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Bonhams, appuntamento con diamanti



Diamanti e gioielli in vendita da Bonhams a Londra, ecco i pezzi più interessanti ♦

Diamanti e gioielli, grande ritorno per gli amanti del brivido, cioè delle aste. Tra le vendite di gioielli della nuova stagione spicca anche quella organizzata da Bonhams a Londra il 13 settembre. La star sarà un diamante intenso blu intenso a forma di pera di 4,03 carati. Non di dimensioni grandissime, ma molto ricercato: questo genere di diamante dalla tonalità azzurra ha visto la crescita più forte negli ultimi 12 mesi, circa il 5,5 per cento, secondo l’indice di investimento Knight Frank Luxury basato sui dati del Fancy Color Research Foundation. La valutazione di questo diamante è tra 1,5 milioni e 1,9 milioni di dollari. La vendita, però, si compone di 188 lotti, tra cui un sacco di gioielli con valutazioni di poche migliaia di dollari, quindi alla portata di tutti. Inoltre, sono in vendita diamanti bianchi e colorati, zaffiri di Kashmir, Birmania e Sri Lanka, gioielli di grandi Maison, come Cartier e Van Cleef & Arpels o Maobussin. I gioielli si aggiungono a quelli di Grima (Andrew Grima star a Londra di cui abbiamo già parlato). Da tenere sotto osservazione anche una spilla a forma di diamanti fancy, tra cui un diamante grigio-azzurro di forma quadrata di 4,83 carati, con diamanti giallo scuro e brown ai lati e un uno con zaffiro del Kashmir di 9,61 carati a forma ottagonale: è valutato tra 642.000 e 899.000 dollari. Federico Graglia




Anello con zaffiro del Kashmir ottagonale del peso di 9,61 carati
Anello con zaffiro del Kashmir ottagonale del peso di 9,61 carati
Cartier, braccialetto con smeraldi e diamanti
Cartier, braccialetto con smeraldi e diamanti
Orecchini clip di Mauboussin del 1980
Orecchini clip di Mauboussin del 1980
Anelo con quarzo e diamanti
Anelo con quarzo e diamanti
Spilla metà Novecento con diamanti fancy
Spilla metà Novecento con diamanti fancy
Spilla di Cartier stile art deco con diamanti
Spilla di Cartier stile art deco con diamanti
Anello con diamante taglio marquise di 4,61 carati, colore D, chiarezza VVS
Anello con diamante taglio marquise di 4,61 carati, colore D, chiarezza VVS
Diamante blu intenso a forma di pera, peso 4 carati
Diamante blu intenso a forma di pera, peso 4 carati







Giamore con agata e onice



La collezione Jaclyn di Giamore, la creatura di Danilo Giannoni ♦︎

Danilo Giannoni si presenta con una storia romantica: anni fa ha incontrato una donna speciale. Voleva regalarle un gioiello, ma nulla incontrava l’idea che aveva in mente, che esprimesse l’amore ma anche la personalità di chi lo regalava. Ha così deciso di disegnare personalmente un ciondolo e ora quella donna ora è sua moglie. Potere dei gioielli. Forse anche grazie a questo lieto fine nel 2015 Giannoni ha fondato Giamore (leggi anche: Dalla Cina con Giamore).

Assieme a un’amica, Silvia Mok, il piccolo brand di gioielleria ha cercato il suo spazio e oggi vende soprattutto fuori dai confini italiani. Una delle caratteristiche è la possibilità di personalizzare i gioielli o di realizzare pezzi su misura, che è poi la storia da cui è partita l’idea dell’azienda. Grazie alle competenze creative di Giannoni, le collezioni si rinnovano. Una delle ultime creazioni è la collezione Jaclyn, che utilizza oro e agata oppure onice per realizzare orecchini, pendenti e anelli. Prezzo intorno ai 3.000 dollari. Alessia Mongrando





Pendente in argento, onice e diamanti. Prezzo: 1100 dollari
Pendente in argento, onice e diamanti. Prezzo: 1100 dollari

Giamore, collezione Jaclyn, orecchini in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 3205 dollari
Giamore, collezione Jaclyn, orecchini in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 3205 dollari
Orecchini in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 3200 dollari
Orecchini in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 3200 dollari
Collezione Jaclyn, pendente in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 1100 dollari
Collezione Jaclyn, pendente in oro rosa, diamanti champagne e agata. Prezzo: 1100 dollari
Collezione Jaclyn, anello in oro rosa, diamanti bianchi e agata. Prezzo: 4103 dollari
Collezione Jaclyn, anello in oro rosa, diamanti bianchi e agata. Prezzo: 4103 dollari

Anello in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 4103 dollari
Anello in oro bianco, onice e diamanti neri. Prezzo: 4103 dollari







