Rocca, catena di gioielleria e orologeria di alta gamma del gruppo Damiani, ha annunciato una relocation a Lecce. Il nuovo store si trova in via degli Antoglietta 1/A di, una delle strade più caratteristiche del centro storico della città pugliese e presenta ampi spazi espositivi, tra cui il corner riservato ai gioielli Damiani e dei brand del gruppo (come Salvini e Bliss) e alle creazioni di cristallo Venini. Lo store distribuisce anche orologi Rolex e Tudor, in due aree completamente dedicate. Nella città del Salento, Rocca consolida quindi la sua posizione per la gioielleria e l’orologeria di lusso, presidiando le vie dello shopping nelle località italiane più celebri.
Asta preziosa per Pandolfini
Asta di gioielli e orologi con buoni risultati per Pandolfini, casa di vendite all’incanto fiorentina. La selezione di preziosi, selezionati dal capo dipartimento Cesare Bianchi, sono stati battuti nella storica sede di Palazzo Ramirez Montalvo. Per quanto riguarda l’asta del dipartimento Gioielli, sono stati venduti il 92% dei lotti per un totale di 2,8 milioni di euro e il 185% di aumento delle stime di partenza. Su tutti spicca l’anello in oro bianco 18 carati con diamante fancy blue, aggiudicato a 376.000 euro.
Un anello in oro bianco 18 carati con solitario taglio brillante di 7,03 carati è stato aggiudicato a 163.800 euro e un paio di orecchini in platino con rubini birmani e diamanti hanno trovano un compratore per 138.600 euro. All’asta di orologi sono stati aggiudicati 111 su 124 pezzi, il 90% dei lotti, per un totale di 1,2 milioni e 125% di aumento delle stime di partenza.
Miglior performance per il Rolex Daytona Paul Newman Panda del 1971, l’orologio dalla cassa in acciaio, quadrante panda aggiudicato a 163.800. Tra i molti lotti proposti si segnalano anche l’aggiudicazione del Rolex Daytona Big Red del 1979, venduto a 85.680 e il Patek Philippe Nautilus Jumbo acciaio e oro del 1979, con cassa monoblocco in acciaio, lunetta liscia in oro giallo e bracciale in acciaio e oro giallo 18 carati aggiudicato a 78.120 euro.
Roberto Coin apre in Bahrain
Dopo Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita, Roberto Coin porta i suoi gioielli anche in Bahrain. La Maison italiana punta sul Golfo e assieme al partner locale Bahrain Jewellery Centre apre uno store all’interno del Bahrain World Trade Center (Moda Mall – Unit 18A). Il Bahrain World Trade Center è un alto 240 metri e si trova a Manama nella capitale dell’emirato. Costruito nel 2008, è anche il primo grattacielo al mondo che integra turbine eoliche nella sua struttura. Il nuovo spazio è stato progettato da Roberto Coin con il suo storico collaboratore Giulio Miliotti Sclavi (Studio Sclavi).
Il design di questa nuova boutique ricrea l’atmosfera del salotto italiano con la tonalità verde del marchio come colore principale. Il colore nocciola delle pareti è stato realizzato utilizzando la carta da parati Gritti Wall, mentre i tessuti degli arredi con il marchio veneziano Rubelli. L’inedita sfumatura di rosa denominata crystal grey è il colore delle poltrone e dei divani della Vip room. A completare l’atmosfera di lusso non mancano l’oro, il marmo, la moquette e i lampadari di Vistosi di Murano.
Sono estremamente contento per questa nuova apertura con BJC. Il Bahrain è un Paese dall’affascinante storia antica, famoso in tutto il mondo per le sue splendide perle. È un onore portare il mio tocco veneziano italiano alla bellezza delle donne locali e al loro stile unico.
Roberto Coin, fondatore e presidente del marchio
A Jck e Couture 130 aziende italiane di gioielleria
Il mondo della gioielleria si sposta a Las Vegas. La capitale del Nevada ospita i due appuntamenti più importanti dell’anno: il Jck (dal 2 al 5 giugno 2023 al The Venetian Expo & The Veneziano) con 17.000 partecipanti e oltre 1.800 espositori e il Couture Show (1-4 giugno al Wynn), che ospita una selezione di oltre 300 espositori di alta gamma. Con le due super fiere della gioielleria sono previsti anche eventi e concorsi.
Per esempio, per il Jck sono previsti il Meet the Designers e il Jewelers Choice Awards Toast nella Design Collective Lounge, sponsorizzati dall’International Gemological Institute. Il quartiere di Design Collective presenta anche The Jewelry Loupe Project con Women’s Jewelry Association e De Beers, nonché stand dedicati di designer selezionati che espongono dalla Black in Jewelry Coalition. Oppure l’evento Jewelers For Children Facet of Hope, che si svolgerà nella sala da ballo di Palazzo al livello 5 del Venetian. Brosway Italia, invece, è main sponsor di Jck Rocks, evento esclusivo del 4 giugno.
