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Che cosa regalare a una donna? Lo rivela un sondaggio

Che cosa regalare a una donna? Un sondaggio mondiale rivela che il regalo preferito dalle donne è…♦︎

Qual è il regalo che le donne apprezzano di più? Dato che state leggendo una pagina di gioiellis.com avete già indovinato la risposta. Ma qualcuno poteva avere qualche dubbio in proposito. A diradare ogni possibile interrogativo è stato un sondaggio condotto tempo fa su scala mondiale da JewelStreet, una community di designer indipendenti. Ok, la fonte è interessata a quello che è stato il risultato del sondaggio, ma i numeri sembrano chiari. E, tra l’altro, il sondaggio non si è limitato a indicare genericamente qual è il regalo preferito dalle donne, ma si è spinto anche a specificare il tipo.

Gli orecchini sono il regalo più apprezzato
Gli orecchini sono il regalo più apprezzato

La piattaforma, quindi, ha promosso un sondaggio per scoprire quali sono i regali più apprezzati dal pubblico femminile. Risultato: lo studio ha rivelato che un gioiello è il regalo più gradito dal 58% delle donne. Seguono nella classifica i biglietti per uno spettacolo (30%), profumo (23%) e una cena al ristorante (15%).

Il sondaggio ha anche focalizzato quale tipo di gioiello è più apprezzato: il 57% delle intervistate spera di ricevere orecchini in regalo. I gioielli per le orecchie, quindi, sono il tipo più apprezzato. Seguono collane (42%), bracciali (30%) e anelli (26%).

Una collana in regalo piace al 42% delle donne
Una collana come regalo piace al 42% delle donne

A proposito, il sondaggio ha anche individuato quello che le donne, perlomeno quelle intervistate, non vuole ricevere. Al primo posto c’è (sorpresa) il cioccolato (il 31% delle donne non apprezza un regalo di questo tipo). Anche i fiori non sono così richiesti (non li vuole il 17% delle donne), così come la biancheria intima (17%). Per non parlare di elettrodomestici o attrezzi per la casa come aspirapolvere e accessori per la cucina. Quindi, se avete dubbi su che cosa regalare a una donna ora avete la risposta.

Bracciali, orecchino in oro e anello con acquamarina indossati
Bracciali, orecchino in oro e anello con acquamarina by Marco Bicego

Quali gioielli indossare a Natale?

Quali gioielli indossare il giorno di Natale oppure la sera della vigilia? Ecco 5 cose da sapere. La prima è…

Gioielli per Natale. Gioielli per il giorno dopo il Natale. Gioielli per il giorno prima del Natale. E poi arriva l’ultimo giorno dell’anno, da festeggiare possibilmente con gioielli nuovi. Che cosa indossare durante la raffica di giorni in cui non si contano cene, brindisi, riunioni con parenti e amici, senza contare le occasioni legate al proprio lavoro in azienda, ufficio, studio professionale?

Collana con perle by Coscia
Collana con perle by Coscia

1 I tre colori delle feste

Nessuna sorpresa: i colori delle feste invernali sono il rosso, l’oro e l’argento. L’importante è che brillino: niente argenti appannati, l’oro è meglio giallo, oppure bianco. E il rosso non è detto che debba essere un rubino o il corallo: ci sono bijoux divertenti e molto meno costosi che si adattano bene.

Nanis, collezione Dancing in the Rain
Nanis, collezione Dancing in the Rain

2 Non siete voi l’albero

Il rischio è quello di esagerare. Prese dall’euforia del periodo festivo, c’è chi esagera e si addobba come l’abete natalizio senza luci che lampeggiano. Il consiglio, in questi casi, è sempre lo stesso: meglio un solo gioiello di qualità, che risalti, che tanti, piccoli e cheap. Almeno per i giorni festivi si possono indossare quei gioielli che, magari, durante il resto dell’anno sono considerati troppo importanti.

Uno special piece di Ole Lynggaard: choker Shooting Stars in oro giallo e rosa 18 carati
Uno special piece di Ole Lynggaard: choker Shooting Stars in oro giallo e rosa 18 carati

3 Il pranzo di Natale

I gioielli non sono concepiti solo per essere indossati la sera: anche a metà giornata sono piacevoli da osservare. Ma, naturalmente, per sedersi a tavola con i propri famigliari non occorre un collier di diamanti: orecchini d’oro, oppure una collana semplice ed elegante sono sufficienti.

Roberto Coin, Rosemin Manji indossa la collezione Sauvage Privé
Roberto Coin, Rosemin Manji indossa la collezione Sauvage Privé

4 La cena della vigilia

Per la cena della vigilia si indossa spesso un abito dai colori scuri. In questo caso, oro giallo o bianco, ma anche un gioiello d’argento purché brillante e di design, sta bene. Se, al contrario, avete scelto un abito più vivace, magari sul rosso, scegliete orecchini non troppo grandi e optate per un anello dalle dimensioni generose, oppure particolarmente colorato. In particolare, se l’atmosfera è quella più simile a un party che a una cena per pochi intimi, potete optare per un anello cocktail, possibilmente con una tonalità rossa predominante.

Tamara Comolli, anello della collezione Curriculum Vitae, oro rosa 18 carati, 12 diamanti bianchi
Tamara Comolli, anello della collezione Curriculum Vitae, oro rosa 18 carati, 12 diamanti bianchi

5 I gioielli da brindisi

Durante il periodo natalizio non ci sono solo le cene in famiglia, ma anche i brindisi con gli amici o i colleghi di lavoro. In questo caso non è necessario sfoggiare i gioielli più preziosi. Anzi, è sconsigliato esagerare: potreste suscitare invidia, un sentimento negativo e pericoloso, oppure risultare stonata rispetto al resto della compagnia. Quindi, per queste occasioni i gioielli vanno ponderati attentamente: meglio la giusta via di mezzo tra bijoux e pezzi costosi.

Collezione Tiffany T
Collezione Tiffany T
Collana indossata di Evanueva
Collana indossata di Evanueva
Girocollo con smeraldi e diamanti, indossato
Girocollo con smeraldi e diamanti, indossato. Courtesy Bulgari
Collezione Venezia di Leo Pizzo, indossato
Collezione Venezia di Leo Pizzo, indossato
Gioielli per Natale Pandora
Gioielli per Natale Pandora

Il 51% delle donne acquista gioielli per sé

Oltre la metà delle donne acquista da sola i gioielli. E ama il metallo bianco ♦︎

Le donne di New York sono diverse da quelle di Boston, Londra, Parigi o Milano? Probabilmente no. È da leggere con attenzione, quindi il sondaggio condotto tempo fa da MVI Marketing sulle abitudini di acquisto di donne americane giovani e giovanissime, tra cui le cosiddette Millennials. Secondo il sondaggio, le ragazze nate a cavallo dell’anno Duemila, definite anche Generation Y, acquistano spesso gioielli per sé.

