Il filo d’oro di Carolina Bucci





I morbidi tessuti d’oro di Carolina Bucci, gioielli flessibili realizzati con l’antica tradizione artigianale fiorentina ♦︎

C’è una Penelope nella gioielleria. Ed è italiana. Di Carolina Bucci abbiamo già parlato altre volte, ma oggi vogliamo mettere l’accento su un aspetto della sua produzione di gioielleria: i tessuti in oro. Con una sciarpa-collana in oro di diversi colori Carolina Bucci ha vinto uno dei Couture Awards 2018. E il premio ha anche fatto puntare i riflettori sulla produzione di filati in oro della designer, che ha base a Londra, ma proviene da una famiglia di gioiellieri di Firenze. E la tecnica fiorentina di lavorare su trama e ordito è alla base dell’opera degli artigiani toscani che realizzano tessuti, non solo in oro 18 carati, ma anche con seta. Un mix che consente di realizzare bracciali, collane, ma anche orecchini di diversa consistenza e sempre morbidi.

I gioielli sono quindi di colore giallo, bianco, rosa, nero o marrone e possono spesso essere indossati in modi diversi: avvolti attorno al polso o al collo. In alcuni casi la maglia può essere ordinata nella lunghezza e larghezza desiderata. Tutto è realizzato a mano, con un risultato che sembra uscito dai dipinti del Quattrocento in stile gotico fiorito, dove l’oro si aggiungeva ai colori brillanti del pittore. Giulia Netrese




Collana-sciarpa Arcobaleno, con oro di diversi colori
Collana-sciarpa Arcobaleno, con oro di diversi colori
Sciarpa Arcobaleno, dettaglio
Sciarpa Arcobaleno, dettaglio
Carolina Bucci, premio Best in Gold
Carolina Bucci, premio Best in Gold ai Couture Awards 2018
Bracciale con tessuto in oro melange
Bracciale con tessuto in oro melange
Bracciale in oro rosa e marrone intrecciato
Bracciale in oro rosa e marrone intrecciato
Bracciale in oro bianco e nero intrecciato
Bracciale in oro bianco e nero intrecciato
Bracciale in oro giallo e marrone intrecciato
Bracciale in oro giallo e marrone intrecciato
Girocollo in oro rosa e seta azzurra, con borchie a forma di stella con zaffiri
Girocollo in oro rosa e seta azzurra, con borchie a forma di stella con zaffiri
Girocollo in oro bianco e seta azzurra, con dieci borchie con madreperla e oro annerito
Girocollo in oro bianco e seta azzurra, con dieci borchie con madreperla e oro annerito






Christie’s ha venduto i gioielli di Rockefeller





La collezione di Peggy e David Rockefeller venduta da Christie’s per 3,1 milioni di dollari a New York ♦︎

Il bilancio totale indica una vendita di gioielli per 20 milioni di dollari (circa 17 milioni di euro). Chissà se avrebbe soddisfatto David Rockefeller, il mitico banchiere americano, scomparso lo scorso anno, che assieme alla moglie Peggy aveva collezionato una parte dei pezzi messi all’asta da Christie’s a New York. La vendita ha totalizzato l’’89% di lotti venduti, il 95% per valore. Il prezzo più alto l’ha ottenuto un anello con diamante da 20,47 carati, venduto per 2,6 milioni di dollari. Uno zaffiro del Kashmir e un anello di diamanti di 5 carati, di Raymond Yard, parte della Collection of Peggy e David Rockefeller, ha realizzato 372.000 dollari. Ma nel complesso, la collezione di Peggy e David Rockefeller ha venduto gioielli per  3,1 milioni. Da sottolineare che il ricavato della vendita di gioielli non andrà ad aumentare il conto corrente della famiglia, ma sarà devoluto in beneficienza.

Tra gli altri pezzi particolarmente apprezzati, una collana di diamanti a frange, venduta per 1,5 milioni e il Berlin ruby, anello con rubino ovale scaldato, del peso di circa 4,59 carati, affiancato su entrambi i lati da un diamante, venduto per 1,1 milioni (partiva da una stima massima di 600.000 dollari). La impressionate suite di gioielli firmati da Van Cleef & Arpels composta da collana anello, bracciale e orecchini con peridoti e diamanti, partita da 80.000 dollari, è arrivata fino a 348.000. Federico Graglia




Anello con diamante da 20,47 carati
Anello con diamante da 20,47 carati di di tipo IIa. I diamanti di tipo IIa sono il tipo di diamante più chimicamente puro e spesso hanno una trasparenza ottica eccezionale
Peggy e David Rockfeller
Peggy e David Rockfeller
Collana che fa parte di una suite firmata Van Cleef & Arpels, in diamanti e peridoti. Parte della collezione Rockefeller
Bracciale con diamanti e acquamarine di Jean Schlumberger per Tiffany
Collana che fa parte di una suite firmata Van Cleef & Arpels, in diamanti e peridoti. Parte della collezione Rockefeller
Collana che fa parte di una suite firmata Van Cleef & Arpels, in diamanti e peridoti. Parte della collezione Rockefeller
Bracciale e spilla con zaffiri e diamanti di Jean Schlumberger per Tiffany
Bracciale e spilla con zaffiri e diamanti di Jean Schlumberger per Tiffany
Bracciale firmato Raymond Yard con rubini e diamanti parte della collezione Rockefeller
Bracciale firmato Raymond Yard con rubini e diamanti parte della collezione Rockefeller
Collana di diamanti con frange
Collana di diamanti con frange
Collana in oro di Van Cleef & Arpels con elementi a forma di conchiglia
Collana in oro di Van Cleef & Arpels con elementi a forma di conchiglia

Il Berlin Ruby, anello con rubino di 4,59 carati e diamanti
Il Berlin Ruby, anello con rubino di 4,59 carati e diamanti







Tiffany come Apple

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Tiffany inaugura a Londra un negozio in stile Apple. È una svolta per il marchio Usa? ♦︎

Tiffany come Apple? Il paragone è, ovviamente, azzardato. Eppure la grande Maison americana è intenzionata a percorrere una nuova strada e ad aprire un think different con i Millenials. O, almeno ci prova. La novità è un nuovo store che nel cuore di Londra, a James Street, si propone come qualcosa di nuovo per il mondo della gioielleria. Secondo Tiffany, il negozio, attivo a partire da luglio, si presenta come un luogo dove creare e giocare. Insomma, un approccio interattivo con i clienti. Una strada percorsa da Apple, in ambito tecnologico, con i suoi Store dove sperimentare i prodotti dell’azienda fondata da Steve Jobs. In questo caso, invece, l’innovazione avrà il marchio di Alessandro Bogliolo, dall’estate 2017 ceo di Tiffany.

