Pianegonda, la collezione Scripta per fare del proprio aspetto un elegante corsivo in argento ♦
È destino dei giusti rinascere e, se la vita è stata condotta seguendo i sani principi del dharma, la nuova esistenza sarà migliore. Forse Pianegonda segue i precetti buddisti. Star del design minimalista negli anni Novanta, ha conosciuto difficoltà un paio di decenni dopo. Invece della scomparsa, è arrivata una nuova vita firmata dal gruppo Morellato. Ma i due dharma, la filosofia esistenziale, non si è rivelata compatibile. Ecco, allora, che nel 2015 Pianegonda è rinato per la terza volta, senza però essere mai uscito di scena. A far rinascere il marchio è stato il gruppo Bros, che attinge a Pianegonda una popolarità sui mercati Usa e nei Paesi arabi, benché in questi ultimi i gioielli dal design così moderno abbiano sempre fatto fatica a imporsi. Sembra, però, che la nuova reincarnazione di Pianegonda funzioni, almeno a giudicare dal grande spazio espositivo visto all’ultima VicenzaOro, dove le bacheche con le nuove collezioni erano giusto a qualche metro di distanza da quelle della nuova casa madre.
La nuova collocazione societaria di Pianegonda, in ogni caso, non ha intaccato lo spirito di ricerca. Per esempio, la collezione Scripta, chiamata così perché allude al segno calligrafico corsivo, non a caso chiamato italic in lingua anglosassone, reinterpretato in chiave moderna. I gioielli sono ricavati da un’unica lastra d’argento che è tagliata, sagomata, assemblata, saldata e lucidata a mano. Piccole sculture al limite tra minimalismo e futurismo. Prezzi: la collana in argento 925 è il pezzo più caro, a circa 590 euro. Per un anello in argento si scende a 98 euro. Gli altri prezzi li trovate nelle didascalie delle immagini. Margherita Donato
L’alta gioielleria vola con Charisma Gems” (Modifica)”>