Gli Smarties comunemente noti sono piccoli dolci al cioccolato ricoperti di zucchero di vario colore. Ma ora Smarties sono anche gioielli di alta gamma firmati Mattioli. Non si mangiano, ma si indossano. La nuova collezione Smarties del brand torinese ricorda, però, la forma degli omonimi cioccolatini a pastiglia, colorati e ricoperti di glassa di zucchero, lanciati da Rowntree Mackintosh nel 1937 e dal 1988 prodotti dalla Nestlé. Ma, adire il vero, anche se il nome e l’aspetto dei gioielli può ricordare un dolciume, la collezione è ispirata a raffinate architetture del passato. In ogni caso, i gioielli sono realizzati a mano in oro rosa 18 carati.
Ma, soprattutto, sono composti da pietre di topazio champagne tagliati con forma rotonda come un brillante. Ogni gioielli è formato da numerose gemme. Per esempio, l’anello ne impiega almeno una decina. Collana e bracciale molti di più. Le pietre sono mobili, agganciate al gioielli, ma non incastonate in una corona statica. Muovendo la mano che indossa l’anello, per esempio, oscillano anche le pietre di topazio.