Un film per Serafino Consoli

Il brand Serafino Consoli presenta un video, The Shape of Life, che oltre a essere un veicolo per la comunicazione dei gioielli, vuole diventare un manifesto dei valori e la storia del marchio. Ambientato tra il Monte Rosa e il Circolo Filologico di Milano, centro culturale della città, il video è interpretato dalla ballerina e coreografa tedesca Anne Jung, con elementi di danza e sport: ha gareggiato alle Olimpiadi di Atlanta del 1996.

Il video è presentato come testimonianza del cammino stilistico intrapreso da Serafino Consoli, marchio nato nel 1959 in una piccola gioielleria del Nord Italia, in provincia di Bergamo, che ancora oggi porta il nome del suo fondatore. Le collezioni Brevetto e Serafino uniscono tradizione e innovazione: la tecnologia introdotta dal marchio rende i gioielli estremamente flessibili, in grado di adattarsi a ogni misura. Nella collezione Serafino, per esempio, gli anelli possono trasformarsi in bracciali, con due modalità di indossare il medesimo gioiello.

Serafino Consoli, bracciali e anelli
Serafino Consoli, bracciali e anelli

Con The Shape of Life abbiamo voluto creare un prodotto di comunicazione nuovo e innovativo. Per la sua produzione abbiamo individuato professionisti giovani che hanno portato la loro creatività e freschezza di idee per superare il concetto del classico spot. Insieme abbiamo pensato a questo progetto, poi girato e montato in un vero e proprio film-manifesto che, in pochi minuti e senza fronzoli inutili, parli, interpreti e trasmetta i concetti di natura, relazioni umane, cambiamenti. Perché la forma della vita è mutevole come i nostri anelli, che durano per sempre adattandosi al tempo che scorre. Per noi The Shape of Life non è una semplice e classica iniziativa di marketing, è un progetto che mira ad accompagnarci e a rappresentarci come azienda e persone, perché indaga e mette a confronto la sensibilità e la bellezza che è in ognuno di noi.
Ivan Consoli, Ceo di Serafino Consoli

Il film è prodotto dalla creative&production company indipendente Jumpp, è scritto e diretto da Nicola Martini, sotto la direzione creativa esecutiva di Giovanni Verdicchio. La direzione fotografica porta la firma di Luca Costantini, le musiche sono a cura di Daniele De Virgilio.

La locandina di The Shape of Life
La locandina di The Shape of Life

Leggerezza Vhernier con Ardis

Ardis, in esperanto, significa «era splendente». Per chi non lo sapesse, l’esperanto è una lingua inventata tra il 1872 e il 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof, con l’obiettivo di creare un idioma comune a tutti i popoli del mondo. L’idea era bella, ma evidentemente qualcosa è andato storto. In compenso il concetto di design è diventato universale, un aspetto estetico che aggiunge valore a qualsiasi oggetto. Come nel caso dei gioielli di Vhernier, una Maison che ha sempre puntato su un raffinato design. Il brand di Valenza presenta ora Ardis, nome che forse allude all’esperanto, ma in ogni caso è una collezione che unisce la consueta attenzione per i volumi con la ricerca di innovazione nei materiali.

Anello in alluminio, oro bianco, diamanti
Anello in alluminio, oro bianco, diamanti

Vhernier per questa linea di gioielli ha scelto di utilizzare alluminio opaco e compatto, con riflessi perlacei, morbido al tatto e ovviamente molto leggero. Il metallo è modellato a mano nei laboratori Vhernier. L’alluminio dei gioielli è percorso da bande in oro rosa, oppure in oro bianco incassato con pavé di diamanti. La collezione è composta da anelli, orecchini e bracciali rigidi, ma flessibili, in due versioni, con bande in oro rosa oppure bianco con diamanti.

Bracciale in alluminio, oro bianco, diamanti
Bracciale in alluminio, oro bianco, diamanti
Bracciale in alluminio, oro rosa
Bracciale in alluminio, oro rosa
Orecchini Ardis in alluminio, oro bianco, diamanti
Orecchini Ardis in alluminio, oro bianco, diamanti
Orecchini in alluminio, oro rosa
Orecchini in alluminio, oro rosa

Un libro e una lega per Atelier VM

Compie un quarto di secolo Atelier VM, marchio milanese che ha deciso di festeggiare la ricorrenza con un progetto e un libro edito da Corraini Edizioni. Atelier VM, fondato dalle designer Marta Caffarelli e Viola Naj-Oleari, ha organizzato anche una retrospettiva a cura di Milovan Farronato, in Via Cesare Correnti 14 a Milano. Il libro, Due nomadi Gold, è a metà tra diario, album di ricordi e riflessione: ripercorre la storia di VM dai suoi esordi, con le due giovanissime amiche, oggi alla guida di un’azienda prevalentemente femminile e made in Milan. Il volume contiene disegni, foto e una conversazione con le due fondatrici, tra ricordi personali e aneddoti. Atelier VM sottolinea la capacità di innovare i canoni classici del gioiello grazie alla valorizzazione dell’aspetto emotivo legato all’oggetto.

Uno schizzo preparatorio pubblicato nel libro Due nomadi gold
Uno schizzo preparatorio pubblicato nel libro «Due nomadi gold»

Il libro contiene testi di Domitilla Dardi, Milovan Farronato e Alessandra Pomarico, Marta Caffarelli e Viola Naj-Oleari in conversazione con Alessandra Pomarico. Inoltre, dieci anni dopo aver lanciato L’Essenziale, l’idea dei «gioielli saldati sul corpo», Atelier Vm lancia ora la nuova lega chiamata 3Kt, composta da oro, rame e argento.

Foto: Archivio Goldschmied & Chiari
Foto: Archivio Goldschmied & Chiari
Bracciali Cosmo indossati
Bracciali Cosmo di Atelier Vm indossati

Gioielli e natura con Daniela Villegas

Daniela Villegas, una delle designer di gioielli con maggiore fantasia, continua nella sua rappresentazione della natura del suo Paese natale, il Messico. Tra le novità che propone c’è la collezione Imprints of the Heart, dedicata alle persone o ai luoghi che lasciano un segno. È composta da una serie di grandi pendenti evocativi che assomigliano agli oggetti che si usano per timbrare, realizzati in oro e pietre semi preziose.

I suoi gioielli, concepiti e realizzati a Los Angeles, dove Daniela Villegas vive e lavora, sono sempre sorprendenti, come gli orecchini Papalote, ispirati a un tipo di scorpioni. Sono realizzati in oro giallo 18 carati, con gemme multicolori che circondano ametiste a forma di aquilone. In effetti, la parola Papalote significa aquilone in spagnolo. Fanno parte della collezione Chromatic Paradise e sono stati proposti, assieme ad altri gioielli, in un trunk show su Tiny Gods.