Secondo gli esperti di marketing, il principale problema della Maison, infatti, sarebbe proprio quello del rapporto con il pubblico più giovane, che subisce meno il fascino dello storico marchio. Che sia vero o no, l’esperimento londinese potrebbe aprire una nuova strada, dato che lo spazio inviterà i visitatori a esplorare, personalizzare, creare un proprio stile. Insomma, una gioielleria più informale, che non intimorisce.

La boutique comprenderà anche le confezioni Tiffany Blue con gli accessori Everyday Objects del marchio, la personalizzazione #MakeItTiffany e un distributore automatico di fragranze. Lo store sarà promosso anche con eventi, sessioni di stile, performance, installazioni e animazioni. Federico Graglia





Insegna di Tiffany a Londra
Insegna di Tiffany a Londra

Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers
Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Anello aperto della collezione Tiffany Paper Flowers
Anello aperto della collezione Tiffany Paper Flowers
Orecchini con diamanti bianchi e tanzaniti
Orecchini con diamanti bianchi e tanzaniti

Apple Store a New York
Apple Store a New York







La grande truffa di Nirav Modi





Nirav Modi fuggito a Londra chiede asilo in Gran Bretagna. La più grande truffa (2,2 miliardi di dollari) legata al mondo della gioielleria ♦︎

Quando arriva l’estate si leggono di più i libri con storie thriller. Ma, a volte, non occorre acquistare un libro, basta leggere le notizie di cronaca. Che, in questo caso, riguardano il mondo dei gioielli. E non parliamo del solito furto compiuto ai danni di una gioielleria o in una casa. Questo bottino è ben più alto: 1,77 miliardi di dollari, forse 2,2. Altro che Ocean Eleven o simili. E l’aspetto più sconvolgente è che il presunto colpevole non è un rapinatore qualsiasi, ma una delle star dell’alta gioielleria: Nirav Modi.

Miliardario indiano con la passione per i diamanti, che conosce bene perché ha vissuto molti anni ad Anversa, per seguire il commercio di pietre della famiglia, ha creato una delle più esclusive Maison di alta gioielleria. Ma a inizio 2018 è stato il protagonista di un clamoroso caso di frode. Ora reclama asilo politico nel Regno Unito, per sfuggire al processo in India. Nirav Modi, in effetti, è scomparso già a febbraio dopo che sono emerse le accuse, che lui ha definito una «persecuzione politica».

nirav modi
Nirav Modi

Il grande inganno

L’accusa, però, è pesante. La seconda più grande banca di Stato dell’India, la Punjab National Bank (Pnb), ha affermato che due società di gioielleria guidate da Nirav Modi e da suo zio Mehul Choksi con il Gruppo Gitanjali, avevano truffato la banca per circa $ 2,2 miliardi. Dopo questo allarme, sono emerse frodi verso altri istituti di credito come State Bank of India, Union Bank, Axis Bank e Allahabad Bank, tutte esposte verso il ricco e sempre sorridente (adesso si capisce perché) Nirav Modi. Le accuse hanno provocato un’inchiesta che ha portato alla chiusura delle boutique in India, a partire dallo store di Mumbai, conti bancari e auto di lusso. Come se non bastasse, pare che Nirav Modi abbia giocato sporco anche con i bilanci della sua azienda. Una perizia sulle pietre preziose in magazzino, per esempio, ha stabilito che il loro valore è solo il 27% di quanto dichiarato in bilancio. Insomma, Nirav Modi avrebbe gonfiato i conti del suo prezioso impero di oltre il 70%.

Il meccanismo della frode

Ma come diavolo hanno fatto Nirav Modi e lo zio a impossessarsi di oltre 2 miliardi di dollari? La truffa, da quanto è emerso, sembra quasi incredibile. In sostanza, tre società legate a Modi e Gitanjali hanno chiesto fondi per pagare, all’estero, acquisti di pietre preziose. Acquisti finti, però. Alcuni funzionari delle banche si sono lasciati abbindolare dal ricco gioielliere senza seguire il giusto processo di verifica. I prestiti, insomma, erano concessi senza verificare se fossero coperti da una polizza assicurativa per coprire una eventuale inadempienza. La truffa è andata avanti dal 2011 a gennaio 2018, fino a quando un funzionario più solerte non si è accontentato della parola di Nirav e soci. E una verifica più approfondita ha fatto emergere la truffa. Anche se bisogna ammettere che la strategia era brillante. Come i diamanti. Federico Graglia





Orecchini della collezione Sakura
Orecchini della collezione Sakura

Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Bracciale in oro bianco e rosa con diamanti
Anello Lotus di Nirav Modi
Anello Lotus di Nirav Modi
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
Orecchini di diamanti e rubini di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi
La boutique di Londra di Nirav Modi

Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi
Collana di diamanti e rubini, composta da oltre 100 pietre, presentata alla Biennale di Parigi







Elie Top in viaggio con le stelle

Il nuovo cosmo misterioso di Elie Top, tra zodiaco, meccanismi nascosti, simbologia… ♦︎

Cosmogonie Secrète. Cioè i segreti del cosmo o, meglio, degli astri amati dagli astrologi. I segni zodiacali, a dispetto dei riscontri scientifici, sono un gioco di società che ancora appassiona tante persone, uomini e donne. Per alcuni associare segni zodiacali a comportamenti e previsioni è un divertimento, per altri è una fede. Per tutti loro l’estroso designer francese Elie Top ha lanciato Cosmogonie Secrète, collezione che palesa e oscura i segni zodiacali incisi nei gioielli, che hanno elementi mobili. Gioielli che il designer ha presentato al Couture di Las Vegas.

La passione per gli astri, in ogni caso, non è una novità per Elie Top, che ha lanciato il suo marchio di gioielli nel gennaio 2015, dopo aver collaborato per molti anni con importanti aziende e designer come Alber Elbaz, Lanvin, Yves Saint Laurent, Loulou de la Falaise, Baccarat, Roger Vivier. Non a caso la sua prima linea di gioielli si chiama Mécaniques Célestes, a cui è seguita la collezione Etoile Mystérieuse. Tutti gioielli sono anche complicati oggetti che sembrano usciti da un racconto fantasy, amuleti o misteriosi meccanismi capaci di produrre incantesimi. Chissà se l’oroscopo di Elie Top l’aveva previsto.

