L’alta gioielleria di Towe vista attraverso gli occhi della biologia, come fosse al microscopio ♦︎
Towe Norlén è la fondatrice del brand che ha il suo nome. La designer è svedese e la sede della piccola Maison fondata nel 1999 è Stoccolma, ma prima di creare il proprio marchio, Towe ha lavorato a Ginevra, in Svizzera, per numerosi gioiellieri come Harry Winston e Piaget, nonché per Sotheby’s. Towe ha anche un’altro aspetto particolare: la fusione dell’alta gioielleria con la biologia. Un concetto che è un passo oltre l’usuale binomio gioiello-natura, cioè foglie, animali, frutti ricreati in oro e pietre preziose. Qui si va in una nuova dimensione: per esempio, una caratteristica speciale è il Silk Pattern, che si ispira alla pelle, a livello molecolare. «Il mio obiettivo è catturare lo spirito della natura nella sua forma più pura», afferma Towe Norlén, che ha studiato desing a Copenhagen prima di specializzarsi a Ginevra. «Quello che mi spinge, suppongo, è una ricerca di purezza».
Questo è il punto di partenza. A cui la designer aggiunge altre considerazioni: «Penso spesso a ciò che definisce il vero lusso. È una stravaganza sapere cosa indossi? O è l’atemporalità della qualità? È l’eredità del lusso o la possibilità di aggiungere un valore in più? Per me, il vero lusso è l’incarnazione di un senso di purezza. La chiarezza di un pensiero che diventa un’idea e prende la forma di un design. La purezza dei materiali naturali con cui lavoro e il modo in cui mi sforzo di padroneggiarli. Il tempo e la dedizione mettono in ogni singolo dettaglio di ciò che faccio. Ma anche l’umiltà di realizzare che il proprio lavoro non è mai finito. Costantemente alla ricerca di nuovi modi per reinventarsi e imparare da altri campi del pensiero, per essere ispirati e ispirare gli altri. Cercando di superare i limiti e trovare nuove dimensioni del mio mestiere. In definitiva, creando pezzi moderni che diventeranno futuri classici. Al massimo, l’incarnazione della purezza è il riflesso della gioia nel volto di una persona quando indossa qualcosa che la definisce, un ricordo romantico unico, un sentimento che può durare una vita».
Il risultato queste riflessioni sono gioielli che, in effetti, hanno una struttura che ricorda in qualche modo lo schema di certi materiali visti al microscopio. Solo che qui molecole e atomi sono rappresentati dai diamanti.