendente: perla maki-e di Deirdre Featherstone
Collana con pendente: perla maki-e di Deirdre Featherstone
Anello con perla maki-e
Anello con perla maki-e






Le bolle di diamanti e perle di Sophie Bille Brahe




Venezia ha ispirato poeti, pittori, musicisti. Ma anche gioiellieri e designer. Nel caso della danese Sophie Bille Brahe, però, non è stata proprio Venezia la musa ispiratrice, ma Murano. L’isola vicino alla città lagunare è famosa per i suoi laboratori artigianali di vetro. E sono proprio gli artigiani-artisti di Murano, che lavorano il delicato materiale, che Sophie Bille Brahe ha deciso di combinare perle e sfere di vetro, in un mix inusuale e raffinato.

Bracciale tennis in oro 14 carati e diamanti
Bracciale tennis in oro 14 carati e diamanti

La designer di Copenaghen, insomma, ha aggiunto qualcosa in più al suo modo di fare gioielli, una passione che ha coltivato sin da quando era bambina. Una volta cresciuta, ha studiato design di gioielleria presso il Royal College of Art di londra e si è formata con maestri gioiellieri nella sua città natale. Ha fondato il suo brand nel 2011. I gioielli sono realizzati a mano utilizzando tecniche orafe secolari.

Orecchini Jardin de Coeurs in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Orecchini Jardin de Coeurs in oro 14 carati e perle di acqua dolce

Divide i suoi gioielli in due grandi linee: perle e diamanti. In tutti e due i casi utilizza quel design semplice e intelligente che è tipico dei Paesi nordici. Le perle sono spesso utilizzate in cluster dai volumi sempre diversi, mentre i diamanti sono allineati con una rivière che fornisce movimento alla composizione. Semplice, ma efficaci.

Collana Jardin de Peggy in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Collana Jardin de Peggy in oro 14 carati e perle di acqua dolce
Sophie Bille Brahe
Sophie Bille Brahe
Orecchini Promenade Perles
Orecchini Promenade Perles
Anello Plateau Diamant in oro e diamanti
Anello Plateau Diamant in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti Ocean Dree
Orecchini in oro e diamanti Ocean Dree

Orecchini chandelier in oro q4 carati e perle di acqua dolce
Orecchini chandelier in oro q4 carati e perle di acqua dolce







La Starlight Collection di Yoko London




Stelle che si trovano in fondo al mare. Potrebbero essere considerate così le perle del Mari del Sud utilizzate assieme ai diamanti per i nuovi anelli, collane e orecchini della Starlight Collection di Yoko London. Le perle, che si coltivano nell’acqua degli oceani, diventano le stelle al centro dei gioielli ispirati alle costellazioni che illuminano il cielo notturno. E come nelle costellazioni, la collezione presenta alcuni motivi geometrici: le sfere delle perle, che simboleggiano stelle e pianeti, si trovano accanto ai raggi che brillano dai diamanti, utilizzati spesso in motivi a rombi.

Anello moi et toi con perle e diamante
Anello moi et toi con perle e diamante

Oltre alle perle bianche, la collezione utilizza anche quelle nere di Tahiti. Gli anelli sono proposti nella versione moi et toi, con perle alternate a diamanti bianchi. La Maison Yoko London è specializzata in gioielli di perle e ha appena aperto a Londra un grande store. L’azienda è stata fondata nel 1973 dalla famiglia Hakimian e ha scelto di utilizzare solo perle naturali, della migliore qualità.

Anello in oro, diamanti e perla della Starlight collection
Anello in oro, diamanti e perla della Starlight collection
Collana con perla di Tahiti e diamanti
Collana con perla di Tahiti e diamanti
Collana con perla del Mari del Sud e diamanti
Collana con perla del Mari del Sud e diamanti
Orecchini con perle e diamanti
Orecchini con perle e diamanti

Collezione Starlight indossata
Collezione Starlight indossata







Uomini con collana di perle firmata Assael




Nel Seicento i gentiluomini non disdegnavano spille o gioielli con perle. Allo stesso modo, i maharaja indiani hanno spesso utilizzato perle, assieme a preziose gemme, per ornare turbanti o arricchire spille. Comprensibilmente, oggi i gioiellieri puntano su un ritorno del pubblico maschile all’alta gioielleria. È il caso di Assael, Maison di New York specializzata in perle e corallo, che presenta una campagna di comunicazione 2023 in cui l’uomo indossa una filo di perle e una vistosa spilla.

