Design

Caspita che gioielli

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L’alchimia di Arlène Bonnant e della sua Caspita, Maison di gioielli che ha il nome di un’esclamazione in italiano. Ma una formula raffinata ♦︎

Prima premessa per i lettori non italiani. La parola «caspita» nella lingua di Dante è un’esclamazione. Chi la pronuncia aggiunge di solito un punto esclamativo: caspita! Significa più o meno: «sono davvero impressionato da questo…». Il nonno di Arlène Bonnant pare pronunciasse spesso la parola caspita ed è per questo che la designer ha battezzato Caspita la sua piccola Maison di gioielleria con sede a Ginevra, in Svizzera.

Collana con perle di opale etiope
Collana con perle di opale etiope

Seconda premessa. La storia di Arlène Bonnant parte dall’arte contemporanea. Lei è un’esperta dell’arte del XX e XXI secolo. Ha lavorato per otto anni insieme a Simon de Pury e Daniella Luxembourg, e ha acquisito una profonda conoscenza del mercato dell’arte. Quando Phillips de Pury & Company è stata acquisita dal gruppo Lvmh (che l’ha poi rivenduta) Arlène Bonnant ha lavorato nel dipartimento di Arte Contemporanea. Nel 2005 ha creato AB Concepts and Dreams (ABCD), un’azienda che ha catalogato e assicurato la conservazione di una collezione di 300 oggetti d’arte.

Collane Vishuddha della collezione Chakra in oro, diamanti, smalto
Collane Vishuddha della collezione Chakra in oro, diamanti, smalto

Tra le prime iniziative della designer c’è stata la collaborazione con Zaha Hadid Architects su una collezione che combina tecnologie di design innovative e il massimo livello di artigianato. Il risultato sono stati gioielli reticolari sfaccettati che ricordano le strutture cellulari. Ogni pezzo è stato ulteriormente modellato da considerazioni ergonomiche. La collezione Skein comprende anelli lavorati in oro 18 carati, alcuni intarsiati con pietre preziose all’interno della delicata struttura reticolare, e lanciati alla Zaha Hadid Design Gallery di Londra durante il pop-up store Caspita.

Collier Farandole Sahasrara in oro bianco e diamanti
Collier Farandole Sahasrara in oro bianco e diamanti

Queste premesse servono a comprendere perché quando Arlène ha deciso di dedicarsi ai gioielli li ha considerati in tutto e per tutto delle opere d’arte. E le fonti di ispirazione sono stati i viaggi in Grecia, Italia, India (soprattutto), Israele ed Egitto, pittori come Goya, Mantegna, Bosh, Blake e Caravaggio, oltre a una sensibilità particolare per il mondo della spiritualità. Non a caso le sue collezioni si chiamano Chakras e Ourobouros o Alchemy. Forse considerare la materia divisa in zolfo, mercurio e sale è un po’ semplice. Ma la designer considera l’alchimia è un percorso spirituale, come ogni altro cammino verso l’auto-miglioramento. Caspita, allora è un po’ come la gioielleria. Lavinia Andorno

Bracciale Chakra in oro giallo 18 carati, 47 spinelli, 49 zaffiri arancioni, 57 zaffiri gialli, 66 tsavoriti, zaffiri blu, 48 ametiste e 224 diamanti
Bracciale Chakra in oro giallo 18 carati, 47 spinelli, 49 zaffiri arancioni, 57 zaffiri gialli, 66 tsavoriti, zaffiri blu, 48 ametiste e 224 diamanti
Collana in oro 18 carati con 18 diamanti, 136 rubini, 98 zaffiri arancioni, 121 zaffiri gialli , 60 tsavoriti , 44 zaffiri blu e 29 ametiste. La chiusura è in oro con 62 diamanti
Collana in oro 18 carati con 18 diamanti, 136 rubini, 98 zaffiri arancioni, 121 zaffiri gialli , 60 tsavoriti , 44 zaffiri blu e 29 ametiste. La chiusura è in oro con 62 diamanti
Anello in oro e diamanti, in collaborazione con Zaha Hadid Architects
Anello in oro e diamanti, in collaborazione con Zaha Hadid Architects
Anello Tourbillon, oro giallo e diamanti
Anello Tourbillon, oro giallo e diamanti
Orecchini Gyroscope
Orecchini Gyroscope






 

Non perdete d’occhio Netali Nissim

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Un’occhiata speciale ai gioielli della designer Netali Nissim ♦︎

L’Occhio della Provvidenza, il malocchio, l’occhio divino… Ma quante volte le pupille sono diventate simbolo di qualcosa? Nulla di strano, quindi, che l’occhio sia anche una delle icone più utilizzate in gioielleria. Per chi è superstizioso gli occhi su anelli, collane o bracciali sono considerati dei talismani in grado di tenere lontano la sfortuna, per chi è scettico, un ornamento divertente e capace di attirare l’attenzione. Lo ha capito anche Netali Nissim, che dal padre, commerciante di pietre preziose, ha ereditato un occhio speciale (è il caso di dirlo) per i gioielli con diamanti. E al centro delle sue collezioni ha messo, appunto, la forma dell’occhio. La designer, che è cresciuta a Milano, lavora a New York, ma realizza i suoi gioielli in Italia.

Anello in oro rosa, diamanti e zaffiri blu
Anello in oro rosa, diamanti e zaffiri blu

Una semplice occhiata (ovvio) al suo lavoro è sufficiente per interpretare lo stile vivace, molto trendy e che strizza l’occhio (ovvio anche questo) al mondo della moda. Oro e diamanti sono gli elementi principali del menu di Netali Nissim, che utilizza però anche pietre preziose o semi preziose come turchesi o quarzi. Oltre all’icona dell’occhio, ripetuta in molte varianti, la designer utilizza anche il cuore, oppure maxi catene. Non perdetele d’occhio.

Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Orecchini a cerchio in oro, rubini e zaffiri
Orecchini a cerchio in oro, rubini e zaffiri
Orecchini a cerchio in oro e rubini
Orecchini a cerchio in oro e rubini
Collana in oro giallo, diamanti, turchese
Collana in oro giallo, diamanti, turchese
Bracciale in oro rosa e rubini
Bracciale in oro rosa e rubini
Bracciale con cinque occhi in oro rosa e diamanti
Bracciale con cinque occhi in oro rosa e diamanti







Le geometrie di Melissa Kaye

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Gioielli geometrici, rigorosi, ma piacevoli della designer di New York Melissa Kaye ♦︎

Per dieci anni Melissa Kaye si è occupata di complicatissimi prodotti finanziari nella più prestigiosa banca d’affari del mondo, Goldman Sachs. E con un ruolo di primo piano: vice presidente Credit Derivatives Strategist. Alle spalle aveva una laurea in informatica e ingegneria al Mit di Boston. Poi, nel 2010, Melissa ha deciso di cambiare radicalmente la sua vita e di ricominciare da zero, o quasi. Anzi, è tornata a scuola, al Fashion Institute of technology per studiare design dei gioielli.

Orecchini in oro 18 carati, diamanti e smalto rosa
Orecchini in oro 18 carati, diamanti e smalto rosa

Due anni dopo, ecco il suo debutto in grande stile con il suo marchio di gioielli di lusso. Dato che raggiungere traguardi è stato per tanti anni il suo stile di lavoro, anche nella gioielleria ha applicato le stesse regole del business: la creatività unita a un pratico senso degli affari. E non ha abbandonato del tutto neppure gli insegnamenti scientifici appresi durante la laurea, visto che i suoi gioielli hanno forme rigorose, con geometrie ben delineate. Naturalmente, con qualche licenza poetica, per evitare  un eccessivo rigore. Oro e diamanti sono gli elementi più utilizzati e determinano anche una fascia di prezzo che va all’incirca da 5.000 a 15.000 dollari, con un top di oltre 36.000 dollari per una collana con diamanti per 6,86 carati a taglio trillion.

Collana Ada in oro giallo  18 carati e diamanti
Collana Ada in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello Aria Fan in oro giallo  18 carati e diamanti
Anello Aria Fan in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello per tre dita Aria Jane in oro rosa e diamanti
Anello per tre dita Aria Jane in oro rosa e diamanti
Orecchini Aria in oro rosa e diamanti
Orecchini Aria in oro rosa e diamanti
Orecchini Cristina in oro rosa, diamanti e smalto neon pink
Orecchini Cristina in oro rosa, diamanti e smalto neon pink
Anello a fascia Maya a in oro giallo e diamanti
Anello a fascia Maya a in oro giallo e diamanti

Bracciale Remi in oro, diamanti e smalto neon blu
Bracciale Remi in oro, diamanti e smalto neon blu







Michael Kneebone, i gioielli del deserto

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Dal deserto della California alle atmosfere di Coachella: i gioielli di Michael Kneebone ♦︎

Ritirarsi a vivere nel deserto, a disegnare gioielli e (si presume) contare i cactus dalla finestra. È quanto ha fatto Michael Kneebone, che assieme al suo compagno, l’interior designer Herbert Smalley, ha lasciato l’Illinois per rifugiarsi a El Paseo, California, non lontano della Coachella Valley, dove si svolge il famoso festival. La città si trova nella Palm Desert, che in realtà non è troppo desertica, ma una apprezzata meta turistica.

Anello in oro 18 carati con smeraldo cabochon
Anello in oro 18 carati con smeraldo cabochon

Michael Kneebone disegna gioielli che sono venduti nel suo laboratorio, oppure si acquistano online. Sono gioielli tradizionali, pezzi unici spesso con grandi pietre, qualche volta venduti anche per finanziare organizzazioni no-profit.

La carriera di Michael Kneebone è iniziata nel 1970 con un corso di gioielleria a Deerfield, Illinois. È seguito un apprendistato con il designer Harriet Dreisiger. Il gioielliere ha quindi fondato il suo brand, Michael K. Jewels, con uno stile che trova la sua adeguata collocazione nell’atmosfera californiana di Coachella e dintorni, ma anche bene introdotto nell’alta società californiana. Oro, ma anche pietre semi preziose come citrini, ametiste e opali sono affiancati a smeraldi, zaffiri.

Anello in oro con tormalina verde e ametista
Anello in oro con tormalina verde e ametista
Orecchini con crisoprasio, topazio, perle South Sea
Orecchini con crisoprasio, topazio, perle South Sea
Orecchini con perle dorate South Seas, berillo
Orecchini con perle dorate South Seas, berillo
Anello Dragon Saddle con giadeite scolpita
Anello Dragon Saddle con giadeite scolpita
Collana con conchiglie Paua e gemme incastonate
Collana con conchiglie Paua e gemme incastonate

Orecchini con corallo, cristallo di rocca, diamanti e rosalina, una varietà cristallina della zoisite minerale contenente manganese
Orecchini con corallo, cristallo di rocca, diamanti e rosalina, una varietà cristallina della zoisite minerale contenente manganese







Il luminoso sentiero di Luz Camino

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La straordinaria arte di Luz Camino, designer spagnola tra Art Nouveau e Pop Art ♦︎

Di nome si chiama Luz, parola che in spagnolo significa luce, mentre il cognome è Camino, che significa sentiero o direzione. Insomma, un sentiero di luce sembra appropriato per una designer che con la luce lavora o, meglio, ne intuisce le sfumature e le direzioni. Il palcoscenico dell’alta gioielleria la designer spagnola lo ha conquistato da tempo, soprattutto per il suo approccio innovativo. Tra le sue specialità c’è quella di creare complessi pezzi unici giocando con pietre preziose, semi preziose e materiali più diversi, persino il comune metallo utilizzato per le confezioni. È anche (quasi) un autodidatta, con l’eccezione di qualche corso di gioielleria frequentato a Madrid. Nonostante questo, i suoi gioielli fuori del comune hanno trovato posto al Museo delle arti decorative di Parigi e al Victoria & Albert Museum di Londra, così come al Museo delle Arti e del Design di New York.