Anello in argento e bordi in oro, due perle Akoya, due topazi, diamanti, opale al centro
Anello in argento e bordi in oro, due perle Akoya, due topazi, diamanti, opale al centro
Collezione Cosmogonie Secrete, anello con elemento reversibile
Collezione Cosmogonie Secrete, anello con elemento reversibile
Elie Top 18K Gold Patinated Silver Cuff Con Diamond Globe E Satellite
Bracciale in argento patinato, oro, diamanti
Anello della collezione Etoile Mysterieuse, in oro giallo, onice, diamanti
Anello della collezione Etoile Mysterieuse, in oro giallo, onice, diamanti
Anello della collezione Etoile Mysterieuse, visto dall'alto
Anello della collezione Etoile Mysterieuse, visto dall’alto
Anello della collezione Etoile Mysterieuse, fianco
Anello della collezione Etoile Mysterieuse, fianco
Bracciale della collezione Etoile Mysterieuse, in argento, labradorite
Bracciale della collezione Etoile Mysterieuse, in argento, labradorite
Elie Top, orecchini in oro, argento patinato, perle Akoya
Elie Top, orecchini in oro, argento patinato, perle Akoya
Collana con pendente in argento patinato, oro, diamanti
Collana con pendente in argento patinato, oro, diamanti







Birks, petali per Meghan

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Birks, la marca di gioielli preferita da Meghan Markle, lancia una nuova collezione Pétale ♦︎

Birks è una gioielleria canadese che ha una lunga tradizione, iniziata quattro secoli fa a Sheffield, in Inghilterra. Il marchio attuale è nato però nel 1879 quando Henry Birks ha aperto una boutique di gioielli nel cuore di Montreal. In Nord America ora è un piccolo impero. Molto nota in Canada e Usa, in Europa è però diventata famosa perché è la marca favorita di Meghan Markle, almeno fino a prima del matrimonio con il principe Harry (ora chissà).

In ogni modo, Birks non si è lasciata impressionare dalla fama che si è aggiunta grazie alla duchessa del Sussex e ha lanciato una nuova collezione, Birks Pétale ispirata ai petali di un fiore. Una forma semplice, che si traduce in anelli, bracciali, collane e orecchini in oro e pavé di diamanti (ma è disponibile anche una versione più economica in argento). I prezzi sono contenuti: si parte da meno di 200 dollari per i gioielli in argento, e si sale a 1500 per i due orecchini più grandi con diamanti. Lavinia Andorno





Collana in oro della collezione Pétale
Collana in oro della collezione Pétale

Bracciale con ciondolo in oro e diamanti
Bracciale con ciondolo in oro e diamanti
Orecchini con ciondolo in oro e diamanti della collezione Pétale
Orecchini con ciondolo in oro e diamanti della collezione Pétale
Birks, orecchini in oro della collezione Pétale
Birks, orecchini in oro della collezione Pétale
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello impilabile in oro
Anello impilabile in oro

Anelli impilabili: in argento, oro giallo e diamanti, oro rosa e diamanti
Anelli impilabili: in argento, oro giallo e diamanti, oro rosa e diamanti







I primi 50 anni di Christie’s in Svizzera





La casa d’aste londinese celebra il primo mezzo secolo di attività a Ginevra e seleziona 50 pezzi eccezionali, tra cui molti gioielli e pietre ♦︎

Christie’s, fondata a Londra nel 1766 da James Christie, è la più grande casa d’aste al mondo. Ma se, in assoluto, ha superato la soglia dei 160 anni (complimenti), vanta ancora figli in giro per il mondo. Cioè sedi distaccate che, nel tempo, hanno assunto un’importanza di primo piano. Come la sede di Ginevra (con uffici anche a Zurigo), che nel 2018 festeggia i 50 anni. Un’età da teenager se si confronta con la casa madre. Ma questo non ha impedito in cinque decenni di battere pezzi di grande pregio.

Per festeggiare il compleanno, Christie’s ha quindi deciso di riassumere gli anni di attività in Svizzera attraverso 50 lotti, i più strepitosi. Non sono solo gioielli, ovviamente, ma pietre, anelli e orecchini costituiscono una buona parte dei migliori lotti battuti. Dal 1968 a oggi sono passati sotto il martello del banditore pezzi come la collana di perle nere (anno 1969) appartenuta alla socialité Nina Dyer, ex moglie del barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza e del principe Sadruddin Aga Khan. La collana di perle nere, nell’occasione, è stata venduta per 580.000 franchi svizzeri, ma quasi 30 anni dopo, nel 1997, è stata di nuovi rivenduta in un’asta di Christie’s per 1,3 milioni di franchi.

La collana di perle nere appartenuta a Nina Dyer
La collana di perle nere appartenuta a Nina Dyer

Ci sono anche pezzi storici, come gli orecchini con perle donati da Luigi XIV di Francia alla sua amante Marie Mancini. Venduti nel 1969 per 320.000 franchi a Ginevra, sono stati a lungo una delle coppie di orecchini più costose al mondo.

Le aste di Christie’s a Ginevra, i magnificent jewels che richiamano appassionati e collezionisti, sono stati spesso momenti che hanno determinato dei parametri internazionali. Nel 1973, per esempio, una collana di giada imperiale a 31 perle ha realizzato a Ginevra 1.250.000 franchi svizzeri, ed è diventata all’istante il pezzo di giada più costoso mai venduto all’asta per l’epoca.

Ci sono, poi, diamanti che hanno fatto la storia. Come, nel 1974, The Star of South Africa. La gemma di 47,69 carati, portata alla luce da un giovane pastore e venduta per 500 pecore, dieci buoi e un cavallo, è stata venduta per 1,6 milioni di franchi, prezzo incredibile per quegli anni. Altro diamante che ha lasciato un ricordo indelebile è stato, nel 1980, il diamante Polar Star. Christie’s Geneva ha venduto questo diamante con taglio a cuscino da 41,28 carati montato su un anello Boucheron per un prezzo di 8 milioni di franchi. La pietra era appartenuta precedentemente a Joseph Bonaparte.

