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Sol Levante per Van Cleef & Arpels

Van Cleef & Arpels e i capolavori dell’artigianato giapponese a confronto in una mostra a Kyoto (nuove immagini) ♦

In Occidente, la gioielleria è spesso relegata tra le arti minori. Arte sì, ma cugina dell’Arte vera, quella di quadri e sculture. In Oriente, invece, le arti decorative, quelle che comprendono gioielleria, ma anche arredo o tessitura, sono a pieno titolo considerate opere d’arte tout court. Questa filosofia si è tradotta in una mostra organizzata al Museo di arte Moderna di Kyoto, l’antica capitale del Giappone, dedicata a Van Cleef & Arpels. Anzi, alla Maison francese messa a confronto con opere d’arte giapponesi. L’idea è originale. Van Cleef & Arpels è conosciuta per il suo stile unico e l’eccellenza tecnica. È stata fondata nel 1895 da Alfred Van Cleef, che sposò la figlia di un commerciante di pietre preziose, Esther (Estelle) Arpels. Nel 1906, Van Cleef & Arpels è stata fondata in Place Vendôme e da allora ha segnato delle pietre miliari della gioielleria.

Clip Drago, 1969
Clip Drago, 1969

Nel 1925, per esempio, un braccialetto di Van Cleef & Arpels è stato premiato alla Mostra Internazionale di Arte Moderna Industriale e Decorative di Parigi. Negli anni Trenta, la Maison ha introdotto la Minaudière, una speciale borsa da sera e ha ottenuto il brevetto per il suo Mystery Set, tecnica unica che permette di impostare pietre preziose senza punte visibili. Ci sono, inoltre, la collana Zip, la collezione Alhambra, le famose Ballerine, l’alta gioielleria. Insomma, tra innovazione tecnica e abilità artistica, Van Cleef & Arpels è qualcosa di più di una azienda di gioielleria.

Un’abilità artigianale che in Giappone è fiorita in particolare alla fine del periodo Meiji (1868-1912), con l’emergere di artigiani giapponesi che hanno posto l’accento sull’originalità e si sono considerati artisti. La mostra di Kyoto incoraggia i visitatori a confrontare circa cento gioielli di Van Cleef & Arpels con circa 50 esempi altrettanto sublimi di artigianato giapponese, tra cui smalti cloisonné, ceramiche, lacche e oggetti in metallo. Ma anche di artisti artigianali giapponesi contemporanei, come Moriguchi Kunihiko, un maestro nella tintura yuzen, Kitamura Takeshi, importante artista della tessitura ra e tatenishiki, Nakagawa Kiyotsugu, Hattori Shunsho, Miwa Kyusetsu XII (Miwa Ryosaku). Federico Graglia

Spilla di Van Cleef & Arpels, diamanti e perle, circa 1930. Photo: Patrick Gries
Spilla di Van Cleef & Arpels, diamanti e perle, circa 1930. Photo: Patrick Gries

Chocker Barquerolle, 1971
Chocker Barquerolle, 1971
La mostra di Kyoto
La mostra di Kyoto, interno
La mostra di Kyoto
La mostra di Kyoto
Spilla clip Trois oiseaux, 1946
Spilla clip Trois oiseaux, 1946
Orecchini art decò con smeraldi, 1923
Orecchini art decò con smeraldi, 1923
Collier Aga Khan, 1971
Collier Aga Khan, 1971
Van Cleef & Arpels, ciondolo a forma di uccello, 1971-72
Van Cleef & Arpels, ciondolo a forma di uccello, 1971-72
Beauty case Busta, 1925
Beauty case Busta, 1925
Spilla a forma di uccello, 1924
Spilla a forma di uccello, 1924
L'immagine di locandina della mostra
L’immagine di locandina della mostra
Clip Fucsia, in platino, oro, diamanti e rubini, 1968: utilizza il Mystery Set
Clip Fucsia, in platino, oro, diamanti e rubini, 1968: utilizza il Mystery Set
Bracciale Ludo Hexagon, 1937
Bracciale Ludo Hexagon, 1937
Van Cleef & Arpels, spilla Art Deco, 1930
Van Cleef & Arpels, spilla Art Deco, 1930

 

 

Michele della Valle per 82 da Sotheby’s




A Ginevra un’asta di Sotheby’s mette in vendita 82 pezzi firmati da Michele della Valle ♦

Si chiama Fine Jewels Auction. Ma il nome non rende giustizia all’asta organizzata il primo giorno di giugno, a Ginevra, da Sotheby’s. Si dovrebbe intitolare, infatti, Omaggio a Michele della Valle. Oltre ai gioielli in vendita, anche di grande pregio, infatti, c’è un vero tesoro: 82 pezzi firmati da Michele della Valle. Se non lo conoscete avete commesso un peccato da riparare: è uno dei più fantasiosi, abili, ricercati, sofisticati, raffinati, eclettici, designer di gioielli. Il quale, tra l’altro, vive anche lui a Ginevra.

Per Michele della Valle parlano i suoi pezzi unici, come dagli straordinari gioielli a forma di fiore, gli ironici bracciali che formano una frase, spille con la foggia di un ragno: la fantasia del designer italiano è inesauribile, quanto selettiva. Riservato (non partecipa a fiere ed è refrattario alle occasioni pubbliche), sceglie personalmente le gemme, non si arresta di fronte a nessuna difficoltà tecnica. Insomma, è uno dei grandi personaggi della gioielleria. E un’asta con 82 pezzi firmati da della Valle è senza dubbio un’occasione rara, anche perché i suoi gioielli non si trovano certo nei negozi: sono ambiti da collezionisti che li acquistano esclusivamente in occasioni come questa. Federico Graglia

Leggi anche: Il libro dei sogni di Michele della Valle

Bracciale di diamanti Only you
Bracciale di diamanti Only you
Bracciali con acquamarine e diamanti
Bracciali con acquamarine e diamanti
Collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Collana con smeraldi e tsavoriti a forma di edera
Bracciale Perroquet
Bracciale Perroquet
Collana con diamanti e gemme come ametista, tormalina, peridoto
Collana con diamanti e gemme come ametista, tormalina, peridoto
Spilla con diamanti e rubini a forma di testa di cervo
Spilla con diamanti e rubini a forma di testa di cervo
Spilla freccia e cuore con diamanti e rubini
Spilla freccia e cuore con diamanti e rubini
Anello con zaffiro azzurro, rubini e diamanti
Anello con zaffiro azzurro, rubini e diamanti
Bracciale Sassi, con zaffiri rosa, smeraldi e diamanti
Bracciale Sassi, con zaffiri rosa, smeraldi e diamanti
Spilla a forma di ragno con zaffiri viola
Spilla a forma di ragno con zaffiri viola

Collana Anemoni con diamanti e zaffiri
Collana Anemoni con diamanti e zaffiri







A Firenze è l’ora della settimana Preziosa

A Firenze è il momento di Preziosa 2017, una settimana dedicata all’oreficeria. Ecco il programma ♦

Le Arti Orafe, Lao per gli amici, è una stimata scuola di gioielleria che attira allievi da tutto il mondo. Ma è anche l’organizzatrice di Preziosa 2017, Florence Jewellery Week, evento dedicato al mondo dell’oreficeria, alla ricerca artistica, all’artigianato e al design. Si svolge a Firenze dal 24 al 28 maggio. In realtà più che un solo evento bisogna parlare di una serie di occasioni, organizzate al Museo Bellini, alla Galleria di Palazzo Coveri, alla Galleria Botticelli, alla Sala Consiliare della chiesa di Santo Spirito e, ovviamente nella sede della Arti Orafe Jewellery School, in via dei Serragli 104.