Orecchini Papalote in giallo 18 carati, tormalina, ametista e zaffiri
Orecchini Papalote in giallo 18 carati, tormalina, ametista e zaffiri

Daniela Villegas da sempre è un’appassionata osservatrice della natura. Nei suoi gioielli utilizza elementi organici come coleotteri, aculei di porcospino, piume, conchiglie, ciottoli e legno con oro 18 carati in ogni colore mescolato a pietre preziose e semipreziose. Ma la designer si ispira anche a ciò che circonda la natura, anche sotto il profilo culturale. Come dimostra la collana dedicata al regista e giornalista inglese David Attenborough, specializzato in documentari sulla vita naturale. La collana è realizzata in oro giallo 18carati, diamanti champagne, smeraldi e opale.

Collana David Attenborough in oro giallo 18 carati, diamanti champagne, smeraldi, opale
Collana David Attenborough in oro giallo 18 carati, diamanti champagne, smeraldi, opale
Daniela Villegas
Daniela Villegas
Anello con smeraldi
Anello con smeraldi
Anelloc Atabey in oro giallo 18 carati, quarzo rutilato, occhio di gatto, tormalina, granati che cambiano colore
Anello Atabey in oro giallo 18 carati, quarzo rutilato, occhio di gatto, tormalina, granati che cambiano colore
Orecchini della collezione Into the Deep, conchiglie naturali, opali d -fuoco, oro rosa e smeraldi
Orecchini della collezione Into the Deep, conchiglie naturali, opali di fuoco, oro rosa e smeraldi
Mini orecchini a forma di granchio tempestati di diamanti e incastonati in oro rosa
Mini orecchini a forma di granchio tempestati di diamanti e incastonati in oro rosa
Collana Say Cheese a forma di macchina fotografica. Oro giallo 18 carati, topazio imperiale, tormalina rosa, verde, verde acqua, anguria, zaffiro rosa, giallo, occhio di gatto, alessandrite, apatite
Collana Say Cheese a forma di macchina fotografica. Oro giallo 18 carati, topazio imperiale, tormalina rosa, verde, verde acqua, anguria, zaffiro rosa, giallo, occhio di gatto, alessandrite, apatite

Chi certifica i diamanti

Quando comprate un gioiello con diamante di una certa dimensione e peso è quasi obbligatorio richiedere un certificato che attesti la qualità e le caratteristiche della pietra. Lo stesso vale per i gioielli con pietre preziose di colore, come rubini, smeraldi o zaffiri. Insomma, quando la spesa per un gioiello è alta, bisogna essere sicuri di quello che si acquista. Attenzione, però. Non tutti gli istituti gemmologici che rilasciano certificati sono uguali. E non tutti i certificati sono attendibili allo stesso modo. Per le pietre di minor valore questo è un problema minore, perché una certificazione non sposterà di molto l’attendibilità dell’analisi. Ma per gemme di maggiori dimensioni affidarsi a un certificato che ha prestigio sul mercato è essenziale in caso di vendita del gioiello.

Selezione dei diamanti nel laboratorio di Antwerp (Anversa)
Selezione dei diamanti nel laboratorio Tiffany di Anversa

La gemmologia, lo studio delle pietre preziose, è un campo che richiede precisione, competenza e attenzione ai dettagli. Quando si tratta di classificare i diamanti, alcuni istituti gemmologici si distinguono per la loro formazione completa, la ricerca all’avanguardia e il riconoscimento globale. Di seguito sono riportati alcuni dei migliori istituti gemmologici rinomati per la loro esperienza nella classificazione dei diamanti. I loro certificati sono riconosciuti e affidabili. Il più famoso di tutti è il GIA, ma non è l’unico. I certificati, naturalmente, hanno un costo. I più cari sono quelli del GIA, seguito dall’HRD Anversa. Sono, però, anche gli istituti considerati più severi nel controllo della qualità dei diamanti e, quindi, più stimati.

Chi certifica i diamanti

Gemological Institute of America (GIA)
Fondato nel 1931, il GIA è uno degli istituti gemmologici più stimati a livello mondiale. È il più famoso. I suoi certificati sono considerati i migliori sia per i diamanti incolori sia per quelli fancy (colorati).
• Il GIA offre un corso completo di classificazione dei diamanti che copre le 4C (colore, purezza, taglio e peso in carati), fluorescenza e altri aspetti essenziali.
• I suoi servizi di laboratorio sono molto apprezzati e forniscono rapporti sulla classificazione dei diamanti riconosciuti in tutto il mondo.
• I diplomati del GIA ricoprono spesso posizioni prestigiose nel settore dei diamanti, a dimostrazione della credibilità dell’istituto.

Gia
Gia

Centro Mondiale dei Diamanti di Anversa (AWDC) – HRD Anversa
• HRD Antwerp, una filiale dell’Antwerp World Diamond Centre, è un’autorità leader nella certificazione e ricerca sui diamanti.
• L’istituto offre una gamma di corsi sulla classificazione dei diamanti, compresi programmi su misura per professionisti e appassionati.
• I servizi di laboratorio di HRD Anversa sono rinomati per la loro accuratezza e aderenza a rigorosi standard di classificazione.
• Con le sue radici nella capitale mondiale dei diamanti, HRD Anversa è rispettata per la sua esperienza e il suo contributo all’industria dei diamanti.
Hrd Antwerp
Hrd Antwerp

Istituto Gemmologico Internazionale (IGI)
• Fondato nel 1975, l’IGI è uno dei più grandi istituti gemmologici indipendenti, con sedi in tutto il mondo, per esempio ad Anversa.
• IGI offre corsi di classificazione dei diamanti, gemmologia e design di gioielli, rivolti sia agli appassionati che ai professionisti.
• Noto per le sue certificazioni accurate e affidabili sui diamanti, IGI gode della fiducia sia dei gioiellieri che dei consumatori.
• Le sue iniziative di ricerca contribuiscono al progresso nella tecnologia di identificazione e classificazione dei diamanti.