Orecchini in platino, argento, ametista, smalto
Orecchini in platino, argento, ametista, smalto

A dire il vero, però, Luz Camino un maestro ce l’ha, anche se non l’ha mai incontrato: è il lavoro del maggior esponente della gioielleria Art Nouveau, René Lalique. Le spille, le grandi collane, i movimenti flessuosi dei materiali, le forme ispirate a fiori, piante e animali, sono un’eredità, rielaborata, del grande movimento artistico dei primi decenni del Novecento, realizzate con la smaltatura plique-à-jour. Ma non solo. Perché la designer-artista ha seguito anche una sua, non convenzionale, strada creativa. Per esempio con la collezione Pencil Shaving, con gioielli che riproducono i trucioli di legno delle matite temperate, oppure patatine fritte. Dalla Nouveau Art alla Pop Art, insomma.  I gioielli di Luiz Camino sono protagonisti a Parigi anche al Pad 2022 (5-10 aprile): a esporli è Second Petale, galleria parigina specializzata in gioielli artistici contemporanei e vintage.

Orecchini Acorn in oro e quarzo fumé
Orecchini Acorn in oro e quarzo fumé
Spille Dandelion, in bronzo, calcedonio, acquamarina, peridoto
Spille Dandelion, in bronzo, calcedonio, acquamarina, peridoto
Bracciale in oro con lapislazzuli e peridoto
Bracciale in oro con lapislazzuli e peridoto
Due anelli in oro e diamanti
Due anelli in oro e diamanti
Orecchini in argento, oro rosa, ametista, tormalina rosa
Orecchini in argento, oro rosa, ametista, tormalina rosa
Orecchini in argento, oro 18 carati, smalto, tormalina
Orecchini in argento, oro 18 carati, smalto, tormalina
Orecchini in argento, oro 18 carati, smalto, cristallo di rocca
Orecchini in argento, oro 18 carati, smalto, cristallo di rocca
Orecchini in argento, oro 18 carati, smalto, diamanti
Orecchini in argento, oro 18 carati, smalto, diamanti

Spilla in oro 18 carati, bronzo, ametista
Spilla in oro 18 carati, bronzo, ametista







Jack du Rose, dai gioielli alle criptovalute

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La storia di Jack du Rose, da estroso designer britannico a guru delle criptovalute ♦︎

Ownage Limited è una società costituita il 18 gennaio 2016. La società si occupa di Sviluppo di software per intrattenimento e ha sede a Brighton, città sulla costa meridionale dell’Inghilterra, nella contea dell’East Sussex. Anche Colony è una società attiva nel mondo digitale, ma si occupa di criptovalute, in particolare di ethereum. Che cosa c’entra questo con i gioielli? Semplice: uno dei soci della piccola azienda è stato uno dei più estrosi designer degli ultimi anni. Si chiama Jack du Rose. Mentre studiava all’università, in una libreria ha scoperto un volume su gioiellieri come René Lalique e Fabergé. Ha deciso, quindi, che quella sarebbe stata la sua strada (purtroppo ha cambiato idea).

Anello Emerald Labyrinth, con uno smeraldo da 9,16 carati su oro bianco annerito e diamanti
Anello Emerald Labyrinth, con uno smeraldo da 9,16 carati su oro bianco annerito e diamanti

Jack du Rose è stato un designer autodidatta, che ha utilizzato subito la tecnologia di progettazione Cad per realizzare i suoi gioielli che sembrano usciti da romanzi fantasy. Draghi, serpenti, esseri pericolosi. Nella collezione Danger si trovano vipere, vedove nere, falene velenose, vespe, meduse, rane dardo, leoni. La tecnica di composizione l’ha appresa da gioiellieri come Stephen Webster e a 24 anni è stato invitato a far parte del team che ha realizzato uno dei pezzi più famosi dell’arte contemporanea, il teschio tempestato di diamanti di Damien Hirst (se siete curiosi: è fatto con 8.601 pietre per un totale di 1.106,18 carati). Forse è stata anche quell’esperienza che ha spinto Jack du Rose a progettare gioielli che sono, in realtà, elaborate sculture, che realizza con oro, diamanti e pietre di particolare impatto. Fino a quando ha scoperto le criptovalute.

Anello rana, in oro bianco, smeraldi, diamanti, granati
Anello rana, in oro bianco, smeraldi, diamanti, granati
Orecchini Medusa in oro, diamanti, rubini
Orecchini Medusa in oro, diamanti, rubini
Anello in oro a testa di leone
Anello in oro a testa di leone
Spilla serpenti
Spilla serpenti
Collier in oro con diamanti, zaffiri, tsavoriti
Collier in oro con diamanti, zaffiri, tsavoriti

Bracciale polipo, in oro e zaffiri
Bracciale polipo, in oro e zaffiri







Martine Ali, ecco i veri gioielli della Brooklyn Hip-Hop

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Martine Ali, dai gioielli stile Hip-Hop alle sfilate di moda partendo da Brooklyn ♦︎

New York fa tendenza, New York è il centro del mondo, New York non spegne mai le luci. Che sia vero o no, di sicuro nella città dell’Empire State Building nascono e muoiono speranze, carriere e idee. Se volete vivere da vicino l’hip-hop è lì che dovete andare. Il New York Times, per esempio, ha individuato una nuova designer di tendenza che sta a Brooklyn e si chiama Martine Ali. La designer ha lanciato una linea di gioielli unisex che evoca l’hip-hop, con catene, targhette per cani e spille di sicurezza. Un genere di gioielli che può far rabbrividire chi ama orecchini e anelli tradizionali, ed è proprio l’obiettivo di Martine Ali.