Il Bouquet di Recarlo



La collezione Bouquet di Recarlo: gioielli composti da sette diamanti ♦︎

Passerà mai di moda l’anello con diamante? O con diamanti, al plurale. Può sembrare strano per chi non si occupa di gioielli, ma un anello, oppure degli orecchini, con diverse pietre possono essere più convenienti di un gioiello con un solo diamante. E questo perché il prezzo di una pietra varia secondo la sua qualità (trasparenza, colore, taglio), ma soprattutto per il suo peso. Una pietra da 4 carati è più raro e costa di più rispetto a quattro pietre da 1 carato. Tutta questa premessa per introdurre la collezione Bouquet di Recarlo, che utilizza una composizione con sette diamanti. Come è facile immaginare, sette diamanti taglio brillante assicurano un aspetto scintillante e vivace. I diamanti sono composti a fiore: sei petali attorno a una pietra al centro, il punto luce. Piccole griffe fermano le pietre, sostenute da un anello, dalla montatura di orecchini o di un pendente in oro bianco. I riflessi sono assicurati. Giulia Netrese




Recarlo, anello della collezione Bouquet
Anello della collezione Bouquet
Recarlo, anello della collezione Bouquet in oro bianco sette diamanti
Recarlo, anello della collezione Bouquet in oro bianco sette diamanti
Recarlo, pendete in oro bianco sette diamanti
Pendente in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini monachella in oro bianco sette diamanti
Orecchini monachella in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini rosetta in oro bianco sette diamanti
Recarlo, orecchini rosetta in oro bianco sette diamanti







Al Thani a Venezia



A Venezia arrivano 270 gioielli indiani d’epoca della collezione Al Thani ♦︎

Gioielli in una città gioiello: a Venezia arriva la collezione Al Thani. Esposta prima a Londra e poi a Parigi, per la prima volta è in Italia. Si tratta di una raccolta di gioielli indiani antichi o d’epoca. Si parte dal 1500 fino al secolo scorso: sono 270 pezzi eccezionali che saranno visibili a Palazzo Ducale. A mettere insieme questa eccezionale collezione è stato lo sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar: si è innamorato anni fa della tradizione orafa indiana, in particolare di quella del periodo Moghul e ha raccolto questi pezzi che sono una summa della storia della alta gioielleria indiana, da Gengis Khan e Tamerlano ai maharaja nel periodo coloniale. Sono gioielli ornamentali, ma anche simbolici: servivano a contrassegnare rango, ruolo e persino stato d’animo di chi li indossava, uomo o donna. Oltre a essere accessori indispensabili per alcune occasioni, come le cerimonie.

La mostra è curata da Amin Jaffer, conservatore capo della collezione Al Thani e da Gian Carlo Calza, studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli. La mostra inizia il 9 settembre 2017 e continua sino al 7 gennaio 2018. Federico Graglia

La collezione Al Thani
Venezia, Palazzo Ducale
9 settembre 2017 – 7 gennaio 2018
Orario: 8.30-19
Biglietti
Intero 20 euro; ridotto 13 euro





Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino

Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930

Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle







Remida Tornaghi Bang



La collezione Bang di Remida Tornaghi di bracciali morbidi. Immagini e prezzi ♦︎

Chissà qual è l’idea che ha indotto Remida Tornaghi, gioielliere con boutique a Monza (Milano) e Forte dei Marmi (Versilia) a chiamare Bang una collezione di bracciali composti da tanti anelli più un elemento centrale? Forse ha avuto un successo esplosivo. Gli anelli costituiscono il corpo del bracciale e, in effetti, sono facili da indossare, anche perché all’interno è nascosta un’anima elastica, che consente di infilare e sfilare il gioiello senza problemi. Sono realizzati in argento rodiato in oro rosa, giallo, oppure nel misterioso remidium, materiale che, confessiamo, sfugge al nostro radar. Esiste anche una versione mini, sempre con la stessa foggia. Prezzi: dai 400 euro per la versione mini base, ai 1950 euro per il bracciale in remidium con rondella piccola in oro bianco e diamanti. Alessia Mongrando




Bracciale in argento rodiato rosa  con rondella grande in oro rosa e zaffiri. Prezzo: 1230
Bracciale in argento rodiato rosa con rondella grande in oro rosa e zaffiri. Prezzo: 1230
Bracciale in argento rodiato rosa  con rondella grande in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1530 euro
Bracciale in argento rodiato rosa con rondella grande in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1530 euro
Bracciale in titanio chocolate con sasso grande in oro rosa spazzolato. Prezzo: 750 euro
Bracciale in titanio chocolate con sasso grande in oro rosa spazzolato. Prezzo: 750 euro
Bracciale della collezione Bang
Bracciale della collezione Bang
Bracciale in argento rodiato rosa  con rondella grande in oro rosa e smeraldi. Prezzo: 1780 euro
Bracciale in argento rodiato rosa con rondella grande in oro rosa e smeraldi. Prezzo: 1780 euro

Bracciale in titanio chocolate con rondella in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1630 euro
Bracciale in titanio chocolate con rondella in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 1630 euro







Cartier regina da Sotheby’s



A Londra, da Sotheby’s, tornano le aste di gioielli: pezzi anni Quaranta e Cinquanta di Cartier ♦︎