Insomma, i gioielli e le pietre eccezionali vendute a Ginevra da Christie’s sono molte (ne trovate un po’ in questa pagina). L’ultima della serie segnalata tra i 50 top è la collana The Art of de Grisogono, un pezzo incredibile, composto da smeraldi e un gigantesco diamante di 163,41 carati. Davvero magnificent. Federico Graglia




Collana di giada imperiale
Collana di giada imperiale
Gli orecchini con perle appartenuti a Maria Mancini
Gli orecchini con perle appartenuti a Maria Mancini
Il pink diamond di 9,14 carati taglio a pera venduto per circa 2 milioni al carato
Il pink diamond di 9,14 carati taglio a pera venduto per circa 2 milioni al carato
Anello con rubino rosso sangue di piccione di 15.03 carati  montato in un anello con diamanti incolori,  venduto per 12,5 milioni di franchi. È il rubino più costoso mai venduto a Christie's
Anello con rubino rosso sangue di piccione di 15.03 carati montato in un anello con diamanti incolori, venduto per 12,5 milioni di franchi. È il rubino più costoso mai venduto a Christie’s
Anello di rubini e diamanti di Safra di Chaumet, venduto per 6,2 milioni di franchi nel 2012
Anello di rubini e diamanti di Safra di Chaumet, venduto per 6,2 milioni di franchi nel 2012
The Star of South Africa, diamante di 47,69 carati
The Star of South Africa, diamante di 47,69 carati
L'Oppenheimer Blue, anello venduto per 56,8 milioni di franchi a Ginevra
L’Oppenheimer Blue, anello venduto per 56,8 milioni di franchi a Ginevra
The Art of de Grisogono, collana con smeraldi e diamante di 163,41 carati
The Art of de Grisogono, collana con smeraldi e diamante di 163,41 carati
The Polar Star, diamante con taglio a cuscino di 41,28 carati
The Polar Star, diamante con taglio a cuscino di 41,28 carati

La tabacchiera di Federico il Grande fu venduta nel 1982 da Christie's a Ginevra per 1.400.000 franchi. Foto: © Victoria & Albert Museum, Londra / per gentile concessione di The Rosalinde e Arthur Gilbert Collection
La tabacchiera di Federico il Grande fu venduta nel 1982 da Christie’s a Ginevra per 1.400.000 franchi. Foto: © Victoria & Albert Museum, Londra / per gentile concessione di The Rosalinde e Arthur Gilbert Collection







Officina Bernardi in Blue





Le acque di Venezia si riflettono nella collezione Aurora Blue di Officina Bernardi ♦︎

Officina Bernardi è un brand veneto di gioielli con prezzo accessibile nato nel 2007 che è stato rilanciato e che conosce un buon successo negli Stati Uniti. La Regione Veneto è identificata all’estero soprattutto con Venezia. E per questo Aurora Blue, l’ultima collezione di Officina Bernardi, che fa parte di un’azienda orafa, la Chrysos di Borso del Grappa (Treviso), è ispirata proprio alla città sull’acqua. La collezione si compone di pochi pezzi (due collane, un bracciale, un anello, un paio di orecchini) realizzati con argento sterling rodiato e madreperla azzurra che ricorda, appunto, il mare che bagna Venezia, perlomeno quando c’è il sole e il cielo azzurro. Ma madreperla, tra l’altro, è stato da secoli un materiale che fa parte della tradizione orafa. I prezzi oscillano tra 100 e 300 euro circa. Margherita Donato




Anello della collezione Aurora Blue in argento e madreperla azzurra
Anello della collezione Aurora Blue in argento e madreperla azzurra
Collana lunga della collezione Aurora Blue
Collana lunga della collezione Aurora Blue
Bracciale in argento e madreperla blu
Bracciale in argento e madreperla blu
Collana della collezione Aurora Blue
Collana della collezione Aurora Blue

Officina Bernardi, orecchini
Officina Bernardi, orecchini







Suzanne Syz ad Art Basel






Suzanne Syz porta la gioielleria ad Art Basel con un progetto sorprendente ♦︎ 

Che progettare gioielli sia un’arte nessuno lo mette in dubbio. Ma c’è chi fa di più, come la designer svizzera Suzanne Syz, che con il progetto Magnifying, di Sylvie Fleury, invita gli artisti contemporanei a ri-immaginare la scatola per gioielli come una scultura. Tanto che l’idea fa parte della Art Basel in programma nella città svizzera (11-17 giugno 2018). Sylvie Fleury non solo ha progettato una scatola di gioielli, ma ha anche creato un ambiente coinvolgente che interagisce con il lavoro per creare un happening, incorporando il visitatore nel lavoro e portando il progetto a una nuova dimensione. 

Secondo le intenzioni dell’artista, i visitatori diventano loro stessi gioielli interagendo con l’installazione, seduti su un display a forma di spilla gonfiabile o guardando se stessi nello specchio di un gigantesco orologio, mentre nelle vicinanze un enorme orecchino si trasforma in scultura. Suzanne Syz, da parte sua, propone anche gioielli che alludono al periodo della Pop Art, fa uso dello smalto per realizzare orecchini iper realistici, piega il titanio in piccole sculture con diamanti, apprezzate da chi ama il design. E l’arte, naturalmente. Giulia Netrese





Suzanne Syz, orecchini in titanio, smalto, tormalina verde
Suzanne Syz, orecchini in titanio, smalto, tormalina verde

Orecchini in titanio rosa e diamanti
Orecchini in titanio rosa e diamanti
Orecchini Lily of the Valley, in titanio con perle, diamanti
Orecchini Lily of the Valley, in titanio con perle, diamanti
Gemelli da polso in titanio blu e diamanti
Gemelli da polso in titanio blu e diamanti
Anello con bronzo, rubellite, diamanti fancy pink light
Anello con bronzo, rubellite, diamanti fancy pink light
Anello Green Lady in oro rosa con tormalina verde, zaffiri rosa
Anello Green Lady in oro rosa con tormalina verde, zaffiri rosa

Anello in titanio, con zaffiro birmano cabochon di 43,40 carati
Anello in titanio, con zaffiro birmano cabochon di 43,40 carati







Il tris di Nikos Koulis






Nikos Koulis ha vinto per la terza volta il Couture Design Awards con questa collana. Ma tra i gioielli in bianco e nero spunta l’oro giallo ♦︎

Ha vinto per la terza volta uno dei Couture Design Awards: Nikos Koulis, designer greco dalla geometria potente come quella di Fidia, entrerà nel Guinness dei primati. Non ha caso ha ringraziato così la giuria (via Instagram): «Couture Design Awards: my 1st was great, my 2nd was amazing, my 3rd is dope ✌🏼 Thank you». Tradotto per chi non parla inglese: «Couture Design Awards: il mio primo è stato grande, il mio secondo è stato incredibile, il mio terzo è fantastico ✌🏼 Grazie». La vittoria a Nikos Koulis è stata assegnata grazie a una collana con diamanti, smalti e cristalli di rocca. Una collana con una geometria impeccabile e, allo stesso tempo, sorprendente come è nello stile del designer. Come altri pezzi presentati a Las Vegas, come un paio di orecchini sempre nelle tonalità di bianco e nero, i colori preferiti da Nikos Koulis, realizzati con smalto nero, oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e diamanti a taglio trillion. Se siete curiosi del prezzo, costano 27.600 dollari. Anche se il gioielliere di Atene ha anche proposto gioielli, sempre con le stesse geometrie rigorose, però in oro giallo. Lavinia Andorno





