diamanti - Page 42

Gioielli punk e a capo

Torna il punk. Stilisti e designer di gioielli hanno riscoperto il movimento di controcultura e musica degli anni Settanta che va sotto il nome di punk, appunto. Una volta il punk era il segno di ribellione: spille da balia al posto di orecchini, anelli, vestiti di pelle nera e capelli ispidi dritti sulla testa, magari tinti con colori strani. Era il punk . E poi eyeliner nero pesante e scarpe senza tacco. Tutto questo è stato portato in passerella, naturalmente rivisitato. E anche i designer di gioielli si sono accorti che collari con borchie e spunzoni possono diventare un lusso. La ribellione, casomai, è quella della carta di credito… Matilde de Bounvilles

 

 

Angela Puttini a ritmo di rock

Estate, tempo di concerti rock. Quindi, perché non aspettarsi anche bijoux nello stesso mood? Ed ecco qui qualche gioiello firmato Angela Puttini (www.puttini.com) che si ispira alle atmosfere rock, ma con una spiccata nostalgia per quelle anni Ottanta. Diamanti bruni, oro giallo, forme aggressive: quello che ci vuole per una serata a ritmo di musica. M.d.B.

 

Le bisce : anello e orecchini in oro 18k platino nero con brillanti neri incastonati e occhi di rubini
Le bisce : anello e orecchini in oro 18k platino nero con brillanti neri incastonati e occhi di rubini

 

Saetta Olympus: orecchini in oro giallo e oro rosa con profilo di brillanti oppure versione con pavè di brillanti bianchi e neri.
Saetta Olympus: orecchini in oro giallo e oro rosa con profilo di brillanti oppure versione con pavè di brillanti bianchi e neri.
Lysis: Ciondolo argento con perla barocca papavero e rubino
Lysis: Ciondolo argento con perla barocca papavero e rubino
Amantes amentes: anelli basculanti, a due facce una parte un cuore e dall’altra due amanti appassionati che riprendono gli affreschi di Pompei. Realizzati in oro 18 kt . La piastra dell’anello è ottagonale in corallo, il cuore è realizzato a contrasto in onice (disponibile anche con piastra in onice e cuore in corallo). Le pietre sono preziosi carrè di rubino, cabochon di smeraldo e diamanti
Amantes amentes: anelli basculanti, a due facce una parte un cuore e dall’altra due amanti appassionati che riprendono gli affreschi di Pompei. Realizzati in oro 18 kt . La piastra dell’anello è ottagonale in corallo, il cuore è realizzato a contrasto in onice (disponibile anche con piastra in onice e cuore in corallo). Le pietre sono preziosi carrè di rubino, cabochon di smeraldo e diamanti

 

Mostre: la corona vista da vicino

Volete vedere da vicino il diadema di diamanti, perle, argento e oro, indossato dalla regina Elisabetta II per il tragitto da Buckingham Palace a Westminster Abbey per la sua incoronazione, nel 1953? La cerimonia è ora ricordata in una mostra (The Queen’s Coronation 1953) organizzata a Londra, a Buckingham Palace. Quest’anno ricorrono, infatti i 60 anni dall’evento. La mostra, oltre al super gioiello della corona, riunisce una serie di vestiti, uniformi e abiti indossati per l’evento. Dipinti, oggetti e opere d’arte relative alla Incoronazione saranno in mostra dal 27 luglio fino al 29 settembre 2013. Giulia Netrese

The Queen’s Coronation 1953
http://www.royalcollection.org.uk/exhibitions/the-queens-coronation-1953
Admission prices (all include an audio tour)
The State Rooms, Buckingham Palace
Adult  £19.00
Over 60/ Student (with valid ID)  £17.50
Under 17  £10.85
Under 5  Free
Family  £50.00 (2 adults and 3 under 17s)
A booking fee of £1.25 per ticket applies.