A Preziosa partecipano nomi come Robert Baines, Sibylle Umlauf, Fuchi Arata, Tasso Mattar e Danni Schwaag, e curatori, galleristi e critici tra cui Inger Wästberg, Martina Dempf, Maria Cristina Bergesio, Roberta Bernabei, Maria Laura La Mantia. Ospite sarà Petra Hölscher, in rappresentanza della Neue Sammlung-The Design Museum at Pinakothek der Moderne di Monaco di Baviera, che ospita la più importante collezione al mondo dedicata al gioiello contemporaneo. In tutto, una settimana dedicata al mondo del gioiello, con mostre, conferenze, workshop, incontri, dimostrazioni, con l’obiettivo di dare risalto alle connessioni tra design e tecnologie innovative, tra ricerca artistica e tradizione artigianale, che influenzano la creazione orafa contemporanea internazionale.

Collana e bracciale di Sharmagh Eskendarian
Collana e bracciale di Sharmagh Eskendarian

Ecco il programma

Museo Bellini: opere di artisti europei, giapponesi e australiani – solo exibition di Fuchi Arata, Robert Baines, Sibylle Umlauf e la mostra iNÁCARME! An obsession by mother of pearl di Tasso Mattar, Danni Schwaag a cura di Tasso Mattar -, e New Iranian & Persian jewelry, una selezione di lavori di giovani artisti provenienti dal Mahe Mehr Institute di Teheran a cura di Kevin Murray.

Galleria di Palazzo Coveri: mostra Preziosa Young 2017, con le creazioni dei giovani talenti Fang Jin Yeh, Qian Wang, Shachar Cohen, Xiaodai Huang, vincitori del concorso internazionale e rappresentanti di una nuova generazione di artisti che hanno saputo impiegare nuove tecnologie e materiali insoliti per rivitalizzare la tradizione orafa dei loro Paesi.

Galleria Botticelli: mostra Contemporary Swedish Silver. New approaches to an enduring tradition del gruppo svedese Lod Metallformgivning con opere di Erik Tidäng, Lena Jerström, Tobias Birgersson, Klara Eriksson, Petronella Eriksson, Pernilla Sylwan, a cura di Inger Wästberg.

Lao: seminari di approfondimento nella sede di via dei Serragli tenuti da Tasso Mattar (Enjoying organic material), Kevin Murray (Promise object) Robert Baines (Post graduate research proposals. Discussion seminar) e Martina Dempf (Touch wood).

Sala Consiliare della Basilica di Santo Spirito: incontri e conferenze tenute da storici del gioiello e curatori, come Maria Cristina Bergesio (Alice nel Paese del gioiello contemporaneo), Roberta Bernabei (Integrating traditional and high-tech goldsmithing techniques in wearables and jewellery that aid wellbeing), Maria Laura La Mantia (La luna il cielo e l’alte stelle. Una piccola digressione sull’uso dei simboli celesti in forma di oggetto o di gemma nella gioielleria setteottocentesca), Inger Wästberg (Transformation from craft to art), Shruti Agrawal (Body adornments, body paintings. Permanent and semi permanent markings ), Kevin Murray (Global art jewellery) o dagli stessi artisti ospiti di Preziosa 2017 Florence Jewellery Week: Robert Baines (Jewellery on the high wire), Martina Dempf (Jewellery and wood – An artistic challenge), Tasso Mattar (Jewelry inspired by nature).

Collana di Narges Asadinejad
Collana di Narges Asadinejad

Preziosa 2017 – Florence Jewellery Week

ore 17.00 Galleria Botticelli, Via Maggio 39/r
ore 18.00 Galleria di Palazzo Coveri, L.no Guicciardini, 19
ore 19.00 Museo Bellini, L.no Soderini 5
Mostre, 25-28 maggio, 9.00-18.00

Museo Bellini, Lungarno Soderini 5,

Galleria di Palazzo Coveri, Lungarno Guicciardini 19,

Galleria Botticelli, Via Maggio 39

Conferenze, 26-27 maggio, 11.00-13.00/14.30-18.00

Sala Consiliare della chiesa di Santo Spirito, Piazza S. Spirito

Seminari, 25-28 maggio, 9.00-18.00

Lao – Le Arti Orafe Jewellery School, Via dei Serragli 104

Presentazione artigiani, 28 maggio, 11.00-18.00,

Lao – Le Arti Orafe Jewellery School, Via dei Serragli 104

Info point e segreteria nei giorni della manifestazione 11.00-18.00

Lao in Palazzo Capponi, Via Michelozzi, 2

Lao – Le Arti Orafe Jewellery School

Via dei Serragli 104 – 50124 Firenze

Spilla di Sibylle Umlauf
Spilla di Sibylle Umlauf
Anelli di Danni Schwaag
Anelli di Danni Schwaag
Anello di Fuchi Arata
Anello di Fuchi Arata
Anello di Tasso Mattar
Anello di Tasso Mattar
Collana di Shachar Cohen
Collana di Shachar Cohen
Collana di Wang Qian
Collana di Wang Qian
Spilla di Robert Baines
Spilla di Robert Baines
Spilla di Ziodai Huang
Spilla di Ziodai Huang
Collana di Petronella Eriksson
Collana di Petronella Eriksson
Collana di Ghazaleh Nasseri
Collana di Ghazaleh Nasseri


Antonella Ferrara tra mare e terra 

A Roma Una mostra con i gioielli di Antonella Ferrara ♦

Antonella Ferrara da più di trent’anni crea gioielli. Ora a Roma, dal 24 maggio 2017, nello storico Palazzo Santa Chiara è organizzata una mostra, Preziosi d’Arte, dedicata all’arte orafa di Antonella Ferrara. Sono esposti una serie di gioielli ispirati alla natura, in particolare mare e terra, che si trasformano in micro-sculture. La collezione presenta solo pezzi unici in oro e in argento, con pietre naturali, gemme, perle, coralli, smalti, ispirati ai colori del mare.

Antonella Ferrara crea gioielli dal 1985, dopo la formazione artistica in atelier di scultura orafa di Milano si è interamente dedicata alla realizzazione di pezzi unici che sono il risultato di una ricerca continua che ogni giorno contribuisce a far rinascere l’arte orafa. Nel 2001 ha ottenuto il riconoscimento d’Eccellenza Artigiana della regione Piemonte e nel 2015 le è stato riconosciuto il Premio Rassegna Maestri del Gioiello Un gioiello per Expo.

 

Antonella Ferrara, anello Abissi
Antonella Ferrara, anello Abissi
Anello Spugna con corallo
Anello Spugna con corallo
Orecchini Nauthilus con corallo
Orecchini Nauthilus con corallo
Orecchini con opali di fuoco e melograni
Orecchini con opali di fuoco e melograni
Orecchini Pixel
Orecchini Pixel

 

Le spille dell’orgoglio al Museo del Gioiello

Spille da mostrare con orgoglio: le onorificenze sono in mostra al Museo del Gioiello ♦

Ci sono gioielli e gioielli. Di solito i gioielli li indossano le donne, perché amano un oggetto prezioso, oppure per attirare uno sguardo, un commento di ammirazione. Ma ci sono anche i gioielli che servono a comunicare altro. Per esempio, l’appartenenza a uno speciale club, oppure a specificare che la persona che indossa il gioiello è stata particolarmente abile, coraggiosa, intraprendente. Questi gioielli sono segni o, meglio sono la manifestazione di una onorificenza. Qualche volta queste spille da appuntare orgogliosamente al petto sono anche preziose e particolarmente elaborate. E ora si possono anche osservare da vicino nella mostra intitolata Dame e Cavalieri. I gioielli delle onorificenze, organizzata al Museo del Gioiello di Vicenza, diretto da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del settore in Italia.

