Bracciali, collane e orecchini con sfarzose gemme nel cuore tradizionale dell’India: lo stile dell’impero Mughal nelle collezioni di Munnu The Gem Palace ♦︎
L’India è un paese pieno di fiori. Collane, decorazioni, trecce di fiori si trovano ovunque, non solo nei templi, ma anche per i matrimoni o per occasioni speciali. Così Siddharth Kasliwal, direttore creativo di Munnu The Gem Palace, antico brand indiano di Jaipur, capitale del Rajasthan, utilizza le gemme come fiori, con gioielli che diventano artistici bouquet. Non si tratta di gioielli indiani tradizionali. In effetti, Siddharth Kasliwal passa gran perte del suo tempo a New York e ha assorbito in buona parte lo spirito dell’estetica occidentale.

I gioielli con pietre colorate hanno un design più semplice di quelli legati alla tradizione indiana, più vicini allo stile dei gioielli realizzati in Europa o in Usa. Collane composte da semplici tormaline allineate, uno smeraldo che ha incastonato al suo interno un diamante, orecchini senza fronzoli dalla forma arrotondata: i gioielli di Munnu The Gem Palace piacciono anche in Occidente. D’altra parte, Munnu The Gem Palace è erede di una delle più antiche tradizioni. Basti dire che la famiglia Kasliwal crea gioielli da nove generazioni.

The Gem Palace vanta gioielli che resistono al passare delle mode: alcuni pezzi che risalgono agli inizi della famiglia, ad Agra, sono ancora indossati. Nella società stratificata dell’impero Mughal, le gemme servivano sia come investimento, per accumulare ricchezza, sia come dimostrazione di potere. Per tre secoli gli imperatori Mughal si sono serviti dei gioielli creati dalla famiglia Kasliwal di Agra: pezzi opulenti e stravaganti, veri status symbol. Nelle parole di Munnu, «a quel tempo le persone indossavano più gioielli che vestiti».

I gioiellieri vantavano la padronanza delle tecniche tradizionali indiane, come l’incastonatura Kundan e la smaltatura Meenakari. La storia è continuata con una improvvisa sliding door, quando nel 1725 il maharaja Jai Singh II ha iniziato la costruzione della nuova città di Jaipur, che ancora oggi è la capitale dello Stato indiano del Rajasthan. Non potevano mancare dei gioiellieri. I Kasliwal si sono quindi trasferiti all’interno delle mura del palazzo come gioiellieri della corona. Ancora oggi a Jaipur si trova la casa della famiglia Kasliwal.

Nel Settecento Jaipur ha vissuto un periodo di ricchezza e ha offerto alla famiglia Kasliwal l’opportunità di centralizzare le loro operazioni in una nuova sede fuori dalle mura del palazzo. Molti degli artigiani che prima erano sparsi per la città si sono così riuniti sotto lo stesso tetto: il Gem Palace.

La conquista britannica dell’India non ha rallentato il lavoro dei gioiellieri. Nel 1923 a Jaipur è stato aperto l’iconico negozio Gem Palace, che ancora accoglie chi cerca i gioielli pregiati della Maison. L’offerta di gioielli è particolarmente ricca. La lavorazione avviene nei laboratori attigui. I gioielli di Munnu The Gem Palace sono stati al centro di diverse mostre in Occidente, come quella alla Somerset House di Londra, con circa 250 pezzi di gioielleria, oppure per il Met a New York, dove Munnu e suo figlio Siddharth hanno aperto uno studio privato e uno showroom in una residenza nel cuore della città. Ma la storia non è ancora finita.