A proposito di aziende italiane: saranno quelle, a parte gli Stati Uniti, ad avere la più grande presenza, con oltre 130 produttori e marchi. I distretti orafi del made in Italy sono, in effetti, uno dei punti di forza del Paese e molte aziende possono vantare una capacità raffinata produttiva, oltre a uno stile apprezzato a livello globale. Un centinaio di aziende esporranno al Jck, altre al Couture Show. Secondo Federorafi, associazione che raggruppa molte aziende del settore, gli Stati Uniti sono il primo mercato per l’export di gioielleria italiana. La presenza massiccia ai due eventi nella capitale del Nevada si deve anche all’aiuto dell’Agenzia per il Commercio Estero.
Film d’autore per l’Essenziale di Atelier VM
Gioielli e cinema d’essai. Il brand milanese Atelier VM ha siglato una collaborazione con i registi Alberto Caffarelli e Matteo Erenbourg del collettivo Alterazioni Video. Obiettivo: realizzare un film in cinque episodi L’Essenziale, Welded Love Stories. Il link con il cinema d’autore riguarda la selezione al Fashion Film Festival di Milano del video, che a detta degli autori è un omaggio a Jean Luc Godard, regista francese di avanguardia, tra i nomi di spicco della Nouvelle Vague da poco scomparso. I registi hanno deciso di riproporre alcune scene cult dei suoi film. L’Essenziale, invece, è il gioiello-simbolo di Atelier VM.
I gioielli nei filmati si trovano al polso di due donne di diversa generazione, probabilmente una nonna con sua nipote, mentre si lavano le mani o si scambiano una carezza, oppure tra le braccia di due amiche (forse amanti?) mentre leggono, giocano e oziano in terrazza, e ancora sul corpo di due innamorati al risveglio, sulle mani di tre stralunati amici al bar e, infine, indossati da una ragazza che si lascia andare in una danza scatenata e liberatoria.
Uno store a Milano per PdPaola
La lunga marcia d PdPaola è partita otto anni fa da Barcellona e, ora, fa tappa a Milano. Il brand fondato dai fratelli Paola e Humbert Sasplugas ha aperto uno store monomarca nella città italiana con maggiore sviluppo. Si trova in corso Vercelli 4, una delle maggiori vie commerciali. Il negozio è su due piani e adotta colori soft, scaffali galleggianti e specchi circolari. Naturalmente lo store presenta le novità del marchio e le sue collezioni signature come Letters, Charms e Zodiac, oltre alla linea di gioielli in oro 18 carati e diamanti sintetici.
PdPaola ha già negozi nelle principali città spagnole come Madrid, Barcellona, Siviglia, Bilbao, San Sebastián e Palma di Maiorca, oltre a Londra, Porto Rico, Lima e Riyadh. Ha recentemente aperto nuovi punti vendita (shop-in-shop) nella catena di grandi magazzini di lusso spagnola El Corte Inglés. I gioielli del brand sono disponibili in 2000 punti vendita e in una decina di mercati internazionali, tra cui 50 negli Negli Stati Uniti.
I gioielli di Cannes 2023
Torna Cannes e con il Festival del Cinema torna anche il red carpet su cui sfilano attori, registi e, naturalmente, splendidi gioielli. Ecco le prime immagini. La top model e imprenditrice di Dubai Elvira Jain si è presentata all’apertura della alla 76esima edizione del Festival con un collier Damiani alta gioielleria Chakra oro bianco e diamanti, anello alta gioielleria Belle Epoque oro bianco e diamanti e gli orecchini Absolute alta gioielleria in oro bianco, diamanti e smeraldi, sempre della Maison italiana. Damiani anche per la modella italiana Paola Turani. E Damiani anche per la star libanese Farah Abdel Aziz, con orecchini Emozioni in oro bianco, diamanti e smeraldi, anello Special Classic oro bianco, diamanti e smeraldi, bracciale Mimosa in oro bianco e diamanti e bracciali Mimosa in oro bianco e diamanti. Nabilla Vergara, modella franco-svizzera e personaggio di reality francesi, ha scelto un collier Damiani di alta gioielleria, Chakra. E la modella Megan Williams, sul red carpet ha invece indossato gli orecchini Damiani Absolute alta gioielleria in oro bianco, diamanti e smeraldi.
La parigina Messika è sempre una delle Maison più presenti in occasione di eventi legati allo spettacolo. È apparsa subito sul tappeto rosso con la proiezione e della cerimonia di apertura con la cantante mediorientale Maya Diab, accompagnata dalla fondatrice e designer Valérie Messika. L’artista ha indossato la collana e gli orecchini High Jewelry Behind the Light Kandake, in stile con l’iconico anello di diamanti a forma di pera Toi & Moi. Valérie Messika ha optato per gli orecchini Diamond Equalizer mixati al mono orecchino Magnetic Love, e al Diamond Catcher e all’anello wild Moon. L’attrice francese Elodie Fontan ha scelto gli orecchini Messika by Kate Moss Liberated Spirit, il bracciale Exotic Charm con l’anello Desert Bloom. La produttrice francese Melita Toscan Du Plantier gli orecchini Diamond Catcher della collezione di alta gioielleria Born To Be Wild. Ancora Messika per l’attrice spagnola Ester Expósito, che ha sfilato sul red carpet di Black Flies con la collana e gli orecchini Desert Bloom e l’anello con l’anello Wild Moon, tutti della collezione Born To Be Wild High Jewelry.
