Gli ingranaggi di vecchi orologi si trasformano in gioielli nelle collezioni di Barabac di Ludovica Andrina ♦
Giovani designer in abitazioni storiche: è il caso di Ludovica Andrina, designer piemontese che crea i gioielli di Barababac in una abitazione del Settecento, a due passi da Ivrea. Anche il filo conduttore della sua produzione, tra l’altro, ha a che fare con il concetto di tempo: i gioielli di Ludovica sono diversi uno dall’altro e utilizzano gli ingranaggi di vecchi orologi, riutilizzati per anelli e collane. Curioso, no? Altro aspetto singolare: il nome Barababac, significa fiordaliso in dialetto piemontese. I gioielli diventano bracciali o anelli, in cui le piccole rotelle dentate degli orologi si trasformano in piccole stelle incastonate e ricoperte da uno strato di materiale trasparente, vetrificato, e smalto. I pezzi proposti utilizzano l’argento 925, placcato in oro 21kt.
Ludovica Andrina ha frequenta l’università di Storia dell’Arte a Torino, prima di continuare la propria formazione alla scuola di Gioielleria e Oreficeria a Milano. Ha lanciato il proprio marchio nel 2014 e per realizzare le sue collezioni utilizza i collaudati artigiani di Torino. I suoi gioielli in argento sono martellati e arricchiti con diamanti brown, zaffiri, granati, ametiste e quarzi. Pietre colorate che possono essere modulate per creare combinazioni sempre nuove e le più preziose.