Anello della collezione Bubble con perle di Tahiti
Anello della collezione Bubble con perle di Tahiti

Non è il primo marchio a cercare di convincere gli uomini a indossare alta gioielleria: prima di Assael anche marchi come Mikimoto o Boucheron hanno presentato modelli con indosso gioielli preziosi invece delle solite catene con piastrina e bracciali in cuoio. La campagna di Assael è stata realizzata a Miami dal fotografo di moda David Benoliel e coinvolge le modelle Michaela Kocianova e James Lorenzo, che indossano gioielli Assael. Un prezioso consenso allo stile della campagna è arrivato dalla storica della gioielleria Vivienne Becker. Basterà a convincere un manager a presentarsi in banca con collana di perle al posto della cravatta?

Orecchini con corallo della Sardegna
Orecchini con corallo della Sardegna
Collana di perle della collezione Bubble
Collana di perle della collezione Bubble
Immagine della campagna 2023 si Assael
Immagine della campagna 2023 si Assael







I colori preziosi di Picchiotti




Il piacere di essere fuori dal comune. È uno dei motivi che spingono a scegliere un abito diverso, oppure semplicemente un accessorio. Naturalmente, essere fuori dal comune non significa essere bizzarri, stravaganti, ridicoli. Il bello di essere inusuali è, invece, quando ciò che si sceglie di indossare è particolarmente interessante. Colpisce, senza offendere gli occhi. Anzi, attira l’attenzione per la sua bellezza. È il criterio seguito negli anni da Picchiotti per comporre la serie di pezzi di alta gioielleria che ha il nome di Essentially Color. Il nome indica già qual è la strada non usuale percorsa dalla Maison italiana famosa per la sua produzione di alta qualità.

Anello con spinello rosa-arancio di 8,81 carati e diamanti
Anello con spinello rosa-arancio di 8,81 carati e diamanti

La collezione Essentially Color punta su gemme inusuali, ma raffinate, assieme a perle rare. Accostamenti, design del gioiello e qualità della realizzazione contribuiscono a rendere questi gioielli dei pezzi unici capaci di ingolosire anche i collezionisti abituati ad acquistare pietre preziose di grande pregio. Tra gli ultimi pezzi realizzati di Picchiotti c’è, per esempio, una collana con 15 perle South Sea e diamanti per oltre 24 carati. Oppure un anello con uno spinello birmano arancio-rosa di 8,81 carati e diamanti.

Collana con 15 perle South Sea e diamanti per 24 carati
Collana con 15 perle South Sea e diamanti per 24 carati

Collana con corallo, onice e 30 carati di diamanti
Collana con corallo, onice e 30 carati di diamanti

Anello con perla nera di Tahiti e diamanti
Anello con perla nera di Tahiti e diamanti
Anello con tormalina verde di 8,52 carati, ametista, diamanti
Anello con tormalina verde di 8,52 carati, ametista, diamanti

Anello con perla bianca South Sea e diamanti
Anello con perla bianca South Sea e diamanti

Anello Essentially Color di Picchiotti indossato con tormalina verde, ametista, diamanti
Anello Essentially Color di Picchiotti indossato con tormalina verde, ametista, diamanti







Le perle dorate di Jewelmer




Se vi piacciono le perle dorate, con quella sfumatura calda che solo i Mari del Sud sanno offrire, dovete conoscere Jewelmer. Il marchio è nato oltre 40 anni fa nelle Filippine, dove avviene la coltivazione di queste speciali perle su iniziativa di Jacques Branellec e Manuel Cojuangco. La specializzazione in perle dorate ha avuto successo e il marchio si è fatto conoscere in tutto il mondo, dal Giappone al Kazakistan, dagli Emirati Arabi Uniti alla Colombia. Lo scorso anno Jewelmer ha aperto un negozio monomarca sulla Worth Avenue di Palm Beach in Florida, Stati Uniti.