Silver Zac Lock choker
Silver Zac Lock choker

Le sue grosse catene in argento, con la chiusura a moschettone, piacciono al rapper Kendrick Lamar, mentre Rihanna dopo essersi sfilata i gioielli di Chopard ha indossato bracciali e collane di Martine Ali in diversi video. I suoi gioielli sono stati notati anche dalla designer di moda Jane Chung e Matthew Adams Dolan, stilista australiano-americano. In questo caso la collezione si avvicina di più a una gioielleria tradizionale, con oro e perle e sembra più femminile del solito. Queste sono le proposte unisex per la collezione primavera estate 2022.

Collana in ottone placcato argento
Collana in ottone placcato argento
Anello in argento inciso a mano
Anello in argento inciso a mano
Catena cubana in argento
Catena cubana in argento
Choker con catena a sfere in argento
Choker con catena a sfere in argento
Bracciale con catena cubana
Bracciale con catena cubana
Anello in argento
Anello in argento
Martine Ali, immagine da Instagram
Martine Ali, immagine da Instagram






I gioielli della cacciatrice di gemme Judy Geib

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Gli avventurosi smeraldi (e tutto il resto) della cacciatrice di gemme Judy Geib ♦︎

Dalla Pennsylvania a New York a cercare smeraldi. D’accordo, a Manhattan non ci sono miniere di pietre verde, ma si trovano i gioielli di Judy Geib, che ha una passione speciale per gli smeraldi. Li utilizza ampiamente, infatti, per le sue collezioni. Le pietre hanno affascinato la designer fin da bambina, quando collezionava minerali. Ma la vita di Judy Geib è cambiata radicalmente quando, a un certo punto della sua vita, ha seguito la famiglia in Brasile, mentre Judy era adolescente. Se a questo si aggiungono gli studi di arte e design, si capisce perché a un certo punto ha deciso di lavorare lei stessa con metallo e pietre preziose. Nel 2002 ha lanciato la sua prima collezione di pezzi al Barneys (una catena di negozi di lusso) di New York.

Collana con smeraldi colombiani, oro a 22 e 18 carati
Collana con smeraldi colombiani, oro a 22 e 18 carati

I gioielli di Judy Geib sono allo stesso tempo preziosi e scanzonati. Un po’ flower power, un po’ Coachella, un po’ etnici, con un pensiero al lavoro di Suzanne Belperron. Ma con oro che, qualche volta, è utilizzato nel suo stato più puro, 24 carati. Oppure argento ossidato con lavorazioni quasi barocche. Oltre agli smeraldi, la sua pietra preferita, gira il mondo alla ricerca di tormaline paraiba, rubini, zaffiri, acquamarine, kunzite, tormaline rosa e verdi. La sua meta preferita per gli smeraldi è, però, la Colombia. Non senza qualche disavventura, racconta.

Orecchini con smeraldi colombiani su oro 22 e 18 carati
Orecchini con smeraldi colombiani su oro 22 e 18 carati
Collana in oro 22 e 18 carati, argento, con opale nero
Collana in oro 22 e 18 carati, argento, con opale nero
Orecchini Triangular con opale nero
Orecchini Triangular con opale nero
Orecchini Swoosh Extravagant in oro e diamanti
Orecchini Swoosh Extravagant in oro e diamanti
Collar Peter Pan in oro 18 carati e rubini
Collar Peter Pan in oro 18 carati e rubini

Collar Peter Pan in oro 18 carati
Collar Peter Pan in oro 18 carati







Deirdre Featherstone, vintage a colori

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Gioielli forti, colorati, preziosi, con una nostalgia vintage: il lavoro della designer di New York Deirdre Featherstone♦︎

Il platino è il suo metallo preferito. Non a caso Deirdre Featherstone ha ricevuto dieci premi dalla American Spectrum Association ed è stato nominata Master American Platinumsmith dalla Platinum Guild International. Anche se a guardare i gioielli di questa designer di New York non è il platino a essere percepito subito, ma la varietà di colori forti e la scelta di pietre particolarmente teatrali.

Collana in platino e diamanti
Collana in platino e diamanti

Forse una capacità che ha acquisito quando faceva un lavoro differente: per molti anni è stata banditore d’antiquariato, cioè ha diretto le aste di oggetti e mobili antichi, ma è anche appassionata di moto e auto d’epoca. Questa confidenza con gli oggetti preziosi, qualche volta anche sorprendenti e bizzarri, ha infuso nella sua creatività un eclettismo che si riflette nel lavoro che compie nel suo studio di Tribeca dal 1985. Quando ha voltato pagina professionale, insomma, si è portata dietro anche la sua esperienza nell’antiquariato. E, in effetti, il disegno di molti suoi gioielli sembra avere un filo diretto con la tradizione del passato. Ma i colori riportano subito al presente.

Orecchini in platino, zaffiri, tsanzanite, tormalina Paraiba, tsavorite, diamanti
Orecchini in platino, zaffiri, tsanzanite, tormalina Paraiba, tsavorite, diamanti
Orecchini in oro con opale e diamanti
Orecchini in oro con opale e diamanti
Orecchini in oro con gemme
Orecchini in oro con diamanti e gemme
Orecchini in oro, turchese, lapislazzuli
Orecchini in oro, turchese, lapislazzuli
Bracciale con tanzaniti
Bracciale con tanzaniti
Anello con tanzanite, acquamarina, diamanti
Anello con tanzanite, acquamarina, diamanti

Anello in oro giallo inciso con smeraldo
Anello in oro giallo inciso con smeraldo







Susan Foster no stop

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L’inesauribile Susan Foster dagli Hampton alle gioiellerie di mezzo mondo, e dalle avanguardie artistiche alle gemme ♦︎

C’è una zona poco distante New York, famosa per ospitare le residenze in cui molti benestanti della grande città americana trascorrono le vacanze estive e i fine settimana: è l’area degli Hampton. In riva all’Oceano Atlantico, con alle spalle i boschi di pini e abeti, hanno soggiornato anche diversi artisti, come Jackson Pollock e l’olandese Willem de Kooning. Vicino a loro è cresciuta Susan Foster, che ha assorbito lo stile e la filosofia di quella scuola artistica nel suo lavoro di designer di gioielli. Ora vive e lavora in California.