La collana vincitrice al Couture
La collana vincitrice al Couture, diamanti e cristallo di rocca

La consegna del Couture Design Awards per la categoria  Best in Haute Couture (da Instagram)
La consegna del Couture Design Awards per la categoria Best in Haute Couture (da Instagram)
Nikos Koulis, orecchini con diamanti e smalto nero stile art déco
Nikos Koulis, orecchini con diamanti e smalto nero stile art déco
Collana della V Collection, in oro bianco, diamanti, smeraldo e smalto nero
Collana della V Collection, in oro bianco, diamanti, smeraldo e smalto nero
Bracciale in oro bianco, diamanti a taglio ottagonale e smalto nero
Bracciale in oro bianco, diamanti a taglio ottagonale e smalto nero
Orecchini pendenti con diamanti taglio baguette, smalto nero
Orecchini pendenti con diamanti taglio baguette, smalto nero

Orecchini in oro giallo
Orecchini in oro giallo







Autunno ribelle con Thomas Sabo






Per l’autunno inverno 2018 la collezione Rebel at heart di Thomas Sabo, per giovani donne e uomini che amano le sfide ♦︎

Ribelli di tutto il mondo, unitevi. Senza dimenticare di indossare gioielli a forma di teschio, grasse croci metalliche, bracciali con catene, amuleti e piume sui tatuaggi obbligatori. C’è un pubblico che cerca proprio questo tipo di accessorio: giovane, informale, che ama uno stile un po’ aggressivo. Ad accontentare questo pubblico è Thomas Sabo, azienda fondata nel 1984 da Thomas Sabo a Lauf an der Pegnitz, nel sud della Germania. Oggi il marchio è presente con circa 300 punti vendita propri nei cinque continenti. La collezione Rebel at heart è proposta per l’autunno-inverno 2018 ed è, come tradizione del brand, molto ricca. Anche perché i gioielli sono in buona parte componibili: si possono aggiungere, cioè elementi a forma di teschio, piume, eccetera. L’obiettivo è proporre un accessorio molto personalizzabile, sia per donna che per uomo. 

Anelli, collane e bracciali sono combinabili a piacere sulle Iconic Chains in argento sterling 925 niellato, cioè inciso a bulino, oppure elementi in pelle. Le maglie di metallo sono volutamente irregolari.

I più ribelli, ma anche amanti del viaggio, possono optare per Desert Sky, raccolta di talismani «che reinterpreta i gioielli d’argento e il misticismo secolare dei nomadi sahariani». Comprende anelli chevalier, bracciali di pelle, teschi e anche orologi. 

Prezzi: una catena in argento Rebel at heart costa da 129 a 669 euro. Gli elementi componibili da aggiungere costano, invece, da 29 a 98 euro. Le croci da 298 a 798 euro, i teschi pendenti da 119 a 379 euro. MdB





Thomas Sabo, collezione Rebel at heart
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart

Thomas Sabo, collezione Rebel at heart
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, versione maschile
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, versione maschile
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, con croce
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, con croce
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, autunno 2018
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, autunno 2018
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, versione maschile
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, versione maschile
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, bracciali
Thomas Sabo, collezione Rebel at heart, bracciali
Anello in argento della collezione Rebel at heart
Anello in argento della collezione Rebel at heart
Thomas Sabo, pendenti in argento a forma di croce
Thomas Sabo, pendenti in argento a forma di croce
Thomas Sabo, pendenti in argento
Thomas Sabo, pendenti in argento

Thomas Sabo, bracciale in argento
Thomas Sabo, bracciale in argento







Magerit dichiara amore Eternal





Le storie di amore eterno nella collezione Eternal di Magerit: virtuosismo orafo e tanto sentimento ♦︎

Per tornare allegri non c’è niente di meglio di una storia d’amore infelice. Letta sulle pagine di un libro oppure animata dagli attori di un film, il risultato è lo stesso: le grandi, romantiche, ostacolate storie tra due amori che non possono trovare coronamento alla propria passione, piacciono. Forse è una considerazione cinica, ma è vera. Senza nulla togliere al sentimento, le grandi storie d’amore, come Romeo e Giulietta, Carmen, Butterfly hanno un effetto benefico. L’idea della creativa Maison spagnola, Margerit, di trasformare queste storie in gioielli è sorprendente come lo stile eclettico dei pezzi proposti. Non a caso la collezione si chiama Eternal: miti, fiabe e personaggi che ispirano i gioielli sono simboli di passioni che non hanno fine. Ma ogni storia è anche diversa e per questo le linee di gioielli differiscono tra di loro. Rome e Giulietta, per esempio, ha pietre come diopside, tanzanite e peridoto tagliate a gocce, con le due figure dei protagonisti dorate che si guardano negli occhi. Carmen, invece, accenna a un passo di danza, con un vestito ricoperto di zaffiri rossi. Butterfly, non sorprendentemente, è una farfalla con diamanti bianchi e blu. Insomma, pezzi preziosi e rari come le storie che li hanno generati. Giulia Netrese




Anello Passion in oro, diamanti, zaffiri rossi
Anello Passion in oro, diamanti, zaffiri rossi
Ring Juliet, yellow gold 18kt, diamonds, diopside, tanzanite and peridot
Ring Juliet, yellow gold 18kt, diamonds, diopside, tanzanite and peridot
Necklace Butterfly Lovers, yellow gold 18kt, white diamonds and blue diamonds
Necklace Butterfly Lovers, yellow gold 18kt, white diamonds and blue diamonds
Necklace Verona, yellow gold 18kt and diamonds
Necklace Verona, yellow gold 18kt and diamonds
Pendant Soul, yellow gold 18kt, diamonds, diopside and paraiba topaz
Pendant Soul, yellow gold 18kt, diamonds, diopside and paraiba topaz
Pendant Lady Juliet, yellow gold 18kt, diamonds and rain forest topaz
Pendant Lady Juliet, yellow gold 18kt, diamonds and rain forest topaz
Pendente Endless, gold and onyx
Pendente Endless, gold and onyx
Pendente Juliet, yellow gold 18kt, diamonds, diopside, tanzanite and peridot
Pendente Juliet, yellow gold 18kt, diamonds, diopside, tanzanite and peridot
Anello della collezione Eternal in oro, diamanti, zaffiri rossi, tanzanite
Anello della collezione Eternal in oro, diamanti, zaffiri rossi, tanzanite

