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Elena Barolo per Alessia Costa

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Alessia Costa Gioielli affida una capsule collection alla firma di Elena Barolo ♦︎

Alessia Costa è una designer con alle spalle una famiglia orafa a Valenza. Inoltre, è laureata in Ingegneria delle telecomunicazioni. Forse questa formazione accademica collegata al mondo della comunicazione l’ha indotta a coinvolgere sulla propria strada Elena Barolo, ex velina televisiva che si è trasformata in influencer, cioè a persona capace di influenzare con le sue scelte quelle di chi la segue sui social. Ovviamente previo accordo commerciale con le aziende.

Alessia Costa Gioielli, quindi, ha affidato la firma di una sua capsule collection a Elena Barolo.

Anelli della linea Flashback
Anelli della linea Flashback

I gioielli firmati dalla ex velina per Alessia Costa Gioielli sono disponibili sul sito di shopping online della designer piemontese. La collezione comprende tre diverse linee: il fulmine, la spilla da balia e il cerchio (Flashback Collection, Love Collection e Link Collection), nelle diverse versioni di anello, bracciale, orecchini e collana. Sono realizzati in oro rosa o bianco 18 carati con diamanti bianchi. Qualche esempio di prezzi: orecchino sinistro in oro bianco e diamanti 420 euro, bracciale in oro rosa 250 euro, collana con diamanti 690 euro, solo oro rosa 290 euro.





Orecchini Love di Alessia Costa
Orecchini Love di Alessia Costa

Collana in oro bianco e diamanti della collezione Love
Collana in oro bianco e diamanti della collezione Love
Bracciale della collezione Love
Bracciale della collezione Love
Orecchino della linea Link in oro e diamanti
Orecchino della linea Link in oro e diamanti
Mono orecchino in oro bianco e diamanti
Mono orecchino in oro bianco e diamanti
Collana in oro e diamanti della linea Flashback
Collana in oro e diamanti della linea Flashback

Bracciali della linea Flashback
Bracciali della linea Flashback







Alberto Bossi, giochi senza frontiere

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Le geometrie tra Italia e America di Alberto Bossi, designer per caso ♦︎

Dalle dolci colline che circondano Varese, Nord Italia, ai mercati di tutto il mondo. I gioielli di Alberto Bossi si trovano online, ma anche nei negozi di Stati Uniti e Asia grazie alla originale concezione con cui sono realizzati. Linee sottili curve, forme geometriche sorprendenti, pietre ben visibili. E anche una irrituale valorizzazione dell’argento, utilizzato a volte in alternativa all’oro. E dire che il lavoro di designer di gioielli lo ha iniziato per caso, a 16 anni, durante un part time estivo.

Anello con zaffiro naturale blu cabochon
Anello con zaffiro naturale blu cabochon

Da apprendista ci ha preso gusto. E ha pensato con il tempo di aggiungere del suo, prima con lo studio e poi con gioielli tutti suoi. Ha lavorato per importanti produttori di gioielli in Italia e New York. E l’America è diventata la sua seconda patria: i suoi pezzi originali si possono trovare online, ma anche in selezionate boutique di New York, Chicago, oltre che in Europa. Il suo marchio, che è il suo nome, è così diventato conosciuto per l’originalità della sua proposta, assolutamente moderna nello stile, assolutamente tradizionale nella lavorazione. Margherita Donato





Bracciale in argento e perle South Sea
Bracciale in argento e perle South Sea

Bracciale in argento e perle South Sea
Bracciale in argento e perle South Sea
Anello della collzionte Tratti, oro rosa e diamanti
Anello della collzionte Tratti, oro rosa e diamanti
Pendente Tratti Amaranto, con granati e argento rodiato
Pendente Tratti Amaranto, con granati e argento rodiato
Bracciale Tratti, argento e topazio blu. Prezzo: 1295 dollari
Bracciale Tratti, argento e topazio blu. Prezzo: 1295 dollari
Orecchini Tratti, argento e topazio blu. Prezzo: 2525 dollari
Orecchini Tratti, argento e topazio blu. Prezzo: 2525 dollari
Anello Tratti, argento e topazio blu
Anello Tratti, argento e topazio blu. Prezzo: 950 dollari
Anello della collezione Tratti, argento e cristallo di rocca
Anello della collezione Tratti, argento e cristallo di rocca. Prezzo: 1195 dollari

Orecchini in argento, diamanti e perle South Sea
Orecchini in argento, diamanti e perle South Sea. Prezzo: 1495 dollari







Al Met di New York la storia dei gioielli





Una mostra al Met di New York racconta la storia e l’arte della gioielleria ♦︎

Avete in programma un viaggio a New York o, fortunati voi, abitate nella città più famosa d’America? Amate i gioielli? Allora segnate sulla vostra agenda questa data: 12 novembre 2018. È il giorno in cui si inaugura una grande mostra sulla gioielleria. La storia, il significato, gli stili: la mostra, intitolata Jewelry: The Body Transformed, è organizzata al Met e riunisce circa 230 oggetti di tutti i tipi. Etnici, di moda, di lusso creati tra il 2600 avanti Cristo e oggi: orecchine, spille, cinture, collane, anelli, ma anche sculture, dipinti, stampe e fotografie. La mostra è in programma fino al 12 novembre 2019. Il gioiello, infatti, sembra essere il denominatore comune di tutte le culture e di qualsiasi popolo. Da quelli che nell’antico Egitto servivano ad accompagnare un uomo potente nell’aldilà, a quelli che sono diventati status symbol, fino ai gioielli che sono abbinati a un significato spirituale. Per chi ama conoscere meglio ciò che indossa, la mostra è un’occasione interessante.

Fibbia in oro e pietre preziose
Fibbia in oro e pietre preziose

Dal paio di sandali in foglia d’oro provenienti dalla tomba delle tre mogli (straniere) del faraone Tutmosi III a Tebe, si prosegue fino al design moderno di Elsa Schiapparelli, passando alla per la Corona delle Ande, in oro e 443 smeraldi prodotta in Colombia durante il dominio coloniale della Spagna: non è solo una mostra sui gioielli, ma anche una riflessione per comprendere perché i gioielli accompagnano la storia dell’umanità. Margherita Donato

Jewelry: The Body Transformed
12 novembre 2018 – 24 febbraio 2019
The Met Fifth Avenue
1000 Fifth Avenue
New York, NY 10028
Telefono: 212-535-7710

https://www.metmuseum.org/




Ciondolo (Marangga), XIX-inizi-XX-secolo. Indonesia, Sumba Island.Oro. Metropolitan-Museum of Art, New York. In memoria di Kathleen H. Newton e Rogers Fund, 1988
Ciondolo (Marangga), XIX-inizi-XX-secolo. Indonesia, Sumba Island.Oro. Metropolitan-Museum of Art, New York. In memoria di Kathleen H. Newton e Rogers Fund, 1988
Collana di matrimonio (Thali ), fine del XIX secolo. India (Tamil Nadu). Oro incordato su filo nero. Metropolitan Museum of Art, New York. Dono di Cynthia Hazen Polsky, 1991
Collana di matrimonio (Thali ), fine del XIX secolo. India (Tamil Nadu). Oro incordato su filo nero. Metropolitan Museum of Art, New York. Dono di Cynthia Hazen Polsky, 1991
René-Jules Lalique (1860-1945). Collana , ca. 1897-1899. Oro, smalto, opali, ametiste, diam. 9 1/2 poll. (24,1 cm). Metropolitan Museum of Art, New York, dono di Lillian Nassau, 1985
René-Jules Lalique (1860-1945). Collana , ca. 1897-1899. Oro, smalto, opali, ametiste, diam. 9 1/2 poll. (24,1 cm). Metropolitan Museum of Art, New York, dono di Lillian Nassau, 1985
Elsa Peretti. Collana- cintura , 1973. Argento sterling, smalto. Metropolitan Museum of Art, New York, Acquisto, Irene Lewisohn Bequest, 2004
Elsa Peretti. Collana- cintura , 1973. Argento sterling, smalto. Metropolitan Museum of Art, New York, Acquisto, Irene Lewisohn Bequest, 2004
Braccialetti, circa 500-700. Bisanzio. oro, argento, perle, ametista, zaffiro, vetro, quarzo. Metropolitan Museum of Art, New York, Dono di John Pierpont Morgan, 1917
Braccialetti, circa 500-700. Bisanzio. oro, argento, perle, ametista, zaffiro, vetro, quarzo. Metropolitan Museum of Art, New York, Dono di John Pierpont Morgan, 1917