Come sa chi segue gioiellis.com, il Museo del Gioiello è anche un’esposizione permanente all’interno della Basilica Palladiana, il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello, ed è gestito da Italian Exhibition Group, realtà nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza – in partnership con il Comune di Vicenza.

Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Placca di Gran Croce. Foto: Martina Pace
Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Placca di Gran Croce. Foto: Martina Pace

Che cosa c’è in mostra

La nuova esposizione temporanea, al piano terra del Museo del Gioiello, è articolata in due sezioni. La prima comprende le onorificenze di Cavalierato maschile con circa 40 pezzi, scelti tra le più importanti e rare collezioni del mondo, e 10 pezzi significativi che rendono omaggio alla collezione di Giovanni Giolitti, onorificenze date allo statista italiano dal Re e da altri Stati Europei e mondiali in qualità di Capo di Stato. Tra i pezzi in mostra, per esempio, si trovano le onorificenze dei Ss. Maurizio e Lazzaro, l’Insegna di Gran Croce, il Piccolo Collare della SSa. Annunziata, il Gran Collare di San Giorgio e la Placca di Gran Croce, Ordine Coloniale della Stella d’Italia.

La seconda sezione, quella delle Dame, comprende circa una decina di pezzi, come l’Insegna di Cavalierato dell’Ordine della legione d’Onore e le Insegne dell’Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani.

Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani
Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani

Una lunga storia

Insegne, decorazioni e medaglie che prendono vita nel XI secolo con le onorificenze di Cavalierato conferite solo a uomini, che si fossero distinti per altissime benemerenze, consuetudine estesa poi anche alle Dame solo dal 1662. La mostra presenta inoltre una decina di creazioni di G.B. Ballarino, orafo di una casa di tradizione storica nel campo delle onorificenze, autorizzato a innalzare le armi della Real Casa di Savoia e della Real Casa di Bulgaria con la dicitura «fornitore della Real Casa», con croci-gioiello pendenti in oro, smalto e pietre preziose.

Dame e Cavalieri. I gioielli delle onorificenze
Museo del Gioiello
Basilica Palladiana di Vicenza
dal 24 Maggio al 17 Settembre 2017
Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00
Biglietti: intero 6 euro, ridotto 4 euro

Ordine Reale della Cambogia. Foto:  Martina Pace
Ordine Reale della Cambogia. Credit: Martina Pace
Ordine al merito della Repubblica Italiana, insegna da commendatore. Credit: Martina Pace
Ordine al merito della Repubblica Italiana, insegna da commendatore. Credit: Martina Pace
Croci Gioiello. Credit: Martina Pace
Croci Gioiello. Credit: Martina Pace
Ordine dell'Annunziata. Credit: Martina Pace
Ordine dell’Annunziata. Credit: Martina Pace
Ordine dell'Aquila Rossa. Credit: Martina Pace
Ordine dell’Aquila Rossa. Credit: Martina Pace
Ordine della Corona. Insegna da Cavaliere con spade. Credit: Martina Pace
Ordine della Corona. Insegna da Cavaliere con spade. Credit: Martina Pace
Ordine della Redenzione Africana.  Placca e Insegna di Gran Croce. Credit: Martina Pace
Ordine della Redenzione Africana. Placca e Insegna di Gran Croce. Credit: Martina Pace
Ordine di Sant Alessandro Nevskij. Credit:  Martina Pace
Ordine di Sant Alessandro Nevskij. Credit: Martina Pace

Jar a Roma per la Menorah

A sorpresa spunta un pezzo di Jar alla mostra di Roma dedicata alla Menorah ♦

Spunta, a sorpresa, Jar in una mostra che ha origine 2088 anni fa. L’artista gioielliere ha realizzato un pezzo specialeper  la mostra Menorà. Culto, storia e mito, che si svolge parallelamente nel Braccio di Carlo Magno dei Musei Vaticani e nel Museo Ebraico di Roma (fino al 23 luglio 2017).

La mostra è dedicata a uno dei simboli della cultura ebraica. Meglio spiegare di che cosa si tratta: la Menorah è un candelabro d’oro a sette bracci che, secondo le sacre scritture, sarebbe stato ordinato a Mosè da Dio. Mosè avrebbe quindi fatto realizzare in un’unica colata di oro di 35 chilogrammi questo grande candelabro, la Menorah. Circa mille anni prima di Cristo, secondo la leggenda, fu collocato nel tempio di Salomone, per essere poi razziato dai babilonesi e restituito. Per farla breve: nel 71 avanti Cristo la Menorah fu considerata bottino di guerra dai romani e portata nella Capitale dal generale Tito. Ma da Roma scomparve, razziata dai barbari, forse i visigoti di Alarico, oppure dai vandali di Genserico. Chissà. Ma la sulla sua scomparsa sono fiorite leggende.

Veniamo a Jar, cioè Joel Arthur Rosenthal, americano del Bronx, trasferito a Parigi e considerato il Fabergé dei nostri tempi. È inavvicinabile, misterioso, realizza solo pochi pezzi all’anno che vende solo a chi vuole al prezzo che decide lui. Insomma, è più inavvicinabile di Bob Dylan. È stata una sorpresa, quindi, la sua partecipazione alla mostra con un suo pezzo speciale: in cinque settimane (un tempo incredibilmente veloce per lui) ha disegnato e fatto realizzare una menorah in bronzo e alluminio (con un tocco di oro). È un mandorlo con fiori di smalto rosa, un bocciolo centrale con un mix pavé di bianco e oro diamanti, zaffiri blu e viola, rubini rosa. Jar ha spiegato che ha sentito l’impulso di partecipare alla mostra grazie al riaffiorare dei ricordi della sua infanzia e delle cerimonie religiose ebraiche a cui ha partecipato fino al suo bar mitzvah. Ha anche aggiunto che potrebbe disegnare anche altri pezzi in tema. I suoi fans sono già in attesa. Federico Graglia





Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa
Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa

Altri gioielli firmati Jar

Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro

Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar
Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar







Gratis le fedi di nozze di Salvini se…

Fedi firmate Salvini gratis prenotando un viaggio di nozze con Hotelplan. Ecco come si fa ♦

Compra il viaggio di nozze e avrai gratis le fedi di matrimonio. Gli anelli che si scambiano al momento di pronunciare il «sì», insomma, costeranno 300 euro meno. È il frutto dell’accordo tra il tour operator Hotelplan e Salvini. L’iniziativa si chiama «Perché ogni Sì è prezioso» e prevede l’omaggio di una coppia di fedi Salvini a tutti gli sposi che acquisteranno un viaggio di nozze Hotelplan del valore di almeno 15.000 euro. Inoltre, per tutte le altre prenotazioni relative alla luna di miele, Hotelplan riconoscerà un buono del valore di 300 euro. L’iniziativa è già partita e sembra con una buona accoglienza da parte dei futuri sposi.

Come si fa. Fedi e gioielli devono essere acquistati e ritirati entro e non oltre 12 mesi a decorrere dalla data di partenza del viaggio di nozze e, comunque, entro e non oltre il 31 ottobre 2018. Le fedi possono essere prenotate e personalizzate nelle boutique Salvini e nelle   gioiellerie Rocca 1794, oppure attraverso il servizio clienti Salvini. Alessia Mongrando

Fedi in oro giallo, rosa e bianco di Salvini
Fedi in oro giallo, rosa e bianco di Salvini

Christie’s ha un cuore da 12,9 milioni

Un diamante a forma di cuore che pesa 92 carati e da 12,9 milioni di dollari: è stato il top lot all’asta di Christie’s a Ginevra ♦

Tra gioielli, ma anche vini e orologi, Christie’s a Ginevra ha totalizzato 113,7 milioni di dollari. Inutile fare paragoni, dato che il risultato finale di un’asta è condizionato anche da singoli pezzi che possono alzare o abbassare di molto l’asticella. Per quanto riguarda gioielli e pietre preziose, c’era attesa per il diamante a forma di cuore: è stato venduto per 15 milioni di dollari, a un prezzo per carato di 163.016 dollari. È un nuovo record, spiega Christie’s, per un diamante con questo particolare taglio in asta, superando il precedente record di 10,9 milioni di dollari fissato sempre da Christie’s nel maggio 2011. La stima iniziale per il diamante oscillava tra 14 e 20 milioni. Il diamante, colore D, pesa 92,15 carati ed è stato impostato da Boehmer et Bassenge in un sautoir.