Igi
Igi

Laboratorio Gemmologico Europeo (EGL)
• Con laboratori in vari Paesi, EGL è stato un attore di primo piano nella classificazione dei diamanti sin dalla sua nascita negli anni Settanta in Belgio.
• EGL offre corsi completi sulla classificazione dei diamanti, incentrati sia sulle conoscenze teoriche che sulle abilità pratiche.
• Anche se gli standard di classificazione possono variare leggermente rispetto ad altri istituti, i diamanti certificati EGL sono ampiamente accettati nel settore.
• La reputazione di EGL per la classificazione coerente e approfondita ne fa la scelta preferita per la certificazione dei diamanti.
Egl
Egl

I migliori istituti di gemmologia per le pietre di colore

Oltre ai diamanti, gli istituti gemmologici specializzati in pietre colorate come rubini, smeraldi e zaffiri svolgono un ruolo cruciale nell’identificazione, classificazione e certificazione di queste gemme preziose. Ecco alcuni dei migliori istituti rinomati per la loro esperienza nella classificazione delle pietre colorate:

Istituto Gemmologico Svizzero (SSEF)
• Fondata nel 1974, SSEF è un’autorità rispettata nella ricerca e certificazione gemmologica.
• SSEF offre corsi specializzati nell’analisi delle pietre preziose colorate, concentrandosi su trattamenti, determinazione dell’origine e valutazione della qualità.
• Il laboratorio all’avanguardia dell’istituto utilizza tecniche avanzate come la spettroscopia e l’analisi delle inclusioni per una valutazione precisa delle pietre preziose.
• L’esperienza della SSEF nel campo delle pietre preziose colorate si estende sia alle varietà tradizionali che agli esemplari rari da collezione.

Ssef
Ssef

Laboratorio delle gemme di Gübelin
• Fondato nel 1923, Gübelin Gem Lab è un’autorità rinomata nell’analisi e nella certificazione delle pietre preziose colorate.
• Gübelin offre corsi specializzati nell’identificazione delle pietre preziose colorate, coprendo fattori quali colore, purezza e determinazione dell’origine.
• La tecnologia all’avanguardia dell’istituto, compresa la spettroscopia e la microscopia, consente un’accurata caratterizzazione delle pietre preziose.
• La ricerca di Gübelin in gemmologia contribuisce alla comprensione scientifica e ai progressi nell’analisi delle pietre colorate.
Gübelin
Gübelin

GRS (Gem Research Swisslab)
È un istituto di gemmologia svizzero rinomato a livello internazionale, specializzato nella valutazione e certificazione di pietre preziose.
• È statoFondata nel 1996 da Dr. Adolf Peretti e Dr. Lore Kiefert.
• L’azienda si è guadagnata una reputazione per l’eccellenza nei servizi di analisi gemmologica.
• GRS è noto per la sua competenza nel trattare con una vasta gamma di pietre preziose, incluse quelle di colore e pietre rare.
• Offre servizi di certificazione, identificazione, valutazione e consulenza per gemme naturali, sintetiche e trattate.
• La loro metodologia di lavoro si basa su una combinazione di tecnologie all’avanguardia e competenze tradizionali, garantendo risultati accurati e affidabili. GRS è una risorsa preziosa per commercianti, collezionisti, e appassionati di gioielli che cercano autenticità e qualità nelle loro pietre preziose.
Grs
Grs

Istituto Asiatico di Scienze Gemmologiche (AIGS)
• Con sede in Tailandia, AIGS è un istituto gemmologico leader specializzato in pietre preziose colorate.
• AIGS offre corsi completi di gemmologia, compresi moduli dedicati a rubini, smeraldi, zaffiri e altre pietre colorate.
• Noto per il suo approccio pratico all’identificazione delle pietre preziose, AIGS fornisce agli studenti competenze pratiche essenziali per il settore.
• Le pietre preziose certificate AIGS sono molto apprezzate nel mercato globale per la loro classificazione accurata e rapporti dettagliati.
Aigs
Aigs

Associazione Gemmologica della Gran Bretagna (Gem-A)
• Fondato nel 1908, Gem-A è uno dei più antichi istituti gemmologici, con una ricca storia nella formazione e nella ricerca sulle pietre preziose.
• Gem-A offre corsi di gemmologia che coprono un’ampia gamma di argomenti, tra cui l’identificazione e la classificazione delle pietre preziose colorate.
• Il programma per ottenere il Diploma di Gemmologia dell’istituto offre una formazione completa sull’analisi delle pietre preziose, preparando gli studenti a una carriera nel settore delle gemme e della gioielleria.
• L’impegno di Gem-A verso l’eccellenza e il rigore accademico gli è valso il riconoscimento globale come a massima autorità nell’educazione gemmologica.
Gem-A
Gem-A

In conclusione, questi istituti gemmologici si distinguono per competenza, credibilità e contributi nel campo della gemmologia. Che si tratti della classificazione dei diamanti o dell’identificazione delle pietre colorate, queste istituzioni svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento degli standard e nel progresso della conoscenza nel settore delle gemme e dei gioielli.

Anello con brillante indossato
Anello con brillante indossato di Conte Diamonds

Anelli e una collana speciale per Recarlo

L’amore non basta mai, tutti vorrebbero averne di più o, in lingua inglese, more. Questa è l’idea con cui Recarlo ha presentato la collezione Anniversary More nel 2023. Un anno dopo, ecco nuovi gioielli che ampliano la collezione, senza stravolgere il design e lo spirito dei gioielli. Le novità comprendono l’introduzione di un nuovo anello aperto in oro giallo, che arricchito con dieci diamanti taglio cuore, da qualche anno la forma preferita dal brand di Valenza. La linea di gioielli comprende ora 25 diverse verette, che partendo dalla semplice forma dell’anello più classico destinato ad anniversari o cerimonie, si amplia con varianti preziose. Diversi anelli possono essere anche essere indossati sullo stesso dito.

Parure di choker e bracciale in oro con diamanti
Parure di choker e bracciale in oro con diamanti

Altra novità sono tre bracciali flessibili, nella versione in oro bianco e sunset (un colore giallo tendente al rosa), anche in questo caso con diamanti naturali taglio cuore, nello stesso stile degli anelli. A questi si aggiunge una nuova collana torque, molto semplice, e anche molto comoda: si può indossare semplicemente allargando lo spazio tra i due estremi. La collana in oro è flessibile grazie a una molla in titanio nascosta all’interno. La collana è presentata in due varianti: una in oro giallo con due diamanti taglio cuore e un’altra, il pezzo più prezioso, in oro bianco e 50 diamanti taglio cuore.

Anelli Anniversary More
Anelli Anniversary More
Bracciale in oro giallo e diamanti
Bracciale in oro giallo e diamanti
Bracciali in oro giallo e bianco con diamanti
Bracciali in oro giallo e bianco con diamanti

LeBebè si rinnova con Primegioie Proteggimi

LeBebè, il brand di gioielleria che si rivolge principalmente alle neo mamme e al mondo dei bambini, rinnova la collezione Primegioie Proteggimi. La collezione vuole celebrare i momenti più importanti dei primi anni di vita e per far questo leBebè ha deciso di completare il percorso intrapreso oltre un anno fa, che ha avuto il suo culmine in primavera con la presentazione della nuova brand identity di leBebé. L’operazione di rebranding aveva l’obiettivo di ridefinire il posizionamento del marchio che, con l’inizio del 2024, si concretizza anche per Primegioie.