Shopping da Tiffany
Shopping da Tiffany

La società di analisi di mercato ha interrogato 1.001 donne di età compresa tra 25 e 40 anni situate negli Stati Uniti e con un reddito familiare di almeno 75.000 dollari. Risultato: il 51% delle donne giovani acquista gioielli per sé stessa, come gratificazione per qualche raguardo raggiunto o per il proprio piacere. Questo è un elemento interessante per chi produce gioielli: si tratta di potenziali clienti, infatti, per i prossimi 30 anni. E il fatto di avere un comportamento così autonomo nei confronti della gioielleria significa anche, probabilmente, un orientamento diverso rispetto ai gioielli classici, destinati a cerimonie o anniversari. Il 14% delle donne intervistati, invece, ha dichiarato di acquistare un gioiello come regalo per il proprio marito o partner, mentre il 17% di acquistare gioielli in coppia, probabilmente per occasioni speciali. Interessante anche la preferenza riguardo al metallo: il 35% ha indicato l’oro bianco, il 17% l’argento e il 15% il platino. Va di moda il bianco, insomma: solo il 13% ha indicato l’oro rosa e l’11% quello giallo.

L'interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels
L’interno della boutique di Roma di Van Cleef & Arpels

Il sondaggio ha chiesto anche quali fossero i brand preferiti e, in questo caso, bisogna ricordare che l’indagine è stata condotta negli Usa. In ogni caso, sono risultate ai primi posti Tiffany, Pandora e Swarovski, in un elenco che comprendeva anche Alex e Ani, Gucci, Cartier e Tory Burch. Ma, appunto, si tratta di un risultato che vale per gli Stati Uniti.

Infine, un altro dato interessante: MVI ha chiesto alle intervistate se avrebbero acquistato un diamante sintetico, prodotto in laboratorio. Il 43% si è detta possibilista, ma incerta, il 21% non lo ha escluso, ma chiede più informazioni, mentre e il 13% ha risposto di sì, acquisterebbe un diamante sintetico.

Sogni in Place Vendôme, Parigi
Sogni in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi
Shopping in Place Vendôme, Parigi
Vetrina di uno store Pandora, in California
Vetrina di uno store Pandora, in California

Che cosa sono i gioielli bridge?

Sapete che cosa sono i gioielli bridge? Questo nome è stato utilizzato per indicare una vasta parte di gioielleria. Se non sapete che cosa sono i gioielli bridge, dunque, ecco l’occasione per impararlo.

Bracciale fiorito Pandora Garden
Bracciale fiorito Pandora Garden

Naturalmente, come per tutte le categorie, ci sono delle sfumature. In alcuni casi ci sono gioielli che possono essere definiti in modo diverso, un po’ come avviene per il colore dei capelli: c’è chi non è bionda e neppure bruna, ma una via di mezzo. Ma questo non toglie che da tempo i gioielli siano stati divisi per categorie: alta gioielleria, gioielleria, bridge, fashion, a cui si aggiunge la bigiotteria. Come è già chiaro seguendo questa catalogazione, i gioielli definiti come bridge sono a metà tra quelli di fascia alta e quelli molto più legati alla moda.

Collana con pendente ad anelli
Collana con pendente ad anelli by Morellato

I gioielli definiti come bridge, insomma, sono una categoria che colma la distanza tra bigiotteria di fascia bassa e gioielleria di fascia alta. I gioielli bridge sono realizzati con metallo come argento, oro a 9 carati, vermeil (argento placcato oro). Possono essere arricchiti da cristalli o con le pietre semi preziose meno costose o anche con pietre sintetiche e piccole perle coltivate. In gran parte questo tipo di gioiello è molto popolare ed è rappresentato da grandi marchi, come Pandora, Thomas Sabo o Morellato, ma anche singole Maison come Monica Vinader, Giovanni Raspini o John Hardy, per fare qualche esempio. E, naturalmente, ci sono anche piccoli artigiani che propongono gioielli bridge.

Cara Delevigne con bracciale di Monica Vinader
Cara Delevigne con bracciale di Monica Vinader

Secondo un sondaggio condotto pochi anni fa su circa 120 gioiellieri negli Stati Uniti, la percentuale dei gioielli bridge sulle vendite complessive è rimasta invariata o è aumentata nel tempo. Quasi la metà (48%) dei gioiellieri ha affermato che le vendite di gioielli per ponti sono rimaste pressoché invariate rispetto alla percentuale delle vendite complessive negli ultimi anni, mentre un altro 43% ha affermato che sono aumentate.

Bracciale in argento con acquamarina e cianite, catena soft flex
John Hardy, bracciale in argento con acquamarina e cianite, catena soft flex

Perché hanno avuto successo i gioielli di tipo bridge? I fattori che hanno convinto le acquirenti sono due: il prezzo molto contenuto, anche perché non particolarmente sensibile alle oscillazioni delle quotazioni dell’oro, e un design che in molti casi non ha nulla da invidiare a quello di gioielli più costosi. Anche tra i gioielli bridge, in ogni caso, ci sono differenze notevoli.

Orecchini piccoli della collezione Nautilus
Orecchini piccoli della collezione Nautilus by Giovanni Raspini

I gioielli di Alina Abegg

I gioielli di Alina Abegg: anelli dell’altro mondo ♦︎

La Nasa ha smentito solo a metà, eppure è incontrovertibile: gli alieni sono tra noi. Anzi, sono sul nostro corpo e ce li abbiamo messi noi stessi. Solo che sono gioielli, quelli di Alina Abegg. La designer, nata da madre tedesca e padre svizzero-canadese è cresciuta tra Italia, Inghilterra, Svizzera e Germania. Forse questo continuo cambiamento di abitudini e culture l’ha spinta a guardare al di fuori dei confini. Anzi, dell’intero pianeta. I suoi gioielli, infatti, hanno come soggetti alieni e dischi volanti nello stile più classico. Ma non solo. Accanto ad anelli e orecchini che ricordano gli alieni, la designer propone anche gioielli più comuni ai terrestri, in oro e pietre semi preziose.