Tornano le aste di gioielli per gli appassionati di pezzi d’epoca e per chi vuole concludere qualche buon colpo. A Londra, il 20 settembre, Sotheby’s apre le danze della nuova stagione con una vendita di gioielli molto interessanti. In catalogo ci sono, infatti, una serie di pezzi di Cartier degli anni Quaranta e Cinquanta. Insomma, un buon modo per festeggiare l’arrivo dell’autunno. Sono gioielli che utilizzano il registro del naturalismo, in voga durante il dopoguerra. Alcuni sono impostati con l’utilizzo di topazio con colorazioni di gialli e color sherry, ma anche citrini. La vendita comprende anche una selezione di gioielli di notevoli designer del ventesimo secolo, come Grima, Pol Bury e Mosheh Oved, nonché pezzi di Van Cleef, Bulgari e Boucheron e un mix eclettico di gioielli dai periodi Edardiano e Art Deco. Federico Graglia





Cartier, bracciale con citrini e diamanti, 1940
Cartier, bracciale con citrini e diamanti, 1940

Bracciale di Pol Bury, 1970
Bracciale di Pol Bury, 1970
Orecchini con smeraldi e diamanti
Orecchini con smeraldi e diamanti

Spilla con zaffiri, rubini e diamanti di Cartier, 1960
Spilla con zaffiri, rubini e diamanti di Cartier, 1960







Stop ai finti Tiffany

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Condanna per i finti anelli con diamanti venduti come Tiffany, super multa a Costco ♦︎

I finti Tiffany sono stati definitivamente condannati. Ora (si spera) nessuno potrà cadere nel tranello teso dal grossista americano Costco, che aveva messo in vendita anelli solitaire, cioè in oro bianco con diamante fermato da sei griffe. Un set che è una invenzione della Maison americana. Non solo, Costco aveva venduto 2.500 pezzi con l’etichetta Tiffany, sostenendo che il nome era ormai sinonimo generico di uno stile. Una sentenza del tribunale nell’ottobre 2016 aveva condannato Costco a pagare 5,5 milioni di dollari di danni compensativi e 8,25 milioni in danni punitivi. Non contenta, Costco aveva presentato ricorso. Ora arriva la sentenza definitiva, ancora più severa: Costco deve pagare una cifra ancora maggiore: 19,4 milioni di dollari per aver violato il marchio di Tiffany & Co e la compensazione è stata aumentata a 11,1 milioni. Una sentenza severa, dato il prezzo da pagare è parecchio superiore al danno materiale, ma che serve da monito per chi falsifica i brand. Forse l’Europa dovrebbe prendere esempio. Federico Graglia




Anello di fidanzamento Tiffany Setting in platino e diamanti di Tiffany & Co. Prezzo su richiesta
Anello di fidanzamento Tiffany Setting in platino e diamanti di Tiffany & Co. Prezzo su richiesta
Anello in oro bianco e diamante con Tiffany Setting
Anello in oro bianco e diamante con Tiffany Setting
Anello di fidanzamento Tiffany Setting
Anello di fidanzamento Tiffany Setting
Interno di un negozio Tiffany
Interno del negozio della Maison, a New York
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, nuovo ceo della Maison americana







Salvini chevalier




Anello chevalier e orecchini nella collezione Dettagli di Salvini ♦︎
Un anello chevalier e l’antico Egitto. L’abbinata, di sicuro una novità, è l’idea di Salvini, brand del gruppo Damiani, con la collezione Dettagli. Gli anelli della collezione, infatti, hanno la classica forma dei gioielli utilizzati un tempo e anche oggi dalla nobiltà per mostrare lo stemma della casata (in passato serviva come una sorta di timbro per la corrispondenza). Salvini nota che l’anello chevalier ha origini antiche: era utilizzato fin dall’Antico Egitto come emblema della famiglia d’appartenenza. Nella versione del brand italiano, però, al posto dello stemma si trova un pavé di diamanti, che può essere abbinato a qualsiasi cognome, nobile o borghese. Il gioiello è proposto in oro giallo, bianco o rosa, con diamanti bianchi e si abbina agli orecchini a lobo realizzati nello stesso stile. Alessia Mongrando

Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti





Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Salvini, anello in oro bianco e diamanti
Salvini, anello in oro bianco e diamanti
20073439
Salvini, anello in oro giallo e diamanti

Anello chevalier in oro rosa e diamanti di Salvini
Anello chevalier in oro rosa e diamanti di Salvini







Casato in bianco e rosa



La vie en rose di Casato è con diamanti bianchi ♦︎

La vie en rose è una canzone francese conosciuta in tutto il mondo, scritta, interpretata e portata al successo da Édith Piaf. Ma è anche un desiderio, che è intimamente legato a una storia d’amore. La sintesi è in questa collezione di gioielli firmata da Casato, la Maison romana che ha proposto la suite di questi pezzi anche durante la ultima edizione di Baselworld. Si tratta di una collezione con gioielli composti da una sorta di ricamo a forma di foglie o fiori, con il motivo geometrico di un ovale con le estremità a punta, come fosse un occhio, che ricorre. È utilizzato, per esempio, per comporre grandi orecchini chandelier. Per la collezione è utilizzato l’oro nei tre classici colori giallo, bianco e rosa, assieme a diamanti bianchi con taglio brillante. Da segnalare, in particolare, la grande collana in oro bianco con diamanti bianchi, che ha al centro una pietra più grande, composta da un centinaio di elementi coperti da un pavé di diamanti. La vita può essere rosa, ma anche con diamanti bianchi non è male. Alessia Mongrando