Orecchini trapezoidali in oro 18 carati e diamanti
Orecchini trapezoidali in oro 18 carati e diamanti

Dopo aver studiato arte antica e architettura all’Ucla, ha fatto apprendistato con orafi europei e studiato al Gemology Institute of America. Appreso quello che è necessario da un punto di vista tecnico, ha aperto le porte alla fantasia per disegnare orecchini chandelier stile art déco oppure collezioni con grandi opali. Ha convinto tanti clienti, da Londra a Los Angeles, da New York a Mosca. Ha una vena creativa piuttosto vivace: racconta che in 15 anni di carriera ha progettato oltre 4.500 gioielli. Ed è appena all’inizio…

Anello in oro rosa e opale
Anello in oro rosa e opale
Anello Geometric in oro bianco e diamanti
Anello Geometric in oro bianco e diamanti
Collana in oro bianco 18 carati e diamanti
Collana in oro bianco 18 carati e diamanti
Anello in oro 18 carati e diamanti
Anello in oro 18 carati e diamanti
Pendente con opale etiope su oro rosa 18 carati, con zaffiri naturali rosa pallido, pesca, giallo e menta
Pendente con opale etiope su oro rosa 18 carati, con zaffiri naturali rosa pallido, pesca, giallo e menta
Anello con diamante baguette e pavé di diamanti
Anello con diamante baguette e pavé di diamanti

Collana con opale
Collana con opale







L’oro si è fermato a Eboli

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L’arte della lavorazione orafa in gioielli e pezzi unici di Rosmundo Giarletta ♦︎

Eboli è una piccola città della provincia di Salerno, nel profondo Sud dell’Italia. È nota più per essere protagonista del libro scritto da Carlo Levi che per essere patria di una scuola di oreficeria. Ma forse questo giudizio sarà rettificato grazie alla abilità di Rosmundo Giarletta, che ha fondato la Rosmundo Arti Orafe. La sua storia professionale, racconta lui stesso, inizia a 14 anni, ma a Varese, dove ha studiato arte ed è rimasto affascinato, grazie a un libro, dall’opera di Benvenuto Cellini, il nume tutelare di tutti gli scultori del metallo.

Spilla in oro con smeraldi
Spilla in oro con smeraldi

Rosmundo ha poi iniziato a lavorare come apprendista al laboratorio di Lido Bacci, con sede nella Casa degli Orafi vicino a Ponte Vecchio, a Firenze. Tornato a Eboli, ha fondato il suo laboratorio, Rosmundo Bottega Orafa e si è diplomato come Diamond Grader all’amaricano Gia. Ha stretto anche un particolare vincolo di amicizia con il principato di Monaco: è stato ricevuto a Montecarlo dall’ex principe Ranieri e la Principessa Carolina ha nominato Rosmundo come Cavaliere d’Arte e Cultura. Oltre a pezzi di gioielleria convenzionale (anelli, collane, bracciali, orecchini), il virtuoso maestro orafo di Eboli ha infatti realizzato una serie di pezzi unici utilizzando anche la difficile tecnica del traforo, con un effetto che in alcuni casi ricorda gli intricati motivi geometrici dell’architettura tradizionale araba.

Anello in oro con perla
Anello in oro con perla
Anello in oro bianco con rubino e diamanti
Anello in oro bianco con rubino e diamanti
Bracciale in oro e diamanti
Bracciale in oro e diamanti
Ciondolo Girasoli in oro
Ciondolo Girasoli in oro
Croce gigliata in oro e diamanti
Croce gigliata in oro e diamanti
Rosmundo, bracciale in oro 18 carati
Rosmundo, bracciale in oro 18 carati
Orecchini con oro e smalto
Orecchini con oro e smalto

Scafa, opera ispirata al quadro del paesaggista Jacob Philipp Hackert
Scafa, opera ispirata al quadro del paesaggista Jacob Philipp Hackert







I peccati di Hannah Martin

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Il peccato non è peccato secondo Hannah Martin, designer britannica che va oltre le convenzioni ♦︎

«Questa misteriosa forza motrice seduce, controlla e manipola la casa in cui governa, libera da tutti confini. Il Maestro è un enigma, così infamemente sconosciuto che potrebbe essere un mito. A qualcuno è stato riferito da alcuni come MrS, tuttavia, indipendentemente dal nome, tutti trovano la loro fedeltà nella sua irresistibile rete di la bellezza oscura in cui il dominio diventa libertà». Non è l’inizio di un romanzo di genere fantasy, ma l’atmosfera con cui Hannah Martin, selezionata tre anni fa tra designer emergenti di GemGenève, descrive la collezione Somebody’s Sins, che in lingua inglese significa pressapoco «i peccati di qualcuno». E non a caso, assieme ai concetti di libertà di espressione e possesso, per descrivere la collezione è citato Pierre Molinier, artista e fotografo francese scomparso nel 1976, autore tra l’altro di fotografie ancora oggi considerate peccaminose.

Anello in platino e diamante rettangolare
Anello in platino e diamante rettangolare

Choker, anelli, bracciali, orecchini o ciondoli diventano, così, gioielli allusivi e, forse, trasgressivi. Sono realizzati in oro bianco e giallo 18 carati, con diamanti bianchi, zaffiri e ametiste, oro rosa e giada nera intagliata. Somebody’s Sins è una collezione in perfetta armonia con la designer, che è definita «uno spirito ribelle». Secondo la definizione della Maison, «sposando il meglio dell’artigianato tradizionale con una sensibilità progettuale innovativa di sua iniziativa, la designer Hannah Martin ha iniziato a costruire la prima casa di gioielli al mondo dedicata all’esplorazione dell’androginia nel design». I suoi gioielli, spiega, possono essere indossati indifferentemente da una donna o da un uomo.