Orecchini  in oro con perle dorate del Mari del Sud
Orecchini in oro con perle dorate del Mari del Sud

Le perle dorate utilizzate da Jewelmer sono quelle dei Mari del Sud. In molti si chiedono se le perle dorate siano completamente naturali, oppure siano ricoperte con una polvere d’oro. La risposta è che sono perle naturali. La varietà dorata proviene generalmente dal Mare di Celebes tra l’Indonesia e le Filippine ed è profotta da una particolare varietà di ostriche chiamata Pinctada Maxima. Si tratta di ostriche di medie dimensioni che amano questo particolare habitat tropicale e producono una perla dorata. Queste perle, che fanno parte più genericamente di quelle definite dei Mari del Sud, possono avere una tonalità dall’oro pallido all’oro rosa, fino all’oro verde o giallo intenso. Le perle dorate sono però più rare di quelle bianche, anche perché provengono spesso da zone remote e incontaminate, come la provincia di Palawan nelle Filippine meridionali.

Celeste Cortesi, Miss Filippine, indossa gioielli di Jewelmer
Celeste Cortesi, Miss Filippine, indossa gioielli di Jewelmer

Il brand propone gioielli realizzati con le perle coltivate nelle loro fattorie, situate in una zona marina protetta e impiegano processi eco-consapevoli, come l’utilizzo dell’energia solare e l’implementazione del riciclo dei rifiuti. Un’attenzione all’ambiente che ha fatto vincere il premio Initiative of the Year dell’anno alla Jewellery News Asia Awards a Hong Kong nel settembre 2018. Ma, a parte il concetto di sostenibilità, la Maison asiatica conta sull’interesse suscitato dai suoi gioielli, dorati come il sole d’Oriente.

Collana La Mer en Majesté con perle dorate, diamanti e zaffiri
Collana La Mer en Majesté con perle dorate, diamanti e zaffiri
Anello con diamanti e perla dorata
Anello con diamanti e perla dorata
Collana in oro con motivo floreale, con perle e diamanti
Collana in oro con motivo floreale, con perle e diamanti
Collana di perle dorate
Collana di perle dorate
Orecchini con perle di diverso colore su oro 18 carati
Orecchini con perle di diverso colore su oro 18 carati

Orecchini in oro, diamanti e perle South Sea
Orecchini in oro, diamanti e perle South Sea







Una nuova super casa per Yoko London




Yoko London ha aperto un nuovo flagship store, ovviamente a Londra, al numero 6 di Sloane Street. Il nuovo negozio si trova in uno storico edificio del 1890 e si estende su oltre 1.200 metri quadrati (4.000 piedi) su due piani. Lo store è quindi uno dei più grandi negozi di gioielli di perle al mondo. Il negozio offre una sensazione di opulenza, con spazio per lo shopping dei clienti interessati all’ampia gamma di collezioni della Maison. I clienti possono anche optare per un’esperienza di acquisto più personalizzata in una delle aree Vip, che offrono un’atmosfera privata e rilassata in cui i clienti possono provare i prodotti.

L'esterno del nuovo flagship store di Yoko London
L’esterno del nuovo flagship store di Yoko London

Lo store, che è aperto anche la domenica, è anche un atelier di perle, dove il team di esperti del marchio può lavorare a stretto contatto con i clienti per realizzare creazioni su misura. Yoko London è stata fondata nel 1973 dalla famiglia Hakimian e alla vigilia del mezzo secolo di storia rimane un’azienda a conduzione familiare. Il team lavora con 13 diversi allevamenti di perle in tutto il mondo, per reperire e selezionare le perle più belle e insolite sul mercato, con colori rari e dimensioni eccezionali di particolare interesse per il team. Ogni perla è accuratamente selezionata a mano e incastonata nel laboratorio londinese da artigiani esperti. I progetti possono richiedere mesi, o addirittura anni, per concretizzarsi, esemplificando la dedizione del team ad abbinare perfettamente ogni perla in un pezzo.