La corona utilizzata nella cerimonia del 1953La corona utilizzata nella cerimonia del 1953

 

Immagine ufficiale dell'incoronazione 

Immagine ufficiale dell’incoronazione

Maestro gioielliere al lavoro per adattare la corona al regale capo della regina
Maestro gioielliere al lavoro per adattare la corona al regale capo della regina

Lo zaffiro di Diana sulla mano di Kate

Nel momento della presentazione al mondo dell’erede, Kate Middleton ha indossato un gioiello che fa parte della storia della famiglia reale: l’anello che William le ha regalato per il fidanzamento. E non è un anello qualsiasi: con un grosso zaffiro e diamanti, è appartenuto alla madre di William, la principessa Diana. Ed è l’anello di fidanzamento che Diana Spencer ricevette a sua volta da Carlo. Dopo la scomparsa di Diana, Carlo lo ha regalato al primogenito, che ha sua volta lo ha donato a Kate quando le ha chiesto di sposarlo. Matilde de Bounvilles

Kate Middleton all'uscita dalla clinica
Kate Middleton all’uscita dalla clinica
L'anello di zaffiri e diamanti
L’anello di zaffiri e diamanti
Kate con l'anello di fidanzamaneto
Kate con l’anello di fidanzamaneto
Anello e royal baby
Anello e royal baby

Zeta-Jones, ritorno al platino

Orecchini firmati Neil Lane per il ritorno di Catherine Zeta-Jones. L’attrice, dopo un ricovero per curare i disturbi bipolari di cui soffre da tempo, recita nel film Broken City, presentato a Los Angeles con la classica passerella per i protagonisti. Per la cronaca, oltre agli orecchini pendenti di platino e diamanti, l’attrice ha indossato un abito di pizzo nero firmato Maria Lucia Hohan, senza spalline e molto stretto al busto per affinare la silhouette, mentre ai piedi ha infilato scarpe aperte (definite da qualcuno «imponenti») di Jerome Rousseau. G.N. 

Catherine Zeta-Jones
Catherine Zeta-Jones

 

L'attrice con orecchini Neil Lane
L’attrice con orecchini Neil Lane

 

Zeta-Jones in posa statuaria
Zeta-Jones in posa statuaria

 

Catherine Zeta-Jones in passerella
Catherine Zeta-Jones in passerella

 

Neil Lane
Neil Lane

News dal mondo

Africa / Russi in Angola per i diamanti. L’Angola e la Russia lavoreranno insieme per cercare nuove miniere diamanti nel paese africano, che attualmente è il quinto produttore al mondo. La partnership e stata resa nota da Antonio Carlos Subula, presidente della Endiama, l’azienda nazionale di diamanti. «Abbiamo firmato un accordo con la Alrosa per dare il via ad una vasta campagna di ricerca», ha dichiarato conferenza. L’anno scorso la produzione di diamanti angolana è stata di 8,3 milioni di carati, pari a un valore di 1,3 miliardi di dollari. Secondo le stime del governo la produzione per il 2013 potrebbe salire fino a 9 milioni di carati che corrisponderebbero a incassi pari a 1,5 miliardi di dollari.diamond-angola

Usa / Avon vende i gioielli. Avon, l’azienda di cosmetica americana, ha venduto la sua divisione di bijoux Silpada Designs per 85 milioni di dollari. Un pessimo affare, visto che solo tre anni fa l’ha acquistata per 650 milioni dollari. A ricomprarla (fregandosi le mani) sono gli stessi fondatori,la famiglia Silpada. La decisione di vendere nasce con l’intento da parte del gruppo di concentrarsi sul proprio core business di prodotti di bellezza.silpada

India / La Banca centrale frena l’oro. La Reserve Bank of India ha deciso di limitare l’importazione di oro, con l’eccezione di chi ne fa uso per la gioielleria. Chi vorrà acquistare oro dall’estero, inoltre, dovrà pagare in contanti. india

Svizzera / Chopard fa charity.  Chopard ha dato il via alla partnership con The Happy Hearts Fund, a Londra. Caroline Scheufele, co-presidente e direttore artistico di Chopard, ha creato una edizione speciale di un 18 carati in oro rosa del braccialetto Happy Diamonds. Parte dei ricavi dalla vendita del gioiello andranno a The Happy Hearts Fund, attivo in sette paesi, in cui ha costruito 72 scuole e asili in meno di sette anni. Senza-titolo-22

Canada / Addio miniera in Cile. Barrick Gold Corp, la più grande società di estrazione di oro al mondo, sta rallentando la costruzione del suo imponente impianto di Pascua-Lama, nelle Ande (Cile). E metterà a bilancio una svalutazione compresa tra 4,5 e 5,5 miliardi dollari. La causa è il calo del prezzo dell’oro e l’aumento dei costi. Dalla fine del 2011, il prezzo dell’oro è sceso del 30 per cento. 

cile-miniera

 

Aria nuova per My Dior

La celebre collezione My Dior si rinfresca: anche i grandi brand hanno bisogno di aria nuova. Oltre ai bracciali e agli anelli (a volte in oro con diamanti o pietre preziose) che hanno fatto il successo della linea, ora i gioielli si sono arricchiti con collane e orecchini altrettanto preziosi. M.d.B.