Anello in oro e diamanti della collezione Mad Love
Anello in oro e diamanti della collezione Mad Love

La designer britannica si è laureata alla Central St Martins di Londra, dove vive e lavora, ma si è perfezionata negli studi di design delle Maison di Place Vendôme. Londra, tuttavia, è dove il suo marchio è radicato fisicamente e spiritualmente dal 2006. Il suo spirito, però, aleggia al di sopra dei luoghi e delle convenzioni, in una perfetta fluidità. La sua ultima collezione si chiama Mad Love.

Orecchino-spilla punk in oro 18 carati
Orecchino-spilla punk in oro 18 carati
Catena con pendente Warrior in oro
Catena con pendente Warrior in oro
Collezione Mad Love, anello in platino com diamante
Collezione Mad Love, anello in platino com diamante

Anello in oro giallo e malachite
Anello in oro giallo e malachite

Hannah Martin
Hannah Martin, with Unknow pleasure collar







Saskia Diez, design alla bavarese

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Il design giovane di Saskia Diez e della sua piccola Maison a Monaco di Baviera ♦︎

A Monaco di Baviera, all’interno della Pinakothek der Moderne, si trova la Die Neue Sammlung. È uno dei più importanti musei di design e arti applicate in Germania e in Europa. Non solo: fondato nel 1907, è stato probabilmente il primo al mondo esclusivamente dedicato al design. Con questo background alle spalle, Saskia Diez progetta gioielli, ma anche altri accessori, con l’obiettivo di realizzare qualcosa di originale, ma anche di accessibile. Che è poi quello che si prefigge il design.

Orecchini in cristallo di rocca, indossati
Orecchini in cristallo di rocca, indossati

Un altro aspetto del suo lavoro è quello di progettare gioielli leggeri, che non trasformino la donna in un albero di Natale. Volumi sottili, ma molto ricercati, senza essere ingombranti o troppo vistosi. Le collane sono lunghe ma leggere catene, magari senza una chiusura. Anche i prezzi sono accessibili per un pubblico giovane, il target a cui si rivolge la designer. Saskia Diez vende in tutta Europa, ma anche in Giappone, Cina e Stati Uniti, segno che il suo design light piace anche oltre i confini della Baviera. Alessia Mongrando

Anello intagliato nel cristallo di rocca
Anello intagliato nel cristallo di rocca
Anello in oro
Anello in oro
Anello in oro 18 carati
Anello in oro 18 carati
Anello in oro con zaffiro
Anello in oro con zaffiro
Orecchini con perle
Orecchini con perle

Orecchino in argento
Orecchino in argento







Il nuovo design di Hervé Van der Straeten

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I nuovi gioielli in ottone dorato di uno dei più quotati e versatili designer di Parigi: Hervé Van der Straeten ♦ 

Artista e designer Hervé Van der Straeten, usa nella gioielleria lo stesso approccio scultoreo che ha quando deve progettare un mobile o un oggetto di largo consumo, sua per esempio la bottiglia del profumo J’Adore di Dior. Linee eleganti, materiali contrastanti, proporzioni audaci, variazioni di forma per i gioielli in ottone dorato a 24 carati, ispirati al surrealismo, all’Asia e all’Art Déco e realizzati nel suo laboratorio di Parigi.

Bracciale in ottone martellato a mano e dorato 24 carati
Bracciale in ottone martellato a mano e dorato 24 carati

Noto in Francia per vinto numerosi premi, ama mescolare il geometrico con il barocco e creare illusioni ottiche. Van der Straeten è nato nel 1965 e ha studiato presso il Paris École des Beaux-Arts. Ma la sua fama è cresciuta dal 1985 grazie alle sue grafiche, collezioni di gioielli scolpiti. Il suo lavoro è spesso presente in mostre all’estero, in gallerie come Karsten Greve e Ralph Pucci, nonché presso le più grandi fiere d’arte in tutto il mondo, come Tefaf e Pad. Il Musée des Arts Décoratifs di Parigi ha acquistato pezzi che sono rappresentativi del suo lavoro. M.d.B.

Collana in ottone placcato oro
Collana in ottone placcato oro
Collana a catena in ottone placcato oro
Collana a catena in ottone placcato oro
Orecchini lunghi con agata e ottone placcato oro
Orecchini lunghi con agata e ottone placcato oro
Orecchini in ottone martellato placcato oro
Orecchini in ottone martellato placcato oro
Hervé Van der Straeten, collana in metallo dorato
Hervé Van der Straeten, collana in metallo dorato
Orecchini in ottone placcato oro
Orecchini in ottone placcato oro







Kelly Xie, dalla Cina con amore

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La esuberante fantasia della designer cinese Kelly Xie e la sua alta gioielleri ♦︎

È una piccola Maison, ancora poco conosciuta in Europa, ma produce una eccezionale alta gioielleria. Si tratta di Kelly Xie Fine Jewelry, brand fondato nel 2012 a Shanghai, in Cina. Anche in Europa dovrebbe avere la notorietà che merita. La fondatrice, Kelly Xie, ha imparato la lavorazione dei gioielli da un famoso maestro locale, con una particolare attenzione alla tradizionale pittura cinese. Come è tipico dei cinesi, ha lavorato sodo per migliorare le proprie capacità. Il training è durato dieci anni.

Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti
Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti

Il suo repertorio, spiega, spazia dal tradizionale al free-style e «trasuda immaginazione disinibita». utilizza molte pietre colorate e i suoi gioielli sono, in effetti, quasi la trasposizione di certe pitture tradizionali, ma rielaborate con maggiore vivacità. Questi quadri tridimensionali in oro e pietre preziose sono anche capaci di raccontare storie, ispirate in gran parte al mondo della natura. Inutile aggiungere che la fantasia nel disegno non reggerebbe se non fosse sorretta da una straordinaria capacità di tradurre le idee in gioielli lussuosi. Non a caso tempo fa alcuni gioielli selezionati dalla stessa designer sono stati venduti con successo all’asta di Hong Kong Poly Jewelry a un prezzo elevato. Se da noi Kelly Xie è ancora (per poco) sconosciuta, in Cina è già popolare tra star e celebrità dello spettacolo. Un motivo in più per conoscere il suo lavoro. Giulia Netrese

Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle

Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti
Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti







Architettura, anelli e design si fondono con Swiss ArchiJewels

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A distanza di un secolo il Bauhaus resta il faro che ha illuminato il design. Anzi, lo ha fatto nascere: la scuola d’arte tedesca nata nel 1919 combinava artigianato e belle arti, industria ed estetica. Non stupisce che ancora oggi il Bauhaus ispiri chi progetta un mobile, un accessorio per la tavola, oppure un gioiello. Ed è quello che è avvenuto a Medrisio, cittadina svizzera al confine con l’Italia e sede di AnD, azienda fondata dall’architetto italo-svizzero Eleonora Castagnetta. Il suo progetto si chiama Swiss ArchiJewels e consiste nel fondere l’immaginario architettonico e i suoi principi con il design del gioiello.

Due anelli della serie Bauhaus Alphabet
Due anelli della serie Bauhaus Alphabet

Ma, oltre a una serie chiamata Bauhaus Alphabet, che si compone di 26 anelli realizzati attraverso i font di scrittura, la designer ha progettato anche gioielli dedicati a famosi architetti, come Le Corbusier. Il grande architetto svizzero è evocato con quattro anelli che si rifanno a un progetto poco conosciuto: il rifugio del pellegrino, piccolo edificio ai piedi della cappella di Ronchamp, che fu realizzato per accogliere gli operai durante la costruzione del luogo sacro. Oppure gli anelli in argento dedicati al progetto di Mario Botta per la Chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, in Svizzera. Insomma, gioielli per chi ama l’architettura e il design.

Anelli ispirati al lavoro dell'architetto Mario Botta
Anelli ispirati al lavoro dell’architetto Mario Botta

Anello Four Season, omaggio a Le Corbusier
Anello Four Season, omaggio a Le Corbusier

Anelli della serie Incastri
Anelli della serie Incastri

Collana Four Season, omaggio a Le Corbusier
Collana Four Season, omaggio a Le Corbusier
Tre anelli in argento della serie Bauhaus Alphabet
Tre anelli in argento della serie Bauhaus Alphabet

Anello in argento della serie Bauhaus Alphabet
Anello in argento della serie Bauhaus Alphabet







L’ironia di Allison Read Smith

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I gioielli con un pizzico di surrealismo di Allison Read Smith ♦︎

Un cono che si usa per i lavori stradali, una sedia, una scala. E, ancora, una corona, un’accetta… Non si può dire che a Allison Read Smith, designer nata e cresciuta a Memphis (Tennessee, Usa), manchi la fantasia. Oppure che sia priva di ironia. Il suo motto è: «Ars longa, vita brevis», parole latine che significano «la vita è breve, l’arte dura a lungo», frase attribuita a Seneca.

Collana sedia
Collana sedia

Allison, che ha anche partecipato a mostre di arte contemporanea con le sue opere, quadri e sculture dal sapore pop, ha trasferito nella gioielleria una filosofia un po’ surreale. Allison si ispira a oggetti di uso comune e li trasforma in gioielli. «I gioielli che faccio sono ispirati a un rispetto per la semplicità e la bellezza degli oggetti di uso quotidiano, cerco di elevarli in qualcosa di simbolico e emotivamente significativo: gli oggetti utilizzano la levità e l’umorismo per presentare i nostri pensieri più seri e privati. forza e solitudine dei nostri mondi interiori», spiega lei. Se vi piacciono i suoi gioielli, si acquistano anche online. Rudy Serra

18k Gold Pencil Pendant
Pendente a forma di penna in oro giallo 18 carati
Pendente a forma di corone in oro giallo e rosa 18 carati
Pendente a forma di corone in oro giallo e rosa 18 carati
Pendente a forma di cubo in oro giallo
Pendente a forma di cubo in oro giallo
Anello Bubble in oro 18 carati
Anello Bubble in oro 18 carati
Pendente scala in oro e diamanti
Pendente scala in oro e diamanti
Collana di Allison Read Smith indossata
Collana di Allison Read Smith indossata

Gioielli e segreti di Massimiliano Bonoli

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Disegni, segreti e innovazioni di Massimo Bonoli, vincitore dell’Andrea Palladio come The Best Italian Jewellery Designer 2018. È la «matita» di Mattia Cielo, Breil, Recarlo… ♦︎

Lavora in un angolo appartato d’Italia, la Romagna. O, meglio, a Forlì: una città al di fuori dalle consuete rotte della gioielleria. Eppure Massimiliano Bonoli si è conquistato il premio Andrea Palladio come The Best Italian Jewellery Designer 2018.

Leggi anche: I 9 vincitori dei Palladio Awards

Il suo lavoro è noto, mentre alcuni aspetti della vita di Bonoli lo sono meno. Il designer è proprietario di una gioielleria, la Ororé di Forlì, ma ha il suo studio nello storico palazzo Guarini. È in queste stanze che ha concepito e disegnato alcuni dei gioielli di maggior successo per tanti brand famosi. Un esempio è, senza dubbio, Armadillo, l’anello snodabile che è una delle icone di Mattia Cielo, per cui ha progettato anche la linea Pavone e la collezione Rugiada, con l’utilizzo di materiali innovativi come titanio o carbonio. Altri suoi gioielli sono quelli della collezione Stones di Breil, le linee Love Me o Eternity di Recarlo, il bracciale Kiara.

