Chi legge questo articolo indossa, oppure ha nel cassetto, almeno un gioiello d’oro. Ma, probabilmente, non lo conosce fino in fondo. Non sa, per esempio, che gli atomi che compongono l’oro del suo gioiello sono composti da 79 elettroni. Sembra un particolare superfluo, ma non lo è: l’oro è oro proprio perché ha quel determinato numero di particelle elementari. Ed è anche il motivo che ha indotto Gioia Lelli, designer di Forlì, ha chiamare Settantanove Studio il suo brand di gioielleria. La parola Studio, invece, indica la ricerca di un design essenziale e contemporaneo. La scelta della designer, però, non deriva da un background scientifico: prima di dedicarsi ai gioielli Gioia si è laureata in pedagogia e ha lavorato nel settore scolastico.
I gioielli di Settantanove Studio, quindi, non possono essere che in oro 18 carati, con un design che è definito come composto da linee semplici ed essenziali. I gioielli sono concepiti da Gioia e sono curati nei minimi particolari, dalla fase di progettazione alla loro realizzazione, con una lavorazione interamente a mano e cura minuziosa del dettaglio. È riservata attenzione anche alla scelta dei materiali: Settantanove Studio predilige l’utilizzo di oro etico derivante da miniere che rispettano specifici standard ambientali e sociali. Le pietre preziose e semi preziose vengono fornite da aziende certificate. Infine, il brand utilizza un packaging realizzato con materiali riciclabili.
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