Dagli aerei al Principato di Monaco: le perle ispirate alla musica swing e jazz di Misaki ♦
Quelli di Misaki sono gioielli da prendere al volo. In senso letterale: il gioielliere ha iniziato a vendere le sue collezioni sugli aerei. Strano, no? È andato avanti così per anni, ma poi il successo ha avuto la meglio e ora, oltre la sua base a Monte Carlo, nel Principato di Monaco, ha una serie di boutique in giro per il mondo, di proprietà o in licenza. Misaki significa «bel fiore» in lingua giapponese e il marchio raccontano con molta discrezione in azienda, è nato da una storia d’amore tra un fotografo francese e una designer giapponese.
Il bel fiore è stata, invece, una collana di perle Akoya che ha suggellato l’unione. Non solo: ha anche contribuito a far nascere la passione per questo tondo frutto del mare, che è diventato l’elemento principale di Misaki. Le perle della Maison, però, sono proposte non solo per gioielli di fascia alta, ma anche per bijoux a un prezzo assolutamente abbordabile. Dal 1987, insomma, dopo aver passato anni tra un aeroporto e l’altro, i gioielli hanno tagliato il traguardo del successo. Dal 2003 la base sulla Costa Azzurra è diventata il trampolino di lancio per un’espansione culminata all’inizio di giugno 2016, con la vittoria di un premio al Couture Awards di Las Vegas. le collezioni sono ispirate, in particolare, alla musica jazz e alla danza. Ogni collezione ricorda, infatti, una famosa canzone, da Dean Martin a ella Fitzgerald, un’idea che si sposa bene al glamour di Monaco. Ma, naturalmente, Misaki continua a volare sui jet di 70 compagnie aeree.