gioiello

Gioielli e amuleti portafortuna

I gioielli a forma di amuleto o talismano. Ma si possono indossare anche se non siete superstiziose ♦︎

I nostri antenati primitivi hanno realizzato prima i gioielli come ornamento, oppure come talismani e amuleti? La risposta non si conoscerà mai. Di certo, però, la funzione scaramantica dei gioielli è testimoniata dai ritrovamenti archeologici. Ma è rinnovata anche, qualche migliaio di anni dopo, da quanti pensano che saranno fortunati se indossano un ciondolo di collana che ha la forma che ricorda un occhio.

Pendente-talismano di de Beers, in oro bianco e diamanti
Pendente-talismano di de Beers, in oro bianco e diamanti

Perché, in effetti, i gioielli magici, che dovrebbero scongiurare eventi sfortunati oppure, al contrario, favorire una buona sorte, sono ancora richiesti. I gioielli talismano hanno spesso la forma di simboli, ai quali si attribuisce un valore e un potere magico di aiuto e di propiziazione oppure di protezione. Allo stesso tempo, la particolare forma di un ciondolo dovrebbe (per chi ne è convinto) propiziare eventi fortunati, come vincere alla lotteria o conquistare l’amore.

Collana talismano
Collana talismano di Kristen Malan

La differenza. A proposito, è meglio chiarire la differenza: di solito i talismani sono equiparati agli amuleti. In realtà sono oggetti creati con due funzioni differenti. Gli amuleti hanno (sempre per chi ci crede) la capacità di allontanare o ad annullare un influsso magico maligno. I talismani, invece, sono oggetti che hanno la capacità di far accadere qualcosa di positivo. Insomma, un amuleto dovrebbe impedire la negatività, mentre un talismano propiziare una positività.

talismano in cristallo di rocca e smalto Wartski 1
Wartski, talismano a forma di mano in cristallo di rocca intagliato e smalto

Talismani e amuleti sono oggetti che piacciono anche ai gioiellieri di oggi, che spesso propongono gioielli che hanno una funzione di amuleto o talismano oltre che di ornamento da indossare. Nulla vieta, infatti, di indossare una collana o un anello con simboli scaramantici anche se a quelle antiche superstizioni non si crede. Eccone alcuni.

Amuleto indossato
Amuleto indossato

Occhio di Allah. In turco si chiama Nazar Bonjuk, mentre in lingua inglese è Evil Eye. È uno dei più famosi amuleti contro il malocchio. È molto utilizzato per bracciali, orecchini e collane. Un tempo ai bambini era attaccato sui vestiti con una spilla da balia. È uno dei simboli più utilizzati dai gioiellieri.

Occhio anti malocchio, con smalto e diamanti. Prezzo: 6800 dollari
Aaron Basha, occhio anti malocchio, con smalto e diamanti

Mano di Fatima o Miriam. Detta anche Hamsa (che significa cinque in lingua araba) o Khamsa, è un amuleto a forma di palmo di mano popolare in tutto il Medio Oriente e nel Nord Africa, ma ora diffuso anche in Occidente, utilizzato molto spesso anche per realizzare gioielli o appendere in casa come porta fortuna. Per gli ebrei è la mano di Miriam.

Anello con ciondolo mano di Fatima
Swarovski, anello con ciondolo mano di Fatima

Corno. È un amuleto diffuso in Italia, specialmente al Sud, come portafortuna. In corallo, spesso con l’aggiunta di diamanti, è stato preso a modello anche da grandi Maison della gioielleria.

Amuleto a forma di corno in corallo e pietre semi preziose
Amuleto a forma di corno in corallo e pietre semi preziose

Teschio. Secondo le diverse culture, il simbolo del teschio serve a incutere timore, allontanare il pericolo della morte oppure proteggere dai pericoli.

Anello della collezione Flora con teschio, oro bianco, diamanti e zaffiri
Gucci, anello della collezione Flora con teschio, oro bianco, diamanti e zaffiri

Crocefisso. Per chi segue la religione cristiana è il simbolo spirituale più importante. Ma anche se alcuni lo indossano per testimoniare la propria appartenenza al culto, altri lo considerano un oggetto capace di conferire protezione alla persona. Insomma, un simbolo con poteri magici.

Croce scomponibile Belle Epoque
Damiani, croce scomponibile Belle Epoque

Segni zodiacali. Bilancia, Leone, Sagittario… Chi indossa i simboli del proprio segno zodiacale non solo vuole comunicare la propria appartenenza a un certo periodo dell’anno, ma si attende anche un potere benefico.

David Yurman, pinky ring in oro con iniziali o segno zodiacale
David Yurman, pinky ring in oro con iniziali o segno zodiacale
Amuleto con giada nera, bronzo e laccio in pelle
Amuleto con giada nera, bronzo e laccio in pelle di Lisa Eisner
Ciondolo amuleto con cristallo di rocca intagliato e diamanti
Temple St. Clair, ciondolo amuleto con cristallo di rocca intagliato e diamanti
Bracciale in oro rosa con smeraldi e quarzo al centro
Bracciale in oro rosa con smeraldi e quarzo al centro
Bracciale in cuoio con mano di Fatima in oro e zaffiri
Pippo Perez, bracciale in cuoio con mano di Fatima in oro e zaffiri rosa
Thomas Sabo, mano di Fatima in oro rosa 18 carati e zircone
Thomas Sabo, mano di Fatima in oro rosa 18 carati e zirconia cubica

Scegliere un gioiello in 9 mosse

Non sapete quale gioiello scegliere?

Se siete piene di dubbi su quale anello, collana, orecchino o bracciale scegliere, leggete questi nove suggerimenti: vi aiuteranno a individuare il gioiello giusto per la vostra occasione.

Dite la verità: quante volte alla mattina infilate la solita collana che «tanto va bene su tutto»? Oppure sempre lo stesso anello?  Per non parlare degli orecchini: dovrebbero coordinarsi con la forma del viso oltre che con l’abbigliamento.I gioielli sono molto diversi l’uno dall’altro e prima di indossarne o acquistarne uno (oppure se volete farvelo regalare) è bene avere le idee chiare. Ecco 9 passi per decidere come e che cosa scegliere. Prendete nota!   

Diana Zhang, Un anno in Cina: Winter, indossato
Diana Zhang, Un anno in Cina: Winter, indossato

1 Determinate che cosa volete ottenere dal gioiello. Lo volete al centro della scena? Puntate a ricevere sicuri complimenti? Oppure deve essere un accessorio quasi invisibile, che accompagna il look, ma senza accentrare l’attenzione? Nel primo caso deve essere visto, per esempio, una collana oversize. Oppure orecchini molto grandi: a cerchio o pendenti. Ma attenzione: sia la collana che gli orecchini possono valorizzare, ma rischiano anche di mettere in risalto un aspetto del vostro fisico.

Per scegliere la misura giusta leggete anche Come scegliere gli orecchini, Come scegliere una spilla, Come scegliere un anello e Come scegliere la collana.

Inverted Necklace, indossato
Inverted Necklace, indossato

2 Ogni gioiello è un messaggio per gli altri. Quindi ogni gioiello ha il suo momento giusto per essere indossato. Per esempio, un  girocollo oversize può essere divertente per una serata in città con amici o partner, ma non sembra adatto per l’ufficio o per un appuntamento di lavoro, a meno che il vostro ufficio non sia particolarmente tollerante o popolato da creativi che amano infrangere le regole. In genere nei luoghi di lavoro sono apprezzati di più i gioielli poco vistosi, tradizionali, meglio se si tratta dell’anello nuziale o di fidanzamento.

Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli
Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli

3 Se dovete acquistare un gioiello pensate a quanto deve durare nel tempo. La robustezza e la qualità della lavorazione e del materiale non è sempre la stessa e può determinare il numero di volte che lo indosserete. Un bijoux che costa poche decine di euro difficilmente manterrà lucentezza e non sarà deformato dall’uso, a meno che non lo teniate chiuso in un cassetto. Ma, allo stesso tempo, un gioiello molto prezioso non andrebbe indossato continuamente, perché pietre e metallo si usurano o si graffiano.

Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato
Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato

4 Quanto volete spendere? Non è una domanda banale: spesso chi entra da un gioielliere non ha idea di quanti soldi sono necessari né di quanto è disposto a sborsare. Risultato: l’acquirente esce dal negozio con qualcosa di diverso da quanto aveva immaginato. Prima di entrare in una gioielleria fate un giro su internet e fatevi un’idea. Magari sfogliando le pagine di Gioiellis.com.

Gioielleria di Ponte Vecchio, a Firenze
Gioielleria di Ponte Vecchio, a Firenze

5 Prima dell’acquisto sarebbe bene poter provare i gioielli. Difficile che un gioielliere, a meno che sia pazzo, vi offra in prestito collane e orecchini. Ma almeno in negozio non siate di fretta e chiedete di indossare quello che vi piace. Guardatevi attentamente allo specchio, con calma, e immaginate di indossare anche altri abiti rispetto a quelli che avete in quel momento.

Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria

6 Gioielli artigianali oppure prodotti in serie, come quelli delle grandi marche? Ci sono pro e contro. I gioielli artigianali per essere di grande qualità richiedono più ore di lavoro e, dunque, sono più cari a parità di materiali impiegati. In compenso possono essere più originali. Per contro, se non si tratta di grandi Maison della gioielleria, c’è il rischio di scoprire qualche imperfezione dopo che li avete acquistati. I gioielli prodotti in serie, al contrario, hanno un prezzo inferiore e uno standard omogeneo: niente sorprese. Sono anche più semplici da rivendere. Ma, ovviamente, molto meno originali.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria

7 Quale metallo ti sta meglio? Prima di procedere all’acquisto prova l’effetto sulla pelle di argento e oro nelle sue varie colorazioni. Chiedete anche con quale lega di metalloè combinato l’argento o l’oro: possono provocare allergie a chi ha pelli sensibili. Purtroppo, i gioielli in oro puro, 24 carati, sono rarissimi, oltre che molto fragili.

Il bracciale-anello Soffio Gitano
Il bracciale-anello Soffio Gitano by Nanis

8 Scegliete uno stile omogeneo per i vostri gioielli. Pensate che dopo averlo acquistato, il nuovo gioiello dovrà convivere con quelli che avete già nel cassetto. Meglio individuare un design che possa accompagnarsi con altri pezzi della vostra collezione.

Anello di Sicis indossato
Anello di Sicis indossato

9 Non cercate di risparmiare. Un gioiello è anche un investimento destinato a mantenersi o a rivalutarsi nel tempo. Ma solo se è di qualità: peso, valore delle pietre utilizzate e lavorazione vanno attentamente valutate. Anche se l’aspetto più importante è un altro: deve piacere a chi lo indossa…

Modella con collana composta da 374 diamanti bianchi e gialli
Graff, modella con collana composta da 374 diamanti bianchi e gialli

Come scegliere un gioiello per San Valentino

Dieci cose da sapere prima di acquistare un gioiello per San Valentino (ma i consigli valgono anche per gli altri giorni).

1 Se non siete sicuri della circonferenza delle dita della vostra partner, meglio non regalare un anello, a meno che con la vostra (vostro?) compagna, moglie o altro non siate già molto affiatati. Allargare un anello, ma anche stringerlo, può rivelarsi un ostacolo insuperabile per il gioielliere e il regalo si trasforma così in un boomerang per chi l’ha regalato. Per sapere come individuare la dimensione dell’anello leggete qui.

Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato
Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato

2 Un brand affermato è una garanzia di riconoscibilità, anche dello sforzo economico sostenuto per l’acquisto. Inoltre, se vi separate un gioiello di una marca conosciuta potrà essere rivenduto più facilmente. Questo non vuol dire che i gioielli di marche poco conosciute non siano ok, ma non scordate di fare questa considerazione al momento della scelta di un gioiello.

Collezione D.Icon a Portofino
Collezione D.Icon by Damiani a Portofino

3 Oro o argento? Non preoccupatevi: nel dubbio va bene anche il platino. La scelta del materiale con cui è composto un gioiello rimane certamente importante. Ma non è tutto. Come si dice a ragione, è il pensiero che conta. Quindi, anche se il vostro budget non è abbondante, potete optare per un bijoux semplice, ma che sarà sempre gradito.

Gioielli della collezione Move di Messika indossati da Kendall-Jenner durante la realizzazione della campagna. Foto di Marin Laborne
Gioielli della collezione Move di Messika indossati da Kendall-Jenner durante la realizzazione della campagna. Foto di Marin Laborne

4 Se avete tanti soldi da spendere e volete regalare un bellissimo anello con diamanti, considerate bene la scelta: i diamanti non sono tutti uguali. Se volete fare un regalo davvero super brillante, scegliere quelli di classe D o E: sono quelli classificati come i migliori per colore, che costano di più, ma brillano anche meglio. Nel certificato che accompagna il gioiello deve essere precisata la classificazione della pietra. Gli altri F, G e oltre sono meno pregiati. Leggete anche Tutto sui diamanti.

Anello in oro rosa e diamanti by Alex Ball indossato
Anello in oro rosa e diamanti by Alex Ball indossato

5 Non esagerate con la spesa: non c’è niente di peggio che regalare un gioiello e far sentire in colpa la (il) partner perché è costato troppo. Il regalo deve essere un piacere per tutti e due. Dopotutto la festa di San Valentino ricorre tutti gli anni, non è obbligatorio regalare un gioiello super costoso. E, poi, non volete rovinare il dopocena, giusto?

Orecchino con gocce di cristallo tagliato a mano
Orecchino con gocce di cristallo tagliato a mano di Tata Borello

6 Non regalate gioielli sproporzionati al tipo di rapporto. Se con la partner (o il partner) siete usciti solo un paio di volte, non è il caso di presentare un regalo troppo impegnativo. Metterebbe in imbarazzo chi lo riceve. Oppure potrebbe comunicare l’idea che non siete sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda. In questi casi meglio un regalo simbolico.

Anello di Sicis indossato
Anello di Sicis in micromosaico indossato

7 Tenete conto che molte donne amano i confronti. Ci sono donne che non resistono a mostrare alle amiche quello che hanno ricevuto per San Valentino. E non vorranno trovarsi con qualcosa che non brilla abbastanza. Ma, soprattutto, non vorranno trovarsi a guardare i gioielli che hanno ricevuto le amiche se loro non hanno avuto niente da voi. Non correte questo rischio.

Collana indossata
Piaget, collana con pendente Possession indossata

8 Regalare un gioiello è un’ottima idea. Ma non fermatevi qui. Fate un ulteriore sforzo e impacchettate l’astuccio con una carta appropriata: in fondo, si tratta solo di qualche euro e il più l’avete già fatto. Se incartare il piccolo box del gioiello è complicato, incaricate un cartolaio. Vi aiuterà se acquistate da lui carta e fiocco.

Solitaire di Tiffany
Solitaire di Tiffany

9 Non spaventatevi se il vostro portafogli non è troppo gonfio, non ci sono solo i gioielli di Bulgari o Cartier. Potete scegliere anche gioielli di un designer meno conosciuto, ma con grandi prospettive (su gioiellis.com ne facciamo conoscere molti). L’importante è individuare prima il gusto estetico della vostra partner.

Collana di Allison Read Smith indossata
Collana di Allison Read Smith indossata

10 Non aspettate l’ultimo momento: il gioielliere sotto casa non ha un magazzino con una scorta inesauribile di monili più o meno ricercati. Se non volete essere costretti a scegliere tra le rimanenze, vi conviene andare subito al vostro negozio di fiducia. E se non sapete che cosa scegliere, cercate bene su gioiellis.com!

Interno della gioielleria Rocca
Interno della gioielleria Rocca

Dieci consigli utili prima di acquistare un gioiello





Come scegliere un gioiello da regalare o acquistare per voi? Ecco dieci consigli utili per chi cerca un anello con diamanti o pietre preziose ♦︎

Quando si acquista un diamante, o rubini, smeraldi, zaffiri, il parere di un esperto è fondamentale. Ma, in ogni caso, è meglio saperne di più sulle caratteristiche delle pietre. Se le famose 4 C dei diamanti carati (carat), colore (colour), chiarezza (clarity) e taglio (cut), sono ormai note a tutti (e se non le conoscete potete trovare la spiegazione nella nostra sezione Da sapere), ecco alcune cosa da conoscere prima di entrare in gioielleria.

Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano
Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano

Non sono consigli qualsiasi: sono quelli elaborati del Gemological Institute of America (Gia), ossia del centro di ricerca e di apprendimento di mineralogia degli Stati Uniti, il più famoso al mondo, che ha anche contribuito a creare lo standard di valutazione dei diamanti. La sua certificazione è una garanzia nelle valutazioni e nelle transazioni. Quindi, è meglio seguire i suoi consigli.

La cassaforte per gioielli Baron
La cassaforte per gioielli Baron

1 Pensate anche a dove riporli. Acquistare un gioiello è facile, se si hanno i soldi necessari. Ma un aspetto non banale e spesso sottovalutato riguarda casa vostra. Avete un luogo, possibilmente sicuro dove custodire i gioielli? Se il vostro investimento in gioielli è elevato, meglio riflettere prima su dove e come riporre i gioielli. Oltre alla sicurezza, un altro aspetto importante riguarda l’integrità dei gioielli. I vostri preziosi anelli, collane e bracciali, infatti, si possono rovinare se sono messi a contatto tra di loro: meglio tenerli sempre nella scatola con cui sono stati venduti dal gioielliere. Per esempio, oltre ai diamanti, anche gli zaffiri sono pietre molto dure e possono graffiare altre pietre con cui vengono a contatto. Insomma, i gioielli è meglio tenerli separati.

