Opale mon amour, a New York. Se passate nella Grande Mela, fino al 23 aprile la Aaron Faber Gallery ha organizzato Phenomenal Jewelry. Come è semplice intuire dal titolo, si tratta di una mostra con pezzi fuori dal comune, spesso realizzati con l’innesto di pietre opale (ma non solo). Secondo quanto ha detto al sito BlouinartInfo (www.blouinartinfo.com) Patricia Faber, co-proprietaria della galleria, «queste gemme fenomenali presentano proprietà ottiche uniche, da iridescenza a stelle alle mutevoli luci simili a l’aurora boreale. Ci chiediamo se i nostri antenati le consideravano magiche, per la loro potenza metaforica cosmica. Suggeriscono i riflessi della luce della luna e del sole, arcobaleni e le stelle, visualizzano colori e giochi di luce». Oltre agli opali, nei gioielli in mostra sono utilizzati altri elementi speciali, come pietre di luna, perle, zaffiri stella, e alessandriti. Riflessi, bagliori, colori che sfumano o cangiano, iridescenze sono il loro comune denominatore. I gioielli esposti alla Faber Gallery sono stati realizzati da 21 artisti, tra cui Claudio Pino, Glenda Arentzen, Tom Munsteiner, e Katherine Jetter. Federico Graglia