Per venderlo a un acquirente anonimo (via telefono) ci sono voluti solo tre minuti. Anche questo è un record, di velocità. Ma un buon risultato è stato ottenuto anche da un rubino birmano a taglio ovale. Anche in questo caso il prezzo di aggiudicazione è stato a metà tra minimo e massimo della stima: 12,9 milioni di dollari (la valutazione di partenza era tra 10 e 15 milioni). Un altro record di prezzo per carato in asta è stato raggiunto da un diamante blu a forma di cuscino classificato fancy intense, di quasi 8 carati. È stato aggiudicato per 12,7 milioni. Federico Graglia

Diamante con taglio a cuore di 92 carati
Diamante con taglio a cuore di 92 carati
Rubino birmano a taglio ovale da 15 carati montato su anello
Rubino birmano a taglio ovale da 15 carati montato su anello
Diamante fancy intense blue con taglio a cuscino
Diamante fancy intense blue con taglio a cuscino
Anello con diamante rosa di David Morris. Venduto per 1,1 milioni
Anello con diamante rosa di David Morris. Venduto per 1,1 milioni
Anello con zaffiro burmese. Venduto per 2,4 milioni di dollari
Anello con zaffiro burmese. Venduto per 2,4 milioni di dollari
Collier di diamanti con diamante pendente staccabile da 56 carati a forma di pera. Venduto per 1,6 milioni di dollari
Collier di diamanti con diamante pendente staccabile da 56 carati a forma di pera. Venduto per 1,6 milioni di dollari
Spilla di Boucheron a forma di fiore con rubini e diamanti, circa 56 carati. Venduta per 2,2 milioni di dollari
Spilla di Boucheron a forma di fiore con rubini e diamanti, circa 56 carati. Venduta per 2,2 milioni di dollari


Orecchini record da 57,4 milioni

Un paio di orecchini con diamante blu e uno roso venduti da Sotheby’s per la cifra record di 57,4 milioni. Ed è record anche per un anello Piaget ♦

Un record mitologico. A segnare un nuovo prezzo stellare per i gioielli sono stati Apollo e Artemide. No, non sono le divinità dell’Olimpo, ma divinità della gioielleria: Apollo e Artemide hanno incantato la vendita di Magnificent Jewels and Noble Jewels di Sotheby a Ginevra. I due diamanti hanno ottenuto il miglior prezzo mai raggiunto in asta per un paio di orecchini: 57,4 milioni di dollari. L’acquirente (per ora anonimo) li ha subito ribattezzati. Il diamante fancy vivid blue ora si chiama The Memory of Autumn Leaves , mentre il il fancy intense pink  ha preso il nome di The Dream of Autumn Leaves.

Diamanti Apollo e Artemide
Diamanti Apollo e Artemide. Il diamante fancy vivid blue ora si chiama The Memory of Autumn Leaves , mentre il il fancy intense pink ha preso il nome di The Dream of Autumn Leaves

Fratelli siamesi

Una poesia piuttosto cara. I due diamanti sono stati venduti separatamente. Il fancy vivid blu, 14,54 carati, per 42 milioni, mentre i diamante rosa, 16 carati, per 15, 4 milioni. «È stato un privilegio per noi di Sotheby’s avere in affido Apollo Blue e Artemis Pink. I risultati di vendita, con oltre il 90% dei lotti venduti e tre record mondiali, ancora una volta dimostrano la forte domanda per i migliori diamanti, pietre preziose e gioielli. Sono lieto che i due diamanti rimangono insieme come paio di orecchini», è il commento di David Bennett, presidente mondiale del dipartimento gioielleria internazionale e presidente per la Svizzera di Sotheby’s. «Dopo quella meravigliosa prima vendita di gioielleria, in collaborazione con Mandarin Oriental, Geneva, che ha superato le aspettative di raggiungere oltre 150 milioni di dollari, non vediamo l’ora per i collezionisti di accoglienza durante la nostra vendita inaugurale Fine Jewels, sempre a Ginevra, il 1 giugno».

Il colore viola

Come accennato da Bennet, infatti, l’asta ha messo a segno un terzo record. Un diamante fancy intense purplish pink, cioè di colore violaceo, di 7,04 carati, montato su un anello di Piaget, è stato aggiudicato per 13, 3 milioni di dollari, con un prezzo per carato di 1,9 milioni.

Molto apprezzati anche i lotti 272 – 326, che comprendevano una collezione privata, con pezzi pregiati e gemme di grande valore: sono stati venduti per 15,9 milioni, il doppio delle stime. Il 96% di questi lotti sono stati venduti. Un diamante di 32,42 carati a forma di pera firmato Harry Winston, ha raddoppiato la stima ed è stato venduto per 3,3 milioni di dollari. Un anello con smeraldo, sempre di Harry Winston, ha quintuplicato la sua stima fino a raggiungere i 929.465 dollari. Una spilla con rubini e diamanti set e un paio di orecchini a clip di Van Cleef & Arpels hanno totalizzato 477.551 dollari. Federico Graglia 





Apollo e Artemide, orecchini con diamanti venduti per 57,4 milioni di dollari
Apollo e Artemide, orecchini con diamanti venduti per 57,4 milioni di dollari

Anello di Piaget con diamante rosa-viola da 7 carati. Venduto 13,3 milioni di dollari
Anello di Piaget con diamante rosa-viola da 7 carati. Venduto 13,3 milioni di dollari
Spilla con rubini e diamanti e un paio di orecchini a clip di Van Cleef & Arpels. Venduti per 477.551 dollari
Spilla con rubini e diamanti e un paio di orecchini a clip di Van Cleef & Arpels. Venduti per 477.551 dollari
Anello con smeraldo di Harry Winston. venduto per 929.465 dollari
Anello con smeraldo di Harry Winston. venduto per 929.465 dollari
Bracciale con rubini e diamanti, realizzati nel 1925 da Lacloche. Venduto per 748.500 dollari
Bracciale con rubini e diamanti, realizzati nel 1925 da Lacloche. Venduto per 748.500 dollari

Spilla con giadeite, onice, diamanti e rubini di Cartier, 1925. Venduta per 374.500 dollari
Spilla con giadeite, onice, diamanti e rubini di Cartier, 1925. Venduta per 374.500 dollari







Faraone ha fatto il tris

Orecchini fancy yellow top lot di Farone Casa d’Aste ♦

Ormai è ufficiale: sul mercato dei gioielli c’è una casa d’aste in più. Dopo il debutto, Faraone Casa d’Aste ha fatto il tris e di fronte a un pubblico raddoppiato rispetto alla prima vendita all’incanto. Al Four Seasons di Milano la banditrice Patrizia Di Carrobio, ha battuto circa 150 pezzi, dei quali l’85% ha trovato un acquirente. Alla fine il venduto è stato di 870.000 euro. La palma di pezzo più desiderato è andata al lotto 110, composto da una coppia di orecchini in oro bianco 18 carati con 2 diamanti fancy yellow (4.66 carati ciascuno) e due diamanti triangolo. Gli orecchini hanno visto duplicare la stima iniziale e sono stati aggiudicati per 83.762 euro. Significativo il risultato anche per il lotto 69: un anello in oro bianco 18 carati con diamante taglio rettangolare di 2,42 carati. Dal valore di partenza di 6.000 euro è salito fino a 16.000. Il lotto 107, un pendente in oro giallo 18 carati con rubino taglio goccia, è lievitato da una stima di 6-8.000 euro a un prezzo di vendita di 14.781 euro. Il tris di Faraone è atteso per il periodo che precede il Natale. Federico Graglia