Leoni sotto il segno di Chanel

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Una nuova collezione di gioielli ruggisce con Chanel: Sous le Signe du Lion ♦︎

Il leone ruggisce per la terza volta. E il maestoso suono del re della foresta si propaga da Venezia a Parigi. Il felino più ammirato di sempre era l’animale preferito di Coco Chanel, che non a caso adorava la città lagunare, che ha come simbolo proprio il leone. Inoltre, la fondatrice della Maison di moda era proprio del segno zodiacale del leone.

Chanel ha quindi deciso di proporre una nuova collezione dedicata all’animale dalla fulva criniera. 

Anello in oro con diamanti e lapislazzuli
Anello in oro con diamanti e lapislazzuli

La nuova collezione si chiama Sous le Signe du Lion e segue quella presentata lo scorso inverno, che si chiamava invece L’’Esprit du Lion. Negli anni i leoni di Chanel sono apparsi su fibbie, vestiti e gioielli, in ottone, oro o marmo. In questo caso la collezione utilizza oro giallo o bianco a 18 carati, diamanti, perle, cristallo di rocca, onice, lapislazzuli e quarzo rutilato. I leoni sono scolpiti in posa fiera, come fossero guardiani di chi indossa il gioiello. I prezzi: da 7700 euro per l’anello in oro bianco, diamanti e quarzo, ai 126.000 euro l’anello con un leone appoggiato su una stella e un grande diamante centrale.





Anello in oro giallo 18 carati con diamanti e quarzo
Anello in oro giallo 18 carati con diamanti e quarzo

Chanel, collana della collezione Sous le Signe du Lion
Chanel, collana della collezione Sous le Signe du Lion
Anello con leone scolpito in cristallo di rocca, oro bianco e diamante
Anello con leone scolpito in cristallo di rocca, oro bianco e diamante
Bracciale con leone in oro bianco, diamanti e perle coltivate
Bracciale con leone in oro bianco, diamanti e perle coltivate
Orecchini in oro e lapislazzuli
Orecchini in oro e lapislazzuli
Collana medaglia in oro bianco, diamanti e quarzo
Collana medaglia in oro bianco, diamanti e quarzo

Collana medaglia in oro giallo, diamanti e lapislazzuli
Collana medaglia in oro giallo, diamanti e lapislazzuli







Lusso da sceicchi

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I gioielli degli sceicchi disegnati e realizzati da Ahmad Kurdi, a Dubai.

Chi non conosce la favola della Lampada di Aladino? E chi non ha mai fantasticato sui gioielli degli sceicchi? Eccoli qui: sono quelli del più classico dei designer che lavorano per i ricchi del Golfo Arabo: Ahmad Kurdi ha fondato la Maison che porta il suo nome e lavora nel centro di Dubai. Il suo obiettivo è confezionare gioielli quanto più lussuosi possibile, con i quali accontentare le mogli degli sceicchi che abitano negli Emirati. Da 20 anni, quindi, si ingegna nel comporre con grosse pietre preziose e diamanti a profusione anelli, collane, orecchini e bracciali dal sapore del lusso.

Pendente in oro rosa, con diamanti e rubini
Pendente in oro rosa, con diamanti e rubini

Ma per creare gioielli così complessi è necessaria anche una grande perizia artigianale.

In ogni caso, non c’è nessuna concessione al risparmio: i collier hanno centinaia di pietre, i bracciali si possono vedere anche da un chilometro di distanza, gli orecchini brillano come semafori nella notte. Ma non si tratta di un eccesso di ostentazione. Va tutto riportato al contesto in cui questi gioielli sono indossati ed esibiti. E non è detto che la ricchezza di pietre e oro non possa essere apprezzata anche dalle donne occidentali. Rudy Serra





Anello in oro bianco con grande smeraldo
Anello in oro bianco con grande smeraldo

Bracciale con ametiste, diamanti, acquamarine
Bracciale con ametiste, diamanti, acquamarine
Bracciale in oro giallo e zaffiri
Bracciale in oro giallo e zaffiri
Collier in oro bianco, perle e diamanti
Collier in oro bianco, perle e diamanti
Corona in oro bianco e diamanti
Corona in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Diadema in oro giallo e diamanti
Diadema in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo, perle e diamanti
Orecchini in oro giallo, perle e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro rosa, diamanti e zaffiri
Orecchini in oro rosa, diamanti e zaffiri
Orecchini in oro bianco, diamanti e smeraldi
Orecchini in oro bianco, diamanti e smeraldi
Pendente in oro bianco, diamanti e smeraldi
Pendente in oro bianco, diamanti e smeraldi
Pendente in oro giallo e diamanti
Pendente in oro giallo e diamanti

Suite in oro bianco, diamanti e perle
Suite in oro bianco, diamanti e perle







Gioielli d’artista in vetro





A New York una mostra organizzata da Adornment con i gioielli in vetro creati da artisti ♦︎

Il vetro non è prezioso, a meno che non diventi un gioiello. Lo testimonia Adornment, società che cura progetti dedicati ai gioielli d’arte contemporanea, che dal 12 al 17 novembre ha organizzato in occasione della New York City Jewelry Week, un’edizione speciale di Cutting Edge. Si tratta di una mostra di design e ricerca di gioielli in vetro, che si tiene negli spazi di R & Company (64 White Street). La mostra si intitola Cutting Edge – Contemporary Glass Jewelry ed è dedicata alle creazioni di artisti e designer che usano il vetro come veicolo di espressione.

Anelli e collane di vetro creativo sono visti con gli occhi di Paolo Marcolongo, Biba Schutz e Agustina Ros, oltre a pezzi realizzati dall’ospite speciale e ambasciatore nel campo della gioielleria in vetro Linda MacNeil.

Augustina Ros, anelli, Gold reflection
Augustina Ros, anelli, Gold reflection

La selezione mira a fornire una prospettiva insolita e d’avanguardia sui gioielli in vetro, un’affermazione dell’identità di una ricerca oggi sempre più indipendente, anche se ancora connessa, alla tradizione. Sono utilizzati vari processi e tecniche, poi personalizzati da ciascuno dei creatori attraverso tecniche sperimentali: dalla lavorazione del vetro di Murano, alla lavorazione del vetro borosilicato soffiato a mano; dall’unione e miscelazione di diversi componenti chimici, alla lavorazione combinata di vetro e metalli.

Nella gioielleria di Linda MacNeil, per esempio, i metalli (sia preziosi che non preziosi) e il vetro hanno pari dignità e funzionalità.