Collana con angioletto
Collana con angioletto

Il nuovo logo si ispira al gioco delle biglie, piccole sfere di vetro che hanno fatto divertire intere generazioni di bambini. Il movimento e la forma circolare delle biglie si riflettono nel design che ha un’affinità con il logo di leBebé. Ogni lettera del logo Primegioie rappresenta un percorso attraverso cui le biglie possono scorrere e il colore del nuovo logo si aggiunge all’immagine coordinata e ai materiali di comunicazione vivaci e coinvolgenti.
Bracciale con angioletto
Bracciale con angioletto

La collezione Proteggimi è stata rinnovata con una nuova interpretazione della Madonnina, che presenta una sagoma più delineata che si colora di diversi smalti. Inoltre, introduce la forma dell’angioletto. I gioielli sono in oro giallo 9 carati per proposte bracciali, con e senza targhetta personalizzabile, e ciondolo. Il bracciale Madonnina senza targhetta presenta un dettaglio in corallino, mentre quello con la sagoma dell’angioletto in turchese.
Bracciale Primegioie
Bracciale Primegioie

Collana con ciondolo
Collana con ciondolo

La primavera di Ribas Jewellery

Gioielli dal disegno romantico, ispirato alla stagione dei fiori: un trema classico della gioielleria, proposto da Ribas Jewellery per la primavera 2024. Oro e diamanti sono i classici ingredienti della ricetta, con l’aggiunta di pietre preziose per un tocco di colore. Il brand, nato a Tel Aviv nel 2002 su iniziativa di Patrik Ribas, porta a garanzia di qualità e competenza la certificazione dell’Israel Diamond Exchange, di cui è membro: la città è una delle capitali mondiali dei diamanti. L’azienda, inoltre, ha headquarters a Vilnius (Lituania), uffici creativi in Toscana e un flagship store a Firenze.

Anello e collana con croce di Ribas Jewellery indossati
Anello e collana con croce di Ribas Jewellery

Il design dei gioielli è tradizionale, con bracciali tennis in oro bianco o giallo e anelli eternity in oro giallo con diamanti e zaffiri rosa, a cui si aggiungono anche pendenti a forma di croce tempestati di diamanti. Più trendy i piercing con due modelli, uno in oro bianco su cui si trovano tre piccoli fiori con diamanti e uno in oro giallo con un fiore centrale, dove i quattro petali sono formati da quattro diamanti da 0,17 carati. L’obiettivo è proporre gioielli con diamanti a prezzo relativamente accessibile.

Bracciali tennis, collana con croce, orecchini e anelli in oro e diamanti
Bracciali tennis, collana con croce, orecchini e anelli in oro e diamanti
Piercing in oro giallo e diamanti
Piercing in oro giallo e diamanti
Bracciale tennis in oro bianco e diamanti
Bracciale tennis in oro bianco e diamanti

Il programma del Museo del Gioiello

Il programma 2024 del Museo del Gioiello di Vicenza inizia con il ciclo di visite guidate alla mostra Pop Beat Italia 1960-1979. Le visite negli ambienti della Basilica Palladiana hanno come titolo Il gioiello degli anni Sessanta e Settanta: liberi di creare. Al centro, i materiali del gioiello in quel periodo di grande libertà creativa, con il fenomeno del bijou e del gioiello artistico, di cui la scuola di Padova è esempio. Le visite si svolgeranno la domenica pomeriggio tra le 16.30 e le 18.00, il 24 marzo, 28 aprile, 26 maggio e 30 giugno (da prenotare). Prezzo ridotto per tutti i visitatori che esibiscono il biglietto della mostra in Basilica e agevolazioni per i residenti a Vicenza e provincia. Il museo è il primo in Italia dedicato esclusivamente all’arte orafa e gioielliera.

Corona della Madonna di Monte Berico
Corona della Madonna di Monte Berico

A maggio il programma prevede anche un ciclo di visite organizzato con il Museo Diocesano di Vicenza per conoscere i gioielli di arte sacra patrimonio della città: la corona e il pettorale della Madonna di Monte Berico, santa protettrice di Vicenza, due capolavori dell’arte orafa vicentina realizzati nel 1900 a partire da gioielli preesistenti di grande valore, donati in segno di devozione dalle famiglie del capoluogo. Le visite sono in programma domenica 5 e 19 maggio, alle 10, con partenza dal Museo Diocesano, dove sarà possibile ammirare i tesori che hanno ispirato le due creazioni: il Reliquiario della Sacra Spina (XIII-XIX secolo), il Calice della chiesa di Santa Corona(XVII secolo), e la Croce astile della Cattedrale (XV secolo) a cura dei servizi educativi del Museo Diocesano di Vicenza. Il gruppo si sposterà poi al vicino Museo del Gioiello per ammirare corona e pettorale, con il commento esperto di Stefano Soprana, che ne ha curato il restauro, titolare della storica gioielleria Soprana, collocata sotto la Basilica Palladiana, dove prima sorgeva la bottega del maestro Angelo Marangoni, che realizzò in origine le due opere.
Attività didattiche e laboratori per bambini
Attività didattiche e laboratori per bambini

Continuano anche nel 2024 le attività didattiche e i laboratori per tutte le età, per esplorare il processo di progettazione e creazione del gioiello. Per le famiglie sono in programma tre laboratori: sabato 30 marzo tutti alla scoperta dei misteri delle pietre con l’incontro interattivo Minerali: materie preziose, domenica 28 aprile è la volta di Il mio mosaico prezioso, mentre domenica 26 maggio si terrà il laboratorio Eco-gioielli, centrato sul tema del riciclo e sui materiali riutilizzati.
Per gli adulti che desiderano cimentarsi nella creazione di gioielli sono in programma quattro workshop con la designer orafa Barbara Uderzo, i cui gioielli sono stati esposti in gallerie d’arte e musei internazionali, come La Triennale di Milano, il Museo delle Arti Decorative di Berlino, il Victoria & Albert Museum di Londra. Gli incontri, tutti di domenica, saranno dedicati alle diverse espressioni del gioiello: il 23 marzo il laboratorio Ripetere e agganciare: dal modulo alla collana, il 14 aprile Intrecciare e ribattere: dal filo di metallo all’anello, il 12 maggio Sagomare e ribattere: dai forma al tuo bracciale e il 23 giugno Piegare, infilare, legare: realizza i tuoi orecchini con i colori dell’estate. Il Museo del Gioiello partecipa anche alla Notte dei Musei, sabato 18 maggio, con attività dedicate.
Workshop, Museo del Gioiello
Workshop, Museo del Gioiello

Oscar Heyman, un lusso lungo un secolo

Alta gioielleria con una lunga e laboriosa storia alle spalle. È quella di Oscar Heyman & Brothers, azienda americana che dal 1912 produce gioielli di alta gamma, specializzata in particolare in pezzi con gemme colorate. Ma molti gioiellieri negli States la chiamano con un altro nome: The Jewelers’ Jeweler (il gioielliere dei gioiellieri), che è il nome di un libro pubblicato dal Museum of Fine Arts, Boston. E questo perché Oscar Heyman vende principalmente attraverso altri gioiellieri.