Anello in oro bianco con diamante taglio smeraldo
Anello in oro bianco con diamante taglio smeraldo
Pendente in oro giallo 18 carati con rubino taglio goccia
Pendente in oro giallo 18 carati con rubino taglio goccia
orecchini in oro bianco 18 carati con 2 diamanti fancy yellow (4.66 carati ciascuno) e due diamanti bianchi triangolo
orecchini in oro bianco 18 carati con 2 diamanti fancy yellow (4.66 carati ciascuno) e due diamanti bianchi triangolo
Patrizia Di Carrobio
Patrizia Di Carrobio
Un momento della vendita di Faraone Casa d'Aste
Un momento della vendita di Faraone Casa d’Aste


Anelli Fantastici e Dove Trovarli

Una rassegna di anelli ispirata al mondo di Harry Potter e, più in generale, a temi fantasy ♦

Lo confessiamo: la redazione di gioiellis.com, nella quasi totalità, coltiva una passione supplementare oltre quella per la gioielleria. La passione per la saga di Harry Potter. Potremmo scrivere a lungo sul perché troviamo affascinante, e per nulla infantile, questa storia che, dietro la magia, palesa una filosofia di vita che è di tolleranza e di crescita. Ma non è questo il luogo adatto. Abbiamo, però, ceduto alle nostre due passioni con questa rassegna di anelli harrypotter-style. Nel caso i maghi esistano davvero in un mondo invisibile a noi senza poteri magici, potrebbero essere interessati a questa rassegna di anelli che starebbero stati bene nei film che hanno incantato (è il caso di dirlo) milioni di persone. Sono anelli che si ispirano direttamente al mondo magico descritto dalla mitica J.K. Rowling, oppure a temi fantasy in generale. Ce n’è per tutti i gusti, che siate babbani o no. Ma non provate a ordinarli utilizzando una bacchetta magica: ci vuole una carta di credito babbana. Lavinia Andorno

Magerit, anello della collezione Hechizo, oro e diamante
Magerit, anello della collezione Hechizo, oro e diamante
Anello Draco, in oro. Prezzo: 951 euro
Anello Draco, in oro. Prezzo: 951 euro
Dianea Orcini, anello in oro rosa con diamanti neri e rubini
Dianea Orcini, anello in oro rosa con diamanti neri e rubini
Anello di magia oscura in cristallo con 4 diamanti neri, quarzo, ottone. Prezzo: 563 euro
Anello di magia oscura in cristallo con 4 diamanti neri, quarzo, ottone. Prezzo: 563 euro
Lucifer Vir Honestus, anello con aquamarina e oro rosa
Lucifer Vir Honestus, anello con aquamarina e oro rosa
Anello con serpente in argento. Prezzo: 125 euro (per il SIgnore Oscuro?)
Anello con serpente in argento. Prezzo: 125 euro (per il SIgnore Oscuro?)
Aurélie Bidermann, anello chevalière in oro 18 carati con una pietra Rose de France da 10 carati e un cuore ocmposto da 20 diamanti.
Aurélie Bidermann, anello chevalière in oro 18 carati con una pietra Rose de France da 10 carati e un cuore ocmposto da 20 diamanti
Anello esoterico in argento con ametista, con mani
Anello esoterico in argento con ametista, con mani
Anello Etereo sole in argento. Prezzo:200 euro
Anello Etereo sole in argento. Prezzo:200 euro
Anello in alluminio con l'incantesimo Expecto Patronum. Prezzo: 10 euro
Anello in alluminio con l’incantesimo Expecto Patronum. Prezzo: 10 euro


 

Anello con il segno dei Doni della morte (ultimo libro di Harry Potter). Prezzo: 142 euro
Anello con il segno dei Doni della morte (ultimo libro di Harry Potter). Prezzo: 142 euro
Anelli ispirato al mondo delle sirene. Argento e cristallo Swarovski. Prezzo: 120 euro
Anelli ispirato al mondo delle sirene. Argento e cristallo Swarovski. Prezzo: 120 euro
Anello in cristallo regolabile e quarzo. Può contenere pozioni magiche... Prezzo: 22,74 euro
Anello in cristallo regolabile e quarzo. Può contenere pozioni magiche… Prezzo: 22,74 euro
Anello di ottone con segno celtico. Prezzo: 29 euro
Anello di ottone con segno celtico. Prezzo: 29 euro
Immagine dal film Harry Potter e la pietra filosofale
Immagine dal film Harry Potter e la pietra filosofale
Anello di legno di Croazia per folletti
Anello di legno di Croazia per folletti
Anello magico con giada gialla. Prezzo: 86 euro
Anello magico con giada gialla. Prezzo: 86 euro
Anello per magia oscura in argento e onice. Prezzo: 56 euro
Anello per magia oscura in argento e onice. Prezzo: 56 euro
Anello della strega in quarzo verde. Prezzo: 239 euro
Anello della strega in quarzo verde. Prezzo: 239 euro
Il classico abracadabra. Prezzo: 7 euro
Il classico abracadabra. Prezzo: 7 euro


Medusa: bijoux e tabù a Parigi

I tabù e la Medusa: 400 gioielli eccitanti in mostra a Parigi ♦

Non c’è niente di più eccitante di infrangere un tabù. E forse per questo Parigi dedica una mostra a quei gioielli ispirati al fascino del proibito. L’esposizione si intitola Medusa: Bijoux et tabous. La mitologica Medusa, donna con serpenti al posto dei capelli, aveva il potere di pietrificare chiunque la guardasse: insomma, rappresentava lei stessa un tabù. Sul tema si sono esercitati nei secoli scrittori, pittori e gioiellieri.

Il femminile e il proibito, il lusso e la diversità: la mostra organizzata al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris presenta circa 400 pezzi di artisti come Meret Oppenheim, Man Ray, Calder, Dalì, Picasso, Fabrice Gygi, Thomas Hirschhorn, o Danny McDonald, designer come René Lalique, Anni Albers, Line Vautrin, Tony Duquette Bless, Gijs Bakker, Karl Fristch Sophie Hanagarth, Suzanne Belperron René Boivin, Victoire de Castellane e, naturalmente, gioiellieri come Cartier, Pomellato, Van Cleef & Arpels, ma anche una corona per nulla preziosa firmata da Vivienne Westwood. I gioielli sono divisi in quattro aree (l’identità, il valore, il corpo, e il rito) con un ricco programma. Sono previsti anche eventi e performance. Federico Graglia

Medusa: Bijoux et tabous
Musée d’Art moderne de la Ville de Paris
16 maggio – 5 novembre 2017
11, av. President Wilson
75116 Paris
Da martedì alla domenica 10-18
Giovedì fino alle 22
Chiuso il lunedì e festivi
Metro: Alma Marceau (linea 9) o Jena (linea 9)
Rer C Pont de l’Alma
Bus: 32, 42, 63, 72, 80, 82 e 92
Vélib ‘: 2 avenue Marceau, 4 rue Longchamp
Autolib ‘: 1 avenue Marceau, 24 avenue Jena
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 7 euro

