Un gioielliere che rappresenta la decima generazione di una famiglia consacrata a gemme e gioielli. È Krishna Choudhary, indiano trasferito a Londra, che ha una lunghissima storia alle spalle. L’alta gioielleria del suo marchio, Santi, è ora soggetto di una mostra-vendita organizzata dalla casa d’aste londinese Phillips. La mostra, dal 19 al 23 settembre presso le gallerie di Berkeley Square di Phillips, è organizzata con l’assistenza di Vivienne Becker, storica del gioiello che è diventata una sorta di marchio di garanzia. La mostra presenta le creazioni di Santi, ma anche gioielli e oggetti storici di epoca Moghul. Le radici di Krishna Choudhary, infatti, affondano nel Rajasthan.

Attraverso questa mostra spero di onorare la mia eredità e condividere con i visitatori parte della magia che alimenta le mie opere contemporanee. Dalle pietre preziose storiche di straordinaria bellezza o dai motivi Mughal visti nell’arte, nell’architettura e nei gioielli indiani, tutti questi servono come ispirazione per i miei gioielli contemporanei, all’interno dei quali cerco di sposare le gemme più rare e l’artigianato più bello e squisito oggi disponibile.
Krishna Choudhary

La famiglia Choudhary era attiva come banchieri e gioiellieri nel 1727, alla fondazione della nuova città di Jaipur decisa dal maharaja Sawai Jai Singh II, il sovrano di Amer nell’India occidentale, che si stabilì nella città di Jaipur nel 18esimo secolo. Il maharaja invitò i migliori artigiani e artigiani di tutta l’India. Jaipur, dove si trova la Choudhary Haveli (il palazzo di famiglia) è un centro ancora oggi famoso per la gioielleria e il taglio delle gemme. La mostra e vendita comprende una quarantina di gioielli realizzati negli ultimi quattro anni, alcuni dei quali creati appositamente per questa occasione.