Anelli in oro bianco e diamanti
Anelli in oro bianco e diamanti
Casato, anello in oro giallo e diamanti
Casato, anello in oro giallo e diamanti
Casato, anello in bianco rodiato e diamanti
Casato, anello in bianco rodiato e diamanti
Collezione Vie en rose, collana
Collezione Vie en rose, collana
Collana composta da cento elementi in oro bianco e diamanti
Collana composta da cento elementi in oro bianco e diamanti
Collier in oro giallo e diamanti
Collier in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti

Orecchini in oro rodiato e diamanti
Orecchini in oro rodiato e diamanti







Parte da Venezia la strada di Roma 1947



Le nuove proposte di Roma 1947, brand di gioielleria accessibile ♦︎

Si chiama Roma 1947, ma è nata nel 2015. Invece di Roma, inoltre, ha scelto Venezia per aprire la sua prima boutique. La storia del brand, insomma, potrebbe far sorgere dei dubbi. La verità, invece, è più semplice: la data, 1947, è un riferimento all’Italia del dopoguerra, con la Dolce Vita celebrata da Federico Fellini. E la scelta di Venezia è coerente con l’origine veneta dell’azienda, che ha sede vicino a Vicenza: è figlia, infatti, di Better Silver, che è una grande realtà nella produzione di catene e componenti per la gioielleria. L’idea di base, insomma, era quella di creare un brand che brillasse di luce propria. La scommessa sembra riuscita, anche perché oltre ad avere in casa l’esperienza e i mezzi per creare delle collezioni di gioielleria, Roma 1947 ha scelto la fascia della gioielleria accessibile, con prezzi che oscillano tra 70 e 150 euro. Ed è proprio il segmento di mercato che negli ultimi anni ha visto una maggiore crescita. Alla boutique di Venezia, inoltre, l’azienda ha abbinato un efficace negozio online. A dimostrazione che un po’ di iniziativa e la fantasia sono gli ingredienti naturali per il successo. Proprio come è avvenuto in Italia negli anni dopo il 1947. Lavinia Andorno

Leggi anche: Nasce Roma 1947, gioielli e Dolce Vita




Anello damascato in argento 925 placcato oro rosa 18k con cubic zirconia bianchi. Prezzo: 79 euro
Anello damascato in argento 925 placcato oro rosa 18k con cubic zirconia bianchi. Prezzo: 79 euro
Roma 1947, bracciale in argento 925 rodiato con barretta curva e cubic zirconia bianchi. Prezzo: 49 euro
Roma 1947, bracciale in argento 925 rodiato con barretta curva e cubic zirconia bianchi. Prezzo: 49 euro
Bracciale multifila in argento 925 rodiato con fiocco a trama barocca in argento 925 rodiato con cubic zirconia bianchi,  elemento in argento. Prezzo: 74 euro
Bracciale multifila in argento 925 rodiato con fiocco a trama barocca in argento 925 rodiato con cubic zirconia bianchi, elemento in argento. Prezzo: 74 euro
Collana con perle d'acqua dolce. Prezzo: 149 euro
Collana con perle d’acqua dolce. Prezzo: 149 euro
Orecchini in argento 925 placcato oro rosa 18k con perle d'acqua dolce. Prezzo: 94 euro
Orecchini in argento 925 placcato oro rosa 18k con perle d’acqua dolce. Prezzo: 94 euro
Orecchini in argento 925 con perle d'acqua dolce e sfera damascata. Prezzo: 69 euro
Orecchini in argento 925 con perle d’acqua dolce e sfera damascata. Prezzo: 69 euro
Orecchini in argento rodiato con cristalli Swarovski. Prezzo: 119 euro
Orecchini in argento rodiato con cristalli Swarovski. Prezzo: 119 euro







I rubini di Vania Leles

I rubini del Mozambico per la straordinaria collezione Out of Africa di Vania Leles ♦︎

Viene dall’Africa e all’Africa dedica una delle sue collezioni più preziose. La collezione di Vania Leles si chiama Out of Africa ed è interamente dedicata alla bellezza dei rubini del Mozambico. Rossi, profondi, vivaci: i rubini del Mozambico sono tra i più ricercati al mondo. Ma lei, che è originaria della Guinea-Bissau, utilizza solo gemme locali estratte con lavorazioni responsabili e etiche, anche per aiutare i minatori e la loro comunità, spiega la fondatrice di VanLeles Diamonds. Vania Leles, che lavora a Londra, ex modella, ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare il patrimonio culturale africano e portoghese.