Van Cleef & Arpels, bracciale in platino, oro, rubini e diamanti, 1959
Van Cleef & Arpels, bracciale in platino, oro, rubini e diamanti, 1959
Performance Hip Hop del 20 maggio, nell'ambito dell'esposizione Medusa: Bijoux e tabous
Performance Hip Hop del 20 maggio, nell’ambito dell’esposizione Medusa: Bijoux e tabous
Karl Fritsch, anello in argento ossidato e pietre, 2006
Karl Fritsch, anello in argento ossidato e pietre, 2006
Anelo memento mori
Anelo memento mori
Cartier, collana serpente appartenuta all'attrice Maria Felix. Platino, oro bianco e giallo, 2.473 diamanti taglio rotondo e baguette (178.21 carati), due smeraldi forma di pera (occhi); smalto verde, rosso e nero
Cartier, collana serpente appartenuta all’attrice Maria Felix. Platino, oro bianco e giallo, 2.473 diamanti taglio rotondo e baguette (178.21 carati), due smeraldi forma di pera (occhi); smalto verde, rosso e nero
Corona disegnata da Vivienne Westwood, metallo velluto, cristalli, perle finte, pelliccia sintentica
Corona disegnata da Vivienne Westwood, metallo velluto, cristalli, perle finte, pelliccia sintentica
Salvator Dalì, spilla Lips, con rubini e perle, 1960
Salvator Dalì, spilla Lips, con rubini e perle, 1960
Anello medusa in oro
Anello medusa in oro
Pomellato, anello della collezione Tabou
Pomellato, anello della collezione Tabou
Antico ornamento da naso colombiano, in oro
Antico ornamento da naso colombiano, in oro


In vendita lo smeraldo di Rockfeller

Un superbo anello con un superbo smeraldo appartenuto a Rockfeller in vendita da Christie’s ♦

Maggio è il mese dello smeraldo. E questa che sia la pietra abbinata a questo periodo dell’anno lo dimostra anche la scelta di Christie’s, che annuncia la vendita di un magnifico anello con smeraldo. L’asta a New York del Rockefeller Emerald si svolgerà, però, il 20 giugno. Lo smeraldo è valutato da 4 e 6 milioni di dollari ed è di proprietà di John D. Rockefeller, Jr., che l’ha acquistato nel 1930.

La pietra era però, incastonata al centro di una spilla donata alla moglie, Abby Aldrich. La pietra verde, che pesa 18,04 carati, nel 1948 è stato ereditato dal figlio più giovane, David Rockefeller, che lo ha dato al gioielliere Raymond Yard per una nuova montatura. Trasformato in anello in platino con diamanti, il gioiello è stato successivamente venduto a un importante collezionista americano, che l’ha acquisito più di un decennio fa. Secondo Tom Burstein, di Christie’e, «Il Rockefeller Emerald è una delle pietre preziose migliori da offrire in asta. La bellezza e la qualità superiori corrispondono solo al suo nome storico». Federico Graglia





Il Rockfeller Emerald montato su anello di platino e diamanti
Il Rockfeller Emerald montato su anello di platino e diamanti

Il Rockfeller Emerald, oltre 18 carati
Il Rockfeller Emerald, oltre 18 carati
Abby Aldrich con il giovane David Rockefeller
Abby Aldrich con il giovane David Rockefeller

John D. Rockefeller, Jr
John D. Rockefeller, Jr







Officina Bernardi, primo monomarca a Venezia

Piazza San Marco, a Venezia, è diventata una specie di Place Vendȏme italiana: ora si aggiunge, al numero 110, un’altra gioielleria, quella di Officina Bernardi, che ha scelto la città sulla Laguna per il suo primo monomarca. La scelta è stata fortemente voluta dagli ideatori del marchio, Francesco e Carlo Bernardi, fratelli e imprenditori, fondatori di Chrysos, impresa da 30 anni specializzata nella produzione e distribuzione di oreficeria in oro e argento.

Esterno del negozio monomarca di Officina Bernardi, in Piazza San Marco
Esterno del negozio monomarca di Officina Bernardi, in Piazza San Marco
Interno del negozio monomarca di Officina Bernardi, a Venezia
Interno del negozio monomarca di Officina Bernardi, a Venezia
Officina Bernardi, bracciale Luce in oro giallo. Prezzo: 352 euro
Officina Bernardi, bracciale Luce in oro giallo. Prezzo: 352 euro
Officina Bernardi, bracciale della collezione Horizon
Officina Bernardi, bracciale della collezione Horizon

Anna Hu incoronata da Christie’s

Anna Hu in mostra da Christie’s corona una carriera veloce come il lampo (di genio) ♦

Che sia una delle stelle della gioielleria mondiale è noto. Ma pochi avrebbero indovinato che Anna Hu sarebbe stata la prima designer contemporanea a essere invitata da Christie’s ad esporre nella sua nuova sala di St James, a Londra. Una selezione dei suoi raffinati gioielli che, non a caso, sono considerati delle opere d’arte, sono rimasti in mostra per cinque giorni. D’altra parte, oltre a incredibili architetture di gemme, i gioielli di Anna Hu si ispirano spesso a dipinti e sculture. Insomma, in molti casi sono una sorta di meta-arte, cioè arte dell’arte.

Anna Hu è nata a Taiwan nel 1977, ma fin da piccola ha girato il mondo assieme al padre, commerciante di pietre preziose e rare. Curiosamente, però, ha iniziato la sua fortuna artistica come violoncellista: ha persino vinto diversi premi, ma un infortunio alla spalla l’ha costretta a smettere. Per fortuna, si potrebbe aggiungere. Ha quindi preso la strada della gioielleria. Dopo il Gia, ha messo nel cassetto due titoli accademici relativi alla gioielleria della Parsons School of Design e della Columbia University. Una specie di record.

Ha lavorato con Christie’s, Van Cleef e Arpels e Harry Winston. Poi, ha aperto la sua esclusiva boutique di gioielli nel dicembre del 2008, di soli 29 anni, nell’hotel Plaza di New York. Crea più di 30 pezzi esclusivi di Haute Jewelery all’anno per fortunati (e ricchi) collezionisti. Insomma, ha già raggiunto il successo. Ma in realtà la sua carriera è ancora tutta da scrivere. Margherita Donato

Leggi anche: L’alta gioielleria di Anna Hu





Anelli Orchidea, oro bianco, diamanti e zaffiri
Anelli Orchidea, oro bianco, diamanti e zaffiri

Anello Butterfly Lovers
Anello Butterfly Lovers
Anello Sirens Aria, con uno smeraldo da oltre 20 carati
Anello Sirens Aria, con uno smeraldo da oltre 20 carati
Anello Non ti scordar di me, con un grande zaffiro blu
Anello Non ti scordar di me, con un grande zaffiro blu
Anna Hu, spilla in giada che si ispira a un dipinto con gazze
Anna Hu, spilla in giada che si ispira a un dipinto con gazze
Anello Onda, con smeraldo. Ispirato alla famosa onda del pittore giapponese Kanagawa
Anello Onda, con smeraldo. Ispirato alla famosa onda del pittore giapponese Kanagawa
Anna Hu con David Warren di Christie's (da Facebook)
Anna Hu con David Warren di Christie’s (da Facebook)
Anello con giada e diamanti Orpheus, battuto da Christie's
Anello con giada e diamanti Orpheus, battuto da Christie’s
Spilla con grosso zaffiro, diamanti e smeraldi
Spilla con grosso zaffiro, diamanti e smeraldi

Orecchini Turandot, con rubellite
Orecchini Turandot, con rubellite







Da Tiffany appello a Donald Trump

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Tiffany lancia un appello a Donald Trump: rispetti gli accordi sul clima ♦