Lo zaffiro birmano Royal Blue non riscaldato di 118,88 carati e l'anello con rubino birmano di 6,41 carati
Lo zaffiro birmano Royal Blue non riscaldato di 118,88 carati e l’anello con rubino birmano di 6,41 carati

2 Il verde è di moda. Il colore verde ha un vantaggio, oltre a essere il simbolo della natura e dell’ambiente: gli smeraldi, che hanno questo colore sono più grandi a parità di peso. Quindi, se volete fare una bella impressione, a parità di prezzo scegliete gli smeraldi. Poiché questo minerale ha una densità bassa, infatti, uno smeraldo di 1 carato sarà più grande di un diamante con lo stesso peso. Insomma, a parità di peso lo smeraldo è più voluminoso.

Anello con smeraldo ottagonale di 8,32 carati
Anello con smeraldo ottagonale di 8,32 carati

3 La misura conta.  Non c’è niente di peggio, se volete regalare un anello, che acquistarne uno della misura sbagliata. La gioia di ricevere un regalo prezioso si tramuta in delusione per non poter indossare il gioiello. Certo, un anello si può allargare o stringere (ma non sempre), ma l’effetto sorpresa è rovinato. Quindi, attenzione alla misura dell’anello: è molto importante che si possa indossare con facilità, senza dare fastidio. L’anello deve scivolare senza troppa fatica in fondo al dito, ma non deve essere troppo largo. Non deve girarsi né sfilarsi dalla sua posizione. Come conoscere esattamente la misura giusta dell’anello? Ne abbiamo scritto qui.

Giovanni Ferraris, anelli Vanity
Giovanni Ferraris, anelli Vanity con perle

4 Decidete un budget. Prima di acquistare un anello è bene avere chiaro il prezzo massimo che si vuole spendere. È un aspetto importante, perché una volta entrati in gioielleria è meglio non avere indecisione o, peggio, pentirsi subito dopo dell’acquisto appena compiuto. Quando entrate in gioielleria, quindi, è meglio spiegare subito quanto si è disposti a spendere: questo aiuterà il gioielliere a trovare il gioiello giusto per il vostro budget.

Madalina Ghenea con una collier della colelzione Vulcania, alta gioielleria Damiani
Madalina Ghenea con una collier della collezione Vulcania, alta gioielleria Damiani

5 Il colore viola. Vi piacciono i colori forti? Un anello con un rubino piuttosto grande costa parecchio. Certo, in alternativa potete scegliere un gioiello con lo spinello, che spesso ha un prezzo minore, ma si tratta sempre di un costo elevato. Un’alternativa è l’ametista, che è viola, ma è sempre una tonalità piuttosto calda. E costa meno. Però non tutte le ametiste sono uguali: la sfumatura di ametista più apprezzata è quella che tende al rosso porpora, oppure di un viola intenso, senza sfumature marroni o bronzo. Il colore dell’ametista deve essere uniforme, visibile a occhio nudo quando si guarda la pietra dall’alto. Altrimenti l’ametista potrebbe apparire troppo scura in condizioni di luce fioca.

Anelli a incastro in oro bianco e diamanti (1 carato)
Anelli a incastro in oro bianco e diamanti (1 carato)

6 Diamanti con lo sconto. I diamanti costano molto, specialmente se il loro peso supera 1 carato. Se avete tanti soldi da spendere, e non pensate all’anello come un gioiello da rivendere, potete optare per un diamante da 0,99 carati o con un peso simile: l’aspetto sarà praticamente identico a quello di una pietra da 1 carato, ma il costo sarà di molto inferiore. Insomma, un diamante con lo sconto, perché la soglia psicologica di 1 carato fa alzare parecchio il prezzo. Un’alternativa è scegliere un anello di tipo Halo, cioè con tanti diamanti più piccoli montati attorno a una pietra centrale: questa corona di piccole pietre serva ad aumentare la brillantezza di quello centrale e contribuisce a contenere il prezzo.

Un esempio di certificato, quello dell'IGI, Istituto Gemmologico Italiano
Un esempio di certificato, quello dell’IGI, Istituto Gemmologico Italiano

7 Chiedete il certificato. Se acquistate un gioiello con diamanti non dimenticate di chiedere il certificato di autenticità delle pietre. Purtroppo chi non è esperto e non si rivolge a un bravo gioielliere rischia di cadere in qualche trappola. Per esempio, sull’anello al posto di un diamante può essere montato un diamante creato in laboratorio, del tutto simile a quello naturale, ma che costa meno. Le pietre sintetiche sono molte e difficilmente distinguibili per chi non è esperto. Un gioiello con una pietra non naturale non dovrebbe essere venduto in modo non trasparente. E questo di solito non accade se il rivenditore è molto noto: una pietra falsa rovinerebbe la sua reputazione. In ogni caso, un certificato di garanzia vi indicherà le caratteristiche del diamante, cioè peso e qualità.

Analisi di un diamante
Analisi di un diamante

8 Guardate dentro le gemme. I diamanti non sono le uniche pietre imitate dalle gemme create in laboratorio. Ma come distinguerle da quelle naturali? Un modo abbastanza semplice è quello di guardarle da molto vicino, attraverso una lente di ingrandimento, magari quelle che si avvicinano all’occhio utilizzate dai gioiellieri (si acquistano online a un prezzo modesto). Le pietre naturali, quasi sempre, mostrano delle inclusioni al loro interno. Sono piccole imperfezioni che, però, sono anche una garanzia della loro provenienza. Per esempio, la tormalina rosa o rossa ha spesso più inclusioni visibili a occhio nudo. Un vero smeraldo ha sempre piccole fessure o inclusioni. Insomma, una pietra non perfetta è anche sicuramente stata estratta dalla terra.

Bracciale con rubini burmesi e diamanti
Bracciale con rubini burmesi e diamanti

9 Chiedete il passaporto. Se acquistate un gioiello con una pietra preziosa informatevi della provenienza: anche il luogo dove è stata estratta la gemma influisce sul prezzo. Per esempio, un rubino estratto in Birmania è più prezioso dello stesso tipo di pietra, ma che proviene da Ceylon. Oppure, uno smeraldo della Colombia è più costoso di uno estratto in Mozambico. Naturalmente, la valutazione dipende anche dal peso e dalla qualità della gemma. In ogni caso, la provenienza ha una certa importanza nella valutazione, proprio come avviene per i prodotti che si acquistano tutti i giorni: a parità di qualità, una marca può avere un prezzo maggiore di un’altra. Magie del marketing.

Anelli con pavé di diamanti bianchi, brown e neri
Anelli con pavé di diamanti bianchi, brown e neri

10 Diversamente diamanti. Come abbiamo detto al punto 7, se volete acquistare un anello con diamanti, la richiesta di un certificato che attesti la provenienza della pietra è necessario. Ma, oltre all’autenticità, il certificato gemmologico garantisce anche della qualità del diamante. Insomma, si tratta di capire la classificazione secondo le quattro C. Per esempio, non sempre i diamanti incolori sono perfettamente trasparenti. Ci sono diamanti bianchi che possono avere una trasparenza lattiginosa. Oppure inclusioni. O, più spesso, avere un colore che tende vagamente al giallo. Questi diamanti possono essere utilizzati per gioielli bellissimi. Ma anche il loro prezzo deve essere diverso.

Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi







Le gemme di Jack Vartanian




I gioielli glam del designer brasiliano Jack Vartanian ♦

Il Brasile è da tempo uno dei Paesi con maggior numero di gioiellieri di alta gamma, forse anche grazie alle miniere di gemme che si trovano in alcune aree. Per questo è cresciuta una piccola schiera di designer capaci di far brillare gli occhi a molte donne oltre i confini del Brasile. Uno di questi è Jack Vartanian, che nel 1999 ha fondato a San Paolo il suo brand. Nato a Beirut in una famiglia di origine armene (ha un fratello, Ara Vartanian, anche lui designer di gioielli, ma con il quale ha rotto i rapporti da anni), che commerciava in pietre preziose, si è trasferito in Brasile quando aveva due anni e ha proseguito nel solco della tradizione.

Orecchini con diamanti e rubini
Orecchini con diamanti e rubini

Oro e rodio nero sono così abbinati a diamanti neri e bianchi, smeraldi, rubini e zaffiri. Se guardate le orecchie, il collo e le mani di celebrity come Kate Moss, Emma Stone e Miley Cyrus a Sofia Vergara e Jennifer Lopez, potreste trovare un gioiello creato da Jack Vartanian. I lunghi viaggi a fianco del padre alla ricerca delle pietre migliori sono stati la sua università. Ora rivaluta quel periodo, gli anni Settanta e Ottante, che sono ancora fonte di ispirazione per le sue collezioni. In cui spesso spiccano pezzi che riflettono lo spirito di quegli anni, come l’anello e il bracciale in oro e diamanti neri a macchia di leopardo, da esibire magari in coppia. Oppure le tormaline composte a formare una «z». Che poi è una lettera della parola Brazil.