Anello in oro 14 carati con giada lavanda e tormalina rosa
Anello in oro 14 carati con giada lavanda e tormalina rosa

La provenienza sociale (la famiglia di Alina si occupa della lavorazione della seta per il mercato del lusso in Europa), ha probabilmente influenzato lo stile lusso-chic delle sue collezioni, tra gemme preziose e stravaganza. Di sicuro ha imparato bene il suo lavoro con un studi all’Istituto Marangoni di Londra, la laurea in gemmologia al Gia di New York. Ha lanciato il suo marchio di alta gioielleria Alina Abegg a Londra, nel 2016. Razzi, Ufo e pianeti sono piaciuti subito: forme geometriche, oro e gemme multicolori servono a comporre gioielli divertenti e raffinati. Chissà che cosa ne pensano gli alieni.

Collana Candy Girl
Collana Candy Girl

Ma non solo: l’ultima idea è una collana con nostalgia della fanciullezza: il girocollo Candy Girl si ispira alle collane di caramelle colorate. Con, in più, uno ciondolo Pfefferminz realizzato in cristallo di rocca al centro di un assortimento fruttato di perline di caramelle appositamente selezionate su un girocollo in filo d’oro riciclato 14 carati, che può essere indossato anche da solo. Le caramelle sono, in realtà, di calcedonio, crisoprasio, pietra di luna, opale, cristallo di rocca e agata bianca.

Anello in oro 14 carati con perla South Sea e tormaline
Anello in oro 14 carati con perla South Sea e tormaline
Anello in oro rosa e pavé con mix di diamanti
Anello in oro rosa e pavé con mix di diamanti
Alina Albegg
Alina Albegg
Anello disco volante in oro bianco e tormaline rosa e verdi
Anello disco volante in oro bianco e tormaline rosa e verdi
Anello in oro giallo 18 carati con giada e spinelli neri
Anello in oro giallo 18 carati con giada e spinelli neri
Pendente Saturn in oro e zaffiri rosa
Pendente Saturn in oro e zaffiri rosa
Orecchini pendenti Saturn, in oro giallo e perle di Thaiti
Orecchini pendenti Saturn, in oro giallo e perle di Thaiti

Terza collezione di gioielli Desigual

Terza collezione di gioielli per Desigual. Si tratta di una serie di pezzi placcati in oro a 18 carati o in argento sterling, disegnati da Gala Meyer, fondatrice del brand Zalio e figlia del fondatore del brand catalano, Thomas Meyer. Il design non convenzionale è una delle caratteristiche dei gioielli, venduta sul sito online del marchio di moda e in otto punti vendita: nei flagship store Desigual a Madrid (Preciados, 25) e a Barcellona (Plaça de Catalunya, 9), nonché, sempre a Barcellona, nei negozi di Carrer de l’Argenteria, del Passeig del Mare Nostrum e del T1 dell’Aeroporto, così come a Ibiza. La collezione sarà disponibile anche presso alcuni negozi al di fuori della Spagna: a Parigi in rue des Rosiers (Le Marais) e in rue Bonaparte (Rive Gauche).

Collane in argento
Collane in argento

La collezione è composta da anelli, orecchini, ciondoli, choker e braccialetti. Con due motivi predominanti: cuori e fiori, ma reinterpretati. Come nella precedente collezione, alcuni ciondoli sono appesi a nastri d’organza, neri in questa serie. Altri invece, in questa occasione, pendono da lunghi cordini, anch’essi neri. Non solo. I gioielli sono pensati per un utilizzo non sempre convenzionale. Per esempio, sono indossati anche come fossero una cintura.
Maxi orecchino indossato
Maxi orecchino indossato

È stato Thomas Meyer a incentivare il talento della figlia come designer di gioielli e ad incoraggiarla a sviluppare una prima collezione completa per il marchio. In questa terza collezione compaiono anche elementi molto classici della gioielleria, come le maglie che compongono una catena. Gala Meyer è laureata in Arti Visive al Bennington College del Vermont (Usa) e ha iniziato a sperimentare con i gioielli durante la maternità e ha creato un proprio marchio, Zalio. Per la produzione dei pezzi e delle immagini della terza collezione di gioielli, la designer ha lavorato nuovamente a stretto contatto con gli specialisti di prodotto e con il team di marketing di Desigual.

Anelli Desigual
Anelli Desigual
Anelli a forma di fiore
Anelli a forma di fiore

Fraleoni, ritorno al futuro

Fraleoni, gioielli che arrivano dal passato per andare al futuro ♦︎

Dice il proverbio: da cosa nasce cosa. Il vecchio adagio popolare è valido anche per la gioielleria, in particolare per un’azienda che coniuga vecchio e nuovo, anche se non necessariamente con il riutilizzo del materiale. Per esempio, Fraleoni, marchio romano di gioielleria. È stata fondato da Attilio Fraleoni, dopo 50 anni di expertise nel settore Che cosa c’entra il proverbio? È presto detto: la piccola Maison di gioielleria è figlia di un’altra attività, acquisto e vendita di oro e gioielli gestita da Valentina Fraleoni che si chiama Vecchi Gioielli, «si dedica con esperienza e professionalità all’attività di compra-vendita di oro» e pietre preziose. Gioielli vintage, insomma, in linea con l’equilibrio circolare, di uso e riuso, la frontiera per il futuro.

Spilla a forma di farfalla com zaffiri rosa e blu. Le pietre sono tagliate allo stesso modo da entrambi lati. Copyright: gioiellis.com
Spilla a forma di farfalla com zaffiri rosa e blu. Le pietre sono tagliate allo stesso modo da entrambi lati. Copyright: gioiellis.com

I gioielli di Fraleoni si dividono, però, in due categorie ben distinte. La prima è quella dei gioielli tradizionali. La seconda linea, invece, è un’idea di Sara Fraleoni, seconda generazione della famiglia. Fraleoni Rainbow, è molto moderna, veloce, dal disegno semplice, che punta sulla forma di maxi catene colorate. È dedicata, insomma, all’uso quotidiano anche senza dimenticare la cura per la realizzazione e una propria originalità. I gioielli di Fraleoni Rainbow, inoltre, possono essere personalizzati con diverse combinazioni di colori al momento dell’acquisto sul sito web.