Bracciale con pietra luna, zaffiri, diamanti
Bracciale con pietra luna, zaffiri, diamanti

Come accennato, la storia della Maison è lunga e affonda le radici nella lontana Ucraina. Oscar, Nathan e Harry Heyman, originari del Paese dell’Est Europa, hanno fondato l’azienda nel 1912 a New York City, ma dopo un apprendistato in un laboratorio a Kharkiv, in Ucraina, prima di emigrare negli Usa. In seguito sono stati raggiunti dai tre fratelli minori, George, William e Louis, e dalle due sorelle, Frances e Lena.

Storica spilla con smeraldo intagliato e diamanti ora posseduta dal Museum of Fine Arts di Boston
Storica spilla con smeraldo intagliato e diamanti ora posseduta dal Museum of Fine Arts di Boston

Questa la storia di Oscar Heyman, che oggi è gestita dalla seconda e dalla terza generazione della famiglia: Adam C. Heyman (presidente), Thomas Heyman (vicepresidente e tesoriere) e Lewis Heyman (vicepresidente e segretario). Ufficio e gli impianti di produzione sono rimasti a New York, in Madison Avenue. Alla città, in effetti, gli Heyman si dicono molto affezionati. Oltre a vendere gioielli con il proprio marchio, l’azienda lavora anche conto terzi. Per esempio, fino al momento in cui il Gruppo Richemont ha acquisito una quota di maggioranza, Oscar Heyman ha prodotto gioielli invisibili realizzati a New York per Van Cleef & Arpels dal 1939 al 2001, ma ha lavorato anche per Tiffany e, in passato, anche per Cartier.

Orecchini con tormalina Paraiba e diamanti
Orecchini con tormalina Paraiba e diamanti
Orecchini Pansy con peridoto, citrino, diamanti, zaffiri
Orecchini Pansy con peridoto, citrino, diamanti, zaffiri
Anello in platino con zaffiro star di 7,59 carati
Anello in platino con zaffiro star di 7,59 carati
Orecchini in platino con diamanti e zaffiri invisible setting
Orecchini in platino con diamanti e zaffiri invisible setting

I sorprendenti gioielli di Studio Renn

Non c’è Paese più affezionato alle proprie tradizioni dell’India. E non c’è Paese così sorprendente nell’innovazione dell’India (eccetto gli Usa). Una delle sorprese, per quanto riguarda la gioielleria, si chiama Studio Renn. Già il nome fa presagire un percorso diverso da quello dei tradizionali gioiellieri. E non sorprende che Studio Renn abbia vinto nel 2021 Il Couture Design Award nella categoria Best Innovative.

Anello di Studio Renn
Anello di Studio Renn vincitore ai Couture Design Awards 2021

Studio Renn ha sede Mumbai ed è stato fondato nel 2018 da Rahul e Roshni Jhaveri. Sono due gioiellieri che amano l’arte contemporanea, di cui sono collezionisti. E questa passione si  riflette nei pezzi unici che realizzano. Renn, parola che significa rinascita, è la stella polare che guida il processo creativo. Quindi: ripartenza, innovazione, rottura delle abitudini e niente perfezione. Sì, invece a materiali insoliti e forme innovative. Insomma, un processo simile a quello della composizione artistica di un’opera d’arte. Riflessi, volumi e vuoti hanno la precedenza sui materiali quelli tangibili, è la filosofia dei due designer.

Crocodile earrings, con smeraldi dello Zambia
Crocodile earrings, con smeraldi dello Zambia

Una collezione che si chiama (An)otherness, per esempio, è stata concepita in collaborazione con l’artista Prashant Salvi. E c’è anche un anche un anello in calcestruzzo realizzato in collaborazione con Material Immaterial Studio, che realizza oggetti funzionali in cemento e pietre preziose. Oppure orecchini con incastonati diamanti che mostrano il lato nascosto, di solito posteriore delle pietre. Nulla è impossibile e nulla è impraticabile per Studio Renn.

Orecchini Shell Circular in oro, diamanti, zaffiri
Orecchini Shell Circular in oro, diamanti, zaffiri
Seed Leaf, pendente in oro e diamanti
Seed Leaf, pendente in oro e diamanti
Puffball Voids Sphere Bracelet in oro satinato e diamanti
Puffball Voids Sphere Bracelet in oro satinato e diamanti
Insetti in oro bianco e diamanti
Insetti in oro bianco e diamanti
Godna ring in oro giallo e diamanti
Godna ring in oro giallo e diamanti

Le onde di Lark & Berry

Lark & Berry sottolinea di essere stato il primo brand di gioielli a proporre solo diamanti creati in laboratorio. E, naturalmente, non ha cambiato idea negli anni. Ora che le pietre artificiali sono proposte persino da chi estrae diamanti naturali nella terra (stiamo parlando di te, De Beers), l’azienda londinese fondata da Laura Chavez può fregiarsi di aver precorso i tempi. Lark & Berry fa notare, inoltre, che il modo in cui vengono prodotti i diamanti e le pietre in laboratorio è un po’ più sostenibile, meno dannoso per l’ambiente e garantito al 100% senza connessione con zone di conflitti.

Anello in oro e diamante di laboratorio
Anello in oro con diamante di laboratorio

Il brand ha un flagship store a Marylebone, Londra, ma i suoi gioielli sono venduti anche a New York, Los Angeles e Hong Kong, oltre che online. E ha una doppia missione: vendere, ma anche fare divulgazione sul mondo dei diamanti sintetici. I gioielli proposti sono originali, ma senza esagerare. Come nel caso della collezione Wave, in oro 14 carati e diamanti di laboratorio, che utilizza un design che ricorda il movimento dell’acqua nel mare.