Interno del flagship store di Yoko London in Sloane Street
Interno del flagship store di Yoko London in Sloane Street

Michael Hakimian, Ceo di Yoko London
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London

Yoko London, bracciale di alta gioielleria
Yoko London, bracciale di alta gioielleria







Quanto costa una collana di perle




Quanto costa una collana di perle? La collana di perle è un gioiello che raramente manca nel cassetto di una donna. Non è strano, quindi, che chi vuole acquistarne una si chieda quanto cosa una collana di perle. Naturalmente, è facile comprendere che la domanda, posta così, è un po’ generica. Per due motivi: le perle non sono tutte uguali e hanno differenze di prezzo enormi. Inoltre, il prezzo è determinato anche da altri due fattori: il numero di perle utilizzato e la loro dimensione. Premesso questo, vediamo come capire quale può essere il vero prezzo di una collana di perle.

Collana di Cartier con perle naturali
Collana di Cartier con perle naturali

Se avete cercato sul web il costo di una collana di perle vi sarete accorti che si trovano collane che costano poche decine di euro o dollari, fino ad arrivare a migliaia di euro o dollari. Dunque, da che cosa dipende?

La qualità delle perle

Il prezzo di una collana di perle è determinato innanzitutto dalla qualità delle piccole sfere utilizzate. Le perle naturali non coltivate, quelle che si trovano in fondo al mare da un cercatore subacqueo, sono rarissime e costosissime. Meglio non considerarle se non avete un conto in banca con più di sei zeri.

La collana di perle Palawan
La collana di perle dorate Palawan South Sea

Più comunemente, il valore di una perla coltivata di qualità è di qualche centinaio di euro. Le perle coltivate sono il 99,99% di quelle in commercio e sono del tutto identiche alle perle che si formano spontaneamente nelle specie di molluschi che le producono.

Le perle coltivate, come le pietre preziose, non sono tutte uguali, ma sono classificate secondo standard di qualità. Il valore è determinato da forma, dimensione, colore, superficie, qualità della madreperla e lucentezza. Ognuno di questi fattori determina il valore della perla.

Leggi anche: Tutto sulle perle

Collana indossata di perle by Coscia
Collana indossata di perle by Coscia

Quanto costa una collana di perle

C’è, inoltre, la tipologia determinata dalla provenienza: le perle possono essere molto diverse tra loro. In generale, le perle che costano di più sono quelle dei Mari del Sud, che hanno colori che vanno dal bianco all’oro, le più costose, prodotte dal mollusco Pinctada maxima. Le collane con questo tipo di perle costano migliaia di euro o dollari. Le perle di acqua dolce, invece, possono costare anche solo qualche decina di euro o dollari.

Collier con perle South Sea
Collier con perle South Sea

Se vi piacciono le perle scure, con colori che vanno dal grigio al violaceo,  potete optare per le  perle di Tahiti scuri. Anche in questo caso il prezzo è determinato dalla loro qualità e dal numero di perle utilizzato per una collana. Si possono trovare collane con perle di Tahiti che costano meno di mille euro o dollari, fino ad arrivare a decine di migliaia di euro/dollari.

Collana di perle by Coscia, indossata
Collana di perle di Tahiti by Coscia, indossata

Le classiche perle bianche rotonde sono spesso le Akoya. Sono state le prime perle a essere coltivate in Giappone. Sono un po’ più piccole di quelle dei Mari del Sud e hanno un prezzo più abbordabile, si va da qualche centinaio di euro/dollari fino a qualche migliaio (sempre per la dimensione, numero e qualità), ma meno delle perle di Tahiti.

Collana di perle Akoya e oro bianco 18 carati e diamanti
Collana di perle Akoya e oro bianco 18 carati e diamanti

Le perle meno costose sono quelle di acqua dolce. Come è comprensibile immediatamente, queste perle sono coltivate in acqua di fiume o lago, specialmente in Cina e in Giappone. Sono disponibili in diverse forme, dimensioni e colori. Le migliori assomigliano molto alle perle Akoya, ma costano molto meno: un filo di perle di aqua dolce si può trovare anche per poche decine di euro/dollari. Le collane migliori, però, superano facilmente i mille euro/dollari. Che cosa le rende diverse? Innanzitutto le perle d’acqua dolce sono generate dalla Margaritifera margaritifera, una varietà delle cozze. Le perle Akoya sono invece prodotte da un tipo di ostrica.