Anche l’attrice e modella italiana Sveva Alvitiha brillato con gli orecchini e la collana Diamond Catcher, della collezione di alta gioielleria Born To be Wild di Messika, così come la modella americana Romee Strijd, con l’earcuff Calypso mescolato alla clip centrale Illusionnistes, e l’iconico anello Toi & Moi Ritzy e il doppio anello Rockefeller.
Uomini e orologi a Cannes
Non bisogna dimenticare che il Festival coinvolge anche attori uomini. Ethan Hawke, attore, sceneggiatore, regista e autore americano, ha indossato l’orologio di alta gioielleria Altiplano di Piaget in occasione della proiezione di Strange Way of Life di Pedro Almodóvar. L’orologio Altiplano Ultimate High Jewelry, 38 mm, è in oro bianco, diamanti taglio baguette e taglio brillante per 5,83 carati, ultra sottile Meccanico di Manifattura Piaget a carica manuale, con cinturino in alligatore. La platina inferiore e i ponti sono integrati direttamente nella carrure e sono stati interamente ricoperti di diamanti incastonati a neve, il che ha richiesto quattro giorni di meticoloso lavoro. I diamanti taglio baguette formano un cerchio completo attorno al quadrante decentrato, mentre il retro della cassa in oro bianco mostra una linea sottile di diamanti rotondi, abbinati all’incastonatura della chiusura pieghevole. Sempre per la Maison svizzera, Aja Naomi King ha indossato la collana Flying Parade, l’anello Limelight Extremely e gli orecchini Flying Parade by Piaget.
Orologio di lusso anche per la top model Frida Aasen, che ha indossato il segnatempo Spirit of Big Bang One Click Steel White Diamonds 32mm di Hublot mentre partecipava all’amfAR Gala 2023 a Cannes.
I gioielli di un altro brand italiano, Nanis, a Cannes sono stati indossati da Kamogelo Mafokwane, talentuosa luxury lifestyle content creator e direttrice creativa sudafricana, fondatrice dell’azienda di design e decorazioni Naia Decor. Per lei orecchini con le classiche ciliegine d’oro che contraddistinguono la Maison.
La Maison di alta gioielleria che è presenza fissa a Cannes è, però, Chopard. Non solo l’azienda svizzera crea tutti gli anni la palma d’oro simbolo del Festival, ma negli stessi giorni presenta anche una collezione speciale. E presenta i suoi gioielli anche indosso a celebrity di primo piano, come Uma Thurman, che ha indossato questo choker di Chopard con rubini e un diamante navette al centro.
Le immagini dei gioielli del Festival di Cannes
Roberto Coin apre nella capitale dell’Arabia Saudita
Roberto Coin, insieme al partner locale Aias apre una nuova boutique al primo piano del Kingdom Centre di Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita. Il nuovo spazio è stato progettato dallo stesso gioielliere italiano con Giulio Miliotti Sclavi (Studio Sclavi), che ha diretto il team da Roma ed è diventato uno dei partner principali del brand nella creazione dei suoi concept di store id in tutto il mondo. Il design di questa nuova boutique è pieno di quella che l’azienda definisce calda opulenza, con l’obiettivo di ricreare l’atmosfera di un salotto italiano dove gli ospiti sono accolti e possono godere del tipico mood italiano.
I colori dominanti dello store sono il verde, il primo colore che oggi identifica il marchio Roberto Coin. Il colore nocciola delle pareti è stato realizzato utilizzando la carta da parati Gritti Wall, riconfermando la collaborazione del brand con la casa di Rubelli, celebre designer di tessuti veneziano. Un’inedita sfumatura di rosa denominata crystal grey è il colore caratteristico delle poltrone e dei divani della Vip room, con cuscini color lavanda. I materiali utilizzati sono coerenti con l’immagine del brand: oro, marmo, moquette e i lampadari By Vistosi, famoso marchio di Murano, aggiungono prestigio ai gioielli.
Sono entusiasta di aprire questo nuovo spazio in Arabia Saudita insieme ad Aias Company. È una sfida per il brand perché le nostre creazioni esalteranno la bellezza di questa preziosa e affascinante parte del mondo.