Gioielli a forma di catena della linea Fraleoni Rainbow
Gioielli a forma di catena della linea Fraleoni Rainbow

Orecchini con zaffiri, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con zaffiri, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Anello con tanzanite di oltre 58 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com Copyright: gioiellis.com
Anello con tanzanite di oltre 58 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com Copyright: gioiellis.com

Anello con smerlado di 23,96 carati e diamanti bianchi e neri taglio rosa Copyright: gioiellis.com
Anello con smeraldo di 23,96 carati e diamanti bianchi e neri taglio rosa. Copyright: gioiellis.com

Anello con pietra luna di 133,88 carati, zaffiri blu e smeraldi. Copyright: gioiellis.com
Anello con pietra luna di 133,88 carati, zaffiri blu e smeraldi. Copyright: gioiellis.com

Anello con tanzanite di 35,54 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con tanzanite di 35,54 carati, smeraldi e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Paul Morelli, gioielli di successo

Quando un gioielliere ha successo, lo ha per davvero. Tempo fa, Paul Morelli ha acquistato una villa sul lungomare di North Bay Road, a Miami Beach, giusto un mese dopo aver acquistato una casa a Hibiscus Island, nel mare della Florida per 11,5 milioni di dollari. Anche il secondo acquisto è stato di un certo impegno, visto che ha versato 17,5 milioni di dollari per 11 camere da letto, 12 bagni completi, tre bagni di servizio, piscina, darsena con ascensore per barche, una foresteria, tre garage, una palestra e un balcone. Morelli è il proprietario di The House of Paul Morelli, che ha uno studio a Philadelphia e una boutique a New York City, ma i suoi gioielli sono venduti anche presso altri rivenditori, tra cui Neiman Marcus.

Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti

Quali gioielli possono aver reso Paul Morelli così ottimista? Bisogna aggiungere, però, che il successo è frutto di una carriera di quasi 40 anni. Morelli ha sviluppato un interesse per il mondo del design da giovanissimo. La sua famiglia era nel settore abbigliamento, ma lui ha studiato giornalismo al college e dopo la laurea ha iniziato ad aiutare un amico a realizzare gioielli. Iniziando così una luminosa carriera. Il primo grande acquirente è stato Bergdorf Goodman. Lavora esclusivamente in oro 18 carati e occasionalmente platino. Ama gli accostamenti inconsueti e il piacere di stupire, forme leggere ed elaborate, accanto a bracciali a polsino colorati, fiori e geometrie.

Campanella in oro giallo e zaffiri rosa
Campanella in oro giallo e zaffiri rosa
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro, turchese, rubini
Orecchini in oro, turchese, rubini
Bracciale in oro 18 carati con diamanti, zaffiri gialli e viola, acquamarina
Bracciale in oro 18 carati con diamanti, zaffiri gialli e viola, acquamarina
Orecchini in oro 18 carati con diamanti, zaffiri gialli e rosa
Orecchini in oro 18 carati con diamanti, zaffiri gialli e rosa
Orecchini in oro 18 carati con diamanti su conchiglia rosa intagliata
Orecchini in oro 18 carati con diamanti su conchiglia rosa intagliata
Orecchini in oro con diamanti taglio rosa
Orecchini in oro con diamanti taglio rosa

I gioielli a basso prezzo sono pericolosi?

I gioielli comprati sulle bancarelle o ai mercatini sono pericolosi? Provocano allergie? Hanno scoperto che… ♦︎

L’allarme è arrivato tempo fa da Londra. Ma può tranquillamente essere esteso all’intera Europa e, forse, agli Stati Uniti, Australia, eccetera. Il problema riguarda i bijoux a basso costo che sono venduti sulle bancarelle, ai mercatini, nei negozi cheap. Questi gioielli, che nella quasi totalità dei casi sono fabbricati nei Paesi dell’estremo Oriente, come la Cina, contengono spesso sostanze tossiche. Insomma, costano poco, ma i soldi che si risparmiano saranno poi spesi in medicine.

Bijoux in vendita
Bijoux in vendita

I risultati dell’indagine

Secondo un’indagine condotta dalla London Trading Standards e resa nota tempo fa da Professional Jeweller, oltre la metà dei componenti delle collane a basso costo hanno livelli eccessivi di materiali tossici. Per accertarlo sono state acquistate 30 collane in metallo da bancarelle e negozi a Londra. I bijoux sono stati analizzati per individuare i componenti, in particolare i livelli piombo, cadmio e il rilascio di nichel, misurati secondo i parametri europei (il regolamento Reach). Piombo e cadmio, infatti, sono metalli tossici e sono consentiti solo livelli molto bassi in gioielleria (0,05% e 0,01% del peso complessivo). Risultato: delle 30 collane testate, 19 non sono risultate conformi alle regole (63,3%), solo 11 varianti (36,7%) avevano livelli accettabili di piombo, cadmio e nichel, mentre il 50% aveva un eccesso di piombo, in un caso addirittura l’82,4%.

Come evitare le allergie da nichel 

Bigiotteria in vendita
Bigiotteria in vendita

Allergia al nichel

Il nichel, in particolare, è noto per creare una reazione sensibilità ed è la causa più comune di allergia da contatto in Europa. E una delle collane testate aveva un tasso di nichel molto alto, oltre il 60% del massimo consentito.

Bracciali indiani
Bracciali indiani

Forse non sapete che molti metalli con i quali capita di venire in contatto sono tossici. Ecco i 35 più pericolosi: antimonio, arsenico, bismuto, cadmio, cerio, cromo, cobalto, rame, gallio, oro, ferro, piombo, manganese, mercurio, nichel, platino, argento, tellurio, tallio, stagno, uranio, vanadio e zinco.

Quando avviene un’eccessiva esposizione a questi metalli si possono avvertire astenia e stanchezza, fino a danni cerebrali, ai polmoni, ai reni, al fegato, fino ad anomale variazioni della composizione del sangue.

Certo è molto difficile che a causare questi sintomi sia un gioiello. Ma bisogna sapere che un prolungato contatto con questi metalli può tradursi in una progressiva degenerazione muscolare e neurologica, con sintomi tipici di gravi malattie degenerative come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e la distrofia muscolare, oltre ai tumori.

Da notare che nell’elenco compaiono anche metalli come l’oro e l’argento, che non sono ritenuti dannosi. Questo è senza dubbio verto per quanto riguarda i gioielli. Eppure anche l’oro se inalato (per esempio quando è in polvere) oppure ingerito può essere nocivo. Inoltre, esiste un piccolo gruppo di persone che è allergica anche all’oro.