Biba Schultz, Black Score. Poto: Ron Boszko, courtesy Sienna Patti
Biba Schultz, Black Score. Poto: Ron Boszko, courtesy Sienna Patti

Entrambi sono progettati e realizzati per comporre un’unità di forme, geometria e ritmo visivo, funzione e decorazione; entrambi trasmettono un risultato perfettamente bilanciato.





Linda MacNeil, Bouquet necklace, vetro e oro 18 carati
Linda MacNeil, Bouquet necklace, vetro e oro 18 carati

Linda MacNeil, Bouquet necklace Floral series, vetro e oro 18 carati
Linda MacNeil, Bouquet necklace Floral series, vetro e oro 18 carati
Linda MacNeil, orecchini in vetro, argento, oro placcato rodio
Linda MacNeil, orecchini in vetro, argento, oro placcato rodio
Linda MacNeil, orecchini N 18 in vetro, argento, oro placcato rodio
Linda MacNeil, orecchini N 18 in vetro, argento, oro placcato rodio
Linda MacNeil, collana N 31 in vitrolite, vetro, ottone placcato oro
Linda MacNeil, collana N 31 in vitrolite, vetro, ottone placcato oro
Paolo Marcolongo, anello Red Corridor, argento e vetro di MUrano
Paolo Marcolongo, anello Red Corridor, argento e vetro di Murano

Paolo Marcolongo, anello in bronzo e vetro di Murano
Paolo Marcolongo, anello in bronzo e vetro di Murano







Potere & Gioielli, una mostra scopre gli intrecci





I simboli del potere: tiare e corone in una mostra al Museo del Gioiello di Vicenza ♦︎

Non solo i gioielli servono a sottolineare il corpo di chi li indossa, non solo mostrano il gusto di chi li sceglie e non solo sono un indice di ricchezza. Sono anche, in alcune occasioni, simboli del potere. Come tiare e corone, medaglie e spille, anelli e diademi. A loro, ai gioielli del potere, è dedicata la nuova mostra al Museo del Gioiello di Vicenza, all’interno della Basilica Palladiana. Il museo è il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello ed è gestito da Italian Exhibition Group (società che organizza anche VicenzaOro) in partnership con il Comune di Vicenza.

Tiara della collezione Ballarino Cavour
Tiara della collezione Ballarino Cavour

La nuova mostra temporanea si intitola I Gioielli del Potere: Corone e Tiare ed è curata da Alessandra Possamai (22 settembre-17 marzo 2019).

Sotto le teche si trova un’accurata selezione di corone e tiare provenienti da tempi e contesti diversi, dall’alta gioielleria alla moda. “La mostra rappresenta un excursus tra le corone e le tiare del passato e del presente, e pone l’attenzione su quello che sono e quello che sono state. Un vero e proprio salto nel gusto e nello stile di epoche diverse attraverso opere di grandi artisti”, spiega la curatrice, Alessandra Possamai. “Un mondo, tuttavia di interesse creativo, un banco di prova per orafi e designer contemporanei. I preziosi manufatti protagonisti della mostra sono segno dell’eccellenza dell’arte orafa, caratterizzata da cura del dettaglio e qualità del lavoro, che ha reso grande il Made in Italy nel mondo”.

“Da sempre la moda assorbe e partorisce forti valori iconici e le corone sono potenti ispirazioni per il loro immediato e universale simbolismo. Siamo molto orgogliosi di questa nuova mostra temporanea: Alessandra Possamai ha saputo intrecciare tempi e contesti diversi, presentando corone e tiare dall’alta gioielleria alla moda, confermando e ampliando lo spirito pluralistico e inclusivo del Museo del Gioiello”, aggiunge Alba Cappellieri, direttore del Museo del Gioiello.




Corona, 2018, in oro, argento, diamanti taglio rosa, corallo rubrum. Collezione dell'autore Platimiro Fiorenza
Corona, 2018, in oro, argento, diamanti taglio rosa, corallo rubrum. Collezione dell’autore Platimiro Fiorenza

Corona, 1986. Realizzata per la parte di Re Oaudio in Amleto interpretato da Alain Batas, riduzione cinematografica di Franco Zeffirelli. Lastra in argento sbalzata a mano con pietre dure. Archivio Gerardo Sacco
Corona, 1986. Realizzata per la parte di Re Oaudio in Amleto interpretato da Alain Batas, riduzione cinematografica di Franco Zeffirelli. Lastra in argento sbalzata a mano con pietre dure. Archivio Gerardo Sacco







I gioielli dei Millenials





Un’indagine sui Millenials rivela i gioielli preferiti dai giovani. Il tipo più indossato è… ♦︎

Ci sono giganti della gioielleria che sono in allarme: i Millenials, la generazione nata a cavallo dell’anno Duemila, ameranno ancora i diamanti, le costose parure, le collane con pietre preziose? Alla domanda ha cercato di rispondere una ricerca internazionale, condotta dal Politecnico di Milano, dedicata proprio ai Millenials. La ricerca è stata condotta su oltre 500 giovani (351 ragazze e 170 ragazzi di 30 Paesi, per il 65% italiani). Il risultato è stato presentato a Homi, la fiera (anche) dei bijoux che si è svolta a Milano dal 14 al 17 settembre, con 650 espositori nei padiglioni dedicati al fashion jewel.

Giovane millenial con bijoux
Giovane millenial con bijoux

La conclusione dello studio dovrebbe tranquillizzare chi produce gioielli: più dei due terzi dei giovani intervistati li indossa.

Ma, attenzione: non è chiaro quale sia il valore venale attribuito. Anzi, secondo la ricerca, i giovani sono indifferenti al materiale con cui sono realizzati i gioielli: preziosi e bijoux. Il valore che i giovani cercano non è nel materiale o nella foggia, ma nel piacere che ogni accessorio evoca. Insomma, a essere più attraente è più il lato emozionale, la storia che un gioiello può raccontare.

Il 52% delle ragazze sceglie di indossare orecchini
Il 52% delle ragazze sceglie di indossare orecchini

La scelta ricade principalmente sugli orecchini (al 52% scelti per la loro praticità), seguono anelli (44%), collane (37%) e bracciali (32%).

Non sorprende, invece, che i più giovani indossino gioielli nel tempo libero, a scuola o al lavoro. A parte gli acquisti di bijoux nei mercatini (28%), probabilmente anche per i minori costi, è interessante il dato che  piacciano i gioielli di designer indipendenti (25%) che sono seguiti attraverso i profili social o il web, sono prima valutati online, ma anche in negozi specializzati. Insomma, meno bijoux di tipo industriale, e più prodotti esclusivi o con caratteristiche uniche.

Un dato meno positivo, invece, è la tendenza dei ragazzi a comprare fondamentalmente d’impulso. Insomma, con meno informazioni tendono ad acquistare la prima cosa che li emoziona. Le ragazze Millenials avranno gusti diversi ma, come le loro madri, amano ricevere gioielli in regalo (è capitato al 39% delle intervistate), anche se qualcuna (circa il 24%) sceglie di acquistarli personalmente.

Quale stile predilige un Millenials? Nessuno in particolare, anche se la scelta è principalmente su gioielli minimal o classici. Per due terzi dei ragazzi intervistati gioielli e bijoux hanno un significato particolare e rappresentano anche un ricordo, il simbolo di una relazione o di un momento speciale della loro vita. Ma questo vale anche per i loro genitori.





