Sharra Pagano, oltre mezzo secolo di uno dei brand italiani storici dei bijoux e ancora capace di innovare ♦
Moda & Gioielli. O, più correttamente, Moda & Bijoux: il brand milanese Sharra Pagano è associato agli anni ruggenti del fashion italiano, quando si sono imposte etichette come Armani, Moschino, Versace. Nel 1969 Lino Raggio e Gianfranco Signori hanno lanciato questo brand che ancora oggi gioca con la teatralità del gioiello composto senza utilizzare materiali preziosi, ma preziose idee. Con le resine, per esempio, e più raramente con ametiste, topazi, tormaline, quarzi citrini, avventurine, cristalli di rocca, ossidiana, granati, perle.
Ma in realtà la maggior parte dei fashion bijoux ormai entrati a far parte della storia, sono vetri, plastiche e strass. Oltre ad aver collaborato (e a collaborare ancora) con alcune delle grandi griffe della moda e designer, come Walter Albini, Enrico Coveri e Francesco Moschino, Sharra Pagano ha avuto un ruolo nel mondo del teatro e della musica lirica. Fans famose sono state la soprano Renata Tebaldi e la storica rivale Maria Callas. Il brand ha sempre avuto uno stile riconoscibile: gioielli dai volumi accentuati, vistosi, quasi teatrali, con un curioso matrimonio tra barocco e Art Déco. Grandi collier, diademi, orecchini chandelier: sembrano ispirati a una vita in prima fila. Non piaceranno a chi vuole passare inosservato, piaceranno a chi aspira a una vita da protagonista.
L’azienda produce bijoux anche per conto terzi: il fatturato delle licenze pesa per il 55% e quello del marchio Sharra Pagano per il 45%. Oggi il marchio è di proprietà di Giuseppe Fredella, presidente dell’Associazione Gioiello Moda Italia. Ma la produzione è ancora realizzata interamente in Italia, nel laboratorio di Milano, da esperti artigiani che, in alcuni casi, sono i figli di quelli che hanno iniziato a produrre 50 anni fa.