Collana in argento con perle di acqua dolce
Collana in argento con perle di acqua dolce

Investire in una collana di perle può essere una buona idea. Se sono pulite e curate costantemente nel tempo, le perle mantengono o accrescono il loro valore. Ma solo i gioielli di alta qualità hanno un mercato. Insomma, se acquistate una collana di perle che costa poco, divertitevi a indossarla, ma non pensate di poterla rivendere in futuro.

Collana a cinque fili di perle di Viren Bhagat, venduta da Christie's per 1,6 milioni di dollari
Collana a cinque fili di perle di Viren Bhagat, venduta da Christie’s per 1,6 milioni di dollari
Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com
Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com
Coltivazione di perle in una farm di Autore, in Australia
Coltivazione di perle in una farm di Autore, in Australia






Le perle rare di Assael

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Le perle rare e i gioielli straordinari di Assael, Maison con base a New York ♦

Le storie dei grandi gioiellieri sono spesso intrecciate alle storie di grandi commerci di gemme. E le storie di grandi commerci di gemme sono spesso intrecciate a quelle di grandi viaggi. Compiuti per necessità o per spirito di avventura, per business o per semplice curiosità: spesso questi cambiamenti radicali sono stati l’inizio di sage familiari legate alla gioielleria.

tormalina bicolore con taglio a cuscino di quasi 28 carati. Parure di perle baby Akoya in oro rosa 18 carati
Tormalina bicolore taglio a cuscino di 28 carati con perle baby Akoya, oro rosa 18 carati

È questo il caso di James Assael, commerciante di diamanti che lavorava a Milano, in Italia, nei primi anni del secolo scorso. Prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, James Assael (erano tempi difficili) è arrivato in America, via Cuba. Il figlio di James, Salvador, dopo essersi distinto nell’esercito degli Stati Uniti durante la guerra in Europa, ha continuato poi a lavorare con il padre, ma allargando il commercio, e poi la realizzazione di spettacolari gioielli, anche alle perle. Anzi, alle migliori perle.

Anello con perla dei Mari del Sud di 14 millimetri e acquamarina di 10 carati
Anello con perla dei Mari del Sud di 14 millimetri e acquamarina di 10 carati

Ed è diventato il re delle perle. La storia dell’azienda racconta che Salvador è stato sedotto dalla bellezza del più grande perla di tutti, il Pinctada Maxima, dalla perla del mare del sud, dalla più piccola d’oro indonesiana, dalle rare perle birmane, dalla perla nera di Tahiti. La selezione delle perle di Assael è severissima.  Solo il 5% delle perle è considerata perfettamente tonda. La tradizione di famiglia continua oggi con Christina Lang Assael e con la immutabile, severa, selezione di perle e di gemme. Come testimoniano gli straordinari pezzi firmati Assael, sia nella linea di alta gioielleria, che in quella delle collezioni non concepite come pezzi unici. Guardare per credere.

Orecchini con aggregato di feldspato, quarzo, rame del Michigan e corallo della Sardegna
Orecchini con aggregato di feldspato, quarzo, rame del Michigan e corallo della Sardegna
Anello con rara perla di ostrica spinosa Spondylus viola  e striscia blu assieme a spinelli ovali viola su platino
Anello con rara perla di ostrica spinosa Spondylus viola e striscia blu assieme a spinelli ovali viola su platino
Orecchini con corallo della Sardegna e lapislazzuli
Orecchini con corallo della Sardegna e lapislazzuli
Anello con perla dorata dei Mari del Sud, tormalina bicolore e zaffiro rosa
Anello con perla dorata dei Mari del Sud, tormalina bicolore e zaffiro rosa
Collana con corallo sardo e turchese
Collana con corallo sardo e turchese

Anello con corallo Skin Angel e acquamarina
Anello con corallo Skin Angel e acquamarina







Perle in Eclipse con Yoko London

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Non c’è solo l’alta gioielleria, come la collana indossata nella serie Bridgerton, che è ambientata nell’Inghilterra del periodo Regency, tra le novità più interessanti di Yoko London. Alla recente Haute Jewels Geneva la Maison ha mostrato anche la nuova collezione Eclipse, composta da orecchini a cerchio in stile contemporaneo e anelli da impilare facili da indossare.