Veto Crescent, orecchino a bottone in oro 14 carati con diamanti e zaffiri di laboratorio
Veto Crescent, orecchino a bottone in oro 14 carati con diamanti e zaffiri di laboratorio
Star Diamond Pavé, orecchino a bottone in oro 14 carati
Star Diamond Pavé, orecchino a bottone in oro 14 carati
Shimmering Star Chain, orecchino a bottone in oro 14 carati
Shimmering Star Chain, orecchino a bottone in oro 14 carati
Anello in oro 18 carati con diamanti e zaffiri creati in laboratorio
Anello in oro 18 carati con diamanti e zaffiri creati in laboratorio
Anello in oro 18 carati e diamante sintetico
Anello in oro 18 carati e diamante sintetico

I colori di Gioielliamo

Gioielliamo è il nome di piccola, ma vivace azienda che produce gioielli vicino ad Arezzo, una delle aree tradizionali della produzione orafa italiana. Fondata da Massimo Scortecci, l’azienda si propone di raggiungere un pubblico giovane, che vuole indossare gioielli vivaci, ma non bizzarri. Non si tratta di una produzione haute couture, ovviamente, ma di anelli, bracciali e collane semplici, ma interessanti. Una delle nuove collezioni di Gioielliamo si chiama Emma ed è realizzata in oro rosa e diamanti.

Anello in oro rosa e diamanti della collezione Emma
Anello in oro rosa e diamanti della collezione Emma

Ma altre collezioni utilizzano pietre semi preziose, come Caramelle, realizzata in oro rosa, piccoli brillanti, e una serie di quarzi naturali, o ametiste, che sono montati a cabochon, ma con un taglio ovale che ricorda, appunto, le caramelle, con i bordi smussati. I colori delle pietre sono viola, verde, rosa. I brillanti seguono il contorno della pietra formando una piccola corona. Ma in qualche caso formano anche un pavé che sostituisce la pietra principale. Per gli orecchini sono disponibili anche coppie con i colori delle pietre una diversa dall’altra. La collezione Geometrie, invece, utilizza quarzi sfaccettati circondati da un pavé di zaffiri.

Anello a fascia in oro rosa e diamanti
Anello a fascia in oro rosa e diamanti
Bracciale della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Bracciale della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Collana della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Collana della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Emma in in oro rosa e diamanti
Anelli della collezione Caramelle
Anelli della collezione Caramelle
Anello con quarzo azzurro e pavé di zaffiri della collezione Geometrie
Anello con quarzo azzurro e pavé di zaffiri della collezione Geometrie

Iniziati i lavori per la nuova Vicenzaoro

Ieg, la società che organizza Vicenzaoro, ha deciso di investire 60 milioni per ampliare gli spazi di Fiera Vicenza in vista del prossimo appuntamento, fissato dal 6 al 10 settembre. I lavori di riqualificazione sono iniziati, come testimoniano le immagini, commentate dall’architetto Mario Vescovo, direttore della sede vicentina di Ieg, nonché direttore operation dello stesso plant: “Dopo la consegna ufficiale dell’area del cantiere dello scorso 12 febbraio all’impresa aggiudicatrice della gara indetta da Ieg per la demolizione, risultano in dirittura di arrivo le operazioni di bonifica ambientale per dare il via alla successiva demolizione del padiglione 2. È invece già stato completato nei giorni scorsi lo smantellamento del padiglione 5”.

Mario Vescovo
Mario Vescovo

L’opera di abbattimento dei vecchi padiglioni sarà conclusa entro i prossimi quattro mesi anche con la rimozione delle fondazioni, per preparare i terreni alla nuova costruzione sulla medesima impronta del nuovo edificio da circa 22.000 metri quadrati, disegnato dallo Studio GMP di Amburgo. Il nuovo edificio si svilupperà su due livelli e sarà ultimato nella prima metà del 2026.

Lavori di demolizione a Fiera Vicenza
Lavori di demolizione a Fiera Vicenza
Visitatori a Vicenzaoro
Vicenzaoro 2024. Copyright: gioiellis.com

Rosa Van Parys tra architettura e gioielleria

Spesso i gioiellieri si ispirano all’architettura, specialmente per i gioielli art déco. Ma è piuttosto raro che un gioielliere svolga anche la professione di architetto. E questa è proprio la storia di Rosa Van Parys, che anni fa al Couture Design Awards è arrivata in finale nella categoria Best in Pearls. Eppure la gioielleria non è stata una scelta casuale e neppure forzata. Lo studio di architettura e design Rosa Van Parys aveva successo quando lei ha deciso di lanciare la sua Maison nel 2017 e la prima collezione di alta gioielleria.

Collana con perla di Tahiti e perle Akoya, tsavoriti e zaffiri rosa
Collana con perla di Tahiti e perle Akoya, tsavoriti e zaffiri rosa

La designer, nata in Ecuador, ha studiato in Europa, si è laureata in architettura e negli Stati Uniti alla Harvard Graduate School of Design e ora vive e lavora a Westlake Village, sobborgo a nord di Los Angeles. Inutile aggiungere che i suoi gioielli conservano un’ispirazione legata alla geometria e al disegno architettonico. Il focus, infatti, è sulla composizione, l’equilibrio, la forma, la simmetria e il colore. Le perle sono un elemento fondamentale per la designer, che ha lanciato anche pezzi di una linea di gioielli da uomo, che include anche elaborati pendenti a forma di pugnale. Anche perché, anche se progetta gioielli, Rosa Van Parys non ha abbandonato l’attività legata all’architettura: assieme al marito dirige uno studio di dieci persone.

Anello Anaconda, in oro giallo e brunito, tsavoriti, zaffiri rosa
Anello Anaconda, in oro giallo e brunito, tsavoriti, zaffiri rosa
Collana in oro giallo con perle Akoya
Collana in oro giallo con perle Akoya
Collana in oro giallo con pavé di diamanti
Collana in oro giallo con pavé di diamanti
Collana dedicata al tennis in oro giallo, con pavé di diamanti e di zaffiri rosa
Collana dedicata al tennis in oro giallo, con pavé di diamanti e di zaffiri rosa
Collana in oro giallo e brunito, perla di Tahiti, zaffiri rosa
Collana in oro giallo e brunito, perla di Tahiti, zaffiri rosa

Maggi Simpkins creativa di natura

Il suo anello è stato il top lot a Brilliant & Black, l’asta di Sotheby’s dedicata esclusivamente a designer neri, anche se per la verità Maggi Simpkins ha tratti somatici che potrebbero farla scambiare per una donna mediterranea. Ma non è questo il suo tratto distintivo. La designer, nata a Portland, in Oregon, ha seguito una strada diversa da quella della maggior parte dei suoi colleghi nel mondo dei gioielli. Non ha, infatti, una formazione tradizionale in belle arti o in gioielleria. Niente classico diploma al Gia, insomma, ma tanta ispirazione. Anche grazie all’atmosfera respirata in famiglia, con genitori creativi di professione.