Giovane millenial sbarazzina
Giovane millenial sbarazzina

Collana di Elena Valenti
Collana di Elena Valenti
Bijoux di Francesca Bianchi
Bijoux di Francesca Bianchi
L'area di Gemmarium a Homi
L’area di Gemmarium a Homi
Bijoux di Guendalina Bottega Creativa
Bijoux di Guendalina Bottega Creativa

Orecchini di Le Camille
Orecchini di Le Camille







DiaColor e i colori del titanio

Una collezione in titanio con tante sfumature arriva dall’India: la propone DiaColor ♦︎

Chi pensa ancora all’India come il Paese in cui ci si sposta a dorso di elefante deve cambiare idea. L’India non solo è una potenza economica mondiale, ma sta rapidamente mutando anche la sua cultura e, quindi, i suoi canoni estetici. Lo testimonia questa collezione intitolata The Many Shades of Titanium. A proporla è una Maison di New Delhi, DiaColor.

Bracciale in titanio e diamanti
Bracciale in titanio e diamanti

A fondare DiaColor è stato un gioielliere di terza generazione, Rishabh Tongya.

Anche se la maggior parte della produzione di DiaColor è piuttosto tradizionale, con grandi motivi floreali, tanto oro finemente cesellato, e con molte pietre di colore, la collezione The Many Shades of Titanium è innovativa nel panorama della gioielleria indiana. Intanto, non utilizza come base il metallo adorato dagli indiani, l’oro. Forse anche perché la politica del governo indiano scoraggia da tempo l’importazione del metallo giallo. Ma in ogni caso utilizzare il titanio non è semplice per nessuno. E la collezione di DiaColor presenta bracciali, orecchini, anelli realizzati a mano, con molti colori (è proprio una caratteristica del titanio poter essere colorato) e con diamanti di prima scelta.

Nei toni del rosa, del blu profondo, dell’oro profondo e delle acquamarina, la collezione si distingue nel panorama della gioielleria del grande Paese asiatico, ma può essere interessante anche per il mercato occidentale. Vale la pena di dare uno sguardo. Alessia Mongrando

Anello con fiore arcobaleno con diamanti gialli e bianchi
Anello con fiore arcobaleno con diamanti gialli e bianchi
Orecchini in titanio colorato e diamanti
Orecchini in titanio colorato e diamanti
Anello Fiore in titanio colorato, occhi di gatto, diamanti gialli e bianchi
Anello Fiore in titanio colorato, occhi di gatto, diamanti gialli e bianchi
earrings carry diamonds over bronze coloured titanium
Orecchini a sfere con titanio color bronzo e diamanti
Bracciale con titanio color bronzo e diamanti
Bracciale con titanio color bronzo e diamanti
Orecchini con titanio color bronzo e diamanti
Orecchini con titanio color bronzo e diamanti

 

È boom dei gioielli per uomo





Aumenta il business dei gioielli da uomo. E molti gioiellieri non perdono l’occasione ♦︎

Ci sono uomini che non ne vogliono sentire parlare. Ci sono donne che non amano uomini che li indossano. Eppure il New York Times ha dedicato ai gioielli per uomo un lungo articolo. Che parte da un incontrovertibile dato: può piacere o no, ma le vendite globali di gioielli di lusso per uomo hanno raggiunto 5,3 miliardi nel 2017, con un aumento del 22% dai 4,3 miliardi nel 2012 (dati di Euromonitor International, una società di ricerche di mercato). Certo, spiega il giornale americano, la cifra rimane di gran lunga inferiore a quella per le donne, stimata in 31,9 miliardi di dollari nel 2017. Ma quello maschile è un trend che incide sempre più sui bilanci delle aziende del settore.

Modello con collana alla sfilata Gucci autunno-inverno 2018
Modello con collana alla sfilata Gucci autunno-inverno 2018

In primo piano, secondo gli esperti ci sono gli anelli.

Negli Usa, per esempio, gli anelli generano un terzo delle vendite di gioielli maschili e sono in forte aumento. Al secondo posto ci sono le collane, di solito catene, che generano un quarto delle vendite. Attori, rapper e sportivi di successo hanno contribuito al trend, grazie a un utilizzo intensivo di vistosi gioielli per uomo. C’è, però, un problema: gli uomini non sono (di solito) abituati a indossare bracciali, anelli e collane. Dopo qualche minuto provano fastidio. Per questo ci sono produttori che hanno iniziato a proporre gioielli comfort fit, cioè facili da indossare. Un’idea che, probabilmente, non dispiacerebbe anche a molte donne. Il trucco consiste, per esempio, nel creare anelli in cui la fascia di metallo sia arcuata, in modo che non sia del tutto in contatto con la pelle.

Il rapper Slick Rick
Il rapper Slick Rick

Molti gioiellieri quotati, come David Yurman, propongono da tempo linee di gioielli maschili.

Gli anelli di David Yurman sono realizzati anche con titanio, carbonio, diamanti neri e arrivano a quasi 8.000 dollari. E c’è chi, come l’italiano Marco Dal Maso, che è partito puntando più sulla gioielleria per uomo che per donna. Stephen Webster ha introdotto per la prima volta la sua linea uomo 20 anni fa, ed è uscito con una collezione unisex lo scorso anno. Sulle passerelle delle sfilate maschili, inoltre, grandi marchi della moda come Gucci, Dior o Chanel hanno fatto sfilare modelli con indosso vistose collane. La collezione uomo Alexander McQueen comprendeva anche collane con cristalli Swarovski neri e pendenti a medaglione.

Bracciale in oro con teschi di David Yurman
Bracciale in oro con teschi di David Yurman

Sfilate ed esperienze

Ma pare che, a parte le maggiori dimensioni, anche la filosofia che accompagna i gioielli per uomo sia differente. Per esempio, sono molti quelli che cercano gioielli che abbiano non solo una funzione decorativa, ma anche un significato. Per questo la Maison americana Dune Jewelry dieci anni fa ha introdotto una collezione di dischi trasparenti che contengono sabbia. Ma non è sabbia qualsiasi: proviene da circa 3.300 specifici posti in tutto il mondo, come lo Yankee Stadium, Dubai e spiagge delle Maldive, oppure campi da golf in Irlanda. I pezzi diventano quindi personalizzati e Dune chiama questo tipo “gioiello esperienziale”. Anche questo fa business. Cosimo Muzzano





Anello in argento inciso con lapislazzulo di Marco Dal Maso
Anello in argento inciso con lapislazzulo di Marco Dal Maso

Bracciale a catena di X Jewellery
Bracciale Spirito Libero a catena di X Jewellery
Anello Black Panther firmato Maria De Toni
Anello Black Panther firmato Maria De Toni
Catena della linea Police di Morellato
Catena della linea Police di Morellato
Catena con pendente a forma di pistola di Zancan
Catena con pendente a forma di pistola di Zancan

Bracciale in oro a forma di filo spinato di Djula Jewelry
Bracciale in oro a forma di filo spinato di Djula Jewelry







Lebole Gioielli da leggenda (giapponese)

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Una leggenda giapponese ispira la collezione Tanabata di Lebole Gioielli ♦︎

Che il Giappone sia il faro che illumina la creatività di Barbara Lebole è noto. Lo testimoniano i tessuti di kimono utilizzati per le numerose collezioni di orecchini. Ora il fascino del Sol Levante si trasforma in fiaba con la collezione Tanabata, composta da diverse coppie di orecchini, asimmetrici, formati da coppie di stelle di varie misure che si incontrano come i personaggi della leggenda giapponese. I materiali usati rimangono legati alla tradizione dell’azienda, tessuti di antichi kimono giapponesi, argento galvanizzato oro e pietre naturali abbinate ai colori dei tessuti. Prezzo: da 60 a 190 euro la collezione sete e argento. Da 190 a 250 euro la collezione Must.