Anello Blossom in oro giallo
Anello Blossom in oro giallo
Anello Celebrate in oro bianco e smeraldi
Anello Celebrate in oro bianco e smeraldi
Orecchini a frange in oro bianco e diamanti
Orecchini a frange in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro giallo e bianco con smeraldi e diamanti brown
Orecchini in oro giallo e bianco con smeraldi e diamanti brown
Orecchini in oro bianco e zaffiri di 4,56 carati
Orecchini in oro bianco e zaffiri di 4,56 carati

Orecchini con tormaline verdi
Orecchini con tormaline verdi







Scoperto il più antico gioiello del mondo

/




Quando è nata la la gioielleria? Ora la risposta c’è: circa 150.000 anni fa. Perlomeno, risale a questo periodo il gioiello più antico scoperto dagli archeologi. Le donne (o gli uomini) nostri antenati, insomma, avevano un outfit da curare per fare bella figura nella caverna. In fondo non è cambiato molto. Il primo gioiello, naturalmente, è molto semplice: è una collana composta da 33 conchiglie, scoperta nella grotta di Essaouira a Bizmoune, vicino alla costa atlantica del Marocco tra il 2014 e il 2018. Ma solo ora si conoscono i particolari del ritrovamento, dopo che la collana è stata sottoposta a una serie di test rigorosi.

Le conchiglie utilizzate per la prima collana
Le conchiglie utilizzate per la prima collana

Le conchiglie, che presentano anche segni di un colore applicato, sono gusci di lumache di mare e formano le perline con fori al centro e segni di usura che indicano la loro disposizione su corde o vestiti. Gli archeologi associano questo primitivo gioiello alla cultura ateriana dell’età della pietra. Secondo l’archeologo americano Steven L. Kuhn, le perle di conchiglia sono la prima prova di uso di gioielli per comunicare qualcosa sulla propria identità. Anche questo aspetto non è molto diverso da quello in uso oggi. Fino alla scoperta della collana africana si pensava che il gioiello più antico fosse la perlina di 23.000 anni esposta in Giappone.

La più antica collana esposta
La più antica collana esposta






 

Tutti a dieta con la food jewelry

/




Per caso vi piace il cibo, ma avete avete mangiato troppo ultimamente? Invece di mettervi a dieta potete limitarvi a indossare questi bijoux a forma di alimenti di Norihito Hatanaka ♦

Melone, zucchine, agrumi: no, non sono gli ingredienti di una dieta detox dopo le grandi abbuffate, ma di collane, orecchini, anelli e bracciali, talmente realistici che viene voglia di mangiarli, se non fosse che sono realizzati con resine.  L’idea è di Norihito Hatanaka, artista giapponese del cibo da esposizione, usanza molto diffusa nella ristorazione del Sol Levante, che ha lanciato una sua linea di gioielli con piatti tipici della tradizione asiatica e occidentale.

Spilla a forma di croissant
Spilla a forma di croissant

C’è il bracciale in ottone ricoperto di bacon (finto, ovviamente), il pendente con pasticcino di pasta frolla panna e fragola e forchetta, la collana di maiale con verdure, l’anello di pancake con tanto di sciroppo d’acero e burro. Si trovano sul sito http://ii-fake.com/ e i prezzi vanno dai 2 ai 9 mila yen (dai 18 ai 60 euro). Da visitare solo quando non si ha fame. Hatanaka non crea, però, solo jewelry food, ma anche elaborate riproduzioni di cibo giapponese, occidentale, cinese, dolci, pane e sandwich, frutta, ingredienti e bevande: difficile distinguere il fake food da quello autentico.

Anello Daigakuimo
Anello Daigakuimo
Anello Yakimochi
Anello Yakimochi
Orecchini banana
Orecchini banana
Orecchini pancake
Orecchini pancake
Orecchini a forma di pancetta con pepe nero
Orecchini a forma di pancetta con pepe nero

Spilla sushi
Spilla sushi







I prossimi appuntamenti dopo il Summit del gioiello




Strategie, programmi, previsioni sul gioiello italiano. O, più precisamente, sull’industria dei preziosi, che nel distretto toscano di Arezzo ha uno dei suoi punti di forza. È partita da qui la discussione organizzata da Ieg nel Primo summit del gioiello italiano, assieme al Comune di Arezzo, alla Camera di Commercio locale e Arezzo Fiere e Congressi. Con la pandemia che limita i viaggi, infatti, il momento di riflessione ha sostituito l’appuntamento autunnale di Gold Italy. Ma l’industria italiana dell’oro rimane forte: sono 7.482 le imprese del settore attive, che danno lavoro a 31.172 addetti e generano un fatturato di quasi 8 miliardi di euro.

Dibattito al Primo Summit del gioiello italiano
Dibattito al Primo Summit del gioiello italiano

Attorno a un tavolo virtuale, il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il presidente della Camera di commercio di Arezzo Siena Massimo Guasconi e il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, hanno discusso assieme al direttore generale di Ice, Roberto Luongo, che ha fotografato lo stato di salute del settore orafo-gioielliero sui mercati internazionali, con particolare riferimento a Stati Uniti, Svizzera, Francia, Emirati Arabi Uniti e Hong Kong. Il dopo lockdown ha portato a una crescita robusta del Made in Italy del gioiello, con +71,3% rispetto al 2020 (questo era facile), ma anche +7,2% rispetto al 2019, con valore nei primi nove mesi del 2021 è stato pari a 5,5 miliardi di euro. Il gioiello ha contributo all’export italiano, tra il 2020 e il 2021, con un aumento dello 0,44%.

Gioielli a OroArezzo
Gioielli a OroArezzo

Ma alla discussione non è mancato l’apporto di marchi forti, come Bulgari, Vhernier e Unoaerre. Eleonora Rizzuto di Lvmh a cui fa capo Bulgari, ha spiegato come l’approccio al lusso sia destinato a cambiare: il cliente darà sempre più attenzione alla trasparenza delle informazioni, sarà più curioso e desideroso di risposte su tutto ciò che riguarda la gestione responsabile delle attività.

Secondo Maria Cristina Squarcialupi, di Unoaerre, un passo in avanti ulteriore può arrivare dalla cura di valori condivisi con tutti gli attori della value chain: il ruolo delle aziende durante la transizione sarà strategico nel riprogettare un sistema economico e la produzione italiana ha una marcia in più, perché è caratterizzata da una filiera interconnessa che va dal recupero e dalla produzione delle materie prime alla loro trasformazione in prodotto finito, dalla realizzazione di tutte le componenti alla finitura dell’oggetto.

Isabella Traglio
Isabella Traglio

Isabella Traglio (Vhernier), ha messo invece l’accento sull’importanza della riconoscibilità del brand, un elemento che ne incorpora parte del valore. E il Made in Italy ha fatto della qualità e del controllo puntuale di tutta la filiera i cardini della propria differenziazione rispetto ai competitor globali.

Nella discussione anche alla presidente di Federorafi Confindustria, Claudia Piaserico, e alla vicepresidente con delega alla formazione Alessia Crivelli: le due manager hanno presentato il progetto intitolato La Nuova Rete Metropolitana della Formazione. Obiettivo: creare nuove professionalità, operative e manageriali, attraverso piani formativi specialistici, nati grazie a una sempre più proficua collaborazione tra istituti tecnici professionali, università e fondazioni accademiche, ma anche con una comunicazione efficace ai giovani di opportunità formative e prospettive professionali.

Claudia Piaserico
Claudia Piaserico

Conclusioni affidate a Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg, che assieme a Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion della società fieristica, ha presentato le prossime tappe a disposizione delle aziende orafe per incontrare i mercati internazionali: Vicenzaoro January (21-26 gennaio 2022, fiera di Vicenza), Jewellery Gem & Technology Dubai (22-24 febbraio 2022, Dubai World Trade Center), Oroarezzo (7-10 maggio 2022, Arezzo Fiere e Congressi).

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg







La nuova sfida di Vicenzaoro




Una fiera per dimenticare (la pandemia), una fiera per ricordare (una delle eccellenze italiane, la gioielleria), una fiera per fare business: Vicenzaoro September (10 al 14 settembre) ha una missione difficile, ma non impossibile. Le adesioni sono state ottime, considerando il periodo, e se tutto va bene il più grande evento europeo (dato che Baselworld non è ancora risorto) del mondo del gioiello tornerà ai fasti degli anni d’oro.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

Al momento, in ogni caso, la società organizzatrice di Vicenzaoro, Ieg, conta oltre 800 brand espositori (circa il 30% internazionali) e buyerin arrivo dall’Europa e dal Middle East, con top buyer russi e americani. Il ritorno in presenza è stato fondamentale per ripartire, previo Green Pass o controllo della temperatura corporea, utilizzo della mascherina titolo di vaccinazione in lingua inglese che riporti la tipologia di vaccino, necessariamente approvato da Ema (quindi, niente vaccino cinese e neppure lo Sputnik russo) per chi proviene dall’estero.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Molti i grandi brand di primo piano presenti, da Damiani a Roberto Coin, da Fope a Gismondi 1754, ma ci sono anche tante aziende di gioielleria di minori dimensioni che, però, rappresentano una fetta importante della manifattura e della gioielleria, come Antonini, Mattioli, Annamaria Cammilli, Nanis, Giovanni Ferraris, Davite & Delucchi, Vendorafa e Picchiotti. E, tra i non italiani, Stenzhorn, Fabergé, Tirisi, Yeprem, Akillis, Yoko London. Accanto al business, inoltre, come sempre a Vicenzaoro c’è un fitto programma di convegni, workshop e momenti di formazione, di cui abbiamo già parlato su gioiellis.com.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Oltre ai gioielli da indossare, torna anche chi produce gioielli di tecnologia con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello. E per gli appassionati di orologeria e alta gioielleria vintage torna VOVintage (11-13 settembre), dedicato ai collezionisti e aperto al pubblico.

VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com

Le previsioni sono positive: l’export italiano del comparto orafo-gioielliero segna +2,8% nei primi cinque mesi 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 (poco significativo un raffronto con il +86% rispetto al 2020 nel contesto della crisi sanitaria). Una dinamica positiva che si riflette anche nei dati di import. Ai primi posti del nostro export sono Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti (rispettivamente +67,4%, per 185,6 milioni in valore assoluto, e +4,5% cioè + 16,2 milioni) su medesimo periodo 2019. Nella top 5 hub logistico-commerciali del settore come Irlanda, Francia e Svizzera, mentre forte decrescita per Hong Kong.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com







Il gioiello biotech per la donna




Bijoux che hanno anche la funzione di monitorare il ciclo biologico femminile, la contraccezione, eccetera. Si chiama Leaf ♦

C’è il bracciale che invia gli sms, l’anello che monitora la forma fisica, ma solo Bellabeat ha pensato a un gioiello tecnologico dedicato esclusivamente alle donne. In un mondo dove le wearable technology sono ormai una realtà consolidata con un proprio mercato, e si moltiplicano i monili con sensori per tracciare la qualità del sonno, il respiro, l’attività fisica, lo stile di vita, che traducono questi dati in suggerimenti e in alcuni casi perentori avvertimenti da leggere sugli smartphone, ecco Leaf, qualcosa a cui ancora non aveva pensato nessuno. Un piccolo aggeggio in legno con una lastra in acciaio traforata a forma di foglia, che può essere indossato come bracciale, collana o spilla, che fa tutto quello che fanno gli altri accessori intelligenti, ma in più raccoglie dati specifici come l’assunzione di contraccettivi, l’andamento del ciclo e l’ovulazione, informazioni utili per diventare mamme in attesa.

La clip Leaf Urban
La clip Leaf Urban

L’idea della società americana, già produttrice di una bilancia e di un dispositivo a ultrasuoni per misurare in gravidanza le variazioni di peso e il battito cardiaco del nascituro, sembra avere riscosso un certo successo. Il prodotto studiato per ascoltare il proprio corpo e conoscersi meglio costa circa 90 euro. Giulia Netrese





Il dispositivo Leaf indossato come collana
Il dispositivo Leaf indossato come collana

Il dispositivo Leaf indossato come spilla
Il dispositivo Leaf indossato come spilla

Il dispositivo Leaf nella vrsione acciaio legno chiaro, oro legno scuro
Il dispositivo Leaf nella vrsione acciaio legno chiaro, oro legno scuro

Leaf Chakra
Leaf Chakra







A Milano gioiello contemporaneo al design





A Milano gioielli e arte alla Galleria Rossini in occasione della Design Week ♦︎

Per una settimana, tutti gli anni, Milano diventa la capitale del design. Salone del Mobile (negli spazi della Fiera) e Fuorisalone (le mostre in città) attirano folle e operatori da tutto il mondo. È puntuale anche la proposta della Galleria Rossini, che in occasione della design week organizza la mostra Outsidelounge 2019. Gioiello contemporaneo. Anche il gioiello, infatti, è frutto del design, in particolare quello che nasce da un legame con il mondo dell’arte contemporanea. Insomma, gioielli, ma di ricerca, pezzi unici.

Calcagnini Gioielli
Calcagnini Gioielli

La mostra sarà aperta dal 9 al 20 aprile, in collaborazione con le curatrici Marina Chiocchetta e Sonia Patrizia Catena. I gioielli sono eterogenei, nati dalla ricerca e dalla creatività di designer, orafi e artisti italiani e stranieri. Pezzi non necessariamente creati per essere indossati, ma come piccole sculture. I gioielli in mostra si concentrano su due filoni principali: il linguaggio cosiddetto biomorfico, cioè di imitazione formale della natura, oppure sullo studio di forme geometriche regolari legate al mondo dell’architettura.

Simone Vera, Bath, bracciale in bronzo e argento
Simone Vera, Bath, bracciale in bronzo e argento

Amoridoro, Giovanna Bittante, Silvia Borghi, Calcagnini Gioielli, Glauco Cambi, Marina Cappellano, Dario Scapitta Design, Claudine Dupeyron, Sabrina Formica, Rosanna Frapporti, Genos Gioielli, JewelryGreen, Lakeobject, Lunante, Erica Magliano, Maragisca, Marcia Lima, Monreale Gioielli, MyriamB, Quinta Essenza, Ridolfi Francesco, Flavia Rivetti, Simone Vera Bath, Werner Altinger

Gli autori presenti nella mostra

Opera di Silvia Borghi
Opera di Silvia Borghi

Ci sarà anche una selezione di gioielli d’artista provenienti da un altro progetto, Ridefinire il Gioiello, arrivato alla sua VII edizione e di cui la galleria è partner dal 2012. Saranno esposti i vincitori del Premio Rossini proclamati dalla direttrice artistica Marina Chiocchetta. La galleria ha scelto sette artiste meritevoli per ricerca, tecnica e originalità: Genos di Adriana del Duca, Vanessa Kubach, Lalì creative leather, Emilie Le Dez, Daniela Luzzu, Studiozero vetro di Caterina Zucchi, Qèc di Mariantonietta Davoli.

La mostra, che aprirà al pubblico in occasione del Fuorisalone martedì 9 aprile, sarà visitabile fino al 20 aprile 2019, da martedì a sabato ore 10.00 -19.00. L’incontro con gli artisti è previsto sabato 13 alle ore 16.00.





Glauco Cambi
Glauco Cambi

Marina Cappellano
Marina Cappellano
Dario Scapitta, Euklidea, Blue triangle
Dario Scapitta, Euklidea, Blue triangle
Sabrina Formica
Sabrina Formica
Genos Gioielli, Katana
Genos Gioielli, Katana
Lakeobject, orecchini Ventaglio
Lakeobject, orecchini Ventaglio
Lunante, Inclusioni
Lunante, Inclusioni
Erica Magliano, Organic artefice
Erica Magliano, Organic artefice
Maragisca Design Lab
Maragisca Design Lab
Monreale Gioielli
Monreale Gioielli
Quinta Essenza, spilla Oxidised Lichen
Quinta Essenza, spilla Oxidised Lichen
Francesco Ridolfi, collezione Skycity of Bhujerba
Francesco Ridolfi, collezione Skycity of Bhujerba

Flavia Rivetti, Emmaus
Flavia Rivetti, Emmaus







Torna Ridefinire il Gioiello





I gioielli di ieri si confrontano con l’arte e la sperimentazione di domani nella settima edizione di Ridefinire il Gioiello ♦︎

Il gioiello è sempre uguale, ma sempre differente. I secoli passano, le mode si moltiplicano, le tecniche si evolvono: di conseguenza i gioielli che accompagnano la storia dell’umanità sono in perenne attesa di aggiornamento. Un processo senza fine che da otto anni è finito sotto la lente di Sonia Patrizia Catena, ispiratrice di Ridefinire il Gioiello.

La mostra che mette al centro il ruolo del gioiello e la sua evoluzione torna al Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona).

Dal 24 novembre al 13 gennaio 2019 la settima edizione della mostra presenta 40 gioielli inediti, progettati da artisti italiani e stranieri.

Cristian Visentin, Archaic
Cristian Visentin, Archaic

Dato che il Museo del Bijou conserva la memoria dello stile, degli esperimenti e delle aspirazioni del passato, l’edizione di Redifinire il gioiello diventa immediatamente un confronto tra epoche e trend.

Il progetto, fanno presente gli organizzatori, ha già coinvolto più di 3.500 tra artisti, designer e orafi, che hanno proposto l’ibridazione tra arte sperimentale e ornamento.

Emile Le Dez, Memento
Emile Le Dez, Memento

Anche quest’anno i vincitori dei premi selezionati da una giuria avranno la possibilità di esporre alla Galleria Rossini di Marco Rossini, a Milano, durante il Fuorisalone 2019, Circuiti Dinamici per il progetto wunderkammera, Let’s Feel Good di Milano e il concept store di Roma myday-byday.

