I gioielli, e soprattutto le tiare, della regina di Spagna, Letizia Ortiz ♦︎
Come tutte le regine, anche Letizia Ortiz Rocasolano moglie di Filippo VI di Spagna, ama i gioielli. Da ex giornalista di network come Bloomberg, Cnn e dell’emittente pubblica spagnola Tve, conosce bene il valore dell’immagine e della comunicazione visiva. Abbigliamento e scelta dei gioielli sono, quindi, particolarmente curati da Letizia, che si è sposata con l’allora principe delle Asturie, Felipe di Borbone, il 22 maggio del 2004. La cerimonia è stata un evento seguito dalle televisioni di tutto il mondo: sugli schermi è apparsa, così, una delle innumerevoli tiare che fanno parte del corredo reale.
È un tipo di gioiello che sembra essere tra i preferiti della regina. Non a caso per festeggiare l’anniversario di matrimonio il re Filippo VI ha regalato una tiara del valore di 50.000 euro a Letizia: è composta da 450 diamanti taglio brillante e cinque paia di perle australiane. Accanto alle tiare, ovviamente, la regina di Spagna conserva molti altri gioielli, tra cui un paio di orecchini con tre zaffiri ciascuno e un grande bracciale di Cartier in oro bianco e diamanti. A proposito di bracciale: Letizia ha anche deciso di trasformare una corona di diamanti della regina Vittoria Eugenia. I diamanti incastonati sono stati rimossi per essere riutilizzati in due braccialetti identici.
La tiara prussiana. Dalla linea neoclassica con ispirazione greca, la tiara è stata realizzata a Berlino nel 1913 dal gioielliere Koch. In platino e diamanti, è composta da due fasce: la parte superiore con foglie di alloro e il fondo con greche, nel mezzo una fila di fasce verticali di brillanti con un motivo centrale da cui pende un diamante taglio a pera. Fu regalata a Sofia dalla madre per il suo diciottesimo compleanno.
La collana chatones. Dono di nozze del re Alfonso Alfonso XIII alla moglie era un tipo di collana molto in voga nella metà del XIX secolo: i diamanti incastonati su una placca di platino (chaton) con una montatura a quattro gambi molto discreta. Il re era solito a ogni anniversario, compleanno o nascita aggiungere due diamanti. Risultato? Una collana di 90 carati che arrivava fino alla vita. Divisa in due parti, una toccò a Juan Carlos e spesso si vede al collo di Sofia di Spagna.
La tiara Cartier. Realizzata negli anni Venti per la regina Vittoria Eugenia il diadema è composto da una aigrette centrale, ossia una montatura o gioiello a forma di piuma, in platino e diamanti e da tre riccioli digradanti con una perla incastonata al centro. In un secondo tempo le perle vennero sostituite da smeraldi ereditati dall’imperatrice Eugenia di Francia sua madrina. Che furono poi venduti durante l’esilio romano e la tiara tornò al suo aspetto originale.
La tiara Mellerio o de la Chata. Regalo di Isabella II per le nozze della figlia, soprannominata Chata, è uno dei pochi gioielli che si è salvata dalla vendita durante l’esilio parigino. La struttura di platino raffigura idealmente la schiuma di un’onda nel centro e ai lati delle conchiglie da cui pendono delle perle a forma di pera e 12 brillanti che ondeggiano seguendo i movimenti della testa. Questo è quanto generalmente è noto. Ma un lettore di gioiellis.com (vedi commenti in fondo a questa pagina) fa notare che la storia è un’altra: il diadema Mellerio di diamanti e perle di pera, precisa, non fu venduto a Drouot (30 giugno 1878) da Isabelle II semplicemente perché la regina ricevette una rendita dalla Spagna dopo il ritorno al trono di suo figlio, Alfonso, ed è con questo denaro che ha acquistato nuovi gioielli dal gioielliere francese, come una collana e una tiara a stella.
La tiara floreale. Si trasforma in collana o spilla il diadema composto di grandi di fiori di diamanti, regalato da Francisco Franco a Sofia di Grecia, promessa sposa di Juan Carlos di Borbone.
I rubini Niarchos. Opera di Van Cleef et Arpels, sono un regalo di nozze a Sofia di Grecia da parte dell’armatore greco. La collana è composta da una catena montata in oro con rubini cabochon di diverse grandezze, ognuno circondato da diamanti. La tiara è una doppia fila dello stesso motivo della collana e può essere utilizzata come una collana a due giri o come un lungo sautoir. A completare la parure degli orecchini pendenti a goccia.
La tiara russa. Realizzata in platino, perle e diamanti per Cristina d’Austria, reggente di Spagna, si ispira al tradizionale copricapo femminile russo Kokoshnikc, da cui proviene il nome.
La tiara dei fiori di giglio. Il più spettacolare tra i doni di nozze di Alfonso XIII, fu creato nel 1906 dal gioielliere Ansorena di Madrid ed è composto da diamanti taglio brillante e cuscino, su una montatura in platino che disegna il simbolo araldico dei Borboni: i gigli. Sarà per questo che la ex regina Sofia l’ha indossata solo nelle grandi occasioni, come gioiello simbolo delle regine di Spagna.
Le diadème Mellerio de diamants et perles poires n’a pas été vendu chez Drouot (dès le 30 juin 1878) par Isabelle 2 tout simplement pour cause : Isabelle 2 a reçu une rente de l’Espagne après la restauration de son fils, Alphonse 12, et c’est avec cet argent qu’elle a acheté de nouveaux bijoux au joailler français tel un collier et un diadème étoilés¨¨
Merci Philippe pour vos précisions, nous corrigerons volontiers le texte.