Orecchini Ciuffo: tessuti di antichi kimono giapponesi, argento galvanizzato oro e pietre naturali
Orecchini Ciuffo: tessuti di antichi kimono giapponesi, argento galvanizzato oro e pietre naturali

La scritta segreta

Già, ma a che cosa si riferisce Tanabata? È il nome della settima notte del settimo mese, cioè luglio, e celebra l’incontro di due divinità, Orihime e Hikoboshi, rappresentati da Due Stelle Innamorate Vega e Altair. In fatti a ogni coppia di orecchini è attaccata una striscia di carta colorata chiamata Tanazaku, che simboleggia un filo di seta intrecciato da Orihime. Sopra la striscia verrà scritta una frase da scoprire, come usano fare i giapponesi nel giorno di Tanabata. Per festeggiare l’amore delle due stelle, infatti, appendono agli alberi di bambù dei tanazaku nei quali scrivono poesie, preghiere e desideri rivolti alle stelle.

La leggenda giapponese

Se siete curiose di conoscere la leggenda giapponese, eccola qui: anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (la Via Lattea), viveva l’ imperatore del cielo, Tentei, la cui figlia Orihime (Vega) passava le giornate a tessere. Giunta all’età adulta il padre le scelse un marito: Hikoboshi (Altair), anch’egli un gran lavoratore, la cui attività consisteva nel far pascolare buoi attraverso le sponde del Fiume Celeste. Per i due giovani fu amore a prima vista ma presi dall’amore e dalla passione, dimenticarono anche dei loro doveri. Di conseguenza, Orihime non tesseva più la sua tela, lasciando gli dei senza abiti, e i buoi di Hikoboshi vagavano senza controllo per tutto il cielo. Questo scatenò la rabbia di Tentei ed i due innamorati furono separati ai due lati del Fiume Celeste e costretti a tornare ai loro doveri. La principessa era così disperata che Tentei, commosso, consentì ai due di potersi incontrare, solamente una volta l’anno, il settimo giorno del settimo mese. Da allora, uno stormo di gazze giunge ogni anno, ed esse creano un ponte con le loro ali, cosicché Orihime possa attraversare il Fiume Celeste e riabbracciare il suo tanto amato Hikoboshi.





Orecchini Stella
Orecchini Stella

Lebole, orecchini Tana
Lebole, orecchini Tana
Orecchini Mini Tana
Orecchini Mini Tana

Orecchini Tana
Orecchini Tana







I gioielli al Festival del Cinema di Venezia




Gioielli e ingioiellate sul tappeto rosso del Festival del Cinema di Venezia. Ecco le scelte delle star ♦︎

Diciamo la verità: non tutti alla Festival del cinema di Venezia vanno per godersi un bel film. Lo spettacolo, come a Cannes e agli Oscar di Hollywood, si svolge anche fuori, su tappeti rossi e sotto i flash dei fotografi. Attrici e attori, scollature e tacchi alti, acconciature e, naturalmente, molti gioielli: sono anche loro i protagonisti di queste kermesse. Ecco quindi, al Festival numero 75, un’attrice con indubbio charme come Caterina Shulha ha abbinato all’abito gli anelli in oro bianco e diamanti della collezione Possession di Piaget.

Al Festival è stata massiccia la presenza dei gioielli di Pasquale Bruni.

Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni
Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni

Elisa Isoardi, conduttrice televisiva, ha indossato gli orecchini e l’anello Vento Flora e Zefiro, anelli e bracciale della collezione iconica Giardini Segreti  (“Una danza di foglie leggere da vivere sulla propria pelle per sentirsi un fiore nel giardino più prezioso della vita”, li descrive Eugenia Bruni, direttrice creativa della Maison di Valenza). Sempre di Pasquale Bruni gli orecchini Ghirlanda scelti da Georgina Rodriguez, con una danza di petali di diamanti “che donano bagliori sensuali e romantici”.

Violante Placido
Violante Placido

La modella Paola Turani è sfilata sul red carpet con un anello Giardini Segreti Haute Couture, con smeraldo abbracciato da foglioline di pavé di smeraldi, gli orecchini Stelle in Fiore, e anelli Giardini Segreti, nelle varianti total gold e oro rosa con pavé di diamanti. Ancora Pasquale Bruni per l’attrice italiana Ilenia Pastorelli. Per il red carpet del film The Sisters Brothers, ha indossato anelli e bracciali della linea Sensual, mentre Violante Placido ha scelto il colletto-gioiello 4° Chakra: leggeri fiori di diamanti, un cuore intessuto con fili d’oro bianco e arricchito da una goccia di smeraldo e poi la collezione Lakshmi in total gold, con foglie in oro rosa ispirate alla divinità che dona gioia e fortuna.

Georgina Rodriguez
Georgina Rodriguez

Fiammetta Cicogna, invece, ha indossato un pendente in oro giallo con diamanti e acquamarina da più di 40 carati di Tiffany e orecchini in platino e diamanti della collezione Soleste della stessa Maison. Anche Tina Kunakey, arrivata a Venezia con il neo marito Vincent Cassel, ha indossato Tiffany. In particolare, Trellis, il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.

Alla cerimonia di apertura Sveva Alviti eroina del nuovo film di Lukas con Jean Claude Vandamme, ha indossato la collana di alta gioielleria con l’orecchino Marquise Firebird di Messika. Sempre della Maison parigina regina di diamanti i gioielli dell’attrice inglese Claire Foy, nota per la sua interpretazione della Regina Elisabetta vincitrice del Golden Globe nella serie originale di Netflix, The Crown. Per lei l’anello Sirenetta su tre dita di Messika. In Messika anche Cristiana Capotondi, che ha sfilato sul tappeto rosso indossando gli orecchini Kashmir. La famosa attrice spagnola Paz Vega ha scelto l’orecchino di alta gioielleria Calypso e l’anello di North Wind, mentre Melissa Satta i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio, sempre di Messika.

Orecchini Chopard, invece, per Natalie Portman, protagonista di Vox Lux con abito Gucci. Le gemelle attrici Giorgia e Greta Berti, invece, hanno abbinato il look Manila Grace (Giorgia ha optato per un completo giacca e pantalone rosso mentre Greta ha scelto di indossare un abito a sirena nelle tonalità del blu) ai gioielli di Marco Bicego.

Natalie Portman con orecchini Chopard
Natalie Portman con orecchini Chopard




Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha 31
Caterina Shulha con bracciali Possession di Piaget
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam'Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l'anello My Twin Trio di Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio di Messika
Paz Vega con l'orecchino di gioielleria Calypso e l'anello North Wind, Messika
Paz Vega con l’orecchino di gioielleria Calypso e l’anello North Wind, Messika
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
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I gioielli diafani di Kim Poor




Kim Poor, brasiliana che lavora a Rio e Londra è un’artista che non tralascia nessun ambito, compresa la gioielleria ♦

Dal Brasile a New York via Londra e ritorno: Elizabeth Kimball de Albuquerque Poor, o più semplicemente Kim Poor, è un’artista e designer tra i più famosi tra San Paolo e Rio de Janeiro. Ha molti ottenuto riconoscimenti, e a suo tempo persino i complimenti di Salvador Dalì, che ha battezzato il suo lavoro con un termine, Diaphanism, successivamente introdotto nell’Oxford Dictionary. È un’artista che dipinge con uno stile tutto suo, spesso ispirato alla natura dell’Amazzonia. Ma Kim ha rivolto la sua attenzione anche al mondo dei gioielli.