Ecco l’elenco degli autori che partecipano: Brunella Alfinito e Angelica Tulimiero, Amàlgama Jewels, Silvia Arcaini e Rita Nardomarino, Atelier Manituana, Boolar, Luciano Capossela Gioielli, Chimajarno, Cristina Croce, donidelmare, Jimena Duarte, Elenadp Crea, Fragiliadesign di Francesca Di Virgilio, Genos di Adriana Del Duca, Gocce d’Arte di Samantha Iovenitti, Nahiot Hernández, Khàrm Design, Vanessa Kubach, laLì creative leather, Elisa Lanna, Emilie Le Dez, Daniela Luzzu, Mahhi by Mahnaz Seyedekhtiary, Rita Martínez art jewelry, Paola Marzoli, Anna Negrelli, Nobahar Design, Pepite di Giulia Scandolara, Perfetta D’Empaire, QÈC, Victor Rodriguez, Rosalba Rombolà, Francesca Romana Sansoni, Loreta Segato, Sognando lo scirocco jewels, Studiozero-vetro di Caterina Zucchi, Alessandra Stumpf, Maria Tenore, Valentina Viganò, Giulia Vignetti, Cristian Visentin.

Ridefinire il Gioiello VII

24 novembre-13 gennaio 2019
Museo del Bijou
via Porzio, 9 | Casalmaggiore
Sala Zaffanella
Orari mostra:
martedì – sabato 10-12 e 15-18
domenica e festivi 15-19
mostra aperta al pubblico fino al 13 gennaio
Chiuso a Natale e a Capodanno
Ingressi: intero 3 euro; ridotto 2,50.
Gratuito per le scolaresche,
i possessori dell’Abbonamento Musei Lombardia
per tutti, la prima domenica del mese




Nobahar Design, Bazaar
Nobahar Design, Bazaar
Vanessa Kubach, Danza lungo il fiume
Vanessa Kubach, Danza lungo il fiume
Genos di Adriana Del Duca, Motus Leporarius
Genos di Adriana Del Duca, Motus Leporarius







Cibo, musica e gioielli con VicenzaOro





Con Vioff tante occasioni tra cibo, cultura e spettacolo nella città che ospita VicenzaOro (22-26 settembre) ♦︎

Gioielli da assaggiare. O, meglio, gioielleria abbinata a gastronomia, cultura e spettacolo. Da quest’anno VicenzaOro si espande anche al di fuori dei padiglioni della Fiera di Vicenza. Il progetto si chiama Vioff, il Fuori Fiera ideato per sabato 22 settembre dal Comune di Vicenza e da Ieg per promuovere la città e le sue eccellenze in occasione di VicenzaOro September.

Un po’ come avviene a Milano in occasione del Salone del Mobile, insomma, anche il resto della città partecipa all’evento.

Accanto all’oro, ci saranno quindi cibo e cultura, concerti, street food, animazioni, negozi e musei aperti, e un gran finale in piazza dei Signori. Ecco il programma per chi sarà a Vicenza (come Gioiellis.com).

Il cibo

Nella giornata di sabato 22 settembre oltre cento negozi del centro storico allestiranno ciascuno, grazie a un kit predisposto dall’organizzazione e composto da tovaglie e palloncini d’oro, un miniplateatico concesso gratuitamente dal Comune per adottare e promuovere un prodotto tipico locale. Dalle 18 viale Rumor, chiuso per la prima volta al traffico e raggiungibile dal centro storico attraverso la suggestiva passeggiata che conduce a Ponte Pusterla, diventerà una street food. L’iniziativa è curata da Cucine a motore – Food Truck Festival, e accompagnata dall’animazione di artisti di strada. L’iniziativa partirà venerdì 21 settembre (dalle 18 alle 24) e proseguirà per tutta domenica 23 settembre (sabato e domenica dalle 11 alle 24). Lungo l’intero corso Fogazzaro, compreso il tratto a nord, Confesercenti di Vicenza e Verona proporrà, dal primo pomeriggio fino a tarda sera, dei punti di degustazione. Infine, in piazza Castello dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 22 saranno protagonisti i prodotti ittici dell’Associazione Marinerie Venete di Chioggia, in città dal 21 al 23 settembre per valorizzare i tesori gastronomici del nostro mare attraverso l’iniziativa Il pesce ha l’oro in bocca.

Baccalà mantecato, ricetta tipica di Vicenza e del Veneto
Baccalà mantecato, ricetta tipica di Vicenza e del Veneto

La cultura

Ogni angolo di città e VicenzaOro stessa nel serata di Vioff saranno animati da concerti dei docenti e studenti del conservatorio Pedrollo di Vicenza. Alle 18 all’esterno della fiera, dove peraltro da sabato 22 a martedì 25 settembre sarà presente un Infopoint gestito dal consorzio Vicenzaè per informare visitatori ed espositori sulle bellezze della città, si esibirà un gruppo jazz, mentre alla stessa ora in piazza san Lorenzo suonerà un quartetto di sax. La musica si diffonderà quindi nel centro storico dove, dalle 19, i musicisti del conservatorio Pedrollo si esibiranno prima davanti a Palazzo Trissino e poi nel loggiato della Basilica palladiana.

Biglietto speciale per i musei

Per tutto il giorno e fino alle 22 tutti i musei della città saranno visitabili con un biglietto unico: al prezzo simbolico di 5 euro si potrà infatti accedere alla Pinacoteca civica di Palazzo Chiericati, alla Chiesa di Santa Corona, al Museo Naturalistico Archeologico, a Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia, al Palladio Museum, al Museo Diocesano e al Museo del Gioiello. Per l’occasione anche gli Infopoint e la biglietteria del circuito museale cittadino di Basilica palladiana, piazza Matteotti e Museo naturalistico archeologico, gestiti dal consorzio Vicenzaè, resteranno aperti in via straordinaria fino alle 21.30, mentre – come già segnalato – uno specifico sportello funzionerà in fiera per informare e indirizzare espositori e visitatori verso il centro storico. Il Teatro Olimpico, però, non sarà visitabile perché andrà in scena proprio quella sera la prima rappresentazione nazionale dello spettacolo Il ritorno di Ulisse, prologo del 71° Ciclo di Spettacoli Classici.

La Basilica Palladiana in Piazza dei Signori, a Vicenza
La Basilica Palladiana in Piazza dei Signori, a Vicenza

Visite guidate

In collaborazione con le guide turistiche autorizzate, nel corso della serata saranno organizzate visite guidate alla scoperta del centro storico: con partenza da piazza Matteotti alle 18.30 e alle 20 (quando la guida sarà disponibile anche in inglese) si potrà seguire un itinerario gratuito all’esterno dei principali monumenti cittadini, mentre alle 20.30 i possessori del biglietto speciale da 5 euro saranno guidati anche all’interno di Palazzo Chiericati e della Chiesa di Santa Corona. Le visite guidate dovranno essere prenotate telefonicamente all’ufficio Iat allo 0444/320854 o via mail: iat@comune.vicenza.it a partire da giovedì 6 settembre.

Alle 18.30, inoltre, sarà organizzato un tour guidato delle botteghe storiche di Vicenza, con partenza dalle colonne di piazza dei Signori, proposto dal gruppo di negozianti che possono fregiarsi di questo prestigioso titolo.

Infine, a Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia dalle 17 alle 21.30, ogni mezz’ora al formarsi di un gruppo minimo di 10 persone, con un supplemento di 3 euro sul biglietto di ingresso sarà possibile partecipare a una passeggiata tematica alla scoperta di alcuni capolavori, dal tema “Gioielli e moda dall’antichità al Settecento veneziano”.

L’oro

Grandi palloni d’oro fluttuanti nell’aria e bolle dorate disegnate sui marciapiedi ad accompagnare gli ospiti della straordinaria serata di Vioff fino al cuore dell’evento, ovvero la piazza dei Signori.

Basilica palladiana

Nel loggiato superiore e nella terrazza della Basilica sarà ospitato un esclusivo evento organizzato da Italian Exhibition Group (società che organiza VicenzaOro) con la collaborazione della rivista VO+. Una serata Open Cocktail, che sarà un’occasione unica per la città di essere ammirata da un pubblico esclusivo di giornalisti, espositori e buyer internazionali. In anteprima, venerdì 21, invece, la piazzetta Palladio ospiterà Pizza in The Piazza, una cena organizzata per la stampa internazionale di settore che, nella stessa giornata, visiterà la città e in particolare il Teatro Olimpico. Nel loggiato inferiore della Basilica palladiana, il Museo del Gioiello, visitabile fino alle 22 con il biglietto speciale da 5 euro che darà accesso a tutti i musei, sarà possibile visitare la nuova esposizione I Gioielli del Potere: Corone e Tiare, mentre la gioielleria Soprana proporrà, in collaborazione con l’azienda orafa Dorica de Nove, un’esposizione temporanea di gioielli Treesure, con performance di ballerini e indossatrici.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Il videomapping

Dopo la chiusura dei musei prevista per le 22, le pareti della Basilica palladiana costituiranno la scena di una performance di videomapping architetturale originale, con audiodesign, capace di sottolineare e interpretare i segni architettonici palladiani. Lo spettacolo di videomapping avrà la durata di circa mezzora.