 

Bancarella di bijoux
Bancarella di bijoux
Mercatino di Portobello, Londra
Mercatino di Portobello, Londra

So-Le Studio scalda l’inverno con fermagli e spille

So-Le Studio, brand di gioielli che sposa il concetto di economia circolare con la creatività, ideato da Maria Sole Ferragamo, propone nuove idee di pezzi unici realizzati con scampoli di pelle. La capsule collection arrivata giusto in tempo per Natale è realizzata a partire da un dialogo estetico sui toni del marrone e bronzo, che allargano il campo delle creazioni della designer. La capsule, inoltre, introduce per la prima volta due nuove categorie di prodotti: una spilla e un fermaglio per capelli, oltre a un nuovo design di anelli.

Orecchini So-Le Studio
Orecchini So-Le Studio

La spilla Beetle è la prima creata da Maria Sole. Si ispira all’iconico motivo dei sandali intrecciati della Maison Salvatore Ferragamo. Beetle utilizza lo stesso motivo della scarpa del nonno di Maria Sole, giustapponendo texture e colori contrastanti delle strisce di pelle per creare un motivo vivace. Le strisce di pelle tese su una voluminosa forma 3D diventano una pietra, ma extra leggera, rispettando il principio di leggerezza e comodità di So-Le Studio.

Orecchini in pelle, bronzo, cristalli
Orecchini in pelle, bronzo, cristalli
Fermaglio in pelle, bronzo, cristalli
Fermaglio in pelle, bronzo, cristalli
Choker in pelle, bronzo, cristalli
Choker in pelle, bronzo, cristalli
Anelli So-Le Studio
Anelli So-Le Studio

I preziosi sogni di Morphée

Le raffinate collezioni di Morphée Joaillerie. 
Morfeo è un mito che si associa al sonno, alla pace, alla tranquillità. Ma nella gioielleria evoca una Maison parigina («a pochi passi dalla famosa Place Vendôme») che vuole «cristallizzare i sogni del genere umano attraverso l’uso di oro e pietre preziose». Morphée Joaillerie, d’altra parte, è scaturito dai sogni della designer belga Pamela Hastry. I suoi gioielli sono in edizione limitata, proprio come i desideri che si possono realizzare, ma con la possibilità di produrne anche su misura. Pamela ha imparato il mestiere a Londra, lo ha affinato a Roma, lo vende a Parigi. Ah, Pamela Hastry è anche una gemmologa. Insomma, un viaggio in prima classe.

Orecchini della collezione Florealis in oro, diamanti, tormalina rosa. Copyright: gioiellis.com
Orecchini della collezione Florealis in oro, diamanti, tormalina rosa. Copyright: gioiellis.com

Gli abili artigiani francesi trasformano le sue idee in collezioni a base di fiori di ciliegio, farfalle, ranuncoli, non-ti-scordar-di-me. Ma anche Esprimi un desiderio o Millésime. Se gli ingredienti del menu di Morphée non sorprendono (oro, pietre preziose), la leggerezza e la composizione dei singoli pezzi sono del tutto originali. Una collezione simbolo, nella linea di alta gioielleria, è Florealis, che utilizza diamanti e rubellite per gioielli ispirati ai delicati e complicati pattern dei fiori. Di recente la Maison ha anche rinnovato il suo sito web. 

Morphee Joaillerie bracciale a fascia diamanti bianchi e fancy gialli copyright gioiellis
Morphée Joaillerie, bracciale a fascia con diamanti bianchi e gialli. Copyright: gioiellis.com
Bracciale a fascia con diamanti bianchi. Copyright: gioiellis.com
Bracciale a fascia con diamanti bianchi. Copyright: gioiellis.com
Anello della collezione Florealis con diamanti e rubellite. Copyright: gioiellis.com
Anello della collezione Florealis con diamanti e rubellite. Copyright: gioiellis.com
Collana della collezione Florealis. Copyright: gioiellis.com
Collana della collezione Florealis. Copyright: gioiellis.com
Orecchini doppi con diamanti e tormaline rosa. Copyright: gioiellis.com
Orecchini doppi con diamanti e tormaline rosa. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con diamanti fancy gialli. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con diamanti fancy gialli. Copyright: gioiellis.com

Cristiana Perali, lo spirito di Roma

Una piccola bottega orafa incastonata nella Roma Vecchia, tra un’ansa del Tevere e Campo dei Fiori, tra il Vaticano e Piazza Navona: i gioielli di Cristiana Perali sono l’eredità di un secolo passato a lavorare metallo e pietre. Quella di Cristiana Perali, infatti, è una piccola azienda orafa con una grande tradizione: risale al 1907 quando Carlo, il nonno dell’attuale proprietaria, ha iniziato l’attività aprendo una gioielleria con annessi laboratorio d’orologeria di precisione e laboratorio orafo.

Anello Ciottoli della collezione Roma in oro giallo, diamanti brown
Anello Ciottoli della collezione Roma in oro giallo, diamanti brown

Nel 1945 Carlo Perali è stato affiancato dal figlio Paolo, che ha a sua volta trasmesso la sua passione per i gioielli alla figlia Cristiana, designer e stilista di gioielli di terza generazione. Inevitabile che lo spirito della Città Eterna faccia parte dell’ispirazione della produzione orafa della bottega, ma senza che si manifesti in gioielli che possano essere associati a un appeal turistico. La città di Cristiana Perali è semplicemente introiettata, come nella collezione Roma, che riprende il design delle antiche pavimentazioni stradali in pietra. Anche per questo i suoi gioielli sono stati esposti nei musei e nelle mostre di alta gioielleria e hanno sfilato nelle passerelle di alta moda a Roma , Pechino, Shanghai, Chicago, New York, San Pietroburgo e Città del Messico.

Anello in oro rosa com diamanti di taglio e colori differenti
Anello in oro rosa com diamanti di taglio e colori differenti
Anelli in oro bianco e giallo
Anelli in oro bianco e giallo
Anello Dea Roma in bronzo
Anello Dea Roma in bronzo
Bracciale Lastricato Romano in bronzo
Bracciale Lastricato Romano in bronzo
Anello Ciottoli in argento e oro
Anello Ciottoli in argento e oro
Orecchini Ghiacci in argento rodiato nero, zaffiri bianchi e diamanti milky
Orecchini Ghiacci in argento rodiato nero, zaffiri bianchi e diamanti milky
Orecchini con zaffiri rossi, diamanti, tsavoriti e argento rodiato nero
Orecchini con zaffiri rossi, diamanti, tsavoriti e argento rodiato nero

Perle e design di Alessandra Donà

È rimasta fuori dai radar dei media, eppure Alessandra Donà ha conquistato un posto non secondario sul mercato dei gioielli, specialmente quello che punta sull’export. Il marchio, infatti, partecipa regolarmente a fiere di settore come quella di Singapore o il Jck a Las Vegas. Segno che i gioielli del brand di Vicenza incontrano il gusto di un pubblico variegato e che ama le linee moderne ed essenziali che caratterizzano collezioni come Friday Night o Timeless, composte da orecchini, collane o anelli in oro con perle e pavé di pietre preziose o semi preziose.

