Bracciali in argento a maglia geometrica con charm
Bracciali in argento a maglia geometrica con charm Pandora

I segreti di Pandora

Pandora è il marchio di gioielli più diffuso al mondo. Tutti hanno indossato o almeno visto da vicino un gioielli di Pandora. Nel 2022 Pandora ha venduto tre gioielli al secondo. Eppure non tutti conoscono la storia di questa azienda. Per esempio, lo sapevate che i gioielli di Pandora, che è un’azienda danese, sono realizzati in Tailandia? E che il suo fondatore è un maniaco della riservatezza, che non rilascia interviste e neppure si lascia fotografare? Tanto che ha comprato casa a Singapore.

Collane della linea Disney Little Mermaid Pandora indossate
Collane della linea Disney Sirenetta Pandora indossate

Pandora è il più grande marchio di gioielleria al mondo con 26,5 miliardi di corone danesi di fatturato nel 2022 (circa 3,5 miliardi di euro o 3,8 miliardi di dollari) e una rete di vendita al dettaglio di circa 2.500 negozi, con 600 milioni di clienti solo sugli store online, e con più di 32.000 dipendenti. Ma è nata da un semplice business familiare. Per la precisione, da una coppia: l’orafo di Copenaghen Per Algot Enevoldsen e sua moglie Winnie. Dopo aver aperto una piccola gioielleria nel 1979 a Copenhagen, i due si recavano spesso in Thailandia per acquistare materiali e gioielli da importare. Ma, prima che Pandora divenisse Pandora, la coppia ha puntato sulla vendita all’ingrosso. Anzi, nel 1987 la vendita al dettaglio è stata interrotta.

Alexander Lacik, President & Chief Executive Officer Pandora
Alexander Lacik, President & Chief Executive Officer Pandora

Dopo aver assunto una decina designer, la produzione è stata portate completamente in Thailandia nel 1989, dove i costi di produzione erano e sono ancora, molto più bassi. I due, Per e Winnie Enevoldsen, si sono trasferiti a vivere a Bangkok con il figlio Christian, e fornivano gioielli a prezzi accessibili per il mercato di massa europeo. L’azienda è cresciuta fino a includere un assortimento di anelli, collane, orecchini e orologi, che al momento ha però smesso di produrre. Una delle caratteristiche di Pandora è anche quella di proteggere alcune soluzioni, come le leghe metalliche utilizzate, con un brevetto. Il successo dei bracciali con ciondoli ha convinto nel Duemila la coppia a puntare sulla vendita diretta.

Una rara immagine di Winnie e Per Enevoldsen
Una rara immagine di Winnie e Per Enevoldsen

Il braccialetto con ciondoli da comporre e personalizzare è stato la chiave del successo. È stato lanciato per la prima volta nel mercato danese. La coppia ha avuto per prima l’idea di creare un gioiello con ciondoli intercambiabili che possono essere aggiunti e rimossi secondo le preferenze di chi lo indossa. Il successo ha convinto Pandora a puntare sui mercati esteri, a iniziare da Germania e Stati Uniti, poi l’Australia nel 2004. Nel 2005, l’azienda danese ha aperto una struttura artigianale su larga scala a Gemopolis, la zona dell’industria della gioielleria a Bangkok. Nel 2017 ha aperto uno stabilimento a Lamphun, vicino a Chiang Mai, nel nord della Thailandia, e nel 2018 un’altro sito produttivo Triple A sempre a Gemopolis.

Il sito produttivo di Lamphun, in Tailandia
Il sito produttivo di Lamphun, in Tailandia

Il sito di Lamphun è una vera cittadella. Occupa oltre un migliaio di dipendenti, quasi tutti molto giovani, che indossano una divisa bordeaux. Le donne incinte aggiungono dei grembiuli azzurri. C’è anche una spirit house, piccolo altare votivo al Buddha dove la mattina, prima di entrare al lavoro, i dipendenti possono recitare una preghiera, ma è stata prevista anche una stanza dedicata alla preghiera dei musulmani. Non solo. Oltre alla mensa c’è un negozio di generi alimentari, una nursery, l’infermeria, e persino un dj che crea alla console una musica per i dipendenti e uno spazio digital dove si producono programmi. In Tailandia Pandora produce i gioielli, ma sono disegnati in Italia e Danimarca.

Lavoratrici nella fabbrica di Lamphun
Lavoratrici nella fabbrica di Lamphun

Dopo la sua fondazione, quasi un quarto di secolo fa, Pandora è cresciuta fino a quotarsi in Borsa, anche grazie all’idea di creare una diffusa catena di negozi in franchising. Nel 2008, il fondo di private equity Axcel ha acquisito il 60% della società e due anni dopo, nel 2010, Pandora è stata quotata al listino del Copenhagen Stock Exchange. I fondatori e il figlio Christian fanno base oggi a Singapore, dove hanno acquistato due lussuosi appartamenti nella zona di Orchard, in un condominio di Boulevard Vue. I servizi includono una piscina, una jacuzzi, una suite spa con letto in pietra riscaldato e una sauna.

Uno store di Pandora
Uno store di Pandora

Come riconoscere i veri gioielli Pandora?
Come per tutte le cose di successo, c’è chi copia. E c’è anche chi vende falsi gioielli di Pandora. Come riconoscere i veri gioielli di Pandora? Lo spiega la stessa azienda: tutti i gioielli in argento sterling sono stampati con la lettera S maiuscola per l’argento, seguita dalla purezza dichiarata in parti di argento puro per mille: S925 (argento puro al 92,5%). Inoltre, tutti i gioielli Pandora in oro sono stampigliati con la G maiuscola per l’oro, seguita dalla purezza, espressa in parti d’oro puro per mille nella lega d’oro: 14k, G585 (cioè 58,5% di oro puro) o 18k: G750 (75% di oro puro). I marchi di qualità sui gioielli Pandora prodotti prima di giugno 2011 contengono però solo numeri, non lettere.
Il marchio di fabbrica standard sui gioielli Pandora è ALE, che sta per Algot Enevoldsen, il padre del fondatore del brand, Per Enevoldsen. Le lettere ALE sono stampate sui gioielli, tranne che su alcuni dei pezzi più piccoli. Alcuni Paesi richiedono però altri timbri specifici per i gioielli e Pandora ovviamente rispetta i requisiti aggiungendo ulteriori timbri.

Charm Pandora con inciso S 925 Ale
Charm Pandora con inciso S 925 Ale

Perché si chiama Pandora?
Secondo la mitologia greca Pandora è stata la prima donna. Zeus, il re degli dei, incaricò Efesto (un dio del fuoco) di plasmare una donna dalla terra, alla quale gli dei conferirono i loro doni più scelti. Pandora aveva così un vaso con dentro ogni sorta di miseria e male. Quando il vaso fu aperto, per la curiosità di vedere che cosa c’era dentor, i mali volarono sulla Terra, tranne la speranza.

Gioielli Pandora estate 2023
Gioielli Pandora estate 2023

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Il mare nei gioielli di Desigual

Next Story

Pianegonda Conversus in argento e oro

Latest from News