Orecchini in oro bianco, diamanti e perle
Orecchini in oro bianco, diamanti e perle

Le perle, che sono l’elemento caratteristico di Yoko London, in questo caso sono utilizzate in dimensioni ridotte di 3-3,5 millimetri, così che riescono ad arricchire anelli in oro bianco o giallo, alternandosi a diamanti di taglio brillante. Le perle di acqua dolce, inoltre, sono proposte nel classico colore bianco perlaceo bianco, oppure in versione rosa. Gli anelli, come gli orecchini, sono di due volumi, con uno o due giri di perle.

Anello in oro giallo, perle di acqua dolce e diamanti
Anello in oro giallo, perle di acqua dolce e diamanti
Anello in oro giallo, perle di acqua dolce rosa e diamanti
Anello in oro giallo, perle di acqua dolce rosa e diamanti
Anello in oro bianco, perle di acqua dolce
Anello in oro bianco, perle di acqua dolce
Orecchini a cerchio in oro giallo e perle
Orecchini a cerchio in oro giallo e perle
Orecchini a cerchio in oro giallo, diamanti e perle rosa
Orecchini a cerchio in oro giallo, diamanti e perle rosa

Orecchini a cerchio in oro bianco, diamanti e perle rosa
Orecchini a cerchio in oro bianco, diamanti e perle rosa

Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com
Collana di Yoko London in oro bianco, perle e diamanti indossata nella serie «Bridgerton». Copyright: gioiellis.com






24 cose che non sapete sulla collana di perle

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Volete comprare una collana di perle? Oppure avete nel cassetto orecchini con perle, oppure un anello con una bellissima perla? Come i diamanti, le perle sono uno dei classici della gioielleria. Adornavano i gioielli degli antichi, uomini e donne. E fino a un secolo fa le uniche disponibili erano quelle naturali, mentre oggi sono più comuni quelle coltivate. Ma pensate di conoscere tutto sulle perle? Ecco 24 aspetti delle perle che probabilmente non sapete ancora.

Se volete conoscere di più sulle perle leggete: Tutto sulle perle. 

1 Un filo graduato di perle il più delle volte ha almeno 3 millimetri di differenza tra quelle dalle estremità al centro della collana.

2 Le perle di acqua dolce e salata sembrano abbastanza simili a un occhio non esperto, ma in realtà sono classificate come famiglie biologiche diverse. Quelle di acqua dolce fanno parte della famiglia delle Unionidae. Le perle di acqua salata, invece, crescono all’interno delle ostriche della famiglia dei Pteriidae, che vivono negli oceani.

Collana di perle e diamanti di Yoko London
Collana di perle e diamanti di Yoko London

3 Le perle sono una risposta a un intruso: si formano, infatti, all’interno del guscio come meccanismo di difesa contro qualcosa di irritante che si insinua all’interno dell’ostrica. Il mollusco crea la perla proprio per sigillare l’irritazione.

Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London
Bracciale con perle Akoya e diamanti di Yoko London

4 La lucentezza delle perle dipende dal riflesso, dalla rifrazione e dalla diffrazione della luce dagli strati traslucidi: più sottili e numerosi sono gli strati nella perla, più fine è la lucentezza.

5 L’iridescenza delle perle è causata dalla sovrapposizione di strati successivi, che spezza la luce che cade sulla superficie.

5 Le perle (in particolare quelle d’acqua dolce coltivate) possono essere tinte di giallo, verde, blu, marrone, rosa, viola o nero.

6 Poiché le perle sono costituite principalmente da carbonato di calcio, possono essere sciolte nell’aceto o nel succo di limone: non fatele cadere nell’insalata!

Orecchini di Yoko London, perle e diamanti
Orecchini di Yoko London, perle e diamanti

7 Le perle d’acqua dolce si formano in laghi, fiumi, stagni e altri bacini d’acqua dolce che si trovano nei climi più caldi. Ma si trovano anche in zone più fredde e più temperate come la Scozia (dove sono protette dalla legge).

8 La maggior parte delle perle coltivate d’acqua dolce vendute oggi non provengono dal Giappone, ma dalla Cina.

9 Giappone mantiene tuttavia il suo status di centro di trasformazione delle perle e importa la maggior parte della produzione cinese di perle Akoya. Queste perle sono quindi lavorate (spesso semplicemente ordinate), rietichettate come prodotto del Giappone ed esportate.