Pendente Passion, con Carmen, in oro, diamanti, zaffiri rossi
Pendente Passion, con Carmen, in oro, diamanti, zaffiri rossi







Tamara Comolli: torno a VicenzaOro. E per Baselworld…





Tamara Comolli spiega a gioiellis.com le strategie per l’Italia, per VicenzaOro, per Baselworld e… ♦︎

Tamara Comolli lancia una nuova collezione. Tamara Comolli apre uno store a Forte dei Marmi. Tamara Comolli viene comprata (almeno in parte) dal fondo Naga di Hong Kong. Il brand tedesco con nome italiano è in un momento di grande attività. D’altra parte la sua mente creativa, Tamara Comolli, è sempre stata piuttosto effervescente. Ma, anche se ha tante novità, la designer ha anche punti fermi. Per esempio, «a settembre torno a VicenzaOro», anticipa a gioiellis.com. E su Baselworld…

Domanda. La partnership con Naga prelude a un’espansione sul mercato asiatico, dal momento che il fondo ha sede a Hong Kong?

Risposta. L’investimento del Gruppo Naga in Tamara Comolli è completamente in linea con il modus operandi dell’azienda. Il loro obiettivo è sostenere gli imprenditori creativi di famiglie e/o aziende guidate dai fondatori in un punto cruciale nel loro sviluppo ed espansione. Il fatto che Naga sia una holding con sede a Hong Kong non implica un focus commerciale in Asia. Damien Dernoncourt, francese e amministratore delegato del gruppo Naga, ha creato John Hardy, una società di gioielli con sede a Bali che ha avuto particolare successo negli Stati Uniti, ma che ha mantenuto il proprio hub a Hong Kong. Gli investimenti resi possibili dalla partnership si concentreranno principalmente sull’ulteriore rafforzamento di Tamara Comolli nei suoi mercati chiave, Europa e Stati Uniti. Questo è il secondo importante investimento per il Gruppo Naga: il primo è stato Talika, un marchio di cosmetici con sede a Parigi.

D. Quale percentuale del marchio Tamara Comolli è stata venduta?

R. Come concordato da entrambe le parti, i dettagli finanziari non sono divulgabili. Come presidente esecutiva e direttore creativo, mi resta una significativa minoranza.

D. La proposta di gioielli sarà estesa al top della gamma o alla categoria di gioielli «più accessibili»?

R. In questo momento rimarrà sicuramente l’ampia gamma di punti di prezzo che si rivolgono a tutti i segmenti del mercato della gioielleria. Definire noi stessi come «casual luxury» è collegato a un approccio progettuale che copre diversi punti di prezzo. La collezione principale va da 1.000 a 15.000 euro per pezzo.

D. La boutique di Forte dei Marmi è un esperimento o avete in programma altre aperture?

R. Forte dei Marmi è una scelta naturale per la strategia retail internazionale del marchio Tamara Comolli. È la nostra settima boutique e siamo convinti che sia un luogo perfetto per sostenere l’espansione. Siamo fiduciosi che questo non sia un esperimento, ma il passo giusto verso «la dolce vita».

D. Perché Forte dei Marmi e non Roma o Firenze (c’è acqua anche lì, elemento che lei predilige)?

R. Forte dei Marmi è stato selezionato per due motivi. In primo luogo, ha la clientela perfetta, sia in termini di residenti locali che nel profilo dei turisti stranieri. In secondo luogo, è l’ideale con la presenza al dettaglio preferita in «luoghi dello spirito» rilassanti e lussuose località balneari dal fascino inconfondibile e un’atmosfera «da villaggio». Il marchio o il simbolo del marchio è la goccia d’acqua. Ne consegue che il viaggio al dettaglio è iniziato dove il lusso rilassato è vissuto al suo meglio: sull’acqua, vicino a spiagge o laghi.

D. Lei pensa di partecipare di nuovo a Baselworld?

R. Stiamo aspettando informazioni sul nuovo concetto di Baselworld per il 2019 e sicuramente ne faremo parte. Inoltre, siamo appena tornati dal Couture di Las Vegas.

D. E a Vicenza Oro?

R. Sì, saremo presenti a settembre 2018.




Tamara Comolli
Tamara Comolli
Pendente in oro rosa e zaffiri
Tamara Comolli, pendente in oro rosa e zaffiri
Pendente Snowflakes
Pendente Snowflakes
Tamara Comolli
Tamara Comolli
Boutique di Tamara Comolli
Boutique di Tamara Comolli
Collezione India, orecchini in oro e snakewood. Prezzo: 1490 euro
Collezione India, orecchini in oro e snakewood. Prezzo: 1490 euro
Bracciale Mikado Flamenco, in 25 pezzi. Oro rosa e pietre colorate
Bracciale Mikado Flamenco, in 25 pezzi. Oro rosa e pietre colorate

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Tamara Comolli, braccialetto Mikado Romance in oro rosa con quarzi, e morganite rosa.







I 15 vincitori del Couture Awards





I 15 vincitori del Couture Awards di Las Vegas. Una italiana, Carolina Bucci, niente francesi, Fernando Jorge fa il bis e… ♦︎

Uno show piuttosto deludente per i designer italiani e francesi, a giudicare dai vincitori dei Couture Design Awards. Solo un’italiana, Carolina Bucci (che poi vive e lavora a Londra), nessun francese e, a tenere alta la bandiera della vecchia Europa, ci sono un greco, Nikos Koulis, abbonato ai trionfi sul palcoscenico di Las Vegas, un britannico, Stephen Webster, e la danese Shamballa. In ogni caso, ecco i 15 vincitori dell’ambito premio: 13 sono stati selezionati da una giuria e due dal pubblico.

Carolina Bucci, premio Best in Gold
Carolina Bucci, premio Best in Gold

Come accennato, Carolina Bucci ha vinto il premio Best in Gold con un gioiello-sciarpa. La designer fiorentina, infatti, utilizza spesso per il suo lavoro una lavorazione a maglia in stile fiorentino, la sua terra d’origine. Un altro pezzetto di Italia, in effetti, è stato rappresentato da Rosario Autore, italiano che vive però da anni in Australia ed è specializzato in perle. Infatti ha vinto il premio Best in Pearls con una collana di perle dei Mari del Su con il suo brand, Autore (è il quarto premio che riceve al Couture). Webster, invece, ha vinto nella categoria Best in Innovative con un paio di orecchini a cerchio pieno con diamanti.