Roberto Coin, fondatore e presidente del brand
La guerra dei diamanti
Finora l’embargo sui diamanti russi non ha funzionato troppo. In futuro, però, le cose potrebbero cambiare e il prezzo delle gemme più amate dalle donne diventerebbe inevitabilmente più alto. La guerra in Ucraina scatenata dalla Russia aveva già provocato, nel 2022, l’annuncio di un embargo contro le esportazioni di Alrosa, colosso statale russo dei diamanti. Ma, nei fatti, le pietre preziose sono continuate a giungere anche in Occidente, per la difficoltà di tracciare le gemme. I diamanti grezzi, infatti, sono venduti in Paesi come l’India o la Tailandia, che non aderiscono allo stop deciso dai Paesi Occidentali alle pietre russe. La sola Europa nel 2022 ha importato diamanti russi per 1,4 miliardi di euro. Una cifra considerevole, anche se in calo rispetto agli 1,8 miliardi del 2021.
Qualcosa potrebbe cambiare dopo il G7, la riunione dei maggiori Paesi industrializzati, se non si tiene conto della Cina. In Giappone i capi di Stato dei Paesi del G7 avrebbero deciso di stringere di più i controlli per ridurre una delle fonti di reddito dello Stato russo. E la Gran Bretagna ha annunciato che lascerà subito fuori dai confini i diamanti russi, assieme ad altri metalli che sono esportati da Mosca. La Russia è oggi il maggior produttore al mondo di diamanti. Il problema, però, è come controllare il mercato delle pietre, che passa in gran parte attraverso canali difficili da sorvegliare.
Dove spariscono le tracce dei diamanti
L’ostacolo maggiore deriva dai passaggi legati alla lavorazione. Mentre i diamanti estratti sono facilmente controllabili, anche grazie al Kimberley Process, un percorso che certifica la provenienza delle gemme, proprio per evitare che possano finanziare Paesi o fazioni in guerra, il problema viene dopo. Il taglio e la lucidatura delle pietre grezze può far sparire le tracce della provenienza. Inoltre, l’idea di un vero embargo vede contrari quei Paesi, come Israele o Belgio, che sono i maggiori centri in cui si tagliano i diamanti.
Chi ha tutto da guadagnare da uno stop ad Alrosa sono, invece, i produttori di gemme create in laboratorio, che possono beneficiare da un inevitabile aumento di prezzo dei diamanti naturali. I diamanti sintetici, che chimicamente sono uguali a quelli estratti in miniera, costo già ora molto meno di quelli naturali. Se il divario di prezzo salisse ancora il vantaggio sarebbe maggiore.
I Baby di Poesia Gioielli in quattro colori
Una collezione Baby che piace agli adulti. È quella proposta da Poesia Gioielli, marchio giovane di Crieri. La collezione Baby punta sui colori delle pietre montate su anelli, orecchini e collane con pendente. La linea è costruita attorno al taglio navette di pietre come ametista, peridoto, acquamarina e rodolite. Le gemme sono utilizzate assieme a un oro rosa 18 carati con una sfumatura molto decisa. L’insieme, tonalità delle pietre e dell’oro molto rosa, offre un’impressione netta e lineare. Gli anelli sono proposti in diverse versioni. Tutte hanno al posto d’onore la pietra colorata con taglio navette. In alcuni modelli la pietra è accompagnata da un piccolo diamante disposto vicino, accanto alla gemma o un po’ più distante.
Le pietre, inoltre, possono ottenere luce, e maggiore brillantezza, anche dalla superficie inferiore grazie al particolare setting dell’anello. Gli orecchini sono a bottone, mentre le collane seguono lo stesso stile degli anelli, con l’aggiunta di un piccolo brillante fermata da quattro rebbi, così come la pietra colorata principale.
GemGèneve fa il pieno e torna in novembre
Storia dell’anatroccolo che si è trasformato in cigno: GemGenève, fiera dedicata a gemme, gioielli vintage e di design, è nata nel 2018 come scommessa di due gioiellieri di Ginevra, Ronny Totah e Thomas Faerber, si è trasformata in un evento che si ripete ogni sei mesi. Chiusa la sessione di maggio, la prossima edizione è già annunciata per il 2-5 novembre. Un risultato su cui era difficile credere visto che l’idea di partenza era quella di una piccola fiera specializzata, alternativa alla dispendiosa Baselworld. Invece, il Golia-Baselworld è stato messo al tappeto dalla fionda delle aziende insofferenti di quella grandeur.
Il bilancio di GemGèneve di maggio 2023 indica 4.320 visitatori e 192 rivenditori professionisti su un totale di 230 espositori. La statistica indica anche che 1.400 dei 4.320 visitatori sono andati a GemGèneve più di una volta, portando il totale delle visite a 6.487, oltre mille in più rispetto all’edizione di novembre 2022 (5.205). Queste cifre, spiegano gli organizzatori, sono un ottimo segnale, soprattutto alla luce del perdurare dell’impatto della crisi in Ucraina.
Siamo orgogliosi che con questa edizione più recente, GemGenève sia diventata una parte consolidata del tessuto culturale di Ginevra e della scena internazionale.