Anello in oro con perla e zaffiri rosa
Anello in oro con perla e zaffiri rosa

Nonostante sia evidentemente ben inserita sul mercato della gioielleria, di Alessandra Donà non si sa molto. Nelle brevi note autobiografiche è indicato che ha mosso i primi passi nel mondo delle perle durante la sua collaborazione con alcune delle più importanti maison internazionali. Ha anche viaggiato per molti anni in Europa e in Oriente, perfezionando la sua esperienza e conoscenza del mercato e delle più importanti regioni di coltivazione delle perle del mondo. Dopo aver prodotto per conto terzi, dal 2009 ha lanciato il marchio con il proprio nome. Tra l’altro, il marchio è stato fondato in un edificio italiano di epoca Rinascimentale, Palazzo Capra Querini, a Vicenza. Alessandra Donà spiega il suo stile con l’intenzione di proporre gioielli «che non si abbandonano alla tentazione di futili tendenze, ma che tracciano il futuro nell’asse immaginario che unisce armoniosamente la grandezza del passato alle espressioni dell’avvenire».

Mono orecchini con perla nera South Sea e labradorite
Mono orecchini con perla nera South Sea e labradorite
Anello in oro con perla
Anello in oro con perla
Anello in oro con perla e tsavoriti
Anello in oro con perla e tsavoriti
Bracciale in oro e tsavoriti
Bracciale in oro e tsavoriti
Collana in oro e pavé di zaffiri rosa
Collana in oro e pavé di zaffiri rosa
Mono orecchino ion oro con perla
Mono orecchino ion oro con perla
Orecchini in oro, perle, zaffiri rosa
Orecchini in oro, perle, zaffiri rosa

Un palco all’opera con Schreiber

Milano capitale del design. Ma anche delle gioiellerie: ce ne sono alcune, come Schreiber, con una lunga e piacevole tradizione, che continua a rinnovarsi ♦

La semplicità è l’anticamera dell’eleganza e la stanza attigua al buon gusto. Schreiber, gioielliere milanese di lungo corso (alla terza generazione, Federico e il nipote Giacomo che seguono le orme del fondatore Franco Schreiber) non disdegna di affiancare argento e smalto alle classiche collezioni in oro e pietre preziose. Anche i gioielli realizzati con il meno costoso argento, però, non dimenticano la margherita che è il simbolo della gioielleria fondata nel 1948  e che ora opera sempre in pieno centro città, in via Borgospesso.

La margherita simbolo della maison. Oro giallo e smalto bianco
La margherita simbolo della maison. Oro giallo e smalto bianco

In perfetto stile milanese, la gioielleria propone un lusso non urlato, seppure senza lesinare in elementi di valore, come le gemme selezionate dal nipote del fondatore, Giacomo, che dopo il diploma al Gia sceglie personalmente le pietre da utilizzare per le collezioni. Lo stile è quello che coniuga modernità con classica dedizione al lusso. Insomma, gioielli che sono perfetti per una prima al Teatro alla Scala. Più milanese di così…

Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo, tanzanite e diamanti
Anello in oro giallo, tanzanite e diamanti
Bracciale in oro giallo e smalto
Bracciale in oro giallo e smalto
Collana in oro bianco, diamanti, zaffiri
Collana in oro bianco, diamanti, zaffiri
Orecchini in oro bianco
Orecchini in oro bianco
Anello chevalier in oro bianco
Anello chevalier in oro bianco

Pulire i gioielli con la salsa di pomodoro

Salsa di pomodoro, vodka o birra per pulire i vostri gioielli. Si può. Se non avete sottomano niente di meglio… ♦

A tavola con i gioielli. Per pulirli. Secondo alcuni, ci sono tanti modi per rendere collane, anelli e orecchini più brillanti: basta utilizzare alcuni prodotti che di solito sono impiegati in cucina. Per esempio, ketchup, birra e vodka. Attenzione: non stiamo consigliando di seguire queste indicazioni, soprattutto per i vostri gioielli più preziosi. Ma, chissà, forse funzionano…

Per esempio, una ciotola di ketchup può ripulire un anello immerso nella salsa rossa dopo 5 o 10 minuti. Lasciare troppo a lungo il gioiello a contatto con la salsa, però, potrebbe causare danni. Pulire il tutto con uno spazzolino da denti e risciacquare. Un altro alimento utile è la birra: basta versarne un po su un panno pulito e strofinare delicatamente per far rivivere l’oro. Meglio non provarci, però, sulle placcature leggere, e non usare birra scura.

Tomatensauce
Salsa di pomodoro

L’alcol piace anche ai diamanti: un bicchierino di vodka può restituire luminosità alle pietre, ma anche a strass e cristallo. Basta versare la vodka su un panno morbido e pulire accuratamente i gioielli, oppure immergere il gioiello in un bicchiere colmo del liquore russo per eccellenza. Chi è astemio si consoli: l’acqua frizzante è ottima per resuscitare lo splendore delle gemme. Immergete un gioiello con incastonate delle pietre in un bicchiere con acqua minerale gasata. Lasciate riposare tutta la notte: al mattino sarà tutto più luccicante.

 

Pulire i gioielli con l'acqua minerale
Pulire i gioielli con l’acqua minerale

E dopo pranzo? Lavarsi i denti è una buona norma igienica. Già che ci siete, però, potete usare spazzolino e dentifricio sui gioielli in metallo o pietre come diamanti o rubini. Poi, risciacquate (prima di rimettervi a tavola).

Spazzolino e dentifricio sono utili anche per pulire i gioielli
Spazzolino e dentifricio sono utili anche per pulire i gioielli

La naturale asimmetria di Brusi

I gioielli della piccola Maison milanese Brusi, fondata nel 1930
Brusi fa parte delle tante storie della gioielleria italiana. Un racconto che è cominciato a Milano nel 1920, quando Pietro Codari, un giovane orefice, ha iniziato la sua attività e ha aperto un laboratorio. La storia è continuata: nel 1970 il figlio Paolo ha ereditato laboratorio e professione. L’azienda con il tempo si è ingrandita e ha affinato la propria vocazione. Oggi Paola, Andrea e Simone, i tre figli di Paolo Codari, lavorano nell’azienda di famiglia e sono responsabili della gestione creativa, finanziaria e commerciale di Brusi.