Nel mondo accadono coincidenze curiose. Alcune riguardano Tiffany, il più grande gruppo di gioielleria del mondo. Eccone alcune: Tiffany è una delle marche di gioielli preferite da Donald Trump. E la sede principale di Tiffany, nel centro di New York, è a due passi dalla Trump Tower, prima della Casa Bianca residenza principale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Tiffany, però, ha denunciato un calo del giro di affari anche a causa delle proteste che per settimane si sono svolte sotto la Trump Tower (contro il neo presidente). Altra coincidenza che conferma la preferenza del numero uno Usa: si chiama Tiffany Ariana Trump la figlia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e della sua seconda moglie, Marla Maples. Utima coincidenza che incrocia il destino di Tiffany con quello di Trump. La Maison ha pubblicato un appello al presidente Usa su Instagram. L’appello è questo:

Dear President Trump,
we’re still in for bold climate action.
Please keep the U.S. in the Paris Climate
Agreement. The disaster of climate change
is too real, and the threat to our planet
and to our children is too great.
Traduzione:
Caro Presidente Trump,
Siamo sempre per un’azione decisa sul clima.
Per favore, bisogna che gli Usa mantengano
l’Accordo di Parigi sul clima.
Il disastro del cambiamento climatico
è troppo reale e la minaccia per il nostro pianeta
è per i nostri figli è troppo grande.

Non è usuale che una azienda di gioielli si rivolga al presidente degli Stati Uniti e neppure che scenda in campo in modo così deciso su un argomento di carattere sociale. Tra l’altro, va notato che a febbraio Tiffany ha registrato uno scossone al vertice, con la partenza del Ceo, Frederic Cumenal, in carica solo dal 2015. Al suo posto, a interim, è tornato Michael Kowalski, precedente Ceo di Tiffany. Per la cronaca, in poche ore l’appello di Tiffany ha ricevuto decine di migliaia di consensi. Il doppio rispetto al post con la foto con Lady Gaga. Giulia Netrese





L'appello di Tuffany su Instagram
L’appello di Tuffany su Instagram

Tiffany, New York
Tiffany, New York
Donald Trump
Donald Trump
Lady Gaga behind the scenes of the Tiffany & Co. Legendary Style campaign shoot Product: Tiffany City HardWear triple drop earrings in 18k yellow gold Photo Credit: Hanna Besirevic
Lady Gaga behind the scenes of the Tiffany & Co. Legendary Style campaign shoot Product: Tiffany City HardWear triple drop earrings in 18k yellow gold. Photo Credit: Hanna Besirevic

Solitaire firmato Tiffany &Co del peso di 1,60 carati
Solitaire firmato Tiffany &Co del peso di 1,60 carati







Più estero a OroArezzo

I numeri di OroArezzo: buyer esteri in aumento e ottimismo di Italian Exhibition Group ♦

Il fidanzamento (perché per ora non è un vero matrimonio) è stato un successo? OroArezzo ha affidato per la prima volta l’organizzazione a Italian Exhibition Group, azienda fieristica che è alle spalle di VicenzaOro. Chiusa la manifestazione toscana, è quindi tempo di bilanci. Secondo il comunicato ufficiale in chiusura della fiera aretina, gli operatori esteri sono aumentati del 10%. Un buon risultato, anche se è difficile trarre una valutazione, dato che non è noto quanti operatori esteri fossero atterrati ad OroArezzo nel 2016. In compenso, lo scorso anno i buyer in totale (italiani più esteri) erano stati 20.000, con un aumento del 18%. Il numero totale del 2017, però, al momento non è noto.

Le aziende presenti sono state 650, il 94% italiane. Il 75% degli espositori sono state aziende orafe, il 13% aziende di macchinari e il 12% di cash & carry. Numeri a parte, si registrano i commenti positivi degli organizzatori. «I numeri positivi di questa prima edizione di OroArezzo gestita da Ieg confermano la bontà della scelta dell’intesa con Arezzo Fiere e Congressi», ha commentato Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group.«Il fatto che due team competenti e con decenni di storia si siano uniti si è visto nell’efficienza dell’organizzazione in tutte le fasi, dalla preparazione all’accoglienza, fino all’incoming dei buyer», ha aggiunto Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere e Congressi. «Questa edizione restituisce l’immagine di una Fiera orientata al business di sostanza, con un forte incremento di buyers esteri a indicare il ritorno del prodotto Made in Italy, quindi del Fashion». Infine, il commento di Corrado Facco, direttore generale di Ieg: «I risultati di questa edizione di OroArezzo evidenziano come Ieg abbia saputo valorizzare la manifestazione, soprattutto dal punto di vista della sua internazionalizzazione, mettendo a disposizione di aziende e buyer il proprio know-how e la propria expertise nell’organizzazione di Eventi Jewellery riconosciuta a livello globale».

Prossimi appuntamenti con le manifestazioni del sistema fieristico del settore orafo-gioielliero: VicenzaOro September (23-27 settembre), Gold Italy (21-23 ottobre), VicenzaOro Dubai – Dubai International Jewellery Show (15-18 novembre). Inoltre il brand VicenzaOro parteciperà al JCK di Las Vegas (5-8 giugno) e all’India International Jewellery Show di Mumbai (agosto). E con OroArezzo il fidanzamento continua.

Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group
Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice  presidente esecutivo di Italian Exhibition Group
Da sinistra, Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, e Matteo Marzotto vice presidente esecutivo di Italian Exhibition Group. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
OroArezzo 2017. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Interno di OroArezzo. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio
Bracciale di Unoaerre. Photo: Lorenza Ricci Studio

I migliori bracciali di OroArezzo

I migliori 11 bracciali di OroArezzo, scelti tra 65 nella competizione Première ♦

In 65 si sono presentate per una gara di bracciali. L’occasione è stato Première, concorso di gioielleria che si ripete a ogni OroArezzo (questa è l’edizione numero 27, la prima gestita direttamente da Italian Exhibition Group, la stessa che organizza VicenzaOro). Il tema del concorso per il 2017 è stato, appunto, il bracciale. Di tendenza, creativi, fantasiosi, di metallo più o meno prezioso: ecco gli 11 vincitori designati dalla giuria, premesso che il concorso è stato suddiviso in quattro sezioni, e cioè Invenzione creativa e fatto ad arte, Innovazione nella tradizione, Gioielli della fantasia, Gioiello scultura.

Per la prima sezione, cioè Invenzione creativa e fatto ad arte, hanno vinto Sade (bracciale Onde in oro bianco, giallo, rosa, color cioccolato e nero), Falcinelli (bracciale Edera in oro giallo e diamanti neri), e Alunno &Co (bracciale Nucleo astratto, in argento con elementi mobili di catenelle a pallina e tubi). Per la sezione Tradizione e innovazione, sono stati scelti Eurocatene (bracciale della collezione Inca’s Mirror, in oro giallo e pietre Swarosky), Chiampesan (bracciale della collezione Nastrino, in oro giallo), Tessitore (con il Bracciale avvolgente in oro e diamanti), Migliorini (bracciale Twine, in oro), Govoni (bracciale in oro bianco con cuori di zaffiro e riviére di diamanti). Per la sezione Gioielli della fantasia, hanno prevalso Uno Aerre (bracciale in bronzo dorato Venus), Loto Preziosi (bracciale Collezione Spring, in oro giallo e pietre color champagne), Gobi (bracciale Shining, in argento con parti placcate in oro). Infine, per la sezione Gioiello Scultura, è stato scelto Graziella Group (bracciale in bronzo titolato Storie Racconti, opera dello scultore Cesare Del Brenna).