Ronny Totah
Accanto alle aziende consolidate, hanno attratto interesse i protagonisti del Designer Vivarium, Emerging Talent & New Designers, selezionati da Vivienne Becker e Nadège Totah, le scuole, la Villa of Lost Arts, la mostra del Museo d’Arte e Storia (MAH) di Ginevra dedicata agli automi e alla musica, la libreria LetuBooks e le librerie Gem Collectors, laboratori e gli altri partner fieristici. Ma anche la nuova location, nel padiglione 1 del Palaexpo, e una più raffinata organizzazione degli spazi ha contribuito all’evoluzione di GemGèneve. Accanto a questo, un’organizzazione efficiente. In una parola: svizzera. Una garanzia.
Un diamante blu da 25 milioni di dollari. È quanto ha pagato un anonimo acquirente al telefono, per il Bulgari Laguna Blu, battuto all’asta da Sotheby’s a Ginevra. La vendita di Magnificent Jewels ha totalizzato 85 milioni di dollari, il valore più alto da maggio 2018 alla Geneva Jewellery Sales. Il diamante blu fancy-vivid da 11,16 carati è ora il più grande diamante blu in un gioiello Bulgari e la gemma più preziosa della stessa Maison mai offerta in vendita.
Creato nel 1970 da Bulgari come anello, quando Bulgari stava emergendo come la casa di alta gioielleria italiana più influente e innovativa, diamante è una rarità: è un blu Fancy Vivid da 11,16 carati, tra le gemme più rare al mondo, è un gioiello firmato Bulgari, e non è modificato, il che significa che il suo taglio attuale, prodotto nel 1970, potrebbe essere ulteriormente migliorato con metodi di taglio moderni per liberare il suo pieno potenziale di gemma.
È stato un privilegio assistere al viaggio glamour ed emozionante del Bulgari Laguna Blu negli ultimi mesi, sapendo che è stato creato per la prima volta nel 1970, fino alla sua più recente apparizione al Met Gala dove ha abbagliato sul tappeto rosso, ambientato in un Bulgari su misura collana indossato da Priyanka Chopra Jones. Quindi, è un momento speciale vedere il viaggio di questo straordinario gioiello prendere ancora una nuova svolta, questa sera nella nostra sala d’aste, nelle mani del suo primo nuovo proprietario in oltre 50 anni. La vendita della Laguna Blu supera la straordinaria performance della nostra vendita Magnificent Jewels e Noble Jewels che ha visto pietre preziose colorate eccezionali, in particolare smeraldi e diamanti gialli, superare le loro stime elevate, in modo così spettacolare.Non c’è dubbio che l’alta gioielleria di alta qualità può ancora ottenere prezzi altissimi.
Olivier Wagner, responsabile della gioielleria, Sotheby’s Ginevra
Diamanti e gioielli
L’asta di Sotheby’s Geneva’s ha visto oltre la metà (53,4%) di tutti i lotti venduti al di sopra della stima massima e praticamente tutti i lotti venduti hanno raggiunto prezzi entro o superiori alle stime (97%).
Il Bulgari Laguna Blu è stato messo all’asta per ultimo nella seconda sessione dei Magnificent Jewels e Noble Jewels, dopo una serie di vendite spettacolari di gioielli firmati e pietre preziose eccezionali. Dopo una battaglia di offerte di quattro minuti tra tre offerenti telefonici e un offerente nella stanza, alla fine ha trovato un acquirente al telefono.
Le pietre preziose colorate, e in particolare i gioielli colorati firmati, hanno avuto una serata eccezionale con quasi un quarto di tutti i lotti venduti al di sopra di stime già elevate, guidate dalle vendite di gioielli con rubini, smeraldi, zaffiri e diamanti gialli e rosa. Per esempio, un anello Fancy Intense Pink e Fancy Deep Greyish Diamond è stato battutp per 11.7 milioni di dollari, acquistato da Diacore. La stessa azienda si è aggiudicata un altro anello Fancy Vivid Yellow Diamond, per 1,3 milioni.
Un super diamante per la pace all’asta di Christie’s
In tempi in cui invece delle parole risuonano i cannoni, invocare la pace è salutare. Anche attraverso un diamante. The Light of Peace Diamond, (stima: 10-15 milioni di dollari) è un diamante di colore D, internamente impeccabile, tipo IIa, taglio brillante a pera di 126,76 carati. La gemma è la star dell’asta di Magnificent Jewels organizzata da Christie’s del 7 giugno a New York. L’asta include anche gioielli provenienti da collezioni private firmati da Cartier, Chaumet, Harry Winston, Jar, Tiffany & Co., Van Cleef & Arpels e Verdura. La selezione completa sarà esposta prima della vendita nell’ambito della New York Luxury Week di Christie dal 2 giugno al 6 giugno.