Anello con un diamante rosa di 2,43 carati circondato da rubini
Anello con un diamante rosa di 2,43 carati circondato da rubini

Maggi Simpkins, insomma, ha affinato nel tempo il suo processo creativo per i suoi gioielli, ma che la designer trasferisce anche all’abbigliamento o a un design d’interni. Vive e crea i suoi gioielli, su ordinazione, pezzi unici, dal suo studio a Los Angeles. Nonostante non abbia seguito una scuola di design, quando aveva 20 anni e aveva appena lasciato il college, ha disegnato una linea di gioielli di moda per un marchio privato. I disegni sono stati acquistati da BCBG e Nordstrom. Esperienze nel mondo dei gioielli che sono continuate con altre collaborazioni per aziende del settore. Fino a quando ha iniziato a ricevere abbastanza richieste da singoli privati e nel 2015 si è messa in proprio.

Anello Peakock con un diamante taglio smeraldo, zaffiri e smeraldi
Anello Peakock con un diamante taglio smeraldo, zaffiri e smeraldi

Crea soprattutto anelli, non convenzionali, con grandi pietre circondate da altre gemme colorate, con uno stile originale. Naturalmente sceglie materiali secondo il principio etico e sostenibile. Una delle ultime creazioni riguarda un paio di auricolari Bose Ultra Open Earbuds personalizzati con oro 14 carati e diamanti per l’artista emergente Kenzie Ziegler.

Anello con diamante fancy yellow di 5,12 carati, assieme a diamanti bianchi e zaffiri
Anello con diamante fancy yellow di 5,12 carati, assieme a diamanti bianchi e zaffiri
Anello per matrimonio, pezzo unico, con diamante e turchese
Anello per matrimonio, pezzo unico, con diamante e turchese
Maggi Simpkins
Maggi Simpkins
Anello con diamante taglio pera e zaffiri
Anello con diamante taglio pera e zaffiri

Sotheby’s vende una collezione di 250 gioielli

Tornano i grandi gioielli a Ginevra con  l’asta di Sotheby’s programmata per il 14 maggio. L’asta comprende una straordinaria collezione di gioielli composta da oltre 250 pezzi di altissima qualità, assemblati da un’appassionata collezionista europea nell’arco di cinquant’anni: è una delle più importanti raccolte private di gioielli firmati mai messe all’asta. Per questo la vendita è stata intitolata Iconic Jewels: Her Sense Of Style.

René Boivin, Sapphire and diamond demi parure Feuilles, circa 1947
René Boivin, Demi parure Feuilles con zaffiri e diamanti, 1947 circa

Quando ti imbatti in una collezione di gioielli così straordinaria e sostanziale come Iconic Jewels: Her Sense of Style, è un momento che ferma il cuore, quello che sai che non dimenticherai mai. Questa collezione, con i suoi tanti abbaglianti gioielli firmati dai brand più amati e periodi di design più ricercati nella storia della gioielleria, è davvero unica nel suo genere e una delle collezioni di gioielli private più importanti che abbia mai visto. È una lettera d’amore incredibilmente potente e sofisticata ai gioielli, da un collezionista privato illuminato, che so che ispirerà altri collezionisti e intenditori in tutto il mondo.
Marie-Cécile Cisamolo, specialista in gioielli, Sotheby’s Ginevra

La collezione è stimata tra 4,7 e 7,3 milioni di franchi svizzeri (cioè tra 5,4 milioni e 8,3 milioni di dollari) e sarà offerta in due sessioni di vendita: 46 gioielli saranno proposti il 14 maggio nella vendita di Magnificent Jewels, durante le Luxury Sales di Sotheby’s a Ginevra. Altri 200 pezzi, invece, saranno venduti online dal 2 maggio con chiusura delle offerte il 16 maggio.

Bulgari, a Serpenti bracelet watch, aka Theodorus
Bulgari, un orologio con bracciale Serpenti, alias Theodorus

La selezione è un omaggio al design della gioielleria del XX secolo e una vetrina enciclopedica dei suoi pezzi più iconici e delle tendenze più influenti, esemplificate dalle creazioni delle case di gioielleria più prestigiose tra cui Cartier, Van Cleef & Arpels, Bulgari, Boucheron, Chaumet, David Webb, Mauboussin, Marina B, Sterlé e Mellerio dits Meller. Un posto speciale, con 30 gioielli, è riservato alla Maison fondata da uno dei designer che hanno fatto la storia della gioielleria: René Boivin. Famoso per i suoi gioielli dalla lavorazione complessa e dai colori vivaci, lo stile di Boivin ha esercitato un grande fascino sul collezionista privato che, nel tempo, ha acquistato quella che potrebbe essere la più ampia selezione di opere del gioielliere francese.
Bulgari, orecchini, con incastonati due diamanti Fancy Intense Yellow del peso di poco meno di 10 carati ciascuno appartenuti alla Baronessa di Portanova
Bulgari, orecchini, con incastonati due diamanti Fancy Intense Yellow del peso di poco meno di 10 carati ciascuno appartenuti alla Baronessa di Portanova

I pezzi più preziosi
Tra i top lot ci sono creazioni di Bulgari, tra cui un eccezionale paio di orecchini, con incastonati due diamanti Fancy Intense Yellow del peso di poco meno di 10 carati ciascuno e precedentemente appartenuti alla Baronessa di Portanova (stima 400.000-600.000 franchi), leggendaria socialité americana. Accanto all’imponente paio di orecchini viene presentato un raro orologio-bracciale Serpenti Theodorus, accompagnato da un disegno originale dell’archivio Bulgari datato 1968 (200.000-400.000).
Cartier, bracciale Panthère
Cartier, bracciale Panthère

Altri pezzi iconici sono quelli di Cartier, tra cui un braccialetto Panthère del 1969 (250.000-350.000) e uno squisito braccialetto Tutti Frutti (200.000-400.000), un set con girocollo e orecchini di Marina B, incastonati in modo intricato con ametista intagliata (30.000-50.000), nonché un set Passe-Partout trasformabile degli anni Quaranta di Van Cleef & Arpels composto da una collana, tre spille e un paio di orecchini a clip (80.000-120.000).