A 12 anni aveva già partecipato a una mostra in Brasile, poi a 17 si è trasferita a New York. La scuola di design, infatti, Kim l’ha frequentata nella città americana, alla prestigiosa Parsons School of Art. Adesso lavora tra Londra e Rio. Come gioielliere Kim Poor è una perfezionista, che ha l’ambizione di realizzare opere d’arte in miniatura. I disegni sono ispirati dalla natura, dagli smeraldi che ricordano i verdi del Brasile, agli opali cangianti come le ali di una farfalla. Certo, i suoi gioielli non sembrano molto in sintonia con le sue opere pittoriche. Ma questo, se permettete, non è un male. Lavinia Andorno





Kim Poor, bracciale con acquamarina
Kim Poor, bracciale con acquamarina

Kim Poor Artist Jewellery
Kim Poor, anello con acquamarina

Cleopatra Necklace, perle e tormaline verdi
Cleopatra Necklace, perle e tormaline verdi

Collana con acquamarina circondato da quattro coccodrilli in oro 18 carati e piccole tormaline fumé infilate su acquemarine sfaccettate
Collana con acquamarina circondato da quattro coccodrilli in oro 18 carati e piccole tormaline fumé infilate su acquemarine sfaccettate. Prezzo: 8.000 sterline
Bracciale con una doppia fila di corniole con nappe - 18 ct. d'oro. Prezzo: 480 sterline
Bracciale con una doppia fila di corniole con nappe – 18 ct. d’oro. Prezzo: 480 sterline
Sewi file di acquamarina con una fibbia di 5 tormaline bicolore dal leggendario intagliatore brasiliano Haroldo Burle Marx. Prezzo: 4.700 sterline
Sewi file di acquamarina con una fibbia di 5 tormaline bicolore dal leggendario intagliatore brasiliano Haroldo Burle Marx. Prezzo: 4.700 sterline
Boccioli di rosa di corallo intagliato con piccole perle e diamanti. Prezzo: 1.600 sterline
Boccioli di rosa di corallo intagliato con piccole perle e diamanti. Prezzo: 1.600 sterline
Orecchini con tartarughe scolpite di rubino con ametiste lavanda e gocce kunzite, oro. Prezzo: 3.200 sterline
Orecchini con tartarughe scolpite di rubino con ametiste lavanda e gocce kunzite, oro. Prezzo: 3.200 sterline
Anello scarabeo con smeraldi e zaffiri in lacrime d'oro 18ct.. Prezzo: 2.880 sterline
Anello scarabeo con smeraldi e zaffiri in lacrime d’oro 18ct.. Prezzo: 2.880 sterline
Anello con pietra luna e turchesi. Prezzo: 1.800 sterline
Anello con pietra luna e turchesi. Prezzo: 1.800 sterline
Spilla a forma di ala, con diamanti e rubini. Prezzo: 2.900 sterline
Spilla a forma di ala, con diamanti e rubini. Prezzo: 2.900 sterline
Pendente ricavato da un osso. Prezzo: 120 sterline
Pendente ricavato da un osso. Prezzo: 120 sterline
Kim Poor
Kim Poor
More Fool Me, opera di Kim Poor, vetro smerigliato fuso in acciaio
More Fool Me, opera di Kim Poor, vetro smerigliato fuso in acciaio







Repossi unisex




Una collezione di base firmata Gaia Repossi e destinata sia a donne che uomini ♦︎

Unisex. E molto semplice o, meglio Staple. Si chiama così la nuova collezione di Gaia Repossi, designer minimalista della Maison che porta il suo nome (ma è stata fondata a Torino dal nonno, Costantin Repossi, nel 1920). Ora che Repossi è un marchio che gravita nella galassia del gigante Lvmh, che vanta una boutique in place Vendôme disegnata dall’archistar Rem Koolhaas, che ha aperto boutique da Dubai a Macao, il nuovo passo è la collezione Staple, proposta per donne e per uomini, perlomeno a quelli che vorrebbero indossare un orecchino in oro e diamanti. Pare che l’idea sia da attribuire anche al partner della designer, l’artista Jeremy Everett. Anche questa mini collezione è fedele allo stile essenziale che distingue Gaia Repossi.

La ricerca di linee ridotte al minimo e, allo stesso tempo nuove, non deriva dall’ispirazione di altri gioiellieri, del passato o del presente, ma da artisti e architetti come Alexander Calder, Cy Twombly, Franz West, Richard Serra e Le Corbusier, i movimenti brutalisti, minimalisti e dal Bauhaus. E lei, prima di dedicarsi alla gioielleria, ha studiato pittura all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Poi, a 19 anni, ha firmato la sua prima collezione per Repossi, una collana di diamanti da indossare su una t-shirt. E nel 2007, quando aveva 21 anni, è stata nominata direttore creativo e designer di tutte le collezioni Repossi. Non si può dire che abbia perso tempo. Lavinia Andorno





Collezione Staple, orecchino in oro annerito e diamanti
Collezione Staple, orecchino in oro annerito e diamanti

Collezione Staple, orecchino in oro rosa e diamanti
Collezione Staple, orecchino in oro rosa e diamanti
Collezione Staple, orecchino
Collezione Staple, orecchino
Anello della colezione Antifer, oro rosa e diamanti
Anello della collezione Antifer, oro rosa e diamanti
Pendente della collezione Antifer, oro rosa e diamanti
Pendente della collezione Antifer, oro rosa e diamanti
Bracciale della colezione Antifer, oro rosa e diamanti
Bracciale della collezione Antifer, oro rosa e diamanti

Orecchini della collezione Berbère in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Berbère in oro rosa e diamanti







GemGenève, ecco le date della seconda edizione




Già aperte le iscrizioni per la seconda edizione di GemGenève: si terrà dal 9 al 12 maggio 2019, già 140 iscritti ♦︎

Gli svizzeri, afferma una opinione diffusa, sono puntuali. Non è esatto: arrivano in largo anticipo, specialmente se si tratta di gioielli. Ecco, dunque, la nuova data fissata per la seconda edizione di GemGenève: 9 – 12 maggio 2019. Sempre al Palexpo di Ginevra. Dopo il successo del debutto, a fine maggio 2018, gli organizzatori hanno deciso di replicare l’esperienza, anche su sollecitazione degli espositori che hanno partecipato alla prima edizione. E, anche se le dimensioni di questa fiera della gioielleria sono poco paragonabili con quelle della vicina Basilea, GemGèneve si aggiunge di fatto alla schiera degli “scissionisti” scontenti della gestione di Baselworld. A promuovere l’evento, infatti, sono stati gioiellieri e commercianti di Ginevra, con oltre 70 anni di esperienza: Thomas Faerber, proprietario di quarta generazione della Faerber Collection, e Ronny Totah, comproprietario di Horovitz e Totah. Tutti e due ex espositori alla grande fiera di Basilea, ma insoddisfatti di costi e gestione dell’appuntamento fieristico.