The famous collection My Dior cools: even the big brands need of fresh air. In addition to the bracelets and the rings (sometimes in gold with diamonds or precious stones) that have made the success of the line, now the jewels have been enriched with necklaces and earrings just as precious.

 

Oro giù, diamanti su

/

Oro in ribasso ai minimi degli ultimi tre anni, scendendo sotto quota 1.200 dollari l’oncia, il minimo da tre anni. Ma in compenso vola il prezzo dei diamanti grezzi, il cui valore dall’inizio dell’anno è in aumento del 10-15%. Una corsa al rialzo che rischia però di essere fermata dalla Cina: l’appetito dei cinesi per le gemme preziose sta calando con il rallentamento dell’economia. E il pericolo per i diamanti è quello di perdere il loro splendore. Il mercato americano resta il maggiore al mondo per i diamanti, rappresentando il 35-40% delle vendite, ma il boom degli ultimi anni è legato ai paesi in via di sviluppo, in particolare la Cina. E i dati di De Beers non lasciano adito a dubbi: solo a Shanghai fra il 1993 e il 2006 le spose che hanno ricevuto un anello di fidanzamento in diamanti è passato da zero al 62%. I timori sulla tenuta dell’economia e il credit crunch cinese smorzano però l’appetito per le gemme preziose, spingendo a una maggiore cautela prima di acquisti importanti. E l’impatto sui prezzi dei diamanti potrebbe farsi avvertire in modo pesante. A questo si aggiunge l’incertezza sulle politiche della Fed, che sta facendo crollare le quotazioni dell’oro. Gli appelli alla calma della banca centrale americana non stanno per ora avendo alcun effetto sulle quotazioni del metallo prezioso, che continua sulla sua parabola di calo. Il presidente della Fed di New York, William Dudley, è intervenuto per cercare di placare i timori degli investitori, così come ha fatto il presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockart. I mercati – spiegano – hanno mal interpretato il presidente della Fed, Ben Bernanke. «Non è il calendario, ma l’economia a dettare» il ritmo degli acquisti di asset che, in caso si rallentamento, potrebbe anche continuare a una ritmo sostenuto e per un periodo lungo», mette in evidenza Dudley. F.G. oro-mask

Cat’s Eye Jewellery di Girard-Perregaux

Gioiellis.com è dedicato ai gioielli. Ma in questo caso facciamo un’eccezione. Oppure no: secondo voi, il Cat’s Eye Jewellery, Tourbillon con Ponte d’Oro, ultima creazione di Girard-Perregaux, è un orologio oppure un gioiello? Difficile rispondere: ha un pavé di più di mille diamanti a effetto neve e quadrante in madreperla Il Cat’s Eye Jewellery,  affascina: la forma è ovale e gli oltre mille diamanti sono incastonati nella cassa in oro bianco. Questo tipo di incastonatura è praticato da pochissimi artigiani, che posizionano le pietre di modo che null’altro sia visibile se non la trama del «sertissage», giocando con i diametri delle pietre affinché il risultato finale si perfetto rispetto alla curvatura della cassa. Un lavoro che occupa un esperto artigiano per tre settimane: ogni Cat’s Eye Jewellery, Tourbillon con Ponte d’Oro risulta, insomma, un pezzo unico. Per gli amanti dei segna tempo aggiungiamo che l’orologio ha una riserva di carica di almeno 70 ore e un movimento a carica manuale che è costituito da 177 componenti decorati, posizionati ed assemblati a mano. Il fondello della cassa in oro bianco offre lo spazio per un’incisione personalizzata. Il cinturino è in coccodrillo con fibbia pieghevole a effetto neve. Matilde de Bounvilles