Anche se la sua formazione culturale è piuttosto internazionale: ha lavorato a New York, Londra e Parigi, ha studiato all’Istituto Gemologico Americano (Gia). E ha fatto pratica in luoghi di culto della gioielleria: Graff Diamonds, De Beers e il Dipartimento di Gioielli di Sotheby. Ha persino creato gioielli per la Casa Reale britannica, in particolare per la duchessa di Windsor, e ha supervisionato aste con pietre di altissimo valore, come il famoso Graff Pink. Non è strano, quindi, che abbia sviluppato un’esperienza e abbia affinato l’occhio nella valutazione delle pietre, come si vede nella collezione Out of Africa. Vania ha lanciato VanLeles Diamonds nel 2011, che esalta la sua passione per gioielli di altissima qualità. Giulia Netrese

Leggi anche: Vania Leles, smeraldi alla riscossa

 

Vania Leles, anello con rubini e diamanti. La collezione Out of Africa è venduta da Neiman Marcus, Beverly Hills
Vania Leles, anello con rubini e diamanti. La collezione Out of Africa è venduta da Neiman Marcus, Beverly Hills
Collana della collezione Out of Africa, con rubini del Mozambico
Collana della collezione Out of Africa, con rubini del Mozambico
Orecchini di Vania Leles
Orecchini di Vania Leles
Orecchini di Vania Leles, Out of Africa
Orecchini di Vania Leles, Out of Africa
Anello con rubino, rubellite e diamanti
Anello con rubino, rubellite e diamanti
Orecchini con rubini della collezione Enchanted Garden
Orecchini con rubini della collezione Enchanted Garden
Orecchini Stilettos con rubini, diamanti e rubellite
Orecchini Stilettos con rubini, diamanti e rubellite

Bea Bongiasca stappa una Coca



Una mini collezione dedicata alla bevanda gassata più conosciuta al mondo: la Coca Cola. L’autrice è la designer milanese Bea Bongiasca ♦︎

Riso e Coca Cola. Può sembrare un abbinamento non troppo ortodosso per gli appassionati di buona tavola. Ma se si tratta di gioielli è un altro discorso. Bea Bongiasca ha iniziato la sua carriera con No Rice, No Life, la prima collezione di gioielli che voleva essere un ponte tra l’eredità asiatica e simboli della cultura dei consumatori occidentale. Due visioni opposte di lusso: il riso, una delle risorse più importanti della cultura orientale e un simbolo della vita, assieme alle perle e all’argento, sinonimo di ricchezza nei Paesi occidentali. Qualche anno dopo il cibo visto come simbolo, la designer di Milano ha pensato a un altro emblema della vita occidentale, la Coca Cola. E ha prodotto una mini collezione venduta in esclusiva nella boutique di Rossana Orlandi a Porto Cervo (Sardegna). La bottiglia della bibita diventa così un elemento ornamentale, ma anche allusivo, assieme a fiori rosa, foglie verdi e gemme. I materiali utilizzati sono l’argento, ma anche pietre come topazio, ametista intagliata. Lavinia Andorno





Bracciale Happy go cola, edizione limitata in 10 pezzi, argento e pietre
Bracciale Happy go cola, edizione limitata in 10 pezzi, argento e pietre

Anello Happy go Cola, argento e pietre
Anello Happy go Cola, argento e pietre
Collana Happy go Cola, argento, ametista intagliata, topazio
Collana Happy go Cola, argento, ametista intagliata, topazio
Anello in argento. Prezzo: 240 euro
Anello in argento. Prezzo: 240 euro
Bea Bongiasca, orecchini con perle. Prezzo: 170 euro
Bea Bongiasca, orecchini con perle. Prezzo: 170 euro
Orecchini a cerchio No Rice, No Life. Prezzo: 110 euro
Orecchini a cerchio No Rice, No Life. Prezzo: 110 euro

Bea Bongiasca, anello No Rice, No Life, con perla e argento. Prezzo: 480 euro
Bea Bongiasca, anello No Rice, No Life, con perla e argento. Prezzo: 480 euro







I 50 rubini della Imperial Necklace



La Imperial Necklace con i rubini più belli del mondo in mostra a Monte Carlo ♦︎

I rubini della Birmania sono i più ricercati per la loro qualità. Ma è raro che tante pietre siano utilizzate assieme come nella Imperial Necklace, una collana eccelsa, che è stata mostrata in anteprima, indossata dalla modella russa Ulyana Sergeenko, da Ravi Lunia, direttore di Faidee, la più grande azienda birmana specializzata in rubini. L’occasione è stata una mostra all’Hotel Hermitage, nel Principato di Monaco, dedicata al rubino burmese. I rubini della collana hanno un colore «sangue di piccione» che è considerato la tonalità più intensa. Le pietre rosse, tutte della stessa qualità, pesano per circa 130 carati, e sono montate assieme con diamanti incolori e perfetti. La mostra di Monaco comprende oltre cento gioielli realizzati con pietre di Faidee, con rubini burmesi non riscaldati. La collana imperiale contiene 50 rubini, con otto delle gemme che pesano più di 5 carati ciascuna. I rubini esposti a Monte Carlo fanno parte di una collezione personale che copre quattro generazioni. Lavinia Andorno





La Imperial Necklace indossata da Ulyana Sergeenko
La Imperial Necklace indossata da Ulyana Sergeenko