Anello in oro con tanzanite e corona di diamanti
Anello in oro con tanzanite e corona di diamanti

L’azienda, situata in una zona storica della città, tra il Cimitero Monumentale di Milano e il quartiere cinese, propone pezzi di buona qualità, a base di oro, diamanti e pietre preziose. Anelli con pavé di diamanti champagne e pietre preziose come la tanzanite sono i cavalli di battaglia. Sempre con lo stile della «quasi simmetria». Cioè quella differenza dalla perfetta specularità geometrica che si trova spesso in natura. L’obiettivo è presentare gioielli in sintonia con la natura, proprio grazie a questa naturale asimmetria. Concetto sottile, ma interessante.

Anelli con smeraldi e zaffiri
Anelli con smeraldi e zaffiri blu
Anelli con diamanti champagne
Anelli con diamanti champagne
Orecchini in oro, apatite, madreperla, diamanti brown
Orecchini in oro, apatite, madreperla, diamanti brown
Orecchini in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini in oro e zaffiri blu
Orecchini in oro e zaffiri blu
Orecchini in oro e rubini
Orecchini in oro e rubini
Anello in oro bianco e tanzanite
Anello in oro bianco e tanzanite

I gioielli di Carlo e Kiki con A & Furst

Gioielli piacevoli e classici quelli della coppia Carlo Antonini e Kiki Furst, che in California hanno creato A & Furst ♦︎

A Milano il nome Antonini è associato alla storia della gioielleria. Ma anche in California. Carlo Antonini, infatti, dopo gli studi nella città lombarda si è trasferito a St. Helena, cittadina a poca distanza da San Francisco. Qui, assieme alla moglie, Kiki Furst, ha continuato la tradizione di famiglia, giunta alla terza generazione: il nonno di Carlo aprì la sua azienda di pietre preziose a Milano nel 1919. Ma anche Kiki Furst ha alle spalle una storia nel mondo dei preziosi: la famiglia di Kiki iniziò a creare gioielli nel 1850.

Bracciale in oro rosa 18 carati con prasiolite e tsavorite
Bracciale in oro rosa 18 carati con prasiolite e tsavorite

Insomma, lasciate alle spalle le tradizioni di famiglia, la coppia ha iniziato una nuova vita nella Napa Valley, famosa per la produzione di vino. È un piccolo paradiso dove continuare a lavorare e a creare gioielli. È nata così A & Furst, brand di gioielleria che ha trovato il proprio spazio sul mercato americano. Le diverse storie di Carlo Antonini e Kiki Furst si sono unite in una sintesi: gioielli piacevoli, facilmente indossabili, senza eccentricità, ma con un solido aspetto di colore e benessere.

Anello cocktail in oro con ametista e tanzanite
Anello cocktail in oro con ametista e tanzanite
Orecchini in oro e topazio Blue London
Orecchini in oro e topazio Blue London
Orecchini con tormalina rosa e opale rosa su oro giallo
Orecchini con tormalina rosa e opale rosa su oro giallo
Orecchini Bonbon con peridoto e agata bianca su oro giallo
Orecchini Bonbon con peridoto e agata bianca su oro giallo
Anello Bonbon con acquamarina milky e topazio blu su oro bianco
Anello Bonbon con acquamarina milky e topazio blu su oro bianco
Orecchini con topazio blu e zaffiri blu
Orecchini con topazio blu e zaffiri blu
Collana Lilies con topazio blu e diamanti su oro bianco
Collana Lilies con topazio blu e diamanti su oro bianco

Tutto sul topazio

Tutto sul topazio, una delle pietre più misteriose e amate. È anche la pietra del mese di novembre ♦

È la pietra del mese di novembre (assieme al citrino), ma il topazio è anche una delle gemme ambite fin dall’antichità. Ha, però, un punto a suo sfavore: se è di tonalità blu è spesso confusa con altre meno pregiate, come acquamarina e apatite. Altre volte, invece, il topazio è scambiato per quarzo fumé o citrino. Bisogna fare attenzione, quindi, perché spesso un semplice quarzo è spacciato come topazio. E dire che il topazio può essere altrettanto pregiato di pietre come i diamanti colorati o gli zaffiri.

Bracciale con diamanti, topazio, acquamarina, della collezione Hortus Deliciarum
Bracciale con diamanti, topazio, acquamarina, della collezione Hortus Deliciarum

Il nome. Si chiama topazio da secoli. Ma da che cosa deriva il nome? Secondo alcuni,  il termine risale a una piccola isola nel mare rosso, Topazos. Qui gli antichi romani, secondo questa versione, estraevano le pietre chiamate, appunto, Topazos. Peccato che sull’isola non si trovino topazi, ma quello che è ora classificato come peridoto. Tanto che l’isola al giorno d’oggi ha cambiato nome: si chiama Zabargad, che in arabo significa proprio peridoto. L’equivoco, però, non è risolto. E allora? Un’altra versione fa risalire il nome topazio al sanscrito, la lingua colta dell’India antica. In sanscrito, la parola topas significa fuoco. Il mistero continua.

Anello con un topazio da 30,96 carati e diamanti su oro rosa 18 carati
Anello con un topazio da 30,96 carati e diamanti su oro rosa 18 carati

Composizione. Il topazio è da un punto di vista geologico un minerale silicato di alluminio e fluoro. Si trova cristallizzato in prisma, che terminano con facce piramidali. Chimicamente, il silicato di alluminio è molto simile per struttura allo zircone. In teoria, il topazio è un minerale allocromatico, cioè puro è incolore. In realtà, si trova spesso con tracce di cromo, manganese o ferro. Questi elementi sono quelli che colorano il topazio, che diventa rosso, rosa, blu-verde, azzurro (naturale), rosa-arancio, giallo-bruno, giallo-arancio (cherry), giallo, incolore.

Orecchini con topazi rosa e diamanti
Orecchini con topazi rosa e diamanti

Dove si trova. I topazi marroni, gialli, arancio, ciliegia, rossi e rosa, si trovano in Brasile e nello Sri Lanka. I topazi rosa si trovano in Pakistan e Russia. È un minerale abbastanza abbondante (ne esiste anche uno che pesa 300 chilogrammi), un aspetto che permette di mantenere un prezzo relativamente basso.