 

Cat’s Eye Jewelelry by Girard-Perregaux
Cat’s Eye Jewelelry by Girard-Perregaux

Samba di stelle per Jennifer Lopez

[wzslider]Jennifer Lopez il ritmo di samba lo balla a orecchio. Non che sia un’appassionata della musica brasiliana, ma perché ha scelto orecchini made in Rio de Janeiro. Si chiamano Stars e sono prodotti dalla H.Stern Jewelers, azienda brasiliana con base a Rio che, però, ha anche un lussuoso flagshipstore sulla Fifth Avenue, a New York. L’occasione per indossare gli orecchini, a forma di stella, con oro e diamanti bruni, è stata la cerimonia per l’ingresso nella Hall of Fame di Hollywood. G.N.

 

 

Comete Gioielli, estate all’Infinito

[wzslider]Simboli scaramantici, sacri, mentali: le collezioni Comete Gioielli puntano tutte sulla doppia lettura. Cioè, accanto all’intento decorativo, abbinano un secondo significato, quasi un messaggio da portare con sé. La collezione Holy, per esempio, contempla croci e rosari, ma con argento e perle, con Swarovsky e zirconi dei pendenti. E per la versione uomo con l’argento e l’onice. Ci sono poi i gioielli con il simbolo dell’infinito, con un numero 8 scritto in orizzontale. Densa di simboli anche la collezione Fiordaliso, che è prevedibilmente ispirata al mondo floreale, con colori accesi come fucsia, bianco, verde e blu, con croci e pendenti. La collezione Margherita ha una superficie in oro che crea una corolla di un fiore in un mix di perle e diamanti. Infine, la collezione Lumiere con oro e diamanti utilizzati in gioielli colorati, anelli e bracciali rigidi in cui il fiore è il motivo principale. Matilde de Bounvilles

 

Marco Ta Moko, sulla pelle dell’uomo

[wzslider]Può un designer innamorarsi della lingua maori e adottarla addirittura come brand? Sì, può: il risultato è Marco Ta Moko, nuovo marchio di gioielli per uomo. Le immagini dei pezzi proposti le vedete. Ma è anche interessante conoscere la genesi, come la racconta lo stesso fondatore di Marco Ta Moko che, tra parentesi, all’anagrafe è semplicemente Marco Dal Maso.

«Ho imparato l’arte della gioielleria con mio padre, nella DML (sul sito della Dml Jewels c’è infatti una sua foto assieme a padre, madre e sorella ndr). Poi ho deciso di continuare il mio percorso personale, scrivere e viaggiare. Il viaggio è quello che mi motiva e mi tiene ispirato. Sperimentare nuovi luoghi, persone diverse, sfondi alternativi, ecco è quello che io sono nato per fare», racconta Del Maso. «Durante un viaggio attraverso la Nuova Zelanda nel 2006, un viaggio spirituale, sono stato assorbito da dal significato e la cultura Ta Moko. Parola che significato tattoo, cioè tatuaggio, nell’antica lingua maori. Il Ta Moko rappresenta le conquiste di una persona e lo status sociale nella tribù, ed è considerato un grande onore. Il Ta Moko è stato indossato da uomini e donne. È applicato al viso e ai glutei degli uomini, e al mento, labbra e spalle delle donne. Il Ta Moko era come una storia di successi di una persona e ha rappresentato lo status di chi lo porta nell’ambito della tribù. Come un curriculum».

E, in fondo, anche un gioiello fa parte del curriculum, è un segno di distinzione, di appartenenza.

«So che guardare, toccare e indossare i miei gioielli vi farà sentire quello che sento: il tocco infinito di essere vivo!», assicura Marco. «Ta Moko è il processo di iscrivere, di segnare la pelle, di collocare la narrazione; Moko è il risultato, il lavoro finito, la storia strutturata, le memorie pittoriche incise in modo permanente, Ngahuia te Awekotuku».