Collana di perle e diamanti di Yoko London
Collana di perle e diamanti di Yoko London

10 La convinzione comunemente diffusa che un granello di sabbia agisca come irritante per stimolare la crescita di una perla naturale in realtà è un caso molto raro.

11 Come si distingue una perla naturale da una coltivata? Un esame a raggi X è il sistema più sicuro: le perle coltivate nucleate sono spesso preformate, poiché tendono a seguire la forma del nucleo che è stato impiantato. Quelle naturali no.

12 La perla coltivata può essere raccolta in un periodo che va da 12 a 18 mesi per le Akoya, 2-4 anni per Tahiti e Mare del Sud e 2-7 anni per acqua dolce.

Bracciale di perle dorate e diamanti di Yoko London
Bracciale di perle dorate e diamanti di Yoko London

13 Un metodo semplice per riconoscere le vere perle dalle imitazioni è quello di strofinare due sfere una contro l’altra. Le perle false sono completamente lisce, mentre quelle naturali o coltivate sono composte da piastrine di madreperla, che le rendono leggermente ruvide.

14 Esistono pochissimi collane con fili di perle naturali e sono spesso vendute per centinaia di migliaia di dollari.

15 Le perle naturali sono rarissime: uno dei luoghi in cui ancora se ne trovano è nei mari al largo del Bahrain e dell’Australia.

Il differente nucleo delle perle coltivate e naturali. Immagine da Wikipedia
Il differente nucleo delle perle coltivate e naturali. Immagine da Wikipedia

16 Le perle nere (chiamate perle di Tahiti) sono molto raramente davvero nere: di solito hanno sfumature di verde, viola, melanzana, blu, grigio, argento o pavone (un mix di diverse tonalità, come una piuma di pavone).

17 Le perle dei Mari del Sud sono le più grandi e rare delle perle coltivate, cosa che le rende le più preziose.

18 Le perle definite come Margarita sono estremamente difficili da trovare oggi e sono conosciute per il loro unico colore giallastro. La collana Margarita più famosa è quella che l’allora presidente venezuelano Romulo Betancourt ha regalato a Jacqueline Kennedy quando lei e suo marito, il presidente John F. Kennedy, erano in visita ufficiale in Venezuela.

Collana con perle di Tahiti e diamanti
Collana con perle di Tahiti e diamanti di Yoko London

19 Di solito si attribuisce a Mikimoto l’invenzione del processo per coltivare le perle. In realtà, il modo per ottenere perle coltivate è stato sviluppato dal biologo britannico William Saville-Kentin Australia e portato in Giappone da Tokichi Nishikawa e Tatsuhei Mise. Nishikawa ottenne il brevetto nel 1916 e sposò la figlia di Mikimoto. Il quale è stato così in grado di utilizzare la tecnologia di Nishikawa.

20 Per molti commercianti e grossisti di perle coltivate, la misura di peso preferita utilizzata per perle sfuse e fili di perle è la momme, misura tradizionalmente usata in Giappone, che equivale a 3,75 grammi.

21 La lucentezza è il principale fattore di differenziazione della qualità delle perle secondo i gioiellieri.

Anello con perla dorata South Sea e diamanti
Yoko London, anello con perla dorata South Sea e diamanti

22 Ma a parità di fattori è la dimensione a determinare il valore: più grande è la perla, più preziosa è.

23 Le perle sono disponibili in otto forme base: rotonda, semicircolare, bottone, goccia, pera, ovale, barocca, cerchiata e doppio boulder.

24 Le collane di perle sono classificate in diversi tipi, secondo la misura: a colletto (25-33 centimetri) spesso con più fili di perle, girocollo (35-41 centimetri), principessa (43-48 centimetri) e matinée (50-60 centimetri). Infine, più rare sono la misura opera (70 a 90 centimetri) e sautoir o pearl rope (circa 115 centimetri).

