Se amate i gioielli anni Sessanta e Settanta, e non avete limite di budget, prendete appuntamento, a New York, da Mahnaz Collection. È una società diversa dalle altre, frutto della passione e della raccolta di Mahnaz Ispahani Bartos, che vende gioielli di alta qualità prodotti durante il Novecento. L’azienda raccoglie propone pezzi di Maison storiche dell’alta gioielleria, ma anche quelli realizzati da artisti, artigiani, gioiellieri e designer indipendenti. Purché siano di alto livello. Insomma, è un’alternativa alle case d’aste che vendono gioielli d’epoca al migliore offerente. Si trovano pezzi di Cartier, Van Cleef e Arpels, dit Mellerio Meller, Kutchinsky, Bulgari, Chaumet, Boucheron, Lalaounis, Georg Jensen, e Tiffany. Ma anche firmati dal mitico orafo romano Mario Masenza.
Una nota a parte la merita la fondatrice, Mahnaz Ispahani Bartos, figlia di un uomo d’affari pakistano e una madre mecenate delle arti, e cresciuta a Chittagong, città portuale del Bangladesh. «Vengo da una cultura in cui le donne visitano un negozio di gioielli ogni due giorni», dice. Ha girato il mondo: adolescenza tra Pakistan, Iran, Svizzera e Inghilterra. Si è poi laureata al Wellesley College, nel Massachusetts, ha conseguito un master, e poi un dottorato in relazioni internazionali. Attività che non ha abbandonato (è anche autrice di un libro di geopolitica, Pakistan: Dimensions of Insecurity). Ma probabilmente si diverte di più a raccogliere alta gioielleria in giro per il mondo.