Gran finale

Dalle 22,  in piazza dei Signori, dopo la proiezione del videomapping, intrattenimento musicale coni ragazzi del Cuore Matto, che grazie al loro staff e alle loro coreografie faranno ballare tutti sotto le stelle della piazza più dorata e stellata d’Italia.




VicenzaOro September
VicenzaOro September
VicenzaOro September, la hall di Icon
VicenzaOro September, la hall di Icon
VicenzaOro September, interno
VicenzaOro September, interno

Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017







A Vicenza i gioielli di Gio’ Pomodoro




I gioielli di Gio’ Pomodoro: sculture indossabili al Museo di Vicenza ♦︎

Se andate in gita a Vicenza, fino al 2 settembre potete unire gioielleria e arte della scultura. Il Museo del Gioiello di Vicenza, all’interno della Basilica Palladiana, gestito da Italian Exhibition Group assieme al Comune di Vicenza, dedica allo scultore Gio’ Pomodoro (1930-2002) una mostra speciale. Perché, ovviamente, le sculture esposte sono opere orafe. La mostra si intitola I gioielli di Gio’ Pomodoro: il segno e l’ornamento ed è curata da Paola Stroppiana. L’esposizione dedicata all’orafo, incisore, scultore e scenografo, avviene a 16 anni dalla sua scomparsa. La mostra è l’occasione per una riflessione sul gioiello d’artista, non solo ornamento ma anche creazione che vive in autonomia. «In tutti i gioielli convivono una grande capacità di progettazione, il segno, intellettualmente espresso in disegni di rara bellezza, e l’ornamento, frutto di un ricco archivio di riferimenti alla cultura classica e alla dimensione rituale-metafisica», spiega Paola Stroppiana. «Pomodoro seppe inoltre mantenere uno stretto legame con la produzione scultorea, trasponendo nei gioielli, e viceversa, gli esiti delle proprie ricerche plastiche, dalle Tensioni e Folle ai Gusci, dai Contatti ai Soli».

Da segnalare la linea di gioielli progettati per la Gem del cognato Giancarlo Montebello alla metà degli anni Settanta, uno dei primi esperimenti di produzione seriale di «gioielli d’arte economici», e la realizzazione di un taccuino di 38 tavole per prototipi di tagli in pietra dura, molti dei quali esposti in mostra, per la Cesari&Rinaldi dell’inizio degli anni Novanta. Giulia Netrese

I gioielli di Gio’ Pomodoro: il segno e l’ornamento
Martedì-venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 11.00 alle19.00
Biglietti: intero 6 euro, ridotto 4 euro




Gio' Pomodoro, bracciale, 1980, oro giallo, oro bianco, smalti, zaffiri, diamanti. Photo: Michele Porcari
Gio’ Pomodoro, bracciale, 1980, oro giallo, oro bianco, smalti, zaffiri, diamanti. Photo: Michele Porcari
Gio' Pomodoro, bracciale, 1967, oro giallo, smalti, diamante. Photo: Michele Porcari
Gio’ Pomodoro, bracciale, 1967, oro giallo, smalti, diamante. Photo: Michele Porcari

Gio' Pomodoro, collana, 1964, oro puro, oro rosso, oro bianco, smeraldi, rubini. Photo: Michele Porcari
Gio’ Pomodoro, collana, 1964, oro puro, oro rosso, oro bianco, smeraldi, rubini. Photo: Michele Porcari







L’ora è Allegra con de Grisogono

/



Allegra, il gioiello-orologio firmato da de Grisogono 25 anni dopo il debutto della Maison ♦︎

Il suo nome è Allegra. Ma, in realtà, è più facile che si tratti di un aggettivo, allegra, scritto con la lettera minuscola. E che l’aggettivo si riferisca alla fortunata che riceverà in regalo (o potrà permettersi di acquistare) il gioiello-orologio di de Grisogono. Il pezzo fa parte della collezione «so de Grisogono», la prima di gioielleria della Maison di Ginevra, 25 anni fa, e per questo conserva un posto speciale nella storia del brand.

L’orologio-gioiello Allegra 25 è composto da un nastro d’oro, anelli delicatamente intrecciati che creano un elegante movimento, fluido e continuo che lascia passare la luce attraverso la materia. I 29 anelli d’oro, lucidati o con diamanti incastonati, avvolgono il quadrante. Il quadrante è in madreperla o con pavé di diamanti. L’orologio gioiello ha una dimensione di 41,7 millimetri, con 4,80 carati di pietre in una danza di «serti neige» (diamanti sono posizionati uno accanto all’altro giocando sui loro diversi diametri da 0,5 a 1,6 mm) e «serti clos» (un set chiuso). Il cinturino è di galuchat, un classico della Maison.

L’orologio Allegra 25 è disponibile, in realtà, in cinque parure. Ne sarà presentato un altro in occasione di Baselworld (22- 27 marzo 2018). Cosimo Muzzano




L'orologio-gioiello Allegra di de Grisogono
L’orologio-gioiello Allegra di de Grisogono

Particolare del quadrante
Particolare del quadrante







Arriva la collana anti-aggressione




Un piccolo gioiello tecnologico anti aggressione: potrebbe rivelarsi utile ed è stato progettato negli Usa. Si vende anche online ♦

È una buona o una cattiva notizia il lancio, per ora negli Usa, di un gioiello anti aggressione? Giudicate voi. Il debutto della collana con pendente per proteggere le donne da tentativi di violenza ha preso il via a Philadelphia. Athena, questo il nome del pendente, è progettato per proteggere le donne dalle aggressioni con il tocco di un pulsante nascosto nel gioiello. Quando viene attivato, il gioiello può trasmettere la posizione geografica di chi lo indossa, e allo stesso tempo emette un suono assordante di 85 decibel. Lo ha sviluppato Yasmine Mustafa, dopo un viaggio inquietante in Sud America. «In ognuno dei sei paesi che ho visitato, ho incontrato le donne che mi hanno raccontato storie di aggressione», ha raccontato. Così Yasmine Mustafa ha iniziato a lavorare con esperti di auto-difesa per progettare un dispositivo efficace e facile da usare. È disponibile abbinato a tre diverse colorazioni: oro rosa, argento o nero.

Il nome deriva dalla dea greca della saggezza e della vittoria. Il gioiello può essere indossato con una collana, ma anche attaccato a un portachiavi, legato a una borsa, agganciato alla cintura. Ha un unico pulsante di attivazione: quando è premuto per tre secondi si attiva, facendo partire il suono e una richiesta di intervento a un servizio di emergenza. Il prezzo della sicurezza è piùttosto modesto: 129 dollari. Arriverà anche in Europa? G.N.




Athena Safety Wearable
Athena Safety Wearable
Il ciondolo si può applicare anche alla borsa
Il ciondolo si può applicare anche alla borsa
Il ciondolo si collega con l'app che lancia l'allarme
Il ciondolo si collega con l’app che lancia l’allarme
Il ciondolo Athena legato alla borsa
Il ciondolo Athena legato alla borsa
Il ciondolo Athena
Il ciondolo Athena

Il pendente Athena
Il pendente Athena







La Persia dei gioielli in mostra



I gioielli della Persia antica e moderna al Museo del Bijou di Casalmaggiore ♦︎

La Persia non è solo quella delle Mille e una notte. E non è neppure solo quella che ogni tanto si legge nelle cronache di geopolitica. C’è anche una Persia che ha una cultura millenaria, che si esprime anche con la gioielleria. Chi è curioso di sapere in che cosa consiste l’arte di fabbricare gioielli in Iran, può andare a visitare una mostra allestita nel Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona, dal 25 novembre al 28 gennaio). La mostra si intitola Splendida Persia, visioni nel Gioiello, ed curata da Bianca Cappello e della designer iraniana Sogand Nobahar. La mostra propone, ovviamente, una selezione di gioielli storici, ma anche pezzi della oreficeria contemporanea.