The Light of Peace Diamond, che è offerto senza riserva, era precedentemente noto come Zale Light of Peace, di proprietà dei gioiellieri texani della Zale Corporation di Dallas. La famiglia Zales ha scelto questo nome assieme a un fondo per le missioni a sostegno della pace accanto a donazioni filantropiche. Una parte dei proventi della vendita sarà devoluta dagli attuali proprietari agli Stati Uniti per l’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Altri diamanti
Oltre alla gemma pacifista, l’asta comprende altri diamanti, tra cui un anello con diamante blu vivido fantasia di 3,10 carati (stima 4.200.000-5.200.000), un pendente con diamante giallo intenso fantasia di 50,40 carati (700.000-1.200.000), e un elegante anello con diamante rosa intenso di 4,01 carati (1.500.000-2.500.000). Le pietre preziose di colore sono rappresentate da un magnifico zaffiro birmano Royal Blue di 71,27 carati incastonato in un ciondolo di diamanti (3.000.000-5.000.000), un paio di orecchini pendenti con smeraldi e diamanti di Harry Winston (500.000-700.000) e un rubino birmano di 10,17 carati (400.000-600.000).
La vendita presenta i pezzi salienti della collezione di Adolphus Andrews, Jr. ed Emily Taylor Andrews. La collezione è ricca nella sua varietà, con una particolare attenzione al colore e al design originale, include un iconico braccialetto di zaffiri e diamanti mystery-set di Van Cleef & Arpels (250.000-350.000), che riflette lo stile geniale dell’incastonatura della maison parigina. In primo piano nella vendita c’è anche una selezione di gioielli precedentemente della collezione di Betsey Cushing Whitney, la filantropa e socialité di New York, nota per il suo stile e il suo gusto eccezionali. Verrà offerto un set di orecchini e collana Van Cleef & Arpels con rubini, smeraldi e diamanti, circa 1970 (400.000-600.000).
Rothschild e Greta Garbo
Tra i gioielli in vendita c’è anche un’impressionante collana di smeraldi e diamanti Chaumet Art Déco (2.000.000-3.000.000) della famiglia Rothschild, tra cui la defunta baronessa Edouard de Rothschild, la defunta Jacqueline de Rothschild Piatigorsky e il defunto Jephta Drachman (nata Piatigorsky). La collana è stata realizzata appositamente per la famiglia nel 1930 ed è ben documentata negli archivi di Chaumet.
Di un collezionista americano sono invece sette gioielli di Jar mai apparsi prima all’asta. Inediti come la spilla Étoile De Mer di Salvador Dalí (1.000.000-1.500.000) proveniente da un’importante collezione privata e precedentemente dalla collezione di Rebekah Harkness, recentemente esposta all’American Museum of Natural History di New York City nel 2021 e un anello di diamanti Van Cleef & Arpels (50.000-70.000) e una spilla con fiore di diamanti Van Cleef & Arpels (10.000-15.000) precedentemente dalla collezione di Greta Garbo.
L’asta di Christie’s includerà anche The Magnificent Jewels of Anne Eisenhower. Il top lot della vendita è l’iconico braccialetto di rubini e diamanti Jarretière, acquistato da Marlene Dietrich nel 1937 da Van Cleef & Arpels (2.500.000-4.500.000). Ulteriori punti salienti includono una varietà di magnifici gioielli, tra cui un raro braccialetto Art Deco Diamond and Multi-Gem Moonlight Rose, di Tiffany & Co (500.000-700.000), un braccialetto Art Déco Diamond Bangle di Cartier (150.000–250.000) così come un importante anello di diamanti di colore D di 20,54 carati (1.200.000–1.800.000).
Tiffany sul palco con Beyoncé
Beyoncé è da qualche anno un’artista legata a Tiffany & Co. Ora questo legame si rafforza anche sul palco degli spettacoli della cantante americana. La Maison del gruppo Lvmh ha annunciato una partnership in occasione del Renaissance World Tour di Beyoncé. I concerti previsti di Beyoncé Giselle Knowles-Carter (il nome completo della cantante) sono oltre 50 spettacoli. L’artista, che al momento detiene il record di Grammy Award, si esibirà indossando gioielli Tiffany & Co. progettati su misura. Oltre a quei pezzi creati appositamente per lei, Beyoncé indosserà anche gioielli Tiffany HardWear ed Elsa Peretti.
Questo nuovo abbinamento rappresenta, spiega l’azienda di gioielli, una naturale evoluzione della campagna 2022 della Maison Lose Yourself ibn love, che aveva come protagonista Beyoncé. Nel video, ispirato allo Studio 54 di New Yoirk, Beyoncé si esibiva in un’atmosfera notturna indossando una collana Tiffany HardWear personalizzata e spettacolari design di diamanti, tra cui un anello di diamanti da 10 carati e braccialetti Lock tempestati di diamanti.
Il primo orecchino-auricolare, realizzato con 4,5 carati di diamanti bianchi è già stato svelato al suo primo concerto del 10 maggio a Stoccolma, in Svezia, e sarà indossato durante il suo tour. A Bruxelles, invece, la cantante ha indossato un gioiello esclusivo, una collana con cristalli.