Insomma, non si finisce mai di imparare. A proposito, l’intera collezione utilizza diamanti e oro 18 carati. Giulia Netrese

 

 

 

Montblanc, eleganza nel segno di Grace

[wzslider]Montblanc non vuole solo dire stilografiche di lusso, copiate (inutilmente) in tutto il mondo, ma anche alta gioielleria. A Milano il brand nato ad Amburgo oltre un secolo fa (nel 1906) ha presentato la sua nuova collezione, con la partecipazione straordinaria di Susie Otero, managing director Jewellery di Montblanc. Insomma, la musa ispiratrice dei pezzi esposti. Il brand della stella bianca si è presentata con una suite di gioielli all’insegna del classico, ma anche con un po’ di disinvoltura, come dimostra il moschettone utilizzato come chiusura di un paio di collana e bracciale. I materiali sono sempre di pregio, come è nello stile della casa: oro bianco e diamanti o granati, il design ricorda i petali di rosa e curve di stampo quasi vintage. Matilde de Bounvilles

 

Investire in gioielli è di moda

[wzslider]

Se c’è una cosa che Gioiellis.com tiene d’occhio, a parte le novità che arrivano sul mercato, è l’aspetto per così dire concreto del mondo della gioielleria. Cioè il lato economico, che per le aziende significa stare sul mercato con profitto, per i consumatori individuare l’acquisto (ovviamente nel caso di una spesa consistente) che si traduca anche in un investimento. Pare che il nostro sito sia sulla strada giusta, visto che anche il «Wall Street Journal» ha dedicato giorni fa un ampio articolo all’argomento. Il più diffuso giornale economico del mondo parte dalla vendita, in un’asta di Christie, del diamante rosa a un collezionista internazionale per 39,3 milioni dollari. E Sotheby, racconta il giornale, ha venduto un diamante rosa ancora più tre anni fa per 46 milioni dollari, più quanto sia mai stato pagato per una tela di Camille Pissarro o Paul Gauguin. Insomma: un diamante, grande, può essere un investimento più prezioso di una tela di un rinomato pittore.
Che business brillante. I diamanti, quindi, non sono più solo i migliori amici delle ragazze. Sono, infatti, gli uomini i primi acquirenti di un mercato, quello dei gioielli, che vale 71 miliardi dollari. E non perché mariti e fidanzati vogliono regalare un paio di orecchini per mogli o amanti in occasioni speciali. Gli uomini, e ovviamente alcune donne, acquistano gioielli perché stanno spostando una parte del loro patrimonio in diamanti, gemme e preziosi con un appeal globale.

Investire 100 milioni. Rahul Kadakia, specialista di gioielleria per Christie ha spiegato al giornale Usa che molti uomini hanno fatto ultimamente visita al suo ufficio, alla ricerca di consigli su come «investire 100 milioni di dollari in gioielli nel corso dei prossimi cinque anni». Martin Rapaport, che ha costruito la più grande rete di trading di diamanti, RapNet, ha riferito che un amico miliardario ha recentemente acquistato 100 diamanti da 1 carato l’uno e li ha inanellati in una lunga collana stile anni Venti. In questo modo, ha spiegato, può spostare 10 milioni di dollari da una parte all’altra del mondo semplicemente facendoli indossare alla moglie. «L’oro farebbe scattare i metal detector dell’aeroporto. E girare con troppi contanti è difficile, sono ingombranti», ha spiegato, «ma un anello o una collana e non hanno problemi a passare la dogana». Insomma, i gioielli come bene rifugio e da tasca. Lo conferma Judith Price, presidente dell’americano National Jewelry Institute: «La gente vuole avere la possibilità di muoversi velocemente. Non puoi farlo con un Rodin infilato sotto il braccio, ma un piccolo gioiello può semplicemente essere riposto in tasca».

Investimento a medio termine. I prezzi dei diamanti sembrano salire costantemente. Il mese scorso, racconta sempre il «Wall Street Journal», il prezzo medio richiesto tra intermediari per un diamante di 1 carato è stato di circa 10.500 dollari. Con una  crescita del 31% rispetto a sei anni fa, rileva il RapNet Diamante Index, che traccia i prezzi tra 12mila concessionari di gemme di tutto il mondo. Nello stesso periodo (sei anni), l’indice di Borsa Standard & Poor 500 è aumentato del 14%.