Tra i gioielli antichi si trovano pezzi che hanno origine nell’antica Mesopotamia, mentre tra i gioielli contemporanei ci sono quelli di grandi designer iraniani, che reinterpretano idee e simboli della tradizione persiana e islamica. Accanto a loro, con un parallelo ardito, si trova selezione di gioielli made in Italy dagli anni Sessanta agli anni Duemila, anche questi ispirati all’iconografia, ai colori e alla poesia persiana. Sorprendente sapere che esistono. Infine, con un mix ancora più sorprendente, sono esposti i gioielli concettuali di un gruppo di giovani studenti del corso di Design del Gioiello dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Infine, a contorno della mostra, sono esposti gli scatti inediti in Iran del fotografo Federico Wilhelm. Lavinia Andorno

Splendida Persia, visioni nel Gioiello
Museo del Bijoux di Casalmaggiore
Via Porzio 9, Casalmaggiore (Cremona)
Orario: da martedì a sabato: 10.00-12.00 / 15.00 – 18.00
Domenica e festivi: 15.00- 19.00.
Chiuso Natale e Capodanno.
Ingresso: intero 3 euro; ridotto 2,50 euro
Informazioni e prenotazioni: 0375 284424




 Ailin Abrishami
Pendente di Ailin Abrishami
Diadema di Bozart, anni Ottanta
Diadema di Bozart, anni Ottanta
Diadema di Bozart, anni Ottanta
Collana di Carlo Zini, inizio anni Duemila
Collane in corniola incisa, Bactriana III-X secolo d.C.
Collane in corniola incisa, Bactriana III-X secolo d.C.
Collane in faiance, Persia, epoca sasanide VII secolo
Collane in faiance, Persia, epoca sasanide VII secolo
Fateme Safar Talab, collane serie Lady Pomegranate
Fateme Safar Talab, collane serie Lady Pomegranate
Parure di Gianni De Liguoro
Parure di Gianni De Liguoro

Collana in giaietto e argento, secondo XII e XX
Collana in giaietto e argento, secondo XII e XX





Mahnaz Seyedekthiary
Mahnaz Seyedekthiary

Maryam Azadegan, collana e bracciale in ricamo balouch
Maryam Azadegan, collana e bracciale in ricamo balouch
Spilla di Mostafa Daneshi
Spilla di Mostafa Daneshi
Collana di Nahar Najafi
Collana di Nahar Najafi
Nogol Zahabi, collare Dark Blue in ricamo Termeh
Nogol Zahabi, collare Dark Blue in ricamo Termeh
Collana di Ornella Bijoux
Collana di Ornella Bijoux
Ottavio Re, anni Settanta
Ottavio Re, anni Settanta
Sanaz Armaghan. Photo: Mohammad Razaee
Sanaz Armaghan. Photo: Mohammad Razaee
Bracciali di Sharra Pagano
Bracciali di Sharra Pagano
Anello di Shiva Ghorbani
Anello di Shiva Ghorbani

Sogand Nobahar, anello e bracciali serie MyCity, Teheran
Sogand Nobahar, anello e bracciali serie MyCity, Teheran







Torna la collana di Guerre Stellari



Il viaggio nel tempo della collana della Principessa Leia in Guerre Stellari: compie 40 e torna di moda ♦︎

Guerre Stellari nel 2017 ha compiuto 40 anni. Ma non li dimostra: la saga continua (il nuovo episodio si intitola Gli ultimi Jedi). Forse anche per celebrare il primo film della serie ideata da George Lucas, è tornata di attualità la collana della principessa Leia. Per chi vuole è ancora in vendita, è in argento e costa 2255 euro. Si possono acquistare anche gli orecchini e il bracciale indossati da Carrie Fisher, scomparsa nel dicembre 2016.

I gioielli della principessa di Guerre Stellari hanno una lunga storia. Sono stati commissionati a Björn Weckström, designer e scultore finlandese, che ha fondato Lapponia Jewelry. La collana, che si chiama Planetoid Valleys e il braccialetto Darina sono diventati i pezzi di gioielleria più rinomati del marchio.

Tutti ha avuto inizio con una telefonata, nel 1976, a Weckström. Un collaboratore di George Lucas ha chiesto al designer i gioielli entro sei settimane. La scelta non è stata casuale: Björn Weckström aveva già realizzato pezzi sul tema dello spazio e della fantascienza. Il tempo concesso è stato poi accorciato a una settimana e, quindi, è stata utilizzato un gioiello di Lapponia Jewelry già realizzato. Dato che le scene del film sono state girate negli studi vicino a Londra, i gioielli spaziali sono stati acquistati molto semplicemente in Bond Street.

La collana Planetoid Valley e il bracciale di Darina sono stati indossati da Carrie Fisher, nel ruolo di Principessa Leia, mentre assegna le medaglie a Luke Skywalker (Mark Hamill) e Han Solo (Harrison Ford). Da quel momento la collezione Space Silver, progettata nel 1969, è diventata un oggetto di culto. Cosimo Muzzano





Carrie Fisher con la collana Planetoid Valley
Carrie Fisher con la collana Planetoid Valley

La collana Planetoid Valley, in argento. Prezzo: 2255 euro
La collana Planetoid Valley, in argento. Prezzo: 2255 euro
La principessa Leia con la collana di Lapponia Jewelry
La principessa Leia con la collana di Lapponia Jewelry
Anello in argento di Lapponia Jewelry
Anello in argento di Lapponia Jewelry
Bracciale in oro bianco. Prezzo: 6145 euro
Bracciale in oro bianco. Prezzo: 6145 euro
Collana Loce in oro. Prezzo: 15.650 euro
Collana Love in oro. Prezzo: 15.650 euro
Collana Love in oro giallo e bianco. Prezzo: 6150 euro
Collana Love in oro giallo e bianco. Prezzo: 6150 euro
Bracciale Darina in argento. Prezzo: 625 euro
Bracciale Darina in argento. Prezzo: 625 euro

Orecchini in argento di Lapponia Jewelry. Prezzo: 225 euro
Orecchini in argento di Lapponia Jewelry. Prezzo: 225 euro







I volumi del gioiello a Venezia

A Venezia arte e gioielli in mostra. Obiettivo: esplorare il tema del volume

Arte e gioielli: un matrimonio destinato a durare. Anzi, una unione che si rinnova periodicamente con eventi, mostre, esibizioni. Anche sulla lunghezza d’onda dell’avanguardia, come dimostra About Volumes, dedicata al gioiello contemporaneo e curata da A/dornment – Curating Contemporary Art Jewelry, in partnership con Valorizzazioni Culturali. Arte e gioielli, insomma, in una città che è lei stessa un’opera straordinaria: Venezia, in vista di una più ampia riqualificazione di uno spazio ai piedi del Ponte di Rialto. Lo spazio della mostra è in quella che è storicamente considerata l’area dedicata alla gioielleria e oreficeria a Venezia, il Sottoportico degli Oresi.

L’antica oreficeria, in questo caso, incontra il design, dopo il primo evento organizzato a Milano in occasione della Design Week (Leggi anche: Design Week con gioielli). Oggetto della mostra a Venezia il tema del volume del gioiello, tra materie e creatività. In mostra ci sono le opere di diversi designer che si sono cimentati con il tema: Fabrizio Bonvicini, Martacarmela Sotelo, Anne –Sophie Vallée, Wing-Han Wong, Rie Makino, Ria Lins, María Eugenia Muñoz Curbelo, Zeta Tsermou, Iro Kaskani, Letizia Maggio, Myriam Bottazzi.

About Volumes
Contemporary Art Jewelry Exhibition
Venezia, Sottoportico degli Oresi – San Polo 71 A
29 giugno – 27 agosto 2017

Anello, Fabrizio Bonvicini
Anello, Fabrizio Bonvicini
Iro Kaskani, Undisclosed desires
Iro Kaskani, Undisclosed desires
Letizia Maggio, In a colourful world. Photo: Alice Brazzit
Letizia Maggio, In a colourful world. Photo: Alice Brazzit
Martacarmela Sotelo, PI&O ncecklace
Martacarmela Sotelo, PI&O ncecklace
Myriam Bottazzi, collana tralcio fiorito
Myriam Bottazzi, collana tralcio fiorito


L’ora del polipo

Un orologio-gioiello a forma di polipo firmato Zannetti, che si aggiunge ai gioielli della Maison italiana.

Ci sono orologi che non sono orologi: utilizzarli per controllare che ore sono è quasi un delitto. Alcuni degli orologi realizzati a mano dalla Zannetti fanno parte di questa categoria. Anche se tutta la produzione della marca italiana fondata nel 1982 da Riccardo Zannetti è composta da piccole opere d’arte. Segnatempo raffinati, vere opere di ingegneria applicata all’arte orafa. Ma alcuni, appunto, sono meno orologi e più dei gioielli con un cinturino e, en passant, un quadrante con lancette. Come nel caso dell’orologio Ovum Octopus, un pezzo unico. La lunetta esterna è realizzata con madreperla nera di Tahiti e con 32 diamanti e rubini, il set interno è in oro bianco 18 carati, e poi c’è il polipo con pavé di zaffiri blu e diamanti, il quadrante con agata blu. Tra parentesi, il movimento dell’orologio, automatico, è svizzero. L’abilità nel costruire orologi-gioielli, inoltre, ha spinto la Maison a realizzare gioielli che hanno come soggetti rane e farfalle. Non segnano il tempo, ma probabilmente non importa a nessuno. Federico Graglia

Ciondolo in argento, tsavoriti, diamanti, rubini sugli occhi
Ciondolo in argento, tsavoriti, diamanti, rubini sugli occhi
Anello con diamati a forma di rana
Anello con diamati a forma di rana
Orecchini a forma di rana con diamanti
Orecchini a forma di rana con diamanti
Orecchini a forma di farfalle in oro bianco, argento brunito, zaffiri, peridoti
Orecchini a forma di farfalle in oro bianco, argento brunito, zaffiri, peridoti
Orologio polipo, con madreperla, diamanti, zaffiri
Orologio polipo, con madreperla, diamanti, zaffiri
Anello in oro bianco, diamanti, rubini
Anello in oro bianco, diamanti, rubini
Anello con rana in oro giallo, smalto verde e rubini
Anello con rana in oro giallo, smalto verde e rubini