Oroarezzo torna a brillare
Oroarezzo 2023 è andato bene, indicano i risultati: +40% di affluenza di visitatori rispetto al 2022, a livello del 2019, da un centinaio di Paesi, più numerosi rispetto agli ultimi anni. Visitatori arrivati al 42% dell’Europa (specialmente Spagna, Francia e Romania), dal Medio Oriente (25,5%), Americhe (11,3%) e Asia (11%), Africa (9,1%). Raddoppiati i buyer ospitati: 430, provenienti da 55 Paesi, grazie alla sinergia con Agenzia Ice. L’edizione 2023 è stata caratterizzata da un nuovo posizionamento sul calendario degli appuntamenti per il business orafo-gioielliero. Inoltre, l’evento organizzato da Ieg ha dato più spazio alla produzione orafa e gioielliera e al segmento delle tecnologie.
I visitatori hanno trovato anche un nuovo layout che ha facilitato l’esperienza tra diversi settori espositivi, un grande investimento sul contingente di buyer tutti segnalati da espositori come compratori importanti e infine un programma di contenuti in crescita e il coinvolgimento delle giovani generazioni con la nuova categoria Talents del concorso Première. Talents ha ampliato la platea dei creativi che si sono misurati con il tema della luce agli studenti di tre percorsi formativi di scuole orafe del territorio: il Master in Storia, Design e Marketing del Gioiello dell’Università degli Studi di Siena Campus di Arezzo, l’Istituto tecnico professionale Margaritone e il Liceo Statale Piero della Francesca, entrambi di Arezzo.
Sicis porta i gioielli con micro mosaico negli Usa
I gioielli con micro mosaico di Sicis alla conquista del mercato americano. L’azienda italiana dell’alta gioielleria con sede a Ravenna, diretta da Gioia Placuzzi, ha comunicato un programma di espansione, dopo aver consolidato la sua presenza in Europa con boutique a Milano, Parigi e Londra. La Maison ha da poco partecipato alla seconda edizione di Haute Jewels Geneva con un pop up store che ha attirato l’attenzione dei player internazionali. E da tampo Sicis è molto attiva sul mercato del Medioriente, con partecipazioni agli eventi di Dubai e Doha. Ora punta sugli Usa. A New York ha aperto un ufficio, con un responsabile commerciale. Poi, ha raggiunto un accordo di collaborazione con Ife Lux Group, agenzia con base a Miami specializzata nella rappresentanza di marchi del lusso, che si occuperà della promozione del brand su tutto il territorio degli Stati Uniti, Canada e America Centrale.
Sicis parteciperà anche al Couture al Wynn di Las Vegas (1-4 giugno), un’altra occasione per mostrare le nuove collezioni di gioielli e incontrare i buyer americani. Il brand porta a Las Vegas le sue ultime novità presentate alle recenti Haute Jewels e Saudi Luxury Week. Damisa Ice, il raffinato leopardo bianco con pavé di diamanti, Nebulosa Supernova, esplosione di micromosaico rosso e zaffiri, e Incanto, delicati petali impreziositi da rubelliti e kunziti, saranno solo alcune delle proposte.
La bellezza senza tempo dei nostri gioielli in micromosaico merita di essere scoperta in tutto il mondo, e per questo abbiamo deciso di espandere la nostra presenza anche negli Stati Uniti. La collaborazione con IFE Lux Group e la partecipazione a Couture e altre fiere di settore sono strategie che ci permetteranno di consolidare la nostra presenza sul territorio americano e raggiungere nuovi clienti, oltre ad offrire loro un servizio ancora più completo e personalizzato.
Gioia Placuzzi, direttore creativo di Sicis Jewels
I migliori gioielli di Oroarezzo
Durante Oroarezzo, fiera dedicata alla produzione Made in Italy di oreficeria e gioielleria, da 32 edizioni si svolge il concorso Première, che premia il gioiello scelto da una giuria presieduta dall’ideatore del contest, Beppe Angiolini, presidente onorario camera nazionale buyer della moda. Per il 2023 il tema ha riguardato la luce. Tra le 56 le creazioni in gara sono state selezionate i 13 brand vincitori: Moraglione 1922, Quadrifoglio, F.A. Gioielli, Artlinea, Anima, Silver Light Group, Gobi Preziosi, Veneroso, Daniela Neri, Graziella Braccialini, Giordini, Unoaerre Industries, Alunno & Co, più D’Orica come menzione speciale.
La categoria Talents
Accanto alle aziende affermate, per la categoria Talents under 30 è stata scelta Marta d’Ambrosio, con la collana Luce è vita. Composta da un elemento radiale con un cabochon di opale al centro da cui partono raggi lisci di oro giallo, alternati a quelli di oro bianco tempestati da luminose pietre di vari colori, secondo la giuria «rappresenta un tipico esempio di gioielleria che caratterizza le più raffinate realizzazioni dell’Italian Style». La vincitrice potrà veder realizzata la propria idea creativa. Nella nuova categoria dedicata agli aspiranti orafi under 30 erano in gara tre classi degli istituti il Master in Storia, Design e Marketing del Gioiello dell’Università degli Studi di Siena, Campus di Arezzo, l’Istituto tecnico professionale Margaritone e il Liceo Statale Piero della Francesca, entrambi di Arezzo, per un totale di 15 progetti a tema libero.