Re e regina. L’idea che i gioielli siano un patrimonio da accumulare non è nuova. Il faraone Tutankhamen fu sepolto con la sua collezione, Enrico VIII istruì i suoi gioiellieri per far apporre le sue iniziali su quasi ogni ninnolo che indossasse. Oggi alcuni regnanti sono ancora considerati gli acquirenti migliori di gioielli, in particolare il sultano del Brunei e l’Emiro del Qatar. Ma la differenza è che oggi  sono gli investitori a dominare il mercato della gioielleria, e i loro gusti e le abitudini determinano i prezzi. In Cina, i grandi magnati desiderano soprattutto diamanti D, cioè perfetti, privi di difetti, bianchi e trasparenti. Li voglio piccoli, piuttosto, ma senza la minima imperfezione. Invece, nel resto del mondo le dimensioni contano: Sotheby ha appena venduto un diamante bianco a forma di pera da 75 carati per 14,2 milioni dollari. Il venditore lo aveva pagato 4,3 milioni dollari nel 2001, con guadagno del 230%. I collezionisti cinesi sono anche pronti a spendere parecchio per i diamanti nei rari toni del rosa e del blu.

Anche le perle. Non ci sono solo i diamanti. India e Medio Oriente sono più attratti dalle perle naturali, una rincorsa che ha preso il via nel 2007, quando due fili di perle che furono del Maharajah di Baroda sono stati venduti per 7,1 milioni di dollari, ben al di sopra del 6mila dollari della stima iniziale. E a Ginevra un uomo ha pagato a Christie di 4,5 milioni dollari per un ornamento da turbante con smeraldi, chiamato sarpej, stimato per 800mila dollari.

Dal quadro al gioiello. Ci sono poi molti collezionisti di arte che diversificano: meno quadri e più gioielli. Il settore sta registrando un afflusso di appassionati di arte contemporanea che comprano gemme e gioielli anche per compensare il rischio legato ai loro più recenti acquisti di pezzi d’arte. Peter Brant, per esempio, l’industriale-editore che raccoglie Andy Warhol e Urs Fischer, acquista a Parigi pezzi stravaganti di gioielleria del designer Joel Arthur Rosenthal, noto come Jar, e ha anche fatto suoi anche un paio di diamanti a Londra dal gioielliere Laurence Graff. Il finanziere greco Dimitri Mavrommatis, che raccoglie porcellane di Sèvres, dipinti impressionisti e arte contemporanea, ha confessato di aver messo assieme una «fantastica collezione di pietre» negli ultimi dieci anni, tra cui diamanti rosa, blu e gialli, oltre a zaffiri del Kashmir. Il suo pezzo migliore è un rubino da 8,6 carati chiamato Graff Ruby, perché Graff l’aveva pagato da Christie 3,6 milioni dollari nel 2006. Mavrommatis ha comprato il rubino dal gioielliere londinese un anno dopo e che ora potrebbe probabilmente rivenderlo per quasi 10 milioni. Quando François Curiel, specialista di Christie, ha iniziato la vendita di gioielli, 40 anni fa, i suoi cataloghi erano in bianco e nero, e raramente si mostravano i pezzi prima della vendita. Ora le case d’asta stanno facendo tutto il possibile per apparire accessibili ai novizi.

Acquisti con stile. Non solo gemme o pezzi unici: c’è chi punta a raccogliere gioielli in una collezione che abbia un preciso stile. Per esempio, il collezionista di Boston Fred Sharf raccoglie pezzi in stile anni Cinquanta disegnati da Van Cleef, ma ha ultimamente iniziato a comprare pezzi «retro» con pietre più ,ordinarie come il citrino, realizzati durante la Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. Insomma, le possibilità di investire in gioielli sono tante: se avete qualche qualche milione di euro da parte, pensateci.

 