La Imperial Necklace, assieme a orecchini e bracciale
La Imperial Necklace, assieme a orecchini e bracciale
Ravi Lunia, direttore di Faidee, con la modella russa Ulyana Sergeenko
Ravi Lunia, direttore di Faidee, con la modella russa Ulyana Sergeenko
Faidee, anello con rubino burmese di 4 carati e diamanti
Faidee, anello con rubino burmese di 4 carati e diamanti
Anello con rubino sangue di piccione non riscaldato
Anello con rubino sangue di piccione non riscaldato
Farfalle rosse, con un rubino ovale di 5 carati
Farfalle rosse, con un rubino ovale di 5 carati







Pandora sempre più d’oro



La gioielleria di lusso è in declino? Forse. Intanto l’argento di Pandora fa affari d’oro ♦︎

Ogni tanto per rendersi conto di come va il mondo, anche quello dei gioielli, è bene analizzare i fatti. I numeri, per esempio. Per quanto riguarda la gioielleria, da tempo gli esperti si chiedono se sia in declino il ciclo della produzione di alto livello, bella, ma costosa. Secondo questa interpretazione, i millennial, i giovani nati a cavallo del secolo, preferirebbero gioielli poco costosi, sotto il tetto dei 200-300 euro, piuttosto che impegnarsi in acquisti costosi. Secondo un’indagine condotta negli Usa, i giovani sono disposti a spendere non oltre l’equivalente di un mese di stipendio per un anello di fidanzamento, spesso il gioiello più importante della loro vita. Un riflesso di questo trend può essere il bilancio di un gruppo come Pandora, che ha costruito un impero sulla gioielleria accessibile.

Mentre molte grandi Maison non brillano o, addirittura, soffrono il calo dei consumi, Pandora nel secondo secondo trimestre del 2017 segnala una crescita del 12% (in valuta locale) a circa 649 milioni di euro, rispetto al secondo trimestre del 2016. Vanno a gonfie vele i negozi Pandora: il fatturato generato negli store dell’azienda danese è cresciuto del 36%. In Europa e area Mediterraneo la crescita è stata del 10%, mentre non hanno brillato le Americhe (+1%), e nella regione Asia Pacific c’è stato un boom del 35%. Se siete curiosi di sapere che cosa acquistano di più i clienti Pandora, ecco qui: il fatturato dei charm è cresciuto del 6%, quello dei bracciali del 19%. Sappiate anche che su ogni gioiello, Pandora guadagna il 33,4% (Ebitda, cioè all’incirca il margine lordo). Federico Graglia

Collezione autunno 2017 Luminose Geometrie




Pandora, Luminose Geometrie. Gli anelli da cocktail sono disponibili in varie misure e caratterizzati da un innovativo taglio delle pietre a forma ottagonale
Pandora, Luminose Geometrie. Gli anelli da cocktail sono disponibili in varie misure e caratterizzati
da un innovativo taglio delle pietre a forma ottagonale

Bracciale, collana e anelli in  Pandora Rose, con pietre trasparenti e cristalli rosa sfumati  incastonati da intagli a forma di cuore
Bracciale, collana e anelli in Pandora Rose, con pietre trasparenti e cristalli rosa sfumati
incastonati da intagli a forma di cuore
Pandora, collezione Autunno 2017
Pandora, collezione Autunno 2017
Pandora, collezione Luminose Geometrie
Pandora, collezione Luminose Geometrie
Anelli, collana, orecchini e bracciale in argento e zirconia
Anelli, collana, orecchini e bracciale in argento e zirconia
Il taglio delle pietre a forma ottagonale è una nuova tecnica che si fonde con il classico taglio brillante per aumentare la  luminosità e la brillantezza
Il taglio delle pietre a forma ottagonale è una nuova tecnica che si fonde con il classico taglio brillante per aumentare la luminosità e la brillantezza

Pandora 2017, Luminose Geometrie
Pandora 2017, Luminose Geometrie







Video: la Panthère di Sofia Coppola



Il filmato di Sofia Coppola per il lancio dell’orologio Panthère di Cartier ♦︎

Ci sono orologi che sono gioielli. Uno di questi è Panthère di Cartier. Presentato nel 1983, è stato un successo fino al 2004, quando è stato messo fuori produzione. Nel giugno scorso, però, la Maison francese ha deciso di rilanciarlo. Per l’occasione, ha chiesto alla regista vincitore di un Oscar, Sofia Coppola, nominata «amica» di Cartier, di realizzare un filmato che ha come protagonista una giovane donna, il suo partner e, ovviamente, l’orologio. Ecco le immagini.








Un fiore per Sarah Ho



La collezione Wisteria di Sarah Ho, dedicata al fiore a grappolo del glicine ♦︎

Wisteria è un genere di piante rampicanti della famiglia delle leguminose, note col nome comune di glicine. Il nome del genere è stato attribuito in onore dell’americano Gaspare Wistar (1761-1818). La pianta è di origine orientale ed è ancora molto apprezzata in Cina e Giappone. I fiori rappresentano la longevità e la grazia e vengono utilizzati nel Feng Shui perché simboleggiano onore e rispetto. Forse anche per questo la designer con base a Londra Sarah Ho ha dedicato ai fiori di glicine la sua nuova collezione. Wisteria comprende una serie di anelli e orecchini dai colori molto vivaci. Si potrebbero definire pop, anche questo uno stile che piace a Oriente. Le vivaci fioriture color lilla del glicine, nella collezione Wisteria si trasformano in rosso vivo, arancio, blu intenso.