Recarlo, bracciale contrarié
Recarlo, bracciale contrarié Eternity Royal

Bonoli opera come designer di gioielli indipendente da oltre 25 anni, ma la sua esperienza è iniziata anni prima, nella gioielleria di famiglia. Nel suo curriculum non compare il nome di scuole come la Central Saint Martins di Londra, ma il meno noto Istituto d’Arte di Forlì. Si è poi specializzato in gemmologia e restauro delle pietre dure. Solo grazie alla sua creatività ha iniziato a lavorare come designer e direttore creativo per le importanti Maison della gioielleria, come quelle citate. Una curiosità: porta la firma di Massimiliano Bonoli anche la corona indossata da Miss Italia. Cosimo Muzzano

La collezione New Snake, indossato
La collezione New Snake, indossato
Mattia Cielo, bracciale Rugiada, oro e diamanti
Mattia Cielo, bracciale Rugiada, oro e diamanti
Bracciale della linea Pavone di Mattia Cielo
Bracciale della linea Pavone di Mattia Cielo
Anello in oro rosa e diamanti della linea Pavone di Mattia Cielo
Anello in oro rosa e diamanti della linea Pavone di Mattia Cielo
Anello in oro rosa e diamanti della linea Pavone di Mattia Cielo
Anello in oro rosa e diamanti della linea Pavone di Mattia Cielo
Anello Armadillo by Mattia Cielo
Anello Armadillo by Mattia Cielo
Bracciale e orecchini in oro rosa, titanio e diamanti della collezione Rugiada
Bracciale e orecchini in oro rosa, titanio e diamanti della collezione Rugiada
Breil Stones, anello con pietra rossa
Breil Stones, anello con pietra rossa
Collezione Love Me
Collezione Love Me di Recarlo
Massimiliano Bonoli (immagine da Pinterest)
Massimiliano Bonoli (immagine da Pinterest)







I gioielli doppi di Elena Lara Bonanomi

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Catene sottili, con un disegno che raddoppia: i gioielli di Elena Lara Bonanomi ♦︎

Dalla Brianza (area a nord di Milano) a Londra. Elena Lara Bonanomi è stata contagiata dal «morbo» della gioielleria, ma di quella che cerca il rigore del design. Questa sana malattia l’ha indotta a trasferirsi a Londra, dove si è diplomata alla Central Saint Martins. Non è stato una passeggiata: nella famosa scuola londinese si è laureata con lode in design del gioiello. Poi, ha condotto il suo training di crescita professionale con passaggi e premi di Cartier, Swarovski Foundation, Leatherseller’s Company e Brian Wood. Fino a quando, maturate tutte le competenze necessarie, la designer ha fondato il suo brand: ElenaLara Jewellery. Lo stile: modernità, ma anche tradizione.

Creatività, ma senza dimenticare l’aspetto tecnico. Il risultato sono, per esempio, i gioielli formati da sottili catene in argento dorato o rodiato. Tanti fili che compongono una superficie su cui, a sorpresa affiora un altro disegno: una croce, un cerchio, un’intera collana. Insomma, un gioiello che raddoppia, magari con l’aggiunta di una superficie in oro, con un meticoloso e paziente lavoro di microsaldatura. Giulia Netrese

Orecchini in argento sterling, rodio nero
Orecchini in argento sterling, rodio nero
Orecchini in argento rodiato e oro 18 carati
Orecchini in argento rodiato e oro 18 carati
Orecchini in oro 18 carati e argento placcato rodio nero
Orecchini in oro 18 carati e argento placcato rodio nero
Bracciale in oro e argento
Bracciale in oro e argento
Elena Lara Bonanomi, collana in argento e oro
Elena Lara Bonanomi, collana in argento e oro

Anello top mini
Anello top mini







Fidia gioielli, oreficeria fiorentina

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Dalle antiche tradizioni della oreficeria fiorentina alla moderna gioielleria: il cammino di Fidia gioielli ♦︎

Tradizione che arriva dritto dagli artigiani rinascimentali. In più la voglia di innovazione propria dei giovani. Nel 1988 Simone Innocenti è entrato nel laboratorio orafo artigianale del padre, Sergio Innocenti, con il desiderio di aggiornare la tecnologia, ma senza perdere la capacità creativa propria delle antiche botteghe orafe, dove l’attività è scandita dall’opera di un maestro artigiano. Cioè, le due facce della stessa medaglia o, se preferite, dello stesso anello.

Tubogas Fidia, oro e diamanti
Tubogas Fidia, oro e diamanti

L’attività del fondatore della bottega, ora evoluta in piccola azienda, è iniziata nel dopoguerra nell’antico quartiere di San Frediano. Sergio Innocenti giovanissimo ha mosso i primi passi in una antica bottega artigiana, dove ha appreso i segreti di oro e pietre preziose.
E, in particolare, lo stile fiorentino, con le tecniche di sbalzo, traforo e intarsio. Ma anche nella lavorazione degli smalti. Diventato abile ed esperto, Innocenti agli inizi degli anni Settanta si è messo in proprio. Ed è riuscito a mettersi in luce quanto, per Settepassi Faraone, ha realizzato cinque pezzi unici in oro, disegnati da grandi designer italiani, tra cui la Grande Piramide in oro, argento e plexiglass,  esposti in Palazzo Strozzi nel 1980 per la mostra Progettare con l’oro. Ha lavorato anche per la maison Bulgari, con pezzi realizzati in argento, onice e legno di acero bianco. Insomma, una lunga carriera, costellata da molti riconoscimenti. Una storia che continua ancora. Lavinia Andorno

Anelli in oro rosa e pietre semi preziose
Anelli in oro rosa e pietre semi preziose
Collezione Tubogas, in oro rosa con diamanti bianchi e brown
Collezione Tubogas, in oro rosa con diamanti bianchi e brown
Anello Tubogas
Anello Tubogas
Collezione Manifattura, catena in oro con pavé di diamanti
Collezione Manifattura, catena in oro con pavé di diamanti
Collezione Atelier, anello in oro giallo e bianco, con diamanti
Collezione Atelier, anello in oro giallo e bianco, con diamanti
Collezione Portofino, anelli e orecchini in oro rosa, smalto e piccolo diamante
Collezione Portofino, anelli e orecchini in oro rosa, smalto e piccolo diamante
Pendenti e orecchini in oro rosa, smalto e diamante
Pendenti e orecchini in oro rosa, smalto e diamante







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