Alunno &Co, bracciale Nucleo astratto
Alunno &Co, bracciale Nucleo astratto

Chiampesan, bracciale della collezione Nastrino
Chiampesan, bracciale della collezione Nastrino
Eurocatene, bracciale della collezione Inca’s Mirror
Eurocatene, bracciale della collezione Inca’s Mirror
Falcinelli, bracciale Edera
Falcinelli, bracciale Edera
Gobi, bracciale Shining
Gobi, bracciale Shining
Govoni, bracciale in oro bianco con cuori di zaffiro e riviére di diamanti
Govoni, bracciale in oro bianco con cuori di zaffiro e riviére di diamanti
Graziella Group, bracciale in bronzo titolato Storie Racconti
Graziella Group, bracciale in bronzo titolato Storie Racconti
Loto Preziosi ,bracciale Collezione Spring
Loto Preziosi ,bracciale Collezione Spring
Migliorini, bracciale Twine
Migliorini, bracciale Twine
Sade, bracciale Onde
Sade, bracciale Onde
Tessitore , Bracciale avvolgente
Tessitore , Bracciale avvolgente

Uno Aerre, bracciale in bronzo dorato Venus
Uno Aerre, bracciale in bronzo dorato Venus







Il Ponte tra Cartier e Krizia

Da Cartier a Krizia: una vendita di gioielli diversa dal solito organizzata da Il Ponte Casa d’Aste ♦

C’è Cartier, c’è Boucheron. Ma, soprattutto, ci sono gioiellieri italiani alla vendita di pezzi d’epoca organizzata a Milano da Il Ponte Casa d’Aste. Saranno venduti gioielli, ma a anche fashion vintage. Con qualche curiosità: un lotto fa parte dall’eredità del regista Luchino Visconti. E una spilla è appartenuta Maria Cristina di Savoia, figlia minore di re Vittorio Emanuele I. Molte anche le firme storiche della gioielleria italiana, come Missiaglia, Cazzaniga, Moroni, Ansuini, Calderoni, Confalonieri, Cusi, Scavia, Villa. Ma ci sono anche gioielli di Bulgari, Buccellati, Damiani, Frascarolo, Pomellato, nonché Lucia Odescalchi. Tra la pattuglia straniera si contano i nomi di Mouboussin, Van Cleef&Arpels, Tiffany, Stern, Fabergé, René Boivin, Lacloche Frerès e David Webb.

Il pezzo forte sembra essere un bracciale Art Déco di Cartier, con rubini, valutato fino a 90.000 euro. Altro aspetto inconsueto: saranno battuti all’asta i gioielli appartenuti e disegnati da Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, una delle firme storiche della moda italiana. Un elegante modo per introdurre l’ultima parte dell’asta, dedicata ad abiti e accessori fashion. Federico Graglia

Asta di gioielli e fashion vintage
17 – 18 maggio 2017
(Esposizione 12-13-14 maggio)
Palazzo Crivelli – Via Pontaccio 12, Milano

Anello in platino con zaffiro cabochon
Anello in platino con zaffiro cabochon
Boucheron, sautoir in tessuto di cotone, platino, corallo, onice, diamanti. Nappa in perle
Boucheron, sautoir in tessuto di cotone, platino, corallo, onice, diamanti. Nappa in perle
Bracciale rigido in oro giallo con il nome Mariuccia e il logo Krizia
Bracciale rigido in oro giallo con il nome Mariuccia e il logo Krizia
Spilla in oro giallo e argento, con diamanti rotondi e smalto guilloché
Spilla in oro giallo e argento, con diamanti rotondi e smalto guilloché
Cazzaniga, collier in oro bianco, rosa e giallo, con giadeite scolpita, corallo, perle, rubini, diamanti bianchi e fancy
Cazzaniga, collier in oro bianco, rosa e giallo, con giadeite scolpita, corallo, perle, rubini, diamanti bianchi e fancy
Coppia di bracciali a disegno floreale in oro giallo e bianco, diamanti, rubini ovali cabochon
Coppia di bracciali a disegno floreale in oro giallo e bianco, diamanti, rubini ovali cabochon
Spilla a forma di grappolo di uva in oro bianco, giallo, diamanti e perle South Sea
Spilla a forma di grappolo di uva in oro bianco, giallo, diamanti e perle South Sea
Krizia, collier con piattine di maglia a spina di pesce, metallo brunito, profilo di testa di pantera con strass e smalti
Krizia, collier con piattine di maglia a spina di pesce, metallo brunito, profilo di testa di pantera con strass e smalti
Pendente porta ricordi appartenuto a Luchino Visconti. Oro, argento, diamanti e perle
Pendente porta ricordi appartenuto a Luchino Visconti. Oro, argento, diamanti e perle
Pomellato, multi anello in oro bianco e giallo, lucido e satinato, ripiegabile
Pomellato, multi anello in oro bianco e giallo, lucido e satinato, ripiegabile
Bulgari, spilla in oro bianco, diamanti e perle coltivate dal bianco al grigio e al rosa.jpg
Bulgari, spilla in oro bianco, diamanti e perle coltivate dal bianco al grigio e al rosa.jpg
Cartier, bracciale in platino con diamanti rotondi, carré e ovali, con rubini ovali degradanti. Stima: 70-90.000 euro
Cartier, bracciale in platino con diamanti rotondi, carré e ovali, con rubini ovali degradanti. Stima: 70-90.000 euro


Maria Tash con gaffe

«Qualcosa per ogni buco»: è una frase efficace per promuovere gli orecchini della designer Maria Tash? ♦

Incidente di percorso, doppio senso non cercato, oppure una provocazione? Stone & Strand, un’azienda di gioielli di New York, ha recentemente proposto una nuova linea di orecchini della designer Maria Tash. Come claim per promuovere la collezione che vedete su questa pagina ha scelto questo banner:

Lo slogan per gli orecchini di Maria Tash
Lo slogan per gli orecchini di Maria Tash

Tradotto per chi non conosce l’inglese, suona come «Qualcosa per ogni buco». La pubblicità ha suscitato una valanga di commenti su Twitter, in particolare da parte di donne. C’è chi si è sentita offesa, chi ha trovato sciocca la frase, ma anche chi ha applaudito l’ironia. La designer, invece, ha detto di non essere stata messa al corrente e di aver chiesto, invano, di cambiare slogan. Maria Tash è una designer specializzata in particolare in piercing e di gioielli per naso e ombelico. Nadine McCarthy Kahane, fondatrice e Ceo di Stone & Strand, ha detto al sito BuzzFeed che il testo è stato scritta internamente da un team di giovani donne con una «prospettiva dissacrante». Sarà stata una buona idea? Margherita Donato

Leggi anche I piercing di lusso di Maria Tash 





Maria Tash, orecchino con catena in oro bianco, con diamante baguette e due catene. Prezzo: 750 dollari
Maria Tash, orecchino con catena in oro bianco, con diamante baguette e due catene. Prezzo: 750 dollari

Orecchino con catena in oro giallo, con diamante e catena. Prezzo: 615 dollari
Orecchino con catena in oro giallo, con diamante e catena. Prezzo: 615 dollari
Maria Tash
Maria Tash
Alcuni dei post apparsi su Twitter, compreso quello di Maria Tash
Alcuni dei post apparsi su Twitter, compreso quello di Maria Tash
Orecchini in oro bianco e diamanti. Prezzo: 795 dollari
Orecchini in oro bianco e diamanti. Prezzo: 795 dollari
Orecchino con catena in oro giallo, con diamante e catena. Prezzo: 325 dollari
Orecchino con catena in oro giallo, con diamante e catena. Prezzo: 325 dollari
Orecchino in oro giallo e diamanti. Prezzo: 725 dollari
Orecchino in oro giallo e diamanti. Prezzo: 725 dollari

Orecchino in oro giallo e diamanti. Prezzo: 750 dollari
Orecchino in oro giallo e diamanti. Prezzo: 750 dollari







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