GemGenève, al contrario, oltre che un prezzo più accessibile per i gioiellieri che partecipano, offre anche un’atmosfera diversa, più semplice. Il suo obiettivo è inserirsi assieme all’EPHJ (fiera dell’orologeria di alta precisione) e al SIHH (salone dell’alta orologeria), che si tengono sempre nella città svizzera. GemGèneve, invece, punta su un mix di gioielli antichi, del XX secolo e contemporanei, e di pietre preziose. Alla prima edizione hanno partecipato grandi Maison, come Gorgoglione, e piccole boutique di avanguardia, come Nadia Morghentaler o Fabio Salini, oltre a un piccolo esercito di commercianti in pietre. L’annuncio della data della seconda edizione indica che c’è già chi si è prenotato un posto tra i booth: al momento sono 140 le aziende iscritte. La seconda edizione parte con il botto.




Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève
Booth di GemGenève
Booth di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
Gioielli d'epoca
Gioielli d’epoca
Gioielli d'epoca a GemGenève
Gioielli d’epoca a GemGenève

Tormalina water mellon
Tormalina water mellon







Click: i gioielli visti da Milena Mazza





I gioielli visti da una fotografa top: Milena Mazza ♦

Non basta produrre dei gioielli, bisogna anche saperli mostrare. Diciamo la verità: il 99 per cento dei gioiellieri sceglie la via classica di mostrarli in foto su uno sfondo neutro. Di solito è una superficie bianca o nera, qualche volta grigia o di un colore indefinito. In questo modo si concentra l’attenzione sul gioiello, d’accordo, ma non si comunica l’emozione o il feeling che l’oggetto può allacciare con chi lo acquista. Insomma, è la soluzione più semplice, non sbagliata, ma neppure originale. Ci sono, però, altri modi di ritrarre i gioielli. Per esempio, quello della grande fotografa Milena Mazza, che ha scelto di abbinare ai gioielli un’immagine glam, forte, emozionale, dinamica, colorata. Milena è una dei rari professionisti che è capace di mostrare un gioiello in un contesto forte senza farlo scomparire ma, al contrario, esaltandolo. L’idea di questa serie di immagini è stata quella di uno shooting in cui anelli, bracciali e collane fossero indossati da una modella alle prese con food & drink. Il contrasto nelle immagini è forte: anelli e bracciali in oro bianco e diamanti sono indossati mentre una donna stropiccia la pasta per la pizza, con una mano affollata di anelli spreme delle fragole. Oppure anelli e bracciali con diamanti scintillano su mani che spezzano il ghiaccio con un punteruolo. L’effetto sorprendente è assicurato, ed è anche un po’ sensuale.

Gioielli Swarovski visti da Milena Mazza
Gioielli Swarovski visti da Milena Mazza

Dal movimento allo still

Milena Mazza, fotografa, è nata a Bologna, ma ha iniziato a lavorare nel cinema: «Sono stata la prima donna in Europa a fare l’assistente operatore, cioè l’assistente alla macchina da presa quando si girava in pellicola: un ruolo molto tecnico», racconta. «Per anni ho lavorato sempre, tutti i giorni, finché mi sono trovata a scattare delle fotografie a richiesta di un cliente e ho scoperto che mi piaceva molto di più». Una scelta saggia. «Ho cominciato a lavorare con le immagini perché, appena finiti gli studi, ho deciso di dedicarmi a ciò che più mi appassionava, visto che gran parte della vita si trascorre lavorando». Una professione in cui, comunque, non mancano sorprese: «Di richieste particolari ne ho avute mille, ma quella più inconsueta è stata di fotografare una modella sul water per una pubblicità», racconta.

Malena Mazza aggiunge anche un consiglio per il lettori di gioiellis.com: «Se volete provare a fotografare il vostro gioiello è meglio metterlo sotto la luce diretta del sole». I gioielli, d’altra parte, non sono solo un lavoro: «Quello che indosso più volentieri sono i miei orecchini di smeraldo e brillanti. Li metto sempre», sorride.




Gioielli di Salvini, Bulgari, orologio Rolex
Gioielli di Salvini, Bulgari, orologio Rolex
Bracciale di Dodo .....????
Bracciale componibile
Anelli di Chopard
Anelli di Chopard
Gioielli di Cartier
Gioielli di Cartier
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Foto di Milena Mazza
Gioielli di Hermes, Ottaviani, Maxianello, Athena Gioielli, Ippocampo, Christofle
Gioielli di Hermes, Ottaviani, Maxianello, Athena Gioielli, Ippocampo, Christofle
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Immagine di Milena Mazza
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Anelli e macarons
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Immagine di Milena Mazza
Mimi Broggian, Dior
Mimi Broggian, Dior

Milena Mazza ritratta da Gabriele Ghinelli
Milena Mazza ritratta da Gabriele Ghinelli







Anelli 3D in oro a 14 carati




Gioielli in oro o argento creati con una stampante 3D e con il disegno che preferite. È un servizio si Spring and Wonder, marchio di Shapeways ♦

Gioielli 3D in oro 14 carati? È quanto Shapeways offre ai suoi clienti residenti negli Stati Uniti attraverso il brand Spring and Wonder. E lo fa con un processo che è un mix di vecchie e nuove tecniche combinate insieme. Funziona così: come per tutti gli altri materiali, ossia  argento, ottone, bronzo e acciaio, si parte dal disegno. Che prende forma in cera con una stampante 3D ad alta risoluzione. Il passo successivo consiste nel mettere il modello in un contenitore dove viene versato del gesso liquido. Quando il gesso si assesta, la cera viene dissolta con il calore e rimane un calco che successivamente viene riempito di oro fuso. Una volta raffreddato e indurito, basta rompere il gesso e quindi pulire e lucidare a mano l’oggetto per dargli quella lucentezza tipica dei gioielli in oro. Dove sta la novità? Nel materiale.

Infatti, se la tecnologia 3D è ormai una consuetudine per gioiellieri e designer per realizzare prototipi e  progettare forme complesse con geometrie che non  sarebbero possibili attraverso gli stampi tradizionali,  ora questa opzione è estesa anche al metallo più prezioso. Con degli aggiustamenti al processo di stampa. Come ha fatto Nervous System, una società di design e arte con sede a Somerville specializzata in gioielli e accessori, per produrre un bracciale in oro 18 carati. Il processo si basa su componenti a incastro. Si tratta di un sistema, battezzato Kinematics, per la stampa 4D che crea complesse forme pieghevoli, composte da minimo dieci fino a mille moduli articolati che si incastrano per formare strutture meccaniche e dinamiche. Ogni componente è rigido, ma aggregato diventa un insieme flessibile. Ma attenzione, l’assemblaggio non è manuale: i meccanismi di cerniera sono direttamente stampati e collegati nella macchina 3D. L’uso dell’oro è stato reso possibile dalla tecnologia Direct Metal Laser Sintering di Cooksongold, che trasforma i metalli in polvere in composti indivisibili. Rimane un problema: il costo. Per esempio un ciondolo Shapeways di 2,5 centimetri x 2,5 centimetri x 2,5 centimetri si spendono circa mille dollari. Non proprio a buon mercato. Allora ci si può accontentare di una placcatura in oro 24 carati come quella di Shootdigital, che produce stampe 3D in nichel, nichel nero, argento, rame e rodio (platino) e oro. 