Il riconoscimento come Best in Bridal è stato assegnato all’americana di New York Eva Fehren, con un anello di diamanti che tutte le promesse spose vorrebbero ricevere. Tanto che la stessa designer non vuole venderlo. Da Cleveland, invece, arriva Heather B. Moore, vincitrice del premio Best in Silver con un curioso bracciale ornato da elefanti. Un gioiello contro il bracconaggio, ha detto. È di Los Angeles, invece, la vincitrice del Best in Colour Gemstones Under 20K$, Ann Korman, designer di Ark Fine Jewelry, con i suoi orecchini in opale e pietra di luna. Il Best in Platinum ha varcato l’Oceano Pacifico ed è atterrato in Giappone, a casa del brand Kuwayama, per una collana composta da effervescenti bolle.

Altri premiati: Best in Colored, premio per le migliori pietre preziose di colore oltre quota 20.000 dollari, è stato vinto dalla indiana Amrapali Jewels per una spilla con smeraldo da 50 carati e uno dei diamanti con «taglio loto». Best in Diamonds Below $ 20K è andato a Studio Rêves per un paio di orecchini, mentre il Best in Diamonds over $ 20K l’ha vinto Mike Joseph con una impressionante collana a cascata.

Premio anche per la categoria Best in Couture Design Award Men all’azienda danese Shamballa Jewels per il bracciale SJ Flip in oro 18 carati con gemme. Best in Debuting è andato a Vram, Maison con sede a Los Angeles e fondata da Vram Minassian. Come accennato, Nikos Koulis ha vinto il premio forse più prestigioso, Best in Haute Couture, per una collana con diamanti, smalti e cristalli di rocca. L’Editor’s Choice è andato agli orecchini del brasiliano Fernando Jorge, che ha bissato il premio dell’anno scorso nella categoria Diamonds Above 20K$. Infine, il People’s Choice, votato in diretta durante lo show di assegnazione, è andato a Julez Bryant per un pendente a forma di teschio. Giulia Netrese





Amrapali, spilla con smeraldo da 50 carati
Amrapali, spilla con smeraldo da 50 carati

Ark Fine Jewelry, orecchini in opale e pietra di luna
Ark Fine Jewelry, orecchini in opale e pietra di luna
Autore, Best in Pearls con una collana di perle dei Mari del Sud
Autore, Best in Pearls con una collana di perle dei Mari del Sud
Mike Joseph, collana di diamanti
Mike Joseph, collana di diamanti
Eva Fehren, Best in Bridal con questo anello di diamanti
Eva Fehren, Best in Bridal con questo anello di diamanti
Orecchini del brasiliano Fernando Jorge
Orecchini del brasiliano Fernando Jorge
Heather B. Moore, vincitrice del premio Best in Silver con questo bracciale ornato da elefanti
Heather B. Moore, vincitrice del premio Best in Silver con questo bracciale ornato da elefanti
Julez Bryant, pendente a forma di teschio
Julez Bryant, pendente a forma di teschio
Kuwayama, collana in platino composta da  bolle
Kuwayama, collana in platino composta da bolle
Nikos Koulis ha vinto il premio Best in Haute Couture con una la collana con diamanti, smalti e cristalli di rocca
Nikos Koulis ha vinto il premio Best in Haute Couture con una la collana con diamanti, smalti e cristalli di rocca
Shamballa Jewels, bracciale SJ Flip
Shamballa Jewels, bracciale SJ Flip
Orecchini di Stephen Webster
Orecchini di Stephen Webster
 Studio Rêves, Best in Diamonds Below $ 20K con questi orecchini
Studio Rêves, Best in Diamonds Below $ 20K con questi orecchini

Anello di Vram, Maison con sede a Los Angeles
Anello di Vram, Maison con sede a Los Angeles







La Stella per Silvia Damiani





Conferito a Silvia Damiani l’Ordine della stella d’Italia ♦︎

L’Ordine della stella d’Italia è una onorificenza della Repubblica Italiana e rappresenta un particolare attestato in favore di tutti coloro che, italiani all’estero o stranieri, hanno acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi e nella promozione dei legami con l’Italia. Ed è per questo che la Stella al merito è stata assegnata a una protagonista del mondo della gioielleria, Silvia Damiani. «Riconoscendo il costante impegno a favore del progresso dell’artigianalità di qualità e l’incessante promozione della cultura del made in Italy nel mondo», il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito il riconoscimento, a Lugano, in occasione delle celebrazioni concomitanti con la Festa della Repubblica Italiana. Le immagini in questa pagina si riferiscono, appunto, alla cerimonia ufficiale. Silvia Damiani, vicepresidente del gruppo Damiani, ha ricevuto le insegne ufficiali e il diploma di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dalle mani del console generale d’Italia, Marcello Fondi.

L’obiettivo di continuare a promuovere il made in Italy nel mondo, sottolinea l’azienda, è una strategia che condivide con i fratelli Guido e Giorgio, rispettivamente presidente e vicepresidente del Gruppo, di cui sono entrati a far parte anche i vetri della veneziana Venini, acquisita un paio di anni fa.




Da sinistra, Guido Damiani, Gabriella Damiani, Silvia Damiani, Leonardo Damiani, Erica Mazzetti
Da sinistra, Guido Damiani, Gabriella Damiani, Silvia Damiani, Leonardo Damiani, Erica Mazzetti
Silvia Damiani
Silvia Damiani
Silvia Damiani riceve l'onorificenza dal console d'Italia, Marcello Fondi
Silvia Damiani riceve l’onorificenza dal console d’Italia, Marcello Fondi
Esterno della boutique Damiani, al 19 di Place Vendome
Esterno della boutique Damiani, al 19 di Place Vendôme
Damiani, anello in oro bianco, rubino e diamanti
Damiani, anello in oro bianco, rubino e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Orecchini con pendente in oro bianco della collezione Emozioni
Damiani, orecchini con pendente in oro bianco della collezione Emozioni






Alessio Boschi, il Rinascimento al Couture




Il Gran Tour al Couture di Las Vegas di Alessio Boschi: palazzi e meraviglie dell’Italia del Rinascimento si trasformano in gioielli sorprendenti ♦︎

Alessio Boschi, mago, genio, designer, artista: difficile trovare una definizione per un erede del Rinascimento che si cimenta nella gioielleria. E il riferimento al periodo storico non è casuale, perché Alessio Boschi da anni ha intrapreso una sorta di Gran Tour in Italia, tra monumenti e capolavori che hanno reso famosa la Penisola.

Alcuni di questi pezzi eccezionali Alessio Boschi li ha portati al Couture di Las Vegas, selettivo palcoscenico capace di attrarre gioiellieri delle più differenti tradizioni. Di sicuro, però, i gioielli di Alessio Boschi si distinguono dagli altri. Prendiamone, come esempio, due.