Sarah Ho è nata a Hong Kong, è cresciuta a Macao e si è trasferita a Londra, dove è diventata una dei designer più trendy e innovativi. Alessia Mongrando

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Sarah Ho, orecchini in oro bianco, tanzanite, pietra luna, zaffiri, diamanti
Sarah Ho, orecchini in oro bianco, tanzanite, pietra luna, zaffiri, diamanti

Sarah Ho, collezione Wisteria, anello in oro bianco, tanzanite, pietra luna, zaffiri, diamanti
Sarah Ho, collezione Wisteria, anello in oro bianco, tanzanite, pietra luna, zaffiri, diamanti
Sarah Ho, collezione Wisteria, orecchini in oro bianco, tanzanite, pietra luna, zaffiri, diamanti
Sarah Ho, collezione Wisteria, orecchini in oro bianco, tanzanite, pietra luna, zaffiri, diamanti
Anello in oro bianco, peridoto, crisopraso, tsavorite
Anello in oro bianco, peridoto, crisopraso, tsavorite
Sarah Ho, collezione Wisteria, orecchini in oro bianco, peridoto, crisopraso, tsavorite
Sarah Ho, collezione Wisteria, orecchini in oro bianco, peridoto, crisopraso, tsavorite
Orecchini in oro rosa, diamanti, rubellite, rubini, opale rosso
Orecchini in oro rosa, diamanti, rubellite, rubini, opale rosso
Anello in oro rosa, diamanti, rubellite, rubini, opale rosso
Anello in oro rosa, diamanti, rubellite, rubini, opale rosso
Orecchini in oro giallo, diamanti, citrini, spessartite, perle
Orecchini in oro giallo, diamanti, citrini, spessartite, perle
Orecchini in oro giallo, diamanti, citrini, spessartite, perle
Sara Ho, orecchini in oro giallo, diamanti, citrini, spessartite, perle







Piero Ferrante senza paura

Alla inziativa benefica a favore delle donne vittime di violenza partecipa anche il designer Pietro Ferrante con una collana e un bracciale ♦

Fabrizio Frizzi, Alba Parietti, Alessio Bernabei, Daniele Battaglia, Serena Garitta, Giulia Pelagatti, Mercedesz Henger: personaggi noti al pubblico italiano che hanno una cosa in comune: una collana con ciondolo e una iniziativa benefica. Hanno deciso, infatti, di supportare il pink project #tunonmifaipaura, promosso dalla BasketArtisti Unicusano, partito in Versilia. Obiettivo: raccogliere fondi per aiutare le donne vittime di violenza che hanno bisogno di interventi di chirurgia ricostruttiva ed estetica e sensibilizzare il pubblico su questo argomento purtroppo di attualità. Un team di medici specializzati si presterà a seguirle mettendo a disposizione cure ed interventi a titolo gratuito e supporto psicologico. Eventuali costi accessori, come trasferte, ospitalità e spese per accompagnatori, saranno coperti invece dalle donazioni raccolte tramite questa iniziativa.

Tra i partner del progetto, il brand di gioielli made in Italy Pietro Ferrante, che per l’occasione ha dato forma a un bracciale e una collana unisex che vedono protagonista una palla da basket fusa a un grande cuore, da acquistare presso tutti i rivenditori autorizzati o sul sito www.pietroferrante.com. Il 20% del ricavato sarà destinato alle donne vittime di violenza per aiutarle nel lungo percorso di ritorno alla serenità.

Alba Parietti con la collana di Pietro Ferrante
Alba Parietti con la collana di Pietro Ferrante
Bracciale #tunonmifaipaura
Bracciale #tunonmifaipaura
Giulia Pelagatti con la collana #tunonmifaipaura
Giulia Pelagatti con la collana #tunonmifaipaura
La collana di Pietro Ferrante
La collana di Pietro Ferrante
Serena Garitta con la collana #tunonmifaipaura
Serena Garitta con la collana #tunonmifaipaura

All’asta un diamante russo da 51 carati



Un super diamante russo (più altri cinque) dedicato agli zar ♦︎

Il gruppo minerario russo Alrosa ha annunciato per novembre un’asta per la vendita di una rara collezione di diamanti già tagliati, tra cui una gigantesca pietra di 51,38 carati. È uno dei più grandi diamanti mai messi sul mercato. È un diamante a taglio rotondo, tradizionale, con 57 sfaccettature, il cui diametro da 1 pollice (2,5 centimetri), grande all’incirca quanto l’occhio di un uomo. Secondo Alrosa, che è un’azienda controllata dallo Stato, è probabilmente il diamante più costoso prodotto nella storia dei gioielli russi. Il diamante è uno dei cinque pezzi ricavati dal diamante grezzo Romanov di 179 carati, estratto nel 2015 in una delle miniere della società nella regione Yakutia, nell’estremo est della Russia. Nelle intenzioni tutti i diamanti dovrebbero essere venduti assieme a non meno di 10 milioni di dollari. Il nome Romanov è una dedica allo zar Pietro il Grande, che ha costruito la città di San Pietroburgo e la dinastia Romanov, che ha governato la Russia per 300 anni. Federico Graglia





