La nuova Vanity firmata Giovanni Ferraris: perle colorate, diamanti fancy, oro, e un gusto un po’ retrò ♦
«Dopo aver imparato il mestiere dell’arte orafa con passione, Giovanni Ferraris ha deciso di dedicarsi allo sviluppo e alla produzione delle sue idee». Inizia così la mini autobiografia di una delle firme più sofisticate della gioielleria italiana, nata nella culla di Valenza. Nel 1985, insomma, Ferraris ha fondato la sua Maison che senza far passare troppo tempo si è imposta come una realtà di primo piano. Le sue collezioni sono sempre di gioielleria con la «G» maiuscola. Come nel caso di Vanity: Giovanni Ferraris ha colto l’occasione di VicenzaOro per presentare nuovi pezzi. La collezione vanitosa è centrata sull’eterno connubio di oro, diamanti e perle di grandi dimensioni, con sfumature dal rosa al dorato, fino al violetto. Ha un’aspetto più che classico, quasi con un occhio agli anni Ruggenti, a un passato da sogno. Lunghe collane, anelli e orecchini, a cui si aggiungono piccole sfere sfaccettate di diamanti fancy dal taglio antico rose cut. Raffinatezze. Ma, attenzione: il lavoro del brand italiano non è solo improntato al gusto retrò. Lo dimostra, per esempio, una delle classiche collezioni come Twist, dove farfalle in zaffiri e diamanti sono il frutto di un set brevettato. Così come è all’avanguardia l’utilizzo del titanio, come negli orecchini con diamanti e zaffiri indossati anche dal soprano Anna Netrebko. Lavinia Andorno







L’alta gioielleria vola con Charisma Gems” (Modifica)”>