Può una catena essere morbida come l’amore? Gli anelli di metallo riescono a raggiungere la rotondità delle forme femminili? E quanto può diventare interessante inventare qualcosa che è già stato inventato? Domande a cui risponde la linea Icon di Nanis, brand fondato, diretto e giocosamente nutrito da Laura Bicego. Non è la prima volta che la Maison veneta propone il tema della catena che, in effetti, è tra quegli archetipi della gioielleria da cui non si può prescindere. Ma nella collezione Icon, che segue un’altra linea che ha come protagonista la catena, cioè la linea Libera, il gioielli assume un’espressione diversa.

Sensuale, lo definisce Nanis, e non è un aggettivo sbagliato. Ma la catena è anche un tributo all’eredità storica dell’azienda e delle sue prime di collezioni negli anni Novanta. Il motivo della catena, considerato nell’immaginario comune rigido e statico, è stato ripensato completamente attraverso una maglia più imponente che però, al contempo, è smussata nelle sue linee, dando vita a gioielli sinuosi, dolci e audaci. La collezione conserva il marchio di fabbrica della Maison: l’incisione al bulino millerighe in oro 18 carati, con l’aggiunta in alcuni modelli di linee di piccoli diamanti.