Ventata Fresh per Recarlo

Una mano amica ha fatto pervenire in redazione le immagini esclusive della ultima collezione di Recarlo, presentata nei centralissimi locali della maison, a Milano. Diciamo subito che Recarlo si è data una verniciata di giovanile freschezza. La collezione, non a caso, si chiama Fresh. L’idea è quella di stare al passo con i (magri) tempi, in cui un regalo risulta spesso più impegnativo di un una volta. Ecco, quindi, che la designer (complimenti) della maison ha studiato come coniugare l’estetica al portafogli. Il risultato sembra buono. Ma cominciamo dal concept della collezione, che parte dalla confezione: scatoline di cartone quasi agresti, da sbucciare, e una reticella per contenere il mini imballo. Una cosa sciuè sciuè, insomma, allegra. Gli anelli: una serie di fedi declinate in White e Color, che stanno ovviamente per bianco e colore. Gli anelli White sono in oro bianco 18k illuminato da piccoli, ma luccicanti diamanti, un miracolo in miniatura. La serie Color è in oro 9k declinata in diverse tonalità: viola, blu, verde ma anche bianco, rosa e giallo, cangianti o mat, a volte con incastonati piccoli diamanti. L’effetto è buono e, soprattutto, è apprezzabile il prezzo: di va da meno di 200 euro ai 400. Di questi tempi, davvero un ottimo compromesso.  

[wzslider]

 

Bulgari si ricompra gli orecchini Bulgari

Mistero svelato: gli orecchini di Bulgari di Gina Lollobrigida li ha comprati Bulgari. La Lollo ha amato così tanto quegli orecchini pendenti di platino con smeraldi colombiani a forma di pera (21 carati) e 67 diamanti (26,5 carati) acquistati dal gioielliere romano (ora fa parte del gruppo Lvmh) nel 1964, che li ha indossati durante tutta la sua carriera. Così Bulgari ha riacquistato da Sotheby’s a Ginevra gli orecchini appartenuti alla diva che negli anni ’50 venne definita «la donna più bella del mondo». Questa è la spiegazione ufficiale. Perché Bulgari abbia speso 2 milioni di euro all’asta di Sotheby’s di metà maggio, in realtà, non è stato spiegato. «È un’occasione per ricordare che quella stella che brillava a Cinecittà, a Hollywood e sui set parigini, è una donna di cuore impegnata in molte opere benefiche», si legge in una nota ufficiale. E da Bulgari ricordano gli inizi della carriera della Lollo: «una ragazza italiana di origini modeste, che sopravvive dopo la guerra disegnando ritratti di soldati americani per le strade di Roma. Poi ritrae Federico Fellini. Ma solo Vittorio de Sica la convince che il cinema è arte. Lollo divenne attrice: 60 film, numerosi premi e ruoli indimenticabili come quello di Esmeralda in Notre Dame de Paris, accanto a Gerard Philippe, Yul Brynner, Frank Sinatra e Humphrey Bogart, fanno di lei una vera diva. Il David di Donatello che ricevette nel 1955, trofeo d’oro del cinema italiano ispirato da una statua del Quattrocento, è firmato Bulgari. Lollo che non ha mai abbandonato la passione per la fotografia, la pittura e la scultura, considera i gioielli di Bulgari opere d’arte». Mah, chissà se gli orecchini penderanno mai da altre orecchie. Matilde de Bounvilles

Gli orecchini di Bulgari ricomprati da Bulgari: valgono 2 milioni di euro
Gli orecchini di Bulgari ricomprati da Bulgari: valgono 2 milioni di euro

 

 

Gina Lollobrigida negli anni Sessanta con indosso gli orecchini
Gina Lollobrigida negli anni Sessanta con indosso gli orecchini

 

Altri gioielli di Bulgari appartenuti a Gina Lollobrigida
Altri gioielli di Bulgari appartenuti a Gina Lollobrigida

 

Collana e anello by Bulgari
Collana e anello by Bulgari

 

Dopo Cagliari Stroili a raffica

[wzslider]Ma dove vorrà mai arrivare Maurizio Merenda, l’uomo che guida Stroili? Dopo aver aperto in Russia un paio di settimane fa, adesso torna a espandersi in Italia con l’apertura di un punto vendita monomarca a Cagliari. «L’obiettivo è di potenziare la presenza di Stroili nei principali centri storici della penisola con boutique che riflettano il variegato universo di gioielli e orologi a prezzi accessibili, della maison», è il commento di Merenda, che è amministratore delegato di Stroili Oro Group. Quello di Cagliari fa parte delle serie di aperture previste per il 2013 e si aggiunge alla distribuzione delle boutique del brand, presenti nelle shopping street delle città italiane come Corso Vittorio Emanuele e Corso Buenos Aires a Milano. Ma non è finita: Stroili ha stretto un accordo con la catena di grandi magazzini Coin dove debutterà con corner dedicati: 12 le nuove aperture previste per il 2013. Oltre ai corner dei Coin a Milano, in corso Vercelli e piazza Cantore, ci saranno quelli di Roma, in piazzale Appio e nei magazzini di Brescia, Verona, Bologna, Genova, Catania, Napoli, Como e Treviso. Il primo corner di 25 metri quadri, peraltro, ha già debuttato al Coin di Mestre con le collezioni primavera-estate 2013. Federico Graglia

