Radà, brand romagnolo che ama bijoux con lunghe file di strass, perle e perline, cascate monocolore, catene: di sicuro non passano inosservate. La mente creativa di Radà, marchio di Forlì che sta per compiere 40 anni, è Daniela Ravaioli, assieme alla designer e stilista Muriel Grateau. È anche grazie a lei che Radà ha scelto di valorizzare l’uso delle perle anche in modo inusuale, assieme a grandi catene in ottone dorato e alle frange.
L’idea di bijoux creativi, grandi e con molta personalità si è rivelata un successo e il marchio è ormai noto in tutto il mondo: i gioielli di Radà si trovano dal Giappone alla Francia, fino agli Usa. Merito anche delle ricamatrici-assemblatrici dei bijoux, che traducono in collane o grandi orecchini le idee di Daniela Ravaioli, che ha imparato a realizzare le sue creazioni con un lungo apprendistato a Firenze. Prima di fondare il suo brand, però, la designer ha fatto esperienza creando bijoux per le sfilate di marchi di moda, come Complice, Genny, Lacroix. Poi, negli anni Ottanta, la sintesi tra moda punk e le classiche perle, in un connubio inconsueto e di successo. Infine, la passione per il gioiello cucito, che si è stratificata assieme alle altre tecniche, che hanno determinato la originalità creativa di Radà.