La collana ispirata al Palazzo Ducale di Venezia, dove risiedeva il governo dei Dogi nell’antica Repubblica è realizzata in oro bianco e giallo a 18 carati, con diamanti bianchi taglio brillante, pera e marquise. Ci sono anche diamanti gialli, smeraldi con l’inconsueto taglio marquise, perle dei mari del Sud, altri 12 smeraldi naturali colombiani a forma di pera verde vivo. Il tutto per ricreare l’atmosfera dello stile gotico veneziano del Palazzo Ducale, costruito tra il XII e il XVI secolo, che fu la residenza del Doge e sede del Gran Consiglio. Il Doge era la suprema autorità della Repubblica di Venezia e il palazzo conteneva gli appartamenti del Doge, oltre la grande sala delle assemblee in cui si discutevano questioni politiche, economiche e militari.

Collana di Alessio Boschi con elemento staccabile che diventa orecchino
Collana di Alessio Boschi con elemento staccabile che diventa orecchino

Architettura sul dito

Tipico di Alessio Boschi anche far comprendere come i particolari architettonici e artistici abbiano influito sul suo lavoro. La porta del Palazzo, per esempio, è stata costruita nel 1442 e presenta raffinati marmi istriani scolpiti, colonne tortili e finestre ornate con il tipico motivo veneziano a quattro lobi. Lo stesso disegno che poi si ritrova nella collana. La straordinaria eleganza della composizione è incorniciata da una grande finestra ricoperta da un color miele scuro e grigio: sono i vetri a piombo rotondi prodotti sulla vicina isola di Murano per i palazzi medioevali e rinascimentali delle residenze più aristocratiche d’Europa. Diversi motivi geometrici e poche statue adornano i bordi della porta in marmo scolpito. Questa porta insieme alla facciata del palazzo sono state le principali ispirazioni della collana e le sue tre paia di orecchini rimovibili adornati con diamanti gialli bianchi e fantasiosi e squisiti smeraldi colombiani disposti a motivi architettonici e pendenti da un bellissimo filo rosa del South Sea Pearl. Come sa chi conosce Alessio Boschi, il suo virtuosismo orafo nasconde sempre una sorpresa: in questo caso, un elemento della collana si può staccare per essere utilizzato come orecchino.

Collana Palazzo Ducale, particolare
Collana Palazzo Ducale, particolare
Collana Palazzo Ducale, Alessio Boschi
Collana Palazzo Ducale, Alessio Boschi

Sorpresa nascosta

Un altro pezzo in questa cavalcata attraverso le bellezze dell’Italia rinascimentale il set dedicato a Siena, città toscana dove dal Seicento si corre due volte all’anno il Palio, cioè una corsa equestre con i fantini che montano a pelo i cavalli, senza sella, attorno alla piazza principale della città. È uno spettacolo storico, con musiche, bandiere e costumi rinascimentali, oltre a tanto tifo delle 17 contrade che si sfidano. I dieci cavalieri che partecipano alla corsa devono compiere tre giri in Piazza del Campo in meno di 90 secondi. La piazza è circondata da palazzi storici di epoca medioevale, in mattoni rossi.Nella parte superiore della piazza si trova una squisita fontana rinascimentale (Fonte Gaia) del 1419. Ed ecco la fontana riprodotta nell’anello di Alessio Boschi, attraverso uno smeraldo quadrato nell’anello in oro rosa e pavé di diamanti champagne che rielabora con le stesse proporzioni l’architettura della pizza di Siena. Altri diamanti bianchi con taglio baguette disegnano i triangoli in cui è divisa la piazza. Pensate che questo gioiello sia abbastanza fantasioso? Eppure c’è anche qui una sorpresa: l’anello si apre rivelando una micro corsa di cavalli delle diverse contrade, con i simboli che sono applicati attorno all’anello. Lo storico palazzo che sovrasta la piazza è invece simboleggiato da un berillo giallo a taglio cuscino.

Ma non è tutto. A dominare la piazza è la Torre del Mangia, che è così chiamata dopo il suo soprannome del suo ultimo avido custode (mangia in italiano significa «he eats»). Il campanile fu costruito nella prima metà del Trecento per superare in altezza quello della rivale Firenze e presenta un orologio che è riprodotto anche sul fianco dell’anello. Ma a questo gioiello sono abbinati anche orecchini che riprendono gli stessi motivi architettonici, Gli orecchini sono decorati con una clip a forma di torre, sul retro di due campanili allungati. Ed ecco la sorpresa la parte inferiore può aprirsi per far posto a una cascata di catene e cavalli.




Anello Palio, interno
Anello Palio, interno
Anello Palio, esterno
Anello Palio, esterno
Orecchino Palio
Orecchino Palio
Orecchino Palio, con cavalli
Orecchino Palio, con cavalli
Orecchino Palio, chiuso
Orecchino Palio, chiuso
Alessio Boschi
Alessio Boschi






Il fiore di Casato





Tre gioielli firmati Casato per la collezione Night and Day: sono ispirati al fiore del frangipane ♦︎

Chi viaggia o vive nei Paesi tropicali (ma anche in Sicilia) ha la fortuna di annusare il profumo dei fiori del frangipane, pianta classificata con il nome botanico di plumeria. I fiori con petali bianchi e sfumature gialle, oltre a essere profumati sono particolarmente gradevoli. Ed è ispirandosi a questo fiore che la Maison romana Casato ha presentato la collezione Night and Day, che riprende la forma del fiore, ma con colori diversi. Non sono, insomma, fiori a cinque petali bianchi, ma anelli, orecchini e ciondoli in oro rosa con ametista, topazio, rodolite, oltre che diamanti bianchi e brown. Una piccola linea di diamanti è presente anche sul gambo dell’anello. Fiore di frangipane a parte, il nome della collezione suggerisce un utilizzo dei gioielli sia giorno che di sera. A patto di scegliere il profumo del frangipane. Giulia Netrese




Collezione Night and Day, orecchini con rodolite
Collezione Night and Day, orecchini con rodolite
Casato, anello in oro con topazi
Casato, anello in oro con topazi
Collana in oro e diamanti bianchi e brown
Collana in oro e diamanti bianchi e brown
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Casato, bracciale in oro rosa e diamanti bianchi
Casato, bracciale in oro rosa e diamanti bianchi

Casato, collezione Hold me Tight, anello in oro rosa e diamanti
Casato, collezione Hold me Tight, anello in oro rosa e diamanti







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