Al via Oroarezzo
È tornata Oroarezzo. L’edizione 2023 (13-16 maggio) della manifestazione di Italian Exhibition Group è dedicata alla produzione orafa e gioielliera made in Italy. L’evento è ospitato nel salone di Arezzo Fiere: questa è l’edizione numero 42. Arezzo, tra l’altro, si è confermata la prima provincia italiana per export di beni preziosi, con 3,2 miliardi di euro, circa il 31% del totale nazionale. Quello toscano è un distretto orafo che nel 2022 ha registrato una crescita delle esportazioni del 19%.
Oroarezzo, insomma, è un punto di riferimento per l’oreficeria. In fiera sono registrati 350 brand espositori, oltre 400 buyer provenienti da 55 Paesi, grazie alla collaborazione con Ice (l’agenzia governativa per l’export). C’è posto anche per la gioielleria di alta qualità, testimoniata dalla nuova edizione del concorso Première, quest’anno dedicata al tema della luce e aperto per la prima volta agli studenti delle scuole orafe con la nuova categoria Talents.
Export a gonfie vele
L’export del settore orafo-gioielliero italiano, dopo gli aumenti superiori al 30% in valore dei primi due trimestri del 2022, ha registrato un +14,6% nel terzo trimestre e un +5,4% nel quarto. Il cumulato dei 12 mesi registra una crescita in valore del 20,5% su gennaio-dicembre 2021, attestandosi a 9,8 miliardi di euro, di cui il 75% a mercati extra-Ue, mentre la crescita rispetto ai 6,96 miliardi di euro esportati nel 2019 è del 40,8%. L’incremento medio del fatturato del settore risulta pari al +20,8% sul 2021. Anche dal punto di vista della produzione industriale il settore nel 2022 conferma una buona tenuta dell’operatività, con una crescita del 13,6% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2021 (elab. Centro Studi di Confindustria Moda su dati Istat per Federorafi). Un settore che cresce anche sul fronte occupazionale: secondo i dati Infocamere, nel 2022 è del +5,4% la crescita di addetti (+1.650 unità).
Tanti gioielli all’asta con Cambi
400 gioielli all’asta a Milano con Cambi
Tanti gioielli di qualità, di marchi famosi: sono quasi 400 i lotti che compongono il catalogo di Fine Jewels della Casa d’Aste Cambi. La vendita è in programma mercoledì 17 maggio dalle ore 11.00, nella sede milanese (via San Marco 22, Milano). Nella prima tornata dell’asta (lotti 1/98) sono protagonisti i gioielli d’epoca: tra gli oggetti di maggior interesse spiccano una collezione di coralli di varie epoche e provenienze, una parure di cammei in conchiglia raffiguranti famosi poeti italiani e divinità classiche con astuccio originale (stima: 6.000-8.000 euro), e un bracciale in micromosaico con vedute di Roma (9.000-11.000).
Nella seconda tornata (lotti 99/402) sono in vendita gioielli contemporanei, come il girocollo della collezione Serpenti di Bulgari (40.000-60.000), un bracciale con ametista e diamanti di Michele della Valle (6.000-7.000), un sautoir in diamanti convertibile in collana e bracciali (30.000-40.000) e un bracciale della collezione Panthère di Cartier (10.000-15.000).
Tra i top lot si trovano una raffinata tiara in diamanti e smeraldi Colombia (20.000-25.000), un anello con smeraldo Colombia di 10 carati circa (50.000-60.000), un diamante taglio brillante da 3,48 carati (50.000-60.000), un anello con zaffiro Kashmir (60.000-80.000) e un diamante taglio brillante di 13,39 carati (70.000-90.000).
Il Feelings di Nikos Koulis
Nikos Koulis è uno dei designer di gioielleria più acclamati. Premiato, elogiato, ricercato: le sue collezioni sono un’evoluzione personale che affonda le radici nell’art déco, ma con una buona dose di contemporaneità. Lo testimonia la classica collezione intitolata Feelings, che si rinnova e si ripropone con pezzi nuovi e sorprendenti. I gioielli utilizzano una particolare catena a serpente in oro giallo, che può essere manipolata, curvandola oppure annodandola in diverse forme. Accanto all’oro della catena non mancano un classico di Nikos Koulis, i diamanti di tagli diversi allineati a formare figure geometriche e lo smalto nero.
Più raramente, però, assieme alle catene morbide delle collezione Feelings Koulis utilizza anche smeraldi e zaffiri blu. Della collezione fanno parte molti orecchini, ma anche bracciali, collane e anelli. L’oro è soprattutto giallo, ma con alcuni dettagli in oro bianco. Le chiusure delle collane sono a moschettone. I gioielli sono realizzati a mano ad Atene, dove si trova anche la boutique del designer.