Collana Signature in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati
Collana Signature in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati

orecchini gemetrici in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati
orecchini gemetrici in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati

Collana Celestial in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati
Collana Celestial in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati

Gioielli Shapwways in oro 14 carati
Gioielli Shapwways in oro 14 carati

Fermaglio in oro
Fermaglio in oro

Bracciale in oro 18 carati realizzato con il sistema di stampa 4D Kinematics di Nervous System.
Bracciale in oro 18 carati realizzato con il sistema di stampa 4D Kinematics di Nervous System







Da Anastazio una collezione mitica

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L’antico mito di Meandro nella collezione di gioielli del designer greco Anastazio ♦︎

La Grecia, oltre a essere un’apprezzata meta turistica, è il Paese in cui è nata la cultura occidentale. Non c’è bisogno di scomodare la filosofia di Platone & c., l’architettura di Fidia, la letteratura di Omero, il teatro di Eschilo, la mitologia dell’Olimpo (l’elenco potrebbe proseguire) per sapere che quel piccolo Paese affacciato sul Mediterraneo è una specie di ombelico della storia dell’umanità. Premessa necessaria per spiegare come, ancora oggi, la Grecia antica suscita interesse ed emozioni forti. Ed ecco perché anche i designer moderni non sfuggono al desiderio di cercare le proprie radici.

Anastazio Kotsopoulos, fondatore e direttore creativo dell’omonimo marchio di gioielleria di Atene, Anastazio, ha dedicato la sua nuova collezione al mito di Meandro. Se siete digiuni di mitologia greca, dovete sapere che Meandro, figlio di Oceano e Teti, in occasione del conflitto con la città di Possene, fece voto alla dea Cibele di sacrificare la prima persona che avesse visto al suo ritorno in patria se, in cambio, gli avesse concesso la vittoria. Ma Meandro fu sfortunato (o punito per la sua richiesta). Incontrò, infatti, la madre, la sorella e il figlio Archelao. Li uccise tutti e tre, come promesso a Cibele, anche se poi si pentì del suo gesto e tormentato dal rimorso si uccise gettandosi nel fiume Anabenone.

Ripensando al mito, rivisitato attraverso un design moderno, Anastazio ha ora creato una piccola collezione composta da otto pezzi. Sette pezzi sono in argento e oro 18 carati, mentre un solo pezzo è totalmente in oro. I gioielli sono arricchiti da zaffiri arancioni e rosa, ametista e quarzo rutilato. Ma se li indossate non fate richieste sbagliate agli dei.





Anello in oro con ametista
Anello in oro con ametista

Orecchini della collezione Meandro
Orecchini della collezione Meandro
Orecchini spaiati della collezione Meandro
Orecchini spaiati della collezione Meandro
Orecchini della collezione Meandro
Orecchini della collezione Meandro
Anastazio, collana della collezione Meandro
Anastazio, collana della collezione Meandro
Collana con ametista
Collana con ametista
Bracciale in argento, quarzo rutilato e oro
Bracciale in argento, quarzo rutilato e oro
Bracciale in argento e oro
Bracciale in argento e oro
Anastazio, anello in argento, oro e ametista
Anastazio, anello in argento, oro e ametista

Anello in argento e oro
Anello in argento e oro







Ippolita torna di Ippolita





Ippolita si compra Ippolita. A New York Ippolita Rostagno torna alla guida del marchio che ha fondato nel 1999. Ecco le novità autunno-inverno ♦︎

Ippolita è tornata a essere Ippolita. Più precisamente: la designer italiana Ippolita Rostagno, fondatrice a New York della Maison che porta il suo nome, è tornata alla guida dell’azienda. Ippolita Rostagno, infatti, ha acquisito una quota di maggioranza del marchio e ricopre il ruolo di chief creative officer oltre che di Ceo. In sostanza, Ippolita si è ricomprata il marchio che aveva fondato e poi ceduto nel 2007 al fondo di private equity Castanea Partners.

Ippolita Rostagno ha lanciato la sua linea di gioielli nel 1999. La filosofia del marchio è quella di creare gioielli indossabili in qualunque occasione, per una donna attiva nella società. Tra l’altro, Ippolita Rostagno nel 2015, ha lanciato un sito di e-commerce per decorazioni domestiche difficili da trovare e centrate sull’artigianato di lusso chiamato Artemest. Con il passaggio di proprietà Ippolita ha anche rivoluzionato il management della Maison. Quello che non cambia, invece, è lo stile dei gioielli, come testimoniano anche gli ultimi arrivi progettati per l’autunno-inverno 2018. Cosimo Muzzano





Bracciale in oro con Anello con pietre a grappolo
Bracciale in oro con Anello con pietre a grappolo

Bracciale in oro con pietre di colore
Bracciale in oro con pietre di colore
Collana Sofia in oro e pietre
Collana Sofia in oro e pietre
Orecchini in oro con pietre a grappolo
Orecchini in oro con pietre a grappolo
Orecchini in argento con pietre e madreperla
Orecchini in argento con pietre e madreperla
Bracciale ritorto in oro 18 carati
Bracciale ritorto in oro 18 carati
Anello ritorto in oro 18 carati
Anello ritorto in oro 18 carati

Orecchini ritorti in oro 18 carati
Orecchini ritorti in oro 18 carati







Meghan Markle, effetto boomerang per Birks




L’altra faccia dell’effetto Meghan Markle sulla Maison canadese Birks ♦︎

Meghan Markle è sotto i riflettori. Piacciono il modo disinvolto di muoversi, il sorriso, qualche piccola trasgressione alla rigida etichetta che circonda la famiglia reale. E, di conseguenza, piace anche quello che indossa, gioielli compresi. Abbiamo già raccontato della preferenza della duchessa del Sussex per una marca di gioielli canadese, Birks (ne abbiamo parlato qui). Quando questa predilezione per la “Tiffany canadese” è stata scoperta, i gioielli di quella marca indossati da Meghan Markle sono andati a ruba. Gli orecchini di Birks che la moglie del principe Harry indossava al momento dell’annuncio ufficiale di fidanzamento reale sono andati esauriti in pochi minuti

La principessa della Sussex, assieme al orecchini Muse, con citrini e diamanti
La principessa della Sussex, assieme al orecchini Muse, con citrini e diamanti

Pensate che la Birks sia soddisfatta? Sì e no. In una intervista a Maclean’s, un magazine canadese, la responsabile marketing e vice presidente di Birks, Eva Hartling, ha spiegato che per la Maison di gioielli l’effetto Meghan Markle è un’arma a doppio taglio. “Da un lato è un esempio da manuale di ciò che dovrebbe essere il lavoro di pr organico: un consumatore innamorato del marchio (Meghan Markle) diventa la persona più conosciuta del pianeta. Ovviamente non ci lamentiamo. Però tutta l’immagine relativa a Birks in questo momento ha a che fare con la Duchessa che indossa i nostri pezzi. Stiamo lanciando nuove collezioni per l’autunno, ma a nessuno importa se la duchessa non decide di comprarne un pezzo e indossarlo”. Insomma, Birks soffre di dipendenza dalla duchessa del Sussex: dalle sue scelte dipenderà il successo o un effetto boomerang per la Maison canadese. Un potere davvero regale. Cosimo Muzzano

La principessa della Sussex, assieme al orecchini Muse, con citrini e diamanti
La principessa della Sussex, assieme al orecchini Muse, con citrini e diamanti
Royal Ascot today The Duchess of Sussex wore Birks Petale Large Yellow Gold and Diamond Stud Earrings
Meghan Markle alle corse di Ascot, con orecchini Birks Pétale, oro giallo e diamanti
Birks, orecchini in oro della collezione Pétale
Birks, orecchini in oro della collezione Pétale
Collana in oro della collezione Pétale
Collana in oro della collezione Pétale
Orecchini in oro con onice. Prezzo: 750 dollari
Orecchini in oro con onice. Prezzo: 750 dollari






 

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