Stroili, the house of jewelry-design Made in Italy, announces the opening of the new flagship store in Cagliari. “The goal is to enhance the presence of Stroili in the main towns of the peninsula with boutiques that reflect the varied universe of jewelry and watches at affordable prices, the house,” said Maurizio Merenda, CEO of Stroili Gold Group, a group of Jewellers leader in Italy. The selling point of Cagliari is part of the openings provided by Stroili for 2013 and adds to the widespread distribution of the brand’s boutiques, in major shopping street of the Italian cities such as Corso Vittorio Emanuele and Corso Buenos Aires, Via dei calzaiuoli in Florence, via del Corso in Rome.

Gatsby e Tiffany in Australia

L’onda del Grande Gatsby, il film tratto dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald è arrivata in Australia. E con essa, la grande parata dei gioielli di Tiffany, utilizzati dagli attori nel film e disegnati appositamente dalla maison Usa in stile Anni Ruggenti. Nelle immagini appena giunte in redazione le due protagoniste Carey Mulligan ed Elizabeth Debicki, sulla passerella della première del film a Sydney. G.N.

Carey Mulligan orecchinata Tiffany
 Carey Mulligan orecchinata Tiffany
Elizabeth Debicki sulla passerella
Elizabeth Debicki sulla passerella
Orecchini di diamanti bianchi e fancy by Tiffany
Orecchini di diamanti bianchi e fancy by Tiffany
Bracciale di diamanti bianchi e fancy by Tiffany
Bracciale di diamanti bianchi e fancy by Tiffany

Melodia di colori con de Grisogono

De Grisogono celebra i 20 anni con una serie di scintillanti gioielli pieni di tinte vivaci, una Melody of Colours. I maestri svizzeri dell’alta gioielleria hanno mantenuto i disegni iconici dagli ultimi due decenni, fissati con alcune pietre che il fondatore, Fawaz Gruosi, descrive come «lacrime di felicità». Ametiste, zaffiri gialli e arancio, diamanti e oro servono per creare combinazioni di colori vivaci. «L’obiettivo è catturare la luce di ogni pietra preziosa, ma è necessario conoscere il suo impulso», sostiene Gruosi. Un paio di orecchini, per esempio, è un cocktail affascinante composto da due ametiste cabochon, 423 micro ametiste, 12 diamanti bianchi, 50 smeraldi, 86 peridoti, 102 rubini e 116 zaffiri rosa. Matilde de Bounvilles

 

Scoperti tre rari diamanti

[wzslider]Nel caso abbiate qualche milione di euro in banca di cui non sapete che cosa fare, tenete conto che il colosso minerario Argyle ha annunciato tre diamanti rossi ultra-rari, e non solo. Si tratta di pietre rarissime: tra cui un diamante fancy di 1.56 carati I2 rosso, soprannominato Argyle Phoenix. «Da quando l’attività mineraria è iniziata, nel 1983, solo sei diamanti sono stati certificati come Red Fancy dal Gemological Institute of America e sono stati presentati per la vendita», ha annunciato il direttore di Argyle, Josephine Johnson. «Avere tre di questi diamanti rossi è davvero speciale». Inoltre, per la prima volta in otto anni, c’è anche un diamante da 3.02 carati, un fancy rosa aranciato intenso, chiamato Argyle Imperiale. Altre pietre notevoli presentate dal gruppo estrattivo comprendono Argyle Seraphina, 2.02 ct. fancy intenso viola-rosa, SI2 di chiarezza; Argyle Aurelia, 1,18 ct. fancy intenso ovale violaceo-rosa, SI2 di chiarezza; Argyle Dauphine, 2,51 ct. fancy rosa intenso radiante, di chiarezza SI2; Argyle Celeste, un 0,71 ct. fantasia cuore grigio-blu scuro, purezza VS1. G.N.