La Boutique Queriot, a Milano

Queriot, oro light ma con design

Oro accessibile? Potrebbe sembrare un ossimoro (e in italiano diventa un gioco di parole). Eppure i gioielli della Boutique Queriot realizzati con oro a 9 carati non hanno nulla da invidiare per lucentezza a quelli di 18 k (almeno all’apparenza). L’oro di 9 carati per 24 grammi di lega ha 9 grammi di metallo giallo, cioè il 37.5% di «oro puro». Se all’occhio non si vede molta differenza, in compenso i gioielli 9k costano meno. Certo, l’idea non è nuova: ha una lunga tradizione che risale all’epoca vittoriana e continua tutt’ora nei Paesi anglosassoni. Ma quella di offrire alta gioielleria, senza limiti di dimensioni, grazie alla combinazione di design e competenze tutte italiane, è un’intuizione di Francesco Minoli. Ex banchiere, poi amministratore delegato di Pomellato, dopo aver fondato nel 2010 il marchio Queriot, dal nome del primo cavallo nato nella sua scuderia, l’anno successivo ha aperto il primo flagship store a Milano.

Ingresso e vetrina di Queriot
Ingresso e vetrina di Queriot

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Verdi senza limiti

Next Story

Nadja Swarovski: io e il cinema

Latest from News