I gioielli di Masterstrokes, in oro, gemme e raffinata tecnica di smaltatura. E anche frutto della meditazione Vipassana ♦︎
Jaipur, città indiana dalle mille suggestioni. La città rosa è anche nota in tutto il mondo per essere una delle capitali della gioielleria. E qui, a Jaipur, dal 1941 è attiva una società che è conosciuta ora con il nome di Jewels Emporium, condotta dalla famiglia Bohra e, oggi da marito e moglie, Anup e Smriti Bohra. Accanto al commercio di gemme, nel 2001 l’azienda ha lanciato il brand Masterstrokes. Oltre a oro e gemme, i gioielli di Masterstrokes utilizzano l’antica arte della smaltatura francese.

Con oltre 300 tonalità nella sua tavolozza e per la competenza nelle tecniche di smaltatura basse taille, pliqué-a-jour e champlevé, le creazioni di Masterstrokes sono ammirate, indossate da donne e possedute da appassionati collezionisti. Sono ovviamente gioielli creati artigianalmente. Curiosamente questa tecnica è stata utilizzata anche per una collezione che si ispira a un soggetto del tutto diverso da quelli soliti della gioielleria, cioè amore, fiori e animali. La tradizione indiana, però, è molto presente, frutto della pratica Vipassana, una delle tecniche di meditazione più antiche dell’India, che significa vedere le cose come sono realmente. Curiosamente, una delle collezioni di Masterstrokes è dedicata, però, alla popolare storia di Jekyll and Hyde.

Questo anello in oro 18 carati della collezione Jekyll and Hyde, per esempio, ha la forma di una farfalla con ali tempestate di diamanti, con incastonato un rubino del Mozambico a taglio fantasia da 7,56 carati. Le ali si piegano delicatamente per rivelare un lato smaltato champlevé. Può essere indossato in due modi. Il gioiello è stato realizzato a mano con 3,74 carati di diamanti taglio brillante in 315 ore di lavoro.