Il diamante è stato ricavato da una pietra  grezza di 179 carati
Il diamante è stato ricavato da una pietra grezza di 179 carati

Il diamante di Alrosa ha un diametro da 1 pollice (2,5 centimetri)
Il diamante di Alrosa ha un diametro da 1 pollice (2,5 centimetri)

Il  diamante Romanov a taglio rotondo, tradizionale, con 57 sfaccettature
Il diamante Romanov a taglio rotondo, tradizionale, con 57 sfaccettature







Buccellati aprirà 88 nuove boutique

Conclusa la vendita di Buccellati ai cinesi di Gangtai Group. Con grandi prospettive ♦︎

Si è concluso il passaggio ai cinesi di Gangtai Group di Buccellati. Il closing prevede la cessione al gruppo cinese dell’85% del capitale di Buccellati Holding Italia, valutata 230 milioni. E dire che solo pochi anni fa, nel 2013, Buccellati era stata acquisita dal fondo di private equity Clessidra per 80 milioni, comprensivi di un aumento di capitale. La famiglia Buccellati e Clessidra (che è ora della famiglia Pesenti) incasseranno una forte plusvalenza, dato che il valore si è triplicato in pochi anni. Dopo la gestione di Clessidra il fatturato è aumentato in tre anni del 63%, raggiungendo quota 44 milioni di euro nel 2016.

Ma Gangtai ha grandi progetti: oltre a Italia, Europa e Nord America, vuole allargare le vendite a Cina, Asia, Medio Oriente ed Europa Orientale. I cinesi investiranno 200 milioni in cinque anni per finanziare 88 nuove boutique di Buccellati. Andrea Buccellati manterrà la sua posizione di direttore creativo e Gianluca Brozzetti, attuale ad, continuerà come presidente onorario e Ceo. Buccellati è stata fondata a Milano nel 1919. Gangsu Gangtai Holding è uno dei più grandi distributori di gioielli d’oro e un rivenditore di gioielli internet in Cina con più di 1.200 dipendenti e si concentra sulla crescita della sua presenza nel lusso internazionale. Federico Graglia

Andrea Buccellati e sua figlia Lucrezia
Andrea Buccellati e sua figlia Lucrezia
Orecchini pendenti in oro bianco e giallo con smeraldi e rubini
Buccellati, orecchini pendenti in oro bianco e giallo con smeraldi e rubini
Anello con oro e diamante
Anello con oro e diamanti
Pendente in oro con smeraldo
Pendente in oro con smeraldo
Anello Dôme di Buccellati, con diamante taglio smeraldo
Anello Dôme di Buccellati, con diamante taglio smeraldo

Marina B. venduta a Guy Bedarida



Marina B. ha un nuovo proprietario: Guy Bedarida. In programma il rilancio e uno store in Italia ♦︎

La marca italiana Marina B. è stata fondata da Marina Bulgari, terza generazione della famiglia Bulgari. Ora, però, la B. sarà anche la iniziale di Bedarita, ex direttore creativo di John Hardy dal 1998 al 2015, che ha acquistato la Maison italiana. Guy Bedarida è un esperto di gioielleria di alto livello e ha lavorato anche per Van Cleef & Arpels e Boucheron. Di Marina B. ha acquistato la quota di maggioranza. Sarà lui, dunque, anche il direttore creativo di Marina B. e sostituirà Giorgio Bulgari, nipote di Marina. A vendere il brand è stato il proprietario della Maison, Paul Lubetsky, ceo di Windsor Jewelers.

Marina Bulgari ha fondato il suo marchio di gioielli nel 1978. Lo stile era caratterizzato dall’utilizzo dell’oro e dall’intarsio nero smaltato, con pietre preziose montate su acciaio o oro nero, tagli triangolari arrotondati sulle gemme, con un cuore al contrario. La fondatrice aveva venduto il suo marchio nel 1999 allo sceicco saudita di Jeddah, Ahmed Fitaihi, che nel 2010 ha venduto Marina B. a Lubetsky. Windsor Jewelers conserverà comunque una quota di minoranza. L’obiettivo di Bedarida sarà aggiornare i classici modelli Marina B., visto che in archivio si trovano circa  12.000 schizzi e disegni. I prezzi dei gioielli della Maison variano in media da 8.000 a 3 milioni di dollari. Altra novità: sarà aperto un flagship store in Italia. Federico Graglia

Leggi anche Marina B. tratta la vendita




Marina B., anello in oro, diamanti e ametiste
Marina B., anello in oro, diamanti e ametiste
Guy Bedarida
Guy Bedarida
Orecchini intercambiabili Pneu
Orecchini intercambiabili Pneu
Orecchini Lina con diamanti e zaffiri blu
Orecchini Lina con diamanti e zaffiri blu
Orecchini in oro con motivo a triangoli
Orecchini in oro con motivo a triangoli

Orecchini Pampilles in oro, diamanti e zaffiri gialli
Orecchini Pampilles in oro, diamanti e zaffiri gialli







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