Anello in oro rosa con topazi giallo e marrone, onice
Anello in oro rosa con topazi giallo e marrone, onice

Caratteristiche. Qualche volta il topazio presenta inclusioni liquide: secondo gli esperti, in qualche topazio azzurro si può avere addirittura l’impressione di una sorta di galleggiamento. Attenzione: il colore della pietra naturale tende a sbiadire alla luce del sole. Per questo quasi sempre i topazi vengono trattati: in alcuni casi sono riscaldati fino a circa 450 gradi celsius. In questo caso i topazi bruno-arancio diventano rosa. Oppure diventano incolori. Altro sistema è l’irraggiamento. Esposti alle radiazioni emesse da cobalto 60, i topazi che sono incolori o di colore pallido, acquistano una tonalità più profonda. Gli esperti assicurano che questo trattamento con le radiazioni non è pericoloso.

Anello con topazio giallo, onice e diamanti
Anello con topazio giallo, onice e diamanti

Come si pulisce il topazio. Il topazio è classificato all’ottavo posto nella scala di Mohs, che misura la durezza delle pietre (al primo posto c’è il diamante classificato 10). IL topazio, quindi, è una pietra abbastanza dura e resistente. Il pericolo maggiore è che si scheggi urtando contro un materiale più duro, oppure che si graffi. Ma, per quanto riguarda la pulizia, non ha necessità di una cura particolare. Basterà immergere il gioiello per una decina di minuti in un contenitore con acqua tiepida e un paio di gocce di sapone liquido. Poi, si strofina delicatamente con uno spazzolino da denti con le setole morbide. Infine, si asciuga con un panno.

Orecchini di topazio intagliato e diamanti
Mazza, orecchini di topazio intagliato e diamanti
Pendente con topazio rosa, diamanti, smalto, oro bianco
Ingo Henn, pendente con topazio rosa, diamanti, smalto, oro bianco
Anello in oro 18 carati, con topazio e pavé di diamanti
Kara Ross, anello in oro 18 carati, con topazio blu e pavé di diamanti
anello in argento ossidato con topazio blu e zaffiri arcobaleno
Anello in argento ossidato con topazio blu e zaffiri arcobaleno

I gioielli atomici di Settantanove Studio

Chi legge questo articolo indossa, oppure ha nel cassetto, almeno un gioiello d’oro. Ma, probabilmente, non lo conosce fino in fondo. Non sa, per esempio, che gli atomi che compongono l’oro del suo gioiello sono composti da 79 elettroni. Sembra un particolare superfluo, ma non lo è: l’oro è oro proprio perché ha quel determinato numero di particelle elementari. Ed è anche il motivo che ha indotto Gioia Lelli, designer di Forlì, ha chiamare Settantanove Studio il suo brand di gioielleria. La parola Studio, invece, indica la ricerca di un design essenziale e contemporaneo. La scelta della designer, però, non deriva da un background scientifico: prima di dedicarsi ai gioielli Gioia si è laureata in pedagogia e ha lavorato nel settore scolastico.

Anello cuore in oro 18 carati
Anello cuore in oro 18 carati

I gioielli di Settantanove Studio, quindi, non possono essere che in oro 18 carati, con un design che è definito come composto da linee semplici ed essenziali. I gioielli sono concepiti da Gioia e sono curati nei minimi particolari, dalla fase di progettazione alla loro realizzazione, con una lavorazione interamente a mano e cura minuziosa del dettaglio. È riservata attenzione anche alla scelta dei materiali: Settantanove Studio predilige l’utilizzo di oro etico derivante da miniere che rispettano specifici standard ambientali e sociali. Le pietre preziose e semi preziose vengono fornite da aziende certificate. Infine, il brand utilizza un packaging realizzato con materiali riciclabili.

Collana Luna
Collana Luna
Orecchino in oro con acquamarina
Orecchino in oro con acquamarina
Orecchini Bold in oro
Orecchini Bold in oro
Collana Puro Amore con acquamarina
Collana Puro Amore con acquamarina

Elena Braccini, gioielli e così sia

Devozione religiosa, tradizione, un pizzico di Medioevo: sono gli elementi dei gioielli di Elena Braccini ♦︎

Dall’architettura al gioiello: sembra che questa sia una delle strade più frequentate dalle designer. E un nesso c’è: l’architettura si occupa di volumi e di forme, comunica un’estetica, ama anche la funzionalità. Tutti elementi che si ritrovano nelle proposte di Elena Braccini, fiorentina specializzata in Interior Design e con un master in oreficeria alla Sacred Art School di Firenze, oltre a essere stata la ex di un calciatore esuberante come l’argentino Osvaldo. Prendete nota: il corso di studi è un indizio di quello che è il mondo creativo di Elena Braccini.

Come testimoniano le collezioni The Real Madonnas e Deep Soul.

Anello basculante con immagine della Madonna
Anello basculante con immagine della Madonna

Il nome anglofono delle collezioni cela, in realtà, la passione italianissima di gioielli legati alla tradizione, anche quella religiosa che ha le radici nelle arti medioevali. Arte sacra e interpretazioni zoomorfe, simboli: sono questi gli ambiti che frequenta la gioielleria della designer. I gioielli sono realizzati interamente a mano da artigiani fiorentini nelle storiche botteghe di Ponte Vecchio (il ponte che attraversa il fiume Arno). Oro e argento sono caratterizzati da microincisioni, con pietre che diventano micro architetture. Inoltre, le medagliette utilizzate per orecchini, anelli e collane provengono in parte da diversi santuari e chiese. Oltre alle citate collezioni The Real Madonnas e Deep Soul Elena Braccini propone anche fedi e gioielli realizzati su richiesta e personalizzabili.

Collana con pietre colorate e croce
Collana con pietre colorate e croce
Orecchini con Madonnine e croci
Orecchini con Madonnine e croci
Escapulario, collana scapolare della Vergine del Carmine
Escapulario, collana scapolare della Vergine del Carmine
Collana con la Madonna miracolosa di Rue du Bac
Collana con la Madonna miracolosa di Rue du Bac
Bracciale con cinque Madonnine i
Bracciale con cinque Madonnine
Anello in oro rosa
Anello in argento placcato oro rosa
Anelli in argento con immagine della Madonna
Anelli in argento con immagine della Madonna
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