Van Cleef & Arpels, Passe partout necklace, brooch and earring suite
Van Cleef & Arpels, suite di collana, spilla e orecchini Passe partout

Pasquale Bruni sulla luna con Petit Joli

Amore sulla luna con Pasquale Bruni. Per la primavera 2024 la collezione Petit Joli presenta quattro nuove combinazioni di gemme e moonstone (la pietra di luna). Si tratta di un’evoluzione di una delle collezioni storiche della Maison di Valenza, che aggiunge il nuovo tocco stilistico di eugenia Bruni. Petit Joli con la pietra luna si combina anche da un punto di vista creativo alle altre gemme: onice, agata verde, madreperla e calcedonio rosa. L’idea di sottofondo è collegare anima e natura, visto che a ogni pietra è attribuito un significato o un simbolico potere magico. Al di là delle opinioni, in ogni caso, quello che conta è l’aspetto estetico dei gioielli, che conservano la tradizionale forma a fiore, simbolo della Maison.

Bracciali Petit Joli
Bracciali Petit Joli

La collezione è realizzata in oro rosa 18 carati con diamanti bianchi e champagne. I gioielli già presenti in collezione si aggiornano: l’orecchino diventa pendente, l’anello si impreziosisce di diamanti nel gambo così come la collana, e si aggiungono il nuovo choker e bracciale rigido, anch’essi arricchiti da dettagli di diamanti.

Orecchini Petit Joli Lunaire
Orecchini Petit Joli Lunaire
Bracciali in oro rosa con pietra luna e madreperla
Bracciali in oro rosa con pietra luna e madreperla
Anello in oro rosa con madreperla, pietra luna e agata
Anelli in oro rosa con madreperla, pietra luna e agata
Eugenia Bruni. Copyright: gioiellis.com
Eugenia Bruni. Copyright: gioiellis.com

Giovanni Raspini fiorisce con Blossom

In primavera fiorisce anche l’argento con Blossom, una delle ultime collezioni di Giovanni Raspini. La Maison toscana ha scelto il classico tema floreale che regala tutto il fascino cromatico delle perle rosa naturali di acqua dolce, con sfumature che alludono alla fioritura dell’albero di pesco. I toni sono delicati e sempre lievemente diversi nella loro armonia. Per dare ancora maggiore luminosità, le perle sono state abbinate ad elementi in argento brunito trattati con la tecnica della diamantatura e che raffigurano minuscoli fiorellini. La diamantatura, per chi non conosce questa tecnica orafa, è utilizzate per rendere il metallo più brillante aggiungendo con minuscole scalfitture realizzate, appunto, con una punta di diamante.

Collana e bracciale Blossom
Collana e bracciale Blossom

I gioielli in argento presentano così una superficie con microscopiche sfacettature che riflettono la luce. La collezione Blossom comprende una collana girocollo, una collana modello Chanel con catena martellata, un pendente, due bracciali, due anelli e una coppia di orecchini.

Anello con perla rosa e argento ossidato
Anello con perla rosa e argento ossidato
Collana con pendente Blossom
Collana con pendente Blossom
Orecchini a bottone con perla rosa e argento
Orecchini a bottone con perla rosa e argento
Collana con perla rosa e argento
Collana con perla rosa e argento

Ridefinire il Gioiello con un nodo

Ridefinire il Gioiello torna al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona). In mostra (dal 23 marzo al 9 giugno 2024) ci sono 43 gioielli contemporanei progettati da artiste italiane e straniere. Il progetto, nato nel 2010 da un’idea della curatrice Sonia Patrizia Catena è un concorso annuale che stimola la progettazione e l’ideazione di un gioiello contemporaneo. Per questa edizione, Ridefinire il Gioiello ha chiesto agli artisti e alle artiste di progettare un gioiello che valorizzi la memoria delle creazioni esposte al Museo del Bijou, invitandoli a ispirarsi ai monili più antichi a forma di nodo per reinterpretare la struttura e il significato attraverso il proprio linguaggio contemporaneo e la propria ricerca artistica.

Il museo ha l’obiettivo di mettere in connessione mondi, stili, epoche e creazioni differenti. I gioielli selezionati propongono una rassegna basata sul filo intrecciato: dallo studio formale del nodo alle trame, con monili che mescolano stili e materiali. Ridefinire il Gioiello accoglie in ogni edizione un artista proveniente dal mondo dell’arte contemporanea per raccontare il tema del concorso. Quest’anno l’artista invitata è Marisa Iotti che ha delineato un percorso espositivo denominato Ànemos0 con sculture, installazioni e opere di fiber art.

Saranno esposti anche i gioielli di Patrizia Giachero, vincitrice del concorso Gioiello Contemporaneo indetto dalla Galleria Rossini di Milano nell’aprile 2023 e i disegni di Carmela Barbato della serie Trame Mediterranee. Anche per questa edizione i vincitori riceveranno i premi speciali dai partner culturali di Ridefinire il Gioiello. I premiati avranno la possibilità di esporre a Milano presso la Galleria Rossini di Marco Rossini e a Circuiti Dinamici per il progetto wunderkammera. Un artista segnalato potrà ottenere un periodo di residenza artistica presso La Stazione degli Artisti a Gambettola grazie al festival Bosco Urban Art Project, mentre il Museo del Bijou decreterà un vincitore per un punto espositivo temporaneo all’interno degli spazi museali.

Chi partecipa
Andrea Benoni – Katalyxer, Atelier Effetti – Flavia Turone, Brigitta Petrovszki Lajszki, Chimajarno, Collezione Siku – Graziana Giunta, Cristina Croce, Cristina Lottero, de Cor produzioni, donidelmare gioielli di Emily DeVito e Roberto Coppola, Elena Berti Margià, Elena Ramaparelli, Elenadp Crea, Ellence, Elli Atelier Gioielleria Contemporanea, Ely Milano Jewelry, Erika Mazzola, FiloGioielli di Filomena Di Camillo, Francesca Romana Sansoni – Segni di terra, Gaia Descovich Jewels, Gianfranco Quartaroli – Circuiti Gioielli, Gioi Giulia Vignetti, La Chigi, Laetitia Autrand, Lamobijoux – Maurizio Mo, LeMari Riciclano, Luisa Capua – Z’Atelier, Maria Cristina Codecasa Conti – Le Troisième Songe, Michela Guatto, Monica Ungarelli, NearteNeparte art&craft di Anna Esposito, Oplà! Michela Deanesi, Paolacreart – Paola Marzoli, Paolella_Rakuecrochet di Paola Cisterni – Elena Ramparelli, Pasly – Pasqualina Tripodi, Patrizia Giachero, Roger Cavinatto, Rosalba Rombolà Gioielli, Rosella Catalano, Rovescio Pensieri d’arte di Roberta Pozzi, SilverStrass – Silvia Orani, Valentina Grotto, Vera Rossini – Cakes & Troubles

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