La collana di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati
Collana girocollo di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati






 

Rudraksha di lusso per Alexandra Mor




Alexandra Mor e la rudraksha. Forse non sapete che cosa è: rudraksha un frutto che diventa duro come la pietra prodotto da alcuni grandi alberi sempreverdi del genere Elaeocarpus. Il frutto, essiccato, è usato per comporre rosari per la preghiera dagli indù (soprattutto Shaiva), ma anche da buddisti, sikh e musulmani. Non solo: ora rudraksha è anche un elemento di alta gioielleria. Ma non solo. Perché la designer con base a New York ha deciso di utilizzare anche quello che è chiamato avorio vegetale, cioè le noci di tagua, un prodotto ottenuto dai semi di alcune palme intagliate in stile rudraksha, accanto a elementi in legno indonesiano e perle barocche dei Mari del Sud.

Orecchini con fiori in legno di sawo intagliato e perle barocche indossati
Orecchini con fiori in legno di sawo intagliato e perle barocche indossati

Insomma, alta gioielleria, ma sicuramente fuori dall’ordinario. L’oro giallo 22 carati intagliato a Bali serve a collegare le diverse perle: presenta motivi di viticci, foglie e viticci che intrecciano, assieme al Padmasana, o fiore di loto, un fiore che in Asia è carico di simbologia. La linea di gioielli realizzati con questi elementi naturali ha anche un aspetto di beneficienza: il 10% di tutti i profitti delle vendite andrà a Space for Giants, un’organizzazione internazionale per la conservazione che protegge i grandi paesaggi della fauna selvatica africana di cui gli elefanti hanno bisogno per sopravvivere.

Collana con perle barocche dei Mari del Sud, perle di tagua intagliati rudraksha
Collana con perle barocche dei Mari del Sud, perle di tagua intagliati rudraksha
Anello con un paio di-perle dei Mari del Sud, e perle di semi di tagua
Anello con un paio di-perle dei Mari del Sud, e perle di semi di tagua
Bracciale con perle di semi di tagua intagliati rudraksha, legno sawo, perle barocche
Bracciale con perle di semi di tagua intagliati rudraksha, legno sawo, perle barocche
Collana con 14 perle dei Mari del Sud, perle di tagua, 9 topazi  briolette e 23 diamanti
Collana con 14 perle dei Mari del Sud, perle di tagua, 9 topazi briolette e 23 diamanti
Orecchini con perle di semi di tagua intagliati rudraksha, legno sawo, perle barocche
Orecchini con perle di semi di tagua intagliati rudraksha, legno sawo, perle barocche







Utopia in Aqua

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Le perle nascono da diverse famiglie di conchiglie. Ma tutte le conchiglie hanno un aspetto in comune: vivono in acqua. E proprio all’elemento naturale che circonda le conchiglie è dedicata la collezione Aqua (scritto senza la c tra la a e la q) di Utopia. L’idea è quella di utilizzare perle d’acqua dolce di alta qualità per gioielli di design, dal look casual. Per comporre i gioielli la Maison milanese utilizza perle di diverse misure e con differenti gradazioni di colore. La combinazione di perle Akoya e Tahiti creano così combinazioni di tonalità seducenti. La collezione comprende sautoir, orecchini pendenti e chocker, per una linea di gioielli prêt-à-porter.

Collana della collezione Aqua
Collana della collezione Aqua

La collezione Aqua si distingue da altre proposte del brand Utopia, come Bouquet, che comprende gioielli abbinati più tradizionalmente a zaffiri rosa o piccoli diamanti bianchi e champagne, per formare gioielli dalle forme arrotondate. Il brand Utopia e di proprietà di Gaia, azienda italiana che opera da oltre 70 anni a livello internazionale nella produzione e distribuzione di pietre preziose, diamanti e perle di alta qualità, in particolare Perle dei Mari del Sud.

Orecchini della collezione Aqua
Orecchini della collezione Aqua
Sautoir della collezione Aqua
Sautoir della collezione Aqua

Collana doppio filo della colelzione Aqua
Collana doppio filo della colelzione Aqua

Orecchini Bouquet con perle e diamanti
Orecchini Bouquet con perle e diamanti

Anello Bouquet con perle e diamanti e fancy
Anello Bouquet con perle e diamanti e fancy

Orecchini Bouquet con perle, zaffiri rosa e diamanti
Orecchini Bouquet con perle, zaffiri rosa e diamanti







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