Uli Perner, tedesco di genitori boemi, con un bisnonno orafo a Praga, ha scelto Torino per disegnare e produrre gioielli molto apprezzati dalle torinesi della buona borghesia, e non solo. Uli, assieme alla partner Anna ha creato da qualche anno Aureafollia, laboratorio artigiano in cui i due lavorano oro, platino, argento, palladio: «Abbiamo familiarità con i metalli preziosi nel più stretto significato di questa espressione», spiegano.
«La profonda conoscenza dei materiali diventa rispetto delle caratteristiche e insieme flessibilità di progettazione. Ci piace provare, sperimentare, utilizzare e far convivere materiali differenti per dare vita a gioielli che sono piccoli progetti, che guardano all’architettura, all’arte, alla natura». Il risultato sono forme di gioielli a volte sorprendenti. Oltre al metallo, però, i gioielli possono utilizzare anche diamanti, perle, pietre, minerali naturali, o materiali poco ortodossi. Il tutto composto in gioielli con una propria esclusiva eccentricità. O Aureafollia, appunto.